Autore Topic: NBA 2011-2012  (Letto 36463 volte)

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #480 : Venerdì 15 Giugno 2012, 16:23:42 »
anche alla prima Westbrook ha fatto danni, spero si riprenda sennò la serie è segnata e mi darebbe fastidio perché Westbrook e Durant possono rivaleggiare con i tanto decantati big three anche se non sono pubblicizzati.

corretto.
il problema è la scansione dei ruoli: kevin durant è un primo violino, ma al thunder spesso, per almeno il primo tempo, non riesce a prendersi i suoi tiri perchè manca il pace setting di westbrook. capita spesso di leggere che durant, al 24esimo minuto, ha meno tiri di almeno un paio di compagni.
kevin è l'opposto di bryant poi perchè ha una buona predisposizione difensiva, è un ottimo rimbalzista, è atletico e adesso sta sviluppando anche il gioco in post, dalla sideline e dall'uscita di un blocco. penetrazioni e tiro dalla lunga distanza già li aveva in repertorio.
chi si morde le mani sono i tifosi di portland che selezionarono oden e non durant e oden adesso è, di fatto, ritirato a causa di 4 operazioni consecutive che gli hanno scassato il fisico.
cmq durant e westbrook sono entrambi giocatori pubblicizzati, soprattuto durant che oramai sono tre anni di fila che vince la classifica cannonieri in regular season e parliamo di un ragazzo che ha conteso l'MVP a james per almeno tre quarti di stagione. dal punto di vista dei commercial televisivi, poi, durant acchiappa molto.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #481 : Venerdì 15 Giugno 2012, 21:55:41 »
ammi,
mi daresti le date - e soprattutto l'orario - delle successive gare?
Solo se puoi, grazie... ;)
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #482 : Venerdì 15 Giugno 2012, 22:07:20 »
esimio, si gioca il 17 giugno, domenica, alle 20 di miami.
da voi sono le ... 2?
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #483 : Venerdì 15 Giugno 2012, 22:32:08 »
esimio, si gioca il 17 giugno, domenica, alle 20 di miami.
da voi sono le ... 2?

azz...niente, sempre repliche me toccano...
Ce provo, però...

Grazie, my dear.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #484 : Domenica 17 Giugno 2012, 20:41:20 »
Oggi gara tre, sono convinto che OKC si prende le due gare a Miami, e' una questione di panca, molto corta quella di Miami.
Gli heat sono sull'uno a uno grazie ad un arbitraggio alla Cut Wind in gara 2

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #485 : Domenica 17 Giugno 2012, 21:40:56 »
Oggi gara tre, sono convinto che OKC si prende le due gare a Miami, e' una questione di panca, molto corta quella di Miami.
Gli heat sono sull'uno a uno grazie ad un arbitraggio alla Cut Wind in gara 2
Si vede che sei un tifoso "da calcio" , tra l'altro l'arbitraggio non ha influito per niente in gara 2 dove negli ultimi minuti l'unico fallo fischiato è stato quello volontariamente evidente su LeBron .
Pure io sono convinto che gli OKC riescano a vincere una delle 3 partite a Miami (perché il format è 2-3-2) e quindi a chiudere in casa per l'anello

en_rui

Re:NBA 2011-2012
« Risposta #486 : Domenica 17 Giugno 2012, 22:17:02 »
Si vede che sei un tifoso "da calcio" , tra l'altro l'arbitraggio non ha influito per niente in gara 2 dove negli ultimi minuti l'unico fallo fischiato è stato quello volontariamente evidente su LeBron .
Pure io sono convinto che gli OKC riescano a vincere una delle 3 partite a Miami (perché il format è 2-3-2) e quindi a chiudere in casa per l'anello
si puo' influenzare una gara anche "non fischiando" i falli tipo il blocco su Durant con OKC a meno 4

