Autore Topic: Quando la Lazio fu salvata da un napoletano  (Letto 2954 volte)

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Offline The Loner

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #20 : Sabato 10 Dicembre 2011, 18:04:16 »
Grazie a Giangoverni per averci rinfrescato la memoria riguardo quella storia.
Storia che già conoscevo, come credo molti altri qui, ma non ovviam nte nei particolari rivelati nell'articolo.

2 righe anche per Lorenzo. È stato sicuramente un grande allenatore, gli vanno riconosciuti parecchi meriti, come quelli citati da Mazzola. Lo sbaglio in quel periodo non fu suo, ma di Chinaglia che lo tolse dal pensionato e lo portò a una Lazio che non ne aveva affatto bisogno. Il calcio si era evoluto e credo lui non fosse più adatto al nostro.
Io ricordo quel campionato quasi con angoscia. Passavo un momento particolare anche personalmente e le notizie dal campo, e non solo, contribuirono a rendermi la vita difficile.

Offline aquilafelyx

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #21 : Sabato 10 Dicembre 2011, 18:06:20 »
Filisetti , era Filisetti che doveva marcare la gallina ;)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Mazzola

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #22 : Sabato 10 Dicembre 2011, 18:24:59 »
Filisetti , era Filisetti che doveva marcare la gallina ;)

Pure Zanetti...(forse erano le lettere finali del cognome)

Nella vulgata popolare si racconta che impose al terzino laziale Zanetti, in difficoltà negli spostamenti laterali stretti, di rincorrere per ore e catturare una gallina presente nel campo di allenamento di Tor di Quinto.

Da LazioWiki.

Per quanto riguarda il 1984/85...quando tornò aveva 62 anni, quattro anni in meno di Reja, per dire. Ma probabilmente i 60 anni di venticinque/trenta anni fa erano differenti da quelli di oggi.

Offline giangoverni

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #23 : Sabato 10 Dicembre 2011, 18:51:19 »
Potrei risponderti che ci fece pure tornare due volte in serie A (tra l'altro è l'unico che ci ha fatto arrivare primi....).

Se ne potrebbero dire tante.
Ma vorrei ricordare che grazie a lui furono acquistati Chinaglia, Wilson, Nanni, D'Amico (portato in ritiro a 15 anni e 9 mesi !!!) ...quattro/undicesimi (e che quattro !) della Lazio scudetto.
Bastano ? Se non bastano potrei aggiungere Oddi e Moriggi, Facco, Polentes e...Mazzola rincalzi di quella squadra.

Mi piacerebbe che chi parla di Lorenzo (non mi riferisco a te, dico in generale) non raccontasse sempre del pullman che passa con il rosso, delle magliette bruciate e della gallina di Zanetti.



Perchè sennò sembra sempre che parliamo di Oronzo Canà e della Longobarda.
E mai di un allenatore che, mi dicono, fosse molto ma molto bravo.

Con quei giocatori ci portò in B.

Offline aquilafelyx

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #24 : Sabato 10 Dicembre 2011, 19:01:57 »
Pure Zanetti...(forse erano le lettere finali del cognome)

Nella vulgata popolare si racconta che impose al terzino laziale Zanetti, in difficoltà negli spostamenti laterali stretti, di rincorrere per ore e catturare una gallina presente nel campo di allenamento di Tor di Quinto.

Da LazioWiki.

Per quanto riguarda il 1984/85...quando tornò aveva 62 anni, quattro anni in meno di Reja, per dire. Ma probabilmente i 60 anni di venticinque/trenta anni fa erano differenti da quelli di oggi.

quella di Zanetti non la conoscevo , ero troppo piccolo :)
M'illumino di Lulic

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Mazzola

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #25 : Sabato 10 Dicembre 2011, 19:57:12 »
Con quei giocatori ci portò in B.

Se vedi solo "nero" è inutile.

