Autore Topic: La Colonna Infame  (Letto 11136 volte)

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Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #20 : Giovedì 6 Maggio 2010, 09:13:53 »
(E Polis, voti)

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Totti  3:

entra come fosse Charles Bronson, in versione Giustiziere della notte. Abbatte chiunque gli passa vicino, senza preoccuparsi di giocare.

Alla fine abbatte Balotelli: capitano, ma non troppo .
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Re:La Colonna Infame
« Risposta #21 : Giovedì 6 Maggio 2010, 09:22:32 »
(Blog Zazzaroni - sotto il titolo: "Vuoi un calcio pulito? girati, che te lo do")

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UN FALLO GIGANTE

“Un fallo di frustrazione” (Ranieri). “Mi aveva provocato? Sì. Capita di essere nervosi, ma Balotelli è un provocatore professionista. Sul campo non si riesce sempre a ignorare offese così pesanti, dirette a infangare una città e un intero popolo”. (Totti). “Ora chiedete scusa alla Lazio” (un tifoso biancoceleste)”. In certi momenti si può perdere la testa: ci può stare”(Mourinho). “Lo massacreranno” (De Rossi).

Totti come Zidane, Roma come una sorella, la finale di coppa Italia come quella del Mondiale, un calcio terribile da dietro come una testata quasi nucleare al petto. Balotelli come Materazzi (ci sta tutto). Francesco pagherà, in parte ha pagato nel preciso momento in cui ha tirato la pedata: condannato sul posto: e il Mondiale?, Lippi lo porterà ugualmente? Mica può.

Totti che dà del provocatore a un avversario è paradossale anche se vero (Bullotelli è un tipo fastidioso, lo sappiamo). E’ il bue che dà del cornuto all’asino.

Il calcio va avanti da dietro, Totti retrocede.
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Re:La Colonna Infame
« Risposta #22 : Giovedì 6 Maggio 2010, 10:05:28 »
(La Stampa, Beccantini - finora, il più puntuale nelle espressioni)

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Roma-Inter: Far West, altro che esempio
 

Calcio polveriera, calcio manicomio. L’Inter guerriera strappa la Coppa Italia a una Roma troppo carica e, per questo, troppo rigida. E uno, dunque: in attesa di scudetto e Champions League, Mourinho raccoglie il primo scalpo. Altra categoria, Diego Milito: il gol ne riassume la carriera e il repertorio. La partita si dipana aspra e isterica, in linea con la tendenza italiota. Se sulle gradinate fila tutto (abbastanza) liscio, sono i giocatori in campo a darsele come hooligans, complice il buonismo di Rizzoli: a rischio rosso Burdisso, Materazzi, Mexes, Perrotta; a rischio rigore, Samuel.

Impossibile non espellere Totti, alla fine: il calcio a Balotelli è vergognosamente cercato, voluto, mirato. Un gesto squallido e ingiustificabile. Totti: il capitano, il simbolo. Altro che Nazionale. Per la cronaca, era già stato ammonito (e graziato). Ranieri lo aveva lasciato in panchina per un tempo: a maggior ragione, avrebbe dovuto essere freddo, lucido.

Contro la Sampdoria, in campionato, l’Inter finì in nove; la Roma ci è andata vicina, con Tagliavento sarebbe rimasta in otto o giù di lì. Quando l’arbitro non «fa paura», lorsignori si adeguano, regolando antiche e fresche pendenze con armi e trucchi che si spingono ben oltre la decenza. Anche al termine dell’ordalia, scaramucce e scintille (Taddei su Muntari), con tanto di solitario invasore. L’ennesimo, volgare, spot che l’Italia ha regalato a coloro che ci aspettano al varco. Il 28 maggio, si assegnano gli Europei del 2016. Siamo in lizza con Francia e Turchia: da Lazio-Inter a Roma-Inter tira una gran brutta aria.

