Autore Topic: Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino  (Letto 287205 volte)

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Offline Dija

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2400 : Lunedì 2 Aprile 2012, 16:42:35 »
Caro Dija, ci sono alcuni PM (e quello di Cremona mi pare essere tra quelli) che vivono per i giornali... nel senso che la loro attività è tutta volta a cercare di apparire sui giornali... le inchieste vengono condotte principalmente per avere visibilità mediatica...

Sulla comunicazione, ha ragione gentlemen.  Non appena si parla di "capitano della giallorossa" la comunicazione romanarda e la politica si ergono a difesa di questo fantomatico capitano...  Sulla Lazio si può invece buttare quanta merda si vuole, senza che nessuno cerchi di far emergere le incongruenze dell'inchiesta.

Ok,grazie della delucidazione. Ma comunque se prove non ci sono,non possono fare molto.
Lazio o rioma che sia. Certo il fatto dei giornalai sempre  contro da fastidio,ma sticavoli de sti scemi.

Mi spiace, ma per adesso sto dalla parte di Dija al 100%.

L'alievo che supera il maestro.

 :D
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Offline aaronwinter

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2401 : Lunedì 2 Aprile 2012, 16:43:43 »
se prove non ci sono,non possono fare molto.

(in sede penale)  :(
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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2402 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:08:45 »
Ok,grazie della delucidazione. Ma comunque se prove non ci sono,non possono fare molto.
Lazio o rioma che sia. Certo il fatto dei giornalai sempre  contro da fastidio,ma sticavoli de sti scemi.

Ci tengo a precisare che quella di prima è solo la mia opinione (ben documentata, credo), ma pur sempre la mia opinione... :D

Nascar

Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2403 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:11:37 »
Ma la società possibile sia così immobile, ormai è una spalare continuo contro di noi e siamo gli unici a rimanere in silenzio, direi che ora di passare al contrattacco.

Offline FABIOMASSIMO

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2404 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:12:50 »
ci riprovo, puo essere che non sia stato abbastanza chiaro.........
ANCHE IO MI SENTO CONVOCATO
E IL GIORNO 13 DEL MESE DI APRILE
ANDRO' A VIA ALLEGRI , PER FARMI SENTIRE DAL SIG PALAZZI......
....ho passato la vita nell'attesa che succedesse qualcosa,e quel "qualcosa" era l'attesa.....

Offline Dija

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2405 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:13:44 »
(in sede penale)  :(

Li comunqu Lotito aveva parlato con Della Valle o Carraro,o chi cavolo era.
Quindi la giustizia sportiva qualcosa aveva. Parlo di cazzopoli.

In questo caso,a parte parruchieri che se dicono chissacosa',mi sembra che non ci sia una beata minchia.

Poi magari sbaglio.
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Offline aaronwinter

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2406 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:21:37 »
Li comunqu Lotito aveva parlato con Della Valle o Carraro,o chi cavolo era.
Quindi la giustizia sportiva qualcosa aveva. Parlo di cazzopoli.

In questo caso,a parte parruchieri che se dicono chissacosa',mi sembra che non ci sia una beata minchia.

Poi magari sbaglio.

No, Dija, tu non sbagli.
Sbaglia building.
Sbaglia sapendo di sbagliare.
Eppure - come te sbagli! - questo per lui e quel carrozzone è sufficiente.

Okkio, e W Peppino.
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Giulio

Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2407 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:25:22 »
Dal Messaggero online di oggi 2 aprile 2012 ore 17.24 circa:

Calcioscommesse, arrestato Masiello. «Sì, feci autogol per soldi» Ora all'Atalanta, l'ex giocatore del Bari confessa la combine col Lecce. Cinque partite nel mirino, la A trema, lo scandalo si allarga. La classifica potrebbe subire un terremoto. Una ventina finora gli indagati. Gli stralci delle confessioni.

