www.repubblica.itTutto facile per i bianconeri, che battono 3-0 il Palermo e raggiungono al comando (con una gara in meno) la Lazio: sabato all'Olimpico lo scontro diretto. L'Udinese cade a Parma (2-0), colpo Chievo a Catania (1-2), il Genoa supera il novara (1-0). Finisce 2-2 Siena-AtalantaROMA - Una grande Juve batte senza troppa fatica il Palermo (3-0) e ritrova la vetta assieme alla Lazio, pur avendo giocato una partita in meno dei romani (quella di Napoli, che verrà recuperata il 29 novembre). Perde contatto l'Udinese, che si fa battere a Parma e ora è terza assieme al Milan. Salgono il Chievo, 2-1 esterno a Catania, e il Genoa, che batte di misura il Novara nella partita più brutta del pomeriggio. Doppietta di Denis, nuovo capocannoniere del campionato con 9 gol, ma è solo pareggio per l'Atalanta a Siena. Nel match dell'ora di pranzo prima vittoria in campionato per il Cesena a Bologna: settimana complicata per Pioli in arrivo.
Bologna-Cesena 0-1
Un gran gol di Parolo regala la prima vittoria stagionale al Cesena: la rete del centrocampista bianconero al 39' della ripresa decide il derby emiliano-romagnolo del "Dall'Ara" contro un Bologna poco incisivo. All'11' arriva la prima buona palla per i ragazzi di Pioli: Ramirez lascia partire un cross dalla sinistra che trova Raggi di testa sul secondo palo ma palla sul fondo. Alla mezz'ora prima vera occasione del match con un gran tiro di Parolo che sfiora la traversa; Cesena più pericoloso: Comotto verticalizza per Mutu, il rumeno sfiora ma Gillet è ancora salvo. Di Vaio, alla 500^ in carriera con i rossoblù, prova a scuotere il Bologna con una rovesciata che Antonioli vede scorrere lontana dai pali, ma sono gli ospiti a rendersi nuovamente insidiosi nel finale di tempo ancora con Parolo: il diagonale del centrocampista bianconero stavolta fa la barba al palo. La gara continua a giocarsi soprattutto a centrocampo, in contropiede Acquafresca mette in difficoltà Antonioli ma il risultato non cambia. Sprazzi di Mutu tra il 18' il 22': due punizioni a giro del rumeno, Gillet è sempre vigile e devia in angolo, poi l'ex viola ci prova anche di testa ma senza fortuna. Il Cesena sembra comandare il gioco ma rischia grosso la formazione di Arrigoni sulla splendida iniziativa di Konè, che fa fuori Comotto e Guana con una finta sbagliando però il destro da posizione più che invitante. Al 39' arriva il gol che decide il match: lo realizza Parolo, con un gran destro a giro che s'infila all'incrocio dei pali e consente al Cesena di respirare, grazie anche a un intervento decisivo di Antonioli su Gimenez nel recupero. Brutto ko per il Bologna.
Catania-Chievo 1-2
Grande vittoria esterna del Chievo, la prima della stagione lontano dal Bentegodi, e tre punti che proiettano i veronesi davanti al Catania e a ridosso del gruppo di testa. Partita nervosa e brutta al Massimino. Primo brivido solo al 35' con Bergessio che centra il palo di destro dalla corta distanza. Al 45' Pellissier guadagna un rigore per spinta di Spolli. L'attaccante valdostano realizza e segna il gol numero 99 con la maglia gialloblu.
Spinge fortissimo il Catania a inizio secondo tempo, ma la palla non arriva mai dalle parti di Sorrentino. Al 22' fallo di Cesar su Maxi Lopez, rigore dubbio che Lodi però fallisce, tirando male a mezza altezza: stupenda la respinta in tuffo di Sorrentino. Sull'angolo successivo nuovo miracolo del portiere su Spolli. Al 28' raddoppio del Chievo: palla lunga, pasticcio tra Biagianti e Bellusci, Pellissier serve Sammarco che non sbaglia a un metro da Andujar. Al 33' il gol del Catania con Almiron che trova lo spazio per un destro che deviato si infila all'incrocio. Al 37' Moscardelli sfonda a destra ma tira alle stelle da posizione favorevole.
