Autore Topic: Stendardo...primavera e inverno  (Letto 2712 volte)

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Offline Reflexblue

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #20 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:16:32 »
Senza entrare nello specifico perché mi sembra che società, giocatore e allenatore si stiamo rimpallando le responsabilità dell'equivoco, io sono sulla linea di ML.
Anzi, sono ancora più estremista. I calciatori, come altri colleghi ben pagati dello sport o dello spettacolo, hanno il privilegio di svolgere una professione piacevole, ricca di soddisfazioni e con un ritorno economico che va al di là di qualsiasi ragionevole rapporto con una persona comune.
In virtù di questo io credo sia corretto che in alcune circostanze, non mi chiedete ora come circoscriverle, siano tenuti a rinunciare ad alcuni diritti. Per esempio sapete come la penso sugli infortuni, no? Si stabilisce da contratto una quota di presenze, o meglio di disponibilità: se non la rispetti la società è autorizzata a decurtarti lo stipendio. Lo stesso vale per le vacanze di Natale. Hai i parenti in sudamerica e vuoi due o tre giorni in più per riabbracciarli? Cavoli tuoi, pagagli i biglietti e li fai venire in Italia. Oppure prendi il volo per tempo e torni ad allenarti insieme ai tuoi compagni italiani ed europei, come stabilito dal mister e dalla società. Vabbè, sono andato un po' OT.

Giglic

Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #21 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:16:35 »
Ma è la società stessa che ha detto che un mese era troppo. Ovvio che stendardo conoscesse la data da prima, meno ovvio che sapesse la data esatta del match prima della composizione degli ottavi e degli spostamenti televisivi.

Offline Skorpius

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #22 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:31:19 »
Quello dello sportivo professionista, ai massimi livelli, non è un mestiere come un altro.
Non prendi centinaia di migliaia di euro per giocare a pallone, nella vita reale.
Quindi utilizzare i parametri della vita reale per giudicare Stendardo non ha senso.
Fossi un dirigente dell'Atalanta cercherei qualunque appiglio per licenziarlo.
Poi famme causa, tanto sei avvocato, no?

PS: Manco pe na multa c'andrei, dall'avv. Guglielmo Stendardo. Che quando rispondeva alle interviste sembrava recitare la poesia di Natale imparata a memoria...

L'esame di Avvocato è il culmine di tre (dico tre) anni di lavoro.

Le cose sono due: o non gli permetti di fare pratica oppure DEVI fargli fare l'esame...

L'autorizzazione a fare l'esame è insita nell'autorizzazione a fare pratica... altrimenti non avrebbe senso
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

darienzo

Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #23 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:37:41 »
Io penso che il Pet coi suoi occhi chiari e col sorriso sulle labbra avrebbe detto al buon Willy: "Vai ragazzo, fatti onore, c'è bisogno di gente come te in questo nostro mondo"

Offline franz_kappa

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #24 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:41:46 »
Senza entrare nello specifico perché mi sembra che società, giocatore e allenatore si stiamo rimpallando le responsabilità dell'equivoco, io sono sulla linea di ML.
Anzi, sono ancora più estremista. I calciatori, come altri colleghi ben pagati dello sport o dello spettacolo, hanno il privilegio di svolgere una professione piacevole, ricca di soddisfazioni e con un ritorno economico che va al di là di qualsiasi ragionevole rapporto con una persona comune.
In virtù di questo io credo sia corretto che in alcune circostanze, non mi chiedete ora come circoscriverle, siano tenuti a rinunciare ad alcuni diritti.

Recentemente ho avuto modo di convenire assai spesso con le tue posizioni ma la frase che hio evidenziato in grassetto mi sconcerta. Letteralmente.
Trovo pericoloso e inquietante asserire un principio secondo cui alcuni diritti (a patto che il poter partecipare all'esame di Stato da avvocato lo sia. Si tratta infatti di una fattispecie affine alla 'formazione' o allo 'studio'? Non ne sono poi certo...) sono, come dire, condizionati dal reddito di chi dei medesimi diritti è il detentore.

