Novità nella comunicazione laziale: zonalazio.it

[Panzabianca]

Le uniche carte coperte che potresti comprare con fiducia sono quelle di gobbi e milanesi.

Come è sempre stato.

Ma non preoccuparti, nel prossimo decennio usciranno altri diciannove libri sul '74 e trentuno DVD dedicati agli spareggi di Napoli. Un'inchiesta porterà alla luce il verbale dell'autopsia del lampadario dell'Hotel Americana, Woodstock sarà invasa dal raduno dei Cinquantaquattro di Catanzaro. Non senti già l'odore dell'olio cafonato?

Devo dire, ultimamente me fai veramente sganascià. Ed io che pensavo che trascorressi tutto il giorno a fa abluzioni rituali postulando la santità dello Strozzabottoni e maneggiando a colpi di spillo un pupazzetto de Facco.


P.s però, e va rivendicato con forza, l'unicità anche critica del Fish è evidente. E poi quando c'è un evento Lazio (tu, io, noi)  pur disamorato, Fish ce lo troviamo sempre.

[fish_mark]

Le uniche carte coperte che potresti comprare con fiducia sono quelle di gobbi e milanesi.

Come è sempre stato.

Ma non preoccuparti, nel prossimo decennio usciranno altri diciannove libri sul '74 e trentuno DVD dedicati agli spareggi di Napoli. Un'inchiesta porterà alla luce il verbale dell'autopsia del lampadario dell'Hotel Americana, Woodstock sarà invasa dal raduno dei Cinquantaquattro di Catanzaro. Non senti già l'odore dell'olio cafonato?

Sono appassionato del rock anni 60 e 70, ma non posso passare il resto dei miei giorni a sentire solo quella musica.
Di lazio-Verona 4-2 con i giocatori che rientrano in campo prima deglia vversari ne ho piene le scatole (e mi trattengo per non utilizzare un linguaggio non consono alle orgers che ci leggono).

Olio canforato e del settantaquatrismo, così come anche la puntata di Fiorini, sono risorse preziose ma che forse vanno messe da parte per il futuro della Lazio e dei suoi tifosi che non possono stare sempre a sfogliare l'album dei ricordi, ormai liso e ingiallito.

Nello sport per me vale la massima del Drake
"la vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare".

Il resto è noia e chiacchera da bar. In cui mi piace sguazzare ma sempre chiacchera è.

Il Drake è Enzo Ferrari.

[fish_mark]

P.s però, e va rivendicato con forza, l'unicità anche critica del Fish è evidente. E poi quando c'è un evento Lazio (tu, io, noi)  pur disamorato, Fish ce lo troviamo sempre.

Ma sai. certa gente sembra che allo stadio sia concentrata più su quello che accade e si dice in tribuna stampa piuttosto su quello che avviene in campo.

[Panzabianca]

Il Drake è Enzo Ferrari.

te perdono tutto meno sto didascalismo acuto.
 

[fish_mark]

te perdono tutto meno sto didascalismo acuto.
 

Ci tenevo a precisarlo.

[Fabio70rm]

 il futuro della Lazio e dei suoi tifosi che non possono stare sempre a sfogliare l'album dei ricordi, ormai liso e ingiallito.

La Supercoppa era di un anno fa circa.

Già ingiallita?

Ecceccazzo!!

[fish_mark]

La Supercoppa era di un anno fa circa.

Già ingiallita?

Ecceccazzo!!

Parlavo del 1974.

Ecce Katzo.

[Fabio70rm]

Sul 74 hai ragione!!!

Io direi di virare sui gloriosi successi dell'era Cragnotti e post (Capitalia e Lotito).

