Autore Topic: SEBASTIANO FANTE ITALIANO  (Letto 57954 volte)

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #300 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 18:52:10 »
Risolto un cold case vecchio di 30 anni. L'assassino è Frusta. Trovato il suo DNA sul manico di un piccone insanguinato. ;) ^-^

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #301 : Mercoledì 17 Ottobre 2018, 19:00:08 »
...La sera, davanti al focolare, racconterò ai miei nipoti...
Nn je di' gnente de Palmira però, eh?  ;D Che poi quelli pensano chissà chi frequenti.
 L'assassino è Frusta.
Assassino  :( und reo confesso.
La cui unica consolazione è che in fondo Palmira è morta nel sonno.  ^-^





Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #302 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 09:18:21 »

La cui unica consolazione è che in fondo Palmira è morta nel sonno.  ^-^

e a casa sua.

(ammazza però, il carapace nulla può contro il piccone. Povera Palmira)
In effetti sovrastimiamo la coccia delle tartarughe. Da bambino ne avevo una che mi si buttò tre volte dal balcone. Alla terza si scassò. Ricordo che era velocissima a raggiungere, dalla cucina, la mia camera da letto e da lì il balcone.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #303 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 10:04:54 »
Tricodramma

Ieri sul treno mi capita di prendere posto accanto ad una signora distinta e, quasi a naturale pendant, tronfia del suo Samsung note. Non ha mai smesso di chattare, tocchettando fastidiosamente lo screen touch con le sue curatissime unghie rosse con inserti di ogni tipo (yeahhh), fin quando poi non si è seriamente impegnata col gioco delle bolle. Vabbè, siamo nella media ma, la cosa curiosa deve ancora accadere: davanti a noi si siede un uomo all'apparenza molto comune ma no, alla fine quasi nessuno di noi lo è. Il tizio con trolley al seguito si libera del soprabito e si scopre il capo offrendomi su un piatto d'argento il tema del viaggio: il trapianto dei capelli. E già, quest'uomo ha la testa arata da "filari" - devo arguire - di bulbi piliferi piantati ordinatamente sul suo cranio ex-calvo come vitigni su una collinetta della Val d'Orcia.
Ho ragione di credere che per l'operazione dalla quale sembra fresco reduce (ha la testa punteggiata di piaghette e, peraltro, la vista non è gradevole) sia dovuto partire ed andare lontano. A mia memoria, squisitamente pubblicitaria, forse in Svizzera - credo che, nel campo, gli elvetici abbiano profuso notevoli energie – ma boh. Mi piace ricordarli solo per il cioccolato e lo Jung Frau. Certo, la fascetta tergi-sudore con su scritto 'Istanbul discovery' non mi da una grande mano per ricostruire alla minuta la recente storia logistica di questo individuo trico-rinato.
Ne approfitto quindi per alcune considerazioni generali: cosa sarebbe la vita senza la sua componente miracolistica? La vita, la politica, lo sport, la scienza nella sua accezione medica. E dove la natura ti toglie, il chirurgo-santone ti da, ti aggiunge, non importa dove. Si però, questo Santone chi è? Cosa legge? Gli piacciono i fumetti? Può essere importante? Bè, forse no ma, più osservo il tizio, più noto un dettaglio non trascurabile: ha il "picco della vedova", quella curiosa attaccatura dei capelli in cima alla fronte che solo ricordo in Dracula, Diabolik e in the Joker. Trattasi chiaramente di un "eroico" impianto follicolare.
Ma siamo sempre lì, non sappiamo mai se siamo eroi o inconsapevoli vittime-pupazzo di un maniaco visionario.

