Novità nella comunicazione laziale: zonalazio.it

[Panzabianca]

il riconoscimento del buon mercato fatto finora da chi gestisce la Lazio (e ci mancherebbe altro) serve UNICAMENTE a legittimare nuove e più complesse critiche ad una dirigenza invisa di default.
Chiarissimo ai più.

Ce so sofisti reincarnatisi che vengono qui sopra cor taccuino dell'allievo. Trovo che ci sia molto da apprendere sulle tecniche della retorica (schema ragione a me) applicate alle cocciutaggine o a qualcosa di peggio. Sezione del "me parlo addosso", capitolo del fine a se stesso.

E allora forti perplessità su questa negatività preconfezionata, fatta di trite formule e somministrata al forum come un'amara medicina secondo tempistiche prestabilite. Negatività ammalorante, persino maleodorante, propinata nonostante da più parti si sia invocato anche il diritto di leggerezza nel poter parlare della propria squadra, se possibile condividendo tutti solo le cose migliori e mai le frustrazioni di alcuni. Ma ogni appello resta inascoltato.

Malamandraaaa (cit.)






 
 

[franz_kappa]

Ce so sofisti reincarnatisi che vengono qui sopra cor taccuino dell'allievo. Trovo che ci sia molto da apprendere sulle tecniche della retorica (schema ragione a me) applicate alle cocciutaggine o a qualcosa di peggio. Sezione del "me parlo addosso", capitolo del fine a se stesso.

E allora forti perplessità su questa negatività preconfezionata, fatta di trite formule e somministrata al forum come un'amara medicina secondo tempistiche prestabilite. Negatività ammalorante, persino maleodorante, propinata nonostante da più parti si sia invocato anche il diritto di leggerezza nel poter parlare della propria squadra, se possibile condividendo tutti solo le cose migliori e mai le frustrazioni di alcuni. Ma ogni appello resta inascoltato.

Io li definisco 'mormoratori': ho mutuato questo termine dall'austero predicatore Giuseppe Giralico Veroli, reso noto al grande pubblico dalla fortunata trasmissione dei primi anni Novanta "Mai dire Tv".
I mormoratori pretendono, con loro persistente rumore di fondo che infesta forum, radio e ogni luogo di naturale aggregazione dei tifosi della Lazio, di coprire il coro delle voci angeliche che - all'unisono - sono sempre felici di lodare il Presidente Lotito, il Direttore Tare, l'allenatore Inzaghi e i calciatori tutti, inclusa l'ultima delle riserve.

Con spirito lazialissimo, con sopportazione stoica li ho pregati - in numerose e reiterate occasioni - di intonarsi alla melodia dei laudanti. Ma essi si rifiutano, riottosi, per continuare a oltraggiare la Lazio e i suoi tifosi di fede.
Ebbene, in verità in verità ribadisco ai mormoratori che si intoneranno. Gli piaccia o meno.

[darienzo]

Presto o tardi rientreranno anche loro nei ranghi. E' scritto. Compreso chi sta da qualche tempo appollaiato sopra al forum come un gattone del cheshire (si potrebbe anche scrivere come un beccaccione, ma non lo scriviamo).

Sono un ronzio fastidioso, è vero,  ma servono a marcare la differenza almeno fino al giorno in cui marceremo finalmente all'unisono riuniti sotto lo stesso cielo

[Panzabianca]

Presto o tardi rientreranno anche loro nei ranghi. E' scritto. Compreso chi sta da qualche tempo appollaiato sopra al forum come un gattone del cheshire (si potrebbe anche scrivere come un beccaccione, ma non lo scriviamo).

Sono un ronzio fastidioso, è vero,  ma servono a marcare la differenza almeno fino al giorno in cui marceremo finalmente all'unisono riuniti sotto lo stesso cielo

sai, non so se questo ecumenismo contagerà anche me. Vediamo.

