E intanto Caltagirone sospende Lazialità in TV

[fish_mark]

E' chiaro che noi non potevamo che uscirne a pezzi.

... soprattutto se rinunci alla battaglia.
Questa è precisamente una critica contro la Lazio tutta degli ultimi venti anni, quindi non solo contro Lotito ma anche verso Cragnotti, che non dimostrò la necessaria attenzione al problema. Infatti noi vincevamo ma i titoli di apertura erano sulla "crisi di Montella".

[Reflexblue]

Hanno taroccato la classifica, noi siamo dopo l'Udinese per la differenza reti.
L'attività di lobbying intrapresa da Lotito sta dando i suoi frutti. 

[POMATA]

Si, la foto è eloquente, ma non se riesce a bucare il video di certa comunicazione allora una qualche riflessione deve pur farsi. Ma come? Dall'altra parte la situazione di classifica è del tutto diversa eppure "rivoluzione culturale", "largo ai giovani", "facciamolo lavorare", insomma perdono e sono contenti? Eppure il core business di quella società è fallimentare, ma la percezione è del tutto diversa.
La risposta? La comunicazione, bellezza.

Concordo, ma la nostra comunicazione intesa come giornalisti che parlano di Lazio, sembri abbiano paura a schierarsi, non si palesano mai se non per dare bastonate alla gestione societaria o ai modi di Lotito, se leggi il post di Cippi lo spiega molto bene.

Dove sono gli articoli sui picchiati al derby?
Dove sono le indignazioni su certe sentenze fatte a misura?
Dove sono gli articoli per rimarcare il NON volo di Olimpya al derby?

Si parte da una base marcia, questo è il problema.

[fish_mark]

ma tu ignori volutamente (rectius: dolosamente) il fatto che se l'immagine della lazio non è, diciamo così, delle migliori la responsabilità è anche di guidone che fa solo amarcord e per giunta con le date sbagliate.

Il fatto che faccia soltanto amarcord e per giunta con le date sbagliate è uno dei problemi che si riverbera su di noi.
A un ragazzino di 10 anni che è chiamato a innamorarsi di Lazio che gliene po' fregà de Garlaschelli e Renzo Rossi, de Vinazzani e Calisti.
Come se io mi fossi innamorato della Lazio emozionandomi per Piola, quando invece mi brillavano gli occhi per Re Cecconi (che peraltro vedevo in sintesi alle 7 della domenica, oltre che a 90° minuto) ...

[CiPpi]

...Ma questa volta voglio credere all'equivoco. Generato da un "pizzico" di prevenzione e di eccessiva sensibilità nel difendere da ogni refolo, vero o presunto, l'infallibile.
...

basta che ti ricordi che a chiamarlo infallibile sei te, non io.

se poi spieghi meglio...

Sarebbe meglio che nessuna radio, nessuna televisione e nessun giornale parlassero e si interessassero alla Lazio.
Tanto c'è un canale radio, una televsione e una rivista ufficiale, chi si vuole aggiornare può rivolgersi ai canali ufficiali.
Chi vuole vedere la Lazio si compra il biglietto e va allo stadio.
 Così come c'è un sito ufficiale e a questo punto dovrebbero chiudere tutti i siti non ufficiali che parlano e si interessano alla Lazio.[/size]LASCIAMOGLI CAMPO LIBERO.[/i]
La propaganda2 de 'noantri sta producendo gli effetti che si erano prefissati. Ottimo.

parlavi di Unicredit e DiBenedetto, o Caltagirone e TeleRadioStereo?

cosi, giusto per non cadere nell'equivoco, non essendo infallibile.

[MagoMerlino]