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #304 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 11:05:32 »
Ancora, Stè, ancora. :)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #305 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 12:03:06 »
Eroi del Colesterolo vs Reduci del Mortirolo

Esito di una Battaglia


Ore 8.15. Termini. Una giornata come tante. Scendo sempre per ultimo dal treno mentre esco da un libro di Rumiz (…scalavo la Aiguille Verte). Già dalla prima mattina mi piace osservare come si divide l’umanità: quelli che si fanno l’intera tratta in piedi e, quindi, pazienti attendono il loro turno d’uscita, e poi quegli altri, sempre in buon numero, c’è chi pensa siano frettolosi, io invece più semplicemente: teste di cazzo, i quali, non contenti di aver dormito comodi per tutto il viaggio,  affetti da chissà quale voglia di puntualità, vogliono, si, loro vogliono anche scendere per primi. Per una mia mania dell’ultima ora, uso sempre camminare sulla pista gialla e brufolosa per i non vedenti. Un massaggio plantare di prima mattina, l’importanza dei piedi...il boh che sgomita con il mah, credo che 'sti scomodi pallini meritino un giudizio esemplare e definitivo, essendo essi più un fastidio che altro per un cieco. I pochi che ogni tanto vedo circolare passano dovunque ma, certo, non su sto brufoloso tracciato giallo. E mi ritrovo dietro a due persone grosse, grasse, espanse, sembrano scoppiate, anzi, deflagrate. Una cordigliera invalicabile. Non posso superarle, ma poi a pensarci, non ho tutta ‘sta fretta e decido così di andare al loro passo. Lei ha dei bellissimi occhi verdi e sembra vivere bene la sua gioconda rotondità. Lui invece sembra un neandertaliano, forse reduce da una caccia grossa o appena uscito da una colluttazione con altri simili. Se l’è magnati, penso io. Tuttavia, essi suscitano in me buon umore e mai pena. Forse li invidio, forse loro invidieranno me per i 200 kg di distanza; forse questi due sono tra le rare persone che assai virtuosamente, dico io, hanno già scelto di cosa morire, senza cercare di arrivare per forza in forma e in salute agli 80, magari come un piatto pronto per qualche forma di malattia che poi ti consumi in 3 mesi a colpi di chemio sparati ‘ndo cojo cojo. Legittime scelte di vita. L’autodeterminazione dei succhi gastrici. Alè. Immagino le mie ultime pessime analisi farmi il gesto dell’ombrello mentre entrano in un Mac. Bah. Punti di vista. I due passano davanti ad un nutrito gruppo di ciclisti di mezza età i quali, dopo aver stipato le bici nell’ultimo vagone, si sono stanziati su una panchina in attesa che il treno parta; dalla loro idealità, gli sportivi guardano, osservano i due pesanti signori come se questi fossero degli ufo, probabilmente, penso io, come guarderebbero un ciclista andare senza mani lungo la discesa del Mortirolo. Certo, la probabilità che tra questi cicloamatori sverni il maniaco della forma fisica, del carboidrato coatto, della proteina alle 11.00 del mattino, del cardiofrequensimetro e dell’ematocrito sotto controllo, insomma, lo squilibrato, l’omicida seriale (il passo è brevissimo), sono senz’altro più alte di quelle che avrei se nella giungla del colesterolo cercassi di trovare tracce dell’inconsapevole suicida in quei due organismi sformati da qualche cortocircuito metabolico. In realtà, forse in un eccesso di ingenuità e romanticismo da barbecue, in queste due persone vedo due funamboli i quali, se nolenti, camminano su una fettuccina tesa sul baratro. Due Indiana Jones della dieta. Due spericolati della tavola. Due Pionieri del “che cazzo me ne frega”, insomma, due Eroi. Muoia Cannavacciuolo co’ tutti i tovaglioli. Buona fortuna.

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #306 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 12:53:01 »
 :D :D :D :) :) :) Grazie.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #307 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 14:12:57 »
Panza, a questo punto -e sono serio-  dico, profferisco e sentenzio che tu sei il nuovo Giancarlo Del Re.
Arch, conosciamo nessuno al Messaggero?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #308 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 14:27:06 »
Lo pensavo seriamente poco fa. Può darsi che sia la sua reincarnazione. Sono molto amico di Vincenzo Cerracchio, ma ormai è in pensione. Comunque mi farò dare da lui qualche nome a cui inviare due-tre "Avventure in città" di Stefano.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #309 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 14:28:14 »
voi me volete bbbene.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #310 : Giovedì 18 Ottobre 2018, 19:32:38 »
Premessa:
Come già detto ad Arch, Leo e Panza (in ordine di età), non so se alcune pagine del diario di Mariagrazia X (in arte Mariagraxia, boccadirosa di professione) ancorché di un erotismo per niente erotico, anzi piuttosto pacioccone, possono essere pubblicate su biancocelesti.
Secondo i summentovati senz' altro si, secondo me pure, ma a scanso di fraintendimenti (il personaggio era stato creato per un fumetto) metto le mani avanti ed esorto tutti i lettori inferiori ai 12 anni di età a leggerli sotto la supervisione di un adulto cui sia stato somministrato l' intero ventaglio delle vaccinazioni, obbligatorie e non.

