Autore Topic: Riflessioni sui fallimenti in Europa League...  (Letto 2272 volte)

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Offline gentlemen

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Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« : Venerdì 2 Dicembre 2011, 10:44:02 »
A mente fredda:
-premesso che la Lazio non ha di fatto meritato finora, per le prestazioni fornite, il passaggio del turno, io ritengo che la caduta del calcio italiano in Europa ha più di una ragione, e solo una precisa ed asettica riflessione potrebbe portarci a capire il problema. Innanzitutto la formula di giocare il gioverdì in EL è da ridiscutere, poi c'è da dire che la competitività del calcio italiano nasce anche dal fatto che, non si sa per quale assurdo motivo, l'Europa League è considerata una competizione mionore rispetto al campionato, salvo poi mangiarsi le mani quando vediamo le partite dai quarti di finale in poi. Il "tarlo" nasce da questa "economizzazione" dello sport del calcio, dove molti presidenti vogliono trasformare questo meraviglioso gioco in un grande Business, ed ecco che al tifoso, che deve interessare solo veder vincere la propria squadra, magari anche trofei più o meno importanti, festeggiare nelle piazze, viene bombardato con notizie che riguardano aumenti di capitale, bilanci, soldi che sio guadagnano, introiti della champions e cavolate varie. Qualche anno fa un tifoso dell'udinese, del napoli o della Lazio avrebbe preferito o preferirebbe giocarte l'Europa League rispetto alla Champions, in quanto la EL la puoi VINCERE, andare in finale, insomma te la giochi, mentre la Champions è più difficile che le squadre che ho citato possano arrivare molto avanti; il tifoso dovrebbe voler vincere, desiderare che la propria società arricchisca la bacheca con trofei, andare a festeggiare in piazza.....invece la versione del tifoso moderno "ad hoc" plasmato dai presidenti business-man, e dalle televisioni di riferimento, preferisce la Champions perchè ...." pur se non la possiamo vincere la società guadagna soldi".... (parole lette da un forum di tifosi del napoli....)....è qui la vera malattia del calcio italiano, è nelle nostre teste, e questo non si capisce per quale motivo non si debba ripercuotere sulla testa dei giocatori, che vivono nella stessa nostra realtà, i quali poi affrontano questo fase iniziale del torneo come se fosse la partita minore, del cortile di casa,  quasi quasi infastidendosi di dover giocare in bielorussia, moldavia o romania....e questo il motivo dei fallimenti in Europa League del calcio italiano (juve, napoli, riomma, Lazio, Palermo, udinese, sampdoria, milan quando c'ha giocato......).
Non prendiamocela quindi solo con la Lazio, il problema è più ampio, ed andrebbe discusso in ambito federale, perchè, oltretutto, questo modo assurdo di pensare sta portando a perdere punti nel ranking UEFA, perdendo già un posto in Champions League....se in Italia ci fosse una Federazione.....perchè la Lega pensa solo al denaro.
Anche questo è uno dei cambiamenti che dovrebbero avvenire per rilanciare il nostro calcio.

Offline Fabio70rm

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #1 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 10:50:58 »
Secondo me l'EL è una finta coppa facile. In realtà è lunghissima, è piena di insidie, partecipano squadroni misti a carneadi, e spesso i carneadi giocano alla morte, specie all'inizio competizione, quando sanno che le grandi stentano.

Detto questo è verissimo che le italiane snobbano la competizione, al pari della Coppa Italia.

Problema di mentalità? Può darsi...ma ad oggi le volontà sono fiacche, direi comunque che per affrontare bene l'EL ti serve una rosa oltre che di gran quantità di gran qualità generale, riserve comprese.

Quante squadre se lo possono permettere?

Anche perchè andare in Champions ed affrontare squadroni è un conto, andare in EL in trasferte cipriote, moldave e Dio solo sa dove altro, contro avversari semisconosciuti, in posti impervi, dove ti giocano contro come se fosse la finale di Coppa del Mondo, magari subito dopo o subito prima uno scontro tosto in campionato, è dura...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline BobLovati

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #2 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 10:54:58 »
gentlemen, lassa perde le squadre italiane; l´Udinese è praticamente passata e la trigoriese è arrivata alla Coppa in un momento in cui se mafia, ´ndrangheta P2-3-4 e banchisti amici non gli avessero tirato un salvagente non si sarebbe neppure potuta iscrivere al campionato, probabilmente; suuu ...
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Offline fish_mark

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #3 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 11:22:57 »
Roma, 2 dicembre 2011.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Drenai

