Autore Topic: L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate  (Letto 7784 volte)

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oizaL


Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, a firma Luigi Garlando (colui che sulla Rosea ha ereditato la rubrica che fu di Candido Cannavò)


LE PUGNALATE ALL'IMPERATORE

Totti insultato, Del Piero no: l’antica Roma aiuta a capire il perché


Pugnalato per strada dagli insulti dei tifosi romanisti per il rigore sbagliato contro la Juve, probabilmente Francesco Totti ha reagito con un «Tacci vostra...», che però va letto come un «Tu quoque, Brute...» E’ stato l’attentato a un imperatore. La Roma antica aiuta a capire perché Totti sì e Del Piero no. Neppure Del Piero ha ancora segnato un gol. Anche lui ne ha sbagliati. Anche lui ha affrettato il passo sul viale del tramonto, ma il popolo non gli ha mai lanciato contro uno spillo. Torino ha tradizione amministrativa e produttiva, sa far di conto. Calcola i numeri di Ale (gol, presenze), ne deduce la leggenda e quindi amore incondizionato. Roma imperiale è un altro mondo. E’ viscere e sangue, passioni e sentimenti violenti. E’ cuore. Il giovane Del Piero arrivò dal Veneto come un disciplinato cadetto per la caserma di Pinerolo.

Il bambino Totti, romano e romanista, la notte del 30 maggio 1984, pianse insieme alla città per la Coppa Campioni strappata dai rigori del Liverpool. Promise che un giorno avrebbe asciugato quelle lacrime con un’altra coppa. In nome di quella promessa, Totti ha rinunciato probabilmente al Pallone d’oro e a tanta gloria, ma ha conquistato un popolo che lo ha fatto imperatore al di sopra del bene e del male. Il giorno che il divino Totti scalcia volgarmente il giovane Balotelli, i sudditi organizzano il «Totti day» in sua difesa. Un dio non pecca mai. A quel popolo Totti, di ritorno dalla trionfale campagna di Germania (2006), regalò un titolo mondiale, festeggiato da romanista, con cappello giallorosso in testa.

Tempo fa, Luca Di Bartolomei gli portò la maglia numero 10 che il padre Agostino indossava al momento di calciare uno dei maledetti rigori al Liverpool. Diba segnò dal dischetto. In quel momento, dopo l’errore inglese, la Roma era campione d’Europa. Francesco lunedì ha sbagliato e il giorno dopo è stato pugnalato da alcuni tifosi. Forse Totti li ha sfidati con le parole di Caligola ai due tribuni dopo il primo colpo: «Sono ancora vivo». Seguirono altre trenta pugnalate. Perché l’agguato? Perché dopo venti anni di impero e di devozione unica, possono scatenarsi passioni contrarie, ma di pari intensità. Il 70% degli imperatori romani non è morto di causa naturale. Troppo ricco per questa Roma? Troppo potente? Forse parte del popolo non ha gradito di vederlo stravagante come un Caligola, al limite del ridicolo, in troppi spot. Un imperatore non può. Del Piero, al massimo, l’uccellino.

O forse sono pugnalate di innamorati che non sopportano di vedere invecchiare l’imperatore di mille derby purgati, la «luce sui tetti di Roma». Ma se anche i «barbari» americani lo faranno fuori, Totti potrà sussurrare come Vespasiano, prima di cadere sotto i colpi dei sicari: «Ah! Mi sa che sto per diventare un dio». Perché l’imperatore Totti si è assicurato da tempo il culto eterno di Roma giallorossa.

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #1 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 10:23:25 »
Un insieme di falsità e di caxxate che al confronto il Corriere dello Sport è obiettivo...
Una per tutte: paragonare la ventisettesima squadra di Roma con l'impero (ed i tribuni con i pretoriani, ma vabbè...)
Poi, vado a memoria, ma Vespasiano non è morto nel suo letto?
Ma 'sto Garlando, non si vergogna?
Vai Mazzò: qui ti puoi VERAMENTE scatenare.