Evvabbè, io ci provo.

Dal diario di Mariagraxia, Roma, maggio 2007

VENERDI, VERSO LE DIECI

Squilla il telefono:
"AAA quarantenne alta formosa esaudisce i tuoi desideri più inconfessabili massima discrezione?"
"Si"
"Ecco, terrei molto a quest'ultimo punto. La privacy innanzitutto"
Entra, è fra i 60 e i 65, serissimo, piccolo e panciuto. Sembra una giara riempita di sussiego. Posa una ventiquattrore sul tavolo ed estrae nell'ordine: Una calzamaglia nera, una maschera di zorro, quattro paia di manette ed una pistola giocattolo di plastica trasparente. Mi chiede dove può andare a cambiarsi, gli indico il bagno.
"Quando uscirò da quella porta sarò Diabolik e tu sarai Ginka, mi punterai la pistola contro e mi dirai: mani in alto genio del male, sei mio prigioniero. Io, Ginka, riscatterò tutti i tentativi di catturarti andati a vuoto e sarai mio per sempre! Poi mi ammanetti mani e piedi alle sponde del letto e mi fai un pompino. Io ti implorerò di non farlo ma tu sarai inesorabile e, mio malgrado, me lo farai lo stesso."
Mi porge l'arma. E' una pistola ad acqua con una specie di fischietto incorporato, provo a premere due volte il grilletto ed il "fiù fiù" che ne esce rischia di rendere esilarante la scena già di per sè sufficientemente ridicola che ci apprestiamo a recitare.
"Ehm... non ho trovato niente di più verosimile, se eviti di usare il grilletto e meglio. E sbrighiamoci che il viagra sta per fare effetto."
Quando esce dal bagno mi mordo le labbra per non ridere: sembra il Gabibbo vestito da Zorro. Fra le gambe, da un buco della calzamaglia gli pende una specie di lombrico addormentato. Gli punto l'arma contro e cerco di avere un tono credibile:
"Mani in alto genio del male, sei mio prigioniero. Io, Ginka, riscatterò tutti i tentativi di catturarti andati a vuoto e sarai mio per sempre!"
Mi indica le manette e si sdraia a braccia e gambe larghe sul letto. Gli ammanetto polsi e caviglie alle sponde e lui comincia a frignare:
"No, no ti prego, ti scongiuro, non farlo, nooo..! (sbrigati sù mi sta cominciando l'erezione, sbrigati prima che mi si ammoscia)"
Gli infilo il preservativo.
Quanti fra i miei lettori hanno almeno una volta in vita loro praticato un pompino sanno benissimo che non c'è al mondo niente di più sciapo di un pompino fatto col preservativo. Fatto poi in quelle condizioni, con quel tizio sul letto che sembrava una X che ha appena ingoiato un pallone e con la risarella incontenibile che mi saliva dallo stomaco e che alla fine è scoppiata proprio mentre a lui scappava l'orgasmo, più che un pompino è uscita fuori una fetecchia, ma tant'è... era andata!
Ma doveva essere sembrata una fetecchia anche a lui, perchè ha cominciato subito a reclamare.
"E' bene che tu sappia che non mi sei piaciuta affatto. Ma dove cazzo hai imparato ad usare la bocca, dalle orsoline? Professionalità zero, eh? E' proprio vero che non ci sono più le puttane di una volta. Comunque questa è la prima e l'ultima volta che mi vedi, dai, prendi le chiavi nella tasca interna della giacca e toglimi le manette."
"Giacca? Quale giacca? Non avevi nessuna giacca quando sei entrato."
"Cazzo! Cazzo! Cazzo! Devo averla lasciata in macchina!"
"Ok, non perdere la calma, dimmi dove hai le chiavi e dove l'hai parcheggiata che scendo, porto la giacca qui e risolviamo tutto"
"Ehm... E' che mi sono fatto lasciare davanti all'ACI da mia moglie, le ho detto che dovevo pagare il bollo e che sarei tornato a casa con l'autobus..."
Bella situazione. Premo due volte il dito sul grilletto: "Fiù fiù" E scoppio in una risata che non controllo più.
Fiù fiù ...Hahahahahahahaha... Fiù fiù fiù fiù ...Hahahahahahahaha... Fiù fiù ...Hahahahahahahaha ...Fiù fiù fiù fiù...
"Ti prego, fà qualcosa..."
Fiù fiù ...Hahahahahahahaha...
"Ti prego, fà qualcosa... Dai ti scongiuro, fà qualcosa..."
Continua a ripetere con la voce di chi sta per scoppiare a piangere. Piange per le stesse ragioni per cui mi sto ammazzando dalle risate. ...Hahahahahahahaha ...Fiù fiù fiù fiù... Rido per la pistola che fischia, per quella specie di Gabibbo vestito da Zorro incatenato sul letto come un salame che ha perduto ogni sussiego ...Hahahahahahahaha e rido ancora di più mentre sollevo la cornetta del telefono e penso alla faccia che farà l' idraulico del primo piano che sto chiamando.
"Gianni puoi salire su coi tuoi attrezzi per favore? Hahahahahahahaha... No, non ho nessun lavandino che perde ...Hahahahahahahaha e promettimi di non ridere quando ti aprirò la porta ...Hahahahahahahaha..."
Mi giro verso il letto. Gli guardo il buco al centro del costume da genio del male e mi fa un pò pena per quel suo lombrico floscio che pende triste ancora dentro al preservativo. Provo a rincuorarlo:
"Dai, sù cerca di considerare il bicchiere mezzo pieno, è vero che sta per arrivare l'idraulico e la figura che stai per fare non sarà la migliore della tua vita, però hai ancora la maschera. Se non altro la privacy è salva."
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IERI, PRIMA DI PRANZO