Come dire: vogliamo forse sostenere che l'impiegato dipendente che ha diritto a tot giorni di permesso annuo per motivi di studio (esami universitari, ad esempio) può usufruire di tali giornate, pianificandoli con la società, solo se guadagna sino a 25mila o 50mila o financo 100mila euro netti annui? Sopra i 100mila euro di retribuzione annua, mi par di capire, per alcuni non ci sono cazzi: io ti rendo tanto ricco quindi se mi servi a lavoro non vai da nessuna parte. Boh, mi pare assurdo.  ::)

Trovo dunque assai più civile, coerente, efficiente e rispettoso dei diritti di tutti rifarsi ai regolamenti (universali o particolari che siano). Per tale motivo ribadisco la mia domanda, rimasta inevasa: Stendardo aveva diritto o no - in forza di prescrizioni esplicite del contratto nazionale di categoria o dei regolamenti interni al club o infine in relazione a un qualche accordo pattuito per iscritto con la società in sede di sigla del contratto - a usufuire del permesso per l'esame di Stato, magari comunicando la sua assenza con un preavviso ben preciso?

In assenza di tutte e tre queste opzioni è EVIDENTE che il giocatore non poteva che rispondere positivamente alla convocazione e ha dunque meritato la sanzione della società assentandosi in relazione al suo impegno con la prova per divenire avvocato.
La sanzione, tuttavia, non sarebbe certo giustificata "perché Stendardo è ricco e deve fare pippa, se la società lo convoca rimanda l'esame di Stato alla prossima sessione". Essa sarebbe congrua solo in ragione dell'esistenza di una palese violazione degli accordi contrattuali o di auto-regolamentazione dell'Atalanta.

In tal senso ogni rivendicazione, frutto di non meglio precisate intese verbali con il club, pare non avere ragion d'essere. Per quanto, da cittadino, io valuterei (ma sono un profano) la possibilità di indagare se c'è fondatezza nell'intenzione di adire le vie legali in presenza di una datore di lavoro che si rifiuti categoricamente di consentire a un suo dipendente (per quanto i calciatori sono dipendenti 'sui generis') di sostenere un esame di Stato.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline ML

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #25 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 16:45:00 »
Allora, devo modificare la mia opinione dopo essermi fatto rinfrescare la memoria da un mio amico avvocato (sono passati 10 anni da quando mi ero interessato io e nel frattempo faccio un altro lavoro...).
Funziona così: le date sono sempre le stesse, tre giorni d'esame dopo il 10 dicembre, tutti gli anni.
Dice il mio amico: "L'esame scritto puoi farlo anche a culo, andando senza prepararti, se sai scrivere. Ti devi allenare a scrivere i pareri, può bastare un corso super-intensivo di un mese, con 5 pareri al giorno, magari con insegnante privato. E' all'orale che devi portare 6 materie e ti ci vuole una vita".
Quindi mi correggo perché il preavviso di Stendardo, ancorché risicatissimo, potrebbe anche considerarsi congruo. E a quel punto ha sbagliato la società, delegando all'allenatore una decisione che invece era di sua esclusiva competenza.

Questo nel merito della questione. In generale, però, resto convinto che lo studio a questi livelli sia incompatibile con lo sport professionistico. Non è questione di "farsi una cultura", non stiamo parlando di leggere un libro o prendere una laurea magari mettendoci 15 anni, tipo Valerio Fiori. Se Stendardo passa lo scritto dovrà mettersi sotto a studiare in un modo che gli porterà via energie vitali. Domandate a chi ci è passato. Io mi sono talmente spaventato che poi ho lasciato perdere, anche perché nel corso degli anni mi sono accorto di non avere tutta questa gran passione per il diritto. Se io società pago centinaia di migliaia di euro un atleta, pretendo che mi dia il 100%. Se pensa di cavarsela con i ritagli di tempo e di energie, perché nel frattempo ha superato i 30 anni e pensa al suo futuro, ne possiamo discutere apertamente ma a quel punto cambiano i parametri retributivi.

Teo

Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #26 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:11:21 »
Ecco l'art. 9 del contratto collettivo vigente:

9.1 La Società ha il dovere di promuovere e sostenere, in armonia con le aspirazioni dei calciatori
con cui è legata da rapporto contrattuale, iniziative o istituzioni per il miglioramento ed incremento
della cultura.