L'ex difensore del Bari, Andrea Masiello, ora all'Atalanta, è stato arrestato daI carabinieri nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse. Oltre a Masiello sono stati condotti in carcere due suoi amici e scommettitori, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di serie A. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Gli indagati. Le persone indagate sono una ventina. Tra le partite truccate c'è anche il derby Bari-Lecce (finito 0-2) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B masiello in quella circostanza firmò un clamoroso autogol. Tra gli ex calciatori biancorossi indagati a Bari, oltre ad Andrea Masiello, ci sono Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte. Nel registro degli indagati ci sono anche i nomi del factotum barese Angelo Iacovelli, tre ristoratori - Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis e Francesco De Napoli - ritenuti complici dei calciatori, scommettitori e loro amici: Arianna Pinto, lo "zingaro" Victor Kondic, Leonardo Picci e l'albanese Armand Caca.

Cinque partite del Bari nel mirino. Le partite sotto la lente degli inquirenti sono le ultime nove del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo, Bari-Sampdoria e Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010.

L'ammissione di Masiello: autogol a pagamento. Dopo aver negato più volte, durante gli interrogatori, la combine del derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 (terminato 0-2), Andrea Masiello ha finito con l'ammettere al pm di aver fatto l'autogol che permise ai giallorossi di vincere la partita e di restare in A. L'ammissione è contenuta in una nota inviata da Masiello al pm Ciro Angelillis, pochi giorni fa: il 28 marzo 2012. La circostanza emerge dagli atti giudiziari alla base del provvedimento di arresto di Masiello che per la combine avrebbe intascato 50mila euro mentre i suoi amici-scommettitori arrestati, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, avrebbero ricevuto durante in un incontro in un hotel di Lecce 180.000 euro da un faccendiere probabilmente vicino al Lecce che i carabinieri stanno per identificare. «Voglio aggiungere - scrive l'ex difensore del Bari alla procura - che, quando il risultato era sullo 0-1, ho sfruttato un'occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l'esito di sconfitta per il Bari e per poter - quindi - ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l'autogol con cui si è concluso l'incontro». In precedenza Masiello aveva sempre detto agli inquirenti di aver fatto l'autorete perchè era turbato per il clima che circondava quell'incontro di calcio, caratterizzato da una trattativa con emissari leccesi prima e nella consegna del denaro in albergo di Lecce poi.

Il racconto di Masiello. I nomi di Masiello, Giacobbe e Carella compaiono in particolare in alcuni verbali di interrogatorio relativi alla presunta combine di Bologna-Bari del 22 maggio 2011, finita 0-4. Giacobbe e Carella andarono in auto a Bologna per incontrare probabilmente il difensore della squadra emiliana, Daniele Portanova, per tentare con questi un accordo per truccare la partita. Questa circostanza sarebbe stata riferita da Masiello agli inquirenti baresi nell'interrogatorio del 24 febbraio scorso davanti al pm della Procura di Bari, Ciro Angelillis, e ai Carabinieri baresi del nucleo investigativo. Masiello - a quanto si seppe - aggiunse che Portanova oppose un netto rifiuto.

Gip: le partite del Bari vendute al miglior offerente. «Più calciatori del Bari, sul finire della stagione 2010-2011 erano ormai "sul mercato": non già nel senso calcistico del termine, abitualmente riferito alla compravendita estiva o endostagionale dei giocatori, ma nella deteriore accezione mercantile dell'espressione, essendo pronti alcuni beniamini della Curva Nord dello stadio San Nicola a fare mercimonio delle proprie, invero sbiadite, prestazioni professionali in favore del migliore offerente pur di conseguire un utile in denaro». E' quanto scrive il gip di Bari, Giovanni Abbattista, nelle 93 pagine del provvedimento restrittivo emesso il 31 marzo e notificato stamani a Masiello, Carella e Giacobbe. Secondo il giudice, alcuni calciatori biancorossi vendevano le partite che disputavano «anche contemporaneamente su più tavoli, sia che gli interlocutori fossero stranieri (zingari come per Palermo-Bari, ndr) senza scrupoli (...) sia che si trattasse di allibratori, faccendieri e ristoratori locali, della cui compagnia, peraltro, gli atleti biancorossi, o almeno alcuni di essi, erano soliti circondarsi. D'altra parte la stagione calcistica si era rivelata oltremodo fallimentare, si profilava il rischio concreto di non vedersi più elargire gli stipendi da parte della società che era in crisi, dopo la retrocessione le quotazioni di mercato - questa volta inteso propriamente come mercato calcistico - dei singoli giocatori erano in intuibile ribasso e nella singolare interpretazione, affetta da distorta logica machiavellica, delle proprie prestazioni resa da parte di simili atleti professionisti il fine di lucro giustificava pur sempre il mezzo».

