Autore Topic: I Laziali degli anni '80....  (Letto 13625 volte)

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Offline gentlemen

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #40 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 19:13:12 »
Geddy sono strano e forte, ma ho memoria molto vivida di quei tempi. Ho citato un po' a casaccio quelli che mi sembravano non i momenti salienti, ma quelli che in quel momento mi ricordavo di più.
Ti ho citato Lazio-reggiana ma non Lazio-Atalanta? C'ero, carissimo, c'ero e mi feci anche una bella invasioncina di campo, praticamente la prima e l'unica della mia vita. Entrai in campo dalla sud, poi arrivai al limite dell'area e mi girai verso la porta immaginando (sognando) di essere un giocatore alle prese con la palla da insaccarare di fronte a un pubblico che non aspettava altro ... Poi la calca, il marasma ma sopratutto i cani della Polizia mi hanno consigliato di correre sotto la curva, ma per prudenza, non perché avessi segnato ...

Lazio-Catania, pieno di catanesi? C'ero anche quella volta (pensa li cominciai a vedere sotto casa sulla casilina e i primi laziali li incontrai all'Obelisco), ed entrai tra i primissimi a mezzogiorno per una partita che doveva cominciare alle 16.30. Insolazione di 4 ore, urla, fumogeni, Giordano, Torrisi, quindi Poda-gol. La partita finisce, ma rimaniamo tutti in nord per prolungare una festa che non vogliamo che finisca mai. Poi il personale di PS fa una manovra di alleggerimento, fintando di caricare i sottopassaggi tra nord e Monte Mario e anche lì, prudentemente, sgomberiamo la curva.
Il giorno dopo senza voce affronto l'interrogazione di matematica per la salvezza: mission accomplished, e il prof. mi riconosce la sufficienza salvifica e allora vai con il Corriere dello sport per i movimenti di mercato: Zico, Junior, Pezzey ... possiamo sognare anche noi!




JUVENTINO CONVERTITO A CHIIII?!?



geddy

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #41 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 19:23:37 »
Vero, di Falcao mi ricordo anche io. Comunque il primo campionato dell'era Chinaglia specie nel girone di ritorno fu esaltante. In casa si vinceva spesso, al ritorno, fuori prendevamo imbarcate memorabili. Una grande delusione, unita a una gioia infinita, me la procuro' la trasferta di Pisa, all' ultima giornata. Eravamo in vantaggio 2 a 1 e ci pareggiarono al secondo tempo. Non so quanto abbiamo dovuto attendere per vincere in trasferta in serie A. Mi faceva ammattire sta cosa. Forse lo sa zap, ma in trasferta in quel decennio in serie A ne abbiamo vinte credo non piu di un tre o quattro. Sempre che ne abbiamo vinta almeno una. Sicuro mai con Chinaglia presidente, urgente urgente.
Oltre a Batista, Laudrup e Cupini chi prendemmo quell'anno? Della Martira o svincolato o a gennaio, ottobre mi sa all'epoca. Che c'era un mini mercato ad ottobre e non a gennaio. Forse Vinnazzani che mi ricordo una volta si parlava di schierarlo alla Batista a fare il volante. Pure se nessuno usava il termine in quegli anni.


Offline fish_mark

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #42 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 19:49:54 »
Vero, di Falcao mi ricordo anche io. Comunque il primo campionato dell'era Chinaglia specie nel girone di ritorno fu esaltante. In casa si vinceva spesso, al ritorno, fuori prendevamo imbarcate memorabili. Una grande delusione, unita a una gioia infinita, me la procuro' la trasferta di Pisa, all' ultima giornata. Eravamo in vantaggio 2 a 1 e ci pareggiarono al secondo tempo. Non so quanto abbiamo dovuto attendere per vincere in trasferta in serie A. Mi faceva ammattire sta cosa. Forse lo sa zap, ma in trasferta in quel decennio in serie A ne abbiamo vinte credo non piu di un tre o quattro. Sempre che ne abbiamo vinta almeno una. Sicuro mai con Chinaglia presidente, urgente urgente.
Oltre a Batista, Laudrup e Cupini chi prendemmo quell'anno? Della Martira o svincolato o a gennaio, ottobre mi sa all'epoca. Che c'era un mini mercato ad ottobre e non a gennaio. Forse Vinnazzani che mi ricordo una volta si parlava di schierarlo alla Batista a fare il volante. Pure se nessuno usava il termine in quegli anni.