[Matita]

http://www.zonalazio.it/2018/07/31/la-lazio-il-caso-milinkovic-e-le-attenzioni-indesiderate/

La Lazio compra per il presente e per il futuro. I 7 acquisti per la prima squadra, più i giovani Andre e Djavan Anderson, Luan Capanni e altri talenti italiani portati a casa grazie alla collaborazione tra Igli Tare e Mauro Bianchessi. La Lazio progetta il presente e pianifica il futuro. Nonostante la stampa che conti, quelli dell’intellighenzia twitteriana, quella di certi salotti, quella che poi in pratica indirizza l’opinione, ma pure parte di quella romana, meno raffinata e più rustica, si eserciti in contorsioni piuttosto complicate, pur di non parlare di Lazio; oppure si esprima con risatine di malcelato disgusto ed evidente senso di superiorità. Lotito parla latino, è una macchietta, non ha le phisique du role di Leonardo, la potenza economica di Suning, la capacità di fare finanza creativa che ha Agnelli, l’internazionalità di Pallotta, non è chic, non è alla moda, non ispira programmi venati di prolissa poetica su Sky, non fa vendere giornali, non fa comprare abbonamenti alle pay tv, non fa cliccare sui siti. Lotito è antipatico e pure poco commerciale. Insomma. Che sia poco simpatico, a volte, è anche affermazione condivisibile. Ma qui si va oltre. L’antipatia verso Lotito trova terreno fertile in un astio radicato, intenso, irrerversibile nei confronti della Lazio. La Lazio che è di destra, dei fasci, dei cattivi, dei violenti, dei mascalzoni. Elementi negativi presenti ovunque. Ma che fanno notizia solo quando indossano una maglia, una sciarpa, biancoceleste. La Lazio è un intralcio, un fastidio, una rottura di palle evidente.

Pensate davvero che un noto quotodiano sportivo con sede a Milano, nel maggio scorso, si sarebbe lanciato in quella campagna propagandistica pro Inter in Champions, se a rivaleggiare con i nerazzurri per il 4° posto ci fosse stata la Roma? O il Napoli? Per non parlare della Juventus. Una campagna fatta di prime pagine in cui si incitava Icardi a far gol contro il Sassuolo (sperando poi nello sgambetto di Zenga e del Crotone alla Lazio), fatta soprattutto della notizia di DeVrij nuovo interista a pochi giorni dalla decisiva Lazio-Inter (con contratto firmato a metà marzo). Ci diranno che siamo piagnoni, complottisti, vittimisti. La risposta è no. Ci stiamo difendendo da assalti continui. Se vieni attaccato, non puoi certo rispondere con un bel sorriso stampato sul volto. Pensate se Lotito avesse messo a bilancio le plusvalenze di certi altri club; credete che adesso la Procura Federale sarebbe al mare a sorseggiare uno spritz? Pensate che se le indecorose prove arbitrali viste in diverse partite della Lazio, nello scorso campionato, fossero capitate ad altri club, oggi non ci sarebbero inchieste giornalistiche – e non- in atto? Pensate seriamente che il Var sia così difficile da usare? No, perché al Mondiale, a parte un paio d’errori, è stato utilizzato alla perfezione. Allora decidano all’AIA: o c’era un pregiudizio antilaziale, oppure gli arbitri italiani sono davvero scarsi e andrebbe rivista non solo la squadra arbitrale, ma anche il ruolo del designatore e chi lo interpreta.

La Lazio può fare la parte dell’agnello sacrificiale senza che nessuno si scadalizzi. Tifosi a parte. Questa è la morale della favola. La Lazio oggi compra e compra bene. Compra buoni giocatori, compra giovani interessanti, ma fa notizia solo se Milinkovic Savic ritarda di un giorno all’appuntamento con le visite mediche. Addirittura, Sergej, sarebbe bloccato dalla Lazio e dalla valutazione monstre data da Lotito. Giocatore schiavo di una valutazione fuori mercato, di un presidente tiranno. “Caso Milinkovic!”, si sono affrettati a tuonare eminenti cronisti. Senza considerare le parole dell’agente del serbo. E nemmeno i rapporti che intercorrono tra questo e la Lazio. Milinkovic incastrato a Roma. Quindi. Eppure non leggevamo le stesse cose quando lo scorso anno, l’Inter, non cedeva Perisic (che forzava per andar via) al Manchester United che offriva solo 40 milioni di euro. Prospettive. Dettate dalla simpatia e dall’antipatia di chi indirizza l’opinione. E la Lazio, mettiamocelo in testa, non sarà mai nelle grazie di costoro. E non è detto che sia una sfortuna. Anzi…Dunque, un favore, se questa deve essere la vostra attenzione, allora continuate con la solita indifferenza. Alla Lazio ci pensano i Laziali. E’ così dal 1900…


Sto ragazzo sta facendo un ottimo lavoro.

[giamma]

http://www.zonalazio.it/2018/07/31/la-lazio-il-caso-milinkovic-e-le-attenzioni-indesiderate/

La Lazio compra per il presente e per il futuro. I 7 acquisti per la prima squadra, più i giovani Andre e Djavan Anderson, Luan Capanni e altri talenti italiani portati a casa grazie alla collaborazione tra Igli Tare e Mauro Bianchessi………………………..
……………………..
Sto ragazzo sta facendo un ottimo lavoro.

L'avevo postato come OT di risposta al Mago nel topic delle maglie, qui non è OT e allora copio e incollo come addendum all'eccellente disamina di Matita.

Campionato 2001-2002 si gioca Venezia - merde scudettate 2-2.
 Il Venezia va in vantaggio sul 2-0, nel finale Collina fischia 2 rigori alla xxxx il secondo dei quali piuttosto strano, strano perché Collina parte per ammonire Cassano per simulazione (gesto di prendere il cartellino inequivocabile) poi cambia idea e concede il rigore, è da questo episodio che ho maturato la convinzione che gli arbitri prendano decisioni anche in base al polverone che si solleverà, contro merde e strisciate (e da un po' anche il Napoli) il gran battage che accompagna queste squadre intimidisce gli arbitri cosa che non accade per noi e per tutte le altre (a noi però capita più spesso perché essendo tecnicamente quasi allo stesso livello delle grandi capita più di frequente di subire falli che si prestano a interpretazione), quindi non credo ad una persecuzione ma semplicemente al fatto che siamo la più grande delle piccole, subiamo grosso modo gli stessi falli di una grande ma veniamo trattati da piccola.
Per tornare a quella partita, il Venezia nei fatti era già retrocesso (ultimo staccatissimo), le merde in corsa per lo scudo, e allora cambio d'opinione….sticazzi se non c'era.
Tratto da Repubblica il finale di partita:
La Roma preme ma il Venezia raddoppia al 35', sempre in contropiede, con De Franceschi. Sembra finita, ma il finale riserva mille emozioni. Al 42' Bilica mette giù Batistuta in area. Collina non ha dubbi: rigore, che Montella mette dentro con un tocco morbido. La Roma adesso ci crede e con Cassano Montella e Batistuta in attacco butta palloni su palloni in area veneziana sprecando diverse occasioni. Passano due minuti e Cassano cade in area toccato da Bressan: Collina sembra volerlo ammonire, poi indica il dischetto. L'aeroplanino bissa fra le polemiche e la Roma può ancora pensare allo scudetto.
Mettetevi il cuore in pace, se neanche il miglior arbitro del mondo (eletto 6 volte dal '98 al 2003 e arbitro della finale CdM 2002) resta insensibile alla pressione mediatica non potete sperare che altrimenti facciano gli arbitrucoli attuali (io salverei solo Orsato), neanche con Cragnotti e una squadra per tre anni nelle prime dieci al mondo cambiò la situazione, anche in quel decennio abbiamo subito moltissimo, solo che eravamo talmente forti che buona parte delle infamie furono superate dal risultato sul campo e aggiungo all'epoca non c'era la TV ad alta risoluzione e le partite venivano registrate da molte meno telecamere, quindi molti episodi di primo acchito non chiarissimi tali rimasero. (es: Brasile-Norvegia 1-2 con rigore all'88 contestatissimo e deprecato da tutta la stampa mondiale, poi, il giorno dopo, la Norvegia fa recapitare alle TV il filmato di uno spettatore dove il fallo da rigore è evidentissimo). Anche qui se la cosa fosse stata al contrario, dubito fortemente che ci sarebbe stata quella levata di scudi, molti giornalisti avrebbero detto che le immagini erano troppo poco chiare per prendere posizione.

[Dissent]

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La Lazio compra per il presente e per il futuro. I 7 acquisti per la prima squadra, più i giovani Andre e Djavan Anderson, Luan Capanni e altri talenti italiani portati a casa grazie alla collaborazione tra Igli Tare e Mauro Bianchessi. La Lazio progetta il presente e pianifica il futuro. Nonostante la stampa che conti, quelli dell’intellighenzia twitteriana, quella di certi salotti, quella che poi in pratica indirizza l’opinione, ma pure parte di quella romana, meno raffinata e più rustica, si eserciti in contorsioni piuttosto complicate, pur di non parlare di Lazio; oppure si esprima con risatine di malcelato disgusto ed evidente senso di superiorità. Lotito parla latino, è una macchietta, non ha le phisique du role di Leonardo, la potenza economica di Suning, la capacità di fare finanza creativa che ha Agnelli, l’internazionalità di Pallotta, non è chic, non è alla moda, non ispira programmi venati di prolissa poetica su Sky, non fa vendere giornali, non fa comprare abbonamenti alle pay tv, non fa cliccare sui siti. Lotito è antipatico e pure poco commerciale. Insomma. Che sia poco simpatico, a volte, è anche affermazione condivisibile. Ma qui si va oltre. L’antipatia verso Lotito trova terreno fertile in un astio radicato, intenso, irrerversibile nei confronti della Lazio. La Lazio che è di destra, dei fasci, dei cattivi, dei violenti, dei mascalzoni. Elementi negativi presenti ovunque. Ma che fanno notizia solo quando indossano una maglia, una sciarpa, biancoceleste. La Lazio è un intralcio, un fastidio, una rottura di palle evidente.

Pensate davvero che un noto quotodiano sportivo con sede a Milano, nel maggio scorso, si sarebbe lanciato in quella campagna propagandistica pro Inter in Champions, se a rivaleggiare con i nerazzurri per il 4° posto ci fosse stata la Roma? O il Napoli? Per non parlare della Juventus. Una campagna fatta di prime pagine in cui si incitava Icardi a far gol contro il Sassuolo (sperando poi nello sgambetto di Zenga e del Crotone alla Lazio), fatta soprattutto della notizia di DeVrij nuovo interista a pochi giorni dalla decisiva Lazio-Inter (con contratto firmato a metà marzo). Ci diranno che siamo piagnoni, complottisti, vittimisti. La risposta è no. Ci stiamo difendendo da assalti continui. Se vieni attaccato, non puoi certo rispondere con un bel sorriso stampato sul volto. Pensate se Lotito avesse messo a bilancio le plusvalenze di certi altri club; credete che adesso la Procura Federale sarebbe al mare a sorseggiare uno spritz? Pensate che se le indecorose prove arbitrali viste in diverse partite della Lazio, nello scorso campionato, fossero capitate ad altri club, oggi non ci sarebbero inchieste giornalistiche – e non- in atto? Pensate seriamente che il Var sia così difficile da usare? No, perché al Mondiale, a parte un paio d’errori, è stato utilizzato alla perfezione. Allora decidano all’AIA: o c’era un pregiudizio antilaziale, oppure gli arbitri italiani sono davvero scarsi e andrebbe rivista non solo la squadra arbitrale, ma anche il ruolo del designatore e chi lo interpreta.

La Lazio può fare la parte dell’agnello sacrificiale senza che nessuno si scadalizzi. Tifosi a parte. Questa è la morale della favola. La Lazio oggi compra e compra bene. Compra buoni giocatori, compra giovani interessanti, ma fa notizia solo se Milinkovic Savic ritarda di un giorno all’appuntamento con le visite mediche. Addirittura, Sergej, sarebbe bloccato dalla Lazio e dalla valutazione monstre data da Lotito. Giocatore schiavo di una valutazione fuori mercato, di un presidente tiranno. “Caso Milinkovic!”, si sono affrettati a tuonare eminenti cronisti. Senza considerare le parole dell’agente del serbo. E nemmeno i rapporti che intercorrono tra questo e la Lazio. Milinkovic incastrato a Roma. Quindi. Eppure non leggevamo le stesse cose quando lo scorso anno, l’Inter, non cedeva Perisic (che forzava per andar via) al Manchester United che offriva solo 40 milioni di euro. Prospettive. Dettate dalla simpatia e dall’antipatia di chi indirizza l’opinione. E la Lazio, mettiamocelo in testa, non sarà mai nelle grazie di costoro. E non è detto che sia una sfortuna. Anzi…Dunque, un favore, se questa deve essere la vostra attenzione, allora continuate con la solita indifferenza. Alla Lazio ci pensano i Laziali. E’ così dal 1900…


Sto ragazzo sta facendo un ottimo lavoro.

Non so minimamente valutare se si stia facendo un buon lavoro o meno sulla primavera o sulle giovanili.
Io l'unica cosa che osservo sono gli effetti sulla prima squadra e i relativi risultati.
A me sembra che i migliori talenti non sono stati di casa nostra (keita su tutti), e vediamo anche oggi come altri tipo murgia cataldi lombardi palombi, presunti prospetti importanti cresciuti qui, fanno in realtà fatica in seria A a certi livelli.
Detto ciò a me interessa quanto tutto questo buon lavoro, di cui per la verità si parlava da anni (vedi i successi e i trofei della primavera) porti vantaggi sulla prima squadra.
Se ci limitiamo a questo dato oggettivo, possiamo dire poco o niente purtroppo, il livello finora quello è stato e quello più o meno è restato.
Poi del futuro chi può dirlo. Ma non ci farei troppo conto.

[zorba]

Non so minimamente valutare se si stia facendo un buon lavoro o meno sulla primavera o sulle giovanili.
Io l'unica cosa che osservo sono gli effetti sulla prima squadra e i relativi risultati.
A me sembra che i migliori talenti non sono stati di casa nostra (keita su tutti), e vediamo anche oggi come altri tipo murgia cataldi lombardi palombi, presunti prospetti importanti cresciuti qui, fanno in realtà fatica in seria A a certi livelli.
Detto ciò a me interessa quanto tutto questo buon lavoro, di cui per la verità si parlava da anni (vedi i successi e i trofei della primavera) porti vantaggi sulla prima squadra.
Se ci limitiamo a questo dato oggettivo, possiamo dire poco o niente purtroppo, il livello finora quello è stato e quello più o meno è restato.
Poi del futuro chi può dirlo. Ma non ci farei troppo conto.

Misunderstanding con Matita?

 

[Panzabianca]

Fatti non pugnette (cit.)

Correa l'anno del Signore 2018 in un'arida estate di scoppiettante mercato, il caso Milinkovic inceppava la macchina dello spettacolo e del turbillon mercatorio (oltreché l'inarrendevole et inarrestabile fronda interna degli scontenti, in quei giorni assenti causa mare). Badelij non era stato preannunciato da nessuno. Tare l'imprendibile e Lotito il salato mercante non facevano audience e parlavano solo a cose fatte. Un'anomalia che dava fastidio, era evidente.
"Lotito presidente Tiranno che se fa la barba coi gusci de noce ardenti, se magna li figli e, cosa gravissima, c'ha solo na sciarpa all'aeroporto!" accusava l'acerrima critica merlinata.
"fa che vende SMS e se lo magnamo..." sotto la cenere di dovute dichiarazioni di presa d'atto di insindacabili acquisti cmq si caricavano i fucili. 
Amen


   

[robylele]

Non so minimamente valutare se si stia facendo un buon lavoro o meno sulla primavera o sulle giovanili.
Io l'unica cosa che osservo sono gli effetti sulla prima squadra e i relativi risultati.

In effetti quello che osservi tu é la cosa più importante.
Però forse c'era scritto anche tanto altro. Anche se meno importante, ad esempio come ci trattano gli sbribacchini. Spesso pure laziali.

[Dissent]

http://www.zonalazio.it/2018/07/31/la-lazio-il-caso-milinkovic-e-le-attenzioni-indesiderate/

Pensate davvero che un noto quotodiano sportivo con sede a Milano, nel maggio scorso, si sarebbe lanciato in quella campagna propagandistica pro Inter in Champions, se a rivaleggiare con i nerazzurri per il 4° posto ci fosse stata la Roma? O il Napoli? Per non parlare della Juventus. Una campagna fatta di prime pagine in cui si incitava Icardi a far gol contro il Sassuolo (sperando poi nello sgambetto di Zenga e del Crotone alla Lazio), fatta soprattutto della notizia di DeVrij nuovo interista a pochi giorni dalla decisiva Lazio-Inter (con contratto firmato a metà marzo). Ci diranno che siamo piagnoni, complottisti, vittimisti. La risposta è no. Ci stiamo difendendo da assalti continui. Se vieni attaccato, non puoi certo rispondere con un bel sorriso stampato sul volto. Pensate se Lotito avesse messo a bilancio le plusvalenze di certi altri club; credete che adesso la Procura Federale sarebbe al mare a sorseggiare uno spritz? Pensate che se le indecorose prove arbitrali viste in diverse partite della Lazio, nello scorso campionato, fossero capitate ad altri club, oggi non ci sarebbero inchieste giornalistiche – e non- in atto? Pensate seriamente che il Var sia così difficile da usare? No, perché al Mondiale, a parte un paio d’errori, è stato utilizzato alla perfezione. Allora decidano all’AIA: o c’era un pregiudizio antilaziale, oppure gli arbitri italiani sono davvero scarsi e andrebbe rivista non solo la squadra arbitrale, ma anche il ruolo del designatore e chi lo interpreta.

La Lazio può fare la parte dell’agnello sacrificiale senza che nessuno si scadalizzi. Tifosi a parte. Questa è la morale della favola. La Lazio oggi compra e compra bene. Compra buoni giocatori, compra giovani interessanti, ma fa notizia solo se Milinkovic Savic ritarda di un giorno all’appuntamento con le visite mediche. Addirittura, Sergej, sarebbe bloccato dalla Lazio e dalla valutazione monstre data da Lotito. Giocatore schiavo di una valutazione fuori mercato, di un presidente tiranno. “Caso Milinkovic!”, si sono affrettati a tuonare eminenti cronisti. Senza considerare le parole dell’agente del serbo. E nemmeno i rapporti che intercorrono tra questo e la Lazio. Milinkovic incastrato a Roma. Quindi. Eppure non leggevamo le stesse cose quando lo scorso anno, l’Inter, non cedeva Perisic (che forzava per andar via) al Manchester United che offriva solo 40 milioni di euro. Prospettive. Dettate dalla simpatia e dall’antipatia di chi indirizza l’opinione. E la Lazio, mettiamocelo in testa, non sarà mai nelle grazie di costoro. E non è detto che sia una sfortuna. Anzi…Dunque, un favore, se questa deve essere la vostra attenzione, allora continuate con la solita indifferenza. Alla Lazio ci pensano i Laziali. E’ così dal 1900…


Sto ragazzo sta facendo un ottimo lavoro.

quello che temevo. un discorso con tanti spunti condivisibili, senza però alcun minimo riferimento ai propri di errori che finisce per essere la solita litania del meglio di così non si può.
praticamente non siamo in CL perchè la GdS tifa inter (e per chi dovrebbe mi chiedo) e perchè gli arbitri ci hanno danneggiato, solo ed esclusivamente per questo.
in pratica siamo arrivati ad un finale di stagione senza più centrocampo ed attacco avendoli spremuti fino all'osso senza alternative in rosa, ma la colpa è dell'inter.
sapevamo che de vrij era nerazzurro da gennaio e lo abbiamo fatto giocare l'ultima gara e la colpa è dell'inter e della GdS.
purtroppo le premesse con cui questo ragazzo si era presentato facevano presagire questa linea, che per quanto contenga spunti condivisibili (chi può dire che la VAR non ci abbia penalizzato, ci mancherebbe), manca di qualsiasi critica a ciò che DOVEVA essere fatto prima di tutto dalla società, e non è stato fatto.
Insomma niente di nuovo. peccato

[Panzabianca]

"ahò, sapevamo che ce dovevamo ritornà qui sopra e  semo cmq riusciti a fa na figura da peracottari..." (cit. capo missione Apollo 13 ..che vuole rimanere anonimo, bada!)

[darienzo]

Editoriale encomiabile, da applaudire senz'altro.

Spiace che i soliti noti continuino a cercare il pelo nell'uovo

[robylele]

quello che temevo. un discorso con tanti spunti condivisibili, senza però alcun minimo riferimento ai propri di errori che finisce per essere la solita litania del meglio di così non si può.

quello che temevo. Nessuno dice che meglio di così non si può fare, eppure tu lo scrivi lo stesso.

praticamente non siamo in CL perchè gli arbitri ci hanno danneggiato, solo ed esclusivamente per questo.

Certo. Non hai seguito la nostra splendida galoppata in campionato?
Solo le sviste arbitrali ci hanno impedito di arrivare terzi, mi pare oggettivo.

in pratica siamo arrivati ad un finale di stagione senza più centrocampo ed attacco avendoli spremuti fino all'osso senza alternative in rosa, ma la colpa è dell'inter.
sapevamo che de vrij era nerazzurro da gennaio e lo abbiamo fatto giocare l'ultima gara e la colpa è dell'inter e della GdS.

Hai ragione, si poteva fare ancora di più.
DV in campo all'ultima giornata purtroppo é stato un  imperdonabile errore di Inzaghi. Così come non aver preso un portiere di riserva che potesse consentire di far riposare uno Strakosha in evidente difficoltà nel finale di campionato.

manca di qualsiasi critica a ciò che DOVEVA essere fatto prima di tutto dalla società, e non è stato fatto.
Insomma niente di nuovo. peccato

Hai ragione anche qui, però non si capisce perché tu debba sempre, di continuo e senza mai stancarti, sottolineare sempre e comunque errori dirigenziali (che fanno tutti in qualunque latitudine) e senza avere mai la voglia di non parlarne almeno una volta.
Al limite qualche velata ammissione (il Var ha sbagliato, ci mancherebbe, etc.) in un mare di critiche che, come dicevo, non ti stanchi mai di proporre.
Insomma niente di nuovo. Peccato.

[Dissent]

quello che temevo. Nessuno dice che meglio di così non si può fare, eppure tu lo scrivi lo stesso.
Certo. Non hai seguito la nostra splendida galoppata in campionato?
Solo le sviste arbitrali ci hanno impedito di arrivare terzi, mi pare oggettivo.
Hai ragione, si poteva fare ancora di più.
DV in campo all'ultima giornata purtroppo é stato un  imperdonabile errore di Inzaghi. Così come non aver preso un portiere di riserva che potesse consentire di far riposare uno Strakosha in evidente difficoltà nel finale di campionato.
Hai ragione anche qui, però non si capisce perché tu debba sempre, di continuo e senza mai stancarti, sottolineare sempre e comunque errori dirigenziali (che fanno tutti in qualunque latitudine) e senza avere mai la voglia di non parlarne almeno una volta.
Al limite qualche velata ammissione (il Var ha sbagliato, ci mancherebbe, etc.) in un mare di critiche che, come dicevo, non ti stanchi mai di proporre.
Insomma niente di nuovo. Peccato.

Io quanto si tratta di elogiare lho fatto, non sei aggiornato.
Ma ciò non toglie che quando si parla di ciò che è successo lo scorso anno, le colpe principali non le do agli altri, ma prima di tutto a noi stessi.
Per cui assolutamente si, cè di nuovo.
Cè di vecchio invece in questa zona lazio purtroppo e non è una questione di pelo nell'uovo.
E' semplice una linea editoriale ben precisa, purtroppo vecchia e polverosa che non fa passi avanti.

[Jim Bowie]

Editoriale encomiabile, da applaudire senz'altro.

Spiace che i soliti noti continuino a cercare il pelo nell'uovo

Piu che cercare il pelo nell'uovo, si foderano l'occhi cor presciutto.
Mejo che me taccio sinno' le bestemmie fioccano.
Pero' un proverbio romano lo vojo cita' " ar culo v'entra in testa no"!
La Lazio senza torti arbitrali stava in CL da GENNAIO 2018 e questo e' un fatto facilmente dimostrabile.
Le ipotetiche azioni della Societa sollecitate dai "Cavalieri dell'Apocalisse" non sono riscontrabili in quanto non avvenute, quindi avrebbero o non avrebbero potuto condurre a risultati migliori.

Sul mercato non si puo piangere piu', quindi tocca trova' nantro argomento, per una volta che c'e' qualcuno che scrive la verita'. manco questo ce sta bene!

Ammazza che palle!