«Il protocolllo Masiello». «L'ex difensore del Bari, Andrea Masiello, ora all'Atalanta, ha creato un vero e proprio "protocollo Masiello" attraverso il quale sfrutta le proprie conoscenze nel mondo calcistico professionistico e le proprie informazioni privilegiate per orientare le scommesse del gruppo, per condizionare le prestazioni calcistiche dei suoi compagni di squadra al cui indirizzo veicola le proposte illecite mirate ad addomesticare il risultato dei singoli incontri di calcio promettendo lauti compensi in denaro». Scrive ancora il gip Giovanni Abbattista nel provvedimento cautelare. Il prestigio di Masiello - annota il giudice - «deriva direttamente dal campo di calcio, dall'essere egli, terzino destro e anche capitano del Bari, il beniamino della sua tifoseria, dall'indossare ogni domenica sul tappeto verde la maglia biancorossa tra stuoli di giornalisti e fotografi al suo seguito mentre la tivù diffonde in diretta le immagini delle sue gesta, dal disporre, egli, calciatore professionista di successo, di una fitta rete di conoscenze all'interno dell'elite del movimento calcistico e della serie A nazionale da utilizzare all'occorrenza». «Del mondo del calcio, peraltro, Masiello è abile nel cogliere i trucchi ed ottimizzarli - sottolinea il gip - in funzione della causa associativa: il calciatore avversario da avvicinare per manipolare l'esito delle singole partite deve essere, infatti, sempre un difensore (si vedano, ad esempio, le vicende relative ad Udinese-Bari e Bari-Bologna), perchè in grado di condizionare in ogni momento il risultato finale degli incontri di calcio, magari con un'autorete; le partite che meglio si prestano alla combine sono, per lo più, quelle di fine stagione, quando l'interesse dei tifosi, l'impegno dei calciatori ed anche la pressione mediatica sono ormai allentati». «Motore ispiratore del protocollo - conclude - rimane il guadagno facile cui tutti e tre gli indagati (Masiello, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, ndr), accomunati da una passione viscerale per le scommesse sulle partite di calcio, ambiscono ossessivamente».

«Vitale la confessione di altri calciatori». L'inchiesta barese, scrive infatti il giudice, ha portato alla luce un sistema «sicuramente operativo nel corso delle ultime due stagioni del campionato di calcio nazionale di serie A» nel quale sono coinvolti «calciatori professionisti della squadra barese e un nugolo di altri individui - ristoratori, gestori di centri di raccolta di scommesse su eventi sportivi e faccendieri - a questi vicini». Un sistema che operava per «falsare l'esito di alcune partite di campionato in modo da garantire vincite sicure ai soggetti in questione, calciatori inclusi, che, su quelle partite del campionato in cui era impegnata la squadra del Bari, avevano scommesso importanti somme di denaro». Ed è in questo contesto, annota il Gip, che diventa «vitale il contributo di alcuni calciatori», «per concordare il risultato di gioco desiderato»: perchè sono loro che «scendevano materialmente sul campo di gioco» e sono loro che «potevano condizionare il risultato tecnico», disponendo di «conoscenze adeguate all'interno del movimento calcistico nazionale». Nell'ordinanza il Gip non affronta le responsabilità di altri giocatori - del Bari o di altre squadre - ma ribadisce che è «verosimile il coinvolgimento di altri calciatori». «Trattasi - conclude - di pista di lavoro lungo la quale dovranno proseguire le indagini dell'organo inquirente».

