Autore Topic: SEBASTIANO FANTE ITALIANO  (Letto 57150 volte)

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Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #260 : Lunedì 8 Ottobre 2018, 21:48:29 »
Dal "Diario di una puttana triste" Di Maria Grazia X, in arte Mariagraxia. Roma, maggio 2007.

MAGGIO

...Sul ritmo oscuro di una danza
piena di sogni e di sapienza
la donna accoglie i suoi ricordi
anche il più stupidi e balordi...


Non dovrebbe mai piovere a maggio, se il Padreterno fosse una persona perbene si sfogherebbe un po' di più a giugno o ad aprile, ma maggio ce lo farebbe attraversare per strada e senza ombrello.
Non come questo maggio qui che mi sta tenendo chiusa in casa davanti al diario sperando che il prossimo cliente non abbia nulla di gradevole, perchè se devo lavorare voglio lavorare distaccata.
E meno ancora come quel maggio dell'87 quando non c'era niente di meno gradevole della faccia del professore di chimica organica, del suo aspetto macilento, delle sue spalle cadenti, della sua calvizie estesa, dei suoi occhi miopi persi oltre l'orlo della minigonna di Mariagrazia che sotto la pioggia le riparava le gambe ancor meno di quanto quell'ombrelluccio bucato riparasse le loro teste mentre attraversavano correndo via dei Ramni.
Venti anni fa Mariagraxia non aveva ancora la x nel nome, pesava venti chili di meno e se dirlo non fosse scontato direi anche che era di venti anni più giovane.

"Dove vuoi che ti porti?"

"Sto in via Chieti, professore, se lei va verso la Nomentana mi lascia su viale Regina Margherita, all'altezza di via Forlì."

Ed aveva rattrappito i suoi due metri di gambe nell'abitacolo della cinquecento mentre la minigonna diventava ancora più inservibile di quanto non lo fosse stata sotto la pioggia.

"Tornando al discorso sulle soluzioni tampone, davvero non sapevi che il pH fosse l'acronimo di potentia hidrogenii, Mariagrazia? Se la vedi da questa prospettiva e non da quella del logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica magari ti si potrebbero aprire orizzonti molto più interessanti"

"Professore, tamponiamo qualcuno se lei, invece di guardare la strada, gli orizzonti interessanti continua a cercare di sbirciarmeli fra le gambe."

"E' che sei troppo bella, Mariagrazia. Ti vedo la mattina quando attraversi piazzale Moro: muovi l'aria come una vela. Scusami. Nemmeno te lo immagini quanto darei per infilarti la testa fra le gambe."

"Quanto darebbe professore?"

"Cosa???"

"Quanto darebbe? Sto parlando seriamente"

"Ma non so... Era un modo di dire..."

"Cinquecentomila e vengo a casa sua"

"Ma è quasi metà del mio stipendio... E poi dai, mi stai prendendo in giro..."

"Cinquecentomila, trenta al prossimo esame e passo tutto il pomeriggio con lei. Decida ora perchè non glielo proporrò mai più"

"Va bene, Mariagrazia, faccio quesa pazzia. Cinquecentomila! Devi avercela d'oro per cinquecentomila..."

Ogni tanto mi domando se quel giorno invece della pioggia ci fosse stato il sole Mariagrazia sarebbe diventata Mariagraxia.

...C’è in lei una specie di cielo 
un’acqua di naufragio, un volo
dove giustifica e perdona 
tutta la vita mascalzona... 


Piove ancora mentre suonano alla porta. E' proprio come lo volevo: un cliente dall'aspetto tutt'altro che gradevole. Macilento, miope, calvo, più vicino ai sessanta che ai cinquant'anni.
Più o meno come un professore con cui trascorsi un pomeriggio intero venti anni fa.

"Quanto?"