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #487 : Lunedì 18 Giugno 2012, 15:36:36 »
the miami heat vince gara 3 col risultato finale di 91 a 85 in una gara dominata dalle difese e alla fine decisa soprattutto dalla scriminante dei falli e dei conseguenti tiri liberi (alla fine el heat sfoggerà un 31 su 35 letale), ma con uno spettacolo di livello assolutamente inferiore rispetto a gara 2.

non è stato un gran match e le percentuali al tiro sono difficili da digerire per entrambe le sqaudre e, in tal senso, va un po' meglio oklahoma con un quasi 43% rispetto al quasi 38% dei floridiani, ma la prestazione ai liberi e al tiro da downtown degli uomini di brooks è vagamente desolante e ammazza qualsiasi velleità di vittoria.

miami imposta il gioco in attacco con i punti nel pitturato e oramai james gioca regolarmente uscendo dal post e lavorando con un semigancio o con layups, favorito oggettivamente dalla possenza fisica su kevin durant che si cimenta in una difficile marcatura. l'attacco dei padroni di casa funziona e, nel primo tempo, oklahoma incomincia già a caricarsi di falli (collison ma anche durant stesso). la prima frazione resta cmq assai equilibrata perchè westbrook finalmente fa girare la sqaudra meglio, senza particolari personalismi e senza tirare come un ossesso in preda a deliri di onnipotenza.

l'assenza di soluzioni perimetrali da fuori si fa sentire per miami che, nel terzo quarto, subisce un break pesante, andando sotto di 10 punti e, in una partita a punteggio non altissimo, okc pare davvero trovarsi in posizione agiata per controllare l'ultima frazione, ma poi accade un turnaround decisivo: due falli stupidissimi di fisher e ibaka su jones e battier, all'angolo e al momento dello sparo da 3, mandano 6 volte consecutivamente miami alla lunetta; a questo si aggiunge il quinto fallo  di durant e brooks compie una mossa che qui negli stati uniti gli verrà rinfacciata a lungo: durant e westbrook in panca e dentro fisher con harden.
la partita viene persa qui perchè james "fear the beard" harden non ne azzecca mezza e lo shift dell'inerzia della partita è totale con miami che torna in controllo, fa faticare da matti la difesa avversaria e con bosh incomincia a chiudere le bocche avversarie con una presenza nel verniciato e ai rimbalzi che pesa come un macigno. il tabellino di bosh non è mostruoso (11 rimb. e 10 punti con 3 su 12), ma l'ex raptor difende il pick and roll avversario benissimo e in campo fa tutte qualle cose che si chiedono ad un semilungo e che non entrano nel box delle statistiche finali.
il penultimo tiro, quello decisvo per okalhoma, viene poi preso e sbagliato da westbrook, tentato proprio dalla spaziatura che gli lascia appositamente miami che preferisce invece silenziare durant.
vince miami graize alla piena personalità difensiva che oramai ha raggiunto vette altissime di organizzazione e con un james alla fine con 29 punti e 14 rimbalzi, ancora re indiscusso di questi playoff.

nel complesso oklahoma city ha palesato un problema che credevo  francamente risolto perchè oramai avrò visto giocare una trentina di volte questa squadra durante la stagione: la totale incapacità di crearsi tiri puliti da parte dei comprimari che da soli non riescono a elaborare un qualcosa da un palleggio o dal servizio in post. i vari sefolosha e ibaka sono tutti personaggi che devono essere azionati con lo spot up e qui emerge il problema che westbrook è un giovane giocatore delizioso (uno che vorrei sempre la mia squadra), ma non ha ancora la pazienza di lavorare in tal senso e quindi non migliora mai il livello dei teamates.
nelle ultime due gare hanno steccato prima westbrook, poi clamorosamente harden (ieri 2 su 10 e qualche fallo  stupido): se non sale di livello un comprimario oklahoma non ha i punti nelle mani per vincere le partite in attacco.