Mago, sai bene che per noi è l'unica. Da sempre. Non abbiamo mai goduto di buona comunicazione, questo è impossibile perché non siamo identificati automaticamente con "la città", come è vero invece per AS, Napoli, Fiorentina. Noi siamo diventati un'anomalia, nel panorama calcistico. Sinceramente e senza togliere nulla a Guido, che comunque merita rispetto perché è riuscito ad avere successo (me la ricordo Lazialità davanti lo stadio, adesso mi sfugge se in omaggio o a mille lire, quando già esistevano altre riviste e nei peggiori anni della nostra storia), io credo che l'avvento delle private, nei primi '80, abbia ulteriormente peggiorato la situazione. Quello che nelle telecronache Rai era "Bruno Conti per Cabrini" è diventato "illuminante apertura del Brunetto Marazico de Nettuno che delizia Pelé che cade in ginocchio novello Stendhal e nomina l'ala giallorossa romano de Roma seduta stante miglior calciatore del Mondiale senza nemmeno aspettare la fine del torneo, e comunque dovevano esserci pure Pruzzo e Nela perché aaaroma gioca a zona che è il calcio del futuro e Bearzot non capisce un caxxo". E la gente è stata dispostissima ad accettare questa "comunicazione" da bar, e una volpe come Dino Viola ad alimentarla e sfruttarla. Così, ci si è resi conto che scrivere "Roma-Inter 1-2" faceva vendere cento copie di CdS, scrivere "un arbitraggio scandaloso priva aaaamaggica der meritato successo contro li zozzi nebbiosi interisti" ne faceva vendere mille. Ed è stato tutto un rincorrersi, da allora in poi, su questo terreno.

E' chiaro che noi non potevamo che uscirne a pezzi.

E qui siamo d'accordo, ho scritto più o meno la stessa cosa rispondendo a LLM sul topic :Cosa era la Lazio prima di Lotito ?
C'è stato all'inizio degli anni '80, uno spartiacque che ci ha messo relegato in posizione di ripiego.
Dovevamo uscirne nell'era Cragnotti, ma lo stesso Cragnotti non capì l'importanza di sovvertire certi schemi.
Poi hanno inventato calciopoli con la speranza di restare in campo aperto, non ce l'hanno fatta e allora la loro lobby mafiosa deve aver individuato nell'isolamento mediatico un'altra opportunità per metterci all'angolo.
E qui ha ragione Fish, sarebbe ora di reagire, combattere, sovvertire quest'ordine di cose.

[MagoMerlino]

basta che ti ricordi che a chiamarlo infallibile sei te, non io.

se poi spieghi meglio...

parlavi di Unicredit e DiBenedetto, o Caltagirone e TeleRadioStereo?

cosi, giusto per non cadere nell'equivoco, non essendo infallibile.

A Cippi e daje, è un messaggio polemico in risposta a chi con troppa leggerezza risponde sticazzi (non è stato risposto così, ma il senso è quello) davanti a queste questioni, l'ho pubblicato in corsivo, e con la chiosa normale, proprio per far capire che era una provocazione e proprio per sottolineare che c'è una responsabilità precisa. Che non è della società Lazio.
Se veramente dovessimo ridurci che le uniche fonti d'informazione sono quelle ufficiali, radio, tv, rivista, sito, significherebbe che sono riusciti ad isolarci e hanno campo libero. Pericolo forse remoto, ma quanto sta avvenendo significa che, comunque, ci stanno lavorando.

[BobCouto]

E qui ha ragione Fish, sarebbe ora di reagire, combattere, sovvertire quest'ordine di cose.

Ti dico una cosa: di Guido non mi piace quasi nulla, ma se lui ha un pregio è quello di farti sentire "a casa", quando parla. E non è poco. Sotto questo aspetto il confronto tra lui e gli altri è improponibile. Il problema è che la comunicazione casareccia e d'antan di Guido non basta e ci vorrebbe qualcosa di nuovo, ma all'orizzonte non si intravede nulla. A me non importa nulla se Guido dice che "una volta i palloni erano più pesanti", da lui questo luogo comune (errato, è vero proprio il contrario) lo accetto perché è un tifoso che è diventato radiocronista e non gli chiedo più di quello che è: ma da un trentenne, oltre che lo stesso senso di "calore laziale", mi aspetto anche una certa preparazione e proprietà di linguaggio, perché poi non puoi vantarti ogni tre minuti di "noi giornalisti" e concionare come se il calcio l'avessi inventato tu, e invece collezioni fesserie a carrettate. Perché non salta fuori un personaggio così? Non mi sembra ci siano grosse alternative a De Angelis, insomma, e lui di certo non è bastante alla bisogna.

[seminuovo]

Il fatto che faccia soltanto amarcord e per giunta con le date sbagliate è uno dei problemi che si riverbera su di noi.
A un ragazzino di 10 anni che è chiamato a innamorarsi di Lazio che gliene po' fregà de Garlaschelli e Renzo Rossi, de Vinazzani e Calisti.
Come se io mi fossi innamorato della Lazio emozionandomi per Piola, quando invece mi brillavano gli occhi per Re Cecconi (che peraltro vedevo in sintesi alle 7 della domenica, oltre che a 90° minuto) ...

io ho cominciato a andare allo stadio come aquilotto dal campionato 72-73. fortunato, quindi. eppure pochi anni dopo, con l'addio di giorgione e le morti di cecco e del maestro, mi aggrappavo ai racconti della lazio di alzani, malacarne, bergamo, hofling, puccinelli, i fratelli sentimenti, muccinelli, tozzi, vivolo, lovati molto più che al recentissimo passato. tutto questo e molto altro passerà alla quinta generazione di tifosi biancocelesti della famiglia. non ho mai visto lazialità in tv e di quella cartacea ne sono stato lettore per anni da quando come ricordava bobc la distribuivano allo stadio. ripeteranno sempre gli stessi aneddoti, sbaglieranno date o altro. francamente non mi interessa. la narrazione storica è anche fondata su accadimenti verosimili, ma non veri. è mito, è leggenda. non sarà filologicamente corretta, ma è magica.

[Monteverde74]

è la prova che ci stanno riporvando a farci fuori
certo le trasmissioni "locali" stanno perdendo tyanto appeal
tanto per fare un esempio, da quando ho SKY, la TV digitale terrestre non la vedo proprio più
certo dispiace che anche questo tipo d comunicazione PRO Lazio stia facendo questa fine
anche perchè il presidente Lotito è in un colossale ritardo, COME AL SOLITO, per quanto riguarda la comunicazione
RADIO e TV (dove sono?)
speriamo bene
ma ci stanno "circondando".....

[fish_mark]

io ho cominciato a andare allo stadio come aquilotto dal campionato 72-73. fortunato, quindi. eppure pochi anni dopo, con l'addio di giorgione e le morti di cecco e del maestro, mi aggrappavo ai racconti della lazio di alzani, malacarne, bergamo, hofling, puccinelli, i fratelli sentimenti, muccinelli, tozzi, vivolo, lovati molto più che al recentissimo passato. tutto questo e molto altro passerà alla quinta generazione di tifosi biancocelesti della famiglia. non ho mai visto lazialità in tv e di quella cartacea ne sono stato lettore per anni da quando come ricordava bobc la distribuivano allo stadio. ripeteranno sempre gli stessi aneddoti, sbaglieranno date o altro. francamente non mi interessa. la narrazione storica è anche fondata su accadimenti verosimili, ma non veri. è mito, è leggenda. non sarà filologicamente corretta, ma è magica.

Certo, caro seminuovo, ma quanto voglio dire - e ebbi modo di affermarlo con la stessa passione a un "esponente del mondo della comunicazione" - è che la storia, la passione, il senso di appartenenza si alimenta di nuovi personaggi, di nuove sfide e anche nuovi linguaggi.
Sono convinto che un Garlaschelli, giocatore che ricordo sempre come uno tra i migliori della sua epoca, possa dire poco a un bambino che provi a appassionarsi della Lazio, che ovviamente sarà maggiormente spinto a entusiasmarsi per una progressione di Klose o una veronica di Meghni.
Per questo però è opportuno - anzi necessario - che la società metta a disposizione del tifoso il materiale e questo viene fatto con parsimonia.

E qui ha ragione Fish, sarebbe ora di reagire, combattere, sovvertire quest'ordine di cose.

Certo non si alimenta il circuito mediatico digrignando i denti ogni due per tre, così come non è assolutamente efficace marcare il territorio di ogni occasione con un asola voce, quella del presidente.
Io voglio sentire parlare i giocatori, soltanto i giocatori!!!
Si fa così in Inghilterra: chiedetelo ad Ancelotti.

[POMATA]

Fish mettici pure il clima creato attorno a Lotito e a tutto cio che prova a fare...ma li leggi altri forum? leggi il clima di odio che c'è verso il presidente da parte di settori dei tifosi che vanno allo stadio?

Per un cambio non può valere la radio societaria ma il coraggio delle radio libere di denunciare certi comportamenti e sostenere il nostro "gni tanto"

Ho sentito lunedì un signore in radio che diceva: A Lazio-Juve vado allo stadio con una maglietta di appoggio al presidente contro la sentenza...come per magia è caduta la linea...casualità?

Più coraggio contro certi settori del tifo altrimenti non si va da nessuna parte.

[Fulcanelli]

Ho come l'impressione che l'epoca delle trasmissioni dedicate a questa o quella squadra sia finita, superata dalle circostanze.
Sono tutte tristi e imbarazzanti, anche quelle dedicate alle nordiche, e non si sa bene a cosa servano.
Fanno informazione? Non hanno i mezzi delle grandi reti nazionali, e sono battute sul tempo da quotidiani, radio, TG.
Fanno spettacolo? Non fruiscono delle immagini necessarie.
Fanno disquisizione tecnica? A parte i tentativi saccenti di Mago Traversone, non ci sono i "Bacconi de noantri" (che comunque hanno biosgno di immagini) né c'è voglia di trovarli  (e pagarli).
Fanno critica? Non si può, perché il rapporto di interdipendenza con la società lo impedisce (avete mai visto una di queste trasmissioni esaminare, ad esempio, un bilancio)?
Fanno promozione? Non credo. All'ora in cui vanno in onda le trasmissioni i ragazzini, quelli da "appassionare", sono a nanna.
Mettiamoci poi che al momento le raccolte di pubblicità locali si sono fatte più difficili...
Personalmente non credo nemmeno al futuro e all'utilità dei vari Trigoria Chanel. Chi ha tempo e denaro per abbonarsi e vedersi gli allenamenti? Dubito che le società riescano a coprire i costi.
E resta il quesito di cui sopra: a che servono? A cosa dovrebbero servire?

[Matita]

E resta il quesito di cui sopra: a che servono? A cosa dovrebbero servire?

Rinnovo :

La trasmissione serve perchè della'  ne so' pieni o perchè uno ha bisogno di vedere realmente un salotto dove vecchi tifosi se raccontano da 25 anni gli stessi aneddoti ?

[Bus 142]

Ma poi.. è stata mandata in onda ieri.. o lo spostamento al martedi era una sciocchezza?!

Per quanto riguarda tutto il resto.. mi astengo. Ci sarebbe da scrivere pagine e pagine... della necessità che ci sia, del grigiore degli interventi, della paura di esporsi, della sorpresa di riconoscersi talune volte in particolari ragionamenti, dell'impossibilità di fare una trasmissione senza immagini recenti.. etc etc etc

[CiPpi]

A Cippi e daje, è un messaggio polemico in risposta a chi con troppa leggerezza risponde sticazzi (non è stato risposto così, ma il senso è quello) davanti a queste questioni, l'ho pubblicato in corsivo, e con la chiosa normale, proprio per far capire che era una provocazione e proprio per sottolineare che c'è una responsabilità precisa. Che non è della società Lazio.
Se veramente dovessimo ridurci che le uniche fonti d'informazione sono quelle ufficiali, radio, tv, rivista, sito, significherebbe che sono riusciti ad isolarci e hanno campo libero. Pericolo forse remoto, ma quanto sta avvenendo significa che, comunque, ci stanno lavorando.

Maghe', come la pensi e' chiaro, quindi il travisamento delle tue intenzioni ci sta tutto, tanto piu' che a provoca' si finisce sempre a fa' la fine dei maccaroni 

per il resto, la comunicazione d'aaa radio ha indubbiamente una sua funzione perche' si puo' permettere di essere piu' 'sentita' e vicina ai tifosi.

il che non vuol dire sempre contrariare la comunicazione ufficiale, ma, ad esempio, se la societa' non puo' per chiari motivi di comunicazione andare oltre al dire che Olympia non vola per motivi di ordine pubblico, e' compito della comunicazione 'alternativa e socialista' dei, per e gestita da i tifosi dire come stanno le cose veramente.

non che devo stamme a senti' su un canale che bisogna fa' lo sforzo, sull'altro che a Reja jia detto bene che e' stato costretto a fare le sostituzioni o su un altro ancora che con Pandev s'e' sbajiato.

e se questo il prodotto che offrono, per quanto mi riguarda, radio, rivista e tv ufficiali sono piu' che sufficienti, tanto piu' non e' compito della societa' difendere il territorio, specialmente poi nella situazione di comunicazione alternativa attuale.

tirassero fuori gli attributi, mandidassero la maglia di sudore e diano er sangue, come da molti di loro spesso richiesto a chi scende in campo.

[MagoMerlino]

E resta il quesito di cui sopra: a che servono? A cosa dovrebbero servire?