[Jim Bowie]

Io li definisco 'mormoratori': ho mutuato questo termine dall'austero predicatore Giuseppe Giralico Veroli, reso noto al grande pubblico dalla fortunata trasmissione dei primi anni Novanta "Mai dire Tv".
I mormoratori pretendono, con loro persistente rumore di fondo che infesta forum, radio e ogni luogo di naturale aggregazione dei tifosi della Lazio, di coprire il coro delle voci angeliche che - all'unisono - sono sempre felici di lodare il Presidente Lotito, il Direttore Tare, l'allenatore Inzaghi e i calciatori tutti, inclusa l'ultima delle riserve.

Con spirito lazialissimo, con sopportazione stoica li ho pregati - in numerose e reiterate occasioni - di intonarsi alla melodia dei laudanti. Ma essi si rifiutano, riottosi, per continuare a oltraggiare la Lazio e i suoi tifosi di fede.
Ebbene, in verità in verità ribadisco ai mormoratori che si intoneranno. Gli piaccia o meno.

Non facciamo, pero', l'errore di classificare tutto con l'analogico I/O.
Le critiche si fanno a tutte le componenti dell'insieme Lazio, quando sono da fare e con fatti compiuti alla mano, non con i se ed i ma.
E comunque il nostro Fra(nk)_Kappa ha fondato una nuova confraternita quella degli "Sdulcinei" 

[franz_kappa]

sai, non so se questo ecumenismo contagerà anche me. Vediamo.

Apri il cuore all'amore, Panzabianca: non c'è altra via. Dobbiamo operare, con solerzia e abnegazione, per recuperare ogni singolo fedele, senza perderne alcuno. Nessun fratello laziale ramingo deve essere abbandonato. Inclusi i più riottosi, sia chiaro.

L'amore è l'unica via: l'amore e l'inclusione. Se sapremo ben trasmettere l'amore che noi abbiamo per Lotito - che altro non è che manifestazione dell'infinito amore che Lotito ha per la Lazio e per i laziali - neanche il cuore più duro potrà evitare di aprirsi, neanche la cotenna più indurita potrà mantenersi impermeabile.

E' chiaro che leggendo MagoMerlino, leggendo fish_mark, leggendo Dissent ci si addolora, riscontrando che costoro ritardano a 'intonarsi' al coro dei laudanti. Ma allo stesso tempo ci si esalta, letteralmente, nell'immaginare quanta gioia apporterà la loro salvezza.

Solo l'amore ci deve guidare. L'amore per l'unica vera Lazio. La Lazio di Claudio Lotito, "Il più grande laziale di sempre, futuro compreso", come ben recita il messaggio sotto l'avatar dell'utente Zapruder.
E così sia. 

[Dissent]

Mi sembrano discorsi dettati dall'afa estiva 
L inclusione e l integrazione sono falliti ovunque nel mondo quando non c'è condivisione di valori comuni, figuriamoci se possiamo parlare di inclusione su tematiche cosi amene . O suvvia accendete l aria condizionata.
La Lazio è il valore comune e su quello ogni laziale dovrebbe contribuire con 2 semplici cose ma fondamentali pagare moneta e trasmettere la lazialita nel tempo punto.
Lotito non è un valore comune e mai lo potrà essere. Lui è soltanto un amministratore e proorientario perché consentito dalle norme italiche  (in germania non esisterebbe) ma è passeggero. Lui amministra un valore non è il valore comune.
Pertanto puoi intonarti solo ad un valore non a chi l amministra a cui invece puoi fare complimenti o dare critiche dipendentemente se soddisfatti o no del lavoro svolto.
Ma questi sono gusti.
La condivisione è altro.
Ora aprire le finestre. 

[franz_kappa]

Mi sembrano discorsi dettati dall'afa estiva 
L inclusione e l integrazione sono falliti ovunque nel mondo quando non c'è condivisione di valori comuni, figuriamoci se possiamo parlare di inclusione su tematiche cosi amene . O suvvia accendete l aria condizionata.

Non nego che nella mia stanza ci sono 42 gradi con un tasso di umidità insopportabile. Ma che Dio mi fulmini se mi azzardo ad accendere il condizionatore, pur installato.

Cito - dall'anno 2016 - un illuminante post di Zapruder, indiscusso faro per le nostre discussioni su simili questioni.

[...] e tutto l'armamentario nostalgico che fa vendere condizionatori (gran brutta estate, a proposito, per i btu-ers).
[...]

