Autore Topic: Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?  (Letto 3253 volte)

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Offline carpelo

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Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« : Martedì 13 Dicembre 2011, 21:37:46 »
Un cinquantenne Pistoiese se ne va in giro per Firenze. In piazza Dalmazia c'è il mercato, come sempre molto frequentato. Quest'uomo ha forse un diverbio, di fatto si allontana dalla piazza per tornarci poco dopo, munito di pistola.
La scarica su dei Senegalesi, tra la folla ed i commercianti.
Ne ammazza due e ferisce un altro.
Poi scappa minacciando chi cercava di fermarlo.

Dopo due ore ricompare ancora più in centro, a San Lorenzo, dove il mercato è ancora più gremito. Cerca ancora qualche Senegalese. E spara.
Questa volta ne ferisce due, ma la fuga è più problematica.
Braccato, si spara in bocca.

In piazza Dalmazia la gente è disperata. I più fermi cercano di calmare chi con gli occhi gonfi di lacrime urla il suo dolore.
Due tuoi fratelli sono stati ammazzati vigliaccamente solo per il colore della pelle. Uguale al tuo. In Italia, nella civilissima Toscana.
A San Lorenzo monta la rabbia, sono già passate alcune ore dal primo delitto, la disperazione dal pianto passa all'aggressione. La comunità Senegalese si raduna, c'è chi è arrivato anche da fuori per stare vicino ai suoi e per manifestare la sua ira disperata. Da Piazza Dalmaziaparte un corteo che travolge tutto e blocca in parte la città.
"Italiani razzisti" urlano, la tensione è alta, c'è anche qualche scontro. Cariche, urla, pianti, disperazione.
Poi pian piano la tensione si allenta, ma riecheggia ancora "Italiani razzisti". L' Imam convoca i Senegalesi in preghiera e adesso sono ancora mestamente in piazza.

Chi ha provocato la strage di oggi è un razzista dichiarato conosciuto in ambienti xenofobi. "Il gesto di un folle" hanno dichiarato quelli direttamente coinvolti, mentre in rete è un fiorire di plausi per l' infame assassino. Non ritengo significativa nessuna delle due reazioni.
Sono atterrito e sgomento.
Probabilmente l' assassino era un pazzo. Ma c'è un terreno che fa da humus a questa follia? Non stiamo rischiando un po' troppo nell'accettare passivamente l' avanzata di gruppetti e grupponi razzisti?
Com'è possibile che i Senegalesi (forse una delle comunità meglio integrate) ci dicano RAZZISTI! addirittura a Firenze?

Offline sassoxsasso

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #1 : Martedì 13 Dicembre 2011, 21:54:50 »
credimi non so cosa pensare. sono allibito. stanco e sfiduciato.
che orrore.
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline sassoxsasso

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #2 : Martedì 13 Dicembre 2011, 21:57:16 »
Ma c'è un terreno che fa da humus a questa follia?

cosa pensi che abbia fatto la lega in questi anni. e lo sdoganamento della destra più truce.
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline NoSurrender

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #3 : Martedì 13 Dicembre 2011, 22:03:52 »
Un atto inaccettabile e barbaro, frutto spero della mente di un paranoico.
Se così non fosse non posso che piangere sul mio Paese, una volta di più.
Un atto che si va ad aggiungere all'assalto al campo rom a Torino.


Solidarietà alla comunità senegalese.
Che questi uomini giunti qui per una vita migliore e comunque sfruttati, possano riposare in pace.



"No retreat, baby, no surrender"


Offline hidalgo

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #4 : Martedì 13 Dicembre 2011, 23:21:16 »
La risposta e' nella tua domanda.
Non saprei definirlo diversamente: un gesto folle di un folle.

POMATA

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #5 : Martedì 13 Dicembre 2011, 23:25:49 »
Quello oltre a razzista era pure matto e comunque parte della colpa del "Razzismo degli Italiani" è anche di chi ci governa.