Entra e sembra pesarmi con lo sguardo.
"Non sarai mica magra, per caso?" Mi aveva chiesto poco prima dal citofono.
Seeee... Magari..!
Quando mi vede assume un'aria curiosamente soddisfatta. Ho come l'impressione che si stia leccando le labbra.
"Mmmmh, quanta, quanta, quanta, quanta..!"
Mi gira intorno e mi guarda come se fossi commestibile.
"Mmmmh... mi fai venire l'acquolina in bocca..."
Appunto.
"Nemmeno te la immagini la poesia di un corpo così"
Mi dice mentre mi poggia le mani un pò dovunque. Non palpa, non tasta e nemmeno accarezza: poggia il palmo della mano aperta ed approva.
Ha la delicatezza di un mandriano e l'aplomb di un bovaro. Roba fine stamattina.
Mi spoglio. Mi chiede di mettermi carponi sul tappeto e continua ad esplorarmi a mani piene.
"Mmmmh che fianchi, che groppa, che garrese! ...coscia... sottocoscio... girello..."
Girello?!
"...Controgirello, filetto... Mmmmh... costate belle grasse... spuntature... guanciale... ventresca... culatello... prosciutti... rognoni... sugna... lardo... salsicce... coppa... braciole... Mmmmh mi fai morire..."
Ommadonna!
"Brava, mettiti così come un monumento di quadrupede femminile. Mmmh... che manza, che stazza da esposizione, che animalona da allevamento!"
"Preferisci fare la vacca o la scrofa?"
Come scelta non è un granchè; opto per la vacca; così, a naso, mi sembra la soluzione con meno imbarazzi prevedibili.
"E allora muggisci, che ti mungo. Và che zinne, và che capezzoloni: quasi meglio di una vacca vera..."
MUUUUUUUU!!! E comincia a recitare una litania d'alta cucina:
"Bistecca... filetto... controfiletto... scamone... mmmmh... fesa... noce... spalla... taglio reale di quarto anteriore..."
MUUUUUUUU!!!
Mi fruga fra le natiche.
MUUUUUUUU!!!
"Mi dispiace deluderti ma non ho la coda"
MUUUUUUUU!!!
"Mmmmh... fà niente... rosa... sottofesa... ossobuco... pezza... mmmmh... mi fai impazzire..."
MUUUUUUUU!!!
Non mi penetra, poggia il cazzo da qualche parte, chissà, magari fra il girello e il controfiletto e continua il suo elenco da beccaio premendomelo ritmicamente addosso ad ogni parola. Poi unisce il suo muggito al mio ed esplode in un orgasmo da bovino.
"MUUUUUUUU!!! MUUUUUUUU!!!!!!!!" e mi si accascia sui quarti posteriori.
"Mammamiabellamammamiabella... sei fantastica, mai goduto così, mai, ti giuro, nemmeno con una vacca vera."
Ha i cento euro in pezzi da dieci, me li conta uno ad uno e poi ne aggiunge un altro di mancia.
"Soddisfatto?"
"Certo che si! E tornerò presto. E poi non sei per niente cara: meno di un euro a kg... Nemmeno alla macelleria della discount fanno i prezzi così..."