Gli ultrà costringono a perdere per lucrare. «Dagli ultrà minacce agli atleti: dovete perdere». Una volta conseguita sul campo la matematica retrocessione in serie B del Bari, scrive il gip, «alcune frange degli stessi ultrà del tifo barese» avvicinarono i calciatori ed imposero loro «di perdere le successive partite di campionato in modo da consentire ai tifosi di lucrare anch'essi vincite in denaro, puntando sulla sconfitta dei propri ex beniamini. Tanto accadeva in un clima di intuibile tensione che sarebbe degenerato in aperta contestazione dei calciatori da parte della tifoseria organizzata in prossimità del successivo derby Bari-Lecce». Di questo parla nell'interrogatorio del 27 dicembre 2012 l'ex centrocampista barese Marco Rossi, ora al Cesena. Rossi ha detto agli investigatori che «poco prima della partita Cesena-Bari del 17 aprile 2012, alcuni capi ultrà avevano intimato ai rappresentanti dei giocatori, tra cui il portiere Gillet e lo stesso Andrea Masiello, di perdere le successive due partite di campionato, ovvero Cesena-Bari e Bari-Sampdoria, in quanto avevano essi stessi scommesso sulla sconfitta del Bari». «Nonostante le nemmeno tanto velate minacce - rileva il gip - i giocatori tuttavia avevano deciso - a dire di Marco Rossi - di non aderire alle richieste dei tifosi».

Gillet: dissi no alle minacce degli ultras. L'allora capitano del Bari, il portiere Jean Francois Gillet, ora al Bologna, respinse le minacce degli ultrà che avevano chiesto ai biancorossi di perdere alcune partite dello scorso campionato per far soldi con le scommesse. Lo dice a verbale lo stesso Gillet facendo i nomi di tre capi ultrà. È quanto emerge dagli atti giudiziari. L'ex portiere del Bari, il 7 febbraio scorso, ha detto durante un'audizione in qualità di testimone, di aver ricevuto - scrive il gip di Bari - «intimazioni» da alcuni «esponenti di vertice degli ultrà» - riconosciuti in foto dall'ex capitano biancorosso per Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese - solo per l'incontro Cesena-Bari: gli ultrà nella circostanza intimavano ai calciatori di perdere la successiva partita, ma il portiere dichiarava di essersi rifiutato di accettare». Dice Gillet a verbale, riferendo le parole degli ultrà: «Aho, siete ultimi, avete fatto questo campionato di m... non vi è mai successo niente, nessuno ha preso mazzate e cose varie, domani dovete perdere. Basta, non c'è stato niente da dire, così». Noi - dice Gillet - abbiamo detto: «No, non esiste». E loro hanno risposto: «Va beh, da ora fino alla fine non si sa mai che cosa può succedere, tu vivi a Bari, non si sa mai». Io ho detto: «Non esiste». «È sufficiente, in ogni caso, consultare gli almanacchi del calcio o la raccolta della stampa sportiva di quel periodo per verificare che il Bari avrebbe comunque perso sul campo per 1-0 entrambe quelle partite»,conclude il giudice.