Genoa-Novara 1-0
Solo nel finale il Genoa sblocca il match e trova tre punti che lo proiettano nel "gruppo Napoli", appena dietro le migliori. Primo tempo a una porta, col Genoa che spreca moltissimo con Palacio e Caracciolo. Al 40' però è il Novara ad avere l'occasione più grande con Rubino che di testa colpisce male e mette a lato da ottima posizione, in tuffo. Al 43' nuovo contropiede del Novara, Mazzarani viene steso ai 30 metri da Antonelli che è ultimo uomo e viene espulso.
Gol per il Genoa al 5' del secondo tempo con Granqvist, ma il difensore è in fuorigioco. Si resta sullo 0-0. Al 18' traversa del Novara su azione d'angolo con Rigoni. Al 35' anche il Novara resta in dieci per l'espulsione di Meggiorini, doppia ammonizione, la seconda, ingenuissima, per proteste. E al 41' il Genoa trova il vantaggio con Miguel Veloso che trova un destro radente dai 20 metri e trova l'angolo basso della porta di Fontana.
Juventus-Palermo 3-0
Una splendida Juve non dà scampo al Palermo e ritrova la vetta della classifica, pur avendo una partita in meno rispetto alla Lazio che l'affianca. Magnifico avvio di partita. Marchisio e Ilicic arrivano vicini al vantaggio in meno di un minuto, intorno al 10'. Provvidenziale l'uscita di Buffon sui piedi dello sloveno. Al 20' la Juve passa con Pepe: movimento di squadra, la palla viaggia orizzontale fino a Chiellini, cross preciso del difensore, ancora una volta impiegato come esterno sinistro, Pepe irrompe a un passo da Tzorvas e infila. Alla mezz'ora Pirlo si infila al centro e con un destro a giro colpisce il palo. Il pressing della Juve è furibondo e tiene il Palermo rintanato nella metà campo difensiva. Ilicic spreca al 39' un contropiede perfetto lasciandosi anticipare da Buffon in uscita fuori area. Al 3' del secondo tempo Matri raddoppia: palla profonda di Liechtsteiner, l'ex attaccante del Cagliari chiude in diagonale e sorprende Tzorvas. Al 20' tris juventino, è Marchisio a finalizzare un'azione avviata da Vucinic, poi velo di Matri e tocco vincente del centrocampista, al gol numero 5 in campionato. Entra anche Quagliarella per Vucinic e poi, al 36', Del Piero per Matri. La partita sgocciola fino alla fine senza grandi emozioni: tre punti d'oro e primo posto per la Juve.
Parma-Udinese 2-0
Si scioglie al Tardini l'Udinese, che rimedia la seconda sconfitta in campionato e perde la testa della classifica. Partenza veloce del Parma, che colpisce un palo con Galloppa dalla distanza all'8'. Guidolin preferisce ancora Floro Flores a Torje. L'Udinese arriva poche volte dalle parti di Mirante, mentre Biabiany e Giovinco tengono spesso in apprensione la difesa bianconera.
Al 13' della ripresa il gol del Parma con Biabiany che stacca solissimo nel cuore dell'area su angolo e infila Handanovic. Al 30' Biabiany guadagna un rigore ricevendo un pestone da Basta in area. Giovinco spiazza Handanovic e raddoppia. Gol numero 7 per il piccolo attaccante ex Juve. L'Udinese non è mai pericolosa, se non al 46' con Di Natale che chiama al grande intervento Mirante.
Siena-Atalanta 2-2
Pareggio e spettacolo al Franchi di Siena: i bianconeri non si arrendono a una doppietta di Denis e nel finale trovano con Gazzi un meritato pareggio. Al 15' rigore per l'Atalanta, dopo un fallo sciagurato di Pegolo su Denis. L'argentino riscatta l'errore contro l'Inter e insacca dagli undici metri. Grandi occasioni per il Siena intorno al 20' con Destro, due volte, e Larrondo. Lo stesso Larrondo guadagna un rigore in chiusura di tempo in azione d'angolo. D'Agostino centra il sette e pareggia.