QUINDICI GIORNI FA

"AAA quarantenne alta formosa esaudisce i tuoi desideri più inconfessabili massima discrezione?"
"Si"
"Alta quanto?"
"1.84 senza tacchi."
"Scarpe numero?"
"41... ehm..e mezzo."
"Ok, facciamo 42. Pianta larga o stretta?"
"Macchè, larga, larga."
"Piede sottile?"
"Non direi..."
"Uhm... mi farai spendere un patrimonio."
"Mannò, solo 100 euro."
"Non mi riferivo a quello, vabbè ci si vede fra un paio di settimane."
Ci stiamo vedendo, infatti. Sono passate due settimane ed è qui davanti a me con uno scatolone sottobraccio.
"Cos' hai li dentro?"
Sorride. Ha due baffetti sottili e gli incisivi da roditore.
"Un paio di scarpe, tieni, vedi se ti stanno bene."
"Ma queste non sono scarpe, sono trampoli! Ed io dovrei salirci sopra?"
"Dai che non sono poi così alte, solo trentasei centimetri di tacco e ventisei di zeppa. E poi le misure sono queste, per arrivare a due metri e venti ti devi sollevare di trentasei centimetri. Fossi stata alta due e venti di tuo non ci sarebbero stati problemi ed invece ho dovuto spendere quasi duecento euro per farti fare un paio di scarpe così."
Le indosso e mi sembra di essere salita su una sedia.
Mi si mette dietro la schiena, alza entrambe le mani stendendo al massimo le braccia e me le mette come due uncini fra le spalle e il trapezio e si solleva quel tanto che gli permette di sfiorare il pavimento con la punta dei piedi"
"Che bello! Proprio come avevo calcolato: ci arrivo giusto giusto."
Mi mette il cazzo fra le cosce.
"Ecco ora stingi e prova a camminare con le gambe strette."
Provo. Se non avete mai camminato con due sedie legate sotto ai piedi, la gonna sollevata sulle chiappe, un cazzo stretto fra le cosce ed uno squilibrato con la faccia da sorcio che mugola "Mmmh che bello" mentre vi arpiona le spalle camminando sulle punte come Carla Fracci non potete capire perchè in questo momento sto invidiando quanti fra voi stanno sdraiati a bocca aperta sulla poltrona di un dentista. Ma la stanza è piccola e dopo pochi passi sono già arrivata alla parete. Mi lascia le spalle e torna sui talloni scuotendo la testa.
"Mmmh... Non va. Non avevo previsto una stanza così piccola, ci vorrebbe più spazio. C'è un terrazzo condominiale in questo palazzo?"
C' è. E pochi minuti dopo siamo lì, di nuovo nella posizione di prima con lui che mugola felice e manda uno squittio ad ogni passo mentre spero che questa pippa strampalata che gli sto praticando con le cosce lo porti prima possibile all'orgasmo.
Non possiamo camminare in linea retta, al centro del terrazzo ci stanno i fili da bucato con la biancheria stesa, dobbiamo procedere in una sorta di itinerario circolare che ci fa prima procedere lungo il parapetto che dà su viale Regina Margherita da cui non può vederci nessuno, poi dietro le lenzuola stese da cui non ci vede nessuno, poi lungo il parapetto che dà sulla traversa di via Forlì da cui potrebbero vederci i due imbianchini che su una impalcatura stanno ridipingendo il palazzo di fronte, ma stanno di spalle e potrebbero vederci solo se si girassero e di sicuro non si girerebbero se il sorcio aspettasse di tornare dietro la biancheria stesa prima di avere l'orgasmo e soprattutto non urlasse "VENGOOOOO..!!!" proprio mentre passiamo a quattro metri dall'impalcatura da dove i due non possono fare a meno di girarsi, spalancare gli occhi e la bocca e restare lì increduli ed esterrefatti col pennello in mano.
Se non vi siete mai trovati su un terrazzo a camminare coi tacchi da trentasei centimetri stringendo tra le cosce il cazzo di un cretino che urla "VENGOOOOO..!!!" mentre sta venendo sotto gli occhi spalancati di due imbianchini, non saprete mai quanto tempo ci vuole ad una povera disgraziata per sganciarsi il cretino dalle spalle, abbassarsi la gonna e cercare di abbandonare la scena costretta alla velocità di una lumaca dalla paura di cadere dai trampoli e giocarsi la funzionalità delle caviglie. Ve lo dico io: ci vuole lo stesso tempo che occorre a due imbianchini per fare un fischio ad altri tre colleghi che stanno sul balcone dietro l' impalcatura ed invitarli ad accompagnare con una sghignazzata corale la vostra uscita di scena.
Mentre scendiamo le scale mi chiede se può tornare.
"Certo che puoi, aspetta però che abbiano finito di ridipingere il palazzo di fronte."
Mi chiede pure se per questa volta posso accettare un pagamento in natura dato che i soldi che aveva se ne sono andati tutti per pagare il calzolaio, perchè, insomma, quelle sono scarpe che le fanno solo su ordinazione...
"Come sarebbe a dire in natura?"
"Sarebbe a dire che ti regalo le scarpe e siamo pari."
Non dà l'impressione di avermi letto in viso una espressione molto conciliante mentre mi sfilo una scarpa, la prendo per il tacco e sollevo il braccio, perchè scende a precipizio la prima rampa mentre la tiro e lo manco per un pelo. Mi sfilo anche l'altra e gliela tiro dalla tromba delle scale. Lo manco ancora. Peccato.
 