L’Inter non ruba nulla: sa cosa vuole, e, soprattutto, sa come prenderselo. La Roma non c’è con la testa, la tensione la conduce troppo lontano dal gioco e dalle esigenze. Il raptus di Totti ne incarna l’impotenza e l’incoscienza. Ha 33 anni, non è più un pivellino. Coppa all’Inter ma questo, credetemi, è il meno. Sui giornali stranieri, si parlerà di ben altro.
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RobCouto

Re:La Colonna Infame
« Risposta #23 : Giovedì 6 Maggio 2010, 13:56:34 »
Leggete cosa ha il coraggio di scrivere Piero Mei su Il Massaggero

di PIERO MEI

Un gol di Milito basta, il resto, ed è molto, avanza. Zanetti prende la Coppa, Totti è idealmente già negli spogliatoi, malamente espulso. Che l’Inter sia più forte della Roma lo si sa fino a Barcellona, fino a Londra; che potesse portar via dall’Olimpico giallorosso il primo “titulo” dei tre che insegue e può prendersi e la Coppa Italia era nel numero ristretto delle probabilità più ancora che delle possibilità. Che il fischio finale aprisse la rissa lo era altrettanto ma dovrebbe far meditare: i gestacci di Chivu, le parole tra noi pesanti. La pioggia non spegneva i fuochi.
Il viaggio d’affari romano della comitiva in nerazzurro era cominciato con un successo alla camomilla ma si è concluso con una conquista che fa “storia”. E’ bastato un gol di Milito, ma va detto che l’Inter non ha fatto solo quello. La Roma ha fatto di peggio, molto di peggio.
E con il suo uomo più rappresentativo, Francesco Totti. Chissà se era una scelta tecnico-tattica o più semplicemente soltanto psicologica quella che aveva convinto Ranieri a lasciarlo fuori dalla contesa. Era quasi alla fine, quando Francesco andava a dare un calcione al ragazzo Balotelli: era un gestaccio, va detto francamente, una di quelle cose che non si possono giustificare. I pollici sono uno scherzo, questo fallaccio è da espulsione e non solo, è caccia all’uomo: e Rizzoli era per il rosso diretto, pure se Totti era già ammonito per un fallo di reazione.
Dunque Toni in campo e Totti in panchina: è già buio sull’Olimpico e nella Roma quando Francesco entra in campo dopo un tempo in panchina. L’Inter ha già segnato, con Milito e con merito anche, che per tutto il primo tempo ha avuto la partita in pugno e la Coppa in mano, fin da quando il coro dei “fratelli di Roma” metteva la sordina ai fedelissimi ottoni dei “Fratelli d’Italia” e il gioco cominciava: un gioco velenoso, un lampo laser su Mourinho, filosofo dell’ovvio che però vien detto bene e tutti a credergli, il precoce infortunio di Sneijder, quello che non doveva esserci parola di Mourinho e invece c’era ma reggeva meno di due minuti. I sostenitori interisti cantavano la Lazio, quelli romanisti pure anche se con diverso accento: la Nord era la terra di nessuno. Affittasi a qualsiasi prezzo, tifo ed esultanza inclusi recitava uno striscione. C’erano falli, falletti e fallacci da ogni parte e ad ogni colpetto ricevuto i nerazzurri sembravano feriti da un bazooka. Anche Toni era colpito, in area di rigore e nel recupero, ma il signor Rizzoli si guardava bene dal fischiare, sostenuto nell’intera opera sua da Cambiasso che in campo fa l’arbitro aggiunto.
L’avvento di Totti accendeva di più la Roma. L’avvento di Motta al posto di Burdisso spegneva un po’ l’irruenza brava di Balotelli, sostituto di Sneijder, perdonato per necessità. Mezz’ora di Menez era l’ultima carta di Ranieri. Mourinho s’era già giocato Samuel (suo il fallo su Toni). Il pallino, cioè il pallone, era suo: l’Inter ne faceva posesso continuo.
E la Roma aveva sì le sue occasioni, ma l’inferiorità nella partita era palese. Anche di qui quel fallo brutto. Anche di qui la rissa del finale. Totti tornava per la medaglia di partecipazione. Eppure l’importante non è partecipare, ma come lo si fa.

--------------

Insomma, ce l'hanno arubbata.

A questo punto io dico: in Lazio-Inter, la Lazio s'è impegnata a morte, e chiunque dica il contrario va querelato. Perché questa è prostituzione intellettuale di livello osceno, propedeutica a qualche morto del futuro, sul quale poi i giornalari piangeranno le loro finte lagrime.

