Autore Topic: Cinema e propaganda (martellante)  (Letto 8030 volte)

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Offline Il lodolaio

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #20 : Martedì 3 Gennaio 2012, 16:47:39 »
In Simpatici ed Antipatici di de sica, si vede parecchia Lazio, con un gol di Gigi Casiraghi al verona...
E gli attori che recitano come personaggi laziali sono romanisti.
Oh vivacchiare...

Offline MagoMerlino

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #21 : Martedì 3 Gennaio 2012, 19:35:51 »
E gli attori che recitano come personaggi laziali sono romanisti.
Come accadde nella serie televisiva "i ragazzi della terza C", dove due degli interpreti principali, che recitavano la parte dei fighi, quelli giusti, bravi ed intelligenti, erano tifosi trigorioti, ma entrambi nella realtà sono Laziali, Ferrari figlio e Renato Cestiè(?), mentre il soggettone della compagnia interpretato da Bracconieri nella finzione era ovviamente il Laziale sbeffeggiato da tutti, quando nella realtà è trigoriota.
Praticamente viene trasposto cinematograficamente l'esatto contrario della realtà.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

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Offline disabitato

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #22 : Martedì 3 Gennaio 2012, 22:17:55 »
Come accadde nella serie televisiva "i ragazzi della terza C", dove due degli interpreti principali, che recitavano la parte dei fighi, quelli giusti, bravi ed intelligenti, erano tifosi trigorioti, ma entrambi nella realtà sono Laziali, Ferrari figlio e Renato Cestiè(?), mentre il soggettone della compagnia interpretato da Bracconieri nella finzione era ovviamente il Laziale sbeffeggiato da tutti, quando nella realtà è trigoriota.
Praticamente viene trasposto cinematograficamente l'esatto contrario della realtà.

Ferrari è Lazialissimo, nonchè una ottima persona.
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Offline cuchillo

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #23 : Mercoledì 4 Gennaio 2012, 12:12:38 »
Ferrari e Cestié sono laziali.
Ne "I ragazzi della Terza C" Fabio Ferrari faceva il romanista fracico, è vero. Ma Cestié non mi risulta facesse il romanista. Anzi, Ferrari (Chicco Lazzaretti) in una puntata dice: "Massimo (ossia Cestié) non sa niente di calcio..."
Quindi, l'inversione rispetto alla vita c'è stata sicuramente per Ferrari.
Circa Cestié, non la ricordo. Magari en passant c'è stato qualche riferimento. Mi sarà scappato.
Circa Bracconeri (senza "i"), invece, non mi risultano sue frasi calcistiche nella serie. Anzi, il padre (il Sommo Ennio Antonelli) fa la parte del grande romanista. Quand'è che Bruno Sacchi (Bracconeri, appunto) dice di essere laziale?

Delle prime due serie vidi tutte le puntate (c'avevo pure 11 e 12 anni...), della terza ne vidi un paio, poi lasciai perdere in quanto davvero invedibili.
Quindi, o Bruno Sacchi si dichiara laziale nella terza serie oppure m'è sfuggito qualcosa.

Per inciso, visti alcuni frammenti a distanza di un quarto di secolo, devo ammettere che ci voleva un discreto coraggio a vedersele, sebbene alcuni personaggi di contorno (su tutti Antonio Allocca, Guido Nicheli, Massimo Giuliani e il già evocato Ennio Antonelli) ti strappavano obiettivamente qualche risata e alcune loro battute sono rimaste nell'immaginario della mia generazione.
 
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Brunogiordano

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #24 : Mercoledì 4 Gennaio 2012, 12:31:22 »
Mi pare in una puntata in cui il Sacchi era depresso perché distrutto d'amore per quella Luana del treno. Il Lazaretti cerca di tirarlo sù e gli dice qualcosa tipo: "Non puoi stà così. Pensa ad altro, pensa al calcio.." Risposta: "so della Lazio". "Vabbè, ma allora te le cerchi".

Non ho riferimenti precisi su Cestié, ma anche io ricordo che nella serie faceva il riommico.
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline cuchillo

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #25 : Mercoledì 4 Gennaio 2012, 12:39:43 »
Mi pare in una puntata in cui il Sacchi era depresso perché distrutto d'amore per quella Luana del treno. Il Lazaretti cerca di tirarlo sù e gli dice qualcosa tipo: "Non puoi stà così. Pensa ad altro, pensa al calcio.." Risposta: "so della Lazio". "Vabbè, ma allora te le cerchi".

