E' morto Socrates

[AlenBoksic]

Raccontò Nassi, allora DS viola, che dopo il primo allenamento a pranzo in ritiro ordinò due fischi di vino
 

[fish_mark]

Alla giornalista che doveva intervistarlo: ""Sarai  mica venuta dall'Italia per parlare di schemi? Preferisco la birra alla spina, il neoliberalismo, la nuova Russia, la globalizzazione dell'economia."

"Ili calcio è una delle cose più antisociali che esistano. Guardare le partite mi annoia mortalmente: lo faccio solo quando mi pagano. Non ho mai avuto i muscoli che fanno restare in equilibrio sul fango: come si dice dalle mie parti, il cavallo che corre sull'erba non corre sulla sabbia"

"L'economia con le sue nuove esigenze è l padrone a cui non si può disobbedire. Il calcio ne è un simbolo eidente, purché i suoi protagonisti restino zitti e buoni. Vale a dire: gioca e non rompere. C'è la fame nel nord est del paese? Non importa, meglio riempire i giornali di pallone."

"Se come giocatore non riesci a fare quello che sai, è meglio cercare di scoprire perchè. Se intuisci che non sei un artista della fantasia, ma un dipendente dela fabbrica del divertimento, è meglio che qualcuo ti prepari."

"io sono dottore, lo sforzo fisiologico è ridicolo. L'amore ci migliora, è l'alienazione che ci stronca. Ma il fatto è che ti devono castrare, con un sistema paternalista dove tu sei figlio e l'allenatore il padre. Nel calcio la spontaneità è fondamentale: non andrebbe uccisa, ma regolata."

"Se la società è strozzata, se non c'è possibilità per i giovani di andare avanti, il malessere scoppia ed esce come può dai buchi che trova."

[Trippanera]

Insomma, il solito moralista con le tasche piene.
Sarà bene ricordarlo solo come bravo calciatore.

[rash]

Gran bella persona e poi, dopo, gran bel giocatore

[mrmoto]

Insomma, il solito moralista con le tasche piene.
Sarà bene ricordarlo solo come bravo calciatore.

E tu, moralista con le tasche vuote?

[Trippanera]

E tu, moralista con le tasche vuote?

No, perché?
Ti sta simpatico lo stereotipo impersonato da Socrates?
Buon per te. Da me che vuoi?

[Giglic]

Alla giornalista che doveva intervistarlo: ""Sarai  mica venuta dall'Italia per parlare di schemi? Preferisco la birra alla spina, il neoliberalismo, la nuova Russia, la globalizzazione dell'economia."

"Ili calcio è una delle cose più antisociali che esistano. Guardare le partite mi annoia mortalmente: lo faccio solo quando mi pagano. Non ho mai avuto i muscoli che fanno restare in equilibrio sul fango: come si dice dalle mie parti, il cavallo che corre sull'erba non corre sulla sabbia"

"L'economia con le sue nuove esigenze è l padrone a cui non si può disobbedire. Il calcio ne è un simbolo eidente, purché i suoi protagonisti restino zitti e buoni. Vale a dire: gioca e non rompere. C'è la fame nel nord est del paese? Non importa, meglio riempire i giornali di pallone."

"Se come giocatore non riesci a fare quello che sai, è meglio cercare di scoprire perchè. Se intuisci che non sei un artista della fantasia, ma un dipendente dela fabbrica del divertimento, è meglio che qualcuo ti prepari."

"io sono dottore, lo sforzo fisiologico è ridicolo. L'amore ci migliora, è l'alienazione che ci stronca. Ma il fatto è che ti devono castrare, con un sistema paternalista dove tu sei figlio e l'allenatore il padre. Nel calcio la spontaneità è fondamentale: non andrebbe uccisa, ma regolata."

"Se la società è strozzata, se non c'è possibilità per i giovani di andare avanti, il malessere scoppia ed esce come può dai buchi che trova."

Un grande, confermo il giudizio di Rash. Questo "moralista" è andato anni in amazzonia a prestare le proprie competenze di medico gratis agli indios. Un simbolo negli anni '80 edonistici.

[Rupert]

No, perché?
Ti sta simpatico lo stereotipo impersonato da Socrates?
Buon per te. Da me che vuoi?

OT
Ora arriva qualcuno con la bacchetta.... 
Come ha fatto con me anche in privato! 

Un abbraccio solidale

EOT

[fish_mark]

Riportando quelle righe su Socrates mi viene in mente un calciatore italiano, sconosciuto ai più, talentuoso ma refrattario al successo: Ezio Vendrame. 
Per la verità, Socrates ha guadagnato molto di più, enormemente di più del calciatore veneto (ormai più conosciuto come poeta), ma è comunque singolare e in certo modo affascinante la storia di un uomo, Socrates, che è arrivato così in alto nello showbiz calcistico e che comunque ha conservato uno spirito libero e critico del bel mondo "da bola".
Non doveva essere uno scherzo parlare di "democrazia corinthiana" in un'epoca in cui era ancora in piedi la dittatura militare. Indossare la maglia da gioco con il numero al contrario era un segno di ribellione non proprio privo di conseguenze.

Un parallelo in questo senso lo si può trovare anche in Maradona che non è certamente un intellettuale, ma che da vedette del calcio internazionale è stato usato come un giocattolo fino a disfarsene quando i tratti del personaggio maledetto lo rendevano impresensabile e quindi inservibile agli occhi del mondo ("il modello negativo per i bambini", scandalolsa ipocrisia).
Diego si è preso la rivincita po utilizzando il suo personaggio, sicuramente potente e quindi non facilmente attaccabile, mettendosi a flirtare con gente come Chavez, a parlare di rivoluzione e del Che Guevara e a denunciare le falsità del potere argentino, che scarica su di lui le peggiori accuse, mentre tutela personaggi collusi con la dittatura militare.

Il calcio non può essere soltanto show business, tattica, tecnica e tifoseria.
E' bello sapere che nel calcio ogni tanto c'è qualcuno che non rinucia a parlare delle sue idee, anche non calcistiche.



"Io lo so che bisogna guadagnarsi la vita ma non è giusto infangare gli altri.
Per questo io non ritornerei in un campo da gioco neanche se mi offrissero milioni. Io ci ho sofferto, molto, e non lo sopporto. Per questo le ho detto che se adesso dovessi giocare una finale, mi segno un goal contro.
Non vale la pena impegnarsi la vita in una causa che è sudicia, corrotta.
Chi se ne sente capace, lo faccia pure. Un bel giorno dovrà renderne contro, allora sapremo chi è l'uno e chi è l'altro, e se valeva la pena sporcarsi le mani".

Futbol, Osvaldo Soriano

[Reflexblue]

Non riesco a commentare. Socrates, Eder, Zico, Junior, Cerezo, Valdir Peres, le loro maglie strette e i calzoncini cortissimi, sono una parte della mia infanzia.

[rash]

Un grande, confermo il giudizio di Rash. Questo "moralista" è andato anni in amazzonia a prestare le proprie competenze di medico gratis agli indios. Un simbolo negli anni '80 edonistici.

tra l'altro il moralista si dava da fare di persona anche con le associazioni che aiutavano gli abitanti delle
varie  favelas brasiliane, 'ndo starà 'sto stereotipo ?? quanti sono i giocatori che fuori dal campo
si sono comportati come lui ??