(che poi, campioni d'europa per 7,5 minuti: è record!)

Offline critichino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #2 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 10:23:41 »
Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, a firma Luigi Garlando (colui che sulla Rosea ha ereditato la rubrica che fu di Candido Cannavò)


LE PUGNALATE ALL'IMPERATORE


...... Totti potrà sussurrare come Vespasiano....

Tolto tutto il ciarpame, l'unica cosa sensata di questa fogna d'articolo è la frase riportata, dove viene giustamente evidenziato di chi cosa totti è degno erede....

Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #3 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 10:30:16 »
Un insieme di falsità e di caxxate che al confronto il Corriere dello Sport è obiettivo...
Una per tutte: paragonare la ventisettesima squadra di Roma con l'impero (ed i tribuni con i pretoriani, ma vabbè...)
Poi, vado a memoria, ma Vespasiano non è morto nel suo letto?
Ma 'sto Garlando, non si vergogna?
Vai Mazzò: qui ti puoi VERAMENTE scatenare.

(che poi, campioni d'europa per 7,5 minuti: è record!)

no, Giglic; qui chi si dovrebbe scatenare sono quelli che in genere riescono a difendere la categoria   :(
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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #4 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 10:40:11 »
Un insieme di falsità e di caxxate che al confronto il Corriere dello Sport è obiettivo...
Una per tutte: paragonare la ventisettesima squadra di Roma con l'impero (ed i tribuni con i pretoriani, ma vabbè...)
Poi, vado a memoria, ma Vespasiano non è morto nel suo letto?
Ma 'sto Garlando, non si vergogna?
Vai Mazzò: qui ti puoi VERAMENTE scatenare.

(che poi, campioni d'europa per 7,5 minuti: è record!)

Però tutto sommato qualche somiglianza tra vespasiano e la roma la trovo.

Ovviamente per vespasiano non si intende l'imperatore, bensì i cessi pubblici... entrambi hanno a che fare con la m€rd@!
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

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Offline MagoMerlino

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #5 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:16:32 »
Vabbè ma questo è il festival della fregnaccia, un florilegio di stronzate a ciclo continuo e senza soluzione di continuità. Ma chi è 'st'esaltato?
E' questa maniera di "fare giornalismo", con questo sensazionalismo da tifoso scendiletto, che bisogna combattere, evidenziando e denunciando questa aberrazione della realtà, sottomessa ad una sottocultura becera ed ignorante, che si vuole sdoganare a tutti i costi.
Più che dell'autore, la colpa di certi articolacci va equamente divisa tra l'editore, il direttore e tra tutti coloro che alla lettura di certe scemenze non insorgono scandalizzati, scendendo in piazza con i forconi, per dar fuoco, virtalmente, alle rotative, in un falò, sempre virtuale, che illumini nel centro di esso, l'autore.
Certi giornalisti, dopo questi esercizi, dovrebbero essere messi in condizioni di non nuocere alla società civile, magari offrendogli un appezzamento di montagna rocciosa da coltivare, per consentigli l'umano sostentamento. Oppure il pranzo se lo fa passare direttamente dall’imperatore di mille derby purgati.
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Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #6 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:18:38 »
no, Giglic; qui chi si dovrebbe scatenare sono quelli che in genere riescono a difendere la categoria   :(
A me sembra più che altro un pezzo di colore. Per carità, chi nega che sia pieno di esagerazioni, assurdità e iperboli demenziali (i mille derby purgati, cosa mai vorrà dire...). Ciò detto, questo pezzetto è opera dell'ingegno di Garlando, per quanto alcuni possano detestare il frutto del suo ingegno e ad esempio contestarne alcuni dati. Ma l'obiettivo di Garlando e del suo pezzo di commento non è ribadire con esattezza il giorno della finale della Coppa dei campioni del 1984. Se quel match si è giocato il 30 o il 25 maggio non cambia proprio nulla, visto che la xxxx quella sera perse comunque ed è la sconfitta con il Liverpool il riferimento 'funzionale' allo sviluppo del racconto di Garlando (che non ha inteso pubblicare un compendio statistico sulle finali di Coppa dei campioni).
La verità, amico caro, è una sola: il pezzo non ci piace perché siamo Laziali e detestiamo totti, letteralmente esaltato in questo articolo. Esaltato ai limiti di una giocosa, per quanto assurda, 'deificazione'.