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #4 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 11:24:49 »
a settembre le tre squadre favorite per l'EL erano tottenham, PSG e Lazio. Oggi tutte e tre hanno un piede e mezzo fuori.

l'EL se la affronti con sufficienza ti frega. il livello non è altissimo ma la maggior parte delle squadre meno forti la vede come l'obiettivo primario della stagione, anche perchè dato il livello dei loro campionati la successiva qualificazione europea gli viene quasi automatica, e la differenza di motivazioni finisce col pareggiare quella tecnica.

la lazio non ha "snobbato" la competizione, penso che i giocatori ci tenessero pure a passare. ma quando c'era da scegliere si è sempre preferito a torto o a ragione dare priorità al campionato.
se sei il real madrid forse passi i gironi anche senza impegnarti a fondo, se sei una buona scquadra, ma nella media, come noi, rischi di pagare. si puo anche passare ma hai bisogno di fortuna, non l'abbiamo avuta (specie nelle prime due partita in cui avremmo meritato piu di un punto complessivo) e adesso raccogliamo i cocci.
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Offline BobLovati

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #5 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 12:31:50 »
si drenai, tutto abbastanza vero; ma vogliamo anche dire che le previsioni, sia degli " esperti di pallone " che dei tifosi valgono più o meno come il 2 di coppe quando briscola è denari ??
Cerchiamo di convincerci che il calcio è bello proprio perchè, poche grandi squadre a parte, è sempre più opinabile.
Soprattutto da quando 5 brasiliani vanno in campo con squadre russe, 4 ex-jugoslavi con le romene o 7-8 undicesimi di " comunitari " in squadre italiane-francesi e spagnole ?

O come non ricordare i 20 anni di astinenza del Barça ed i 7-8 ( se non sbaglio ) del Madrid, " squadra del XXº secolo " per la FIFA ?   
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Offline lollapalooza

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #6 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 12:42:50 »
Per quanto mi riguarda il rodimento di deretano è da considerarsi sotto molteplici aspetti.
E' stato un girone assolutamente ridicolo, condito da prestazioni allucinanti, col braccino corto, come se potessimo in ogni momento svegliarci per dieci minuti a partita e fare tre gol.

Col catzo invece, gli altri — con tutto il rispetto, dei pipponi conclamatissimi — hanno trottato.

E adesso che s'è vanificata mezza stagione — e buona parte della scorsa, ché se ti qualifichi e giochi così di merda allora quasi quasi ha ragione diepa — adesso, dicevo, per l'anno in corso, qual è il nostro obiettivo?

A 'sto punto togliamo di mezzo 'sta qualificazione EL, che solo a sentirla me riprende il nervoso.
Rimangono Coppa Italia e qualificazione CL, che se non altro ti fa entrare abbastanza svanziche da dire "vabbé, per lo meno ne è valsa la pena".

L'eliminazione molto probabile che ci si prospetta ha fatto e farà secondo me grossi danni anche e soprattutto a livello di mentalità.
Nel senso che il ragionamento di cui sopra per quanto mi riguarda è novità, ed è figlio — ahimé — di considerazioni piuttosto lucide.


POMATA

Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #7 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 13:49:10 »
Bisognerebbe riformare la coppa Italia, chi la vince entra in Cl, poi la El sarebbe meglio riportarla a partite di andata e ritorno con eliminazione diretta.

Offline Reflexblue

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #8 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 14:53:51 »
Superficialità e supponenza. Per anni abbiamo dettato dettato legge grazie a massicci investimenti, ma quando si è trattato di aguzzare l'ingegno abbiamo evidenziato tutti i nostri i limiti. Ancora siamo convinti che la cifra tecnica media della serie A sia superiore a espressioni calcistiche di realtà che una volta erano veramente marginali, est europeo soprattutto. Per tifosi e addetti ai lavori Konko o Biava dovrebbero essere superiori ai loro colleghi romeni solo per il fatto che giocano in Italia.
La tattica, che fino quindici/vent'anni fa era il nostro fiore all'occhiello, è pane quotidiano per tutti gli allenatori europei, e infatti ieri un illustre sconosciuto ha incartato Reja e la sua esperienza trentennale nel campionato più difficile -bello non lo diciamo più, per decenza- del mondo. Quindi, a stringere, deficit azzerato in termini di talenti, di tattica e di mentalità (loro ci credono, i nostri fanno gli splendidi). Cosa ci resta? I soldi di Milan, Inter e Juventus che, superata la crisi, si contenderanno il trofeo più prestigioso con le omologhe spagnole, inglesi e tedesche.