Ricordo Piraccini e forse anche Piga.
La squadra non era proprio modesta, ma fu l'infortunio di Giordano che ci ammazzò. Il girone di ritorno che ricordi - grande disperazione, con un ritiro da gennaio a maggio con Carosi a Riano - fu una sofferenza infinita, proprio perchè contavamo su D'Amico (e non era la prima volta che ci salvava) e Manfredonia più un gruppo di avventurieri e qualche ragazzino. Il derby di ritorno contro i giallozzozzi impegnati in Coppa campioni (poi arriverà il Liverpool) fu incredibile. una roba mai vista. Passiamo in vantaggio con una punizione da cineteca di Vincenzino. Raddoppiamo un qualche minuto dopo con un rigore ( e della Martira ceh prende il pallone e lo tira verso il bar del tennis). Poi ri cpensa prima Diba(rtolomei) ad accorciare quindi Cerezo a pareggiare. Peccato. Sfiorammo il miracolo.
A Pisa ci fu un trasfertone con 20 mila laziali in un campo non proprio ospitale.
Poi arrivò l'estate 1984 dove vendemmo Giordano e Manfredoni alla Juventus per 7 giocatori ma poi salta tutto.
Nel frattempo provammo a prendere un ottimo attaccante del Genoa, tale Briaschi, che si rifiuta nonosatnte i ponti d'oro che gli offre Chinaglia.
Si riparte quindi con i golden boy tutti da noi, più Garlini. Carosi va via subito dopo due giornate (imbarcata a Udine), quindi ritorna Juan Carlos Lorenzo. Per un paio di mesi sembra funzionare. Poi dopo la sconfitta in casa con il Verona (prossima scudettata) c'è la caduta verticale. A febbraio Lorenzo va via e in panchina va il duo Oddi e Lovati. E' il tracollo definitivo. Arriviamo penultimi.
Tutto da buttare e da dimenticare. E dire che ancora di veleno ne dovremo ancora mangiare ...

Ecco io personalmente ho un buco nella memoria laziale. L'anno successivo. Il 1985-86.
Mi allontanai dalla Lazio in quel periodo per un senso di disgusto, di delusione di distacco (forse anche perché mi attiravano in maniera più forte altre cose ... sapete a 19 anni le priorità cominciano a cambiare, a riordinarsi).

E dire che fu un anno molto bollente, dentro e fuori il campo. La squadra non riesce a risalire in A, in autunno esplode il Oliviero bomber vero, Oliviero Garlini, fino al disastro di Malgioglio come momenti clou di quella stagione. Intanto in società Chinaglia deve abbandonare e allora arriva il prof. Chimenti: dalla padella alla brace. Poi verso l'estate ci penserà un importante politico nazionale, di fede giallorossa, Andreotti Giulio, a creare i presupposti giusti per l'arrivo di un paio di imprenditori capaci di rimetterci in piedi, Bocchi e Calleri.
In questo quadro ci metterei la 24 ore di Plastino, vera e propria woodstock televisiva del mondo laziale.

Qualcuno può dare qualche elemento in più su quella stagione buia del 1985-86?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Jim Bowie

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #43 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 20:00:00 »
o ero in Monte Mario lato Nord, vidi la scia del razzo, poi vidi movimenti concitati nel settore dov'era finito, quindi le prime notizie alla radio.
Da vent'anni circa li avevo visti tutti o quasi, fu l'ultimo derby al quale assistetti.
Al Derby di Paparelli ero in Nord come sempre.
Una delle giornate piu tristi di tutta la mia vita.
Sulla strada di casa in una Olimpica intasata fio alla fine per via del fuggi fuggi, sentii che Zucchini aveva segnato.
Spensi la radio e mi ripromesi che non sarei andato mai piu ad una partita, poi si sa l'Amore e' piu forte di tutti gli altri stati d'animo e la domenica dopo ero al mio posto, ma qualcosa era cambiato, le facce allegre di tanti compagni di avventura mi apparevano tetre, grigie, si aveva la sensazione di essere li piu per abitudine e vestivamo l'abitudine con gli abiti dell'amore.

Ma 'na bella vittoria domenica a Parma ve fa schifo?
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geddy

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #44 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 20:04:46 »
Fish ricordi male.L" infortunio di Giordano, avvenuto ad Ascoli alla penultima d'andata c'ha svegliato. Poi perdemmo col Pisa in casa, goal di Vianello. Alla prima di ritorno vincemmo col Verona, ma posso sbagliare. Pareggiamo con l'inter a Milano. Successe qualcosa tra Lionello e Serena.
Giordano, pure se gli voglio bene, quei due anni c'ha penalizzato in campo e non quando era fuori.