"Cinquecento euro"

Mi guarda allibito, gira sui tacchi e se ne va senza nemmeno degnarsi di rispondermi. 
Mentre scende le scale lo sento brontolare

"Cinquecento euro!!! Roba da matti. Ma tu guarda sta cicciona... Ma come crede di avercela? D'oro?"





________________________________________________________________________________





Dal "Diario di una puttana triste" Di Maria Grazia X, in arte Mariagraxia. Roma, giugno 2007.


C' è chi l'amore lo fa per noia,
chi se lo scegli eper professione,
Bocca di Rosa né l' uno né l'altro,
lei lo faceva per passione.


Maria Grazia a volte lo faceva per compassione; ecco un' altra pagina del suo diario.


25 GIUGNO, BUON NATALE


Gesù piccino picciò, Gesù Bambino, 
fa' che venga la guerra prima che si può.


Se dovete andare da via XX settembre alla stazione Termini ed è il 25 di giugno e ritenete poco dignitoso fare un tuffo dentro la fontana dell'Esedra, l'unico modo che avete per sfuggire dal caldo è entrare per qualche minuto nelle chiesa di S. Maria della Vittoria.
Però dovete evitare due cose: passare davanti all'altare del transetto sinistro e rivolgere uno sguardo che duri più di tre secondi verso il tizio male in arnese abbandonato su una panca. 

Fa' che sia pulita come una ferita piccina picciò,
fa' che sia breve come un fiocco di neve.


Non solo voi, evidentemente, ma anche i barboni ritengono meno complicato cercare un pò di fresco in chiesa piuttosto che in una fontana. 

E fa' che si porti via 

Anche se a questo qui un bagno non avrebbe fatto poi così male. 

la malamorte e la malattia,

Si gira. 

fa' che duri poco  e che sia come un gioco.

Deve aver sentito nel mio sguardo il peso della compassione perchè solleva un pochino la schiena puntellandosi su tutta la dignità che gli resta. 

Tu che conosci la stazione 
e tutti quelli che ci vanno a dormire


Chissà su quale panchina avrà dormito stanotte, e chissà come si sentono i mendicanti quando ci leggono in faccia la miserabile fortuna di non essere uno di loro. 

fagli avere un giorno l'occasione 
di potere anche loro partire. 


Chissà come combatterà oggi la sua guerra quotidiana contro la fame, l'indifferenza e la solitudine. Chissà se pensa di evadere dalla sua libertà.

Partire senza biglietto, 
senza biglietto volare via, 
per essere davvero liberi non occorre la ferrovia.



Bernini era un genio. Ci ho ripensato: se dovete andare da via XX settembre alla stazione Termini ed è il 25 di giugno entrate in S. Maria della Vittoria ed andate dritti verso l'altare del transetto di sinistra.
E se vedete un barbone seduto sulla prima panca mettetevi a guardare insieme a lui quell'estasi di marmo di santa Teresa d'Avila e vi giuro che ripeterete con me "Bernini era un genio!"
Guardate gli occhi, il viso, la bocca dell'angelo e guardate il punto da cui sembra estrarre la freccia e verso cui sembra volerla affondare ancora.
Guardate gli occhi, il viso, la bocca della statua e ditemi se non sono gli occhi, il viso e la bocca di chi sta facendo l'amore.
Ditemi se non sono due orgasmi che stanno raddoppiandosi in uno solo. 

E fa' che piova un po' di meno 
sopra quelli che non hanno l'ombrello, 
e fa' che dopo questa guerra 
il tempo sia più bello
.

Si dice che non c'è cosa al mondo che non sia germe di un inferno possibile, e mi chiedo se sia giusto che per alcuni Dio abbia dovuto invertire le proprie abitudini creando prima il cosmo e poi il caos.
E no che non è giusto!
E Bernini lo aveva capito più di 350 anni fa, e la dimostrazione che esiste un paradiso possibile in cui rifugiarsi dalle guerre destinate ad essere perdute e ripetute tutti i giorni dai santi e dai barboni costretti loro malgrado a vivere da santi sta lì, scolpita davanti ai miei occhi.

