Dove siete cresciuti?

[Rupert]

Conosco bene l'IDI e la zona di boccea visto che ci accompagnavo mio padre negli anni '80 a seguito di unoperazione avvgenuta nel 1982.

Ai tempi però non ci sta la metro e ci arrivavo con il 46. Esiste ancora?

[aquilafelyx]

Conosco bene l'IDI e la zona di boccea visto che ci accompagnavo mio padre negli anni '80 a seguito di unoperazione avvgenuta nel 1982.

Ai tempi però non ci sta la metro e ci arrivavo con il 46. Esiste ancora?

Si , però è ancora più lento

[shaolin]

Nuovo Salario vicino casa di Firmani

[Mark Lenders]

Nuovo Salario vicino casa di Firmani

Ma insomma Firmani è laziale o romanista?
Un amico di mio fratello sosteneva romanista, diceva di conoscerlo da quand'era ragazzino.
Poi però quand'era da noi veniva considerato giocatore-tifoso...
Quid veritas?

[ammiraglio]

Ho mezzo parentado laggiu'.... e ci ricapito spesso :-)
quei riquadri li ho contati anche io parecchie volte... 

ah mi fa piacere! ci capiamo ...

[Whistle]

Prima:


Ora:

[Sanfatucchio]

per IDI intendiamo i fratacchioni a via monti di creta? da piccolo più o meno 8/9 anni dovevo bruciare una verruca gli ho rivoltato l'ambulatorio quei sadici me l'avevano già bruciata un'altra con l'ago elettrico senza anestesia alla seconda ho fatto un casino ma mi sono salvato.

[Aquilotta del Nord]

per IDI intendiamo i fratacchioni a via monti di creta?

Penso proprio di sì, anch'io me lo ricordo benissimo, era dietro casa mia ed una volta ci sono dovuta andare anch'io per una visita, ma... vatti a ricordare perché 

[Fabio70rm]

Ho vissuto per una vita, 40 anni, a Ponte Casilino, alle spalle di Porta Maggiore. Il mio palazzo era a fianco del famoso palazzo ripreso nel primo Fantozzi quando si cala per prendere l'autobus di notte; uno dei primissimi ricordi "esterni" alla famiglia era appunto le prove per girare la scena.

Il mio quartiere è sempre stata un'anomalia; la zona, popolosissima, era zeppa di negozi e traffico, ma la mia via, quando costruirono la tangenziale, rimase per 20 anni chiusa in direzione Porta Maggiore dalla Casilina. Questo fece trascorrere una infanzia e una adolescenza in una sorta di bolla temporale. Ancora nel 1993 c'erano certe scene di vita che altrove erano assenti: ricordo la sora Maria che aveva un negozio di alimentari e stava con la sediola fuori dal negozio ad accogliere i clienti, a noi ragazzi dava le caramelle in regalo se portavamo i pacchi agli anziani su casa, er sor Franco il meccanico che lavorava quando je pareva e andava, sapevi quando gli lasciavi la macchina ma non quando la riprendevi, sempre in ritardo perchè passava il tempo al bar a parlare di calcio, la tintora Adriana, il vecchio Oli e Vini, chiuso nel 1990....

Poi intorno al '94 la strada fu riaperta, fu "scoperta" dal traffico e divenne un caos di mattina e di sera, con riunioni strategiche per capire dove parcheggiare la sera la macchina per andare a scuola/lavoro la mattina evitando le code.

Ricordo inoltre interminabili giocate a pallone nel cortile di Santa Croce in Gerusalemme, specie nel piazzale antistante il museo degli strumenti musicali, il cancello aveva assunto una forma convessa a furia di tutti i diri che gli facevamo addosso con i battimuro...

Gioventù passata tra Porta Maggiore, Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni.

E' stato un vero colpo al cuore quando causa sfratto sono dovuto venire ad abitare all'estrema periferia di Roma Est, Corcolle.

E' anche vero che ultimamente il quartiere era enormemente degradato: dalla sora Maria si è passata allo spaccio di alimentari gestito da indiani, che in barba a tutto vende tutt'ora boccioni di vino ai regazzini che vanno al Circolo degli artisti.

