Autore Topic: SEBASTIANO FANTE ITALIANO  (Letto 58051 volte)

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Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #240 : Giovedì 4 Ottobre 2018, 17:10:25 »
Giorgio Bracardi
...L'Uomo è un animale strano, capace di raggiungere le più alte vette intellettuali ma anche il grado maggiore di ferocia e di abiezione. La sua "volontà di vivere" (cioè, in fondo, di sopraffazione e di inganno) è connaturata al suo animo, e per raggiungere i suoi scopi è capace di rinnegare i suoi principi, vendere sua madre, tradire i suoi compagni di lotta. E nonostante su questo punto avesse ragione Schopenhauer, io continuo testardamente a restare marxista e a sperare che un giorno usciremo dal nostro stato di animalità, continuando a credere che un giorno arrivi "l’ora che all’uomo un aiuto sia l’uomo" (Brecht dixit).


Ti capisco, amico mio,  ;) sono gli stessi motivi per cui io marxista (o cristiano, o fascista, o musulmano, liberista, o induista, o nazista... e continua tu aggiungendo all' elenco tutti gli ismi del mondo) non lo sono e non lo sarò mai.
Ho mischiato ideologie e religioni (che in realtà non sono altro che ideologie politiche ammantate d'altro) perché la Ragione mi dice che laddove c' è la fede non posso esserci io.
Perché se hai una fede pensi che quella -quella e non altre- sia l' unica via per uscire dallo stato di animalità.
La stessa cosa che pensano tutti coloro che hanno una fede opposta alla tua, rendendo in questo modo la Fede la Madre di tutti  i conflitti ed attribuendo puntualmente ogni fallimento non all' oggetto della propria fede ma alla sua cattiva applicazione.
E' un argomento che ho già trattato nel forum (ma tu non intervenivi mai ed Arch solo raramente), tirando in ballo per questo Hegel ed i motivi per cui Schopenhauer lo considerava un idiota: l’idea è perfetta ma l’uomo no, quindi se la sua realizzazione fallisce è colpa dell’ imperfezione dell’uomo: l’ idea resta perfetta. 
Io, schopenhauerianamente, o bracardianamente  :D meglio ancora, penso che l' uomo sia una bestia; e che possa migliorare se stesso non scannandosi coi suoi simili per puntare ad ideali che raggiungerebbe solo se fosse un perfettissimo spirito, ma migliorandosi con aggiustamenti costanti e continui, e considerando la politica semplicemente come l’atto con il quale pianificare e determinare il futuro della propria comunità.
Sbagliando a volte ed altre volte indovinando, scartando poi tutto quello che non funziona e conservando tutto quello che ha funzionato.
Cosa che la gente comune ha fatto sempre, NONOSTANTE le ideologie, ed è questa l' unica e la sola cosa che ci ha fatto uscire dalle caverne.
Tu, romanticamente sogni insieme a Brecht (ed al mio omonimo di Tarso nella sua lettera ai Colossesi, o ai Tessalonicesi non ricordo, "siate d'aiuto gli uni agli altri") "che all’uomo un aiuto sia l’uomo", ed io tento di adoperarmi affinché vi sia un mondo in cui nessuno abbia la sventura di credere che vi siano ideologie così perfette che solo all' imperfezione umana se ne possa attribuire il fallimento.
E poi sogno anche io.  :D Anzi, più che sognare immagino: immagino un mondo in cui una ventata di resipiscenza e di ravvedimento spazzi via i veleni con cui i filosofi eredi dell' idealismo tedesco hanno reso orribile il novecento.
E spazzi via con loro tutto quello che pretende di essere assoluto senza che lo sia mai stato.
E che ad ogni fede che ha condizionato l' umanità si pensi come ad una curiosità storica. E niente altro. 
Immagina: Leomeddix che ricorda Marx ed Engels come potrebbe ricordare Raimondo Lullo (tanto per fare il nome di uno che in questo momento di sicuro non ti viene in mente)   ;) Non t' attizza stacosa?

Se penso ad un futuro in cui l' uomo sia l' essere che ti auspichi insieme a Brecht e a Paolo di Tarso non posso non immaginare un mondo in cui la funzione della politica sia semplicemente l’atto con il quale, come ho detto prima, l' uomo determini il futuro della comunità e  contribuisca personalmente a farlo.

P.s.
Certo succederebbe più in fretta impiccando un ideologo al giorno, ma per qualche motivo (che non capisco) sembrano esistere delle curiose inibizioni in questo senso,  :D mah.

Il potere applica le leggi, ma non la giustizia.
Ma magari fosse, sarebbe il guaio minore. Il potere piega le leggi e se le adatta.