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #24 : Giovedì 6 Maggio 2010, 14:02:53 »
Leggete cosa ha il coraggio di scrivere Piero Mei su Il Massaggero

di PIERO MEI

Un gol di Milito basta, il resto, ed è molto, avanza. Zanetti prende la Coppa, Totti è idealmente già negli spogliatoi, malamente espulso. Che l’Inter sia più forte della Roma lo si sa fino a Barcellona, fino a Londra; che potesse portar via dall’Olimpico giallorosso il primo “titulo” dei tre che insegue e può prendersi e la Coppa Italia era nel numero ristretto delle probabilità più ancora che delle possibilità. Che il fischio finale aprisse la rissa lo era altrettanto ma dovrebbe far meditare: i gestacci di Chivu, le parole tra noi pesanti. La pioggia non spegneva i fuochi.
Il viaggio d’affari romano della comitiva in nerazzurro era cominciato con un successo alla camomilla ma si è concluso con una conquista che fa “storia”. E’ bastato un gol di Milito, ma va detto che l’Inter non ha fatto solo quello. La Roma ha fatto di peggio, molto di peggio.
E con il suo uomo più rappresentativo, Francesco Totti. Chissà se era una scelta tecnico-tattica o più semplicemente soltanto psicologica quella che aveva convinto Ranieri a lasciarlo fuori dalla contesa. Era quasi alla fine, quando Francesco andava a dare un calcione al ragazzo Balotelli: era un gestaccio, va detto francamente, una di quelle cose che non si possono giustificare. I pollici sono uno scherzo, questo fallaccio è da espulsione e non solo, è caccia all’uomo: e Rizzoli era per il rosso diretto, pure se Totti era già ammonito per un fallo di reazione.
Dunque Toni in campo e Totti in panchina: è già buio sull’Olimpico e nella Roma quando Francesco entra in campo dopo un tempo in panchina. L’Inter ha già segnato, con Milito e con merito anche, che per tutto il primo tempo ha avuto la partita in pugno e la Coppa in mano, fin da quando il coro dei “fratelli di Roma” metteva la sordina ai fedelissimi ottoni dei “Fratelli d’Italia” e il gioco cominciava: un gioco velenoso, un lampo laser su Mourinho, filosofo dell’ovvio che però vien detto bene e tutti a credergli, il precoce infortunio di Sneijder, quello che non doveva esserci parola di Mourinho e invece c’era ma reggeva meno di due minuti. I sostenitori interisti cantavano la Lazio, quelli romanisti pure anche se con diverso accento: la Nord era la terra di nessuno. Affittasi a qualsiasi prezzo, tifo ed esultanza inclusi recitava uno striscione. C’erano falli, falletti e fallacci da ogni parte e ad ogni colpetto ricevuto i nerazzurri sembravano feriti da un bazooka. Anche Toni era colpito, in area di rigore e nel recupero, ma il signor Rizzoli si guardava bene dal fischiare, sostenuto nell’intera opera sua da Cambiasso che in campo fa l’arbitro aggiunto.
L’avvento di Totti accendeva di più la Roma. L’avvento di Motta al posto di Burdisso spegneva un po’ l’irruenza brava di Balotelli, sostituto di Sneijder, perdonato per necessità. Mezz’ora di Menez era l’ultima carta di Ranieri. Mourinho s’era già giocato Samuel (suo il fallo su Toni). Il pallino, cioè il pallone, era suo: l’Inter ne faceva posesso continuo.
E la Roma aveva sì le sue occasioni, ma l’inferiorità nella partita era palese. Anche di qui quel fallo brutto. Anche di qui la rissa del finale. Totti tornava per la medaglia di partecipazione. Eppure l’importante non è partecipare, ma come lo si fa.

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Insomma, ce l'hanno arubbata.

A questo punto io dico: in Lazio-Inter, la Lazio s'è impegnata a morte, e chiunque dica il contrario va querelato. Perché questa è prostituzione intellettuale di livello osceno, propedeutica a qualche morto del futuro, sul quale poi i giornalari piangeranno le loro finte lagrime.

le solerti lavandaie hanno cominciato lo sbiancamento del pupazzo e del resto dei circensi. a quando la canonizzazione come martire del calcio malato?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline cuchillo

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #25 : Giovedì 6 Maggio 2010, 15:26:43 »
Niente niente per Mei c'era un rigore per Toni?
No, perché non si capisce dal suo "pezzo".