I vecchi abitanti sono scomparsi, dappertutto sono venuti affittuari stranieri, e quella che era una zona particolare è diventata un dormitorio squallido, parecchi negozi hanno chiuso, la sera alla vita di quartiere si è sostituito il traffico e la torma di gente che si sposta tra il Bingo vicino a Porta Maggiore e il Circolo degli artisti.

A qualsiasi ora si sente traffico, gente che strilla e litiga, clacson...addio bolla temporale!!!

[baol]

Ho vissuto per una vita, 40 anni, a Ponte Casilino, alle spalle di Porta Maggiore. Il mio palazzo era a fianco del famoso palazzo ripreso nel primo Fantozzi quando si cala per prendere l'autobus di notte; uno dei primissimi ricordi "esterni" alla famiglia era appunto le prove per girare la scena.

Il mio quartiere è sempre stata un'anomalia; la zona, popolosissima, era zeppa di negozi e traffico, ma la mia via, quando costruirono la tangenziale, rimase per 20 anni chiusa in direzione Porta Maggiore dalla Casilina. Questo fece trascorrere una infanzia e una adolescenza in una sorta di bolla temporale. Ancora nel 1993 c'erano certe scene di vita che altrove erano assenti: ricordo la sora Maria che aveva un negozio di alimentari e stava con la sediola fuori dal negozio ad accogliere i clienti, a noi ragazzi dava le caramelle in regalo se portavamo i pacchi agli anziani su casa, er sor Franco il meccanico che lavorava quando je pareva e andava, sapevi quando gli lasciavi la macchina ma non quando la riprendevi, sempre in ritardo perchè passava il tempo al bar a parlare di calcio, la tintora Adriana, il vecchio Oli e Vini, chiuso nel 1990....

Poi intorno al '94 la strada fu riaperta, fu "scoperta" dal traffico e divenne un caos di mattina e di sera, con riunioni strategiche per capire dove parcheggiare la sera la macchina per andare a scuola/lavoro la mattina evitando le code.

Ricordo inoltre interminabili giocate a pallone nel cortile di Santa Croce in Gerusalemme, specie nel piazzale antistante il museo degli strumenti musicali, il cancello aveva assunto una forma convessa a furia di tutti i diri che gli facevamo addosso con i battimuro...

Gioventù passata tra Porta Maggiore, Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni.

E' stato un vero colpo al cuore quando causa sfratto sono dovuto venire ad abitare all'estrema periferia di Roma Est, Corcolle.

E' anche vero che ultimamente il quartiere era enormemente degradato: dalla sora Maria si è passata allo spaccio di alimentari gestito da indiani, che in barba a tutto vende tutt'ora boccioni di vino ai regazzini che vanno al Circolo degli artisti.

I vecchi abitanti sono scomparsi, dappertutto sono venuti affittuari stranieri, e quella che era una zona particolare è diventata un dormitorio squallido, parecchi negozi hanno chiuso, la sera alla vita di quartiere si è sostituito il traffico e la torma di gente che si sposta tra il Bingo vicino a Porta Maggiore e il Circolo degli artisti.

A qualsiasi ora si sente traffico, gente che strilla e litiga, clacson...addio bolla temporale!!!

Qualche cena addietro abbiamo scoperto di avere condiviso gli stessi luoghi della nostra infanzia, sono creciuto ad un tiro di schioppo da lì, dove peraltro abitavano i miei nonni materni. La cosa di cui non mi capacito è di non esserci mai incontrati/scontrati nelle partitelle h24 che calamitavano tutti gli under 12 (con qualche fuori quota) di quel tratto di via Casilina. Partite che a causa della durata. terminavano con punteggi tipici della pallacanestro (a quei tempi così la chiamavamo).
Bellissimi i ricordi del periodo della costruzione della sopraelevata, quando alla guida dei  mezzi illustrati da F_M  sfrecciavamo per viale Castrense a velocità  ( soprattutto oggi  ) ineguagliate.
Ma parliamo del 1976 o giù di lì, non sicuramente degli anni '90, in cui il quartiere era ormai ben avviato a divenire quella barbarie che hai descritto. :-(
Tuttora, affacciandomi dalle finestre del mio studio spero sempre di rivedere l'orda di pischelletti come noi eravamo, prendere di nuovo possesso del nostro campetto di pallastrada armati solo di questo:

(il super santos era per le partite importanti oppure i campi in erba, tipo S.Giovanni...)

