Dove siete cresciuti?

[CeiZanettiGarbuglia]

Bella pennellata! 

[ammiraglio]

la baracchina e poi il gelato al cioccolato, camminando e contando i quadroni (erano più quelli bianchi o quelli neri?) con un orecchio ai racconti dei genitori, soprattutto quelli di papà, che mi parlava del mare, degli oceani e di quando aveva pescato per sbaglio il suo primo squalo in  una baia in australia.

[Sanfatucchio]

Nato a Monte Mario infanzia tra Cortona (AR) e Piazza Mazzini  poi un periodo fino ai 10 anni a Boccea, frequentavo la parrocchia di San Filippo Neri dove ho fatto la comunione e le Elementari in Via Pier delle Vigne. Poi finalmente i Parioli Via Lima ma soprattutto la parrocchia di San Bellarmino e le superiori al Carlo Cattaneo in Via Boccioni vicino Piazza Santiago del Cile fino al matrimonio poi casa al mare a Torvajanica e da 22 anni a Spinaceto certo che il salto è stato grande!!!!!   

[Aquilotta del Nord]

le Elementari in Via Pier delle Vigne.

Eccallà!! Ma eravamo compagnucci di classe? 

[POMATA]

Nato dalle parti di Campo de`Fiori, subito trasferito sulla Casilina, me non ricordo nulla, perchè a 4 anni, credo, nuovo trasferimento a Cinecittá. Dove sono cresciuto.
Il legame col centro è però rimasto radicato, perchè ci passavo un sacco di serate e notti. Soprattutto a Piazza Navona. Chitarra, birre e amici. Tra l'altro lì ho conosciuto  la mia futura ex-moglie.

Pomata: a Piazza Don Bosco ce ne sono 3 di bar che fanno angolo. Quasi 4. Dicce quale...:-))

Guardando la chiesa frontalmente, il bar stava a sinistra

[POMATA]

Insomma conosco solo bob, però nun ce conoscevano da piccoli

[Sanfatucchio]

Eccallà!! Ma eravamo compagnucci di classe? 

Stavo per chiederti la stessa cosa ma io credo di essere un po' più grandicello perchè  sono del 58 e stavo purtroppo in una classe tutta maschile 

[The Loner]

Ah, ho capito, Pomata.
Era un ritrovo de' coatti...
Ma davvero lo bazzicavi? :-))

[Aquilotta del Nord]

Stavo per chiederti la stessa cosa ma io credo di essere un po' più grandicello perchè  sono del 58 e stavo purtroppo in una classe tutta maschile

Ah allora no, io sono del '71, classe mista 
Quando ci andavi tu c'era già quella specie di container col pavimento blu o c'era solo il mitico "castelletto" dove ho fatto la primina e la seconda? Quando ci hanno trasferito (dall'altra parte del cortile eh) mi sembrava di andare al grand hotel, ma a ripensarci erano orrendi quei contenitori 

[Sanfatucchio]

Si mi ricordo di un castelletto o qualcosa di simile ma di contenitori assolutamente no! Mi ricordo che quando ero bambino, i bambini giravano per il quartiere da soli quindi dalla scuola tornavo a piedi in via gregorio XI e mi ricordo poco prima di arrivare a casa c'era sulla sinistra Castroni e sulla destra la via del mercato che portava alla parrocchia di S.Filippo Neri dove andavo a giocare a pallone.La cosa bella che via gregorio XI finiva all'altezza di un convento di suore poi era tutta campagna e con gli amichetti avevamo una banda chiamata  Boy Rangers e spesso facevamo la guerra a mazzafionda e a sassaiola con quelli di Via valcannuta, che tempi vivevo per strada dalla mattina alla sera e poi non c'erano tanti compiti..........come adesso

[bak]

Parlare di Casalbertone negli anni della mia infanzia, è difficile.
Nato come quartiere dormitorio, ed ancora lo è, era tra il borghetto Prenestino [quello sito tra l'attuale Auchan-scavi per la TAV e P.le Prenestino] e il borghetto Malabarba, quello dietro i campi della Pro Roma, di fronte alla Stazione Prenestina. I borghetti per chi non lo sapesse erano delle baraccopoli costituite principalmente da gente che dal sud veniva nella Capitale senza arte ne parte. Potete immaginarvi cosa poteva succedere quando i figli di queste persone scendevano in quartiere  . In più fu un quartiere flagellato dalla droga......
Però i ricordi non sono solo negativi, tanto che ancora ci abito, quando scendo a Roma: le mattine d'estate passate a giocare a pallone per strada, fermandoci, come scriveva anche Bob dopo un tot di tempo perchè passavano le macchine, oppure accompagnando mia madre a fare la spesa al mercato comunale all'aperto, la pizza da Franco er pizzettaro mentre d'inverno mi divertivo a scambiare o a giocare a figurine.
Iniziate le superiori avendo gran parte dei compagni che abitavano sulla Tuscolana spostai lì il raggio d'azione; piazza Re di Roma, via Tuscolana e via Appia, sia nella zona della Basilica di San Giovanni Bosco che in quella che va verso San Giovanni, tanto che conosco molto più quella zona che la mia.
All'epoca Roma era bellissima, sebbene con tanti problemi. Era bella sopratutto nel cuore della gente, sempre pronta a darti una mano e a starti vicino nei momenti di bisogno, insomma quel gran senso di solidarietà che ha contraddistinto l'Urbe da sempre. Ora vedo solo gente abbrutita, sopratutto quando si sta alla guida, situazione che sia Camouflage sia Bob Lovati hanno descritto benissimo.

