Autore Topic: Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi  (Letto 2950 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #20 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 08:46:44 »
perchè abbiamo leggi fatte male e tribunali che funzionano peggio da 150 anni , da una statistica risulta che solo il 5% dei processi per usura ed estorsione arrivano a sentenza definitiva , in un sistema tale sono pochi i folli che rinunciano a trovare compromessi con le organizzazioni mafiose

OT
Una riforma seria della giustizia, che snellisca i tempi e li renda degni di un paese civile, chhe faccia scattare la prescrizione da quando viene scoperto il reato e nond a quando viene commesso (come avviene in tutto il mondo), che utilizzi le notifiche online ecc ecc
è il primo passo indispensabile per rilanciare l'economia.
EOT
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Offline Skorpius

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« Risposta #21 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 08:54:42 »
OT
Una riforma seria della giustizia, che snellisca i tempi e li renda degni di un paese civile, chhe faccia scattare la prescrizione da quando viene scoperto il reato e nond a quando viene commesso (come avviene in tutto il mondo), che utilizzi le notifiche online ecc ecc
è il primo passo indispensabile per rilanciare l'economia.
EOT


Pensi davvero che il problema siano le notifiche?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

POMATA

Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #22 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 08:55:51 »

Pensi davvero che il problema siano le notifiche?

No, però intanto moderniziamoci ;D

Offline AlenBoksic

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #23 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 09:26:14 »
Appunto.
Cmq lo pensa Gratteri che mi parte qualxhe competenza in materia ce l'abbia.
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Offline Skorpius

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« Risposta #24 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 10:46:40 »
Appunto.
Cmq lo pensa Gratteri che mi parte qualxhe competenza in materia ce l'abbia.

A be' allora
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Baruch

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #25 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 11:30:24 »
siamo al punto che ho visto qui dentro criticare Saviano per il suo copiaincolla (ovvio che si possa criticare, non è la Madonna) quando il suo "copiaincolla" lo costringe a girare con la scorta. Evodentemente non c'era solo questo, caro Baruch, se gli altri da cui ha fatto CTRL-C CTRL-V non hanno corso gli stessi rischi. E' proprio QUESTO l'atteggiamentoche va cambiato, a mio mdodo di vedere, se anche una persona brillante come Baruch ci casca.

Non credo che tu abbia colto il significato della mia affermazione. Gli altri, caro Giglic, non hanno fatto copiaincolla. Gli altri, molti sono cari amici, molti li conosco per lavoro, hanno scritto per anni articoli su Casapesenna e Casal di Principe, sui processi di Napoli e su Forcella. Sono ragazzi che, loro sì, sono stati sui posti e si sono beccati minacce personali (il classico "occhio che poi succede qualcosa di brutto e non vogliamo che succeda") di fronte alle quali io forse sarei morto di infarto. E non solo nessuno gli dà una scorta, non solo nessuno gli dà solidarietà, ma non hanno nemmeno una redazione che gli paga le spese legali. In molti casi hanno un direttore che ostacola le loro attività (il caso emblematico di Siani, ma non è l'unico). Loro hanno avuto il "demerito" di aver rischiato in prima persona in posti chiamati Casapesenna. Saviano ha avuto il merito di ergere a bestseller Mondadori posti chiamati Gomorra. Facendo copiaincolla e aggiungendoci piccole dosi di romanzo, piccoli aneddoti mai avvenuti ma spacciati per verità documentale. Allora grande merito a Saviano per come ha saputo scuotere delle coscienze, compresa la tua, e grande rispetto per il modo in cui è costretto a vivere (anche se è lui a non avere grandissimo rispetto dicendo "tornassi indietro non lo rifarei"). Ma Saviano, piaccia o no, è un "privilegiato" che parla in Tv e a OccupyWallStreet, mentre chi si è sporcato le mani in alcuni casi non ha più un giornale su cui scrivere e ha una famiglia che non sa più come mantenere. Ultimo aneddoto: mio padre nel 1970 collaborava per la redazione sportiva de Il Mattino. Scriveva gli articoli sulle partitelle del campionato dilettanti. Un giorno fu inviato a Casapesenna. Mentre guardava il match un losco ragazzino, minorenne, si è avvicinato a lui, ha aperto la giacca mostrando la cintura ed una grossa pistola, e gli ha detto: "Stai attento a quello che scrivi". Mio padre poi si è riciclato nella fabbrica del nonno.