Io sto con chi non comanda un cazzo. E pure voi :D sennò non sareste laziali.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #241 : Giovedì 4 Ottobre 2018, 18:48:41 »
Ed ora un OT che non è OT per niente, dato che col fante Sebastiano anche il marinaio Riccardo ci può stare bene.

Stamattina a casa è arrivato un pacco, lo apro e ci trovo una scatola, questa:


Sollevo il coperchio e (orrore!) m' appare Il Maligno in tutta la sua miserabile essenza, inorridite pure voi, plis:


Tolgo (con le pinze) il foglio immondo e vengo risarcito dalla luce ristoratrice del suo contenuto, eccolo:


Sul fondo della scatola un biglietto di ringraziamento del (gentilissimo, ancorché trigoriese) capitano della nave da cui, dopo 86 mesi di navigazione, è sbarcato Malacarne.

Della serie: dal letame (a volte) nascono i fior.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #242 : Giovedì 4 Ottobre 2018, 19:08:52 »
Ti capisco, amico mio,  ;) sono gli stessi motivi per cui io marxista (o cristiano, o fascista, o musulmano, liberista, o induista, o nazista... e continua tu aggiungendo all' elenco tutti gli ismi del mondo) non lo sono e non lo sarò mai.
Ho mischiato ideologie e religioni (che in realtà non sono altro che ideologie politiche ammantate d'altro) perché la Ragione mi dice che laddove c' è la fede non posso esserci io.

Hai ragione, caro Frusta, l'ideologia è spesso l'oppio degli intellettuali. Però io intendo il marxismo non come ideologia né come fede, ma come metodo per conoscere e (possibilmente) cambiare la realtà. Del resto lo stesso Marx disse di non essere marxista, proprio per prendere le distanze da coloro che usavano la sua dottrina come strumento fideistico e meccanicistico. Anche Gramsci non era un 'marxista' ortodosso, nel senso che fu il primo a comprendere l'impossibilità di applicare la soluzione rivoluzionaria di Lenin per l'Occidente. Per questo motivo, grazie al suo insegnamento, il comunismo italiano è riuscito a penetrare profondamente nella realtà italiana, conquistandone anche l'egemonia culturale.   

Io, schopenhauerianamente, o bracardianamente  :D meglio ancora, penso che l' uomo sia una bestia; e che possa migliorare se stesso non scannandosi coi suoi simili per puntare ad ideali che raggiungerebbe solo se fosse un perfettissimo spirito, ma migliorandosi con aggiustamenti costanti e continui, e considerando la politica semplicemente come f’atto con il quale pianificare e determinare il futuro della propria comunità.

Su questo non sono completamente d'accordo. Gli "aggiustamenti costanti e continui" sono possibili solo con un "ideale", cioè in presenza di un modello sociale ideale da perseguire. Anche gli Illuministi e i Giacobini francesi volevano creare il "Regno della Felicità in terra", ma il vero, importante, risultato della loro 'follia' fu il superamento del sistema feudale, con l'avvento dell'uguaglianza politica. Fu un "aggiustamento" non da poco. E, per restare in Italia, anche qui in Emilia i militanti comunisti sognavano la Grande Rivoluzione Proletaria, ed il modello emiliano divenne la vetrina politica del PCI. La rivoluzione non l'hanno fatta, ma in compenso l'Emilia divenne la regione con il più alto livello di qualità della vita. Perché, come diceva Mao ( :icon_biggrin:) senza contraddizione -cioè senza lotta- non c'è vita, non c'è progresso.


Ed ora un OT che non è OT per niente, dato che col fante Sebastiano anche il marinaio Riccardo ci può stare bene.

Sollevo il coperchio e (orrore!) m' appare Il Maligno in tutta la sua miserabile essenza, inorridite pure voi, plis:


Ahahahaha, coraggio Frusta. I romanisti sognano, per loro "la riomma non si si discute, si ama". Insomma per loro il romanismo è una ideologia 'fideistica'. Noi siamo diversi, vincessimo pure la Coppa dei Campioni avremmo sempre un "sipperò" pronto all'uso. Ma forse è meglio così: il nostro amore per la Lazio non è velato da ideologie consolatorie, il nostro amore è più maturo perché dialettico (a volte anche troppo  :icon_biggrin:).