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #311 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 10:03:42 »
Hot hot hot hottimo Frusta,  il D.H. Lawrence di Biancocelesti  8) ;)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #312 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 10:13:39 »
Grande Frusta, grande Arte.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #313 : Venerdì 19 Ottobre 2018, 19:17:28 »
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #314 : Mercoledì 24 Ottobre 2018, 09:53:49 »
Un pasto al sole

Pasquale è un ragazzo di Pozzuoli noto nel suo vicolo per essere dannatamente grasso. Il ragazzo ha provato mille e mille diete ma no, è sempre lui il muro contro il quale sbattono il muso tutti i dietologi e i nutrizionisti del luogo. Per la sua gente è irrimediabilmente Pasquale "ó chiatt". Certo, egli farebbe di tutto per dimagrire, poter correre liberamente, andare al cinema senza soffrire nella poltrona stretta, oppure provarci con una ragazza senza ricevere degli imbarazzati "no, Pasquá si chiatt ".
Così, Pasquale decide di rivolgersi a Dio e va in chiesa ma, ahilui, trova chiuso.
Il sacerdote del posto, Don Vito, ha tre parrocchie da gestire e non si trova mai. "Maledetta vocazione. Ora si fa prete solo chi vuol avere un pasto caldo!" esclama Pasquale in un amaro momento di insolita lucidità. E allora, ritornato a casa, ‘O Chiatt decide di affogare la sua delusione in un enorme piatto di bucatini. La finestra del terrazzo è aperta perché fa call e dal palazzo accanto Pasquale sente qualcosa che lo incuriosisce: degli strani canti, forse preghiere. Così, il ragazzo decide di andare a vedere e va.
E dopo un paio d'ore Pasquale ritorna febbrilmente eccitato con sotto il braccio un bel libro di 114 "pensieri". Ora la sua fede non conosce navate, altari o colonne ma solo pilastri, ben 5. Pasquale però non cerca il senso della vita, Pasquale vuole solo dimagrire, ed ogni causa è giusta solo se si perde peso. E allora accetta la professione di fede, la preghiera, l'elemosina, pure il pellegrinaggio alla Mecca, ..."sarà meglio assai di Positano" ma focalizza le sue attenzioni sul digiuno. Ora Pasquale è magro ed è promesso sposo di Kadima, la 47enne figlia vergine di Sasá o Turc. E a chiunque chieda se Pasquale se n'è iut, la madre risponde: "Pasquale è shit...ma mmo arituorn"
Ehh Si perché Pasquale-fu o chiatt ora ha anche un lavoro, un lavoro moderno, si dice "lavoro a chiamata". Prima o poi lo chiameranno e metterà ‘o gilet, ma non è quello il suo obiettivo. Bah, si vedrà, forse si sentirà pure.