Ma per un lettore che vive fuori Roma e si è ormai assuefatto al culto del pupone (il quale, vi rammento, ha conosciuto l'onore di diventare persino personaggio di alcune storie di Topolino, trasformandosi in "Papertotti", nonché testimonial, autore di libri, icona del gossip e cosa diavolo altro ancora) questo pezzo può anche aver senso. Lo può leggere con piacere, insomma.
Salvo poi dimenticarlo dopo pochi minuti, visto che contenuti NON CE NE SONO e non ce ne debbono tutto sommato essere, trattandosi di un commento che vuole piuttosto suscitare approvazione o riprovazione. Produrre reazioni, insomma. Cosa puntualmente avvenuta viste le risposte di alcuni. Ma un commento, in fondo, serve proprio a questo: a innescare un dibattito, a far ragionare le persone che possono dire la propria sull'oggetto del commento, convenendo con l'autore o dissentendo.

Convengo con voi che, alla lunga, simili articoli sono comunque - dal nostro punto di vista di Laziali - decisamente perniciosi, perché è vero che non comunicano un fatto che sia uno ma, allo stesso tempo, consolidano (financo a livello inconscio) l'idea che totti sia un calciatore speciale. Un calciatore unico. Un calciatore come mai non ce ne sono stati nella storia del calcio italiano.
Nulla di più falso, evidentemente: totti è un ottimo (mi costa enormemente scriverlo ma è così) calciatore che ha segnato molto in serie A e vinto uno scudetto, due coppe italia e poco altro, oltre a un mondiale NON giocato da protagonista. Un profilo, il suo, comune a moltissimi altri ottimi calciatori che hanno calcato i campi di calcio italiani negli ultimi 100 anni.

Eppure totti, a differenza di costoro, è diventato mito. Merito (si fa per dire...  ::) ) di una stampa che si è trasformata per lui in agente di propaganda perché la costruzione del mito era funzionale alle esigenze di quella stampa, non solo e non tanto unicamente xxxxnista: è infatti interesse di tutte le testate suscitare il coinvolgimento di lettori e/o telespettatori e/o radioascoltatori. Poi, non lo nego, su questo fenomeno si sono innestate le distorsioni (odiose per noi Laziali) tipiche dell'ambiente romano e degli atteggiamenti (non sempre limpidi) di chi fa comunicazione e ha la società xxxx come proprio referente, in un rapporto che è di reciproca convenienza e, talvolta, 'strumentalizzazione'.
E la costruzione di una figura carismatica può decisamente essere funzionale a tale necessità: ovvero l'inderogabile imperativo (per chi produce ricavi proporzionalmente al numero della propria audience, sia essa di lettori o ascoltatori/spettatori) di interessare le persone costruendo per loro un immaginario fuori dall'ordinario.