Gesù piccino picciò,
Gesù Bambino...

La stazione termini è piena di alberghi a ore, ne cercherò uno che abbia la doccia in camera.

Tu che le hai viste tutte 
e sai che tutto non è ancora niente, 
se questa guerra deve proprio farsi 
fa' che non la faccia la gente.


Guardo il barbone e gli chiedo quanto vuole per fare l'amore con me.

E poi perdona tutti quanti, 
tutti quanti tranne qualcuno, 
e quando poi sarà finita  fa' che non la ricordi nessuno...
E quando poi sarà finita  fa' che non la ricordi nessuno.

 
 

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #261 : Martedì 9 Ottobre 2018, 12:36:15 »
Questa è roba seria, davvero. Splendido, Fru'.

Offline leomeddix

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #262 : Martedì 9 Ottobre 2018, 13:22:52 »
Dal "Diario di una puttana triste" Di Maria Grazia X, in arte Mariagraxia.

Direi che il ragazzo ha un certo talento...  :clapcap:

(però che prezzi che avete a Roma! Tutta la mia solidarietà al povero professore universitario):
"Cinquecento euro!!! Roba da matti. Ma come crede di avercela? D'oro?"
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #263 : Martedì 9 Ottobre 2018, 16:07:55 »
Frusta è uno bravo bravo. Grande penna.

"Bernini era un genio. Ci ho ripensato: se dovete andare da via XX settembre alla stazione Termini ed è il 25 di giugno entrate in S. Maria della Vittoria ed andate dritti verso l'altare del transetto di sinistra.
E se vedete un barbone seduto sulla prima panca mettetevi a guardare insieme a lui quell'estasi di marmo di santa Teresa d'Avila e vi giuro che ripeterete con me "Bernini era un genio!"
Guardate gli occhi, il viso, la bocca dell'angelo e guardate il punto da cui sembra estrarre la freccia e verso cui sembra volerla affondare ancora.
Guardate gli occhi, il viso, la bocca della statua e ditemi se non sono gli occhi, il viso e la bocca di chi sta facendo l'amore.
Ditemi se non sono due orgasmi che stanno raddoppiandosi in uno solo
". 


hai ragione Mariagrà (anche sant'Andrea al Quirinale è sublime) ma forse in quella Roma ci sarebbe potuto essere più spazio anche per "Mastro Borromino" (genio oscuro e tormentato che poi si cadde sulla spada).

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #264 : Martedì 9 Ottobre 2018, 17:57:17 »
Francesco Castelli (detto Borromini), ticinese, ha compiuto molte opere a Roma. Non maestose come quelle di Bernini, ma forse superiori per forza creativa e brutale istinto visionario. Tutto calce, mattone e travertino contro gli stucchi dorati, i marmi pregiati e l'opulenza del napoletano. Due modi di vedere la religione e la vita. Credo personalmente che Sant'Ivo alla Sapienza sia inarrivabile, ma è vero anche che La transverberazione di Santa Teresa non abbia uguali nella scultura, tolti forse Michelangelo e Fidia.

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #265 : Martedì 9 Ottobre 2018, 22:35:08 »
però che prezzi che avete a Roma!
è che Roma li vale tutti  ;)

Questa è roba seria

Serissima, Arch

"……In un’estasi mi apparve un angelo tangibile nella sua costituzione carnale che era bellissimo; io vedevo nella mano di questo angelo un dardo lungo; esso era d’oro e portava all’estremità una punta di fuoco. L’angelo mi penetrò con il dardo fino alle viscere e quando lo ritirò mi lasciò tutta bruciata d’amore per Dio. Il Nostro Signore, il mio sposo, mi procurava tali eccessi di piacere da impormi di non aggiungere altro oltre che a dire che i miei sensi ne erano rapiti……."