Maggiore è l'afa, maggiore la potenza dei nemici della Lazio.  Io dico dunque no ai condizionatori. Io dico dunque no ai btu.
Forza Lazio, forza Presidente Lotito.

[Jim Bowie]

Mi sembrano discorsi dettati dall'afa estiva 
L inclusione e l integrazione sono falliti ovunque nel mondo quando non c'è condivisione di valori comuni, figuriamoci se possiamo parlare di inclusione su tematiche cosi amene . O suvvia accendete l aria condizionata.
La Lazio è il valore comune e su quello ogni laziale dovrebbe contribuire con 2 semplici cose ma fondamentali pagare moneta e trasmettere la lazialita nel tempo punto.
Lotito non è un valore comune e mai lo potrà essere. Lui è soltanto un amministratore e proorientario perché consentito dalle norme italiche  (in germania non esisterebbe) ma è passeggero. Lui amministra un valore non è il valore comune.
Pertanto puoi intonarti solo ad un valore non a chi l amministra a cui invece puoi fare complimenti o dare critiche dipendentemente se soddisfatti o no del lavoro svolto.
Ma questi sono gusti.
La condivisione è altro.
Ora aprire le finestre. 

Qui cito Dissent al 1000%.
Non creiamo idoli temporali, non preghiamo di fronte a statue fatue, non idolatriamo il vello d'oro, una sola Anima/Idea/Entita' rimarra' per sempre, il nostro minimo comune ultimo.
la SS LAZIO 1900.
Che ben vengano gli uomini della Lazio, ma sappiano che non ci sara' piu la Lazio degli uomini!

[Wasicu]

è un concetto spiegato più volte, poi ognuno può decidere se capirlo o meno.
il livello tecnico di un club, nel calcio di oggi, che questi stessi presidenti prenditori e non imprenditori hanno creato, è definito dalla partecipazione in CL o dalla conquista di scudetti o trofei internazionali.
Tutto ciò che non è quanto sopra è scarsamente indicativo.
Ed infatti, nel lungo periodo ormai, la serie storica, che non mente mai, ci dice che noi da quanto sopra siamo fuori.
Vincere la coppa italia o la supercoppa italia, è un'indicazione di poco o niente, essendo trofei dove giochi bene che va 3/4 partite di livello in tutto.
Ed infatti noi sempre in questo recinto siamo confinati, da tempo immemore.
Vincere la EL è invece molto importante, ma infatti anche li, le nostre partecipazioni sono state di scarso risalto, e bene che va sei al massimo arrivato ai quarti.
Si può anche far finta di niente, ma la realtà in questo calcio è questa.

Ok,  allora si fa il tifo solo per la Juve e altre 3 squadre  ??   Sei sicuro che quello e' tifo
vero  ??   Non sarei molto daccordo ....

[Dissent]

Qui cito Dissent al 1000%.
Non creiamo idoli temporali, non preghiamo di fronte a statue fatue, non idolatriamo il vello d'oro, una sola Anima/Idea/Entita' rimarra' per sempre, il nostro minimo comune ultimo.
la SS LAZIO 1900.
Che ben vengano gli uomini della Lazio, ma sappiano che non ci sara' piu la Lazio degli uomini!

E ti cito anchio, con piacere.
L'unica intonazione possibile, che tento di ripetere sempre risultando lo ammetto anche fastidioso, e pur comprendendo la buona volontà di Franz, è sul valore di essere Laziali e sull'impegno e la responsabilità aggiungo io, di trasmettere la lazialità, in primis ai nostri figli. E la Lazialità la trasmetti solo con l'esempio di amore per i nostri valori e con la vicinanza all'idea di Lazio (sia allo stadio che con le nostre tasche).
Credetemi altro non cè.
Non potreste mai avere come valore un Lotito, un Agnelli o un De Laurentis, costoro sono semplici amministratori (a volte imprenditori ma raramente), magari bravissimi, magari no, demandati ad un compito passeggero e per il momento consentito dalle norme, ovvero gestire qualcosa formalmente privato ma sostanzialmente di pubblico interesse ad un moltitudine di soggetti, che siamo noi, il popolo laziale, magari clienti sicuramente, ma soprattutto appassionati di questi valori.
Il rischio di intonarsi a qualcuno o qualcosa, genera mostruosità per le quali ci si innamora più della figata di Tare che scopre il talento che nessuno sa che della lazio in sè e dell'obiettivo ultimo, ovvero una Lazio sempre più forte e quindi sempre più viva.
E' un concetto antichissimo, ma il rischio dei falsi idoli è dietro l'angolo.
Il mio idolo è solo ciò che rende il mio valore supremo, ovvero la Lazio, più forte.