9.2 Spetta alla F.I.G.C., d’intesa con l’A.I.C., indicare le condizioni cui devono attenersi le Società,
compatibilmente con le esigenze dell’attività sportiva, per agevolare la frequenza dei corsi e la
preparazione agli esami dei calciatori, che intendano proseguire gli studi o conseguire una
qualificazione professionale ovvero titoli di studio di ogni ordine e grado, compresa l’istruzione
universitaria.


-----

La FIGC, naturalmente, non ha emanato alcun "decreto attuativo", riguardo il comma 2: si può dire che, in difetto di questo e non essendo quindi stati definiti i limiti di compatibilità con "le esigenze dell'attività sportiva", Stendardo fosse tenuto a programmare il suo esame in modo da non interferire con "l'attività sportiva"? Tutto il contrario: è il comma 1 che impone alle società di sostenere "iniziative o istituzioni per il miglioramento ed incremento
della cultura": ne consegue che Stendardo, nei limiti fissati dall FIGC, è libero di dare il suo esame di laurea: se la FIGC non ha messo paletti, vuol dire che non ce ne sono, e non il contrario. Stendardo ha perfettamente ragione, quindi, a mio modo di vedere.

Va anche detto che la Legge 91 equipara i calcaitori a lavoratori dipendenti, per molti aspetti: compresi evidentemente quelli relativi ai permessi per esami ecc.

Offline franz_kappa

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #27 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:18:11 »
Finalmente uno che si è preso la briga di rifarsi ai regolamenti in materia, abbandonando il campo (ahinoi troppo aleatorio) dei "secondo me". Ora la discussione potrà svilupparsi fondandosi su elementi oggettivi che, magari, potranno essere dibattuti. Esempio: confermo il mio dubbio (da ignorante in materia) sul fatto che "la qualificazione professionale ovvero titoli di studio di ogni ordine e grado, compresa l’istruzione universitaria" possa ricomprendere anche l'esame di Stato per l'iscrizione a un ordine professionale. Sarei interessato a qualificati pareri da parte di professionisti (e ve ne sono a iosa in questo forum).

Ciò detto mi compiaccio per l'approccio 'tecnico'. Bene così.  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aquilafelyx

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #28 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:20:45 »
per quello che può valere L'eco di Bergamo ha fatto un sondaggio e il 75% da ragione a Stendardo , per fortuna c'è ancora del buon senso in giro
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline ML

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #29 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:21:04 »
Ecco l'art. 9 del contratto collettivo vigente:

9.1 La Società ha il dovere di promuovere e sostenere, in armonia con le aspirazioni dei calciatori
con cui è legata da rapporto contrattuale, iniziative o istituzioni per il miglioramento ed incremento
della cultura.

Il "miglioramento e incremento della cultura" è una gran bella cosa, ma le giornate sempre 24 ore durano.
Un conto è fare l'università, magari prendendosi il proprio tempo. Un altro conto è preparare robe tipo l'esame da avvocato o il concorso da notaio o similari.
Lo studio serio è peggio di un lavoro, quanto a impegno richiesto. Quando devi studiare seriamente ti chiudi in casa e non vivi. Figuriamoci se hai tempo per allenarti o per stare con la testa alla partita di domenica prossima. Un bravo avvocato, magari lo stesso Stendardo tra due anni (anche se ci credo poco), te lo smonta in due secondi il "miglioramento ed incremento della cultura"...

Teo

Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #30 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:24:16 »
Il "miglioramento e incremento della cultura" è una gran bella cosa, ma le giornate sempre 24 ore durano.
Un conto è fare l'università, magari prendendosi il proprio tempo. Un altro conto è preparare robe tipo l'esame da avvocato o il concorso da notaio o similari.
Lo studio serio è peggio di un lavoro, quanto a impegno richiesto. Quando devi studiare seriamente ti chiudi in casa e non vivi. Figuriamoci se hai tempo per allenarti o per stare con la testa alla partita di domenica prossima. Un bravo avvocato, magari lo stesso Stendardo tra due anni (anche se ci credo poco), te lo smonta in due secondi il "miglioramento ed incremento della cultura"...