A proposito, signor Mei...Niente niente prima del fallo di Samuel c'erano due espulsioni, una per Burdisso (tre falli da giallo, un solo giallo preso, poi opportunamente "espulso" da Ranieri nell'intervallo) e una per Mexes (pugno su un fianco a palla lontana)?
Ecco, me pare che pure questo non è chiarissimo nel suo "pezzo".
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Iker

Re:La Colonna Infame
« Risposta #26 : Giovedì 6 Maggio 2010, 15:55:49 »
Il pugno di Mexes ai danni di Materazzi con il pallone ancora in gioco è da espulsione e rigore. Senza discussione alcuna.
Chiaramente non ne è stata fatta menzione da nessuna parte. In compenso c'è l'immancabile e sacrosanto rigore paaa roma, per uno strattone di Samuel su Toni della stessa entità, forse, del contatto Perrotta-Samuel nell'area giallorosica.
Si parla anche di un secondo rigore paaa roma per il solito calo di zuccheri di Menez nel secondo tempo.
La morale è che qualsiasi cosa succeda nell'area avversaria, è rigore paaa roma. Per questo ne riescono a contare anche 7/8 a partita.

Offline Centurio

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #27 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:08:53 »
ecco perché se incazzano tanto. Due partite consecutive senza nemmeno un ricorepaarioma. C'è da capirli.
sine pennis volare haud facile est

Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #28 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:09:34 »
Mah, continuano a parlarsi addosso e pisciarsi in mano.
Stavolta la sproporzione tecnica ed atletica tra le forze in campo e la differenza dei comportamenti è stata talmente palese da risultare addirittura "sfacciata" ad occhi terzi.

Appena sentito Zazzaroni (non certo un filo-interista né tantomeno filo-Mou) dire papale papale che Rizzoli ha arbitrato malissimo, ma a favore dei difettosi, ed ha dimostrato ancora una volta di essere arbitro "casalingo" in quanto si lascia condizionare dalle "pressioni ambientali". Ed a suo avviso, la sua designazione incline a permettere il gioco intimidatorio faceva parte di un deliberato (e scellerato, visti gli effetti in termini di comportamenti antisportivi) disegno inteso ad equilibrare le possibili sorti dell'incontro,  a fronte della palese superiorità interista.
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Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #29 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:14:27 »
Tornando IT, visto che il thread è dedicato alla epocale epifania del Fesso, persino Maida ha parlato di inesorabile declino, ed ha accomunato l'uscita del Fesso dal campo accanto al portaombrelli alle ultime immagini di Zidane espulso all'Olympiastadion che passa accanto alla CdM.

Bravo Fesso, te lo sei meritato: hai aperto gli occhi anche ai ciechi.
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Re:La Colonna Infame
« Risposta #30 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:24:48 »

Bravo Fesso, te lo sei meritato: hai aperto gli occhi anche ai ciechi.

è un altro record der capetanooo
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #31 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:28:25 »
(Benvenuti - il pugile - ANSA)

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TOTTI; BENVENUTI,SENZA CONTROLLO NON SEI UN CAMPIONE
Sono fatti per me deplorevoli


FIRENZE, 6 MAG - «Il controllo deve essere parte del campione, altrimenti non sei un campione». Nino Benvenuti, ex grande pugile, esprime così il suo rammarico per il calcione rifilato ieri da Francesco Totti a Mario Balotelli nella finale di Coppa Italia giocata a Roma. «Sono fatti per me deplorevoli, sono dispiaciutissimo, questi ragazzi che giocano a pallone devono sapersi controllare», ha aggiunto l'ex campione del mondo dei pesi medi, che oggi a Sesto Fiorentino (Firenze) ha fatto tappa col suo tour promozionale per aiutare economicamente l'amico ed ex rivale Emile Griffith. «I grandi campioni di uno sport - ha detto Benvenuti - non devono rimanere solo grandi campioni di quell'esercizio, devono diventare anche uomini, essere educati a stare al mondo in maniera coesa, unita con tutti gli altri. Il grande campione del calcio è un uomo che non lo ha chiaro, mi spiace dirlo: si sente osannato, un dio in terra. Oltre ad avere un allenatore per come si tirano i calci, per come si fa ginnastica, per come si vive la vita dell'atleta, dovrebbero essere educati a vivere la vita dell'uomo».
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jumpingjackflash

Re:La Colonna Infame
« Risposta #32 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:29:12 »
il degno epilogo di una carriera fatta di antisportività. prevaricazione, arroganza, protezione mafiosa, ignnoranza, cattiveria.

ed altri quattro anni di contratto, per sua fortuna mi sembra che  le panchine siano comode.


Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #33 : Giovedì 6 Maggio 2010, 17:39:54 »
CALCIO: SPUTI CALCIONI E BEFFE,QUANDO TOTTI VEDE ROSSO/ANSA (ANSA) - ROMA, 5 MAG - Francesco Totti a tinte forti, nel bene (con giocate e cucchiai d'autore) e nel male come questa sera con il calcione rifilato a Balotelli, negli ultimi minuti della finale di Coppa Italia. Nel giorno in cui l'Inter si aggiudica la sua sesta Coppa nazionale, fa notizia soprattutto il finale da far west con il colpo violento rifilato da dietro all'interista: un brutto gesto che è costato il rosso al capitano e, probabilmente, le ultime chance di un ritorno in nazionale. Sulla graticola Totti ci e' finito spesso, basti pensare al suo tormentato rapporto con la nazionale: dall'espulsione contro la Corea decisa dall'arbitro Moreno ai Mondiali del 2002, allo sputo al danese Poulsen durante Euro 2004, alla visita 'fiscale' con la nazionale di Lippi a Palermo, a settembre dello stesso anno, per finire alla decisione presa dopo la vittoria mondiale a Berlino, il ritiro azzurro tra le polemiche. Totti e' anche quello delle beffe agli avversari, come la maglia con la scritta ''Vi ho purgato ancora'' che mostro' dopo un derby vinto e che fece imbestialire i laziali (il cui simbolo Di Canio ha spesso duellato verbalmente con il 'Pupone' sui giornali) oppure quella mano con il segno 4 sventolata agli juventini, e a Lippi, per sottolineare un rotondo successo della sua Roma sui bianconeri. Poi il doppio pollice verso alla Lazio, nell'ultimo derby, ed il finale al veleno che ne è derivato. La squalifica piu' lunga e' quella presa nell'aprile 2005, cinque giornate per un calcetto e uno schiaffo a un suo ex compagno di squadra, quel Colonnese nell'occasione difensore del Siena. Totti accetto' le decisioni della giustizia sportiva, sottolineando pero' che il collega lo aveva offeso ''come padre e come marito''. ''Balotelli mi aveva detto qualcosa'' ha provato a giustificarsi stasera Totti: ma l'immagine che resta impressa è il suo raptus ai danni dell'avversario, riproposta in decine di replay. (ANSA). RED-SL 05-MAG-10 23:58 NNN 
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Offline gondrano

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #34 : Giovedì 6 Maggio 2010, 18:10:24 »
continua la serie dedicata a chi lava più bianco...tutti colpevoli, nessun colpevole...la strategia difensiva più abusata degli ultimi 20 anni...
22 giocatori se le sono date di santa ragione...
i veleni reciproci di Lazio, Inter e Roma...
una rissa dove non si sa chi abbia cominciato??
mò ce mettono in mezzo a noi, protagonisti della rissa...
ma andatevelaapjianderculo

Parole da caverna
di FABRIZIO BOCCA

Per la serie arrivati in fondo si può sempre incominciare a scavare nelle bassezze del calcio italiano: adesso Mourinho stringe la mano all'avversario che ha già meritatamente sconfitto. Stritolandogliela. "Chissà se ora che la Roma ha risparmiato il premio Coppa Italia, è disponibile a dare qualche soldo in più al Siena per batterci all'ultima di campionato". La frase emerge dalla caverna della mix zone dell'Olimpico subito dopo Inter-Roma dove qualcuno ha detto cose sagge (vedi Ranieri), ed altri hanno continuato ad agire in preda al raptus che li aveva colti in campo. Vedi Totti che ha trovato la giustificazione dei suoi trenta secondi di follia nella vendetta di un vecchia linguaccia di Balotelli a San Siro. Il popolo giallorosso non può sopportare queste cose. Il popolo? Sì il popolo...