Pomata

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #45 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 23:08:53 »
qualcuno di voi era presente al derby Paparelli?

Io, mio padre ci portò via a causa dei disordini, il gol della Lazio lo sentimmo da Ponte Milvio, credo che era il minuto 6.

Pomata

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #46 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 23:32:11 »
Ricordo Piraccini e forse anche Piga.
La squadra non era proprio modesta, ma fu l'infortunio di Giordano che ci ammazzò. Il girone di ritorno che ricordi - grande disperazione, con un ritiro da gennaio a maggio con Carosi a Riano - fu una sofferenza infinita, proprio perchè contavamo su D'Amico (e non era la prima volta che ci salvava) e Manfredonia più un gruppo di avventurieri e qualche ragazzino. Il derby di ritorno contro i giallozzozzi impegnati in Coppa campioni (poi arriverà il Liverpool) fu incredibile. una roba mai vista. Passiamo in vantaggio con una punizione da cineteca di Vincenzino. Raddoppiamo un qualche minuto dopo con un rigore ( e della Martira ceh prende il pallone e lo tira verso il bar del tennis). Poi ri cpensa prima Diba(rtolomei) ad accorciare quindi Cerezo a pareggiare. Peccato. Sfiorammo il miracolo.
A Pisa ci fu un trasfertone con 20 mila laziali in un campo non proprio ospitale.
Poi arrivò l'estate 1984 dove vendemmo Giordano e Manfredoni alla Juventus per 7 giocatori ma poi salta tutto.
Nel frattempo provammo a prendere un ottimo attaccante del Genoa, tale Briaschi, che si rifiuta nonosatnte i ponti d'oro che gli offre Chinaglia.
Si riparte quindi con i golden boy tutti da noi, più Garlini. Carosi va via subito dopo due giornate (imbarcata a Udine), quindi ritorna Juan Carlos Lorenzo. Per un paio di mesi sembra funzionare. Poi dopo la sconfitta in casa con il Verona (prossima scudettata) c'è la caduta verticale. A febbraio Lorenzo va via e in panchina va il duo Oddi e Lovati. E' il tracollo definitivo. Arriviamo penultimi.
Tutto da buttare e da dimenticare. E dire che ancora di veleno ne dovremo ancora mangiare ...

Ecco io personalmente ho un buco nella memoria laziale. L'anno successivo. Il 1985-86.
Mi allontanai dalla Lazio in quel periodo per un senso di disgusto, di delusione di distacco (forse anche perché mi attiravano in maniera più forte altre cose ... sapete a 19 anni le priorità cominciano a cambiare, a riordinarsi).

E dire che fu un anno molto bollente, dentro e fuori il campo. La squadra non riesce a risalire in A, in autunno esplode il Oliviero bomber vero, Oliviero Garlini, fino al disastro di Malgioglio come momenti clou di quella stagione. Intanto in società Chinaglia deve abbandonare e allora arriva il prof. Chimenti: dalla padella alla brace. Poi verso l'estate ci penserà un importante politico nazionale, di fede giallorossa, Andreotti Giulio, a creare i presupposti giusti per l'arrivo di un paio di imprenditori capaci di rimetterci in piedi, Bocchi e Calleri.
In questo quadro ci metterei la 24 ore di Plastino, vera e propria woodstock televisiva del mondo laziale.

Qualcuno può dare qualche elemento in più su quella stagione buia del 1985-86?

Nel 85-86 ci salvammo dalla C vincendo a Catanzaro 2-3 (presente con il Lazio Club Villa Adriana) poi nel 87-88 ritorno a Catanzaro con il treno e gol di Monelli al 94 con uscita a mezzanotte ( da li il famoso coro🤣)

Di Lazio-Catania ricordo che vidi Pippo Baudo alla palla di marmo e ricordo che quell’anno il Catania fu promosso in A, se non sbaglio.

Dopo l’annuncio del ritorno di Giorgione, andammo a riempire completamente lo stadio di Arezzo.

Altre invasioni mitiche furono quelle di Pisa dove ci salvammo dalla B e quella di Parma dove venimmo definitivamente in A.

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #47 : Sabato 20 Ottobre 2018, 14:58:10 »
Cava dei tirreni poma non Arezzo.


Geddt su Giordano di quegli anni devo darti ragione
Ma era l unica perla(rara) che avevamo in una squadra modesta anziche no
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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #48 : Sabato 20 Ottobre 2018, 18:42:32 »
Topic bellissimo che leggo con enorme piacere.