Leggi il comma 2: la FIGC e l'AIC devono indicare le condizioni ecc. ecc. "per agevolare la frequenza dei corsi e la
preparazione agli esami dei calciatori, che intendano proseguire gli studi o conseguire una
qualificazione professionale ovvero titoli di studio di ogni ordine e grado, compresa l’istruzione
universitaria."

Il fatto che Stendardo abbia diritto di laurearsi, pur facendo il calciatore, è fuori discussione.


Offline ML

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #31 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:26:52 »
Leggi il comma 2: la FIGC e l'AIC devono indicare le condizioni ecc. ecc. "per agevolare la frequenza dei corsi e la
preparazione agli esami dei calciatori, che intendano proseguire gli studi o conseguire una
qualificazione professionale ovvero titoli di studio di ogni ordine e grado, compresa l’istruzione
universitaria."

Il fatto che Stendardo abbia diritto di laurearsi, pur facendo il calciatore, è fuori discussione.

Stendardo si è già laureato da un pezzo. Qua stiamo parlando di qualcosa che è oltre la laurea. Ed è molto molto oltre il generico "miglioramento e incremento della cultura" di cui all'articolo citato. Se passa lo scritto e vuole avere chances all'orale dovrà farsi un culo che sarà come fare due lavori. Tu strapagheresti per un lavoro uno che nel frattempo ne fa anche un altro? Io col cavolo.

Offline Drenai

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #32 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:28:06 »
ma infatti stendardo si è già laureato. e nessuna delle società dove ha giocato si è lamentata.

qua si tratta dell'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato, che comunque stendardo non eserciterà finchè ricopre quella di calciatore. che c'entra con l'accrescimento della cultura?
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline franz_kappa

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #33 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:28:29 »
Il fatto che Stendardo abbia diritto di laurearsi, pur facendo il calciatore, è fuori discussione.
Però si sta parlando di esame di Stato per diventare avvocato, tutt'altra fattispecie. Se ho capito bene il senso del tuo post...

Ah, ho letto dopo aver postato (inutilmente, a questo punto) e debbo dire:
vedi ML e Drenai
Buon viaggio, caro Piero.

Teo

Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #34 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 17:58:59 »
Però si sta parlando di esame di Stato per diventare avvocato, tutt'altra fattispecie. Se ho capito bene il senso del tuo post...

Ah, ho letto dopo aver postato (inutilmente, a questo punto) e debbo dire:
vedi ML e Drenai

Ho approfondito ancora. Non trovo elementi che escludano categoricamente che l'esame di abilitazione alla professione non rientri né nella "formazione professionale" nè nei "titoli di studio": tra i quali trovo invece le "scuole di specializzazione", e in Italia esistono le "scuole di specializzazione per le professioni legali":

La Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali (SSPL) – che trova le sue origini nella riforma degli ordinamenti didattici universitari varata con L. 19 novembre 1990 n. 341 e successivamente definita con la Legge 15 maggio 1997 n. 127 e con il D.Lgs. 17 novembre 1997 n. 398 – ha l'obiettivo formativo di sviluppare negli studenti l'insieme delle attitudini e delle competenze caratterizzanti la professionalità dei magistrati, degli avvocati e dei notai, anche con riferimento alla crescente integrazione internazionale della legislazione e dei sistemi giuridici e alle più moderne tecniche di ricerca delle fonti.

Titolo di ammissione:
Per l'accesso alla Scuola è richiesta la laurea quadriennale in Giurisprudenza, ora laurea magistrale, o la laurea specialistica in Giurisprudenza, purché conseguita in data precedente a quella fissata per il test d'ingresso (per l'a.a. 2012-2013 è possibile l'iscrizione all'esame di ammissiione entro il 5 ottobre a condizione che il titolo venga conseguito prima del 24 ottobre).

--------------------------

Appare pacifico che il comma 2 dell'art. 9 dell'accordo collettivo comprenda anche i corsi post-laurea, e nel caso specifico quelli che preparano all'esercizio della professione di avvocato": appare quindi del tutto insensato che si possa impedire allo Stendardo Guglielmo di disporre di agevolazioni al fine di completare tale percorso formativo con l'esame di abilitazione alla professione, senza il quale il corso non avrebbe alcun senso.