Il quesito ha una sua ragione, non dico di no, ma forse l'argomento meriterebbe maggiore attenzione ed un topic a parte.
I tempi sono cambiati e i canali della comunicazione lievitati.
Lazialità ha assolto la sua missione di parlare di Lazio quando nessuno aveva convenienza a parlarne. Ha tenuto in piedi l'ideale, quando in città c'erano i visigoti.
Queste trasmissioni dovrebbero rinnovarsi, aggiornarsi, ma la colpa di non riuscire nell'aggiornamento non è da imputare ai soli conduttori/ideatori, ma va condivisa con tutte le componenti del calcio moderno.
Se il ridimensionamento della trasmissione fosse dovuto al mancato aggiornamento dei contenuti, comportando una diminuzione dell'audience e della raccolta pubblicitaria, la critica sui contenuti e, forse, la decisione dell'editore di sostituirla nella programmazione storica, avrebbe una sua logica.
Personalmente, non credo si tratti di questo.
L'editore, cominciando dalla radio, si sta riposizionando sempre più verso quell'altri, dopo aver sospeso le trasmissioni radiofoniche dedicate alla Lazio, forse c'era da aspettarsi questo cambio di direzione anche per quanto riguarda la televisione. A mio avviso questa decisione dell'editore è da interpretare più nell'ottica di silenziare una delle voci Laziali che aveva maggiore seguito, questo per favorire un'ulteriore crescita dell'altra parte.

[CiPpi]

per aggiungere carne al fuoco della discussione, o flame sotto l'arrosto bruciato, proviamo a vedere come la comunicazione de quelli della' sta affrontando il tema rinnovo CapitanFuturo ed immaginare come sarebbe affrontato un caso del genere alla Lazio dalle radio Laziali, o pensare a come sono stati affrontati simili argomenti nel recente passato.

[fish_mark]

E resta il quesito di cui sopra: a che servono? A cosa dovrebbero servire?

A parlare di lazio, a informare, a suscitare discussioni e approfondimenti, a fare opera di proselitismo, a tenere accesi i riflettori sulla squadra e sulla società, ad alimentare il senso di appartenenza possibile soltanto con le mille narrazioni.

Augurarsi che le varie voci vadano a spegnersi provoca l'oblio.

non so poi quanti di voi ascoltano le trasmissioni degli infedeli, ma è ingenuo pensare che siano ispirate a un unico canone espressivo e veicolino un unico messaggio.
Se Atene piange, Sparta non ride.

[geddy]

Il quesito ha una sua ragione, non dico di no, ma forse l'argomento meriterebbe maggiore attenzione ed un topic a parte.
I tempi sono cambiati e i canali della comunicazione lievitati.
Lazialità ha assolto la sua missione di parlare di Lazio quando nessuno aveva convenienza a parlarne. Ha tenuto in piedi l'ideale, quando in città c'erano i visigoti.
Queste trasmissioni dovrebbero rinnovarsi, aggiornarsi, ma la colpa di non riuscire nell'aggiornamento non è da imputare ai soli conduttori/ideatori, ma va condivisa con tutte le componenti del calcio moderno.
Se il ridimensionamento della trasmissione fosse dovuto al mancato aggiornamento dei contenuti, comportando una diminuzione dell'audience e della raccolta pubblicitaria, la critica sui contenuti e, forse, la decisione dell'editore di sostituirla nella programmazione storica, avrebbe una sua logica.
Personalmente, non credo si tratti di questo.
L'editore, cominciando dalla radio, si sta riposizionando sempre più verso quell'altri, dopo aver sospeso le trasmissioni radiofoniche dedicate alla Lazio, forse c'era da aspettarsi questo cambio di direzione anche per quanto riguarda la televisione. A mio avviso questa decisione dell'editore è da interpretare più nell'ottica di silenziare una delle voci Laziali che aveva maggiore seguito, questo per favorire un'ulteriore crescita dell'altra parte.

Potrebbe essere che il target dei tifosi Laziali sia più elevato di quello dei romanisti. Io pure se sono Laziale fatico ad accettarlo, ma perchè no? Le loro trovano ascolto a qualsiasi ora del giorno e della notte, le nostre faticano anche a riempire fino alle 21.
Effettivamente io ,salvo gli interventi di Cesarini che aggiorna sugli infortuni e su come è andato l'allenamento sostanzialmente quasi tutto quello che ho bisogno di sapere, mi diverto di più ad ascoltare loro che se la cantano e se la suonano piuttosto che Buzzanca che non ha mai sentito nominare Nenè.