Non certo per te che chissà quante lezioni hai tenuto sul Bernini, ma per qualche passante distratto è il caso di mettere qui qualche primo piano, oltre al gruppo intero.




Hai ragione, giusto Fidia e Michelangelo...

Frusta...
Ste', bravo bravo ma tu stai a batte la fiacca.  :D Vuoi contribuì a questa pagina o no?

P.s.
Mi piacerebbe approfondire il tuo intervento precedente sulla fede politica e su quella religiosa che io, allergico per istinto, indole e vocazione ho messo sullo stesso piano.
 ;) Senza intezioni polemiche eh, che qui, come ha detto Leo, affrontiamo ogni argomento...
...come se fossimo distinti borghesi seduti in salotto per gustare una coppa di thè.

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Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #266 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 16:35:07 »
Cave Lucem
Prima parte

C'è un modo più crudo di abbandonare l'età puberale? Mah... eppure è probabilmente successo a me. Succede che, compreso il sottoscritto, per molti l'età migliore voglia prolungarsi in un'infinita adolescenza. Quel tempo dei giochi e delle cose semiserie perché c'è tempo, e, perché no, delle donnine appese o nascoste in cameretta, pronte a donarti le loro grazie ed uno spunto per diffonderti in ‘salubrissime esercitazioni’. Questo mi ha fatto sempre avere stima di una categoria sovente osteggiata dai più: i camionisti. Succede ancora che, come tanti, allorché pensassi ad una bellezza da inserire nel mio personalissimo Walhalla, senza dubbio alcuno e con tanto di occhio vitreo, io trasognato immaginassi Lei: Claudia Colacione da Roma, con licenza classica ed un culo da parata, insomma Lei, al secolo artistico: Claudia Koll, sedicente attrice ma convinta ballerina di tango. Ne affissi fiero una foto che la ritraeva in posa discinta nell'armadietto dove mettevo le mie cose in un antico lavoro. Ricordo che le due megere con cui lavoravo ne trassero motivo di sbigottita e forse risentita meraviglia. Spiegai loro la mia idea del Bello e non potei risparmiare loro alcuni sottintesi che spero siano arrivati dolci. Tutto sembrava andare per il verso giusto ma, certo, la clandestinità di una rivista osé e di un poster esplicito niente possono dinnanzi alla Luce per eccellenza, per intenderci: la Luce divina, quella pure accecante e fendente di Caravaggio. E allora cambia tutto, proprio tutto, dalla memoria alla prospettiva, passando per le immaginifiche trasparenze. E si comincia a maneggiare concetti come ‘revisionismo’ o a rimuginare frasi tipo il titolo di un libro che avevo letto: ‘Tutto quello che sai è falso!’
E allora Luce fu! ...e la splendida protagonista di 'Così fan tutte'  - film erotico-voyeuristico alla ormai solita maniera di tal Tinto Brass, uno che ho sempre creduto fosse regista giusto per il gusto di fare i provini a fanciulle semisvestite - si trasforma nell'Angelo della salvezza. La Koll vede, vide, insomma, si redime. "Nooooo Perché!!!??" ...gridai implosivo nel silenzio della mia mente "…giá ne salvavi tanti così com’eri..." Penso lo abbiano detto o pensato anche gli straziati accoliti della Maddalena ma, poi, visto il livello della concorrenza, credo che pure loro si siano messi l'anima in pace.







Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #267 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 16:57:53 »
Cave Lucem
(seconda parte)

Ma tant'è. Tolsi la Koll dal mio giardino boccaccesco e la introdussi nella selezionata iconografia di santi e madonne che pure avevo. Pur nella sua muta drammaticità, fu quello un momento di impietoso trapasso esistenziale. L’era delle pippe si imbattè nella luce divina, ed io, sprovvisto di ogni difesa, attestai la sconfitta di ogni residuo slancio giovanile. Un momento che prima o poi doveva arrivare e dal quale, comunque e prima o poi, avrei dovuto forzosamente emanciparmi. Un momento che poi, di fatto, passò. Ma l'eco della santità non conosce barriere, così la parrocchia in cui ero umilmente introdotto volle un giorno invitare questa testimone della redenzione. Don Marco, sacerdote illuminato e creativo, guidato da una forza a me sconosciuta, mi puntò l'occhio di bue e disse: "viene la Koll, vorresti intervistarla tu durante la messa?"
Egli non sapeva della mia passione, eppure, forse condotto da chissà chi, lui indicò me.
Non so descrivere ciò che provai ma, certo, mi sentii bene. A ripensarci, mio sentii proprio bene, a occhio e croce qualcosa di simile a quello che avvertirono Giulio Cesare dinnanzi al Rubicone, Neil Armstrong al primo passo sulla luna, Carneade Mutarelli dopo un gol nel derby or the marvellous Stevie Wonder la prima volta che "vide" un sintetizzatore moog. E allora diedi fondo ad ogni motore di ricerca per reperire notizie sulla neo-santa. Qualora fosse esistita qualche biografia anche apocrifa sul mercato giornalistico-letterario, acquistare una pubblicazione relativa alla Koll che non fosse rigorosamente per esplicite immagini sembrò troppo anche a me. Sta di fatto che mi informai, studiai il personaggio anche alla luce delle nuove scelte e composi alcune domande che avrebbero certo esaltato un momento di fede. La cosa si era fatta seria e non si poteva più scherzare. Così attesi che venisse l'ora, attesi ed attesi ancora ma, Lei non venne più. Ahimé, poi si seppe, un impegno di maggior santità l'aveva sottratta al mio fuoco amico. Ci rimasi male, molto male ma cercai di porre freno alla depressione con la tattica del chiodo-scaccia-chiodo: feci il quarto trasloco in due anni. E tutto sembrò voler tornare per il verso giusto. Così la vita continuò a scorrere al solito e venne pure primavera. Era un bel mattino di Aprile quello in cui decisi di uscire con mia figlia ancora pupattola quando la bimba, scappandomi dall’ascensore, si fermò nell'androne del palazzo a farsi slinguazzare da un cagnolino apparentemente "sciolto". Per chiare ragioni mi allertai e la raggiunsi anche con fare concitato, ma una voce proveniente dall'altro ascensore mi rassicurò: "vieni qui fuffy (o simile)". La mia bimba stava giocando cor cagnolino de Claudia Koll! Alta, abiti composti, pelle color cenere, ancora bellissima lei mi apparve all’improvviso. Un vero, autentico incontro ravvicinato del terzo tipo. Io ne restai letteralmente folgorato. Sfortunatamente, solo alla vigilia del mio quinto trasloco apprendevo che la Santa abitava con la sua comune di diseredati in un appartamento a 10 m da me. "Complimenti, la sua bimba è bellissima!" sorridendo mi disse.
"Grazie", risposi io, "Le auguro una buona giornata".
Una buona giornata... Avrei potuto dirle un milione di cose ma mi uscì solo sta bella giornata. Bé, in realtà lo fu, forse non pienamente. Ancora una volta io me ne feci una ragione. Dopo tutto, Lei era ormai diversa ed io le riservai il rispetto che si deve a persona nova et illuminata. Santificetur! Amen.
...però cazzo!


Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #268 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 20:16:39 »
Hahahaha Panza, quel "Le auguro una buona giornata" fa venire il mente il manzoniano "si figuri" del sarto al cardinal Borromeo.
A proposito delle "verdi e solitarie voluttà" come le chiamava Stefano Rosso, io mica me lo ricordo a chi le rivolgevo. 
:D Se vede proprio che me sto a fa vecchio
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Offline leomeddix

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #269 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 20:47:50 »
Bravissimo, Stefano. Lo stile -mi pare evidente- è quello di Musil, e il racconto fa parte del romanzo I turbamenti del giovane Panzabianca  :risa:
Dimenticavo: solo questo passaggio vale il prezzo del biglietto:

L'’era delle pippe si imbattè nella luce divina, ed io, sprovvisto di ogni difesa, attestai la sconfitta di ogni residuo slancio giovanile.