 
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #243 : Giovedì 4 Ottobre 2018, 20:29:00 »
... Gli "aggiustamenti costanti e continui" sono possibili solo con un "ideale", cioè in presenza di un modello sociale ideale da perseguire...
Purtroppo il nodo sta tutto qui: il tuo "ideale" di modello sociale non combacia con quello di chiunque non sia un tuo sodale.
Con cui sei destinato inevitabilmente ad entrare in contrasto anche se concetti come libertà, giustizia, pace, uguaglianza, equità, dignità, rispetto dei diritti basilari, benessere sociale eccetera sono nelle aspirazioni di entrambi.
Gli aggiustamenti di cui parlavo (come il superamento del feudalesimo a cui hai accennato ed al quale ne potremmo aggiungere centinaia di altri, a partire dall' abolizione della schiavitù eccetera) lo hanno fatto perché puntavano direttamente a quei concetti.
P.s.
Bello avere delle opinioni (opinabili in quanto tali per definizione) n' est pas?  ;)
P.p.s.
Io Mao lo lascerei stare, se lotta deve esserci che sia fra quei concetti ed il loro contrario, non fra i modelli ideali per arrivarci.
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #244 : Giovedì 4 Ottobre 2018, 20:56:15 »
Purtroppo il nodo sta tutto qui: il tuo "ideale" di modello sociale non combacia con quello di chiunque non sia un tuo sodale.
Con cui sei destinato inevitabilmente ad entrare in contrasto anche se concetti come libertà, giustizia, pace, uguaglianza, equità, dignità, rispetto dei diritti basilari, benessere sociale eccetera sono nelle aspirazioni di entrambi.

Dissento in modo assoluto e fideistico  :icon_biggrin:, e ti porto un esempio.
I protagonisti della Rivoluzione francese avevano come 'ideale' una repubblica borghese, basata sul primato della proprietà privata, e l'avvento del capitalismo significò l'aggravamento delle condizioni delle classi proletarie. Nonostante ciò, Marx (nel suo Manifesto) celebrò le imprese di questi borghesi, perché la loro opera distrusse il vecchio mondo, le sue superstizioni, i suoi privilegi medievali. Il sistema borghese non era "l'ideale" per i marxisti, ma il metodo (non la fede) marxista ha sempre saputo riconoscere i progressi storici dell'umanità, anche quelli prodotti dai nemici attuali.

(Adesso però un attimo di pausa: basta con le nostre futilità politico-filosofiche e passiamo alle cose serie: la Lazio sta per scendere in campo, ed allora: "laziali di tutto il mondo, uniamoci!:icon_biggrin:)
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Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #245 : Venerdì 5 Ottobre 2018, 16:45:08 »
Ed ora un OT che non è OT per niente, dato che col fante Sebastiano anche il marinaio Riccardo ci può stare bene.

Stamattina a casa è arrivato un pacco, lo apro e ci trovo una scatola, questa:


Sollevo il coperchio e (orrore!) m' appare Il Maligno in tutta la sua miserabile essenza, inorridite pure voi, plis:


Tolgo (con le pinze) il foglio immondo e vengo risarcito dalla luce ristoratrice del suo contenuto, eccolo:


Sul fondo della scatola un biglietto di ringraziamento del (gentilissimo, ancorché trigoriese) capitano della nave da cui, dopo 86 mesi di navigazione, è sbarcato Malacarne.

Della serie: dal letame (a volte) nascono i fior.

bel regalo. Ogni tanto anche tra di loro trovi qualche persona degna.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #246 : Venerdì 5 Ottobre 2018, 21:18:35 »
La scelta era: andare ad incazzarmi dellà sulle ambasce che mi ha procurato ieri sera l' unica fede che ho, oppure tornare qui e, per un momento almeno, dimenticare?
Meglio qui.
Dissento...
E non potresti fare altrimenti, come sempre succede in un dialogo fra chi è un adepto di qualsiasi "ismo" e chi non lo è.
Certo, potrei dirti che la rivoluzione a cui ti riferisci fu sostanzialmente dovuta all' esacerbazione dello stato produttivo contro i due parassitari, e che a spingerla più che una utopia ideologica furono i concetti di equità e di rivalsa, e che poi il fatto che l' anima borghese di quella rivoluzione avesse in animo di sostituire il proprio al potere esistente ne fosse un ovvio corollario, ma a che servirebbe? Ci metteremmo a parlare dei motivi per cui in Francia si e in Spagna o in Inghilterra no mentre in America si, e finiremmo col perdere il discorso iniziale, che rimane questo: perché, secondo te che ti dichiari marxista nonostante il sostanziale fallimento di questa ideologia, una buona fetta dell' umanità, direi anche la maggior parte di essa se includiamo le religioni, crede a qualcosa che non ha mai superato l'esame della sperimentazione pratica? 
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #247 : Venerdì 5 Ottobre 2018, 21:21:24 »
bel regalo. Ogni tanto anche tra di loro trovi qualche persona degna.
 ;) dato l'ambiente marinero é proprio il caso di dire "rari nantes in gurgite vasto"
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #248 : Venerdì 5 Ottobre 2018, 23:18:48 »
perché, secondo te che ti dichiari marxista nonostante il sostanziale fallimento di questa ideologia, una buona fetta dell' umanità, direi anche la maggior parte di essa se includiamo le religioni, crede a qualcosa che non ha mai superato l'esame della sperimentazione pratica? 