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #315 : Mercoledì 24 Ottobre 2018, 14:42:17 »
La mia solidarietà a Pasquale :D

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #316 : Mercoledì 24 Ottobre 2018, 18:39:56 »
Solidarietà doppia  :D
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #317 : Giovedì 25 Ottobre 2018, 18:38:54 »
Alcuni capitoli della mia "Storia della matematica e le origini del tango" sono andati ahimè perduti, pochi (praticamente quelli che ho postato qui) sono riuscito a riesumarli da un vecchio pc e qualcuno ce dovrei avere in versione cartacea da qualche parte.
Siccome non mi va di copiarli per poi propinarveli qui, appena ne trovo uno lo scanno scannerizz scandisco scansiono 'nsomma lo passo allo scanner e lo posto.

Nel frattempo vi posto qualcosa che non vi interesserà quasi per niente.  ;D

La sera dell'8 aprile 1974  Al Downing, lanciatore dei Dodger, lanciò una palla alta e veloce nell'area dello strike di Hank Aaron.
Alle 21.07 Aaron, con un colpo di frusta della sua mazza, le fece tracciare un profondo arco mandandola verso l'esterno sinistro, oltre il recinto.
Nel momento in cui la 715a corsa di Aaron alla casa base eclissò il record di 714 stabilito da Babe Ruth nel 1935, la folla dei 53.775 spettatori di Atlanta esplose in un boato.
Ricorda Carl Pomerance che i numeri 714 e 715 erano sulle labbra dei tifosi di Atlanta da mesi e domande tipo "quando pensi che farà  il 715?" erano capite perfettamente, anche senza il bisogno di citare Ruth, Aaron o corse a casa base.
Pomerance notò pure che il prodotto di 714 e 715 era anche il prodotto dei primi sette numeri primi:
714x715=2x3x5x7x11x13x17
e che la somma dei fattori primi di 714 è uguale alla somma fei fattori primi di 715:
714=2x3x7x17
715=5x11x13
2+3+7+17=5+11+13

(se provate con una calcolatrice, sotto il 20.000 ne trovate 26, da 5 e 6 a 18.490 e 18.491)

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #318 : Domenica 28 Ottobre 2018, 11:34:19 »
Alcuni capitoli della mia "Storia della matematica e le origini del tango" sono andati ahimè perduti, pochi (praticamente quelli che ho postato qui) sono riuscito a riesumarli da un vecchio pc e qualcuno lo dovrei avere in versione cartacea da qualche parte.
Siccome non mi va di copiarli per poi propinarveli qui, appena ne trovo uno lo scanno scannerizz scandisco scansiono 'nsomma lo passo allo scanner e lo posto.

Eccone uno:



Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Ataru

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #319 : Domenica 28 Ottobre 2018, 17:15:51 »
Una curiosità, quanto tempo fa hai scritto questi? Ad oggi, grazie al GIMPS, ne hanno scoperti altri 4


Editato: breve ricerca in internet: tra il 23 agosto e il 6 settembre 2008
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti