Ho avuto una settimana che dire pesante è poco, lavoro faticoso ed ansiogeno e però tutt’altro che redditizio, ed anzi, già che stiamo, pure ostacolato da amenità varie quali scioperi e via dicendo.
Così l’idea di passarmi un sabato sera a vedermi la mia Lazio con amici cari mi rasserena un po’.
Very special guests di casa Clazia saranno stasera Giglic e, udite udite, nientepopodimenoche Giamma!
Ho preparato la pizza, con le mie manine d’oro, che inforno quando arriva Giglic e Giamma sta a cento metri da casa mia.
A dire il vero sto ancora un po’ turbata dalla telefonata prepartita con mio fratello, che sta raffreddatissimo, ma quello che mi ha turbato non è tanto il suo raffreddore, quanto la scoperta, appresa dal medesimo, dell’esistenza nel nostro corpo di cose denominate “coane”. Roba che starebbe, anzi sta, perché io a quello che mi dice mio fratello ci credo, nel naso, pare sopra le narici.
Cioè, già m’era parso complicato che nel mio corpo albergassero il sesamoide e pure il nervo crurale, mo’ sapere pure di avere ste coane, suscettive di intasarsi col raffreddore, non è cosa che mi faccia stare tranquilla. Comunque, siccome allo stato il raffreddore non ce l’ho mi porrò il problema di tutelare ste coane quando sarà, per il momento mio fratello sta tutelando le sue.
La pizza e le verdure ripiene (melanzane, funghi e peperoni) che ho preparato sembrano buone, o almeno così mi dicono i miei deliziosi ospiti.
Stiamo rilassati e sereni mentre la partita comincia. O almeno così pare, ma fingiamo un po' perchè in realtà stiamo preoccupati per la mancanza in campo di Dias e Biava e Klose.
Inquadrature ripetute di Mazzarri, la cui figurina panini mi ha tormentato a non finire quell’unica volta che tentai di fare l’album, altro che doppione, ce n’era una ogni bustina. Che, in effetti, sto cristiano non è simpatico manco un po’, un livornese che vive a napoli è una combinazione tutt’altro che facile da digerire.
Inquadratura pure dello sguardo di Cissè mentrte obietta qualcosa all’arbitro che l’ha ammonito: io al posto dell’arbitro mi sarei allontanata velocemente, ma questo si vede che è coraggioso. Tanto coraggioso che in passato s'è cuccato senza reagire gli sfanculamenti indirizzatigli da tal totti, detto anche capetano.
Tra i giocatori del napoli c’è pure un tal Maggio, che non mi esime dall’intonare subitaneamente ed al contempo sommessamente, insomma un accenno, la canzone “era di maggio”. I miei ospiti non protestano, carucci.
Cissè zoppica un po’, mannaggia. Però Lulic gli fa un bel passaggio e lui fa un bel tiro, un po’ troppo centrato tanto che il portiere del napule lo para.
Cannavaro, il fratello piccolo di quello più grande e più famoso, fa un fallaccio su Sculli: il sangue non è acqua.
Brocchi fa un bell’intervento difensivo, intercettando un avversario e lanciandogli la palla così lontano che pare come quando i ragazzini si fanno i dispetti, tipo “mo’ vattela a riprendere”.
Diakitè e Stankevicious si stanno comportando benissimo, quasi ci fanno sentire tranquilli nonostante l’assenza di Dias.
Diaky, come amorevolmente lo chiama Giglic (lo so, la ypsilonite claziesca può essere contagiosissima) azzarda perfino una sortita in avanti, salvo chiedersi a metà area “che ci faccio qui? sarò impazzito?” e così si precipita a passare ad un compagno nei pressi.
Sto ragazzo sta diventando sempre più bravo: secondo Giamma e Giglic si è finalmente fatto fare la converenza ai piedi o, più banalmente, ha capito che la scarpa sinistra va al piede sinistro e quella destra al piede destro, senza rischiose inversioni.
Il Cannavaro piccolo de quo ante agitur fa un altro orribile fallo su Radu che si era lanciato all’attacco, ma all’arbitro non gliene cale alcunchè.