Caro Frusta, mi vuoi far fare le ore piccole per darti questa risposta. E allora, mentre mi preparo una carbonara, lascio rispondere la Storia :icon_biggrin:
Il comunismo è stata una sfida al capitalismo. E' stata la prima sfida ma non sarà l'ultima. Ma in fondo anche la borghesia non vinse al primo colpo: in Italia ed in altri paesi europei nacque nel medioevo, prese il potere e poi fu sconfitto, più per le proprie debolezze che per la forza dell'avversario. La borghesia trionfò definitivamente solo con la Rivoluzione francese, dopo secoli di ritirate ed avanzate, sconfitte e delusioni.
Oggi nessuno di noi sa quale forma avrà la prossima rivoluzione: forse porterà alla formazione di tante piccole patrie autonome ma solidali? significherà il superamento della "democrazia rappresentativa"? Sarà una guerra dei sessi? Oppure la rivoluzione sarà sconfitta sul nascere e allora ci sarà una forma di neo-feudalesimo? Comunque sia, non sarà il marxismo delle "formulette letterali" a guidare la prossima rivoluzione, ma la sua parte viva: la concezione del materialismo dialettico (cioè lo studio delle forze sociali in campo che si scontrano tra loro). Io, oggi, strumenti migliori per comprendere la realtà non ne vedo.
E anche sulla questione dell'esame della sperimentazione pratica, ho qualche dubbio  :P. La borghesia ha avuto un ruolo progressivo nella storia, ma nel '900 si è incartata nelle sue contraddizioni, e per salvarsi ha dovuto ricorrere a ben due guerre mondiali. Diciamo che il bilancio non è così splendido.

E visto che ci sono, rispondo anche su due altre questioni di cui abbiamo parlato.
Sul ruolo degli "ideali" nella vita umana, ci sono parole geniali (io oserei dire anche poetiche :angel4:) di Marx, il quale nel Capitale scrive: "Il ragno compie operazioni che assomigliano a quelle del tessitore, l'ape fa vergognare molti architetti  (tranne il nostro Arch, ovviamente  :risa:) con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggiore architetto dall'ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera. Alla fine del processo lavorativo emerge un risultato che era già presente al suo inizio nella idea del lavoratore, che quindi era già presente idealmente. Non che egli effettui soltanto un cambiamento di forma dell'elemento naturale; egli realizza nell'elemento naturale, allo stesso tempo, il proprio scopo, che egli conosce, che determina come legge il modo del suo operare, e al quale deve subordinare la sua volontà.
Bella, Carlè, qui il tuo nitore linguistico fa addirittura aggio sulla tua sapienza filosofica!  :aho: Insomma l'uomo è proprio una bestia strana, st**nzo sicuramente, ma a differenza degli altri animali sa progettare, sa crearsi una realtà ideale -che ovviamente risponde ad esigenze materiali e guida le sue azioni, si fa materia. E quando le idealità di milioni di persone si uniscono, abbiamo le Rivoluzioni.
Infine sulla questione dell'ideologia: le ideologie politiche non sono il Male dell'umanità, ma nascono, si sviluppano e muoiono insieme alle classi (o gruppi della 'società civile'). Le ideologie sono il "punto di vista" di questi gruppi sul mondo. Anche su questo Topic ognuno ha una propria ideologia: qui, mi sembra di capire, siamo tutti accomunati dalla critica al Potere -che oggi è capitalistico. Ma c'è chi questo Potere lo vuole superare guardando al futuro (impresa ardua in una società inghiottita dentro un "eterno presente") e c'è chi invece vorrebbe abrogarlo tornando mitologicamente al Medioevo (e saltando a piè pari il ruolo dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese). I portatori di questa ideologia compongono la "nuova destra", che poi è la parte più intellettualmente vivace, meno conformista, della destra, e che probabilmente vive pure con un certo disagio, con inquietudine, il proprio essere "borghese". (Frusta non si arrabbierà se lo metto in questo campo, ma sappia che a me -di certo- risulta più facile ragionare con un Diavolo intelligente che con tanti fenomeni che popolano la sinistra).

Scusate le chiacchiere, ma i ponti festivi sono lunghi, noiosi, qualcosa bisogna inventasse la sera, e io scrivo su Biancocelesti  :toothy2:



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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #249 : Sabato 6 Ottobre 2018, 00:30:01 »
Oggi nessuno di noi sa quale forma avrà la prossima rivoluzione: forse porterà alla formazione di tante piccole patrie autonome ma solidali? significherà il superamento della "democrazia rappresentativa"? Sarà una guerra dei sessi? Oppure la rivoluzione sarà sconfitta sul nascere e allora ci sarà una forma di neo-feudalesimo?