Quando si riceve immigrazione e lo stato toglie aiuti ai suoi cittadini per darli a gente meno abbiente (cosa giusta per carità) la gente si incazza, poi senti dire: a quelli je danno tutto e io che so italiano me la pio in der secchio...

Meno male che il matto si è tolto la vita, uno meno da mantenere.

Una preghiera per le due vittime.




Offline BobLovati

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #6 : Martedì 13 Dicembre 2011, 23:47:30 »
cosa pensi che abbia fatto la lega in questi anni. e lo sdoganamento della destra più truce.

... e non solo; sia l´uno che l´altro da te citati.
Questi poveri disgraziati che arrivano sperando in un futuro migliore, sono sfruttati da industriali amici e collusi con certi poteri politici.
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Skorpius

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #7 : Martedì 13 Dicembre 2011, 23:48:47 »
Si è suicidato basta questo a definirne la follia

ps ricordate i discorsi sul tiratore di piccoli duomi? Li era solo folle e l'humus una invenzione di emilio fede, stessa cosa per il tiratore di cavalletto... di fronte a gesti insensati (e questo lo è all'ennesima potenza) come si può parlare di humus?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline lollapalooza

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #8 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 01:20:06 »
Cosa si pensava, nel lasciar campo a certe pseudo-culture, che tale linea avrebbe portato ad allegre marcette col fez, letture di gruppo di Tolkien e mietiture del grano in quel di Latina?

...
di fronte a gesti insensati (e questo lo è all'ennesima potenza) come si può parlare di humus?

Forse il fatto che in un suo libro "convergono la difesa della razza ariana e la purezza dell'Europa bianca e cristiana" ti potrebbe far venire qualche dubbio.



malacarne

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #9 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 01:42:49 »
Sgomento e profondo SDEGNO.

malacarne

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #10 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 03:04:18 »
... in rete è un fiorire di plausi per l' infame assassino.

Vabbè, internet per queste cose non fa testo.
Quelli che circolano in rete e postano deliranti messaggi pseudo razzisti/nazisti/fascisti/stalinisti/rantumaglia varia, sono dei bimbi che ancora puzzano di latte, dei "guerrieri da tastiera" che nella realtà non avrebbero il coraggio neanche di andare in bagno da soli alle 3 di notte.

Offline Er Matador

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #11 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 04:35:59 »
Un ragazzo di 16 anni ucciso (sia pure in maniera preterintenzionale) dal suo migliore amico per una sigaretta, un settantenne che passa e ripassa con la macchina sul corpo di un "nemico" occasionale per un parcheggio, e l'elenco potrebbe continuare...
Sono saltati nervi e freni inibitori per tanti motivi, compreso l'humus di un malinteso spontaneismo che ha dissolto i canoni della comunicazione e dell'intrattenimento televisivi per poi estendersi a macchia d'olio nei comportamenti quotidiani.
Come dire che non serve neppure il razzismo per arrivare a gesti del genere: fermo restando che occorrerà indagare col massimo scrupolo sulla natura dell'episodio nella sua interezza, perché con dei piccoli pazzi che girano armati c'è poco da scherzare.
Piuttosto mi ha profondamente amareggiato e indignato la reazione della comunità senegalese, pronta ad avallare la matrice razzista dell'accaduto e a generalizzare ai danni di tutti gli Italiani, con un processo mentale anch'esso di inequivocabile stampo razzista.
Qualcosa del genere era già accaduto in Campania dopo un regolamento di conti contro esponenti della criminalità organizzata nigeriana: eppure era lampante che si trattasse di strategie atte ad eliminare la concorrenza - simili a quella che portò i Corleonesi a sterminare i vecchi boss della mafia palermitana fra gli anni '70 e '80 -, senza implicazioni diverse da quelle affaristiche.
Non vi sorge il dubbio che questi poveri sfruttati ecc. siano semplicemente più razzisti di noi?