Il calcio ormai è una locomotiva senza conducente che corre impazzita e senza controllo. La combinazione dei veleni reciproci di Lazio, Inter e Roma ha prodotto un finale di stagione allucinante, con i protagonisti che continuano a picchiarsi ogni volta che possono, in una rissa dove non si sa chi abbia cominciato. Romanisti e laziali se la sono giurata, i laziali sono stati invitati seriamente a perdere e ci sono pure riusciti, in tre giorni a Roma si sono giocate due partite da fare accapponare la pelle: in una si è visto e si è riversato pure in campo un tifo contro che è finito sui giornali di mezza Europa sputtanando ancor di più il calcio italiano - casomai ce ne fosse bisogno... - ; in Inter-Roma 22 giocatori se le sono date di santa ragione davanti a tutte le autorità del pallone e pure quelle politiche. Ma sì facciamoci riconoscere. Prima e dopo Rosella Sensi e Mourinho hanno preso a litigare e ad accusarsi reciprocamente. Ci mancava una gara di sputi in un occhio ed eravamo a posto.

E' così tornata fuori la storia del premio salvezza pagato ugualmente dal presidente del Siena (Mezzaroma nota famiglia giallorossa), ai suoi stessi giocatori per arrivare terzultimi. Per farlo bisogna battere all'ultima di campionato l'Inter. Mourinho, invero circondato anche da radiocronisti ultrà giallorossi (una vergogna pure questa), ha risposto così a suo modo. E cioè in maniera provocatoria. Appena il fuoco si affievolisce c'è sempre qualcuno che lo riattizza. Nel silenzio più totale di chi lo sport e il calcio governa, la rissa continua. In attesa del prossimo sganassone.

(06 maggio 2010)

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« Risposta #35 : Giovedì 6 Maggio 2010, 19:13:07 »
(Mi va anche bene così - un passo avanti rispetto al solo "dàgli all'untore biancazzurro" dell'immediato post 2 maggio.

In questo nuovo scenario: responsabilità estese e condivise, il problema è di tutto il calcio italiano - ed in fondo, è anche vero - ma alla fine chi s'attacca al proverbiale tram saranno - sperém - solo i difettosi. E ben gli sta

L'epifania epocale del Fesso ha cambiato molto più di quello che sembri a prima vista, e ridisegnato tutto lo scenario.
Bravo Fesso, un'altra sonora legnata che hai regalato alla tua accozzaglia piscioruggine, dopo i 13 derby persi sul campo)
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« Risposta #36 : Giovedì 6 Maggio 2010, 20:20:59 »
Oh, ed andiamo di numeri.
Una contabilità semplice semplice.

Ed impietosa.

-----

La Gazzetta dello Sport


Totti vede rosso
Espulsioni da record



Quello di ieri è stato per il capitano giallorosso il tredicesimo "rosso" in maglia giallorossa, il terzo ricevuto contro l'Inter. Baggio ha preso tre soli cartellini rossi, Del Piero 2. Una lunga storia, anche azzurra, di cacciate e squalifiche

ROMA, 6 maggio 2010 - Segna e fa sognare, inventa, crea, ma sui numeri da star di Francesco Totti pesano anche quelli da nervi tesi. Il capitano della Roma vanta infatti cifre record anche sui cartellini rossi ricevuti, a differenza di altri campioni del suo calibro che alle prodezze sul campo hanno accompagnato anche un fair play esemplare. Con il calcione a Balotelli nella finale di Coppa Italia, Totti ha incassato la tredicesima espulsione della sua carriera romanista: la squadra che lo innervosisce di più è proprio quella nerazzurra, perché è la terza subita con l'Inter dopo quelle del 14 dicembre 1997 a San Siro (3-0 nerazzurro in campionato) e del 26 ottobre 2005 ancora a Milano (Inter-Roma 2-3 di campionato).

Nove in campionato — Nove sono stati i "rossi" in serie A, 2 in coppa Italia e 2 nelle coppe europee. L'ultima espulsione del capitano giallorosso prima di ieri risaliva al 21 gennaio 2007, Livorno-Roma 1-1 di campionato, al 90'. In paragone ad altri campioni del suo stesso ruolo Totti sfigura: Roberto Baggio ha avuto soltanto 3 espulsioni, e tutte in A. Fenomeno di buon comportamento è Ale Del Piero, soltanto due rossi in serie: l'ultimo risale addirittura a nove anni fa, marzo 2001, Udinese-Juventus 0-2. Del resto Totti è un giocatore a tinte forti, nel bene (con giocate e cucchiai d'autore) e nel male come la zampata assestata a Balotelli.