miami ieri ha avuto un battier meno luminoso rispetto a gara 1 e 2, ma cmq presente e nel complesso i glue guys commettono meno errori decisivi nelle due fasi di gioco, contribuendo a dare continuità tecnica all'opera dei big.
coach spoelstra deve sempre però lavorare sulla early transition difensiva: la squadra torna male indietro, in difesa, e perde almeno 4-5 secondi nei matchup e negli accoppiamenti. è un disordine ritardato che palesa problemi di fiato solari, evidenti soprattutto in wade e in miller o jones quando sono in campo.       
decisamente buono l'arbitraggio: miami va in lunetta a ripetizione perchè è un team di drivers; oklahoma invece ieri ha giocato soprattutto nell'ultimo quarto con possessi stagnanti.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #488 : Lunedì 18 Giugno 2012, 16:03:40 »
Oggi gara tre, sono convinto che OKC si prende le due gare a Miami, e' una questione di panca, molto corta quella di Miami.
Gli heat sono sull'uno a uno grazie ad un arbitraggio alla Cut Wind in gara 2

oddio, secondo me la panca corta non è un fattore fino ad oggi.
miami vira sul quintetto piccolo, ergo brooks è costetto a dare meno minuti a perkins, facendolo partire titolare comunque perchè è il suo ruolo (e non è uomo che può giocare off the bench).
con perkins che gioca di meno vengono meno le rotazioni e le doppie coperture sui penetratori.
mettici che quando gioca invece il perk, ibaka va a prendere battier e lo spagnolo palesa dei problemi perchè battier correttamente evita troppo l'area e quindi limita il potenziale difensivo di serge con i suoi stopponi (ibaka non ama vagare e correre sull'avversario, non lo sa fare).

la gara tatticamente è in salita per oklahoma e non c'è il vantaggio dell panca più lunga perchè spoelstra mette fuorigioco gli altrui giocatori. è una questione di matchups difensivi.
miami non a caso è in vantaggio 2 a 1 nella serie e per me, ai punti, starebbe addirittura 2.2 a 0.8.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #489 : Lunedì 18 Giugno 2012, 16:55:25 »
Miami è molto difficile da affrontare perchè ha una difesa fortissima , cosa che in molti non tengono in considerazione , parlando solo degli isolamenti in attacco e di squadra con 2 giocatori . In realtà l'idea di "gioco" degli Heat è molto chiara : difendere con 5 uomini (a proposito , grande Battier ma in queste finals mi sta deludendo molto Chalmers , mi aspettavo di più) e attaccare con 2 giocatori che attaccano il canestro e gli altri che fanno blocchi e/o si liberano per sparare da 3 . Non sarà un gioco spettacolare pero' è molto efficiente anche perché Wade e LeBron sono quasi impossibili da fermare quando attaccano il canestro .
Nelle scorse partite era mancato il tiratore da 3 (e di tiratori ce ne sono : Miller , Jones , Battier e lo stesso Chalmers) e invece in queste Finals Battier sta tirando con percentuali assurde , cmq vedo la serie ancora abbastanza lunga . Quel che è chiaro è che ieri i Thunder abbiano buttato letteralmente la partita un po' come hanno fatto gli Heat l'anno scorso contro Dallas .
Parliamo un po' di Wade (che da quando seguo l'NBA , dal 2005 circa) è uno dei miei preferiti : ieri ha perso di nuovo una palla sanguinosa rimettendo in partita i Thunder e la stessa cosa aveva fatto nella scorsa partita . Imperdonabile per uno come lui

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #490 : Lunedì 18 Giugno 2012, 17:03:55 »
wade è stato per anni il mio giocatore preferito da guardare (con nash). e a mio avviso meritava l'mvp nel 2009. anche l'anno scorso in squadra se la giocava alla pari con lebron.
quello di quest'anno, non solo nei playoffs ma anche in RS, è un altro giocatore. si dice che stia giocando infortunato, non so se è vero. ad ogni modo è uno che ha pagato grossi pedaggi causa infortuni in passato e col gioco che fa era chiaro che sarebbe invecchiato presto. nessuno però si aspettava "così" presto.