Giglic

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #12 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 06:46:46 »
Ma solo io trovo un parallelismo tra questo pazzo e quello norvegese? I criticoni a prescidenre della civiltà scandinava (qui una cosa del genere non potrebbe succedere, ricordate?) che fine hanno fatto?
Il problema, e lo dico da persona sedicente di sinistra, non è nell'estremismo di destra di quest'uomo: ha solo trovato una giustificazione ideologica alle sue stesse paranoie (vedi la sua passione per le saghe nordiche: picciono anche a me, ma non vado in giro a sparare solo per questo: la stessa cosa per casapound: io la detesto cordialmente, ma non si può chiuderla perchè questo lo frequentava) un pazzo è un pazzo, che dicevamo se uno di Rifondazione andava in giro ad ammazzare? (ah, già terrorista o anarchico, quelli non sono mai pazzi  ;)).

A me, francamente, fa inorridire di più il rogo di Torino, quello si figlio di una certa cultura xenofoba e razzista, nonchè ipocritamente "cattolica" e "di famiglia".
Mi spego. La 16enne viene beccata dal fratello che ha avuto un rapporto (ed al fratello che glie ne cale? al di la di consigli da fratello, perchè la minaccia? perchè "la famiglia viene disonorata"? Perchè "Gesù piange"? Mah, tutte queste domande col cavolo che si sono sentite o fatte). Lei per "giustificarsi" dice che è stata violentata dai Rom (parallelismo con Erika ed Omar che accusavano gli albanesi di quello che avevano fatto loro... tanto sono inferiori!) Ed è bellissimo vedere che un rapporto consenziente, che dovrebbe dare felicità, la ragazza per paura del fratello o delle "conseguenze" (mamma mia che cultura triste, povera Italia...) afferma di aver subito la più brutale violenza possibile da vivi.
Dopodichè, questi bravi signori organizzano, realizzandolo, un pogrom, BASATO SOLO SULLE PAROLE DI UNA 16ENNE IMPAURITA ED IMMATURA. E voi vi preoccupate del pazzo di Frenze? A me fa paura la gente, che è tanta, non i singoli...

Offline jegue98

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #13 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 06:57:44 »
Un ragazzo di 16 anni ucciso (sia pure in maniera preterintenzionale) dal suo migliore amico per una sigaretta, un settantenne che passa e ripassa con la macchina sul corpo di un "nemico" occasionale per un parcheggio, e l'elenco potrebbe continuare...
Sono saltati nervi e freni inibitori per tanti motivi, compreso l'humus di un malinteso spontaneismo che ha dissolto i canoni della comunicazione e dell'intrattenimento televisivi per poi estendersi a macchia d'olio nei comportamenti quotidiani.
Come dire che non serve neppure il razzismo per arrivare a gesti del genere: fermo restando che occorrerà indagare col massimo scrupolo sulla natura dell'episodio nella sua interezza, perché con dei piccoli pazzi che girano armati c'è poco da scherzare.
Piuttosto mi ha profondamente amareggiato e indignato la reazione della comunità senegalese, pronta ad avallare la matrice razzista dell'accaduto e a generalizzare ai danni di tutti gli Italiani, con un processo mentale anch'esso di inequivocabile stampo razzista.
Qualcosa del genere era già accaduto in Campania dopo un regolamento di conti contro esponenti della criminalità organizzata nigeriana: eppure era lampante che si trattasse di strategie atte ad eliminare la concorrenza - simili a quella che portò i Corleonesi a sterminare i vecchi boss della mafia palermitana fra gli anni '70 e '80 -, senza implicazioni diverse da quelle affaristiche.
Non vi sorge il dubbio che questi poveri sfruttati ecc. siano semplicemente più razzisti di noi?