Non ho riferimenti precisi su Cestié, ma anche io ricordo che nella serie faceva il riommico.

Bene, così mi piace. Quando i riferimenti sono precisi.
Chiedo venia.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Er Matador

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #26 : Martedì 10 Gennaio 2012, 04:30:14 »
In Simpatici ed Antipatici di de sica, si vede parecchia Lazio, con un gol di Gigi Casiraghi al verona...
Vero, ma i laziali - tra cui Funari, se non ricordo male - ne escono come una masnada di cafoni arricchiti.
Il gol di Casiraghi è l'unica nota lieta perché ricorda che la Lazio gioca anche a calcio: nelle altre occorrenze citate la cosa passa in secondo piano, né compaiono filmati tratti dalle partite della Nostra.

E' l'eredità di sordi che si concretizza in totti e amendola
È in continuità con un abominio - non solo cinematografico e calcistico, come altri hanno giustamente sottolineato - che ha visto Albertone protagonista indiscusso.
Ma da questo ad attribuirgli certi eredi...

Però non esagererei neppure.
Non mi sembra che al "romanista" facciano sempre fare la parte del simpatico.
Il "romanista da film" è quasi sempre coatto, trucido, volgare. Non mi sembra che venga raffigurato come un intellettuale "che la sera legge Platone", per evocare la storica battuta di Fedele Confalonieri. 
Voglio dire, Mattioli e Bernabucci in "Fratelli d'Italia" fanno ridere (almeno a me) ma temo che, a parti invertite, non l'avremmo presa bene. E infatti, i romanisti sani de capoccia inorridiscono alle battute "10 in pagella se dà solo a Falcao"...
Ripeto, non esagererei.
Come ci possiamo incazzare noi per "Caterina va in città", vi assicuro che i romanisti normodotati farebbero volentieri a meno di tanti riferimenti alla loro squadra.
Checché ne pensiate, molti se ne vergognano.
Vuoi dire che esiste una massa critica - le eccezioni isolate rientrano in un altro discorso - di coprofagi imbarazzata da marioni, bruchi e in generale dalla quotidiana propaganda? Per me sarebbe una novità...
Precisazione dovuta sulla tua prima e condivisibile osservazione: nelle intenzioni di chi realizza il film - e ancor più nella percezione di chi lo segue -, il coatto che non legge Platone ecc. è il riomista o piuttosto il romano?
Purtroppo, a livello di luoghi comuni diffusi fuori dal GRA, i due concetti sono quasi sovrapponibili.

Mi pare in una puntata in cui il Sacchi era depresso perché distrutto d'amore per quella Luana del treno. Il Lazaretti cerca di tirarlo sù e gli dice qualcosa tipo: "Non puoi stà così. Pensa ad altro, pensa al calcio.." Risposta: "so della Lazio". "Vabbè, ma allora te le cerchi".

Non ho riferimenti precisi su Cestié, ma anche io ricordo che nella serie faceva il riommico.
Mi associo agli apprezzamenti per la precisione del riferimento, che sembra anche a me di ricordare.
Credo vada, però, sottolineato il diverso peso specifico della passione calcistica nei due personaggi: in Chicco Lazzaretti è parte costitutiva; in Bruno Sacchi un elemento del tutto accessorio rispetto all'alimentazione e alla conseguente mole, che insieme allo scarsissimo successo con le ragazze ne tratteggiano i connotati di "sfigato".
Quanto a Cestié, mi sovviene la telefonata con cui Chicco viene convocato per il quiz dove si rifiuterà di rievocare la sequenza dei rigori datata 30 maggio 1984.
Convinto che si tratti di uno scherzo, interroga il suo interlocutore sulla detentrice della Coppa Italia. Ricevuta la risposta esatta, trasale rendendosi conto che la telefonata è autentica e che stava sprecando l'occasione della vita per un equivoco: il presunto autore della burla, infatti, "crede che la Coppa Italia sia un gelato".
Il personaggio in questione dovrebbe essere proprio il Massimo interpretato da Cestié: analfabeta in materia pallonara, ma comunque in quota alla squadra della città e di tutti.
Anch'egli, in questo senso, esempio archetipico di un certo tifo coprofago.