Herny ha sempre tre o quattro avversari intorno e quando riesce a tirare lo fa un po’ mosciamente.
Marchetti fa qualche bella parata, perfino Giglic lo ammette, ed anzi lo chiama affettuosamente “Bravo Marky”, giuro.
Insomma, questa Nostra Lazio rimaneggiata non poco sta tenendo testa ad un napule che, tutto sommato, pare assai meno forte di quello che ci si aspettava. Secondo me.
Finisce il primo tempo.
Ci deliziamo con il gelato squisitissimo cioccolato e pistacchio che ha portato Giamma.
Secondo tempo.
Il napule torna in campo un po’ più aggressivo, mentre i Nostri un po’ più doloranti.
Konko zoppica e così esce ed entra Scaloni, elegante e pulito come sempre.
Esce pure Herny ed entra Matusalem, la cui testa somiglia sempre di più al pennino di una stilografica Sheffer: posso dirlo con certezza perché domenica scorsa mi sono messa a curare un po’ la mia collezione di stilografiche, cosa che non facevo da un sacco di tempo, ed il pennino della sheffer mi ha colpito come sempre per la sua eleganza. La nuca di Matuz, invece, così combinata, colpisce per la sua bruttezza ed idiozia, ma tant’è.
Inquadrano un napulese che somiglia uguale uguale a Jeff Goldlum.
Uno, invece, ha l’arcata dei denti inferiore di colore blu, ma non è un alieno, e Avatar non c'entra nulla.
Il napule segna un goal che però è sacrosantemente annullato per fuorigioco di Cavani. Mazzarri ancora piange per questo ma deve rassegnarsi: quando il tiro è partito Cavani era in fuorigioco e, lungi dall’andarsi a fumare una sigaretta o leggere il giornale, non si è affatto disinteressato dell’azione.
Esce Nonmiricordochi del Napoli, forse Dzemaili, ed entra Gargano, brutto come solo la buon’anima di Nicola Arigliano poteva essere.
Fallaccio su Sculli che così mo’ zoppica pure lui. Confermo quanto già detto tempo fa, sto ragazzo è uguale uguale a John Lennon nella copertina di Noreply, la mostro ai miei amici che confermano.
Brocchi, pure da steso, passa a Sculli. A seguire un calcio d’angolo per noi.
Ogni volta che inquadrano Mazzarri sta facendo un miniruttino. La bile è roba indigesta, si sa.
Inquadrano Pandev che sta per entrare. I miei ospiti ed io siamo tutti concordi nel notare come gli stia venendo la chierica, gli si stia appesantendo il sedere, e a occhio e croce ha anche l’alito cattivo.
Cissè corre sulla fascia e tira verso la porta, ed il portiere ed un difensore del napoli quasi si uccidono reciprocamente.
Esce Dossena ed entra Pandev.
Serie di bellissime parate di Marchetti, in una addirittura, ancora giù, passa veloce la palla ai Nostri per lanciarli in attacco: bellissima sta cosa!
Esce Sculli ed entra Gonzy.
Mi scappa un vaffa in direzione di Pandev, chiedo scusa ai miei amici per il francesismo, ma questi mi dicono che la pronunia non era perfetta, e che in effetti la locuzione “pandev” è un po’ forte.
Vabbè, insomma, la partita finisce.
Oh, non pensate che il napoli non abbia fatto nulla solo perché non ne ho descritto le azioni offensive. Anzi, nella mia enorme onestà e correttezza devo ammettere che un po’ di ansia nel secondo tempo c’è venuta.
Ma solo appena un po’. Perché in porta abbiamo un grande portiere.
Un buon pareggio, tutto sommato.
Insomma, secondo me se avessimo giocato con tutti i titolari avremmo addirittura potuto vincere.
Il problema sarà per la prossima partita, con altri infortunati tra i Nostri.
Stiamo tutti pronti, che Mister Reja può convocarci da un momento all’altro.
Io lo sono, e le mie coane anche, ci giurerei.
Forza Lazio mia Bella!