Mi dispiace ma stavolta sono in netto disaccordo con te.
Il radunarsi e manifestare anche con parole dure, dopo che hanno ucciso due dei tuoi compaesani e feriti altri tre, senza alcun motivo, è non solo comprensibile ma anche giustificabile. Ovvio che non siamo tutti razzisti e che stiamo vivendo un periodo "particolare", ma non ci si può nascondere dietro un dito. Non è poi così ingiusto dire che gli Italiani sono razzisti. Io personalmente ne sento parecchie di storie allucinanti in giro. Poi si può discutere di tutto, di come accoglierli, di come farli integrare eccetera.
Never change the way you are...

zorba

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #14 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 07:46:01 »
(ilfattoquotidiano.it)

Chi è Gianluca Casseri, killer di estrema destra con la passione per il fantasy

(di Thomas Mackinson)

Le opere, le opinioni, la visione del mondo del killer di Firenze hanno trovato cittadinanza dentro e fuori la rete. Fino a quando, oggi, ha impugnato la magnum 357 scaricandola contro dei senegalesi e uccidendone due prima di rivolgerla contro se stesso. Gianluca Casseri era un simpatizzante di CasaPound Italia, afferma una nota dell’associazione di estrema destra. “Ma come altre centinaia di persone in Toscana, e altre migliaia in tutta Italia, alle quali, come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni e non solo in Cpi, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale”. Come a dire, era pazzo. Peccato che fino a oggi quel pazzo frequentasse con passione tutti gli snodi neri della rete in cui si annidano il culto dell’estrema destra, l’antisemitismo, il revisionismo. Tanto che sugli stessi siti gli internauti frequentatori abituali lo indicano non solo come un “eroe” ma come un “intellettuale”. Tutto per via di quella passione per il fantasy che ha coltivato fin da ragazzo e diffuso attraverso riviste, libri, circoli, siti e forum online. E’ lui stesso a raccontarla nella presentazione sulla fanzine dei cultori di Tolkien dell’ultimo romanzo esoterico “Le chiavi del caos”: “All’età di dodici anni, folgorato dall’incontro con H.P. Lovecraft, si aliena definitivamente dal cosmo ordinato che ci circonda. I suoi molteplici interessi nel fantastico, tutti rigorosamente inattuali, spaziano da Flash Gordon al cinema di fantascienza degli anni Cinquanta, dagli autori di Weird Tales ai film di Val Newton e oltre. Nel 2001, in pieno trionfo di Internet, ha la geniale idea di fondare una rivista cartacea, La Soglia, dove sfoga le sue manie multimediali. Per distrarsi dalle cose serie pare che faccia il ragioniere”.

Sulla sua collaborazione attiva con Casapound Italia, si diceva, si è scatenata una polemica tutta dentro l’estrema destra. “Con noi non c’entra nulla. Era un cane sciolto”, ripetono i luogotenenti del gruppo ma sono gli stessi frequentatori del sito a denunciare il loro tentativo di smarcarsi dalla figura dello scrittore-killer. Casseri, infatti, ha scritto più volte sull’Ideodromo, dove ci sono le linee teoriche di Cpi. Fino a qualche ora fa compariva una recensione della sua biografia su Adriano Romualdi, bandiera del neonazismo italiano, morto negli anni ’70. Ora non si trova più, come se fosse stato cancellato. “Ma come – scrive un simpatizzante – ora prendono le distanze da lui e rimuovono i suoi interventi, vergogna”.

Il nome di Casseri in rete è spesso abbinato alla sua rivista che edita fino al 2004 e poi al saggio “I protocolli del Savio di Alessandria” , nel quale – facendo il verso a Umberto Eco – rilancia la teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei, e le tesi negazioniste sull’Olocausto.

Chi lo ha frequentato lo descrive come un tipo introverso, chiuso e depresso. E in effetti la grande passione resta confinata in una sorta di sfogo personale, senza trovare né fuori né dentro il web il seguito sperato. Nel dicembre 2004 Casseri annuncia la cessazione delle pubblicazioni e lo fa con editoriale nel quale non c’è traccia di ragioni economiche, ma esprime il rammarico per la mancanza di un “pubblico”. “I nostri intendimenti – si legge ancora in rete – erano quelli di testimoniare l’esistenza di un modo di essere del fantastico, nonché promuovere una serie di dibattiti tra gli appassionati, in modo da stimolare una sana reazione nell’ambiente. Abbiamo finalmente preso atto che l’opera è assolutamente impossibile, visto che quell’ambiente (al di là di uno sparuto gruppo) non esiste più”.