BobCouto

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #26 : Sabato 10 Dicembre 2011, 20:27:37 »
Però per lui non c'è mai stato un riconoscimento, mai un invito a una trasmissione, mai una targa, un invito ufficiale. Niente. Neppure per il Centenario quando furono riusumati tutti. Fui io, proprio per il Centenario, durante una maratona radiofonica, a ricordare Don Antonio (l'ho avuto come direttore ma non sono mai stato capace di chiamarlo direttore perché per tutti era ed è "Don Antonio", come si addice ai grandi signori napoletani).

Vabbè, ma mica si può celebrare una "furbata" del genere (ammesso che veramente la CAF si sia fatta influenzare dalla "soffiata").

Complimenti a lei comunque, e anche a Guido che si occupa del campionato del menonove, era ora lo facesse...  :D

Mazzola

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #27 : Sabato 10 Dicembre 2011, 21:11:03 »
Tornando in topic.

Lo ricordo intervistato (Ghirelli) proprio nel tuo "Ritratti" dedicato al grande Torino (Soltanto il Cielo li dominò).

Ed è pure metà del mio avatar.

Trippanera

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #28 : Sabato 10 Dicembre 2011, 21:18:49 »
State parlando di Don Juan?
Questo è il suo curriculum... per chiudere la bocca a qualcuno.

Competizioni nazionali 

Campionato argentino: 4
San Lorenzo: Nacional 1972, Metropolitano 1972
Boca Juniors: Nacional 1976, Metropolitano 1976

 Coppa Italia: 1
Roma: 1964[1]


Competizioni internazionali 

Coppa Libertadores: 2
Boca Juniors: 1977, 1978

 Coppa Intercontinentale: 1
Boca Juniors: 1978

Nonché finalista in coppa campioni con l'Atletico Madrid, la notte che solo un goal del bayern al 93° lo privò del titolo.

Offline giangoverni

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #29 : Sabato 10 Dicembre 2011, 21:54:24 »
Se vedi solo "nero" è inutile.

Io vedo nero su Lorenzo perché ho vissuto il precampionato 1972 quando Lorenzo tramava contro Maestrelli, mandando avanti un gruppo di tifosi VIP (tra i quali purtroppo figurava anche Gian Casoni) che agivano sotto il nome di "La cosceinza della Lazio". Per fortuno Lenzini tenne duro e la Lazio vinse il suo primo scudetto sotto la guida del grande Tommaso.
Ricordo che una sera da Dante alla Taverna dei Gracchi Lenzini cacciò dal suo tavolo due persone che si erano espresse a favore di Lorenzo.

Aquilotta del Nord

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #30 : Sabato 10 Dicembre 2011, 22:33:13 »
Che bel topic, grazie giangoverni  :)

Offline aquilafelyx

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #31 : Domenica 11 Dicembre 2011, 00:02:38 »
ma si è mai saputo chi era la signora che telefonò in Rai per dare l'indiscrezione , fosse vera tutta la storia Lei avrebbe diritto ad un monumento 8)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Fulcanelli

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #32 : Domenica 11 Dicembre 2011, 00:45:33 »
Zanetti era quello costretto ad allenarsi inseguendo la gallina. Ed era l'epoca del miglior Lorenzo, quello che di lì a poco fece in figurone ai mondiali inglesi guidando l'Argentina.
Filisetti (era l'epoca del Lorenzo ormai preda dell'arteriosclerosi) invece fu coinvolto nella pretesa del Mister che per marcare non ricordo chi della Samp doveva dimagrarire x chili in settimana, per essere "leggero" come l'avversario. Con il risultato che Filisetti la domenica non si reggeva in campo.
Ghirelli. A me sembra di ricordare che il colpo di.. mano di Ghirelli fu dovuto al fatto che la sentenza x fare sparire la Lazio era già scritta prima del processo, e le indicrezioni convergevano su tale decisione. Facendo annunciare la sentenza di retrocessione prima che la sentenza fosse ufficialmente annunciata, Ghirelli diede scacco matto, facendo intendere che si trattava davvero di sentenza già scritta. A quel punto se i giudici avessero annunciato la condanna alla retrocessione come detto dal TG, avrebbero confermato il processo farsa. Quindi dovettero cambiare strategia e sentenza per non sputtanarsi.

