Autore Topic: L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate  (Letto 7710 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #20 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:34:28 »
qui sta il punto, Fra´; è lui che gioca in modo poco corretto, inventando la maggior parte delle " pezze d´appoggio " su cui basa la sua sordida " favoletta pe´co.jona´ i trigorioti ".
Chiedo anche a te quello che ho chiesto a Giglic.
Enumerami, per cortesia, le OGGETTIVE e verificabili falsità (però che siano funzionali all'obiettivo dell'articolo, sia chiaro: se quello che morendo disse "Muoio, divengo un Dio!" era Domiziano e non Vespasiano cambia poco, visto che non abbiamo letto l'articolo sulla pubblicazione mensile "Studi Classici" di un fantomatico Istituto per la Storia Romana Antica e comunque di un imperatore romano si vuol parlare) contenute nel pezzo di Garlando.

Ma devono essere OGGETTIVE falsità (come l'affermazione che a 10 gradi sopra lo zero il mare è solido e le montagne sono liquide, affermazione oggettivamente falsa) su elementi fondanti del pezzo e non certo diverse (per quanto faziose e contestabili) interpetazioni della realtà rispetto alle tue ;) oppure refusi su particolari minori.
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #21 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:38:19 »
Tre cose:
1) Non hai capito quando scrivi che ritengo che Garlando abbia ragione perchè "gli credo". Io mi limito a giudicare ciò che leggo in base alle mie conoscenze. E leggo dunque questo articolo con l'umiltà di chi - non avendo inequivocabile riprova che alcune affermazioni su pianti giovanili e promesse di coppe future non sono vere - si limita ad affermare che non è certo che gli aneddoti sull'infanzia di totti sono falsi, cosa che invece tu insinui chiaramente
2) L'articolo in questione "si professa 'obiettivo'" solo nella tua testa e ciò riflette la tua visione - a mio avviso un filino troppo scolastica, se mi passi il termine - dell'informazione. Quello in questione non è un pezzo di informazione. Sui giornali non ci sono solo articoli di cronaca, non ci sono solo articoli di notizie. Ci sono anche pezzui di opinione, 'racconti' e metafore come è il commento di Garlando.
3) Non mi convincerai mai perché hai sostanzialmente torto, giudicando falso ciò che falso non è ma semplicemente diverso e financo contrastante con la tua interpretazione dei fatti. Quindi chiudiamola qui senza dubbio, visto che non andiamo da nessuna parte.

Francè, sei inutilmente aggressivo:
1) Io non insinuo: ho detto che è romanzo. Le notizie sono altre. Ed il paragone con gli imperatori non è necessario insinuare che sia falso: è proprio fiction.
2) L'articolo si professa obiettivo perchè è scritto su un giornale a tiratura nazionale, non su "giallorossi magazine". Può essere un'opinione? Certo, ma se è così è errata, perchè si basa su dati (vedi Vespasiano) non veri. Non solo, i paragoni con Del Piero li fa solo quando fanno comodo a lui. Non ne fa altri. Come opinione, direi abbastanza faziosa, o no?
3) Infine, ho sostanzialmente torto SECONDO TE. I fatti in quell'articolo non esistono, o se esistono sono palesemente artefatti (nel senso proprio semantico del termine). Goditi Godi pure di Garlando, io credo che Cannavò un pezzo del genere non l'avrebbe mai scritto, ma secondo ho sostanzialmente torto perchè non ho le prove...

PS l'ha detta Vespasiano quella frase, ma proprio per sottolineare come fosse "bue" il popolo. Il reatino (qui il paragone con Totti è estremamente infelice, ma Garlando evidentemente questo non lo sa) era un cinico tremendo, che non credeva a nulla, e la sua frase (detta al figlio, mai amato troppo, Tito) era sintomo di come prendesse con una risata sotto i baffi tutte quelle adulazioni che facevano dell'imperatore un Dio. In questo, Garlasco (lapsus voluto, così faccio giornalismo simpaticamente di parte anche io) ha involontariamente ragione.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #22 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:47:06 »
Goditi Godi pure di Garlando

Basta questa affermazione a qualificare il tono del dibattito che stai costruendo. E poi ti lamenti che sono aggressivo...  ::)
Pensavo tu fossi meno fazioso. Peccato.

