Ci riprovano... Scommesse, 22 le partite di A sospette.Anche la Lazio nel mirino

[robylele]

Palombo e Ferrajolo sono tristemente famosi entro il G.R.A. per non aver mai indovinato una cosa che sia una parlando di calcio.
Se tanto mi dà tanto anche nella vita non ci prendono molto nelle previsioni.

darei 6 mesi di vita o anche un paio di preliminari di C.L. in meno o un derby perso per avere in cambio la soddisfazione di sentire questi due alle prese con equilibrismi dialettici occuparsi di un serio coinvolgimento della roma.

[rocco tanica]

Chi e' smerdu Gio' ?

mensurati che scrive su leintercettazzionidellemignotte.it

[DinoRaggio]

A proposito, sullASRepubblica segnalo un articolo quasi simil-cazziatone verso coloro che non hanno ancora deferito la Lazio 

[BobLovati]

A proposito, sullASRepubblica segnalo un articolo quasi simil-cazziatone verso coloro che non hanno ancora deferito la Lazio 

ed il segnale ´ndo´ sta ??   

[DinoRaggio]

Ah, eccolo

http://www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2012/05/10/news/fretta_figc-34833109/

La fretta della Figc solo un triste slogan

A tutta velocità, con i finestrini aperti e i capelli di Palazzi sconvolti dal vento. E' questa l'immagine della macchina della giustizia sportiva, lanciata a tavoletta sulla pista piena di buche del calcio scommesse. Non è però un'immagine allegra: dietro ogni curva, anche quella svoltata ieri con la prima tranche di deferimenti, c'è un muro. E l'impressione è che la Federcalcio tutta finirà presto per schiantarcisi contro.

Faremo bene e in fretta, aveva promesso a marzo l'incauto Abete, presidente federale risvegliato dal rumore del crollo dopo aver ignorato con un'alzata di spalle mesi di orribili scricchiolii. Faremo entro aprile, si era spinto ad azzardare. Al netto di un trascurabile ritardo di 10 giorni, ora c'è da chiedergli: sì, ma faremo cosa, benedetti signori? Perché la pirotecnica ondata di provveddimenti annunciati ieri, decine di club e calciatori da processare più o meno istantaneamente, non ha fatto in realtà che confermare, nelle sue modalità, tutti i timori sulla capacità delle strutture federali di gestire uno scandalo lontanissimo dall'essere ormai chiarito, con almeno tre procure ancora al lavoro, processi sportivi istruiti contro squadre e tesserati ancora nel mirino dei magistrati, notizie fresche di giornata che rischiano e rischieranno sempre più di modificare, ampliare, chiarire la materia sulla quale tra due settimane dovrebbero essere emessi dei verdetti.

Si può fare bene qualcosa, in un contesto del genere? No, non si può. Si può solo fare in fretta. E nel caso specifico, si può solo fare male. Basti pensare all'incredibile doppio binario utilizzato già nella prima tranche di provvedimenti: deferiti i club di B, stralciati la maggior parte di quelli di A con la scusa risibile dell'attesa di documenti da parte delle procure di Bari e Napoli. Ma se nelle carte di Cremona, le uniche a quanto pare prese in considerazione da Palazzi, già compaiono a mazzi partite e giocatori di A, come mai si è deciso di aspettare, per loro e solo per loro, altro materiale? Le regole, i criteri di indagine e di giustizia, non dovrebbero essere uguali per tutti? Perché se così fosse, la Figc avrebbe dovuto avere il coraggio e la sincerità di dire: signori, prima di avere tutto il materiale dalle procure, i processi sportivi non si fanno per nessuno, a costo di partire l'anno prossimo con campionati sub judice, a costo di spostarne l'inizio, a costo di fermarsi. Faremo bene, e basta.

C'era certo anche un'altra possibilità, non contemplata dai santoni che governano il calcio italiano, gli stessi che per un semplice, purissimo principio di responsabilità (oggettiva) avrebbero già da tempo dovuto lasciare ad altri i loro posti ammettendo l'incapacità di controllare e proteggere un patrimonio di tutti gli italiani. Costoro avrebbero potuto chiedere di trattare la materia scommesse come fu trattata calciopoli: come un evento devastante e dunque straordinario, non certo gestibile dal valoroso Palazzi e dalla sua truppa di inquirenti a cottimo. Avrebbero potuto chiedere, in previsione del disastro che ora fronteggiano vivendo alla giornata, semplicemente aiuto. Faremo bene e presto, hanno invece detto i maestri dello slogan. E poi si stupiscono se gli stessi magistrati, scuotendo la testa, pensano e dicono che il calcio per ripartire avrebbe una sola, impensabile e avvilente possibilità: l'amnistia.

