www.gazzetta.itLa squadra di Reja passa 3-2 grazie a una doppietta del tedesco ora la Juve è a un punto. Ma i giallorossi di Cosmi meritavano molto di più in un match rimasto aperto fino alla fine. Gol di Ferrario e Di Michele per i salentini, prima rete di Cana in serie ALa Lazio non molla la presa: espugna Lecce vincendo 3-2 e si porta a un punto dalla capolista Juventus dopo l'anticipo del sabato sera. Merito soprattutto del suo fuoriclasse: Miroslav Klose ha infatti tirato fuori dai guai la squadra di Reja, sorpresa dalla grinta e dalla velocità di un Lecce che si è arreso solo a 4 minuti dalla fine quando stava spingendo per il colpo del k.o. Invece è arrivata la giocata degli uomini di peso della squadra di Reja: cross di Cisse e testa di Klose per la dopietta personale e un sorriso grande così dopo tanta, tanta sofferenza. Il debutto di Serse Cosmi sulla panchina del Lecce ultimo in classifica non si presenta semplicissima. Arriva la Lazio che in trasferta ha conquistato più punti di tutti: 14. Numero che impressiona se paragonato a quanto fatto dai salentini in casa fino a questo momento: appena uno solo degli 8 punti raccolti finora in classifica sono arrivati al Via del Mare, oltretutto subendo sempre almeno una rete. Per Klose e Rocchi, confermati in attacco con Cisse per la terza volta in panchina, il compito di confermare la serie negativa dei giallorossi. I padroni di casa sperano nella verve del colombiano Muriel, schierato accanto a Di Michele davanti che rientra dall'infortunio dopo due mesi, che si è sbloccato nel match perso col Napoli nell'ultimo turno e che potrebbe approfittare di una retroguardia biancoceleste improvvisata. Oltre all'infortunato Dias si è infatti aggiunto il forfeit di Konko, con Stankevicius schierato così esterno destro e la coppia centrale composta da Diakité e Biava. Problemi anche nella difesa leccese: prima del via subito un guaio per Cosmi, con Esposito che si è fermato per un lieve risentimento muscolare nel lavoro di rifinitura. Al suo posto in campo Ferrario.
PRIMO TEMPO — La Lazio parte trotterellando, con l'evidente intenzione di gestire il possesso palla e mantenere il gioco nella metà campo leccese. Ma ben presto il piano salta. Il Lecce è cortissimo, con Muriel solo davanti, Obodo che fa sentire la sua presenza davanti alla difesa salendo a supporto di un centrocampo ulteriormente ingolfato da Di Michele che rientra e dà una mano. Il risultato è tanta pressione dei giallorossi in mezzo, con linee strettissime che permettono a Muriel, Cuadrado e Di Michele di liberarsi facendo danni in una difesa laziale che balla parecchio. E il patatrac arriva dopo appena 11 minuti. Vola Di Michele verso l'area, Marchetti esce incontro all'attaccante e lo atterra. Rigore indiscutibile e giallo per il portiere della Lazio. Lo stesso Di Michele calcia e realizza l'1-0. La Lazio è in evidente difficoltà, con la difesa statica che entra in crisi a ripetizione di fronte alle geometrie rapide messe in atto da Muriel, Cuadrado e Di Michele. E Marchetti con tre interventi prodigiosi salva la baracca fino al 28', quando la Lazio, che spinge poco con gli esterni e non riesce a pungere con Rocchi, guadagna un angolo. In area Diakité di testa mette a due passi dalla linea di porta, dove Klose è in agguato e brucia Benassi. Cosmi chiama a quel punto Oddo invitandolo a spingere. E il Lecce torna davanti con generosità, mantenedo grande aggressività in mezzo. La Lazio riesce a mantenere inalterato il risultato al termine di 45 minuti giocati alla grande dai giallorossi, che sfioran il gol ancora con Cuadrado e Muriel.
SECONDO TEMPO — Reja corre ai ripari nello spogliatoio: fuori un Rocchi poco incisivo sebbene generoso: spazio a Cisse accanto a Klose. In più Biava, fermato da problemi muscolari, viene rilevato da Cana. Anche per il Lecce problemi: Tomovic con prolemi alla coscia lascia spazio a Giandonato. Entrambe le squadre passano dunque a difese a tre con un centrocampo ancora più folto. Il Lecce col 3-5-2, la Lazio col 3-4-1-2. E appena il tempo di partire che la Lazio arriva al gol. Bravo Klose a tenere il pallone, vede arrivare nel canale in mezzo Cana e lo seve: l'albanese si beve in corsa la difesa leccese e mette a segno il suo primo gol in serie A. La squadra di Cosmi accusa il colpo e non riesce più a mantenere ritmo e geometri del primo tempo. In più al 10' Giandnato, nel contrastare Hernanes, si infortuna ed è costretto a uscire in barella uscendo per l'ingresso di Grossmuller. Ma la partita non finisce qua. Perché il Lecce ci crede e spinge con grandissima aggressività. E arriva il 2-2 al 13': sugli sviluppi di una punizione la palla rimbalza verso sinistra, Muriel si fionda e alza verso l'area, dove il primo ad arrivare è Ferrario che insacca di testa. Il match cambia ancora una volta. Il Lecce ha in pugno la partita, con due uomini sempre pronti su ogni portatore di palla biancoceleste. Il centrocampo non filtra più e da questo mmento sono continui cambiamenti di fronte, ma se la Lazio non è mai pericolosa, il Lecce dà sempre la sensazione di poter far male. A farsi male per davero è però Marchetti, cha accusa problemi muscolari alla coscia destra e deve lasciare spazio a Carrizo. Problemi anche per Mesbah, che però resta in campo nonostante evidenti problemi di mobilità. Giacomazzi arretra e di fatto gioca sulla linea dei difensori. Ma non è un guaio troppo grosso per il Lecce, che continua a creare apprensione alla Lazio tenendo così lontano dalla propria metà campo il gioco in una partita che somma a questo punto errori su errori. Ben altro spessore la ripresa rispetto a un primo tempo di gran lunga più bello. E proprio quando il Lecce ha iniziato a spingere per chiudere la partita, arriva il 3-2 della Lazio. Cisse controlla un pallone sulla destra, fa partire un traversone verso l'area: Klose stacca di testa per uno splendido gol che beffa Benassi. Il Lecce non ci sta e prova a reagire, ma accusa il colpo e la convinzione non è più quella di prima. Ancora un k.o. casalingo per i giallorossi, 17 punti esterni della Lazio.
Nicola Melillo