Apertura di secondo tempo tutto del Siena: Destro non riesce e superare Consigli tutto solo al 2'. All'8' l'Atalanta torna in vantaggio ancora con Denis, al gol numero 9 in campionato: stacco perentorio dell'argentino su cross dalla destra di Raimondi, Pegolo non si allunga abbastanza e lascia che il pallone entri nel sacco. Denis è il nuovo capocannoniere del campionato. Mai aveva superato quota 8 nei suoi anni italiani. La partita si fa nervosa, occasioni sui due fronti. Il Siena trova il pari al 42' con Gazzi che trova il pallone a un metro dalla porta dopo un tiro deviato di Reginaldo.
Fiorentina-Milan 0-0 (giocata ieri)
Allo stadio "Franchi" di Firenze, rossoneri e viola non vanno oltre il pareggio per 0-0 con piccolo passo in avanti in classifica per entrambe. L'esordio di Delio Rossi alla Fiorentina con il modulo 4-3-1-2: in porta il polacco Boruc; difesa con De Silvestri, Gamberini, la novità Nastasic e Pasqual; Behrami, Montolivo, Munari a centrocampo; grande assente Jovetic (infortunato), il neotecnico dei viola schiera trequartista Lazzari dietro Cerci e Gilardino. Allegri con Abbiati tra i pali; difesa con Abate, Nesta, Thiago Silva e Antonini; a centrocampo Aquilani, Ambrosini e Nocerino (preferito a Emanuelson); Seedorf dietro le punte Ibrahimovic (a caccia della 100^ rete in serie A) e Robinho. Pato inizialmente in panchina.
Gara vivace sin dai primi minuti. La prima conclusione (5') è del Milan con il tiro fuori di Ambrosini. Al minuto 8 i rossoneri chiedono il penalty per un tocco di mano in area di Behrami ma l'arbitro lascia proseguire l'azione. Al 13' veloce azione del Milan, scambio di tacco Ibra-Seedorf, con debole conclusione dell'olandese. Lazzari (14') calcia a lato dalla lunga distanza. Al 19' Seedorf tocca in fondo al sacco ma il guardalinee evidenzia il fuorigioco all'olandese. Al 34' idea di Ibra: assist per Robinho ma il brasiliano tarda a concludere. Occasione chiara (41') per i viola con il tiro al volo di Gilardino con palla a lato.
Nella ripresa (5'), Nocerino calcia forte con conclusione che termina di poco fuori. Al 25' Allegri inserisce Pato al posto di Robinho e due minuti dopo Emanuelson per Seedorf. Al 29' brivido per Abbiati con il sinistro velenoso di Pasqual che sfiora il palo alla sinistra del portiere rossonero.
Incredibile doppia occasione per il Milan: Al 38' Pato gira in porta trovando la deviazione di Boruc sul palo. Sul cross seguente il portiere dei viola nega la rete ad Emanuelson su un tiro ravvicinato. Minuti finali con continui capovolgimenti di fronte: al 40' il colpo di testa di Silva viene bloccato da Abbiati e un minuto dopo Pato schiaccia debole di testa a due passi da Boruc.
Inter-Cagliari 2-1 (giocata ieri)
L'Inter torna al successo contro il Cagliari e può cominciare l'operazione risalita in classifica. Finisce 2-0 grazie ai gol di Thiago Motta e Cutinho ed è un successo meritato al termine di un match comandato dai nerazzurri al cospetto di un Cagliari troppo timido che si sveglia solo nel finale. Ranieri si affida alla coppia Pazzini-Zarate in avanti. Problemi muscolari durante il riscaldamento per Wesley Sneijder: in campo c'è Coutinho. Nel Cagliari, che presenta la novità Ballardini in panchina al posto di Ficcadenti, attacco composto da Thiago Ribeiro-Nenè.