Offline WBB

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #27 : Martedì 10 Gennaio 2012, 11:09:00 »
aggiungo che avendo visto su scai "La vita facile", oltre a giudicarlo un film del cazzo con una trama bislacca e un finale mezzo regalato e in parte non chiaro, vede un Favino fare quella battuta, è vero. Ma il personaggio che fa è veramente un pessimo elemento, corrotto e isterico, ed è l'unico riferiemento che il macchiettistico medico alla Terzilli degli anni 2000 fa in tutto il film...
E' più grave che il cinema italiano giudichi film importanti storielle senza spessore e piene di stereotipi ammuffiti come questa pellicola.
trigoria delenda est

Offline BobLovati

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #28 : Martedì 10 Gennaio 2012, 11:10:57 »
Ferrari è Lazialissimo, nonchè una ottima persona.

ed è anche nella lista dei " VIP Lazio - Biancolesti.org "   ;)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline disabitato

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #29 : Martedì 10 Gennaio 2012, 16:15:45 »
aggiungo che avendo visto su scai "La vita facile", oltre a giudicarlo un film del cazzo con una trama bislacca e un finale mezzo regalato e in parte non chiaro, vede un Favino fare quella battuta, è vero. Ma il personaggio che fa è veramente un pessimo elemento, corrotto e isterico, ed è l'unico riferiemento che il macchiettistico medico alla Terzilli degli anni 2000 fa in tutto il film...
E' più grave che il cinema italiano giudichi film importanti storielle senza spessore e piene di stereotipi ammuffiti come questa pellicola.

esattamente.. ma avrebbe pututo dire altre mille cose, ma la battuta più carina del film (una cagata) guardacaso è contro la Lazio.

ed è anche nella lista dei " VIP Lazio - Biancolesti.org "   ;)

ma quella non la legge nessuno..  :P
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Offline Monteverde74

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #30 : Martedì 10 Gennaio 2012, 16:25:31 »
aggiungo che avendo visto su scai "La vita facile", oltre a giudicarlo un film del cazzo con una trama bislacca e un finale mezzo regalato e in parte non chiaro, vede un Favino fare quella battuta, è vero. Ma il personaggio che fa è veramente un pessimo elemento, corrotto e isterico, ed è l'unico riferiemento che il macchiettistico medico alla Terzilli degli anni 2000 fa in tutto il film...
E' più grave che il cinema italiano giudichi film importanti storielle senza spessore e piene di stereotipi ammuffiti come questa pellicola.
FILMETTO....

Offline Eaglebirdiepar

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #31 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 13:29:17 »
Della trasposizione cinematografica di "Eat, Pray, Love" se n'è già parlato?  ::)

Offline NoSurrender

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #32 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 13:32:33 »
Della trasposizione cinematografica di "Eat, Pray, Love" se n'è già parlato?  ::)

Già, è vero... pazzesco.

Un motivo in più per confermarlo nella mia classifica dei film più brutti di sempre.
"No retreat, baby, no surrender"


BobCouto

Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #33 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 13:40:09 »
Ne "Il branco" i burini violentatori stanno ascoltando la partita alla radio, a un certo punto. Inutile dire di quale squadra...

Il romanista "coatto" è stato introdotto soprattutto dalla tv milanocentrica, come rappresentazione crassa e macchiettistica del "romano". Ricordo Bracconeri prestarsi benissimo, in tal senso, nella trasmissione "Forum", anni fa.

Il problema è che i romanisti non capiscono la presa per i fondelli, anzi si identificano benissimo...

Offline Eaglebirdiepar

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #34 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 14:12:33 »
Infatti, Rob. Credo che tutto ciò sia e sarà sempre imputabile all'eterna Legge Bigiarelli-Foschi, che li condanna "ab aeterno". In qualche modo devono pur elaborare il lutto. 8)

Offline franz_kappa

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #35 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 16:03:26 »
Delle prime due serie vidi tutte le puntate (c'avevo pure 11 e 12 anni...), della terza ne vidi un paio, poi lasciai perdere in quanto davvero invedibili.
Quindi, o Bruno Sacchi si dichiara laziale nella terza serie oppure m'è sfuggito qualcosa.