Procuratore Repubblica di Bari: indagine articolata. «Primo tassello di un'indagine molto articolata». Così il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha commentato in conferenza stampa gli sviluppi dell'inchiesta sul calcioscommesse. Sono tre - ha detto - i filoni d'indagine su cui si sta concentrando la Procura di Bari, coordinati da Laudati insieme ai pm Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro, nati da un segnalazione sulla partita di Coppa Italia Bari-Livorno del primo dicembre 2010 finita 4-1, in cui si registrò un anomalo flusso di scommesse tra il primo e il secondo tempo. Il primo filone riguarda il ruolo di alcuni calciatori, definiti da Laudati «infedeli». «L'infedeltà di qualcuno - ha commentato - non inficia però il sistema del calcio italiano che è sano». Poi c'è un filone relativo alle infiltrazioni degli scommettitori esteri. Infine il terzo «per noi più rilevante» ha detto ancora Laudati, è il ruolo della criminalità organizzata nel sistema scommesse.

Offline disabitato

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2408 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:33:06 »
il procuratore di Bari ha detto che non ci sono scommesse per la partita Bari-Lecce. Praticamente il Lecce la comprò.
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Giulio

Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2409 : Lunedì 2 Aprile 2012, 17:34:10 »
Dalla Gazzetta dello Sport online di oggi 2 aprile 2012 ore 17:32 circa:

Scommesse, parla Laudati. "Il sistema calcio è sano".  Il procuratore di Bari: "La prima fase dell'inchiesta non si è ancora conclusa". "L'alterazione dei risultati delle 5 partite del Bari esaminate è ampiamente provata. Al termine di ciascun episodio giudiziario informeremo la Procura federale"

"Il sistema calcio italiano è sano". Lo ha detto il procuratore di Bari, Antonio Laudati, durante la conferenza stampa con la quale stamane sono stati illustrati alcuni dettagli dell'inchiesta che ha portato ai tre arresti effettuati stanotte nell'ambito di un primo filone investigativo relativo alle scommesse che sarebbero state fatte su alcune partite della squadra del capoluogo regionale nei campionati 2009-2010 e 2010-2011. Questa inchiesta "non ha inficiato la credibilità del sistema calcio" ha aggiunto. Occorre "distinguere - ha proseguito Laudati - tra chi agisce in modo scorretto e chi segue le regole del codice penale e della deontologia sportiva". Peraltro, come ha precisato lo stesso magistrato, questa prima tranche dell'inchiesta, cioè quella relativa "a calciatori infedeli che si mettevano d'accordo con altri calciatori o con persone estranee per lucrare su forti scommesse di denaro sulle partite, non si è ancora conclusa. Nel giro di pochi giorni sarà chiusa".

Ammissione — Per il capo della Procura di Bari l'alterazione dei risultati delle cinque partite del Bari sotto inchiesta, "è ampiamente provata se non altro per ammissione dei protagonisti delle vicende" oltre che sulla base della documentazione acquisita su patrimoni, passaggi di denaro, tabulati telefonici. "Abbiamo fatto indagini su molte partite - ha proseguito Laudati - ma abbiamo inserito in questi provvedimenti le partite che, dopo gli accertamenti patrimoniali, documentali, gli esami testimoniali, le contestazioni alle persone indagate e le ammissioni, ci sono sembrate significative di come funzionava il sistema".

Giustizia sportiva — "Intendiamo procedere per tranche, per singoli episodi giudiziari - ha spiegato - e al termine di ognuno trasmetteremo gli atti alla Procura federale per le attività proprie. Il nostro ruolo è completamente diverso da quello della giustizia sportiva. Finora non abbiamo trasmesso atti alla Procura federale con la quale abbiamo ottimi rapporti personali e istituzionali. Le due Procure hanno obiettivi e norme di riferimento diversi. Noi ci occupiamo delle responsabilità penali delle singole persone e dei singoli episodi". Laudati ha poi riferito particolari delle partite contestate nell'ordinanza. Sul derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011, terminata col risultato di 0-2, le indagini avrebbero consentito di accertare assegni consegnati in garanzia prima della partita, cambiati in denaro contante a seguito del risultato. "L'unica partita - ha detto Laudati - su cui non ci sono state scommesse anomale".