P.s.= Avviso ai naviganti. Io lo scrivo prima, perché conosco le reazioni pavloviane che si producono talvolta. Chi - dopo non aver letto da cima a fondo né tantomeno compreso il mio post ma animato unicamente dai suoi pregiudizi - dovesse scrivere che con le mie parole io intendo difendere totti e la xxxx (due entità che invece odio sportivamente) andrebbe considerato oltre che un indegno scorretto anche un individuo becero e intellettualmente disonesto.
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #7 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:28:21 »
Francè: ci sono FALSITA' ENORMI, anche da ignorantoni generici, a supporto di un ragionamento fazioso. Sarbbe comprensibile, ma schifoso uguale, su "il romanista". Non è accettabile in un media che si autodefinisce "di informazione". Perchè il pezzo lui l'ha scritto, ma una redazione l'ha visto ed approvato. La pubblicazione di quella schifezza non è il gesto di un singolo. E questo lo sai che lo dico da "difensore", tutto sommato, della categoria.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #8 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:33:05 »
Francè: ci sono FALSITA' ENORMI, anche da ignorantoni generici, a supporto di un ragionamento fazioso.
Enumera, per favore, le falsità che ravvisi nel pezzo. Ricordando che è - ad esempio - falso che il sole sia un pianeta come la Terra e non una stella come Aldebaran. Ma sostenere che il sole appare in cielo bianco o giallo o rosso o arancione o blu o grigio sono tutti legittimi giudizi frutto delle percezioni di un comune scrivente (che non è un astrofisico che ragiona sullo spettro della luce stellare), per dirne una.

Ti facilito il lavoro: falsità palesi, ad eccezione di qualche riferimento storico non centrato (questioni comunque secondarie), nel COMMENTO di Garlando non ce ne sono.

Ci sono invece opinioni e interpretazioni che contrastano con la tua visione faziosa (da Laziale. Cosa legittima, per carità di Dio!) delle vicende che riguardano totti e la xxxx. Ma una testata ha il diritto di scrivere tutte le opinioni che vuole. Al lettore la facoltà di accettare o contestare quelle opinioni, per quanto fondate su collegamenti labili e/o interpretazioni faziose esse siano.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #9 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:39:00 »
Forse sarebbe stato meglio inserire questo topic in quello che recita:

LEVATE ER VINOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO    :occasion16:

Comunque, France´, avendo perfettamente capito ciò che tu intendi al riguardo, è doveroso per chiunque ( ripeto: ad iniziare dai suoi stessi colleghi, senza distinzioni di squadre per cui tifano ) faccia lo stesso mestiere di questo signore, insorgere e, adottando al contrario una famosa frase giustamente dedicata ad uno dei nostri in altre occasioni,

IO NON SONO garlando    >:(
Perchè la dignità di una categoria, credo io, si difende soprattutto o anche così.   
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Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #10 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:47:24 »
Enumera, per favore, le falsità che ravvisi nel pezzo.
Ti facilito il lavoro: falsità palesi, ad eccezione di qualche riferimento storico non centrato (questioni comunque secondarie), non ce ne sono.

Ci sono invece opinioni e interpretazioni che contrastano con la tua visione faziosa (da Laziale) delle vicende che riguardano totti e la xxxx. Ma una testata ha il diritto di scrivere tutte le opinioni che vuole. Al lettore la facoltà di accettare o contestare quelle opinioni, per quanto fondate su collegamenti labili o interpretazioni faziose esse siano.