Al 21' l'Inter sfiora il gol: gran conclusione dal limite di Pazzini con il pallone deviato da Agazzi che si stampa sulla traversa. Al 24' punizione a girare di Zarate, Agazzi ci mette anche questa volta una pezza e il pallone colpisce ancora la traversa. Al 30' bella giocata di Zarate che ubriaca i difensori avversari, poi crossa in area dove Pazzini colpisce di testa, ma questa volta è tutto facile per Agazzi. Al 43' ottimo cross di Zanetti dalla sinistra e colpo di testa in anticipo di Cambiasso, palla di poco alta sopra la traversa. La prima frazione si chiude con una mischia in area nerazzurra, dopo un batti e ribatti Biondini allontana un pericolo pallone.
Nella ripresa al 9' Inter passa in vantaggio: punizione dalla sinistra di Alvarez, Pazzini tocca per Thiago Motta che solo davanti alla porta insacca; proteste del Cagliari perché Thiago Motta era in fuorigioco e dopo aver stoppato il pallone con il petto lo ha qanche toccato col braccio. All'11' l'Inter sfiora il raddoppio con un tiro di Coutinho debole ma insidioso e che si spegne a un soffio dal palo. Al 15' il raddoppio: Alvarez avanza a destra, serve dalla parte opposta Coutinho che controlla palla, si accentra e batte Agazzi con un rasoterra sul primo palo. Il Cagliari mostra un po' di orgoglio e al 22' ci prova Larrivey da fuori, ma Julio Cesar è attento. Al 26' lo stesso attaccante rossoblù va a segno, ma il guardalinee segnala un giusto fuorigioco. Al 44' il Cagliari accorcia le distanze: cross da destra di Ibarbo, palla a Nainggolan che prova il tiro, sulla traiettoria c'è Larrivey per la deviazione vincente.
Napoli-Lazio 0-0 (giocata ieri)
Il Napoli fallisce l'assalto alla Lazio che porta via dal San Paolo un punto prezioso. Finisce 0-0, ma nel secondo tempo è stata la squadra di Walter Mazzarri a fare la partita e a cercare con insistenza la via del successo. Nella prima frazione invece meglio la Lazio, ben messa in campo, mentre i partenopei sembravano avere già la testa al City. Obiettivo centrato per la squadra di Reja, momentaneamente capolista solitaria del campionato di serie A. Al 13' punizione di Lavezzi dalla destra, girata di testa di Campagnaro a sorprendere la retroguardia avversaria, palla alta. Al 19' conclusione da fuori di Inler ben indirizzato verso l'incrocio, la palla si alza di poco. Al 27' cross perfetto da sinistra di Dossena, tocco di Cavani e palla fuori di un soffio; ma il guardalinee segnala la posizione irregolare dell'uruguaiano. La Lazio risponde al 33' con una conclusione dal limite di Cisse, il tiro è centrale e De Sanctis riesce a bloccare. Poche le emozioni e il tempo si chiude con il risultato più giusto a reti bianche.
Nella seconda frazione sale in cattedra Lavezzi e il Napoli sfiora il gol: al 3' doppia conclusione dell'argentino nel giro di pochi secondi, particolarmente pericolosa la seconda, ottimo intervento di Marchetti in angolo; sulla battuta, testa di Cavani e conclusione al volo di Lavezzi davanti la porta, palla alta. Doppio cambio operato da Reja che inserisce Scaloni e Matuzalem al posto di Konko ed Hernanes. Al 7'gol annullato al Napoli: Maggio mette in mezzo per Cavani che a porta vuota segna; il gioco è già fermo per la segnalazione di un fuorigioco che non c'era. Al 13' arriva il momento di Gargano in campo al posto di Dzemaili. Al 29' gran girata di Cavani in area su cross di Lavezzi, il sinistro al volo dell'uruguaiano è centrale e Marchetti si oppone d'istinto. Al 41' colpo di testa di Cavani, apparentemente poco insidioso, che invece costringe Marchetti alla deviazione in tuffo in angolo. Sulla battuta Maggio spara alto. Al 49' Marchetti salva il risultato con una gran parata in angolo sul destro di Lavezzi.