Autore Topic: Lazio, le parole di Cisse alla Nord «Io non mollo, vi amo»  (Letto 820 volte)

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Lazio, le parole di Cisse alla Nord «Io non mollo, vi amo»
« : Mercoledì 7 Dicembre 2011, 11:08:31 »
www.ilmessaggero.it



di Gabriele De Bari
ROMA - Il feeling è tornato, presto torneranno anche i gol. Per Djibril Cisse, quella di lunedì sera, è stata una notte speciale, nonostante la sfortuna continui a perseguitarlo sotto forma di pali. L’abbraccio con i tifosi della Nord ha rappresentato un gesto che resterà nella storia, ancor più della facile e bella vittoria sul Novara. La tifoseria aveva espresso il desiderio di incontrare il francese, eletto da tempo nuova icona del popolo biancoceleste, per chiudere definitivamente il piccolo strappo verificatosi dopo la partita in Romania. Il francese aveva risposto su twitter agli insulti di pochi sostenitori delusi e arrabbiati per la prova negativa. Lo aveva fatto dagli spogliatoi suscitando anche la reazione di Reja, che l’ha ripreso. Nonostante non fosse abituato a situazioni del genere, proprio per chiarire l’equivoco, Cisse ha accettato di buon grado l’incontro con i tifosi e, prima della gara, accompagnato dal responsabile delle relazioni esterne Stefano De Martino, è andato sotto la Nord. Quindi ha varcato il cancelletto arancione per ricevere il bagno di folla e il grande abbraccio di tutta la Curva.

Una partecipazione, forte e generale, che ha colpito il calciatore, quasi stupito da tanto amore. Stringendo una sciarpa, al pubblico che lo acclamava, ha gridato orgoglioso: «Io non mollo, vi voglio bene e porto sempre la Lazio nel cuore». Sul sito twitter, il giorno dopo, l’attaccante ha ribadito: «Grazie per tutto quello che avete fatto per me e per l’amore che mi date». Il bel gesto di Cisse ha mandato in archivio un episodio che aveva fatto molto discutere e ristabilito, nella sua interezza, la bontà del rapporto. La gente laziale ama il campione per il look estroso, per il carattere istrionico, per la passione che mette nella professione, per quel modo di coinvolgere e trasportare quanti gli sono vicini, a cominciare dai compagni di squadra. «Il ragazzo ha capito di avere sbagliato ed era dispiaciuto per il clamore suscitato dall’accaduto - ha spiegato De Martino - lui tiene nella massima considerazione in pubblico e soffre quando non riesce a ripagarlo. Dopo l’abbraccio della gente aveva gli occhi lucidi, era commosso, ma anche tanto soddisfatto».
Bravo Reja nel concedergli la passerella finale. Peccato per quel diagonale di sinistro, finito contro la parte interna del palo, che grida vendetta. Il tecnico friulano conosce bene il valore dell’attaccante e spera di recuperarne appieno le potenzialità e la vena realizzativa smarrita. «E’ un istintivo, un passionale: un po’ ci somigliamo nel carattere. Il ragazzo va aspettato perché ha grandi qualità e sono certo che ci tornerà molto utile». A fine partita il presidente Lotito invocava una preghiera per esorcizzare la sfortuna che perseguita Cisse. L’ultimo gol risale all’esordio in campionato contro il Milan: un digiuno lungo e pesante, di quasi 3 mesi, che ha comprensibilmente innervosito il calciatore. Ma con calma e fiducia ritroverà anche il gol perduto.

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