Tra le cause della -eventuale- caduta dell'attuale Impero d'Occidente ho tralasciato forse la più trendy: quella della invasione e della rivolta di orde barbare provenienti da mondi lontani. In questo caso, viste le tendenze demografiche dell'Occidente rispetto ai paesi "arretrati", Salvini acquisterebbe sicuramente il titolo di "Romolo Augustolo de 'noantri'.
Io ve lo dico: finchè siamo in tempo, organizziamo un furgoncino, armiamoci di cazzuole, mattoni, livella e ritiriamo su il Muro tetesco :risa:.
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Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #250 : Sabato 6 Ottobre 2018, 12:21:23 »
Leo parla anche per me. Sono in sintonia con tutto ciò che scrive. Io sono solo un po' più estremista.
Una pregunta:  vi risulta una rivoluzione non ideata dalla borghesia? I borghesi le menti, i proletari le braccia.

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #251 : Sabato 6 Ottobre 2018, 12:44:38 »
Discorso interessante. In questo momento vi sto leggendo sul cellulino seduto in un autogrill fra Firenze e Bologna davanti ad una insalatona con mozzarelline e tonno  :) stasera sarò in Brianza e se mi lasciano per qualche minuto in santa pace davanti al pc intratterrommi con voi dimolto volentieri.
Tra una ventina di minuti, dopo il caffè, riparto (chiano chiano, velocità di crociera) e se stasera non potrò dirvelo ve lo dico adesso: domani tifate Lazio anche per me, che domani alle ore quindici (giocare di lunedi sera dato che si era già giocato giovedi no, eh?) per rotture di palle assolutamente indipendenti dalla mia volontà non potrò vedere la partita neanche alla tv.
Magari darò una smirciatina collegandomi ogni tanto su google, chissà.
Comunque se le cose malauguratamente dovessero andar sappiate che io non c' ero  ;D
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #252 : Sabato 6 Ottobre 2018, 13:33:52 »
Una pregunta:  vi risulta una rivoluzione non ideata dalla borghesia? I borghesi le menti, i proletari le braccia.

A mio parere, su questo argomento il punto di svolta è la Comune di Parigi, la prima vera insurrezione delle classi 'proletarie' contro il potere borghese.
Fino ad allora le masse popolari erano state spesso "usate" dalla borghesia durante la lotta contro i residui feudali. Basti pensare agli esiti della Rivoluzione francese o al nostro Risorgimento. Invece nel 1870 gli insorti parigini dissero: "Sai che c'è? Se proprio c'è da fare una rivoluzione ce la facciamo per conto nostro, eccheccatzo! :risa: ". Naturalmente i Comunardi persero perché mancava er proggetto, però, insomma, fecero passare un brutto quarto d'ora ai galantuomini borghesi.

@Frusta: ma come, ti metti in viaggio e fai la pausa pranzo con mozzarelline e tonno? Io ti ritenevo un adepto del camionista style, sempre pronto a fare il pieno di colesterolo in ogni trattoria. Con te posso confrontarmi su tutto, ma su questo non ti perdono.  :birra:


 
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #253 : Sabato 6 Ottobre 2018, 21:07:57 »
 mozzarelline e tonno
E te pare poco? Praticamente 'na botta de vita rispetto al menu che mi ha permesso di scendere da 98 a 83 kg (come già dissi ad Arch, arrivato a 98 me sò messo a magnà a tutta callara per salire a quota 100, ma al massimo sono riuscito ad arrivare a 99 e mezzo, e siccome l'unica cosa che iniziava de brutto a salire era la mia pressione arteriosa, ho dovuto decidere che era il caso di cominciare a scendere) menu che vado adesso a sciorinarvi e che mi accompagnerà al mio peso ideale, eccioè ai 78 del beato tempo che fu.
Tiè, varda che roba:


Mò te dico quello che me magno:

Colazione: 3 arance spremute - 4 fette biscottate integrali - 3 noci - 40gr pane senza sale tostato. Caffè.

Metà mattina: una mela, o pera,  o banana, o melone o uva o qualsiasi altra cosa provvista di polpa e buccia che possa essere definita col termine "frutta".

Pranzo: verdura cruda senza sale condita con un cucchiaio d' olio e uno di aceto- 150gr carne bianca - verdura cotta con una spolverata di parmigiano. Caffè.

Metà pomeriggio: come metà mattina.

Cena: verdura cruda condita come sopra - 150gr pesce - verdura cotta spolverata come sopra.

Dopocena: un liuk alla liquerizia - 40gr cioccolato fondente cacao amaro  al 75%

Acqua liscia oligominerale: un litro e mezzo durante l' arco della giornata.