Così la passione è diventa solitaria e si esterna solo nei circoli dell’estrema destra che – come Casapound a Pistoia – offrono ancora uno spazio di ascolto. “Ma attenzione perché è pericolosissimo derubricare il gesto di Casseri a follia. Certi commenti di ragazzotti esaltati che parlano di lui come un eroe impressionano, certo. Ma se passa ancora in giudicato l’idea del gesto folle rischiamo di far cadere gli ultimi anticorpi alla deriva della destra xenofoba”. Parola di Saverio Ferrari, tra i massimi esperti in materia, autore di numerosi saggi sugli ambienti neonazi e i legami con la destra politica più “presentabile” oltreché animatore del sito ‘Osservatorio democratico’. “Ancora non tutta la dinamica è chiara. Ma sembra ormai chiaro che non abbiamo a che fare con una follia improvvisata, con l’irrazionale che esplode, ma qualcosa che deve preoccupare molto di più. Abbiamo a che fare con una deriva sistematica che attraversa l’Europa e a tappe alterne si manifesta anche in Italia”. Perché qualcosa, quasi impercettibilmente, sta cambiando. “E’ in corso un’accelerazione in tutta Europa e in Italia siamo ad una fase di cambiamento perché da tempo la simbologia nostrana legata al fascismo viene lentamente sostituita con quella più radicale e pericolosa del neonazismo che non appartiene al simbolismo, alla cultura e alla propaganda della destra italiana. E in questo c’è una responsabilità oggettiva in chi presta il fianco a questa evoluzione. Il sindaco di Roma Alemanno, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà per fare due nomi di uomini delle istituzioni che hanno messo sotto la loro ala protettiva questi movimenti dell’estrema destra offrendo loro lo spazio per vivere, crescere ed evolvere verso forme ancora più radicali. Che esplodono un giorno, in un mercato di Firenze”.

Offline Er Matador

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #15 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 07:56:51 »
Ma solo io trovo un parallelismo tra questo pazzo e quello norvegese? I criticoni a prescidenre della civiltà scandinava (qui una cosa del genere non potrebbe succedere, ricordate?) che fine hanno fatto?
Situazioni come quella del pazzo norvegese o dell'ex alunno che entra in una scuola a apre il fuoco - storia sentita più volte negli Usa - vantano una casistica troppo vasta per non ricollegarle a qualche stortura, durezza umana e ambientale o che altro interna a quelle società.
Per solito i dati di fondo nell'identikit psicologico di chi compie certi gesti sono tre: pesantissima frustrazione personale, deficit cronico di rapporti umani (la solitudine, intesa nell'accezione peggiore, è terreno fertilissimo per la gestazione di teorie deliranti), manie o complessi a sfondo religioso.
Talvolta, negli individui più propensi all'ideologizzazione, si aggiungono improvvisate dottrine di superiorità, non necessariamente razziale.
Non è semplice identificare i fattori socio-ambientali collegabili a simili episodi con un nesso almeno parziale di causa-effetto, ma se ne possono suggerire almeno un paio.
Uno è legato al territorio, sia per la diversa densità di popolazione sia per il differente ritmo delle stagioni: vivere in una zona isolata, in mezzo a una natura ostile e con sei mesi di buio ininterrotto o quasi, per dire, non favorisce pensieri e caratteri particolarmente solari.
L'altro è il lato oscuro della privacy: una concezione dei rapporti umani meno improntata al controllo sociale, talvolta soffocante, fin troppo noto dalle nostre parti, ma che si traduce in maggiore indifferenza.
Quanto di peggio, insomma, per chi ha una vita sociale già minata da difficoltà varie e avrebbe piuttosto bisogno di essere tirato fuori dal proprio guscio.
Un tempo eravamo discretamente lontani da problemi del genere e, ferma restando l'antipatia per il "da noi non potrebbe succedere", le probabilità che pazzie e malesseri trovassero quello sfogo erano nel complesso inferiori in Italia rispetto ad altri Paesi.
Evidentemente non è più così, e il tuo parallelo potrebbe rivelarsi illuminante in tal senso: certe forme di alienazione hanno attecchito anche da noi, beninteso senza che questo ci abbia liberato da tare pregresse nostrane come il vetero-cattolicesimo della famigliola torinese.
Il peggio dei due sistemi, come ci capita da qualche tempo in tanti settori.