In nazionale — Sotto i riflettori Totti ci è finito spesso, basti pensare al suo tormentato rapporto con la Nazionale: dall'espulsione contro la Corea decisa dall'arbitro Moreno ai Mondiali del 2002, allo sputo al danese Poulsen durante Euro 2004, alla decisione presa dopo la vittoria mondiale a Berlino, il ritiro azzurro tra le polemiche. Totti è anche quello specializzato negli sfottò agli avversari, come la maglia con la scritta "Vi ho purgato ancora" che mostrò dopo un derby vinto e che fece imbestialire i laziali, oppure quella mano con il segno 4 sventolata agli juventini, e a Lippi, per sottolineare un rotondo successo della sua Roma sui bianconeri. Fino al più recente doppio pollice verso alla Lazio, nell'ultimo derby, e le code al veleno derivate.

5 turni di stop — Quanto alle squalifiche, la più lunga è quella presa nell'aprile 2005, cinque giornate per un calcetto e uno schiaffo a un suo ex compagno di squadra, quel Colonnese nell'occasione difensore del Siena. Totti accettò le decisioni della giustizia sportiva, sottolineando però che il collega lo aveva offeso "come padre e come marito". "Balotelli mi aveva detto qualcosa" ha detto Totti, sottolineando che il biglietto da visita del giovane attaccante nerazzurro è proprio la provocazione. Ma lui ci è caduto, lasciando ai replay un'immagine poco consona al suo status di numero uno.
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Re:La Colonna Infame
« Risposta #37 : Giovedì 6 Maggio 2010, 20:24:33 »
Italiani nel mondo
L'epifania epocale del Fesso ha l'audience che si merita.

Chissà quante SIM venderà a Madrid dopo questa "operazione simpatia"

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CALCIO, MARCA: TOTTI GIOCA SPORCO, SCANDALOSO

"Scandaloso". Così viene definito Francesco Totti oggi dal quotidiano sportivo spagnolo Marca. "Quanto ha fatto Francesco Totti è scandaloso. Il 'capitano' simbolo della Roma degli ultimi dieci anni ha reso un brutto servizio alla sua squadra" scrive il giornale di Madrid. Nella partita contro l'Inter "il suo contributo sportivo è stato scarsissimo". "Ma dopo essere entrato in campo, Francesco non ha fatto altro che calciare fuori tempo, meritandosi una ammonizione, e spingendo al gioco sporco" afferma Marca. Poi il brutto fallo su Balotelli: "Il capitano ha fissato il suo obiettivo e gli ha dato un calcio da dietro, vergognoso. Rosso... e fuori". (06/05/2010) (Spr)
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Offline aaronwinter

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Re:La Colonna Infame
« Risposta #38 : Giovedì 6 Maggio 2010, 21:21:18 »
Che delusione.
Costanzo poteva ispirargli qualche pensiero un po' più articolato.

"non ci sono più le mezze stagioni" è già più profondo.

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Roma, 20:57
CALCIO, ROMA; TOTTI: HO SBAGLIATO E ORA SONO IN POCHI CON ME

"E' vero, ho sbagliato: ma la cosa brutta è che al gol di Parma tutti ti chiamano, passano tre giorni e ti ritrovi solo con gli amici di sempre": è l'amaro messaggio di Francesco Totti, all'indomani del calcione a Balotelli che gli è costato l'espulsione nella finale di Coppa Italia Inter-Roma.
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POMATA

Re:La Colonna Infame
« Risposta #39 : Giovedì 6 Maggio 2010, 23:50:32 »
Tornando IT, visto che il thread è dedicato alla epocale epifania del Fesso, persino Maida ha parlato di inesorabile declino, ed ha accomunato l'uscita del Fesso dal campo accanto al portaombrelli alle ultime immagini di Zidane espulso all'Olympiastadion che passa accanto alla CdM.

Bravo Fesso, te lo sei meritato: hai aperto gli occhi anche ai ciechi.

Si ce leggono lo fanno messia...bono...