Per inciso, visti alcuni frammenti a distanza di un quarto di secolo, devo ammettere che ci voleva un discreto coraggio a vedersele, sebbene alcuni personaggi di contorno (su tutti Antonio Allocca, Guido Nicheli, Massimo Giuliani e il già evocato Ennio Antonelli) ti strappavano obiettivamente qualche risata e alcune loro battute sono rimaste nell'immaginario della mia generazione.
 

Tra i personaggi di contorno hai dimenticato - colpevolmente  :P - il barista 'Totip', interpretato da Ennio Drovandi, famoso non tanto per questo ruolo, pur importante, ma per aver dato vita a Iacocca, petulante animatore da villaggio turistico (in qualche film 'vacanziero' o nella serie tv in cui Jerry Calà recitava il ruolo di un capovillaggio. In quella serie recitava di certo anche Gegia, che interpretava il ruolo di una paranoica cameriera soprannominata 'Caramella' perché dove puliva lei non restava neanche una cartina di caramella scartata) che si distingueva per il tormentone "Splendidi! Splendide!" con cui approcciava gli ospiti della struttura che era chiamato ad animare.

Tra i personaggi minori de "I ragazzi della terza C" figurava inoltre uno scolaro soprannominato Woodstock, caratterista toscano che pochi anni dopo avrebbe dato vita al personaggio di 'Montini' nella serie "Classe di ferro", la cui sigla di testa era cantata da Jovanotti ("...E' la storia di uno,/ di uno regolare,/ che poi l'hanno mandato/ a fare il militare..."). Non ne conosco il nome e questo mi getta nello sconforto più cupo.  :( Va detto che attorno al 1991 (o giù di lì, non so essere più preciso) mi capitò di incrociare proprio quell'attore sulla linea A della metropolitana di Roma. Credo fosse salito alla fermata Cinecittà...
Peraltro - ma non vorrei tediarvi con miei episodi di vita legati ai personaggi di Classe di ferro - mi è capitato nel settembre 1992 di incrociare Adriano Papparlardo (appunto rilanciato pochissimi anni prima dalla serie Fininvest nella quale interpretava il ruolo del burbero sergente Scherone) a Giannutri. Quando si dice i casi della vita...

Per inciso, tornando ai ragazzi della terza C mi farebbe piacere che qualcuno (forse l'amico cuchillo?) fosse in grado di riprodurre con filologica esattezza la frase che ferrari alias Chicco Lazzaretti - ripetente liceale di lungo corso - pronunciava, non senza una punta di megalomania, all'apertura dell'anno scolastico. Qualcosa come "Con la benedizone dei Duran Duran e l'appoggio di Scialpi dichiaro questa scuola Chiccolandia!", ma non ne sono certo. Proseguo pur con una certa riluttanza - non vorrei dare l'impressione che la mia vita sia stata una sequela di meravigliosi e inattesi incontri con i più augusti rappresentanti del mondo dello spettacolo italiano - ma debbo confessare che pochi anni fa (lavoravo già) mi è capitato di incrociare in Roma, dalle parti di piazza di Spagna, proprio Fabio Ferrari che usciva da un negozio con i suoi giovani figli al seguito. Forse era via Mario de' Fiori ma non ci giurerei...  ::)

Tornando ai ragazzi della terza C - e andando a concludere, al fine di non tediare alcuno con i miei ricordi giovanili - aggiungo due nomi:
1) Isaac George, cameriere presso la residenza del cumenda Zampetti padre della bella Sharon (ovvero il compianto Guido Nicheli, il "Dogui", come amava farsi chiamare nella vita"). Mi si consenta un rapidissimo inciso sulle altre due attrici che interpretavano le 'donne' di casa Zampetti: la madre è una vera e propria icona del cinema italiano. Purtroppo ne ignoro il nome ma il suo volto è inconfondibile: ella è la feroce sorella di Lino Banfi nel film "Al bar dello sport", piccolo capolavoro di inizio anni Ottanta, ma anche la "Marcolfa", consorte di Bertoldo-Ugo Tognazzi in "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno"; la figlia Sharon era invece intrerpretata da Sharon Gusberti, attrice poi svanita che - non casualmente, a mio avviso - si chiamava nella vita come il suo personaggio.
2) Antonello Fassari, alias 'Puccio', sinistro maneggione sodale di Chiccho Lazzaretti che compare a partire dalla seconda serie (se non erro) caratterizzato da una camaleontica capacità di accreditarsi come professionista a 360 gradi (me lo ricorso improvvisato regista di film low cost in una puntata) nell'ambito delle strampalate vicende che vedevano protagonisti i ragazzi della terza C. Il tormentone di Puccio era "E famme/fateme lavora'!!!".