(10 maggio 2012)

[Matita]

BARI - Non sembra mai finire il baratro in cui è caduto il calcio italiano, devastato dal nuovo scandalo del calcioscommesse. E quando non sono i calciatori a ideare e sponsorizzare combine, sono i tifosi: i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito una serie di arresti contro capi ultras della squadra biancorossa che avrebbero chiesto ai giocatori di perdere almeno tre partite per assicurarsi forti vincite con le scommesse. Ai tre indagati viene contestato il reato di concorso in violenza privata aggravata. Dalle indagini - a quanto si è saputo - non sarebbero emersi collegamenti dei capi ultrà con ambienti della criminalità organizzata, come invece si era ipotizzato in un primo momento. Ma, oltre alle minacce ai giocatori, i tre, secondo le accuse, preparavano ritorsioni nei confronti di due nostri giornalisti. Giuliano Foschini e Marco Mensurati (dei quali si parla in alcuni colloqui telefonici intercettati) in seguito ai commenti che gli stessi hanno fatto nei loro articoli censurando le minacce dei tre tifosi ai danni di calciatori biancorossi dopo l'arresto di Andrea Masiello del 2 aprile scorso.

[giggio]

ah peccato

[jumpingjackflash]

se intercettano me, portateme du arance

[POMATA]

Ah, eccolo

http://www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2012/05/10/news/fretta_figc-34833109/

La fretta della Figc solo un triste slogan

A tutta velocità, con i finestrini aperti e i capelli di Palazzi sconvolti dal vento. E' questa l'immagine della macchina della giustizia sportiva, lanciata a tavoletta sulla pista piena di buche del calcio scommesse. Non è però un'immagine allegra: dietro ogni curva, anche quella svoltata ieri con la prima tranche di deferimenti, c'è un muro. E l'impressione è che la Federcalcio tutta finirà presto per schiantarcisi contro.

Faremo bene e in fretta, aveva promesso a marzo l'incauto Abete, presidente federale risvegliato dal rumore del crollo dopo aver ignorato con un'alzata di spalle mesi di orribili scricchiolii. Faremo entro aprile, si era spinto ad azzardare. Al netto di un trascurabile ritardo di 10 giorni, ora c'è da chiedergli: sì, ma faremo cosa, benedetti signori? Perché la pirotecnica ondata di provveddimenti annunciati ieri, decine di club e calciatori da processare più o meno istantaneamente, non ha fatto in realtà che confermare, nelle sue modalità, tutti i timori sulla capacità delle strutture federali di gestire uno scandalo lontanissimo dall'essere ormai chiarito, con almeno tre procure ancora al lavoro, processi sportivi istruiti contro squadre e tesserati ancora nel mirino dei magistrati, notizie fresche di giornata che rischiano e rischieranno sempre più di modificare, ampliare, chiarire la materia sulla quale tra due settimane dovrebbero essere emessi dei verdetti.

Si può fare bene qualcosa, in un contesto del genere? No, non si può. Si può solo fare in fretta. E nel caso specifico, si può solo fare male. Basti pensare all'incredibile doppio binario utilizzato già nella prima tranche di provvedimenti: deferiti i club di B, stralciati la maggior parte di quelli di A con la scusa risibile dell'attesa di documenti da parte delle procure di Bari e Napoli. Ma se nelle carte di Cremona, le uniche a quanto pare prese in considerazione da Palazzi, già compaiono a mazzi partite e giocatori di A, come mai si è deciso di aspettare, per loro e solo per loro, altro materiale? Le regole, i criteri di indagine e di giustizia, non dovrebbero essere uguali per tutti? Perché se così fosse, la Figc avrebbe dovuto avere il coraggio e la sincerità di dire: signori, prima di avere tutto il materiale dalle procure, i processi sportivi non si fanno per nessuno, a costo di partire l'anno prossimo con campionati sub judice, a costo di spostarne l'inizio, a costo di fermarsi. Faremo bene, e basta.