Offline giangoverni

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #33 : Domenica 11 Dicembre 2011, 00:49:08 »
Tornando in topic.

Lo ricordo intervistato (Ghirelli) proprio nel tuo "Ritratti" dedicato al grande Torino (Soltanto il Cielo li dominò).

Ed è pure metà del mio avatar.

E' vero avevao visto soltanto il libro di Brera, che ritengo inferiore a quello di Ghirelli. Tu li hai letti, che ne pensi? C'è un'altra bellissima storia del calcio molto più recente: "Calcio" pubblicato da Rizzoli e scritto da John Foot, vero non è uno scherzo: si chiama veramente Foot.
Nella storia del Grande Torino intervistai un altro grande giornalista, Tosatti, figlio di uno dei tre giornalisti che stavano sull'aereo.

POMATA

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #34 : Domenica 11 Dicembre 2011, 00:51:21 »
Che poi la Lazio non doveva proprio essere punita in quanto non poteva controllare la vita extra-lavorativa dei suoi impiegati e quindi sta caxxo de responsabilità oggettiva non doveva essere applicata.

Offline giangoverni

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #35 : Domenica 11 Dicembre 2011, 00:51:45 »
Zanetti era quello costretto ad allenarsi inseguendo la gallina. Ed era l'epoca del miglior Lorenzo, quello che di lì a poco fece in figurone ai mondiali inglesi guidando l'Argentina.
Filisetti (era l'epoca del Lorenzo ormai preda dell'arteriosclerosi) invece fu coinvolto nella pretesa del Mister che per marcare non ricordo chi della Samp doveva dimagrarire x chili in settimana, per essere "leggero" come l'avversario. Con il risultato che Filisetti la domenica non si reggeva in campo.
Ghirelli. A me sembra di ricordare che il colpo di.. mano di Ghirelli fu dovuto al fatto che la sentenza x fare sparire la Lazio era già scritta prima del processo, e le indicrezioni convergevano su tale decisione. Facendo annunciare la sentenza di retrocessione prima che la sentenza fosse ufficialmente annunciata, Ghirelli diede scacco matto, facendo intendere che si trattava davvero di sentenza già scritta. A quel punto se i giudici avessero annunciato la condanna alla retrocessione come detto dal TG, avrebbero confermato il processo farsa. Quindi dovettero cambiare strategia e sentenza per non sputtanarsi.

Esatto!

Offline Fulcanelli

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #36 : Domenica 11 Dicembre 2011, 01:09:12 »
Che poi la Lazio non doveva proprio essere punita in quanto non poteva controllare la vita extra-lavorativa dei suoi impiegati e quindi sta caxxo de responsabilità oggettiva non doveva essere applicata.

Non era solo una questione di responsabilità oggettiva. Il nodo giuridico messo in luce a suo tempo dall'avvocato Dean, nostro difensore, era che Vinazzani e e il suo amico Carbone avevano parlato sì per telefono della possibilità di taroccare qualche partita pro Lazio, ma non avevano mai messo in atto alcuna iniziativa perché si passasse dal chiacchiericcio al tentativo.
Se due tizi parlano per telefono della possibilità di fare una rapina a una certa banca per sanare i bilanci familiari, non si può accusarli di tentata rapina, a meno che non si siano già mossi per provare a preparare il delitto, procurandosi informazioni, armi ecc.
Tra l'altro, nelle intercettazioni Vinazzani diceva a Carbone che non era possibile combinare pro Lazio, perché la Lazio non aveva il becco di una lira.
Oggi per una cosa del genere al massimo Vinazzani sarebbe stato condannato per violazione dell'obbligo di corretto comportamento. E la società non sarebbe stata tirata in ballo. Invece fu -9. Un'enormità. Qualche anno dopo l'Udinese, per un approccio (proprio con la Lazio) diretto di Pozzo (quindi responabilità diretta e non oggettiva) x avere i punti salvezza in una partita, fu condannata a "soli" 4-5 punti di penalizzazione nella stagione successiva, e senza che si pensasse di chiedere la retrocessione..
Continuo a pensare che alla giustizia sportiva serva un chiaro codice delle pene. Ora come ora ogni giudice fa come gli pare. Troppa discrezionalità. Ma è proprio ciò che si vuole.