Riciclaggio — Un altro filone delle indagini del procuratore riguarda il riciclaggio di denaro attraverso le scommesse. Scommettere all'estero consente di puntare elevate somme di denaro, aggirando così la legislazione antiriciclaggio vigente in Italia. L'obiettivo non è tanto vincere ma riciclare denaro. Spesso, infatti - hanno accertato gli investigatori - sulla stessa partita si puntavano tutti e tre i possibili risultati (vittoria, pareggio e sconfitta) ottenendo una vincita in molti casi pari alla puntata, ma riciclando in questo modo molti soldi.

Offline diepa

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2410 : Lunedì 2 Aprile 2012, 18:06:08 »
il procuratore di Bari ha detto che non ci sono scommesse per la partita Bari-Lecce. Praticamente il Lecce la comprò.

Quindi il Lecce per quest'anno è spacciato: l'anno prossimo giocherà in B con probabile penalizzazione...
Quando si ha questa certezza?
Nella settimana di Lecce-roma ovviamente....

Ovvero: come trasformare quella che sarebbe stata una partita tremenda ed all'ultimo sangue in una allegra e scontata amichevole....

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2411 : Lunedì 2 Aprile 2012, 18:11:09 »
Quindi il Lecce per quest'anno è spacciato: l'anno prossimo giocherà in B con probabile penalizzazione...
Quando si ha questa certezza?
Nella settimana di Lecce-roma ovviamente....

Ovvero: come trasformare quella che sarebbe stata una partita tremenda ed all'ultimo sangue in una allegra e scontata amichevole....

Se il Lecce ha comprato la partita e retrocede sul campo, lo mandano dritto in serie C.
Salvarsi sul campo gli consentirebbe di evitare la discesa agli inferi...
Certo che il timing è quanto meno sfortunato...
Devono però dimostrare che i soldi per Masiello vengano dal Lecce e non dagli scommettitori.
Al di là delle affermazioni degli asrepubblichini, al momento non si capisce chi sarebbe coinvolto nell'US Lecce.

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2412 : Lunedì 2 Aprile 2012, 18:28:32 »
Se il Lecce ha comprato la partita e retrocede sul campo, lo mandano dritto in serie C.
Salvarsi sul campo gli consentirebbe di evitare la discesa agli inferi...
Certo che il timing è quanto meno sfortunato...
Devono però dimostrare che i soldi per Masiello vengano dal Lecce e non dagli scommettitori.
Al di là delle affermazioni degli asrepubblichini, al momento non si capisce chi sarebbe coinvolto nell'US Lecce.

Giusto Sav.
Devo precisare che l'assenza di scommesse anomale su quella partita l'ha confermata il procuratore di bari stesso. La partita è stata truccata non per via delle scommesse.
Hanno tracce bancarie (assegni) che dimostrano il passaggio di denaro.
Poi se il giocatori del bari non se la siano venduta agli scommettitori, mi viene solo da pensare che l'abbiano venduta al Lecce. Tutto sommato 180 mila euro per la certezza di rimanere in A sono un prezzo che si paga volentieri.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline SAV

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2413 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:10:27 »
Giusto Sav.
Devo precisare che l'assenza di scommesse anomale su quella partita l'ha confermata il procuratore di bari stesso. La partita è stata truccata non per via delle scommesse.
Hanno tracce bancarie (assegni) che dimostrano il passaggio di denaro.
Poi se il giocatori del bari non se la siano venduta agli scommettitori, mi viene solo da pensare che l'abbiano venduta al Lecce. Tutto sommato 180 mila euro per la certezza di rimanere in A sono un prezzo che si paga volentieri.

Hai ragione.  Ho letto anch'io delle dichiarazioni di Laudati.  Mi pare siano le prime da quando è stato avviato il procedimento della procura di Bari (che differenza con le continue interviste di Di Martino...). 
In effetti, non si capirebbe perché pagare un giocatore e poi non scommettere sulla partita.