Il problema, e lo dico da persona sedicente di sinistra, non è nell'estremismo di destra di quest'uomo: ha solo trovato una giustificazione ideologica alle sue stesse paranoie [...] un pazzo è un pazzo
Tanto di cappello all'onestà intellettuale e alla logica del tuo ragionamento, ma concordo solo parzialmente con la conclusione.
Che la pazzia sia un elemento strettamente individuale è indubbio, ma la forma in cui si manifesta è del tutto asociale e svincolata dal contesto?
Personalmente sono più portato a ritenere follia e crimine come una sorta di "inconscio emerso" di una società, della quale esprimono lati oscuri almeno in parte collettivi.
L'errore consiste, a mio avviso, nel voler a tutti i costi considerare il razzismo come componente "sociale" nell'operato di questo individuo.
Il razzismo può avergli occasionalmente indicato su chi sfogare il proprio marciume interiore, ma rimango convinto - come ho cercato di spiegare nel mio precedente intervento - che il motore primario del suo operato sia un altro, se possibile ancor più inquietante.

A me, francamente, fa inorridire di più il rogo di Torino, quello si figlio di una certa cultura xenofoba e razzista, nonchè ipocritamente "cattolica" e "di famiglia".
Mi spego. La 16enne viene beccata dal fratello che ha avuto un rapporto (ed al fratello che glie ne cale? al di la di consigli da fratello, perchè la minaccia? perchè "la famiglia viene disonorata"? Perchè "Gesù piange"? Mah, tutte queste domande col cavolo che si sono sentite o fatte). Lei per "giustificarsi" dice che è stata violentata dai Rom (parallelismo con Erika ed Omar che accusavano gli albanesi di quello che avevano fatto loro... tanto sono inferiori!) Ed è bellissimo vedere che un rapporto consenziente, che dovrebbe dare felicità, la ragazza per paura del fratello o delle "conseguenze" (mamma mia che cultura triste, povera Italia...) afferma di aver subito la più brutale violenza possibile da vivi.
Dopodichè, questi bravi signori organizzano, realizzandolo, un pogrom, BASATO SOLO SULLE PAROLE DI UNA 16ENNE IMPAURITA ED IMMATURA. E voi vi preoccupate del pazzo di Frenze? A me fa paura la gente, che è tanta, non i singoli...
Sembra addirittura che il padre sottoponesse la figlia a periodiche visite dal ginecologo per testarne la verginità: una porcheria che ricorda quella messa in atto in piazza Tahrir ai danni delle dimostranti.
Ho citato Il Cairo per introdurre una breve riflessione a margine: se qualcuno aveva ancora dei dubbi, non c'è voluto l'Islam per portare nel nostro Paese il lezzo del fondamentalismo religioso.
Attenzione, però, a non interpretare in maniera distorta le analogie tra quella famiglia torinese e certe famiglie di immigrati, al cui interno le donne soffrono di uno status non troppo dissimile.
Secondo alcuni, la condizione sociale delle nostre nonne dovrebbe farci scendere dal piedistallo e renderci meno intolleranti verso culture più arretrare sotto questo profilo.
Nulla di più sbagliato. Quel passato e il presente di cui sopra dimostrano, casomai, quanto siano recenti e tuttora precarie certe conquiste. Che quindi vanno intese come non negoziabili e difese con ancora maggiore fermezza contro chiunque, italiano o straniero, le metta frontalmente in discussione.
Una postilla sul tuo ragionamento finale. L'aggressione al campo nomadi non è più o meno spontanea come un pogrom, bensì organizzata da un gruppo di teppisti collegati al mondo ultrà: gentaglia che non aspettava altro e ha colto subito il pretesto per inserirsi, in base a logiche tristemente note.
La "gente", però, c'entra eccome: perché le immediate e quelle sì spontanee manifestazioni di solidarietà, pur nella ben diversa compostezza, si sono basate proprio "SOLO SULLE PAROLE DI UNA 16ENNE IMPAURITA ED IMMATURA".