Giglic

Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #26 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 12:01:48 »
Non credo che tu abbia colto il significato della mia affermazione. Gli altri, caro Giglic, non hanno fatto copiaincolla. Gli altri, molti sono cari amici, molti li conosco per lavoro, hanno scritto per anni articoli su Casapesenna e Casal di Principe, sui processi di Napoli e su Forcella. Sono ragazzi che, loro sì, sono stati sui posti e si sono beccati minacce personali (il classico "occhio che poi succede qualcosa di brutto e non vogliamo che succeda") di fronte alle quali io forse sarei morto di infarto. E non solo nessuno gli dà una scorta, non solo nessuno gli dà solidarietà, ma non hanno nemmeno una redazione che gli paga le spese legali. In molti casi hanno un direttore che ostacola le loro attività (il caso emblematico di Siani, ma non è l'unico). Loro hanno avuto il "demerito" di aver rischiato in prima persona in posti chiamati Casapesenna. Saviano ha avuto il merito di ergere a bestseller Mondadori posti chiamati Gomorra. Facendo copiaincolla e aggiungendoci piccole dosi di romanzo, piccoli aneddoti mai avvenuti ma spacciati per verità documentale. Allora grande merito a Saviano per come ha saputo scuotere delle coscienze, compresa la tua, e grande rispetto per il modo in cui è costretto a vivere (anche se è lui a non avere grandissimo rispetto dicendo "tornassi indietro non lo rifarei"). Ma Saviano, piaccia o no, è un "privilegiato" che parla in Tv e a OccupyWallStreet, mentre chi si è sporcato le mani in alcuni casi non ha più un giornale su cui scrivere e ha una famiglia che non sa più come mantenere. Ultimo aneddoto: mio padre nel 1970 collaborava per la redazione sportiva de Il Mattino. Scriveva gli articoli sulle partitelle del campionato dilettanti. Un giorno fu inviato a Casapesenna. Mentre guardava il match un losco ragazzino, minorenne, si è avvicinato a lui, ha aperto la giacca mostrando la cintura ed una grossa pistola, e gli ha detto: "Stai attento a quello che scrivi". Mio padre poi si è riciclato nella fabbrica del nonno.

Ma questo è sottinteso, Baruch caro. Non sto affermando il contrario. Anzi ho proprio detto che Saviano, non essendo la Madonna, si può, si DEVE criticare. Ma se - per minacce, quieto vivere, omertà o quant'altro, i valenti e giovani redattori non sono letti e Saviano, che pubblica per Mondadori, si (ha la scorta proprio perchè il libro è stato letto) io tali beghe le lascerei un briciolino da parte. Non è importante se Saviano è un copione ed un inventore, dal mio punto di vista di lettore e di persona che cerca di informarsi, è importante che tali cose siano venute alla luce. E che sui Casalesi si sia squadrciato un primo velo (troppi se ne dovranno ancora rompere) anche grazie a Saviano. Non solo e non principalmente, ma anche.

A me, se uno copiandomi mi da ragione e supporta le mie battaglie in un'areana che non posso permettermi, rode forse un poco, ma poi capisco che alla fine ho vinto io. Non trovi? O pensi che le critiche a Saviano siano una maniera per combattere i casalesi e far tornare il senso dello stato a Casapesenna?
Nel nostro piccolo, io critico le posizioni di BobC (ad esempio su de Martino) proprio perchè contro un'organizzazione "coesa", non possiamo permetterci di fare i duri e puri tra di noi. Il Risorgimento e la Resistenza hanno avuto infiniti punti oscuri, ma se li criticavamo DURANTE, stavamo ancora ai borboni o al puzzone...