[Ataru]

il mio idolo è la Lazio.


poi, se è forte, meglio. ma rimane comunque il mio idolo, anche quando non è forte come vorrei.


per dire, io dal trittico di partite juve-cagliari-bologna, ho deciso di non seguire più il campionato di serie A, dando per scontato l'esito finale. non sono riuscito però a non seguire (o a seguire con un certo distacco) le partite della Lazio. e non smetterò mai di farlo, anche se l'interesse verso il campionato, anche quello a venire, è sceso enormemente, visto che si gioca con regole diverse da squadra a squadra.


quando vedo i nostri colori in campo, non riesco a non essere trasportato, anche se poi questa sensazione mi dura solo per quei 90 minuti più recupero. del resto non mi interessa nulla, solo di vedere giocare la Lazio, solo di vedere l'impegno di chi indossa la maglia biancoceleste. non si tratta forse neanche di valori; forse di appartenenza, forse l'illusione di far parte, anche infinitesimale, di una storia. di una bellissima e lunghissima storia.

[robylele]

E la Lazialità la trasmetti solo con l'esempio di amore per i nostri valori e con la vicinanza all'idea di Lazio (sia allo stadio che con le nostre tasche).
Credetemi altro non cè.

Io invece ho scelto un'altra strada, i miei figli non tifano (giocano solo a pallone, calcio, calcetto e calciotto) e sono felici per me se la Lazio vince. E giudicano i trigorioti degli ottusi, se si parla di calcio.
Questo gli consente di vivere più serenamente e non avere mai a che fare nè coi giallorosichi, nè con laziali costruttivi e rompipalle.
Ogni tanto mi ringraziano per questo e dicono che sono stato un genio.


p.s.: due quarti di finale di E.L. poca roba? 

Lotito non è un valore comune e mai lo potrà essere. Lui è soltanto un amministratore e proorientario perché consentito dalle norme italiche  (in germania non esisterebbe) ma è passeggero. Lui amministra un valore non è il valore comune.
Pertanto puoi intonarti solo ad un valore non a chi l amministra a cui invece puoi fare complimenti o dare critiche dipendentemente se soddisfatti o no del lavoro svolto.

Discorso ovvio, Lotito passerà. Che tipo di valore può essere?
Il problema tuo é legato al fatto che i ''complimenti'' sono di breve durata, mentre le critiche sono poemi.

p.s.: ''in Germania non esisterebbe''?? Forse. Ma come mai lo sottolinei, non stai parlando del Presidente della S.S.Lazio 1900?
Attuale eh? Di passaggio aggiungo.

Troppe cose non esisterebbero fossimo in Germania, forse neanche vedremmo un club tecnicamente fallito e aiutato da calciopoli andare in C.L. 3 volte ogni 4 anni.
Pur senza mai vincere una ceppa.
Ma guadagnandosi lo stesso l'ammirazione dei laziali costruttivi e pieni di ambizione.

[Panzabianca]

Credo che, al netto del fatuo frescume dei condizionatori, la retorica di certi discorsi sia fine a se stessa. C'era da uscire dalle secche argomentative di un mercato per alcuni inaspettatamente diventato "buonissimo" e, come già scritto e previsto, lo si sta facendo con un esercizio caro ai migliori sofisti.

A mio modo di vedere, alcuni tifosi della Lazio credono che sia un irreparabile vulnus per la loro intelligenza godere la Lazio talvolta omaggiandoci della loro pazienza o del loro silenzio.