Mi dispiace ma stavolta sono in netto disaccordo con te.
Il radunarsi e manifestare anche con parole dure, dopo che hanno ucciso due dei tuoi compaesani e feriti altri tre, senza alcun motivo, è non solo comprensibile ma anche giustificabile. Ovvio che non siamo tutti razzisti e che stiamo vivendo un periodo "particolare", ma non ci si può nascondere dietro un dito. Non è poi così ingiusto dire che gli Italiani sono razzisti. Io personalmente ne sento parecchie di storie allucinanti in giro. Poi si può discutere di tutto, di come accoglierli, di come farli integrare eccetera.
Comprendo gran parte del tuo ragionamento: è quell' "Italiani razzisti" che proprio non mi va giù, anche per la gratuità se possibile ancora più evidente con cui è stato tirato in ballo in altre circostanze.
Rileggi un attimo quanto accaduto a Torino: là si è concluso senza alcuna verifica che era avvenuto uno stupro; qui si è concluso senza alcuna verifica che l'accaduto avesse una matrice razzista.
La cultura sottostante, pronta a venire in superficie alla prima emergenza, è la stessa: lo zingaro deve in qualche modo essere un delinquente o comunque uno che contravviene alle regole di fondo della nostra convivenza civile; l'italiano deve in qualche modo essere razzista o comunque prevenuto nei confronti degli immigrati.
Certamente esistono Italiani razzisti, come esistono zingari che contravvengono ecc. Ma quando automatismi del genere subentrano in maniera così scontata e irriflessa si è superato un confine pericoloso.
Se l'obiettivo è combattere il razzismo, c'è parecchio lavoro da svolgere in entrambe le situazioni.

Offline AlenBoksic

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #16 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 08:13:12 »
Il segretario fiorentino della Lçega dice che loro da mesi sottolineavano l'allarme sicurezza e il sindaco l'ha ignorato
 :-X

Mettendo in fila questo fatto, magari dovuto ad un matto, certo, ma che guarda caso ha canalizzato le proprie follie in tale direzione, con l'allucinante (e allucinato) raid torinese si capisce bene quali e quante siano le macerie morali in cui si trova questo paese.
Voglio 11 Scaloni

Offline AlenBoksic

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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #17 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 09:07:30 »
P.S.: Ma il porto d'armi ad uno che si vede in fotografia che è un matto chi gliel'aveva dato?
Voglio 11 Scaloni

Giglic

Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #18 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 09:43:31 »
P.S.: Ma il porto d'armi ad uno che si vede in fotografia che è un matto chi gliel'aveva dato?

Ah beh, se si vede in fotografia....
(eddai AB, sai fare meglio di così)

@Er Marador: è tutto molto interessante ciò che scrivi, e per la gran parte condivisibile. Ma io, che sono "semplice" - anche se mi auguro non semplicistico - ritengo la strage di Firenze qualcosa di "inevitabile" socialmente, nel senso che il singolo che si sente fuori dalla società per problemi paranoici o comunque di estremizzazione del pensiero ci sarà sempre. Il pogrom di Torino, invece è "figlio" di una certa mentalità, questa si modificabile, che anzi si dovrebbe poter modificare se la comunità si evolvesse...

Offline AlenBoksic

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  • Belgrado: se non la ami, non ci sei mai stato
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Re:Strage a Firenze: solo il gesto di un folle?
« Risposta #19 : Mercoledì 14 Dicembre 2011, 10:08:26 »



Mica occorre Lombroso, no?
Diamogli un encomio al questore che ha firmato il porto d'armi allora,
che ti devo dire.
Voglio 11 Scaloni