Per trasparenza, una breve nota su Laudati, per il quale confesso di avere simpatia principalmente perché una giornalista di asrepubblica, Liana Milella, ha condotto contro di lui una battaglia personale senza sosta sul suo blog, tirando fuori tutta la sua bile quando il CSM lo ha scagionato dalle accuse che gli erano rivolte.
Le mie idee sulla giustizia sono esattamente l'opposto di quelle della Milella.  I suoi nemici non possono che essermi simpatici.

Offline nestorburma

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2414 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:15:36 »
Dal Messaggero online di oggi 2 aprile 2012 ore 17.24 circa:

Calcioscommesse, arrestato Masiello. «Sì, feci autogol per soldi» Ora all'Atalanta, l'ex giocatore del Bari confessa la combine col Lecce. Cinque partite nel mirino, la A trema, lo scandalo si allarga. La classifica potrebbe subire un terremoto. Una ventina finora gli indagati. Gli stralci delle confessioni.

L'ex difensore del Bari, Andrea Masiello, ora all'Atalanta, è stato arrestato daI carabinieri nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse. Oltre a Masiello sono stati condotti in carcere due suoi amici e scommettitori, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe, ritenuti complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di serie A. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Gli indagati. Le persone indagate sono una ventina. Tra le partite truccate c'è anche il derby Bari-Lecce (finito 0-2) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B masiello in quella circostanza firmò un clamoroso autogol. Tra gli ex calciatori biancorossi indagati a Bari, oltre ad Andrea Masiello, ci sono Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte. Nel registro degli indagati ci sono anche i nomi del factotum barese Angelo Iacovelli, tre ristoratori - Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis e Francesco De Napoli - ritenuti complici dei calciatori, scommettitori e loro amici: Arianna Pinto, lo "zingaro" Victor Kondic, Leonardo Picci e l'albanese Armand Caca.

Cinque partite del Bari nel mirino. Le partite sotto la lente degli inquirenti sono le ultime nove del campionato di calcio 2010/2011, in particolare Bari-Lecce, Palermo-Bari, Bologna-Bari, Bari-Chievo, Bari-Sampdoria e Udinese-Bari del maggio 2010, una delle ultime del campionato 2009/2010.
[...]


Nella conferenza stampa di oggi il Procuratore della Repubblica di Bari parla di queste 5 partite come della "prima tranche dell'inchiesta".

http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2012/04/02/scommesse_arresti_procura_laudati_conferenza.html

Le merde ci sono dentro fino al collo.
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.

Offline DinoRaggio

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2415 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:21:18 »
Citazione da: aaronwinter link=topic=8464.msg323034#msg323034
Tra queste c'era anche la famosa Lecce-Lazio  -  quella che il pm Di Martino ha dichiarato "ufficialmente truccata" in un interrogatorio recente  -  con la squadra romana in piena bagarre per un posto in Europa League, posto che alla fine anche grazie a quei tre punti illegali
Qui mi sa che ci sono gli estremi per una querela. A proposito, da quando Sculli ha minacciato Merdurati di querela, il Merdurati non ha più osato scrivere di Peppino. Segno anche che se c'era qualcosa di concreto, al di là della fuffa, Merdurati avrebbe continuato.

E' interessante vedere gli sviluppi sui media di questa inchiesta. Come avete sottolineato, da Bari si parla poco e si agisce, anche se alcune partite non sono state considerate, ancora, come Bari-cacche.

Impressionante è la campagna mediatica condotta dai mezzi d'informazione (?) sul coinvolgimento della Lazio, diventata sull'ASRepubblica ed anche la Domenica Sporchiva la squadra coinvolta per antonomasia. Insomma, la merdosa macchina da guerra informativa sta dispiegando tutti i suoi mezzi per creare l'atmosfera adatta alla ghigliottina.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

zorba

Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2416 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:21:45 »

Nella conferenza stampa di oggi il Procuratore della Repubblica di Bari parla di queste 5 partite come della "prima tranche dell'inchiesta".

http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2012/04/02/scommesse_arresti_procura_laudati_conferenza.html

Le merde ci sono dentro fino al collo.