Ps. Frigo, non pensavo che fossimo quasi coetanei! Mi ritrovo molto in quello che dici.



Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

geddy

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #49 : Sabato 20 Ottobre 2018, 20:16:39 »
Cava dei tirreni poma non Arezzo.


Geddt su Giordano di quegli anni devo darti ragione
Ma era l unica perla(rara) che avevamo in una squadra modesta anziche no
C'era Michelino. Giocatore che in seguito si dimostrò fenomenale, perla rarissima.

Pomata

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #50 : Domenica 21 Ottobre 2018, 08:44:39 »
Cava dei tirreni poma non Arezzo.


Geddt su Giordano di quegli anni devo darti ragione
Ma era l unica perla(rara) che avevamo in una squadra modesta anziche no

Arezzo caro Fish, fu la trasferta  dopo l’annuncio del ritorno di Chinaglia come presidente. A Cava non andai causa matrimonio de qualcuno che mio padre non potè evitare.

Pomata

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #51 : Domenica 21 Ottobre 2018, 08:55:51 »
Quando tutto sembra perduto una notizia comincia a circolare per Roma. Sembra che il vecchio condottiero Giorgio Chinaglia, ormai da anni residente negli Stati Uniti, intenda acquistare la Lazio. La notizia desta entusiasmo tra i tifosi, ma anche la squadra sembra ottenere riscontri positivi. La domenica successiva la Lazio sconfigge l'Atalanta per poi pareggiare la settimana dopo ad Arezzo. Mancano due partite alla fine del torneo. In una difficilissima e combattuta partita disputata in un Olimpico stracolmo la Lazio batte per 2-1 il Catania. Serve non perdere a Cava dei Tirreni nell'ultima giornata. La Lazio pareggia per 2-2 e la serie A è finalmente raggiunta. Nel frattempo Giorgio Chinaglia conferma che diventerà il nuovo Presidente della Società.

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Offline Wild Bill Kelso

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #52 : Domenica 21 Ottobre 2018, 09:21:42 »
Io a Lazio Vicenza c'ero.
Mi ricordo anche le lettere messe dagli Eagles' in basso MAGICO RITORNO IN A
Mi ricordo il cinematografo prima del rigore di Chiodi, altro che Chinaglia in Lazio Foggia!
Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Offline Arch

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #53 : Domenica 21 Ottobre 2018, 11:24:26 »
Leggo solo adesso. C'ero al derby di Paparelli. In Tribuna Tevere.

Anselazio

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #54 : Domenica 21 Ottobre 2018, 11:38:27 »

gli anni 80 mi fanno diventare come quei reduci di guerra che tornano a casa e non raccontano nulla di quello che hanno passato ad amici e famigliari.
Ovviamente ho anche bei ricordi (a cominciare dalle decine e decine di partite viste con mio padre), ma me li tengo per me.
Salvo solo la salvezza del meno nove, perchè ebbi la piena consapevolezza, alla fine di quel Lazio campobasso, che non ci saremmo più fermati e che avremmo ritrovato il nostro posto fra i grandi.

Zapruder

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #55 : Domenica 21 Ottobre 2018, 13:14:28 »
Il rigore di Chiodi fu un vero trauma, rimasto per sempre piantato nell'immaginario collettivo dei laziali. Un aneddoto, sia pur de relato: in Nord quel giorno, come del resto in ogni altra partita, erano presenti un noto tifoso di Monteverde, conosciuto nel mondo biancoceleste con l'appellativo della sua attività di conducente di autovetture per trasporto pubblico, e un altro noto tifoso, anch'egli in seguito conducente ma di trasmissioni radiofoniche, nonché omonimo di uno dei due fratelli autori di molte sigle televisive negli anni '70/'80. Ovviamente non svelerò mai e poi mai l'identità dei due...

Dopo il rigore fallito, mi raccontano che il secondo fu preda di una mezza crisi isterica e non smetteva di sbraitare contro l'universo mondo: il primo lo invitò dapprima ripetutamente a calmarsi, poi passò ad altri argomenti... La leggenda vuole i due ruzzolanti in piena curva mentre si scassano di mazzate. Vabbè.