Offline ML

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #35 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 18:09:41 »
Guarda, tutto è meno che pacifico. Al contrario la questione è estremamente complessa, specie se consideri che per fare l'esame da avvocato devi prima aver svolto un tirocinio che prevede, fra l'altro, la presenza a un tot di udienze. Devi anche indicare lo studio presso il quale lo svolgi, il tirocinio. Io indicai quello del mio amico che in quanto tale mi lasciò libero di studiare altro per poi mettermi a fare quel che faccio adesso, ma credo che la prassi abituale sia un po' differente. Del tipo che a studio ci devi andare e le cause le devi seguire per bene, al di là della firma che metti quando vai a fare presenza. Resto convinto che un bravo avvocato possa rivoltare come un calzino il concetto di "miglioramento e incremento della cultura" e che allo stesso tempo possa dimostrare l'incompatibilità di un tirocinio svolto seriamente con la professione di calciatore professionista. Ma è solo una mia opinione, in attesa di una controversia che faccia giurisprudenza. Esattamente com'è un'opinione sostenere che è del tutto insensato che si possa impedire allo Stendardo Guglielmo etc. etc.

Pagaja

Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #36 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 18:10:03 »
A me è sembrato che tutta l'Atalanta, panchina compresa, stessero facendo gli esami da avvocato. Per non parlare del portiere.

Offline Skorpius

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Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #37 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 19:00:44 »
Franz i diritti no ma le tutele si
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Offline cuchillo

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #38 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 23:06:18 »
Non so, fossi stato il Presidente dell'Atalanta non solo avrei accordato a Stendardo il permesso per sostenere l'esame ma lo avrei incoraggiato e avrei cominciato a pensare a una festa, pagata dalla Società, in caso di superamento dello stesso.
Ripeto, poteva essere un bello spot per l'Atalanta. La considero una grande occasione persa.
Aggiungiamoci pure questo squallido balletto permesso sì, "permesso no", tanto preavviso, poco preavviso per arrivare a quella faccia di travertino di Colantuono.
I giocatori hanno molto tempo libero, credetemi. Mi è capitato di parlare con un paio di ex giocatori professionisti. Sarà capitato anche a voi.
Si allenano 2 ore al giorno. Hanno più di 40 giorni di ferie durante il periodo estivo. Hanno un giorno libero a settimana, tutte le settimane, crollasse il mondo. Ma di cosa parliamo?
Un calciatore non ha tempo per studiare? Ma veramente?
Ma quanto sarà difficile st'esame da avvocato, suvvìa?
Ma vi capita mai di leggere qualche ricorso? A me capita spesso, purtroppo. Faccio fatica, spesse volte, a credere che il redattore di quel testo abbia davvero superato la terza media. Gente che non conosce l'italiano, figuriamoci il diritto.
So di cosa parlo.
Non mi scandalizzo. Tanto, poi, è la tua biografia e la tua credibilità che ti fa avere clienti mica il timbro professionale.
Stendardo non ha svolto correttamente il tirocinio? E pazienza. Mi autodenuncio anch'io, allora.
Io, per esempio, ho pagato e pago un ordine senza svolgere la professione. Faccio un altro mestiere. E non ho generato alcun costo sociale per la collettività.

D'accordo con darienzo. Petkovic avrebbe detto così. Ci sono gli uomini e ci sono i cialtroni. Invece de vergognasse per come ha preparato la partita di Coppa Italia parla de Stendardo. Ma vergognati.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Skorpius

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Re:Stendardo...primavera e inverno
« Risposta #39 : Giovedì 13 Dicembre 2012, 23:18:56 »

Ma quanto sarà difficile st'esame da avvocato, suvvìa?
Ma vi capita mai di leggere qualche ricorso? A me capita spesso, purtroppo. Faccio fatica, spesse volte, a credere che il redattore di quel testo abbia davvero superato la terza media. Gente che non conosce l'italiano, figuriamoci il diritto.
So di cosa parlo.

(....)
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