--------------------------------

Vino ed affettati misti solo se vado in val d' O con Arch e carbonara solo se a cucinarla s' appresti il duo Arch&Leo.


P.s.
Mò devo giocà con la nipotina, che non dovendo domani andare a scuola stasera può far tardi e mi ha detto che deve raccontarmi una storia da lei inventata: "La storia della strada strana".
Poi ne dovrò inventare una per lei e raccontargliela finché non prende sonno.
Se non m' addormento prima io torno qui a chiacchierare con Arch e Leo.

  :D Affrappé

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« Risposta #254 : Domenica 7 Ottobre 2018, 00:31:19 »
Una pregunta:  vi risulta una rivoluzione non ideata dalla borghesia? I borghesi le menti, i proletari le braccia.
In realtà -come da domanda precisa indirizzata a Leo- non è esattamente di questo che mi interessava parlare, ma siccome ad Arch non si comanda, obbedisco e dico la mia.
E, dato che mi ci trovo, dico pure perché il Potere, quello con la P maiuscola iperliberista e transnazionale che negli ultimi decenni sta puntando decisamente alla glebalizzazione attraverso la globalizzazione, si sta parando il culo affinché una nuova rivoluzione non avvenga.
Innanzitutto, al contrario di Leo, io penso che nessuna delle tre rivoluzioni degne di essere chiamate tali, a cominciare da quella francese, si è mossa perchè "attratta" da un ideale, ma perché "spinta" dall'esasperazione e dal bisogno.
Lo so che tutta la disparità di opinione fra me e Leo sta nella differenza concettuale che c'è fra l'attrarre e lo spingere, ma se pensiamo che in fondo è la stessa disparità che passa fra un ateo ed un credente (pongo ideologia e religione sullo stesso piano) il discorso cammina da solo. 
Il bisogno esaspera il popolo e lo spinge alla rivolta, ma perché una rivolta si trasformi in rivoluzione occorre l’appoggio di una classe borghese alfabetizzata capace di dare alla rivolta una direzione, un’ organizzazione ed uno spessore strategico. Avendo soprattutto i mezzi intellettuali per sostituirsi al potere.
In Francia fu il Terzo Stato, in Russia e in America la stessa cosa: per fare una rivoluzione occorre una borghesia, ma non una borghesia qualsiasi, occorre una borghesia estremamente connessa, capace di comunicare, dotata di quello che oggi definiremmo un "network su scala nazionale"e della capacità di sostenerlo. In parole povere, una borghesia mercantile, colta e non solo: dovendo immediatamente ricostruire lo stato,coadiuvata dalla borghesia dei funzionari pubblici.
Insomma il “terzo stato” di allora che oggi chiameremmo “ceto medio”, "imprenditori", “professionisti”, “commercianti” ed "alti funzionari. Questa è la lezione che ci hanno dato le tre rivoluzioni di cui sopra, e questa è la lezione che il Potere ha capito benissimo.
Ha capito che la prima cosa che un Potere deve fare, se vuole assicurarsi di non venire abbattuto da una rivoluzione, è quella di eliminare il ceto medio e la piccola borghesia; e se non può farlo, deve ridurre questa borghesia in una componente funzionale al Potere stesso. Perché lo strato sociale depositario delle aspirazioni più illuminate e democratiche non è la classe operaia, ma il ceto medio. Il nemico del Potere non è il proletariato, ma il ceto medio. Il difensore della democrazia e dei diritti non è il proletariato, ma il ceto medio.
Se un Potere ha l’appoggio della borghesia può permettersi qualsiasi cosa, anche di sedare nel sangue un tumulto di popolo qualora il popolo osasse ribellarsi, senza che nessuno ci troverebbe niente da dire.
Ed è questo che il Potere che in questo momento tiene per le palle il mondo intero, parlo del potere finanziario che trae profitto da se stesso sta facendo.
Inglobando la middle class inglobabile e distruggendo la rimanente.
E per dimostrarlo non faccio nessuno sforzo, chiudo gli occhi e sparo qui il primo link a caso: https://www.teleborsa.it/News/2015/10/13/in-forte-crescita-la-disuguaglianza-globale-distrutta-la-classe-media-261.html#.W7kiSPZoTDc