Cominciamo:
1)il "tacci vostra" interpretato come "tu quoque brute" (questo è falso, non si è sentito pugnalato ma offeso, l'ha detto lui)
2) Roma imperiale è un altro mondo (certo, peccato che roma imperiale con la rioma non c'entri nulla, se non nella mente bacata di qualcuno, visto che la fanno passare per verità rivelata)
3) Il bambino Totti pianse: ne è certo? ha raccolto notizie in merito? O è un "fatto" che non necessita di dimostrazione?
4) Promise che avrebbe asciugato le lacrime con un'altra coppa: a 8 anni? Non ci riesce adesso a dire una cosa del genere. Questo è romanzo, non notizia...
5) In nome di quella promessa Totti ha rinunciato al pallone d'oro e tanta gloria (maddechè: ha scelto di fare il re nel GRA piuttosto che il principe, o peggio ancora, in europa. E il pallone d'oro, se non l'ha vinto, è anche perchè NON E' MAI STATO DECISIVO: neanche lo scudetto l'hanno vinto rubato per merito suo, ma di Battiscopa)
6) Totti che festeggia il mondiale da romano e romanista col cappello: cioè da boro. A parte che di romanisti ce ne erano 3 di cui due più importanti di lui in quella squadra. Del Piero non si è messo il cappello Juventino, ma chiese cori per Pessotto. Se sei un giornalista serio non fermi i paragoni con Del Piero solo dove piace a te. Se scrivi sul romanista, prego fai pure. Ci sputo ma me lo aspetto...
7) La roma campione d'europa per 7 minuti neanche a nar1 veniva in mente... ma che caxxo di discorso è? Che hanno vinto sei derby di fila per un tempo?
8) Totti come Caligola: ancora romanzo (a parte le inesattezze storiche)
9) l'odio per gli spot: qui siamo alle comiche totali. Almeno il forse qui ce l'ha messo, si è vergognato da solo. Torna qui il paragone con Del Piero in termini dello stantio sfottò dell'uccellino. Ma non si vergogna di perculare un campione vero, per difendere la sua greppia, questo?
10) L'imperatore di mille derby purgati... ma è frase (oltretutto sbagliata) da scrivere su un giornale a diffusione nazionale, secondo te?
11) La falsità su vespasiano, oltretutto, per giustificare una "prematura" divinizzazione.

Ti basta?

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #11 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:49:54 »
Perchè la dignità di una categoria, credo io, si difende soprattutto o anche così.
Ma giornalismo è anche faziosità. Da sempre.
Trovi il pezzo fazioso? Certamente lo è, ma i presupposti su cui viene basato un commento li decide chi lo scrive. E lo scrivente finisce, come nel caso di specie, per piegare alle proprie premesse la ricostruzione dei fatti.
L'interpretazione individuale, elemento che troppo spesso viene sottovalutato da chi commenta cosa appare sui giornali o cosa viene trasmesso da radio e tv, è invece decisiva.
Il racconto di un viaggio in treno tra Roma e Milano fatto da un tizio che si sta recando al San raffaele per un controllo oncologico e da una tizia che sta andando a trovare il suo fidanzato è completamente differente, anche se i due sono seduti accanto e hanno la possibilità di osservare e ascoltare le medesime cose. Ma ognuno, alla luce della sua 'percezione', coglierà un aspetto differente della multiforme realtà che si si para di fronte.
L'esempio del turbamento emotivo legato alla malattia o all'affettività non va tuttavia inteso alla lettera, sia chiaro: è per me funzionale a provare a spiegare che gli individui sifondano su presupposti diversi nell'interpretare la realtà e può avvenire che un medesimo fatto sia letto in maniere diametralmente opposte.

In definitiva, un giornale pubblica tanto gli asciutti tabellini delle partite di Europa League quanto i commenti, a firma di Garlando o di altri opinionisti. E' abbastanza oggettivo che sui tabellini delle partite c'è unanime consenso da parte dei lettori così come sui commenti c'è dibattito e contrasto.
Ma è appunto la funzione dei commenti: suscitare reazioni, emozionare presentando la visione delle cose di chi scrive e condivide con i lettori la sua interpretazione. E non presentando cose come sono tout court, ambizione peraltro quasi impossibile mano a mano che i fenomeni esaminati divengono più complessi e ricchi di variabili.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Sanfatucchio

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #12 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 11:54:34 »
Nella vita tutto passa pure totti, non mi preoccuperei troppo di un pezzo del genere....fategli credere quel che vogliono

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #13 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:10:59 »
Cominciamo:
[...]
Ti basta?
Decisamente no.
Gli undici punti che enumeri si riferiscono principalmente a tue difformi interpretazioni su cosa andava scritto o su come si sono svolti i fatti. Quanto agli aneddoti sull'infanzia di totti... si tratta di episodi NON verificabili, quindi la parola di Garlando (che se non ha romanzato si è basato su cose che qualcuno gli ha riferito) vale quanto la tua o la mia che magari immaginiamo uno sviluppo dei fatti decisamente diverso. Le inesattezze storiche (trattandosi di articolo di giornale e non di saggio storico su xxxx antica) sono irrilevanti come avevo premesso e sono comunque forzature coerenti con il tono generale del pezzo, che è volutamente 'sopra le righe' e punta a giocare e stupire suggerendo ai lettori l'immagine di una divinizzazone del pupone fondata sul richiamo all'antica Roma per spiegare le polemiche tra totti e ambiente degli ultimi giorni.

