Autore Topic: L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate  (Letto 7527 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #40 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:49:18 »
Ma allora una persona equilibrata, non faziosa e non abbindolabile, con un minimo di sale in zucca, come si pone di fronte all'articolo? Stronzata, ti pare appropriato come commento, da parte di un non tifoso con un briciolo di cultura ed equilibrio?
Ne prende atto e va oltre. Senza le solite tirate contro la stampa nemica, senza auspicare che la colpa di certi "articolacci" vada "equamente divisa tra l'editore, il direttore e tra tutti coloro che alla lettura di certe scemenze non insorgono scandalizzati, scendendo in piazza con i forconi, per dar fuoco, virtalmente, alle rotative, in un falò, sempre virtuale, che illumini nel centro di esso, l'autore".

Le litanie contro la stampa romanista (nel caso di specie garlando è pure genovese, se non erro..., je frega cazzi della xxxx e della Lazio) mi sembrano talvolta gratuite e figlie di un complesso di accerchiamento aggravato da letture paranoiche della realtà. Questo caso è uno di quelli, a mio immodesto avviso.
Buon viaggio, caro Piero.

BobCouto

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #41 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:00:25 »
Mi chiedo come ci si possa lamentare che in esso vi sono imprecisioni storiche, visto che stiamo commentando non certo un mini-saggio di storia romana ma un corsivetto della rubrica "Tanto è un gioco" pubblicato sull'autorevole Gazzetta dello sport.

L'abbiamo già fatto 'sto ragionamento, Franz. Negli almanacchi Panini sono contenuti milioni di informazioni: è possibilissimo e umano commettere errori, sarebbe spaventoso non ce ne fossero.

Garlando invece, parlando di calcio, ha voluto fare la figura di quello che sa, citando UN episodio storico, e l'ha pure sbagliato.

A me la differenza pare notevole. Guarda che di pipparoli in giro ce n'è molto peggio di noi: pensi che la Gazza non abbia ricevuto una cinquantina di mail che segnalano l'errore su Vespasiano? Io non credo che sono cose che ti fai scorrere addosso, se ti càpitano.

Offline carpelo

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #42 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:13:00 »
Ne prende atto e va oltre. Senza le solite tirate contro la stampa nemica, senza auspicare che la colpa di certi "articolacci" vada "equamente divisa tra l'editore, il direttore e tra tutti coloro che alla lettura di certe scemenze non insorgono scandalizzati, scendendo in piazza con i forconi, per dar fuoco, virtalmente, alle rotative, in un falò, sempre virtuale, che illumini nel centro di esso, l'autore".

Le litanie contro la stampa romanista (nel caso di specie garlando è pure genovese, se non erro..., je frega cazzi della xxxx e della Lazio) mi sembrano talvolta gratuite e figlie di un complesso di accerchiamento aggravato da letture paranoiche della realtà. Questo caso è uno di quelli, a mio immodesto avviso.
Ma guarda, secondo me l'accerchiamento non riguarda solo noi Laziali. Chi vive a Roma ed è Laziale forse pensa che siamo noi gli unici "prigionieri". Ma fuori è lo stesso. Il romanismo militante è a livello nazionale. Certo, ci sono delle esagerazioni e non lo metto in dubbio.
Ti faccio un esempio. Io che non ho mai vissuto a Roma, sono diventato antiromanista quando ancora non sapevo dell'esistenza della Lazio. Loro vincevano lo scudetto, io avevo circa 6 anni e da poco avevo scoperto il calcio  "serio"(diciamo dai mondiali '82). Li odiavo perchè già allora, così piccolo, percepivo una faziosità squallida.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #43 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:20:18 »
Garlando invece, parlando di calcio, ha voluto fare la figura di quello che sa, citando UN episodio storico, e l'ha pure sbagliato.
Ok, ma considera il mio punto di vista.
Se quell'imperatore era Domiziano e non Vespasiano e l'altro era Eliogabalo e non Caligola cambiava qualcosa, nell'economia del pezzo?
L'articolo sempre 'fiction' è, secondo me. Nato su una premessa assai forzata, ovvero stabilire un collegamento tra l'antica Roma e le attuali vicende di totti e sviluppato reinterpretando la realtà contingente e adottando lo strumento narrativo della metafora.
Ma è una premessa insulsa!, obietterai tu. Ok, ti posso anche dare ragione. Ma non ti sfugga che l'autore di un corsivo ha la facoltà di stabilire tutte le premesse che vuole nel ricostruire la realtà attraverso il suo commento.

Stabilita quella premessa (indebita quanto si vuole ma insindacabile, perché è l'autore che decide come svolgere il suo pezzo e non certo il lettore, che può solo giudicare il pezzo stesso) è disceso tutto il resto. La realtà storica, a quel punto, è divenuta e diviene per certi versi secondaria.

Tu obietti: Garlando è un pessimo conoscitore di storia di Roma, come si fa a scrivere siffatte sciocchezze sulla morte di Vespasiano?
Però, contro-obietto io, ma quali debbono essere le aspettative di chi si appresta a leggere un corsivino intitolato "Le pugnalate all'imperatore"? Trovare dei puntuali riferimenti alla storia di Roma antica?

Voglio dire... Per me tu, Giglic, Mago e altri siete dei 'grandi', delle belle teste. Ma non ce la fate a pesare un articolo del genere (e dunque i suoi contenuti) per quello che è, ovvero un diversivo per occupare pochi minuti nella vita dei lettori, stimolandoli a dibattere sui contenuti dell'articolo stesso?  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #44 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:26:13 »
...Quanto agli aneddoti sull'infanzia di totti... si tratta di episodi NON verificabili, quindi la parola di Garlando (che se non ha romanzato si è basato su cose che qualcuno gli ha riferito)


Nel pezzo non c'è nulla di falso. C'è solo la rappresentazione della realtà diversa dalla tua o dalla mia.
...



...L'articolo sempre 'fiction' è, secondo me. ...


Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #45 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:32:56 »
Vedo che intigni, Giglic.

1) Non c'è riprova che al giornalista siano stati riferiti fatti non veri. Tu hai evidenze in tal senso? NO, rispondo io.

2) La rappresentazione della realtà deriva dalla selezione di alcuni fatti e dal racconto che di essa si fa reinterpretando appunto i fatti.

3) Una ficion può essere basata su fatti veri ma fornire una ricostruzione di fantasia. Da fiction è il collegamento tra la Roma antica e le vicende attuali di Totti. Il resto sono fatti richiamati dall'autore del pezzo così come lui li ha interpretati.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #46 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 15:41:00 »
Ne prende atto e va oltre. Senza le solite tirate contro la stampa nemica, senza auspicare che la colpa di certi "articolacci" vada "equamente divisa tra l'editore, il direttore e tra tutti coloro che alla lettura di certe scemenze non insorgono scandalizzati, scendendo in piazza con i forconi, per dar fuoco, virtalmente, alle rotative, in un falò, sempre virtuale, che illumini nel centro di esso, l'autore".
No, non si può andare oltre, proprio perchè "oltre" ci è andato l'autore, che vorrei vedere, virtualmente, al rogo.
Frà, non si possono scrivere e pubblicare 'ste scemenze, e chi le legge ha tutto il diritto d'indignarsi (anzi d'encazzasse proprio) perchè certi "messaggi" non passino. Perchè prendi atto oggi, vai oltre domani, ti ritrovi in una riserva, con loro che si autocelebrano in ogni occasione. Perchè i primi a non prendere atto di chi e cosa sono e andare oltre, sono proprio loro.... e per questo cercano d'inventarsi tutto quanto gli necessita per uscire dal loro triste anonimato calcistico. Perchè l'unico motivo per il quale possono ritenersi famosi è l'assonanza col nome della città, della quale non sono ne rappresentanti, ne padroni e non possono appropriarsi a furia di articoli come questo, di ciò che non gli spetta.

Le litanie contro la stampa romanista (nel caso di specie garlando è pure genovese, se non erro..., je frega cazzi della xxxx e della Lazio) mi sembrano talvolta gratuite e figlie di un complesso di accerchiamento aggravato da letture paranoiche della realtà. Questo caso è uno di quelli, a mio immodesto avviso.
E se l'articolista è genovese e non ha "doveri" affettivi verso l'ammasso di trigoria, l'articolo è pure peggio, perchè allora ha tutte le sembianze della marchetta.

Non credo, infine, si possa negare che a Roma, nel trattare le 2 squadre di calcio, esista una evidente disparità di trattamento, completamente a loro favore e vantaggio. Altro che sindrome di G.A.Custer.
Il problema è che noi discutiamo per questioni di lana caprina sugli articoli dei Cerracchio o sulle domanda degli Abbate, mentre questi sfornano senza soluzione di continuità e in ogni posto possibile, 'sti raccapriccianti panegirici a cui altro che con il forcone si dovrebbe rispondere.

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Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #47 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 18:11:48 »
E se l'articolista è genovese e non ha "doveri" affettivi verso l'ammasso di trigoria, l'articolo è pure peggio, perchè allora ha tutte le sembianze della marchetta.
Ho controllato. Faccio ammenda, è milanese. Un altro giornalista della Gazzetta (ovvero Pastonesi) è, se ben ricordo, di Genova. Pensavo a lui e mi sono confuso.

Anni fa Pastonesi ebbe problemi con gli Irriducibili per alcuni suoi articoli. Fu chiamato al telefono durante la trasmissione della curva, a sua insaputa. Lui, ignaro, rispose alla chiamata salvo poi interrompere bruscamente la conversazione quando il conduttore in studio (forse Tirone, ma potrei sbagliare) si presentò e lo informò che era in diretta.
Buon viaggio, caro Piero.

Trippanera

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #48 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 19:41:03 »
Sua mafiosità Baldini potrebbe pescare qui il braccio destro per le sue manipolazioni mediatiche

Offline JeanLouisRossini

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #49 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 20:09:38 »
levate er vino
- insomma come si spiega questa faccenda?
- eh nun se po spiegà, nun se po spiegà...ma che nelle corse dei cavalli c'è sta qualcosa che se po spiegà...e vabbè allora spiegaglielo un po' te...uno se crede de potè spiegà, ma nun se spiega...vajelo un po' a spiegà

Offline Eaglebirdiepar

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #50 : Sabato 17 Dicembre 2011, 03:42:48 »
Interessante discussione, che si avvicina a un mio recentissimo scambio epistolare con Smorto (e Mura) di Repubblica. Vi sottopongo la mia email, in attesa di eventuale risposta di Mura:

"Buonasera,

intanto complimenti per la rubrica a 4 mani con il mitico Gianni Mura.

Solo due righe, da romano, e quindi tifosissimo della Lazio: ormai noi biancocelesti ci facciamo un risolino, a vedere come s'è ridotto il carrozzone mediatico creato da anni intorno a Totti (grandi piedi, pessimo italiano, sempre meno decisivo nei momenti che davvero contano). L'esempio me lo dà anche la sua rubrica, dove appunto si rammarica del "caso-Totti" che oscurerebbe il bel momento della mia Lazio. Ebbene, c'è cascato anche lei! Invece di parlare della Lazio di Reja, furlàn amante di bici, vino e golf, ha "sprecato" dei bytes sull'ennesimo noiosissimo borbottare del Checco di Porta Metronia. Ma non ce ne stupiamo, noi laziali: Totti e la As Roma sono l'esempio di come la propaganda (i giornali e le tv devono vendere alla "massa" un prodotto, non approfondire notizie, purtroppo!) continui a ingozzarci di news da rotocalco rosa, quasi fossimo oche del Pèrigord. Mai vista una sovraesposizione mediatica così strabordante, per un giocatore che ha vinto un terzo di quello che ha vinto il nostro indimenticabile Guerino Gottardi!

Cordiali saluti!"

Offline Aquila Maremmana

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R: Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #51 : Sabato 17 Dicembre 2011, 08:24:52 »
Interessante discussione, che si avvicina a un mio recentissimo scambio epistolare con Smorto (e Mura) di Repubblica. Vi sottopongo la mia email, in attesa di eventuale risposta di Mura:

"Buonasera,

intanto complimenti per la rubrica a 4 mani con il mitico Gianni Mura.

Solo due righe, da romano, e quindi tifosissimo della Lazio: ormai noi biancocelesti ci facciamo un risolino, a vedere come s'è ridotto il carrozzone mediatico creato da anni intorno a Totti (grandi piedi, pessimo italiano, sempre meno decisivo nei momenti che davvero contano). L'esempio me lo dà anche la sua rubrica, dove appunto si rammarica del "caso-Totti" che oscurerebbe il bel momento della mia Lazio. Ebbene, c'è cascato anche lei! Invece di parlare della Lazio di Reja, furlàn amante di bici, vino e golf, ha "sprecato" dei bytes sull'ennesimo noiosissimo borbottare del Checco di Porta Metronia. Ma non ce ne stupiamo, noi laziali: Totti e la As Roma sono l'esempio di come la propaganda (i giornali e le tv devono vendere alla "massa" un prodotto, non approfondire notizie, purtroppo!) continui a ingozzarci di news da rotocalco rosa, quasi fossimo oche del Pèrigord. Mai vista una sovraesposizione mediatica così strabordante, per un giocatore che ha vinto un terzo di quello che ha vinto il nostro indimenticabile Guerino Gottardi!

Cordiali saluti!"

Bravo Piersi!
Dopo questo, per me si può lucchettare il topic! 

Inviato dal mio GT-I9000 usando Tapatalk
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

POMATA

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #52 : Sabato 17 Dicembre 2011, 08:47:38 »
Ok, ma considera il mio punto di vista.
Se quell'imperatore era Domiziano e non Vespasiano e l'altro era Eliogabalo e non Caligola cambiava qualcosa, nell'economia del pezzo?
L'articolo sempre 'fiction' è, secondo me. Nato su una premessa assai forzata, ovvero stabilire un collegamento tra l'antica Roma e le attuali vicende di totti e sviluppato reinterpretando la realtà contingente e adottando lo strumento narrativo della metafora.
Ma è una premessa insulsa!, obietterai tu. Ok, ti posso anche dare ragione. Ma non ti sfugga che l'autore di un corsivo ha la facoltà di stabilire tutte le premesse che vuole nel ricostruire la realtà attraverso il suo commento.

Stabilita quella premessa (indebita quanto si vuole ma insindacabile, perché è l'autore che decide come svolgere il suo pezzo e non certo il lettore, che può solo giudicare il pezzo stesso) è disceso tutto il resto. La realtà storica, a quel punto, è divenuta e diviene per certi versi secondaria.

Tu obietti: Garlando è un pessimo conoscitore di storia di Roma, come si fa a scrivere siffatte sciocchezze sulla morte di Vespasiano?
Però, contro-obietto io, ma quali debbono essere le aspettative di chi si appresta a leggere un corsivino intitolato "Le pugnalate all'imperatore"? Trovare dei puntuali riferimenti alla storia di Roma antica?

Voglio dire... Per me tu, Giglic, Mago e altri siete dei 'grandi', delle belle teste. Ma non ce la fate a pesare un articolo del genere (e dunque i suoi contenuti) per quello che è, ovvero un diversivo per occupare pochi minuti nella vita dei lettori, stimolandoli a dibattere sui contenuti dell'articolo stesso?  ;)

Non ho letto tutto il topic ma concordo con Frank, questo si dirige a una massa (calcistica) che crede che i gladiatori erano i guerrieri dell'impero romano... :D

Quando dico massa calcistica mi riferisco al mondo del calcio in generale.

Offline MagoMerlino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #53 : Sabato 17 Dicembre 2011, 10:42:51 »
Interessante discussione, che si avvicina a un mio recentissimo scambio epistolare con Smorto (e Mura) di Repubblica. Vi sottopongo la mia email, in attesa di eventuale risposta di Mura:

"Buonasera,

intanto complimenti per la rubrica a 4 mani con il mitico Gianni Mura.

Solo due righe, da romano, e quindi tifosissimo della Lazio: ormai noi biancocelesti ci facciamo un risolino, a vedere come s'è ridotto il carrozzone mediatico creato da anni intorno a Totti (grandi piedi, pessimo italiano, sempre meno decisivo nei momenti che davvero contano). L'esempio me lo dà anche la sua rubrica, dove appunto si rammarica del "caso-Totti" che oscurerebbe il bel momento della mia Lazio. Ebbene, c'è cascato anche lei! Invece di parlare della Lazio di Reja, furlàn amante di bici, vino e golf, ha "sprecato" dei bytes sull'ennesimo noiosissimo borbottare del Checco di Porta Metronia. Ma non ce ne stupiamo, noi laziali: Totti e la As Roma sono l'esempio di come la propaganda (i giornali e le tv devono vendere alla "massa" un prodotto, non approfondire notizie, purtroppo!) continui a ingozzarci di news da rotocalco rosa, quasi fossimo oche del Pèrigord. Mai vista una sovraesposizione mediatica così strabordante, per un giocatore che ha vinto un terzo di quello che ha vinto il nostro indimenticabile Guerino Gottardi!

Cordiali saluti!"
Curioso di conoscere la risposta, anche perchè la redazione sportiva (sportiva???) de La Repubblica è quanto di più becero possa esistere nel panorama "giornalistico" italiano, europeo, mondiale. Nonostate la presenza di firme come quella di Mura.
Firme del genere sembrano essere usate come paravanto, dietro il quale impera la trigorioticità più molesta, condite con punte di antilazialità evidenti e strumentali.
Oggi altra "puntata" della tottoneide a firma Fabrizio Bocca sulle pagine dedicate alla capitale.
Dopo queste dimostrazioni, non posso non chiedermi, ad esempio, come possa scrivere di sport e soprattuto di calcio, su La Repubblica, una tal francescaferrazza che attraverso una trasmissione radiofonica che la "sente" tra i conduttori, dimostra una impreparazione alla materia impressionante. Recentemente si chiedeva il perchè gli atleti della marcia, "sculettano". Nonostante il compagno di microfono avesse provato a spiegargliene i motivi, a lei sembrava impossibile la cosa, dichiarando convinta: tutti hanno i piedi per terra, altrimenti volerebbero......
Una sanipola radiofonica praticamente......
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Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #54 : Sabato 17 Dicembre 2011, 10:55:27 »
anche il sig.Alberto Abbate fa parte della redazione di ASRepubblica, ve´ ??    8) 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #55 : Sabato 17 Dicembre 2011, 11:10:33 »
Sono tutti pezzi di colore, Laziali faziosi! (semicit.)  8)

Offline aquilafelyx

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #56 : Sabato 17 Dicembre 2011, 11:15:26 »
Sono tutti pezzi di colore, Laziali faziosi! (semicit.)  8)

IL CO LO RE NON CAN CEL LA  L'ODO REE ! :asrm:
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Fabio70rm

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #57 : Sabato 17 Dicembre 2011, 11:21:26 »
Capisco il senso dell'intervento di Franz, anche se non lo condivido.

Lui sostiene che è un pezzo di colore, una sorta di fanta pallone, come quando citi Baggio e lo chiami divin codino e gli dici che i suoi dribbling ubriacavano tutti gli avversari che incontrava, che il Buddismo è sempre stata la sua fede anche quando non lo era etc.

Personalmente i pezzi, se sono di colore, li preferisco attinenti alla realtà; inorridirei, per dire, su un pezzo in simil stile su un qualsiasi personaggio della Lazio.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #58 : Sabato 17 Dicembre 2011, 11:26:02 »
Capisco il senso dell'intervento di Franz, anche se non lo condivido.

Lui sostiene che è un pezzo di colore, una sorta di fanta pallone, come quando citi Baggio e lo chiami divin codino e gli dici che i suoi dribbling ubriacavano tutti gli avversari che incontrava, che il Buddismo è sempre stata la sua fede anche quando non lo era etc.

Personalmente i pezzi, se sono di colore, li preferisco attinenti alla realtà; inorridirei, per dire, su un pezzo in simil stile su un qualsiasi personaggio della Lazio.

Ma a me se chiamano totti pupone non da noia. Da noia quando identificano ROMA, ed i suoi 3000 anni di storia, con lui. QUESTO E' FALSO. Soprattutto quando si usano notizie inventate e ricostruzioni artatatmente forzate (lui che piangeva ad 8 anni a fra se e se mormorava che quella coppa l'avrebbe portata lui a roma... e lo scolapasta in testa no?) con paragoni fatti con Del Piero.
Il colore va benissimo (Brera era un maestro in questo) ma senza prostrarsi alla propaganda.
E, se per il liberale f_k la stampa non deve avere un ruolo sociale, ma solo portare soldi all'editore, allora ci rendiamo conto di come la propaganda, qualsiasi propaganda, abbia nuociuto anche alle menti più belle.

Offline robylele

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #59 : Sabato 17 Dicembre 2011, 11:50:39 »
Nel pezzo non c'è nulla di falso. C'è solo la rappresentazione della realtà diversa dalla tua o dalla mia.

Trovo assai poco liberale (per non dire inquietante) questa insofferente intransigenza nei confronti di chi vede il mondo diversamente da noi.

Quello che è inquietante è la tua difesa ad oltranza delle cazzate che hanno fatto pubblicare a questo rozzo giornalista romanista.

Stancante la parola 'liberale' ripetuta ad ogni piè sospinto da te e in genere da Fish Mark per difendere l'indifendibile. in realtà mi pare siate voi ad essere 'intransigenti' con le persone che vedono la vita in maniera differente..


nel pezzo sono riportate tutte falsità e sono ben enunciate da Giglic e se occorre te le enuncio anch'io con ancora più dovizia di particolari, se possibile. Scrivere ''RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA' DIVERSA DALLA NOSTRA'' pare proprio un'arrampicata sugli specchi di portata gigantesca, su..



'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011