Il mercato fu di una tristezza indicibile. Castagner, confermato, aveva pomposamente proclamato "sette incedibili" (ricordo le foto dei magnifici sette in un paginone del Corriere), tra i quali ovviamente il pezzo forte Citterio: che infatti finì regolarmente al Napoli, fallendo peraltro totalmente l'impatto con la A. Questo anche per dire quale fosse la nostra dimensione tecnica. A memoria ricordo gli arrivi di Vella, Vagheggi, Chiarenza: calciatori "di categoria", nel senso che per galleggiare in B erano perfetti. Uno svogliato D'Amico aveva fallito nel Torino e tornò alla Lazio; tornò anche Felice Pulici a fare il terzo e qualche volta giocò pure. Il "bomber" doveva essere Walter Speggiorin, trentunenne ormai agli sgoccioli che scendeva a cercar fortuna in B. La società era sempre più scannata e in crisi, il timone passò al buon Gian Casoni, lazialissimo quanto ci pare ma che non aveva una lira. Tutti i giorni i soci creditori minacciavano fuoco e fiamme, per molto tempo compravo il giornale la mattina sperando di non leggere di libri portati in Tribunale. Si iniziò con brutti risultati, tra cui una sconfitta a Rimini - che ci fece la festa anche al ritorno all'Olimpico - e la classifica non decollò mai. All'ultima d'andata pareva si fosse toccato il fondo: 0-3 in casa dal Palermo e D'Amico espulso dopo una sceneggiata con l'arbitro, non ricordo chi, mi pare un nome importante. Il ritorno scivolò via così, con lo stadio che si svuotava sempre più e in un clima di disinteresse.

A due turni dalla fine, la Lazio non era teoricamente ancora salva dalla C ma per essere coinvolta nella bassissima classifica dovevano concatenarsi tutti i risultati in una maniera estremamente improbabile. Si giocava Lazio-Varese, con i lombardi guidati da Fascetti in lotta per la promozione, nientemeno. La leggenda ha tramandato questa partita come quella dei "mille paganti", quello che è certo che nessuno pensava a un'ultima spiaggia o a un match memorabile. Dopo un quarto d'ora il Varese vinceva 2-0 e i risultati degli altri campi fecero assumere alla classifica un aspetto inquietante. In soccorso della Lazio arrivò la famosa tripletta di D'Amico, c'è chi dice con la benevolenza dell'arbitro Agnolin, c'è chi dice (lo stesso Fascetti su tutti) grazie a un rilassamento del Varese ai limiti - e oltre - del sospetto. Quello che è certo è che D'Amico imboccò una delle rare volte in cui gli andava di giocare e sbaragliò il campo, mostrando tutta la differenza tra lui e gli altri miseri ventuno in campo.

Finì così, con la prospettiva di un altro anno di agonìa, mentre tutti gli occhi erano concentrati sugli imminenti Mondiali di Spagna.

Offline Jim Bowie

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #56 : Domenica 21 Ottobre 2018, 14:10:34 »
Degli anni ottanta di bei ricordi ne ho solo uno.
Era una bella serata di Maggio dell'anno del Signore 1984 ed io ero in Nord per assistere al "Greatest Show on Earth".
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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #57 : Domenica 21 Ottobre 2018, 14:59:38 »
D'amico lo vedevo giocare a Torino. Contro l'Avellino o il Catanzaro fece un goal da cineteca. C'ero anche al goal di Turone. Ed anche a un Juve Roma di coppa italia. Goal di birigozzi. Poi forse uscirono al ritorno.
Citterio più tardi fini' alla Cremonese credo. Ricordo anche il goal di Bigon a milano, l'anno di Chiodi. Partita più che acchittata. Di Chiarezza, che prima faceva il centravanti dicevano, mi ricordo che a Bergamo riusci a tirare alto un pallone sulla linea di porta. Però pareggiamo. In porta c'era Marito.

Offline Ataru

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #58 : Domenica 21 Ottobre 2018, 17:05:03 »
Il rigore di Chiodi fu un vero trauma, rimasto per sempre piantato nell'immaginario collettivo dei laziali. Un aneddoto, sia pur de relato: in Nord quel giorno, come del resto in ogni altra partita, erano presenti un noto tifoso di Monteverde, conosciuto nel mondo biancoceleste con l'appellativo della sua attività di conducente di autovetture per trasporto pubblico, e un altro noto tifoso, anch'egli in seguito conducente ma di trasmissioni radiofoniche, nonché omonimo di uno dei due fratelli autori di molte sigle televisive negli anni '70/'80. Ovviamente non svelerò mai e poi mai l'identità dei due...

Fraaaaaaaannnnnnnzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Jim Bowie

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« Risposta #59 : Domenica 21 Ottobre 2018, 17:11:22 »
Fraaaaaaaannnnnnnzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Goffredo e Guido, ma io stavo li e sta rissa non la ricordo!
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