Offline cuchillo

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #9 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 15:18:54 »
Superficialità e supponenza. Per anni abbiamo dettato dettato legge grazie a massicci investimenti, ma quando si è trattato di aguzzare l'ingegno abbiamo evidenziato tutti i nostri i limiti. Ancora siamo convinti che la cifra tecnica media della serie A sia superiore a espressioni calcistiche di realtà che una volta erano veramente marginali, est europeo soprattutto. Per tifosi e addetti ai lavori Konko o Biava dovrebbero essere superiori ai loro colleghi romeni solo per il fatto che giocano in Italia.
La tattica, che fino quindici/vent'anni fa era il nostro fiore all'occhiello, è pane quotidiano per tutti gli allenatori europei, e infatti ieri un illustre sconosciuto ha incartato Reja e la sua esperienza trentennale nel campionato più difficile -bello non lo diciamo più, per decenza- del mondo. Quindi, a stringere, deficit azzerato in termini di talenti, di tattica e di mentalità (loro ci credono, i nostri fanno gli splendidi). Cosa ci resta? I soldi di Milan, Inter e Juventus che, superata la crisi, si contenderanno il trofeo più prestigioso con le omologhe spagnole, inglesi e tedesche.

Vorrei avere il dono d'analisi di RB.
Questa, davvero, da incidere sulla pietra.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline ammiraglio

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #10 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 15:39:44 »
verissimo tutto quanto scritto da reflex ma ricordo che napoli, milan, inter e udinese (nonostante il turnover) il turno lo passano o quanto meno si sono messe in condizione di passarlo, chissà forse anche fallendo, ma senza figure di merda con club 122esimi nel ranking.

il vaslui è ottavo nel proprio campoinato, manco è detto che rifanno la EL il prox anno.

yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline gentlemen

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #11 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 15:43:00 »
Superficialità e supponenza. Per anni abbiamo dettato dettato legge grazie a massicci investimenti, ma quando si è trattato di aguzzare l'ingegno abbiamo evidenziato tutti i nostri i limiti. Ancora siamo convinti che la cifra tecnica media della serie A sia superiore a espressioni calcistiche di realtà che una volta erano veramente marginali, est europeo soprattutto. Per tifosi e addetti ai lavori Konko o Biava dovrebbero essere superiori ai loro colleghi romeni solo per il fatto che giocano in Italia.
La tattica, che fino quindici/vent'anni fa era il nostro fiore all'occhiello, è pane quotidiano per tutti gli allenatori europei, e infatti ieri un illustre sconosciuto ha incartato Reja e la sua esperienza trentennale nel campionato più difficile -bello non lo diciamo più, per decenza- del mondo. Quindi, a stringere, deficit azzerato in termini di talenti, di tattica e di mentalità (loro ci credono, i nostri fanno gli splendidi). Cosa ci resta? I soldi di Milan, Inter e Juventus che, superata la crisi, si contenderanno il trofeo più prestigioso con le omologhe spagnole, inglesi e tedesche.
Analisi lucidissima, come non essere d'accordo.

Offline matador72

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #12 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 15:48:30 »
Superficialità e supponenza. Per anni abbiamo dettato dettato legge grazie a massicci investimenti, ma quando si è trattato di aguzzare l'ingegno abbiamo evidenziato tutti i nostri i limiti. Ancora siamo convinti che la cifra tecnica media della serie A sia superiore a espressioni calcistiche di realtà che una volta erano veramente marginali, est europeo soprattutto. Per tifosi e addetti ai lavori Konko o Biava dovrebbero essere superiori ai loro colleghi romeni solo per il fatto che giocano in Italia.
La tattica, che fino quindici/vent'anni fa era il nostro fiore all'occhiello, è pane quotidiano per tutti gli allenatori europei, e infatti ieri un illustre sconosciuto ha incartato Reja e la sua esperienza trentennale nel campionato più difficile -bello non lo diciamo più, per decenza- del mondo. Quindi, a stringere, deficit azzerato in termini di talenti, di tattica e di mentalità (loro ci credono, i nostri fanno gli splendidi). Cosa ci resta? I soldi di Milan, Inter e Juventus che, superata la crisi, si contenderanno il trofeo più prestigioso con le omologhe spagnole, inglesi e tedesche.

Hai centrato in pieno il punto e aggiungo un elemento da non sottovalutare, da quando esiste la libera circolazione dei calciatori anche le squadre meno note si riempono distranieri che riescono ad elevare il loro tasso tecnico.

Offline Aquiladimare

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #13 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 15:50:15 »
Per quanto mi riguarda il rodimento di deretano è da considerarsi sotto molteplici aspetti.
E' stato un girone assolutamente ridicolo, condito da prestazioni allucinanti, col braccino corto, come se potessimo in ogni momento svegliarci per dieci minuti a partita e fare tre gol.