Le enormi falsità che hai ritenuto di ravvisare nel pezzo continuano insomma a latitare. Ma non poteva che essere così, visto che non ci sono.
Ho invece l'impressione che il pezzo non sia stato affatto compreso e abbia fatto innervosire più d'uno alla luce del fatto che totti è visto, legittimamente, come il fumo negli occhi dai tifosi della Lazio e un articolo nel quale totti viene paragonato a un imperatore della Roma antica non può non irritare chi detesta lui e la propaganda filo-giallorossa.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #14 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:12:26 »
Ma giornalismo è anche faziosità. Da sempre.
Trovi il pezzo fazioso? Certamente lo è, ma i presupposti su cui viene basato un commento li decide chi lo scrive. E lo scrivente finisce, come nel caso di specie, per piegare alle proprie premesse la ricostruzione dei fatti.

ma noo, sul fazioso, dalla parte sbagliata e difettosa della città ci sono abituato; da sempre !
Parlo di un pezzo privo di una qualsiasi qualità, scritto infantilmente e, sopreattutto, assolutamento falso.
Hai voglia a dire che ognuno interpreta la vita come vuole; qui si tratta di una serie infinita di frescacce condite in salsa giallozozza. Un po´come un teorema da dimostrare " a qualunque costo "   :-X
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Offline eaglefly1978

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #15 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:13:42 »
...
5) In nome di quella promessa Totti ha rinunciato al pallone d'oro e tanta gloria (maddechè: ha scelto di fare il re nel GRA piuttosto che il principe, o peggio ancora, in europa. E il pallone d'oro, se non l'ha vinto, è anche perchè NON E' MAI STATO DECISIVO: neanche lo scudetto l'hanno vinto rubato per merito suo, ma di Battiscopa)
...?

Lo scudetto fu finto proprio grazie alla sostituzione del fesso con Nakata a Torino, altrimenti il capitone non avrebbe festeggiato manco quello...
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Giglic

Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #16 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:16:15 »
Decisamente no.
Gli undici punti che enumeri si riferiscono principalmente a tue difformi interpretazioni su cosa andava scritto o su come si sono svolti i fatti. Quanto agli aneddoti sull'infanzia di totti... si tratta di episodi NON verificabili, quindi la parola di Garlando (che se non ha romanzato si è basato su cose che qualcuno gli ha riferito) vale quanto la tua o la mia che magari immaginiamo uno sviluppo dei fatti decisamente diverso. Le inesattezze storiche (trattandosi di articolo di giornale e non di saggio storico su xxxx antica) sono irrilevanti come avevo premesso e sono comunque forzature coerenti con il tono generale del pezzo, che è volutamente 'sopra le righe' e punta a giocare e stupire suggerendo ai lettori l'immagine di una divinizzazone del pupone.

Le enormi falsità che hai ritenuto di ravvisare nel pezzo continuano insomma a latitare. Ma non poteva che essere così, visto che non ci sono.

Hai detto, in buona sostanza, che lui ha ragione perchè "gli credi". E questo nonostante le falsità (che tu saggiamente, dal tuo punto di vista) tralasci. Se per te la divinizzaizione di un giocatore è una cosa normale da mettere in unarticolo che si professa "obiettivo" (non sta scritto "sopra le righe" o "il rompipallone") abbiamo un'idea profondamente diversa del giornalismo, e soprattutto della sua differenza dalla fiction, anche se storica.
Non è mia intenzione convincerti, quindi la chiudo qui.