Certo, a mio sommesso avviso la mostruosità è costituita dalla cupezza e dalla negatività subliminalmente "somministrate" da certi interventi. E Buon Dio (!) sempre al netto della sedicente superiorità argomentativa del lupo travestito da agnello. Prima il mercato sipperò (salvo presa d'atto in calce), ora la teoria degli appecoronati ai piedi del falso idolo (la bestia e il falso profeta 616)  reo di non incarnare alcun valore. Mah. Fatta eccezione per qualche ironica sortita lessicale di alcuni (penso a Franz e al suo coro dei laudanti) o per le provocazioni a volte eccessive di altri (Zapruder e la sua pista gazzellata, dei quali discuto la retorica dell'abisso sine Divo Claudio e la strategia del muezzin senza controcanto), nessuno loda o idolatra nessun'altro. Per quanto mi riguarda, la Lazio può essere guidata pure da Topo Giggio: se mi fa la squadra gli batto le mani, se non me la fa critico Lui e Memo Remigi e nun li pago. Però, si sa, dire che gli altri idolatrano dei falsi idoli rappresenta solo una constatazione di quanto gli ignari genuflessi siano coglioni e, viepiù, nell'ottica di un disegno autoapologetico, di quanto la loro stessa esistenza giovi alle nostre dissertazioni da bastian-contrari col super-IO. Perché, se non altro ci farà sentire unici, originali e Laziali così!.


P.s. Che poi, tra i tanti nominati, gli Agnelli siano "demandati" ad un compito passeggero... può darsi ma, per accertarlo credo si dovrebbe vivere più di centocinquanta anni.

La mia preghiera rimane la stessa.     

[Arch]

Il Panzabianca ha un lessico ermetico. Ma l'ermetismo è chiaro e comprensibile per le anime pure. Alle prefiche e agli untorelli le parole del panzabianca devono risuonare terribili e premonitorie..

[Jim Bowie]

Credo che, al netto del fatuo frescume dei condizionatori, la retorica di certi discorsi sia fine a se stessa. C'era da uscire dalle secche argomentative di un mercato per alcuni inaspettatamente diventato "buonissimo" e, come già scritto e previsto, lo si sta facendo con un esercizio caro ai migliori sofisti.

A mio modo di vedere, alcuni tifosi della Lazio credono che sia un irreparabile vulnus per la loro intelligenza godere la Lazio talvolta omaggiandoci della loro pazienza o del loro silenzio.


Certo, a mio sommesso avviso la mostruosità è costituita dalla cupezza e dalla negatività subliminalmente "somministrate" da certi interventi. E Buon Dio (!) sempre al netto della sedicente superiorità argomentativa del lupo travestito da agnello. Prima il mercato sipperò (salvo presa d'atto in calce), ora la teoria degli appecoronati ai piedi del falso idolo (la bestia e il falso profeta 616)  reo di non incarnare alcun valore. Mah. Fatta eccezione per qualche ironica sortita lessicale di alcuni (penso a Franz e al suo coro dei laudanti) o per le provocazioni a volte eccessive di altri (Zapruder e la sua pista gazzellata, dei quali discuto la retorica dell'abisso sine Divo Claudio e la strategia del muezzin senza controcanto), nessuno loda o idolatra nessun'altro. Per quanto mi riguarda, la Lazio può essere guidata pure da Topo Giggio: se mi fa la squadra gli batto le mani, se non me la fa critico Lui e Memo Remigi e nun li pago. Però, si sa, dire che gli altri idolatrano dei falsi idoli rappresenta solo una constatazione di quanto gli ignari genuflessi siano coglioni e, viepiù, nell'ottica di un disegno autoapologetico, di quanto la loro stessa esistenza giovi alle nostre dissertazioni da bastian-contrari col super-IO. Perché, se non altro ci farà sentire unici, originali e Laziali così!.


P.s. Che poi, tra i tanti nominati, gli Agnelli siano "demandati" ad un compito passeggero... può darsi ma, per accertarlo credo si dovrebbe vivere più di centocinquanta anni.

La mia preghiera rimane la stessa.   

