Documentario sul Subbuteo

[oizaL]

CINEMA: ARRIVA 'SUBBUTEOPIA', DOC SUL LEGGENDARIO GIOCO IN PUNTA DI DITO = DA UN'IDEA DI ENRICO FONTANELLI E PIERR NOSARI, IN USCITA IN PRIMAVERA Roma, 3 gen. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Una passione diffusa e trasversale, che attraversa i decenni, le eta' e le classi sociali coinvolgendo milioni di appassionati in ogni angolo del pianeta: e' il Subbuteo. E oggi diventa un film: 'Subbuteopia'. Nasce da un'idea di Enrico Fontanelli e Pierr Nosari (che ne e' anche il regista), 'Subbuteopia', un documentario dedicato al leggendario calcio in punta di dito. In uscita nella primavera 2012, selezionato per gli European Days 2011, 'Subbuteopia' esplora i diversi mondi racchiusi dal mitico panno verde e racconta le tante inaspettate storie, muovendosi in Italia e all'estero, che in questo 'non luogo' sono nate e continuano ad intrecciarsi. E per farlo punta sulla partecipazione e sul crowdfunding, il sistema di finanziamento dal basso che permette di condividere e supportare progetti creativi. Collegandosi al sito specializzato Verkami www.verkami.com/projects/1168-subbuteopia sara' possibile supportare il progetto e garantirsi, ad esempio, un posto d'onore all'anteprima del documentario, una copia del DVD, la speciale squadra in edizione limitata o assicurarsi l'emozione di vedere il proprio nome immortalato nei titoli di coda. In breve: entrare a far parte della storia del Subbuteo. (Spe/Col/Adnkronos) 03-GEN-12 15:41  NNNN

[fiDelio]

Ci sono cresciuto.
Mitiche le sfide Lazio-Milan con mio cugino (altro malato) post pranzo di Natale.

Lacrimuccia.

[franz_kappa]

Eccone un altro. C'ho giocato dai 10 ai 15 anni, in maniera accanita. Conservo di quel periodo (anni Ottanta) una quarantina di squadre (sia nazionali che club, italiani e stranieri), alcune molto belle.

Purtroppo non mi sono sottratto alla recente riproposizione in edicola del Subbuteo da parte della Fabbri (l'infinita collezione "Subbuteo La leggenda"). Sinora 142 squadre acquistate. Una condotta 'dolosa', me lo dico da solo. 

[Giglic]

Il subbuteo... 7 anni della mia vita

[The Loner]

Fu uno dei regali portati dalla "Befana", primi anni 70. Fu una passione intensa, ma breve. Un paio di mesi di sfide con il mio fratellino, sempre litigando per il possesso della Lazio...:-)
Poi dimenticato, preferivo il calcio vero a quello da tavolo.
Avevo un paio di amici, appassionati veri, che avevano un sacco di accessori. Ricordo addirittura tribune stile inglese, ecc.
Un pezzo di gioventù in ogni caso.

[hidalgo]

Chi non ha montato il panno verde su una tavola di truciolato, appuntato con le puntine da disegno?
Ricordo che avevo le transenne perimetrali. Avevo comprato una curva con gli spettatori.
Giocavo sempre con il Real Madrid.

[Giulio]

Paro paro ad Hidalgo, tranne la curva con gli spettatori. La tavola di truciolato la nascondevo dietro un mobile.

Ricordo molto bene che utilizzavo qualche "trucchetto" mutuato da amici: agli attaccanti avevo limato la parte alta della basetta al fine di abbassarla ed ottenere migliori tiri a pallonetto; avevo inoltre incollato con il Vinavil la piccola rondella di metallo sotto ogni giocatore per fornirgli maggiore stabilità e prima di ogni partita spruzzavo il Pronto (prodotto per pulire e lucidare i mobili)  sull'ovatta e ci passavo sopra la basetta spianata dei giocatori. Questo serviva per far scivolare meglio gli stessi sul panno verde.

Giocavo ovviamente quasi sempre con la Lazio, ma anche con la Sampdoria.

Ricordo come se fosse adesso, quando, dopo i compiti (facevo allora il primo Ragioneria), disputai una gara contro un mio compagno a casa sua. Vinsi 1-2 "in trasferta" e mi pareva una cosa incredibile visto che lui era forte e disputava anche tornei mentre io ero invece alle prime armi.

[zorba]

Chi non ha montato il panno verde su una tavola di truciolato, appuntato con le puntine da disegno?
(...)

Ehm, lo facemmo pure noi (io e mio fratello) ma la tavola non era abbastanza spessa e dopo poco tempo si incurvò maledettamente (avevamo 'inventato' il primo campo di subbuteo a... schiena d'asino per il miglior deflusso dell'acqua in caso di acquazzoni!!!!). 

Ricordo tornei furiosi con i compagni di liceo di mio fratello (drogati veri da Subbuteo, praticamente a questi livelli )
con tanto di risultati appuntati meticolosamente su un quadernone a mò di atto notarile a futura memoria!

Giocavo sempre con questa squadra
(non avendo ancora acquistato l'undici biancoceleste...).



Per gli appassionati, segnalo la prossima squadra da acquistare.....

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,7498.msg274717.html#msg274717

[darienzo]

è uscito qualche tempo fa anche un bel libro strenna sul Subbuteo edito da ISBN (Daniel Tatarsky-Subbuteo storia illustrata della nostalgia)

lo consiglio caldamente ai miei amici forumisti

[cuchillo]

Mi fu regalato nel Natale 1984, 8 anni.
Mio padre mi incollò il panno verde sulla tavola di legno il giorno della nevicata dell'Epifania 1985.
Le squadre costavano tanto. Non le chiedevo quasi mai in regalo.
Ne avevo una decina in tutto o giù di lì.
Ci ho giocato tanto ma ho smesso presto. Il trip è durato 3 anni circa. Massimo 4.
Credo che già dalla seconda media non ci giocavo più. 
Mi innervosiva molto la poco omogeneità nelle regole. Cogli amici, era tutta una discussione. "No, perché le nuove regole...", "No, perché in Inghilterra...", "No, io ho visto a un torneo che si può..."
Era diventato complicato, giocarci.

[darienzo]

La mia stagione subbuteisticamente più esaltante coincide col rapimento, la prigionia e il ritrovamento del cadavere di Moro. Me lo ricordo benissimo: primavera 1978, seconda media.

Valanghe di tornei, serie di test matches vicendevoli col mio compagno di banco nelle rispettive case, ricordo che un amico aveva una stanza molto grande e allestivamo addirittura due campi per un torneo con tabellone di tipo tennistico.

Il orezzi dell'attrezzatura era invero esagerato, avevo dei giocatori bassissimi perché si spaccavano e mia madre me li riattaccava col gas del fornello.

Quanti aneddoti, amici forumisti

[Brunogiordano]

I giocatori aggiustati con l'attack erano quelli più imprevedibili. Venivano tutti storti e col baricentro basso. Riuscivano a dare un effetto unico alla palla. Questi diventavano i miei numeri 10: Maradona, o Dell'Anno o Ciro Muro. 

Quelli della squadra rossa del set base mi si sono rotti tutti e non li ho mai riaggiustati...li ho lasciati lì...sdraiati per terra tutti e 11. 

[cuchillo]

Il modo più frequente con cui mi si rompevano giocatori è quando con una schicchera troppo violenta ti uscivano dal campo e tua madre, che era appena entrata in stanza a portarti il té delle 17, ci passava sopra a due piedi...
Un grande classico...