C'era certo anche un'altra possibilità, non contemplata dai santoni che governano il calcio italiano, gli stessi che per un semplice, purissimo principio di responsabilità (oggettiva) avrebbero già da tempo dovuto lasciare ad altri i loro posti ammettendo l'incapacità di controllare e proteggere un patrimonio di tutti gli italiani. Costoro avrebbero potuto chiedere di trattare la materia scommesse come fu trattata calciopoli: come un evento devastante e dunque straordinario, non certo gestibile dal valoroso Palazzi e dalla sua truppa di inquirenti a cottimo. Avrebbero potuto chiedere, in previsione del disastro che ora fronteggiano vivendo alla giornata, semplicemente aiuto. Faremo bene e presto, hanno invece detto i maestri dello slogan. E poi si stupiscono se gli stessi magistrati, scuotendo la testa, pensano e dicono che il calcio per ripartire avrebbe una sola, impensabile e avvilente possibilità: l'amnistia.

(10 maggio 2012)

Più che fretta per incastrare la Lazio, leggo molta paura per non far uscire più merda da napoli e bari...volevano  con qualche squadra di A + la Lazio, chiudere il caso...invece hanno paura che con le carte di napoli e bari ce rientrano co tutte le scarpe...

[robylele]

Il fenomeno che ha scritto l'articolo impaurito è questo qua.


Io lo perdonerei, mi ricorda troppo Mike Rutheford!!   

[POMATA]

Ho avuto la giusta impressione vero?

[Sanfatucchio]

Nel caso fossimo coinvolti questa volta dal sor Lotito mi aspetto un atto dirompente. Muoia Sansone con tutti i filistei....vedrete che non finisce come l'ultima volta

[Teo]

Teo, una precisazione.
In un mondo dove le regole di diritto vengono applicate correttamente, le testimonianze "de relato", il sentito dire, l'hearsay, non contano una mazza.
Nello strano diritto applicato da Palazzi non lo so... 
Per questo, la verifica svolta da utenti di LN in ordine all'assenza di deferimenti per mere testimonianze "de relato" sarebbe meritoria.

Già sottolineato, SAV. Evidentemente il mio tono polemico, diretto a chi pensa che un ex calciatore che ha sentito dire che un amico ha sentito dire che in un cesso di un autogrill ha letto che Lazio-Sorrento del '71 era truccata, è sembrato diretto contro altri: non è così e, ripeto, chi si mette a leggere i documenti per me svolge sempre un'opera meritoria e risponde alla grande a quello che dovrebbe essere lo "spirito" dei forum, dove l'informazione si fa, non si subisce.

[Teo]

2) Un deferimento comporta l'automatica esclusione dalle Coppe Europee? Sì o no?

NO

Per favore, smettiamo di credere a questa cazzata solo perché continuano a ripeterlo dei perfetti idioti. Per favore.

[Teo]

Dopo l'ultimo derby, curiosamente, apparvero sui soliti quotidiani notizie di arresti imminenti di calciatori. E' successo qualcosa del genere?

Le cose vanno così, più o meno: nelle redazioni c'è stata la solita grossa rosicata e qualcuno, mentre si preparava il solito bagno nel Maalox, se n'è magari uscito con "tanto mo' l'arestano tutti".

Da qui parte la "notizia" che rimbalza incontrollata finché qualcuno ci fa una pagina.

Non sto scherzando: succede ESATTAMENTE questo. Le "voci di corridoio dei bene informati" nascono in questo modo.

[en_rui]

Citofonare Mentana.
Cazzone di un giornalaio interista

[oizaL]

[Giglic]

QUESTO, secondo me, è il motivo per cui chiamare Mensurati SMerdu o peggio, o proferire minacce a caxxo anche se solo teoriche sia controproducente. Questi signori (Foschini e Mensurati) vanno criticati aspramente per quello che scrivono, senza mai andare nel personale.
Consentitemi, non è come un perculamento antiriommico...

Scusate lo sfogo.

[zorba]

Pensa cosa sarebbe successo se simili intercettazioni avessero riguardato telefoni in uso a noti frequentatori della curva nord dell'Olimpico.....

[CiPpi]

...
In un mondo dove le regole di diritto vengono applicate correttamente, le testimonianze "de relato", il sentito dire, l'hearsay, non contano una mazza.
Nello strano diritto applicato da Palazzi non lo so... 
...

E' il semplice motivo per cui ne la societa' ne il(i) calciatore(i) hanno mai sentito il bisogno di andare oltre un semplice comunicato subito dopo le prime rivelazioni di Gervasoni.

Tanto piu' che stavolta non ci sono molte telefonate che possano essere scremate ed interpretate a piacimento, al massimo una cella telefonica con la quale Palazzi puo' al massimo solleticarsi il velopendulo.

e con lui la crema del giornalismo italiano che scrive sul giornale per e de le banane.