 :clapcap:
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Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #270 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 20:54:54 »
Che je vòi dì a sti draghi della penna? Clap-clap-clap!

Un'analisi esaustiva (esauriente me pare troppo semplice) della Santa Teresa necessiterebbe di un giorno di scrittura. Se mi provocate lo faccio, capito?

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #271 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 21:08:25 »
Se mi provocate lo faccio, capito?
Arch, devi! Anzi, ce lo devi.   :D
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« Risposta #272 : Mercoledì 10 Ottobre 2018, 21:28:00 »
Un'analisi esaustiva (esauriente me pare troppo semplice) della Santa Teresa necessiterebbe di un giorno di scrittura. Se mi provocate lo faccio, capito?

In nome della lotta contro le tenebre volute dalla Santa Inquisizione, fallo!  :coatto:
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #273 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 11:38:33 »
Che je vòi dì a sti draghi della penna? Clap-clap-clap!

Un'analisi esaustiva (esauriente me pare troppo semplice) della Santa Teresa necessiterebbe di un giorno di scrittura. Se mi provocate lo faccio, capito?

Devi. Fu quello un periodo artisticamente eccelso ed Architettonicamente unico. Di fatto si diede a Roma l'impostazione che vediamo ora.

A tal proposito, qualche anno fa lessi un libro che trovai molto interessante: 'Geni rivali' (Bernini, Borromini e la creazione di Roma barocca) di Jake Morrissey. Se l'hai letto, mi piacerebbe un tuo parere.

P.s. Vorrei chiederti cosa pensi del Baldacchino di San Pietro (quello con le colonne tortili scure che tu ben conoscerai) al quale lavorarono entrambi i geni. Io non riesco a farmelo piacere.

Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #274 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 15:02:29 »
Voi volete er male de...Arch. Pian pianino darovvi risposte articolate. Poi nun vencazzate se non siete d'accordo, però.
In questi bigi giorni Arch sta ricorreggendo per la decima volta le bozze de lo suo terzo libro. L'editore sollecita la sortita e me devo da' na mossa.
Si chiamerà (titolo provvisorio) "Casacche divise - Gli atleti della S.S. Lazio nella Seconda Guerra Mondiale". In sostanza si completa la storia bellico-sportiva dei nostri soci dopo l'altro libro che riguardava la Grande Guerra "Dal Tevere al Piave". Mi piacerebbe molto se voi, cari amici miei, mi aiutaste a scegliere un titolo. Io mi sono trovato in grandi ambascie. Credo che il libro sulla Grande Guerra abbia avuto successo (scusate l'immodestia ma 3.500 copie, tre ristampe e un'altra in uscita sono tante oggi giorno) anche per via di un titolo attrattivo. Di questo secondo libro invece non riesco ad azzeccare il titolo. Piace a molti ma ad altrettanti non piace (es. a Buccioni piace, a Mario Pennacchia no). Con "Casacche divise" giocavo con l'oggettività dei due termini, le casacche maglie da gioco e le divise abiti militari, e l'aggettivo "divise" che sta a sottolineare la lacerazione che si ebbe, purtroppo, anche tra i nostri atleti: alcuni caddero militando nella RSI, altri che scelsero la Resistenza. Però non sono convinto del tutto. Mi aiutate?  ;) :-*

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #275 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 15:24:00 »
(certo, al gioco di parole si presta anche "maglie"...che so: 'Casacche divise nelle maglie della Guerra" ma siamo sempre là)