fortunatamente per gli heat quest'anno lebron, almeno finora, sta portando fieno vero in cascina, non solo riempiendo le stats.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #491 : Lunedì 18 Giugno 2012, 17:39:45 »
giocatore straordinario per la sua innata capacità di crearsi il canestro con una serie di movimenti di difficile lettura, wade sa segnare in cento modo, anche con creatività. in difesa è solido e concentrato se gioca di fisico e col vantaggio della posizione, nella transition difensiva invece sta andando a puttane, poi con una squadra come il thunder questa ruga emerge ancora di più.
ieri poi la palla persa contro una marcatura da half court strepitosa di sefolosha dimostra qualche limite di ball handling.
del resto a portare su la palla per miami sono in tanti, a volte in troppi.
ha il merito dell'adjudtament: rispetto all'anno scorso  ha ridotto e di molto il  tiro da mid range o da 3, in favore di un gioco più fisico e ravvicinato a canestro. uno così paga dazio alla lunga in termini di freschezza.
è un giocatore non più in prime time, ma ancora solido.

la squadra però è targata james tutta la vita: è lui il re, è lui l'uomo che dal il tone setting difensivo (e le partite nei PO si vincono spesso in difesa).

oklahoma per adesso soffre del limite mentale tipico del "pardiso della western conference".
in regular season segna facilmente 110 punti perchè a ovest, tranne san antonio difendono bene in pochi.
sono partite spettacolari, che rubano l'occhio grazie alla grandezza dei giocatori (nel complesso superiori rispetto ai colleghi dell'east), ma a bassa intensità tattica.
non difende ancora (e mai lo farà) la los angeles di coach brown (ex pupillo degli spurs come assistente di coach popovich), ancora non si riesce a decifrare l'altra los angeles di coach del negro, mentre la lettura di denver, sacramento, golden state, etc. è  facilissima. tutte squadre con un gioco in attacco, addirittura denver col run and shoot karliano, autentico marchio di  fabbrica pure dei warriors ai tempi di nelson head coach.
contro una squadra organizzata come miami o hai un capacità di second think tank nell'elaborare la fase di attacco o rischi di farti male. sarebbe successo lo stesso anche contro i celtics.
coach brooks ha nettamente migliorato negli anni la chimica del thunder, ma per adesso ancora c'è  qualche intoppo di troppo.

una nota per splash: la miami ieri di isolamenti puri in attacchi ne ha fatti pochi, per loro fortuna.
si tratta di giocate off the block o dalla sideline un minimo protette perchè james beneficia sempre di uno screen.
a volte lo screener è james stesso che lavora per wade.
quando si parla di "iso mode" a me viene più in mente alcune giocate più da uno contro uno "libero" alla carmelo anthony o alla joe johnson.
ottime anche le giocate da cutter sul lato debole di bosh, soprattuto nel primo quarto.
 
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #492 : Lunedì 18 Giugno 2012, 17:51:22 »
intergrazione: ad ovest difende ancora benissimo dallas, lo dicono i numeri, ma è crollato l'attacco completamente anche perchè il cambio di veste, rispetto all'anno scorso, oltre alle rughe palesate (leggi dirk), non ha pagato.
a me coach rick carlisle piace parecchio.

p.s caro lamar odom, ti fischiano le 'recchie, eh?
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #493 : Lunedì 18 Giugno 2012, 18:42:09 »
una nota per splash: la miami ieri di isolamenti puri in attacchi ne ha fatti pochi, per loro fortuna.
si tratta di giocate off the block o dalla sideline un minimo protette perchè james beneficia sempre di uno screen.
a volte lo screener è james stesso che lavora per wade.
quando si parla di "iso mode" a me viene più in mente alcune giocate più da uno contro uno "libero" alla carmelo anthony o alla joe johnson.
ottime anche le giocate da cutter sul lato debole di bosh, soprattuto nel primo quarto.