E poi, siccome sulla prima parte del post di Leo credo di aver espresso la mia opinione, passo alla seconda, cominciando, socraticamente, dalla fine del suo intervento.
Sperando contemporaneamente di rispondere anche ad Arch, che si pone ideologicamente in una posizione ancora più estrema.
Leo parla anche per me. Sono in sintonia con tutto ciò che scrive. Io sono solo un po' più estremista.
Infine sulla questione dell'ideologia: le ideologie politiche non sono il Male dell'umanità, ma nascono, si sviluppano e muoiono insieme alle classi (o gruppi della 'società civile'). Le ideologie sono il "punto di vista" di questi gruppi sul mondo. Anche su questo Topic ognuno ha una propria ideologia: qui, mi sembra di capire, siamo tutti accomunati dalla critica al Potere -che oggi è capitalistico. Ma c'è chi questo Potere lo vuole superare guardando al futuro (impresa ardua in una società inghiottita dentro un "eterno presente") e c'è chi invece vorrebbe abrogarlo tornando mitologicamente al Medioevo (e saltando a piè pari il ruolo dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese). I portatori di questa ideologia compongono la "nuova destra", che poi è la parte più intellettualmente vivace, meno conformista, della destra, e che probabilmente vive pure con un certo disagio, con inquietudine, il proprio essere "borghese". (Frusta non si arrabbierà se lo metto in questo campo, ma sappia che a me -di certo- risulta più facile ragionare con un Diavolo intelligente che con tanti fenomeni che popolano la sinistra).
Leo, innanzitutto vorrei ringraziarti per la stima che mi hai espresso, non tanto qui, ma a voce, quando mi hai definito un "gramsciano di destra", definizione che mi ha fatto piacere ma che non credo di meritare, perché, semplicemente, non mi ritengo né gramsciano né di destra. Ammiro Gramsci perché sono sicuro che, così come ci è finito nell' Italia fascista, sarebbe finito in galera tanto a Mosca quanto a Pechino o a Cuba, e questo per me è il massimo riconoscimento che si possa fare ad un intellettuale marxista.
Poi vorrei che per un attimo tu uscissi dal labirinto dialettico che ti porta a collocarmi per forza da qualche parte, se non altro perché nella parte in cui mi collochi, puoi non credermi se vuoi ma è così, in quella parte io mi ci trovo male.
Io, l'ho detto nel post precedente e qui lo ripeto, considero la politica come il mezzo con cui pianificare e determinare il futuro di una comunità. Ed il supporto indispensabile a questo mezzo non lo trovo nell' ideologia (cui bisogna credere per quella cosa, che mi fa ribrezzo solo a sentirla nominare, volgarmente chiamata FEDE e che mi fa ribrezzo perché se l'abbracciassi dovrei automaticamente riunciare alla cosa che amo di più, nobilissimamente chiamata RAGIONE) ma nella tecnologia.
Perché la tecnologia non ha bisogno di fede, data la sua autoevidenza.
Il motore principale della Storia (proprio quella Storia che tu hai lasciato parlare  mentre ti preparavi una carbonara  :P) è stata  la tecnologia.
Non l’economia, perché qualsiasi settore dell’economia può essere spazzato via da una nuova tecnologia.
Non la politica, perche se la politica è solo un mezzo per pianificare il futuro, a questo mezzo solo la tecnologia (e non la dialettica) può offrire gli strumenti migliori per farlo.
E non è nemmeno la società in sé, perché la stessa società assume forme diverse a seconda delle tecniche di comunicazione, di gestione cittadina, delle tecniche mediche, delle tecniche produttive, delle tecniche abitative eccetera.
E nemmeno l' ambiente, perché l’homo sapiens ha abbandonato l’ambiente sin dalla costruzione del primo tetto, con cui ha rinnegato la pioggia, con l’accensione del primo fuoco, col quale ha rinnegato il clima rigido, con l’invenzione del vestito, dello scudo, degli strumenti di caccia e di agricoltura, coi quali ha rinnegato ogni ritmo naturale, allontanandosene definitivamente.  Esiste un solo ambiente, ed è un ambiente inevitabilmente trasformato dalla tecnologia umana.
Tutta la storia umana non è stata altro che la storia della tecnologia umana. Tutti gli altri fattori sono di ordine inferiore e completamente irrilevanti. L’ evolversi della storia non è altro che una conseguenza dell’ innovazione tecnologica. Nessun governo, impero, stato sarebbero mai esistiti se non avessero avuto le tecnologie adeguate a gestire il proprio interno e quelle necessarie a non soccombere contro competitori esterni. Solo la storia delle tecnologie può spiegare la storia umana.
Ed a questo punto anche il tuo marxismo mi tocca demolire, perché nell’ identificare nell’ economia e nel lavoro il motore della storia dimentica che sia l’economia che il lavoro sono sottomessi all’innovazione tecnologica. Sia una questione economica sia un metodo lavorativo possono scomparire non appena si sia inventata una tecnica per fare lo stesso lavoro prima e meglio, o non appena si sia inventata una tecnica che risolve una questione economica.
Mi hai collocato in quella che tu titieni sia la parte migliore della destra, ma che comunque guarda ad un passato prerivoluzionario, mentre io non mi ci trovo bene perché riesco solo a guardare dalla parte opposta.
Perché ad ogni nuovo paradigma della tecnica corrisponde un nuovo uomo, una nuova psiche, un nuovo ambiente, una nuova società ed una nuova economia. Tutte le visioni precedenti dell’ uomo, della storia, della politica, della sociertà e dell’ economia diventano obsolete, inutili e dannose.
E chi si ostina a seguire tali visioni è destinato a scomparire, soppiantato dal nuovo mondo fin dal primo istante in cui viene creato.
Ecco, mò sei libero di collocarmi dove meglio credi e di attribuirmi "l'ismo" che più ti piace. Trovane uno qualsiasi, PURCHE' NON PROVENGA DAL PASSATO.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #255 : Domenica 7 Ottobre 2018, 01:41:59 »
io penso che nessuna delle tre rivoluzioni degne di essere chiamate tali, a cominciare da quella francese, si è mossa perchè "attratta" da un ideale, ma perché "spinta" dall'esasperazione e dal bisogno.

Sono completamente d'accordo a metà :D: nella storia ci sono state innumerevoli rivolte nate dall' "esasperazione e dal bisogno", ma le rivoluzioni, cioè i cambiamenti veramente epocali, sono avvenute grazie all' "architetto che ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera", cioè alle forze sociali che nel loro assalto al potere hanno già prefigurato un modello sociale alternativo. Sò tre volte che te lo ripeto, mò non te lo dico più  :risa:

Il motore principale della Storia (proprio quella Storia che tu hai lasciato parlare  mentre ti preparavi una carbonara  :P) è stata  la tecnologia.

Ma allora lo vedi che sei marxista? (ops, ti ho applicato un -ismo proveniente dal passato  :icon_biggrin:). Anche Marx dice che lo sviluppo delle forze produttive (che comprendono la scienza e la tecnologia) detta i tempi e i modi dello sviluppo storico. E le forze produttive, insieme ai rapporti di produzione (cioè di proprietà) costituiscono la struttura economica della società.
Grande Frusta, lo sapevo che, in fondo, il tuo cuore batte a sinistra  :zitto:

 :risa:
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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #256 : Domenica 7 Ottobre 2018, 03:11:02 »
Nota a latere

E comunque aveva proprio ragione Churchill: "gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre".
Noi in questo Topic stiamo discutendo sulle sorti del mondo, ci stiamo facendo carico della crisi delle ideologie, sceveriamo il fondamentale ruolo di api ed architetti nello sviluppo della storia umana; e facciamo questo improbo, delicato, pericoloso lavoro come se fossimo distinti borghesi seduti in salotto per gustare una coppa di thè.
Poi sono entrato un attimo in Solo Lazio e vi ho trovato un clima che tende al delirio. Io, ve lo giuro, spero che vinca sempre la Lazio soprattutto per non trovare nel forum questa cappa pesante, monotematica, apocalittica, frantuma-maroni che ultimamente ha ripreso piede.
E mi viene da pensare, allora, che un materialismo nuovo, al passo coi tempi ( :risa:) dovrebbe porsi il problema: la passione per uno sport (come il Calcio) che è diventato industria, inquinato da obliqui interessi economici e politici, il tutto circondato da un chiassoso circo di opinionisti, ballerine, nani e giornalari; questa passione, dunque, giova alla salute psico-fisica delle masse popolari?
Perché mi sembra che in città socialmente disgregate (come Roma), il Calcio sia rimasto l'ultima forma di religione, intesa proprio come "oppio del popolo". In parte lo è stato pure in passato, ma ora il fenomeno sembra un tantinello fuori controllo.
Ma comunque, alla fine, e nonostante tutto, sempre forza Lazio  :D

 
 

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Panzabianca

Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #257 : Lunedì 8 Ottobre 2018, 09:40:08 »
Ragassuoli, i discorsi sono interessantissimi e mi sono appuntato di confutare quanto prima (bé, almeno tentare di) la frase "ideologia e religione sono sullo stesso piano" però... cerchiamo di lasciare questo angolo agli scritti.

Offline Frusta

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #258 : Lunedì 8 Ottobre 2018, 10:07:29 »
Mi affaccio un attimo per complimentarmi con tutti voi; io non potevo perché occupato in una rottura di coglioni di cui avrei fatto volentieri a meno ( un matrimonio in quel di Lugano) avete tifato anche per me e la Lazio ha vinto!
:bolgia:
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Offline Arch

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Re:SEBASTIANO FANTE ITALIANO
« Risposta #259 : Lunedì 8 Ottobre 2018, 14:21:42 »
Addio Lugano bella...me vengheno i lucciconi. :-X