Offline BobLovati

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #27 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 12:40:42 »
.........................
Il carissimo ziobob e molti a presso a lui, quando si parla di campani non vede l'ora di sputare veleno, ma si dimentica che viene da una regione che sta nella stessa melma.

caro ruud, non si tratta di andare a colpire i campani; si colpiscono benissimo da soli, lo sai bene.
Quanto alla mia regione di provenienza credo tu mi abbia confuso con qualcun´altro; io sono nato a Roma nel Rione I, da madre romana e padre calabrese.
Il quale padre, però, proprio per non fare ( e parliamo dell´anno 1940 ) la fine di troppi giovani del sud, dal paese natio e venuto via con l´idea di non tornarci, se non in vacanza.

Un abbraccio carissimo   ;)

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Offline BobLovati

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #28 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 12:46:42 »
Mi sono appena ricordato di un aneddoto raccontato da Indro Montanelli.

Era in Abissinia ( o Etiopia ? ).
Il giorno dopo una battaglia contro un ras locale, si vide presentare l´interprete con una 50ina di persone appresso a lui; chiese cosa stava succedendo, e l´interprete gli disse:
" questi sono gli schiavi del ras che avete ucciso ieri; ora, visto che non c´è più lui a sfruttarli e dargli da vivere, ci dovete pensare voi ".

Non so perchè, ma mi sembra la stessa frase, più o meno 80 anni dopo, che degli schiavi africani davano come giustificazione per essere sfamati; visto che erano sempre e solo stati schiavi.
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ruud

Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #29 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 13:42:32 »

Un abbraccio carissimo   ;)

Ovviamente. Non ci torno più sull'argomento perchè ormai ci ragiono con il fegato, ma con una  piccola differenza. Io ci torno e non solo per le vacanze.  ;D


Offline Baruch

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #30 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 15:17:56 »
Giglic, fondamentalmente scriviamo la stessa cosa su Saviano, se leggi il mio post iniziale lo tiro in ballo proprio per questo suo merito (per tacere del "mostro" che è diventato il suo libro, non a caso presente in ogni covo di boss non ultimo quello di Zagaria). Però lasciamo perdere chi ha vinto e chi no, che coloro che sono stati vittime del copiaincolla selvaggio senza citazione in salsa di romanzo, al massimo possono vincere le cause in tribunale contro Saviano.

Giglic

Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #31 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 15:33:27 »
Giglic, fondamentalmente scriviamo la stessa cosa su Saviano, se leggi il mio post iniziale lo tiro in ballo proprio per questo suo merito (per tacere del "mostro" che è diventato il suo libro, non a caso presente in ogni covo di boss non ultimo quello di Zagaria). Però lasciamo perdere chi ha vinto e chi no, che coloro che sono stati vittime del copiaincolla selvaggio senza citazione in salsa di romanzo, al massimo possono vincere le cause in tribunale contro Saviano.

Su questo hai ragione. Come Meucci, Goodyear, Tesla e tanti altri. Ma io la vedo "da lontano"... Ti faccio un paradosso: Cosa sarebbe l'Italia senza Pasolini? L'enorme contributo dato dall'intellettuale diminuisce se si pensa che "personalmente" era quanto meno discutibile? ele sue "vittime", chiamiamole così? (Oh, ribadisco che è un paradosso forte, eh...)

Tornando a noi ed al topic: l'aneddoto di Montanelli citato da BobL è calzante, ma fino ad un certo punto: la parola "schiavo" non esisteva: esisteva quella di "servo" e per loro essere servi era naturale. Il fascismo, nella sua prosopopea retorica e per giustificare quella guerra vigliacca, credeva di abolire lo schiavismo ordinando che i servi fossero liberati. Questi, non educati ad un tipo di società dove potevano essere maggiormente artefici del proprio destino, volevano continuare a fare i servi, che era l'unica loro maniera conosciuta per mangiare. L'esempio è calzante per quanto riguarda il fatto che la democrazia e la libertà, come qualsiasi altra forma sociale, non si importa d'impero, ma va fatta crescere e sviluppare nell'humus tipico di quella società. Non è calzante perchè il buon Indro usava questo aneddoto per giustificare una "superiorità" di civiltà, per non dire razziale, che non sta nè in cielo nè in terra. A Casapesenna non sono migliori o peggiori che a Lissone: vivono in un ambiente diverso anche e soprattutto per come è stato fatto crescere.
E guardate che il problema non è solo meridionale: poichè il sistema di consorterie feudale che è la criminalità organizzata sfrutta ma non sviluppa, deve trovare nuovi terreni dove sfruttare: ecco perchè al Nord sta  crescendo esponenzialmente: se non viene sradicata violentemente non solo da forze dell'ordine e magistrati, ma anche da parte di cittadini istruiti ed informati (capito perchè il conflitto di interessi sui media è esiziale?) crescerà fino a far capire al Brambilla che tra evadere le tasse ed avere protettori "onorati" non c'è differenza. Alla mafia, camorra e 'nrdangheta gli strumenti non "Mangano".