Miami è molto difficile da affrontare perchè ha una difesa fortissima , cosa che in molti non tengono in considerazione , parlando solo degli isolamenti in attacco e di squadra con 2 giocatori . In realtà l'idea di "gioco" degli Heat è molto chiara : difendere con 5 uomini (a proposito , grande Battier ma in queste finals mi sta deludendo molto Chalmers , mi aspettavo di più) e attaccare con 2 giocatori che attaccano il canestro e gli altri che fanno blocchi e/o si liberano per sparare da 3 . Non sarà un gioco spettacolare pero' è molto efficiente anche perché Wade e LeBron sono quasi impossibili da fermare quando attaccano il canestro .
L'avevo scritto pure io (oppure screen non sono i blocchi ?). Tra l'altro non so perchè non usano più spesso la tattica di James screener per Wade , lo avevano scritto pure in un editoriale del sito dell'NBA e si pensava fosse una delle armi tattiche dei Heat per i PO (poi c'è stato pure Bosh tiratore da 3 pero' sinceramente non so quanto quella sia stata voluta)

wade è stato per anni il mio giocatore preferito da guardare (con nash). e a mio avviso meritava l'mvp nel 2009. anche l'anno scorso in squadra se la giocava alla pari con lebron.
quello di quest'anno, non solo nei playoffs ma anche in RS, è un altro giocatore. si dice che stia giocando infortunato, non so se è vero. ad ogni modo è uno che ha pagato grossi pedaggi causa infortuni in passato e col gioco che fa era chiaro che sarebbe invecchiato presto. nessuno però si aspettava "così" presto.

fortunatamente per gli heat quest'anno lebron, almeno finora, sta portando fieno vero in cascina, non solo riempiendo le stats.
L'altr'anno si diceva avesse problemi d'emicrania , sarà lo stesso pure quest'anno ? Cmq si sapeva che sarebbe invecchiato presto , il problema secondo me sono i cali di concentrazione nel finale delle partite (tipo quelle negli ultimissimi minuti delle ultime partite) , gli errori e le percentuali non da Dwyane nel primo tempo ci stanno e possono aver a che fare con l'età e il suo gioco di sbattimento , quei cali di concentrazione molto meno .

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #494 : Lunedì 18 Giugno 2012, 19:08:12 »
no, non è un problema di emicrania, ma di ginocchio che peraltro è stato drained durante la serie contro indiana.
è un ragazzo che lavora con soglie di sopportazione piuttosto alte, ma il logorio dell'articolazione è palese.
ecco perchè perde i palloni a volte, ecco perchè le altre squadre organizzano le trap su di lui.

dovrebbe giocare qualche minuto in meno a partita, dovrebbe evitare di portar su la palla.
dovrebbe centellinare le cose non essenziali del suo gioco.

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #495 : Lunedì 18 Giugno 2012, 19:39:08 »
portare la palla E' essenziale al suo gioco però. è il motivo principale per cui lui e lebron non riescono mai a dare entrambi il massimo giocando insieme. servirebbero 2 palloni.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #496 : Mercoledì 20 Giugno 2012, 08:06:20 »
è appena finita gara 4 all'american airlines arena e the miami heat adesso conduce la serie per 3 a 1, avendo battuto 104 a 98 oklahoma city.

il turning point è un jump off nell'ultimo quarto a 0.8 dal termine sullo shot clock con miami in attacco: la regola dice che se miami controlla la palla l'orologio torna a 5 secondi, se la controlla oklahoma city invece l'orologio riparte con un'azione dai classici 24 secondi. westbrook commette un fallo assurdo su chalmers dopo che un tip di battier direzione la sfera proprio verso mario: il play di oklahoma city si macchia di un errore, secondo me, imperdonabile, dovuto, (secondo quanto westbrook dirà in conferenza stampa ad una miscommunication con la panchina).
chalmers colpirà dalla lunetta e porterà el heat a due possessi di vantaggio, poi irrecuperabili a 14 secondi dal termine.