Molte volte, caro amico si diventa demonizzatori proprio in contrasto agli Sdulcinei che rendono ancora piu antipatico il personaggio Lotito, non che sia un esercizio difficile, dei quali certi interventi con paraocchi, ne esaltano anche la defecazione giornaliera, e bada bene qui non e' che e' tra chi e' nato prima tra l'uovo e la gallina, la gallina dalle uova d'oro sicuramente.
Io li ricordo i commenti qui dentro di quando Lotito veniva chiamato Duce Duce dai "ragazzi" in quel di Livorno, allora i seguaci del  moralizzatore erano quella parte di tifoseria, sembra quasi che Lotito sia stato usato come Gerusalemme per le crociate.
A me e' rimasto antipatico e lo reputo il prototipo del contrario di cio che rappresenta l'essere laziale, fin dal primo discorso,  non per questo  non riconoscendone i meriti che ha avuto ed ha nell'avere tenuto e tenere in vita la Lazio.
Ma anche lui e' un uomo della Lazio, non la Lazio.

[Dissent]

Io invece ho scelto un'altra strada, i miei figli non tifano (giocano solo a pallone, calcio, calcetto e calciotto) e sono felici per me se la Lazio vince. E giudicano i trigorioti degli ottusi, se si parla di calcio.
Questo gli consente di vivere più serenamente e non avere mai a che fare nè coi giallorosichi, nè con laziali costruttivi e rompipalle.
Ogni tanto mi ringraziano per questo e dicono che sono stato un genio.

E' una scelta che rispetto e ci mancherebbe, ma che non condivido assolutamente.
Se accetti il principio (in questo contesto di tifo) secondo il quale, per vivere serenamente un bambino deve evitare di tifare la squadra dei propri padri e dei propri nonni, a causa di orde riommiche, accetti implicitamente il concetto che la lazialità non deve essere mostrata, praticata ed esibita, in altre parole nascosta.
Se applicassi questa tua scelta a tutti, la Lazio sparirebbe nel giro di 2 generazioni, il compimento definitivo del fine ultimo del sodalizio del 1927.
Le difficoltà ci sono, ma ai bambini basta dare i giusti strumenti, per percepire e mostrare il valore e la bellezza di essere non nella massa riommica ed esaltare i proprio valori.
Credimi è più un problema dei padri che dei figli, loro invece sono orgogliosi di tifare qualcosa che apparteneva al nonno e al bisnonno.
Ovviamente più la squadra è forte, più questi bambini hanno un valido supporto, ed è per questo che mi spertico sempre in critiche verso l'amministratore, perchè la responsabilità è grande soprattutto in questo senso e soprattutto con un coinquilino cittadino cosi ingrombrante.
Non lo dico certo per me, che laziale ormai sono pure in serie B, ma lo dico per far si che nuovi giovani laziali possano più semplicemente esibire la propria passione.
 

Discorso ovvio, Lotito passerà. Che tipo di valore può essere?
Il problema tuo é legato al fatto che i ''complimenti'' sono di breve durata, mentre le critiche sono poemi.
p.s.: ''in Germania non esisterebbe''?? Forse. Ma come mai lo sottolinei, non stai parlando del Presidente della S.S.Lazio 1900?
Attuale eh? Di passaggio aggiungo.
Troppe cose non esisterebbero fossimo in Germania, forse neanche vedremmo un club tecnicamente fallito e aiutato da calciopoli andare in C.L. 3 volte ogni 4 anni.
Pur senza mai vincere una ceppa.
Ma guadagnandosi lo stesso l'ammirazione dei laziali costruttivi e pieni di ambizione.

Appunto Lotito non è un valore, non lo sarà mai, come Tare, Immobile e SMS.
Loro sono solo strumenti, passeggeri, di lungo o breve corso, ma strumenti.
Il valore e l'unica cosa che conta è quel simbolo sul petto e quei due colori.
Questo è il nostro idolo, l'unico a cui INTONARSI,  e per me Intornarsi vuole dire fare solo le 2 cose che ho sempre detto, le prime 2 responsabilità di ogni laziale.
Il resto sono amenità.
Quando capirai sul serio questo concetto, capirai anche che le tante critiche (magari sbagliate a tuo avviso per carità) a lotito, sono solo ed esclusivamente in un'ottica del bene principale e non assolutamente riferite a lui come persona o dettate da qualche preconcetto.