C'è dell'altro? Beh, ovviamente sì. Concordo con cuchillo che la terza serie (quella in cui i ragazzi della terza C, ormai diplomati, vanno a vivere in una austera magione, loro affittata da due vecchine [il cui diktat con voce melliflua li metteva in guardia: "Qui non si fanno le festine e non si portano le donnine..."]) fosse quasi inguardabile. Eppure essa si distingueva per due cose, una oggettiva e una soggettiva. Oggettivamente era nobiltata dalla presenza, in qualità di cameriere della casa affittata dai ragazzi, di un attore caratterista - credo sardo di origine - che ha un posto nella storia del cinema italiano in quanto interprete del collaboratore del commissario Lino Banfi in Fracchia la belva umana. Ebbene sì, mi riferisco al "maledetto" De Simone!
L'altro riferimento, soggettivo, è un vezzo narcisistico che gli amici che leggono mi vorranno concedere: nella terza serie dei ragazzi della terza C Fabio Ferrari alias Chicco Lazzaretti indossa in più puntate una comoda felpa a collo alto arancione dell'Americanino. Ebbene, anche io avevo quella felpa, comprata la primavera prima che venisse messa in onda la serie. Questo fatto, di cui non avevo alcun merito, mi fece conquistare qualche ammirato commento dai miei compagni di classe alle medie. Ecco un piccolo, fugace, momento di gloria che conservo nel cuore.

Alcuni potranno obiettare: ma cosa c'entra tutto ciò con la propaganda giallorossa nel cinema? NULLA, ovviamente, anche perché l'argomento poco mi interessa.
Ma non fatico a ricordare, per restare in topic, che in una puntata della prima o seconda serie de "I ragazzi della terza C" Chiccho Lazzaretti partecipava a un quiz-show e arrivava sino alla domanda finale prima di vincere una grossa somma. Il conduttore della trasmissione, interpretato da Marco Colombro (allora assai in auge: come dimenticare il suo simpatico show pre-serale "Tra moglie e marito"?), gli chiedeva qualcosa su xxxx-Liverpool finale di Coppa Campioni e lui decideva di perdere tutto pur di rispondere "Quella partita non si è mai giocata!". Ahò... core de xxxxnista...  :(

P.s.= in una puntata de "I Ragazzi della terza C" in cui si parla di calcio l'unica della classe che si qualificava come tifosa laziale (beccandosi lo sprezzante commento di Chicco: "Ce stanno pure le razze protette!" o qualcosa del genere) era la fidanzata del personaggio 'Daniele" (lo studente sempre morto di sonno famoso per aver interpretato il ruolo del pedante appassionato di musica rock nel titanico "Vacanze in America"). Una ragazzetta compita che nella serie vestiva sempre un po' demodé...
Buon viaggio, caro Piero.

Offline carpelo

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #36 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 16:45:41 »
No scusate, vorrei intervenire per dire a franz_kappa che l'unica informazione da lui riportata che io possa contestare è appunto sbagliata: Marco Columbro e non Colombro! Per il resto sono totalmente all'asciutto, ma confido in valanghe di errori che altri, più informati, potranno correggere!  ;D  :P

Offline franz_kappa

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #37 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 16:48:40 »
No scusate, vorrei intervenire per dire a franz_kappa che l'unica informazione da lui riportata che io possa contestare è appunto sbagliata: Marco Columbro e non Colombro! Per il resto sono totalmente all'asciutto, ma confido in valanghe di errori che altri, più informati, potranno correggere!  ;D  :P
Frena, frena... Trattasi di refuso. Lapsus calami, insomma.
Seguo Columbro (con la 'u', mannaggia a me) dai tempi in cui duettava con Five nella Canale 5 degli albori.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline carpelo

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Re:Cinema e propaganda (martellante)
« Risposta #38 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 16:53:37 »
Cos'è che faceva con Five>:D

Offline Il lodolaio

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« Risposta #39 : Mercoledì 11 Gennaio 2012, 16:55:06 »
Se ricordo bene in una puntata c'era pure la Ferilli. Il personaggio che interpretava si professava tifosa laziale.
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