nel complesso è stata la migliore gara della serie in termini di spettacolarità con le due squadre che offrono uno show di livello altissimo. la cronaca ci dice che il thunder gioca un primo quarto magristrale, portandosi addirittura al 12esimo minuto a 17 punti di vantaggio. funziona tutto per gli uomini di scott brooks con westbrook che colpisce dal gomito oppure punisce con le penetrazioni grazie ad una buona execution complessiva d'assieme e al lavoro oscuro di collison.

nel secondo quarto miami torna pesantemente in match e annulla lo schiaffone subito in meno di 4 minuti con un run portentoso che vede il rookie norris cole primeggiare con 8 punti ravvicinati. james - quando  raddoppiato - ha mani d'oro e sfoggia a ripetizione assistenze diamantine, mettendo in moto, oltre al rookie stesso, wade e jones.

westbrook continua ad essere favoloso (per lui alla fine 43 punti con 7 rimb. e 5 assist), ma la sensazione è che l'attacking mode del play tolga dal ritmo del match tutti i compagni, ad eccezione di quel campione, anche di umità, che è durant (28 punti per lui ma opaco al rimabalzo con sole 2 boards). miami invece nella ripresa sfofggi un gioco più corale con punti facili costruiti grazie all'ottima circolazione della palla. finalmente entra nella serie il signor mario chalmers che alla fine sarà l'x factor vincente de el heat con una prestazione lucidissima nei momenti cruciali e un bottino da 25 punti e con 6 su 6 da due (e complessivo 9 su 15), grazie alle penetrazioni o alle soluzioni in floater o col runner che vedono la difesa interna del thunder regolarmente battuta.

nell'ultima frazione a 6 minuti dal termine, l'arena di bianco vestita è scossa da un fremito: lebron james va a terra con una scivolata dovuta ad un contatto minimo e soffre di una contrazione muscolare che di fatto si traduce in crampi dolorosi. king james alla fine segnerà altri 5 punti (chudendo a complessivi 26 punti con 12 assist e 9 rimbalzi), zoppicando, ma di fatto va in panchina e lascia lo spartito a wade e chalmers che ammazzano il match e domano gli ultimi tentativi portati da westbrook, oggi mai supportato dal cast secondario.

el heat vince con merito e con una prestazione collettiva che vede anche bosh protagonista di una durezza inusitata in difesa, durezza che farà quasi sorridere i suoi tanti detrattori. di chalmers ho già detto, ma sottolineo, ancora una volta, la capacità tattica di coach spoelstra nello sfruttare gli uomini e le proprie caratteristiche e quegli 8 minuti di fuoco del rookie cole faranno storia.     
per oklahoma city buttare al vento 17 punti in meno di 4 minuti vuol dire ancora non possedere il cinismo della grande squadra.
ancora mi chiedo come abbiano fatto a far tornare in vita un building che, a quel punto, pareva ammutolito come l'interno di un'immacolata sala operatoria. in gara 2 miami ha avuto 17 lunghezze di vantaggio e il match lo ha centellinato, diluito, contenendo gli avversari con sapienza. malissimo ancora james "fear the beard" harden e qui ritorniamo a bomba: il thunder non vince la partita se non c'è lavoro di assieme e se il supporting cast tira col 35%, segnando solo 27 punti con i restanti 6 ragazzi (4 ibaka, 4 perkins, 5 sefolosha, 6 collison e 8 harden). 
i 71 punti in combinato di westbrook-durant se letti, da soli, contro i 51 del duo james-wade sono una traccia fuorviante perchè le due big star floridiane hanno il merito enorme di far rendere al meglio il supporting cast, facendolo lavorare in confort zone grazie alle ottime spaziature.
alla vigilia della serie il thunder veniva dipinto come un assemblaggio perfetto e con una pulizia nei movimenti e del colletivo.
dopo 4 gare queste caratteristiche si sono appena intraviste, soffocate spesso da troppe giocate individuali.