Infatti nestor, è quello che ho pensato anch'io.

Tra l'altro il sig. Masiello è stato sottoposto a misura restrittiva della libertà (in soldoni 'ar gabbio') proprio con la motivazione della sua reticenza.

Vi fa pensare niente questa parolina: reticenza?

Nel primo interrogatorio non avrebbe rivelato tutta la verità. Perché? C'è qualcuno (persona fisica o giuridica che sia) che ha interesse a che il sig. Masiello non dica tutto ciò che sa?!?

Qualcuno ha giustamente ricordato il comportamento inspiegabile dei giocatori romanisti, in occasione di quel famigerato Bari-merde, nei confronti del povero Huseklepp.....

C'è qualcosa che il sig. Masiello sa per certo, ma che non ha ancora voluto (o potuto) dire agli inquirenti?!?

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Offline disabitato

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2417 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:27:00 »
Infatti nestor, è quello che ho pensato anch'io.

Tra l'altro il sig. Masiello è stato sottoposto a misura restrittiva della libertà (in soldoni 'ar gabbio') proprio con la motivazione della sua reticenza.

Vi fa pensare niente questa parolina: reticenza?

Nel primo interrogatorio non avrebbe rivelato tutta la verità. Perché? C'è qualcuno (persona fisica o giuridica che sia) che ha interesse a che il sig. Masiello non dica tutto ciò che sa?!?

Qualcuno ha giustamente ricordato il comportamento inspiegabile dei giocatori romanisti, in occasione di quel famigerato Bari-merde, nei confronti del povero Huseklepp.....

C'è qualcosa che il sig. Masiello sa per certo, ma che non ha ancora voluto (o potuto) dire agli inquirenti?!?

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Non posso citare le mie fonti, ma nelle inchieste di Napoli e Bari le merde ci sono dentro fino al collo.
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Offline SAV

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2418 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:37:28 »
Sto ascoltando sul sito di Sky la conferenza stampa di Laudati e mi sta facendo un'ottima impressione: per provare l'alterazione delle partite non sono sufficienti le dichiarazioni, ma c'è bisogno dei riscontri documentali.
Non bastano le accuse di terza mano di un Gervasoni qualsiasi, ma ci vogliono i passaggi di soldi, documentati ad esempio dall'incasso degli assegni.

Le partite su cui la procura di Bari avrebbe trovato dei riscontri sono cinque: Lecce, Cesena, Bologna, Udinese e Genoa.
Bari-Lecce 0-2 (15 maggio 2011), Bari-Genoa 3-0 (2 maggio 2010), Udinese-Bari 3-3 (9 maggio 2010), Cesena-Bari 1-0 (17 aprile 2011) e Bologna-Bari 0-4 (22 maggio 2011).
Se così fosse, a parte il caso-Lecce in cui sarebbe interessata la squadra stessa, ci vorrebbe il convolgimento di giocatori di tutte queste squadre eccetto, forse, il Cesena (che potrebbe avere inconsciamente beneficiato della combine).

Offline WBB

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Re:Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino
« Risposta #2419 : Lunedì 2 Aprile 2012, 19:44:24 »
E come potrebbe essere diversamente.
L'inchiesta barese, scrive infatti il giudice, ha portato alla luce un sistema "sicuramente operativo nel corso delle ultime due stagioni del campionato di calcio nazionale di serie A" nel quale sono coinvolti "calciatori professionisti della squadra barese
A parte la scandalosa bari-merde 2-3, c'è ancora da tirare fuori l'ancor più scandalosa bari-merde 0-1 - andatevi a leggere il tabellino di quella partita, me lo ricordo ancora...
 Bari: tiri in porta zero
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e via così, all'infinito stile "il mattino ha l'oro in bocca"
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