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #17 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:20:38 »
Parlo di un pezzo privo di una qualsiasi qualità, scritto infantilmente e, sopreattutto, assolutamento falso.
Nel pezzo non c'è nulla di falso. C'è solo la rappresentazione della realtà diversa dalla tua o dalla mia.

Trovo assai poco liberale (per non dire inquietante) questa insofferente intransigenza nei confronti di chi vede il mondo diversamente da noi.

Ma debbo altresì comprendere che - visto che siamo in un forum di tifosi - un articolo del genere non può che far rodere il culo a molti laziali.

Il problema, inizio a convincermi, è che io stimo troppo gli utenti di questa comunità e ho l'ambizione di ragionare con loro seriamente (e quindi non da tifosi ma da individui e cittadini) sulle dinamiche che si innescano nell'informazione (questioni che ho indirettamente studiato a suo tempo e delle quali ho una conoscenza meno superficiale di chi si limita a giudicare un prodotto finito ignorando come tale prodotto viene realizzato e quali sono le basi delle, chiamiamole così..., tecniche di produzione dell'informazione). Cosa EVIDENTEMENTE IMPOSSIBILE, limitatamente a questi temi.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #18 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:25:36 »
.................................................
Il problema, inizio a convincermi, è che io stimo troppo gli utenti di questa comunità e ho l'ambizione di ragionare con loro seriamente
..................................

qui sta il punto, Fra´; è lui che gioca in modo poco corretto, inventando la maggior parte delle " pezze         d´appoggio " su cui basa la sua sordida " favoletta pe´ co.jona´ i trigorioti ".

Non mi sono mai sognato di impedire a chicchessia di dire le cose più assurde del mondo; non sono però, allo stasso tempo, obbligato a rispettare chi non rispetta la realtà, anche se la maschera con " una visione personale dei fatti "   ;)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline franz_kappa

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Re:L'erede di Cannavò, la Roma campione d'Europa per pochi secondi e altre menate
« Risposta #19 : Venerdì 16 Dicembre 2011, 12:27:33 »
Hai detto, in buona sostanza, che lui ha ragione perchè "gli credi". E questo nonostante le falsità (che tu saggiamente, dal tuo punto di vista) tralasci. Se per te la divinizzaizione di un giocatore è una cosa normale da mettere in unarticolo che si professa "obiettivo" (non sta scritto "sopra le righe" o "il rompipallone") abbiamo un'idea profondamente diversa del giornalismo, e soprattutto della sua differenza dalla fiction, anche se storica.
Non è mia intenzione convincerti, quindi la chiudo qui.
Tre cose:
1) Non hai capito quando scrivi che ritengo che Garlando abbia ragione perchè "gli credo". Io mi limito a giudicare ciò che leggo in base alle mie conoscenze. E leggo dunque questo articolo con l'umiltà di chi - non avendo inequivocabile riprova che alcune affermazioni su pianti giovanili e promesse di coppe future non sono vere - si limita ad affermare che non è certo che gli aneddoti sull'infanzia di totti sono falsi, cosa che invece tu insinui chiaramente
2) L'articolo in questione "si professa 'obiettivo'" solo nella tua testa e ciò riflette la tua visione - a mio avviso un filino troppo scolastica, se mi passi il termine - dell'informazione. Quello in questione non è un pezzo di informazione. Sui giornali non ci sono solo articoli di cronaca, non ci sono solo articoli di notizie. Ci sono anche pezzui di opinione, 'racconti' e metafore come è il commento di Garlando.
3) Non mi convincerai mai perché hai sostanzialmente torto, giudicando falso ciò che falso non è ma semplicemente diverso e financo contrastante con la tua interpretazione dei fatti. Quindi chiudiamola qui senza dubbio, visto che non andiamo da nessuna parte.
Buon viaggio, caro Piero.