per oklahoma ciry ho uno soft spot da almeno tre anni, l'ho vista crescere giorno dopo giorno, ma la delusione oggi - per alcune gestioni dei possessi - è davvero immensa.
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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #497 : Mercoledì 20 Giugno 2012, 12:01:03 »
riporto l'articolo su eurosport

MIAMI HEAT-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-98 (19-33, 46-49; 79-75)

AMERICAN AIRLINES ARENA - Gara-4 aggiunge un tocco di dramma. Giusto un po'. Tra i 43 sensazionali ma allo stesso tempo inutili di Westbrook, i 25 comprese le giocate decisive di un Chalmers in versione All-Star e un LeBron James che segna un triplone devastante su una gamba sola prima di osservare l'ultimo minuto dalla panchina in preda a dolorosissimi crampi, c'è tanta di quella carne al fuoco che si potrebbe parlare per un giorno intero. Ma, in soldoni, gli Heat vincono la terza partita consecutiva della serie portandosi a un solo successo dall'anello e mettendo OKC alle spalle al muro: nessuna squadra, nelle Finals NBA, è mai riuscita a rimontare da un 1-3.

Mario Chalmers, abbiamo detto: è lui la scheggia impazzita che incide maggiormente sulla partita. Venendo da un 2/18 nelle due gare precedenti, il play degli Heat ritrova la mano con un brillante 9/15 dal campo, che comprende tre triple e un paio di canestri in penetrazione decisivi nel finale, quando James funge da semplice comparsa e i Thunder mandano tutti gli uomini a chiudere i pick'n'roll tra Wade e Bosh, sguarnendo il lato debole per le sue entrate al ferro. E se Rio è l'MVP della partita considerando il rapporto quantità-qualità, il vero Re è però LeBron James: il Prescelto sfiora la tripla-doppia (26 punti, 12 assist e 9 rimbalzi) creando gioco in continuazione con i suoi isolamenti in post dove può allargare il campo e fare contenti tutti i tiratori sul perimetro. Gli Heat mandano a segno 10 triple, e sono proprio i canestri dall'arco dei comprimari (Cole, Chalmers e Jones) a forgiare un controbreak di 19-2 a cavallo fra primo e secondo quarto per rimettere in piedi una partita che sembrava essere ampiamente scappata con i Thunder a volare immediatamente su un +17 fatto tutto di dinamismo ed energia. Dopo aver fatto messo in ritmo tutti quanti, James segna poi il canestro più importante della partita: una bomba scoccata su una gamba sola in faccia a Sefolosha, quando i Thunder avevano provato a rimettere la testa avanti proprio con LeBron in panchina, a farsi massaggiare una coscia dolorante ("Niente di serio, solo crampi", affermerà coach Spoelstra in conferenza stampa post-partita).

Per i Thunder, invece, una partita simile a quella di due giorni fa, con sconfitta in volata dopo aver subito una grande rimonta. La squadra di Brooks approccia in maniera fenomenale la partita, ma la scelta di non accoppiare Durant con James per preservarlo dai problemi di falli, alla lunga, non paga, perché LeBron porta costantemente Harden e Sefolosha in post massacrandoli con punti e assist sui ribaltamenti per i tiratori. OKC "spreca", così, la prestazione mostruosa di Russell Westbrook: 43 punti con 20/32 al tiro (13 consecutivi nel momento peggiore dei suoi, alla metà del quarto periodo) e un pull-up jumper dalla media distanza sui pick'n'roll che entra con facilità irrisoria. Kevin Durant segna 28 punti con 9/19 dal campo in 46', ma vive più che altro di fiammate, senza dare l'impressione di essere sempre mentalmente in partita, così come di fiammate vivono i Thunder dopo lo scintillante primo quarto, che rimane, loro malgrado, un periodo a sé. Dal 12' in poi, OKC vivrà più che altro di improvvisazioni e grandi giocate dei singoli (Westbrook e Durant a turno) senza però dare l'impressione di squadra nel vero senso della parola. Dalla panchina steccano Fisher (uovo in 22' con un solo tiro tentato) e James Harden: il Barba spadella un altro 2/10 sbagliando un paio di tiri comodissimi (leggasi anche un lay-up) nel quarto periodo coi Thunder in rimonta lanciata che avrebbero potuto dare un epilogo completamente diverso alla partita.