Offline BobLovati

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Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #32 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 15:46:46 »
...............................
Tornando a noi ed al topic: l'aneddoto di Montanelli citato da BobL è calzante, ma fino ad un certo punto: la parola "schiavo" non esisteva: esisteva quella di "servo" e per loro essere servi era naturale. Il fascismo, nella sua prosopopea retorica e per giustificare quella guerra vigliacca, credeva di abolire lo schiavismo ordinando che i servi fossero liberati. Questi, non educati ad un tipo di società dove potevano essere maggiormente artefici del proprio destino, volevano continuare a fare i servi, che era l'unica loro maniera conosciuta per mangiare. L'esempio è calzante per quanto riguarda il fatto che la democrazia e la libertà, come qualsiasi altra forma sociale, non si importa d'impero, ma va fatta crescere e sviluppare nell'humus tipico di quella società. Non è calzante perchè il buon Indro usava questo aneddoto per giustificare una "superiorità" di civiltà, per non dire razziale, che non sta nè in cielo nè in terra.
.............................

no Giglic; Montanelli lo menzionava, in un contesto nel quale voleva dimostrare solo la sua assoluta incredulità davanti ad un fatto per lui assolutamente sconosciuto !
Anche perchè il suo scritto era di pochi anni prima della sua scomparsa, già abbastanza lontana dai suoi          " momenti imperiali "
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Giglic

Re:Commenti sull´arresto di capo dei Casalesi
« Risposta #33 : Venerdì 9 Dicembre 2011, 16:05:23 »
no Giglic; Montanelli lo menzionava, in un contesto nel quale voleva dimostrare solo la sua assoluta incredulità davanti ad un fatto per lui assolutamente sconosciuto !
Anche perchè il suo scritto era di pochi anni prima della sua scomparsa, già abbastanza lontana dai suoi          " momenti imperiali "

Bob caro, Montanelli questa cosa la menzionava in una delle sue ultime "stanze" per dire come lui avesse colpevolmente contribuito alla retorica fascista "fingendo" di liberare gli schiavi e dandone opportuna comunicazione. In quella "stanza" affermò che i "servi"volevano continuare a fare i "servi", giustificandoli. Ma l'aneddoto vero sta nel suo primo libro "XX battaglione eritreo", divino dal punto di vista dell'italiano e della narrazione, ma che ancora faceva parte della sua infatuazione per il fascismo. Ugo Ojetti fu il mentore di quella pubblicazione, ricevuta sotto forma di lettere sparse dal padre di Montanelli (Sestilio si chiamava, il gusto dei nomi strambi se lo portavano nel sangue questi Fucecchiesi "ingiuesi"), che come Ojetti abbracciò il fascismo partendo da posizioni Carducciane (Massoni Liberali Mangiapreti, per trovare una sintesi estrema), e che era in quel momento dirigente al Ministero dell'Istruzione. Il padre sarebbe stato poi il plenipotenziario di Ciano in Albania per la costruzione del sistema scolastico. Nel  libro, l'episodio è citato per giustificare la superiorità della razza bianca (Montanelli stesso ricorda con nostalgia la moglie 12enne che gli diedero ed il figlio che ebbe da Lei, ma senza minimamente preoccuparsene come "padre di famiglia", visto che considerava quella situazione da "padrone" più che da "padre e marito").
In realtà la distinzione tra l'inferiorità sociale (che poi, si parla di inferiorità secondo i nostri canoni, non dimentichiamolo) e "razziale" è spesso molto labile, soprattutto per un 27enne come era il buon Indro allora, intelligente ed acculturato quanto vuoi, ma cresciuto nel mito del Duce e della superiorità della nuova razza fascista.