Anselazio

Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #37 : Domenica 11 Dicembre 2011, 01:55:46 »
Filisetti (era l'epoca del Lorenzo ormai preda dell'arteriosclerosi) invece fu coinvolto nella pretesa del Mister che per marcare non ricordo chi della Samp doveva dimagrarire x chili in settimana, per essere "leggero" come l'avversario. Con il risultato che Filisetti la domenica non si reggeva in campo.

doveva marcare Trevor Francis...

Offline Er Matador

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #38 : Domenica 11 Dicembre 2011, 13:01:09 »
In occasione della sua scomparsa, ricordo una nota ricorrente nei commenti dei tifosi di più lunga memoria: il rimpianto per il fatto che i relativamente giovani come il sottoscritto si fossero persi il primo Lorenzo.
Perché non avevano vissuto l'atmosfera creata da un tecnico che "riusciva a farci sentire un po' grandi anche se non lo eravamo" (le parole erano più o meno queste).
Perché avrebbero ricordato solo il penoso vecchietto di quella sciagurata stagione, della quale erano invece testimoni, facendo involontariamente un torto alla sua memoria.
Questo è più o meno quanto lessi all'epoca su LN.
Approfitto per chiedere a Giangoverni, del quale apprezzo come al solito lo scrupolo documentale: quanto è diffusa la sua opinione su Lorenzo presso chi ricorda di persona la sua prima esperienza dalle nostre parti?

Offline giangoverni

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Re:Quando la Lazio fu salvata da un napoletano
« Risposta #39 : Domenica 11 Dicembre 2011, 14:12:49 »
Io vedo nero su Lorenzo perché ho vissuto il precampionato 1972 quando Lorenzo tramava contro Maestrelli, mandando avanti un gruppo di tifosi VIP (tra i quali purtroppo figurava anche Gian Casoni) che agivano sotto il nome di "La cosceinza della Lazio". Per fortuno Lenzini tenne duro e la Lazio vinse il suo primo scudetto sotto la guida del grande Tommaso.
Ricordo che una sera da Dante alla Taverna dei Gracchi Lenzini cacciò dal suo tavolo due persone che si erano espresse a favore di Lorenzo.

Caro Er Matador, Lorenzo alla Lazio fece bene e fece male. Ti riassumo le performance della Lazio sotto la sua guida:
1962-63   Lazio promossa in A
1963-64   Lazio 8a in A
Lascia la Lazio e va ad allenare la Roma, dove colleziona soltanto brutte figure, compresa la famosa colletta per raccogliere i soldi della trasferta
1968-69   Lazio promossa in A
1969-70   Lazio 8a in A
1970-71   Lazio retrocessa in B con giocatori come Wilson e Chinaglia, Facco e Nanni, Polentes e Papadopulo. Viene cacciato
La Lazio sotto la guida di Maestrelli viene promossa di nuovo in A e inanellerà due campionati straordinari. Dopo il ritorno in A Maestrelli dovette subire la "congiura" di Lorenzo di cui ti parlo nella citazione. Per fortuna Lenzini resistette e la Lazio vinse il suo primo scudetto.