E, a proposito di epilogo, la grande giocata è quella di Shane Battier, che, dopo una palla a due che salva gli Heat da una porcheria di Wade restituendo anche 5" al cronometro dei 24" tendente allo zero, riesce a spizzare nelle mani di Chalmers. Lì arriva l'ingenuità di Westbrook, che va a commettere fallo con 13" sulla sirena nonostante Miami non potesse arrivare fino in fondo. Rio segna un 2/2 freddissimo ai liberi per il +5, e nell'azione successiva OKC capitola definitivamente con una tripla forzata e ampiamente sbagliata da Durant.

* * * * *

Miami: James 26, Battier 4, Bosh 13, Wade 25, Chalmers 25; Miller 0, Cole 8, Haslem 0, Jones 3. N.e.: Anthony, Harris, Howard, Turiaf. All.: Spoelstra.

Oklahoma City: Durant 28, Ibaka 4, Perkins 4, Sefolosha 5, Westbrook 43; Collison 6, Harden 8,
il lupo non potrà mai volare
all'altezza dell'aquila

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #498 : Mercoledì 20 Giugno 2012, 15:26:51 »
E, a proposito di epilogo, la grande giocata è quella di Shane Battier, che, dopo una palla a due che salva gli Heat da una porcheria di Wade restituendo anche 5" al cronometro dei 24" tendente allo zero, riesce a spizzare nelle mani di Chalmers. Lì arriva l'ingenuità di Westbrook, che va a commettere fallo con 13" sulla sirena nonostante Miami non potesse arrivare fino in fondo. Rio segna un 2/2 freddissimo ai liberi per il +5, e nell'azione successiva OKC capitola definitivamente con una tripla forzata e ampiamente sbagliata da Durant.

è incredibile come un giocatore come westbrook possa aver commesso una cappella del genere.
hai voglia a dare la colpa alla panchina e alla miscommunication perchè se sie un giocatore professionista ste cose dovresti saperle.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

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Re:NBA 2011-2012
« Risposta #499 : Venerdì 22 Giugno 2012, 07:03:23 »
è finita: miami heat vince gara 5 con oklahoma city 121 a 106 laurandosi nba champion 2012 con pieno merito.
è il primo anello per lebron james che rientra tra i pochi eletti ad essere nominato mvp della serie, oltre che mvp della regular season.
siamo di fronte ad un campione immenso che ha avuto la capacità di guardarsi allo specchio, un anno fa, e di criticarsi per le lacune manifestate nella finale contro dallas. il ragazzo ha lavorato, ha digerito le montagne di critiche (spesso ridicole e pretestuose), si è applicato in allenamento con akeem olajuwan nel gioco in post ed è diventato finalmente il fattore dominante. viva il re, allora!
miami torna al successo dopo il primo anello del 2006, quello targato dalla coppia wade-shaq,  con un coach giovane come erik spoelstra che ha saputo con sapenza tenere incollata e unita la squadra in una stagione pesantissima come aspettative.

è finita come doveva finire con oklahoma che smette di crederci dopo un terzo quarto devastante per punti subiti, per l'imbarazzo di portare un attacco decente, per le spaziature sbagliate, per essersi inchinata nel pitturato.
onore ai ragazzi del thunder perchè sono giovani ed oggi, dopo questa serie devastante, soffrirenno esattamente come miami ha sofferto un anno fa. quando hai ragazzi come durant, westbrook, james, etc, (tutti uomini al primo pelo e con margini di crescita importanti davanti a loro), il futuro presto ti sorriderà.
torneranno e faranno i loro adjustament perchè oklahoma city non è una meteora. statene certi.
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