[Panzabianca]

Molte volte, caro amico si diventa demonizzatori proprio in contrasto agli Sdulcinei che rendono ancora piu antipatico il personaggio Lotito, non che sia un esercizio difficile, dei quali certi interventi con paraocchi, ne esaltano anche la defecazione giornaliera, e bada bene qui non e' che e' tra chi e' nato prima tra l'uovo e la gallina, la gallina dalle uova d'oro sicuramente.
Io li ricordo i commenti qui dentro di quando Lotito veniva chiamato Duce Duce dai "ragazzi" in quel di Livorno, allora i seguaci del  moralizzatore erano quella parte di tifoseria, sembra quasi che Lotito sia stato usato come Gerusalemme per le crociate.
A me e' rimasto antipatico e lo reputo il prototipo del contrario di cio che rappresenta l'essere laziale, fin dal primo discorso,  non per questo  non riconoscendone i meriti che ha avuto ed ha nell'avere tenuto e tenere in vita la Lazio.
Ma anche lui e' un uomo della Lazio, non la Lazio.

si, per carità, la Lazio è la Lazio a prescindere dagli uomini che la animano (assioma che però non mi trova d'accordo fino in fondo). Al di là di quel che ognuno di noi pensa su Lotito, è divertente osservare come si sia passati dalle spietatissime dissertazioni sul "Mercato-sipperò... hai visto quell'artri come compreno, dovremmo essere tutti frustrati e tristi...Veni Sancte spiritus!!", al "si d'accordo... però resti inteso che per me lui po fa quello che jè pare tanto è brutto e cattivo". Mah.


P.s. e c'è sempre qualcosa da capire.

[Jim Bowie]

si, per carità, la Lazio è la Lazio a prescindere dagli uomini che la animano (assioma che però non mi trova d'accordo fino in fondo). Al di là di quel che ognuno di noi pensa su Lotito, è divertente osservare come si sia passati dalle spietatissime dissertazioni sul "Mercato-sipperò... hai visto quell'artri come compreno, dovremmo essere tutti frustrati e tristi...Veni Sancte spiritus!!", al "si d'accordo... però resti inteso che per me lui po fa quello che jè pare tanto è brutto e cattivo". Mah.


P.s. e c'è sempre qualcosa da capire.

Certo il rumore di fondo va combattuto, ma non si confondano con esso i do di petto!

[robylele]

E' una scelta che rispetto e ci mancherebbe, ma che non condivido assolutamente.
Se accetti il principio (in questo contesto di tifo) secondo il quale, per vivere serenamente un bambino deve evitare di tifare la squadra dei propri padri e dei propri nonni, a causa di orde riommiche

e orde di laziali costruttivi

Se applicassi questa tua scelta a tutti, la Lazio sparirebbe nel giro di 2 generazioni, il compimento definitivo del fine ultimo del sodalizio del 1927.

pazienza. I figli innanzi tutto.
La Lazio é la cosa più importante tra le cose meno importanti, mica soo der trigoria1927...

Ovviamente più la squadra è forte, più questi bambini hanno un valido supporto, ed è per questo che mi spertico sempre in critiche verso l'amministratore, perchè la responsabilità è grande soprattutto in questo senso e soprattutto con un coinquilino cittadino cosi ingrombrante.

i miei figli da neutrali e ormai grandicelli, riescono a far sentire ridicoli i romoletti che incontrano sulla propria strada.
Due laziali di meno ma poi alla fine saranno un centinaio di trigorioti esaltati in meno.
Fidati (cit.), sanno fare il loro ''lavoro''. Da non tifosi ma affezionati al padre si rendono calcisticamente più utili così.

Quando capirai sul serio questo concetto, capirai anche che le tante critiche (magari sbagliate a tuo avviso per carità) a lotito, sono solo ed esclusivamente in un'ottica del bene principale e non assolutamente riferite a lui come persona o dettate da qualche preconcetto.

Ma questo l'avevo capito da un pezzo, lo so che sei un gran tifoso e pure pagante.
Ma a me le critiche eterne e a prescindere, correlate pure dalla grande ammirazione per i difettosi, dopo un pò mi urtano e mi viene voglia di mandare un post.