Col catzo invece, gli altri — con tutto il rispetto, dei pipponi conclamatissimi — hanno trottato.

E adesso che s'è vanificata mezza stagione — e buona parte della scorsa, ché se ti qualifichi e giochi così di merda allora quasi quasi ha ragione diepa — adesso, dicevo, per l'anno in corso, qual è il nostro obiettivo?

A 'sto punto togliamo di mezzo 'sta qualificazione EL, che solo a sentirla me riprende il nervoso.
Rimangono Coppa Italia e qualificazione CL, che se non altro ti fa entrare abbastanza svanziche da dire "vabbé, per lo meno ne è valsa la pena".

L'eliminazione molto probabile che ci si prospetta ha fatto e farà secondo me grossi danni anche e soprattutto a livello di mentalità.
Nel senso che il ragionamento di cui sopra per quanto mi riguarda è novità, ed è figlio — ahimé — di considerazioni piuttosto lucide.

ok ma se non arrivi almeno primo o secondo in campionato devi fare il preliminare di CL.... con grosse probabilità poi di perderlo e finire nuovamente  in EL

Offline lollapalooza

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #14 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 16:03:28 »
ok ma se non arrivi almeno primo o secondo in campionato devi fare il preliminare di CL.... con grosse probabilità poi di perderlo e finire nuovamente  in EL

Ma certo, difatti il mio discorso era sintomatico di una enorme, totale rosicata.
Tanto per dire che — almeno stando all'attuale livello della rosa — l'EL è pressoché l'unica vetrina che ci potrebbe garantire visibilità costante.




Offline Reflexblue

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #15 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 16:31:10 »
verissimo tutto quanto scritto da reflex ma ricordo che napoli, milan, inter e udinese (nonostante il turnover) il turno lo passano o quanto meno si sono messe in condizione di passarlo, chissà forse anche fallendo, ma senza figure di merda con club 122esimi nel ranking.

il vaslui è ottavo nel proprio campoinato, manco è detto che rifanno la EL il prox anno.

Lo sai che su l'Udinese ho qualche dubbio? Non sarà un impegno facile.
Milan e Inter rientrano nella categoria dei ricchi, e contro di loro non c'è creatività che regga. Voglio dire, si ferma Cassano -che spesso faceva spesso panchina- e arriva Tevez. Ho l'impressione, però, che qualcosa stia cambiando: Conte che propone un gioco aggressivo e moderno, le milanesi che investono sui giovani. Forse l'onda lunga un giorno arriverà anche a Formello.

Offline ammiraglio

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #16 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 16:51:59 »
Lo sai che su l'Udinese ho qualche dubbio? Non sarà un impegno facile.
Milan e Inter rientrano nella categoria dei ricchi, e contro di loro non c'è creatività che regga. Voglio dire, si ferma Cassano -che spesso faceva spesso panchina- e arriva Tevez. Ho l'impressione, però, che qualcosa stia cambiando: Conte che propone un gioco aggressivo e moderno, le milanesi che investono sui giovani. Forse l'onda lunga un giorno arriverà anche a Formello.

i furlan giocano in casa contro i biancoverdi scozzesi con due risultati a disposizione.
d'accordo su tutto il resto, anche se le milanesi avviano sempre il processo di riforma giovanile con un po' di garbo e qualche titubanza, anche perchè i contratti lardosi dei vecchi si smaltiscono con la scadenza e basta. vedremo.
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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #17 : Venerdì 2 Dicembre 2011, 17:43:26 »
A rischio eliminazione (molto più di noi) il Tottenham e il PSG che stanno facendo ottimi campionati...un motivo ci sarà no?

Offline disabitato

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #18 : Domenica 4 Dicembre 2011, 11:52:15 »
Roma, 2 dicembre 2011.



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Offline MagoMerlino

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Re:Riflessioni sui fallimenti in Europa League...
« Risposta #19 : Domenica 4 Dicembre 2011, 13:04:58 »
La Lazio ha "sbagliato" clamorosamente soprattutto la partita inaugurale all'Olimpico contro i modesti rumeni del Vasluj. Poi ha pagato caro i suoi soliti difetti della poca concretezza sotto porta e la difficoltà di alternare centrocampisti capaci di sviluppare uno straccio di gioco concreto.
Le reti che hanno sbagliato senza soluzione di continuità, Rocchi, Kozak, Klose e Sculli, sono alla base delle difficoltà dimostrate in Europa.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"