[POMATA]

Io comunque ho vissuto nelle seguenti zone: 1 anno di vita a morena poi piazza dei consoli, poi alla fatme...da li sono andato a ostia, poi a monterotondo ed infine a 10 anni san giovanni

Mi padre era na trottola

[Sanfatucchio]

Io comunque ho vissuto nelle seguenti zone: 1 anno di vita a morena poi piazza dei consoli, poi alla fatme...da li sono andato a ostia, poi a monterotondo ed infine a 10 anni san giovanni

Mi padre era na trottola

Una volta tutti erano una trottola gli affitti erano più semplici e non esisteva il problema della proprietà

[The Loner]

Rocco, hai scritto una cosa splendida.

"All'epoca Roma era bellissima, sebbene con tanti problemi. Era bella sopratutto nel cuore della gente, sempre pronta a darti una mano e a starti vicino nei momenti di bisogno, insomma quel gran senso di solidarietà che ha contraddistinto l'Urbe da sempre."

Da 21 anni vivo all'estero, ma torno regolarmente e abbastanza frequentemente. E ogni volta riparto con la delusione di chi si aspettava di trovare, anzi ritrovare qualcosa ormai perduto chissà dove. Proprio quello che hai scritto tu. Pur fra i mille problemi che c'erano, c'era sempre e ovunque quella mano tesa per chi ne avesse avuto bisogno. Magari anche solo un sorriso.
Roma è cambiata, e molto. E lo dico con rammarico, perchè ancora penso che rimanga la città più bella del mondo.

[bak]

Ancora c'è qualche fiammella Loner. Mia madre questa estate ha avuto problemi ed era sola, nel frattempo che scesi a prenderla, la signora del piano di sopra la aiutò tantissimo.
Certo li conosciamo dalla fine degli anni 60, quindi i prodromi di quella solidarietà ce l'hanno ancora dentro di se 

[BobLovati]

Rocco, hai scritto una cosa splendida.

"All'epoca Roma era bellissima, sebbene con tanti problemi. Era bella sopratutto nel cuore della gente, sempre pronta a darti una mano e a starti vicino nei momenti di bisogno, insomma quel gran senso di solidarietà che ha contraddistinto l'Urbe da sempre."

Da 21 anni vivo all'estero, ma torno regolarmente e abbastanza frequentemente. E ogni volta riparto con la delusione di chi si aspettava di trovare, anzi ritrovare qualcosa ormai perduto chissà dove. Proprio quello che hai scritto tu. Pur fra i mille problemi che c'erano, c'era sempre e ovunque quella mano tesa per chi ne avesse avuto bisogno. Magari anche solo un sorriso.
Roma è cambiata, e molto. E lo dico con rammarico, perchè ancora penso che rimanga la città più bella del mondo.

dimmelo a me, che nel 2008 sono tornato dopo 21 anni di ... esilio   
Se avessi saputo quanto coatta, becera, maleducata e litigiosa fosse diventata non sarei tornato; lo giuro 

[bak]

Un paio di dettagli molto intimisti. Casarba è cicondato da ferrovie. Ci transita sia la linea appenninica [Firenze-Bologna-Milano via Tiburtina] sia quella che arriva in Abruzzo [via Prenestina].
Non sapete quante volte il fischiare dei treni mi ha fatto compagnia di notte.
Al contrario un trauma feroce fu il palazzo al Prenestino che saltò nel 72. Vennero stipati i botti di Capodanno in un sottoscala e il palazzo si sventrò morirono diciassette persone. Le sirene delle ambulanze che passarono quella notte in via di Portonaccio furono e sono ancora un incubo.
Se Pantarei che, ho letto, è di quella zona, è della mia età, sicuramente ricorderà quel boato enorme.

[Eagles71]

Nato a Roma, San Giovanni, infanzia a Santa Maria delle Mole, trasferito a Ravenna nel '76, ma fino ai primi anni 90 ogni estate dai nonni a Roma...
Roma negli anni è cambiata come il mondo che le gira attorno, ma tutte le volte che ritorno è sempre un tuffo al cuore.

[POMATA]

dimmelo a me, che nel 2008 sono tornato dopo 21 anni di ... esilio   
Se avessi saputo quanto coatta, becera, maleducata e litigiosa fosse diventata non sarei tornato; lo giuro 

Ma è solo lo svolgersi naturale delle cose, i romani sempre sono stati generosi, guasconi e spacconi. Questo ci viene dalla storia perchè noi romani si credeva che discendevamo da esseri superiori (cosi pensavano nell'antica Roma) ad oggi ci si crede discendenti dell'impero...

Poi mettici la "romanistizzazione" che ha dovuto subire la città dal 1927 in poi e i conti tornano...ricordo nel 2001 che in televisione si parlava il dialetto romano...era associato a qualcosa di simpatico da sentire.

Notare infine come a noi "Laziali" ci odiano molto meno in giro per l'italia.

Comunque stiamo OT ma siccome er topic è mio famo come caxxo ce pare

[bak]

Al contrario un trauma feroce fu il palazzo al Prenestino che saltò nel 72. Vennero stipati i botti di Capodanno in un sottoscala e il palazzo si sventrò morirono diciassette persone. Le sirene delle ambulanze che passarono quella notte in via di Portonaccio furono e sono ancora un incubo.
Se Pantarei che, ho letto, è di quella zona, è della mia età, sicuramente ricorderà quel boato enorme.

http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/page,0001/articleid,0146_01_1972_0266_0001_5274229/