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #276 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 15:48:50 »
Voi volete er male de...Arch. Pian pianino darovvi risposte articolate. Poi nun vencazzate se non siete d'accordo, però.
In questi bigi giorni Arch sta ricorreggendo per la decima volta le bozze de lo suo terzo libro. L'editore sollecita la sortita e me devo da' na mossa.
Si chiamerà (titolo provvisorio) "Casacche divise - Gli atleti della S.S. Lazio nella Seconda Guerra Mondiale". In sostanza si completa la storia bellico-sportiva dei nostri soci dopo l'altro libro che riguardava la Grande Guerra "Dal Tevere al Piave". Mi piacerebbe molto se voi, cari amici miei, mi aiutaste a scegliere un titolo. Io mi sono trovato in grandi ambascie. Credo che il libro sulla Grande Guerra abbia avuto successo (scusate l'immodestia ma 3.500 copie, tre ristampe e un'altra in uscita sono tante oggi giorno) anche per via di un titolo attrattivo. Di questo secondo libro invece non riesco ad azzeccare il titolo. Piace a molti ma ad altrettanti non piace (es. a Buccioni piace, a Mario Pennacchia no). Con "Casacche divise" giocavo con l'oggettività dei due termini, le casacche maglie da gioco e le divise abiti militari, e l'aggettivo "divise" che sta a sottolineare la lacerazione che si ebbe, purtroppo, anche tra i nostri atleti: alcuni caddero militando nella RSI, altri che scelsero la Resistenza. Però non sono convinto del tutto. Mi aiutate?  ;) :-*
"Casacche divise" invece a me piace assai. Mi fa pensare al Cuoco di Salò di De Gregori, con Arch nella parte del Cuoco che racconta, distribuendo affetto e compassione fra quei ragazzi "sbranati dalla primavera".

Alla sera vedo donne bellissime
da Venezia arrivare fin qua
e salire le scale e frusciare
come mazzi di rose
Il profumo rimane nell'aria
quando la porta si chiude
ed allora le immagino nude a aspettare...

Fa' sbrigate che io pure sollecito in tandem con l'editore e non voglio mancà alla presentazione.
Dovunque sto prendo la macchina-o il treno-o l'aereo-a seconda, ed arrivo  :D
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #277 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 16:10:10 »
A me Casacche divise piace, proprio perché allude all'intreccio di sport e guerra in quegli anni.
Probabilmente Fabio l'avrà già valutato, ma il sottotitolo potrebbe essere pure "Gli atleti della S.S. Lazio tra Resistenza e Repubblica sociale". Così, giusto per creare maggiore curiosità sull'argomento  :)
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #278 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 16:13:57 »


Serissima, Arch

"……In un’estasi mi apparve un angelo tangibile nella sua costituzione carnale che era bellissimo; io vedevo nella mano di questo angelo un dardo lungo; esso era d’oro e portava all’estremità una punta di fuoco. L’angelo mi penetrò con il dardo fino alle viscere e quando lo ritirò mi lasciò tutta bruciata d’amore per Dio. Il Nostro Signore, il mio sposo, mi procurava tali eccessi di piacere da impormi di non aggiungere altro oltre che a dire che i miei sensi ne erano rapiti……."

Non certo per te che chissà quante lezioni hai tenuto sul Bernini, ma per qualche passante distratto è il caso di mettere qui qualche primo piano, oltre al gruppo intero.






Tanto stupore.

Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #279 : Giovedì 11 Ottobre 2018, 16:16:26 »
A me Casacche divise piace, proprio perché allude all'intreccio di sport e guerra in quegli anni.
Probabilmente Fabio l'avrà già valutato, ma il sottotitolo potrebbe essere pure "Gli atleti della S.S. Lazio tra Resistenza e Repubblica sociale". Così, giusto per creare maggiore curiosità sull'argomento  :)

bravo. In effetti un sottotitolo di questo tipo potrebbe mettere ancora più un evidenza il bel titolo.
Arch, anche io sono per la conferma del titolo. ;)