P.s.= vorrei solo capire una cosa: è falso che un qualsiasi imperatore romano abbia detto "Muoio, divengo un Dio" o è falso che lo abbia detto Vespasiano? Perché se la prima affermazione non è falsa il riferimento all'antica Roma, su cui secondo te sarebbe costruito il pezzo, regge comunque.
Ma anche se il riferimento fosse falso non è importante, in fondo. L'obiettivo di Garlando è stabilire un paragone tra il moderno imperatore della Roma giallorossa (categoria assurda ma che ha una sua concretezza presso alcuni strati dell'opinione pubblica, cui è stata veicolata questa interpretazione della realtà dai media) e gli antichi imperatori romani: tutta la costruzione del pezzo è funzionale a questa premessa, che - da persona intelligente quale sei - dovresti aver compreso.

Ah, un'ultima cosa: Scrivi che "l'articolo si professa obiettivo perchè è scritto su un giornale a tiratura nazionale". Questa è una tua AMBIZIONE. Non certo la realtà. Comprendo che la distonia tra ciò che si vorrebbe leggere e ciò che viene pubblicato dai giornali produce reazioni come la tua.
Ma, ribadisco per l'ennesima volta, la colpa è mia.  :(
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #23 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:55:49 »
 Il bambino , romano e trigoriota, la notte del 30 maggio 1984, pianse insieme alla città

Maddechè?
Ma stiamo scherzando? Basta questo per definire stronzata all'ennesima potenza, tutto l'articolo.

Non è questione di vedere le cose differentemente, qui si cerca di diffondere questo "differente" tramutandolo in verità assoluta. Tutta la città pianse, non è un diverso modo di vedere le cose, è una menzogna. Inaccettabile anche come mera iperbole, perchè di fatto nega l'esistenza in città di altre realtà, molto più integrate nella Storia della città, a differenza di quello che vorrebbe far credere l'autore.

Questo articolo vuole imporre come verità assolute delle menzogne. Stravolge la storia, quella con la S maiuscola e quella con la S minuscola, tentandone un azzardato minestrone.

Qui non si tratta di una"lettura" faziosa, questo è uno scritto palesemente fazioso. L'autore se ne dovrebbe vergognare, qualora conoscesse cosa significa.

Non è giustificale neppure dal fatto che "ormai a cose del genere ci siamo abituati", a queste aberrazioni della realtà non ci si deve mai abituare, respingendole e combattedole, ognuno con le proprie personali possibilità.
 
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Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #24 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:56:27 »
Fra´, mi sembri inutilmente dogmatico, oggi.
Lo sai, ti voglio bene, ma a volte sembra quasi che scrivi per far prendere cappello agli altri.
Non è vero lo so, ma lo sembra; e come dice quel proverbio " la moglie dell´imperatore, oltre ad essere onesta deve anche sembrarlo ", a volte si da un´impressione inesatta.
E questo è uno dei casi   ;)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Offline critichino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #25 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:56:55 »
Chiedo anche a te quello che ho chiesto a Giglic.
Enumerami, per cortesia, le OGGETTIVE e verificabili falsità

E' vero anche il contrario: dove sono le OGGETTIVE verità?
E' un'oggettiva verità che a 8 anni stava allo stadio a vedere vincere il Liverpool?
E' un'oggettiva verità quella sui mille derby purgati?

Di OGGETTIVE verità questo pezzo non ha nulla, solo la consueta miscellanea di luoghi comuni e di cazzate iperboliche a cui siamo abituati da anni, aventi un unico scopo: esaltare sempre e a prescindere il trigoria ed il suo più insigne (?) rappresentante, in parallelo all'operazione analoga di mettere la Lazio ed i suoi tifosi in un cantuccio della cronaca con l'obiettivo finale della sparizione totale dalla storia.

Per carità, operazione legittima se fatta dal Romanista; mi rode il chiccherone se si presta a questo giochino la Gazzetta, addirittura da parte di colui che ha ereditato la rubrica di un mito del giornalismo italiano come Cannavò.

Offline Centurio

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #26 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:58:53 »
Un articolo sciocco e ruffiano.
sine pennis volare haud facile est

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #27 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:59:43 »
Scusa, ti piace l'articolo? Se si, goditelo, chi te lo impedisce. Se no, non capisco perchè tu lo difenda. SI può anche stare in silenzio, talvolta. Io lo faccio spesso in topic che non gradisco nè da una parte nè dall'altra.
Dov'è l'aggressione, se non nella tua permalosa visione dei miei scritti?
Vespasiano non morì ammazzato, è QUESTA la falsità, Francesco caro, che manda a monte tutto il ragionamento sulla divinizzazione di totti perchè insultato.
Comprendo anche che quindi tu accetti come "naturale" un articolo fazioso su un media di pubblica fruizione. E questo è molto triste, per me, perchè si accetta che la gente possa essere influenzata in palese malafede. (continui a non rispondere sulle porcherie, vedo, tipo quella vs. Del Piero)
Il paragone tra la Roma imperiale ed il trigoria calcistico entra così, e molto bene, agli utenti diciamo così ingenui. E ti dovresti adontare che venga usata la città alla quale orgogliosamente appartieni, e la sua storia, per dire al colto ed all'inclita di tutta italia (ad esempio secondi te a Rovereto cosa pensano di questo articolo?) che una squadra è la sola rappresentante non della città, ma della sua intera storia.
Non solo: o le iperboli romanzate sono reali, o stai facendo credere alle persone che ad 8 anni un bambino ignorante (a meno che non abbia regredito con l'età) come totti abbia giurato di portare una coppa a roma non solo per 7 minuti e mezzo. Ossia capiva la coppa, l'europa, e il concetto di "gloria" che quella coppa portava.
Chiudo con una frase che ci sta bene:
"Vai Ciccio!"  ;)

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #28 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 13:08:40 »
Maddechè?
Ma stiamo scherzando? Basta questo per definire stronzata all'ennesima potenza, tutto l'articolo.
Merlino caro, famo i seri. La notte di xxxx-Liverpool una consistente parte della città (tifosi e i loro soliti simpatizzanti dell'ultima ora) vissero - grazie a Dio per noi - una serata da incubo.
Ecco dunque che quella sera gran parte della città (forse anche alcuni romani 'neutrali') piansero lacrime amare.

Ricordare che la serata di xxxx-Liverpool totti pianse insieme alla sua città non è decisamente falso. Non è almeno del tutto falso e dunque in parte è vero.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #29 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 13:15:16 »
Scusa, ti piace l'articolo? Se si, goditelo, chi te lo impedisce. Se no, non capisco perchè tu lo difenda.

Se avessi letto il mio primo post non porresti questa domanda. Posto che non lo hai evidentemente fatto (o dimostri di non averlo fatto da quanto scrivi) mi chiedo se ha senso continuare a discutere.
Ti rispondo in ogni caso, comunque: non ho difeso, come evidente da quanto ho scritto, l'articolo ma ho sottoposto il mio punto di vista a chi, avendolo letto ma non compreso (preso dall'emotività e dalla faziosità del tifoso), enunciando le ragioni che spiegano perché un commento del genere viene scritto e quali sono i riferimenti 'coerenti' con la premessa del suo autore utilizzati nella scrittura dello stesso.

Ho tentato, invano, di ragionare assieme ad altri tifosi della Lazio sulle ragioni che rendono coerente la concezione e la scrittura di un pezzo del genere. Ma è cosa impossibile, proprio perché stiamo parlando tra tifosi della Lazio di un pezzo su totti e la xxxx. Ammetto la mia sconfitta.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #30 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 13:22:15 »
Fra´, mi sembri inutilmente dogmatico, oggi.
Lo sai, ti voglio bene, ma a volte sembra quasi che scrivi per far prendere cappello agli altri.
No, Bob. Il problema è che sono una persona troppo seria e non faccio il tifoso (colpa grave, per alcuni) quando ragiono di queste cose. Ma chiudiamola qui, che è meglio.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #31 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 13:29:32 »
Comprendo anche che quindi tu accetti come "naturale" un articolo fazioso su un media di pubblica fruizione. E questo è molto triste, per me, perchè si accetta che la gente possa essere influenzata in palese malafede. (continui a non rispondere sulle porcherie, vedo, tipo quella vs. Del Piero)
Questo è vero, Giglic. Ed è, ritengo, la radice dell'insanabile divergenza tra me e molti utenti di questa comunità sul tema dei media.

Alla stampa non attribuisco ALCUNA funzione 'pubblica' o 'civica' (sono un liberale individualista e tutto ciò che è pubblico e collettivo mi procura diffidenza quando non insofferenza).
Giornali e notiziari radio-tv sono prodotti da aziende che hanno il profitto come UNICO motore (e il ritenere che ciò non sia così è di un'ingenuità financo imbarazzante. Pretendere che le cose non stiano così o non dovrebbero andare così è invece inutilmente velleitario).

Raccontare la presunta 'verità' sarà forse la funzione dei media (ma solo in teoria e nella visione di alcuni) ma nella realtà non è certo il loro obiettivo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #32 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 13:45:55 »
Merlino caro, famo i seri. La notte di xxxx-Liverpool una consistente parte della città (tifosi e i loro soliti simpatizzanti dell'ultima ora) vissero - grazie a Dio per noi - una serata da incubo.
Ecco dunque che quella sera gran parte della città (forse anche alcuni romani 'neutrali') piansero lacrime amare.

Ricordare che la serata di xxxx-Liverpool totti pianse insieme alla sua città non è decisamente falso. Non è almeno del tutto falso e dunque in parte è vero.
Se avesse scritto "parte" della città, avresti pure ragione, ma lui ha scritto città, senza distinguo, lasciando intendere TUTTA. E' inaccettabile. Come sai benissimo che "consistente", soprattutto relativamente a quegli anni,  non è affermazione veritiera. Tra l'altro i romani tifosi di altre squadre, vista l'ignoranza e l'invadenza dei trigorioti in quel contesto, solidarizzarono nella quasi totalità, con i Laziali, nella speranza di evitare le loro buffonate moleste.
Ha scritto delle scemenze ad uso e consumo dei trigorioti, con l'obiettivo di diffondere la sottocultura trigoriota che ha innalzato totty come simbolo.
L'obiettivo lo conosciamo, invadere il territorio a scapito della Lazio.
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Offline aquilafelyx

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #33 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:05:45 »



- a Garlà passame la carta igienica , quella rosa , che l'articolo è pronto

- a Francè ma nun è che puzza troppo , vabbè le percezioni ...

- 'n te preoccupà, la puzza nun è più 'n problema , è er colore che ce frega
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Matita

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #34 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:21:58 »
Che amarezza.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

BobCouto

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #35 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:25:29 »
Domanda: se ad un concorso o selezione, alla domanda "come morì Vespasiano?" diamo una risposta sbagliata, ce l'abbuonano?


Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #36 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:29:19 »
Domanda: se ad un concorso o selezione, alla domanda "come morì Vespasiano?" diamo una risposta sbagliata, ce l'abbuonano?

E' colore, Bob.

Offline carpelo

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #37 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:33:58 »
...
La verità, amico caro, è una sola: il pezzo non ci piace perché siamo Laziali e detestiamo totti, letteralmente esaltato in questo articolo. Esaltato ai limiti di una giocosa, per quanto assurda, 'deificazione'.
...
Caro franz, non condivido del tutto la tua causa, ma la rispetto.
Ciò che mi lascia però molto perplesso è questo passaggio. In pratica dici che il pezzo non piace perchè siamo faziosi. Però allo stesso tempo ammetti che l'articolo è fazioso. Ma allora una persona equilibrata, non faziosa e non abbindolabile, con un minimo di sale in zucca, come si pone di fronte all'articolo? Stronzata, ti pare appropriato come commento, da parte di un non tifoso con un briciolo di cultura ed equilibrio?

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #38 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:45:21 »
Domanda: se ad un concorso o selezione, alla domanda "come morì Vespasiano?" diamo una risposta sbagliata, ce l'abbuonano?
Rispondo con altra domanda. Come si chiama la rubrica all'interno della quale è pubblicato questo articolo?
Rispondo per te, ti sgravo dell'onere di digitare ciò che sai o andare a verificare e poi postare. La rubrica si chiama "Tanto è un gioco".
Tanto basta a inquadrare il testo in un 'contesto' che deve esser tenuto presente quando si giudica questo pezzullo.

Sennò arriviamo all'assurdità di Giglic che spiega che Vespasiano non morì ammazzato e sarebbe questa la falsità (l'unica, abbiamo appreso. All'inizio Giglic ha asserito che l'articolo era un insieme di falsità e cazzate, quindi secondo lui le inesattezze sarebbero state più di una...  ::) Poi si è corretto, però) e ciò "manda a monte tutto il ragionamento sulla divinizzazione di totti perchè insultato".

Leggo queste cose e resto interdetto: ma perché, scusa, secondo te dobbiamo utilizzare l'inesattezza di Vespasiano (vai a capire a chi cazzo è davvero attribuito l'aneddoto del potente del mondo antico che morendo disse "Divengo Dio") per appurare che il parallelo (chiamarlo ragionamento è una bestemmia) tra totti e gli imperatori romani è una (giocosa o meno) provocazione? L'inesattezza su Vespasiano inficia il senso dell'articolo? Se quella frase l'avesse pronunciata Augusto, almeno secondo quanto tramandano gli storici, allora il parallelismo avrebbe avuto senso?

La verità è che bisognerebbe comprendere ciò che si giudica. L'obiettivo di questo pezzo (e c'è riuscito, visto il numero di partecipanti al dibattito) è suscitare reazioni, è coinvolgere.
Mi chiedo come ci si possa lamentare che in esso vi sono imprecisioni storiche, visto che stiamo commentando non certo un mini-saggio di storia romana ma un corsivetto della rubrica "Tanto è un gioco" pubblicato sull'autorevole Gazzetta dello sport.
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #39 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 14:48:48 »
Rispondo con altra domanda. Come si chiama la rubrica all'interno della quale è pubblicato questo articolo?
Rispondo per te, ti sgravo dell'onere di digitare ciò che sai o andare a verificare e poi postare. La rubrica si chiama "Tanto è un gioco".
Tanto basta a inquadrare il testo in un 'contesto' che deve esser tenuto presente quando si giudica questo pezzullo.

Sennò arriviamo all'assurdità di Giglic che spiega che Vespasiano non morì ammazzato e sarebbe questa la falsità (l'unica, abbiamo appreso. All'inizio Giglic ha asserito che l'articolo era un insieme di falsità e cazzate, quindi secondo lui le inesattezze sarebbero state più di una...  ::) Poi si è corretto, però) e ciò "manda a monte tutto il ragionamento sulla divinizzazione di totti perchè insultato".

Leggo queste cose e resto interdetto: ma perché, scusa, secondo te dobbiamo utilizzare l'inesattezza di Vespasiano (vai a capire a chi cazzo è davvero attribuito l'aneddoto del potente del mondo antico che morendo disse "Divengo Dio") per appurare che il parallelo (chiamarlo ragionamento è una bestemmia) tra totti e gli imperatori romani è una (giocosa o meno) provocazione? L'inesattezza su Vespasiano inficia il senso dell'articolo? Se quella frase l'avesse pronunciata Augusto, almeno secondo quanto tramandano gli storici, allora il parallelismo avrebbe avuto senso?

La verità è che bisognerebbe comprendere ciò che si giudica. L'obiettivo di questo pezzo (e c'è riuscito, visto il numero di partecipanti al dibattito) è suscitare reazioni, è coinvolgere.
Mi chiedo come ci si possa lamentare che in esso vi sono imprecisioni storiche, visto che stiamo commentando non certo un mini-saggio di storia romana ma un corsivetto della rubrica "Tanto è un gioco" pubblicato sull'autorevole Gazzetta dello sport.

A parte quella di Vespasiano ce ne sono altre due: Caligola non morì ammazzato dai tribuni ma dai pretoriani. La terza te l'ha fatta notare Merlino.
Allora visto che non è un saggio storico, l'Udinese ha vinto uno scudetto, nel 1896. Tanto è un gioco.
Francè, il mirror climbing non ti è venuto granchè oggi  ;D