( continua...forse )

[DinoRaggio]

Mi state facendo sovvenire i giochi della mia infanzia. Oltre al pallone, nascondino, cauboi, giochi vari con le figurine, bastavano quattro cuscinetti e alcune tavole di legno, e come ben illustrato da fish_mark, pronto il mezzo di trasporto, reso ancora più divertente dalla discesa che percorrevamo
Altro gioco era quello con la trottola che a Napoli chiamano "strummolo", quella a cui si mette una funicella intorno e poi la si fa libra nell'aria tenendo la funicella e facendo atterrare la trottola a terra, in un vorticoso girare.



Oppure bastava un cerchione di bicicletta, un filo di ferro opportunamente incavato per far scorrer il cerchione, e via col divertimento!

Ed ancora una specie di baseball con buche fatte nel terreno in cui si doveva mandare un pezzo di legno battendolo con un altro pezzo di legno più grande.

Giochi estinti, o quasi.

[CeiZanettiGarbuglia]

Quello che a Napoli chiamano "strummolo", a Roma si chiamava "picchio".
Quello dei pezzi di legno, si chiamava "nizza".

[DinoRaggio]

Giochi senza frontiere!

[POMATA]

Me tocca cambià er titolo der topic: dove, come, cosa, quando siete cresciuti, giocavate, roma è cambiata etc etc

Continuate pure

[POMATA]

Qualche cena addietro abbiamo scoperto di avere condiviso gli stessi luoghi della nostra infanzia, sono creciuto ad un tiro di schioppo da lì, dove peraltro abitavano i miei nonni materni. La cosa di cui non mi capacito è di non esserci mai incontrati/scontrati nelle partitelle h24 che calamitavano tutti gli under 12 (con qualche fuori quota) di quel tratto di via Casilina. Partite che a causa della durata. terminavano con punteggi tipici della pallacanestro (a quei tempi così la chiamavamo).
Bellissimi i ricordi del periodo della costruzione della sopraelevata, quando alla guida dei  mezzi illustrati da F_M  sfrecciavamo per viale Castrense a velocità  ( soprattutto oggi  ) ineguagliate.
Ma parliamo del 1976 o giù di lì, non sicuramente degli anni '90, in cui il quartiere era ormai ben avviato a divenire quella barbarie che hai descritto. :-(
Tuttora, affacciandomi dalle finestre del mio studio spero sempre di rivedere l'orda di pischelletti come noi eravamo, prendere di nuovo possesso del nostro campetto di pallastrada armati solo di questo:

(il super santos era per le partite importanti oppure i campi in erba, tipo S.Giovanni...)

( continua...forse )

Se giocavi a san giovanni se dovemo conosce a me me chiamavano garella... sempre e quando sei della classe mia più o meno

[Fabio70rm]

Probabilmente baol è dovuto ad età diverse...io sono del '70 e quando costruivano la sopraelevata avevo tre anni...

[baol]

Me tocca cambià er titolo der topic: dove, come, cosa, quando siete cresciuti, giocavate, roma è cambiata etc etc

Continuate pure

Che te bastavano le coordinate GPS ? 

Se giocavi a san giovanni se dovemo conosce a me me chiamavano garella... sempre e quando sei della classe mia più o meno

Sono del '66 è probabile che qualche pallonata ce la siamo scambiata...

Probabilmente baol è dovuto ad età diverse...io sono del '70 e quando costruivano la sopraelevata avevo tre anni...

  ...non credo...  Vieni alla cena di Biancocelesti Christmas, io porto il supertele e con Pomata in porta sveliamo l'arcano....

[POMATA]

Che te bastavano le coordinate GPS ? 

Sono del '66 è probabile che qualche pallonata ce la siamo scambiata...

  ...non credo...  Vieni alla cena di Biancocelesti Christmas, io porto il supertele e con Pomata in porta sveliamo l'arcano....

Se sei Laziale e de san giovanni te devo conosce per forza ce ne erano pochi...uno era quello dell' edicola davanti la fermata der tram.

[BobLovati]

viste le esternazioni di Fabio70, POMATA e baol, me pare che ´sta cena de fine d´anno me la state a sabota´   

[giamma]

Cresciuti ?...tra i nostri orgers ?....