Cisse: Con la Lazio momento difficile ma non mollo

[oizaL]

CALCIO: CISSE', CON LA LAZIO MOMENTO DIFFICILE MA NON MOLLO = 'NON SEGNO DA DIECI PARTITE, QUESTO MI RENDE NERVOSO' Parigi, 14 nov. - (Adnkronos) - "Con la Lazio sto attraversando un momento difficile. Il gol mi manca ma io non mollo, so cosa fare per tornare in nazionale". Djibril Cisse' parla del suo momento no in una lunga intervista con il quotidiano francese L'Equipe. L'attaccante, dopo un avvio convincente con la maglia della Lazio, e' a digiuno di gol da circa due mesi. Il ct dei Bleus, Laurent Blanc, lo ha escluso dalla lista dei 22 per il doppio impegno contro Stati Uniti e Belgio. "E' vero, sto attraversando un periodo difficile con la Lazio, visto che ormai sono dieci partite di campionato che non segno", ammette Cisse'. "Questo mi rende un po' nervoso. E capisco il ct che vuole dare una chance a tutti", aggiunge alludendo alle scelte di Blanc. L'attaccante era tornato in nazionale in occasione dei Mondiali di Sudafrica 2010 dopo avere saltato gli Europei del 2004, i Mondiali del 2006 e la rassegna continentale del 2008. Blanc lo aveva richiamato in occasione del doppio impegno d'inizio ottobre contro Bosnia ed Albania, poi la nuova esclusione. "E' stato molto piu' facile tornare dopo gli infortuni. Il resto fa male, e' piu' dura", ammette, prima di soffermarsi sul piu' brutto infortunio della sua carriera: la doppia frattura tibia-perone nel 2004 quando era un giocatore del Liverpool. Le immagini-choc del 'crack' al suo ginocchio fecero il giro del mondo. "Trattandosi di me, ho potuto rivederle. Ma quando succede agli altri, impossibile..." ammette. Nel giugno del 2006, s'infortuno' nuovamente in un'amichevole contro la Cina, stavolta al ginocchio destro. "Il giorno dopo l'operazione mi svegliai con un forte dolore al petto tale da strappare le lenzuola. Avevo del sangue nei polmoni e i medici dovettero intubarmi", racconta l'attaccante della Lazio. La sua carriera sembrava avviata verso la fine quando si trasferi' dal Sunderland al Panathinaikos. "La gente diceva: 'Cisse' e' morto e seppellito in Grecia'. Mi faceva ridere perche' chi mi conosce sa che non e' cosi' che finiro'. Non faccio mai niente senza un'idea dentro la testa e oggi so cosa devo fare per tornare a giocare per il mio paese", assicura. "Io sono sempre quel ragazzo che non molla mai". Fra i suoi obiettivi vi e' anche quello di raggiungere quota 100 gol nel campionato francese: finora ne ha segnati 94 ma a quanto pare, dopo la Lazio, ha intenzione di tornare in Francia per completare l'opera. "Posso assicurare che sara' fatto. Non posso chiudere cosi'. Mancano solo sei gol...non e' possibile". A chi domanda con cui giocherebbe in Ligue 1, Cisse' risponde: "Ci sono solo due club. L'Auxerre e il Marsiglia". (Red-Spr/Zn/Adnkronos) 14-NOV-11 10:30 NNNN

[disabitato]

daje gibrillo!

[aaronwinter]

(sento già in lontananza i tuoni, sta per arrivare la grandine  )

[BobCouto]

'NON SEGNO DA DIECI PARTITE, QUESTO MI RENDE NERVOSO'

Mi auguro che sabato prossimo alle 22,30 sia sereno come un pupetto appena allattato.

Forza e coraggio, i tuoi gol ci servono eccome.

[fish_mark]

Il giocatore è di quelli forti, devastante se lanciato in corsa, un po' lento e macchinoso quando deve ripartire con palla da fermo (sull'uno contro uno non è irresistibile).

In ogni caso, non deve avere l'ansia, il chiodo fisso, la necessità di fare gol per forza. Il gol è e deve essere un atto spontaneo, altrimenti questo disagio può trasformarsi in veleno letale per la psiche di un attaccante.

Prego tutti, me compreso, di non trasfomare Cissè in un altro Dezotti.

[DinoRaggio]

Daje Cisse', mettila dentro!   

[Fraplaya]

Partire palla al piede e provare la botta all'incrocio non e' il modo giusto: il gol potrebbe arrivare, ma sarebbe "trovarlo".
Mi auguro Cisse si avvicini alla porta, specie quando l'azione si sviluppa sul lato opposto, per essere presente al centro dell'area quando cadono i palloni di nessuno, quelli che segnano la differenza tra un rinvio della difesa e un potenziale pericolo: sono quelli i palloni da tradurre in gol, specie in questa Lazio.

[zorba]

Se i difensori del Napoli sabato sera lo sfiorano appena, pigliano la scossa......

 

[Il frigorifero]

Non segna, è vero. Però, in queste partite, è stato comunque importante per la Lazio (6 o 7 assist). Deve solo stare tranquillo. Ha anche avuto sfortuna, finora.

[chinaglia]

Prego tutti, me compreso, di non trasfomare Cissè in un altro Dezotti.

Povero Gustavo Abel. Arrivato come centravanti (che non era) ci illuse con un meraviglioso gol all'Inter. E poco altro. Ma poi divenne vicecampione del Mondo con l'Argentina nel 1990 (espulso in finale). Altra Lazio...
 

[Fabio70rm]

Spero di sbagliarmi, ma credo stia facendo un po' di pretattica con l'annuncio di voler tornare in Francia...

[superaquila]

         Per  sabato  sera ,  in  un  S. Paolo  gremitissimo , mi  aspetto  da  Cisse'

            due  grosse  folgorazioni  abbaglianti .

[POMATA]

         Per  sabato  sera ,  in  un  S. Paolo  gremitissimo , mi  aspetto  da  Cisse'

            due  grosse  folgorazioni  abbaglianti .

N' comincià che me stò a fomentaaaaaaaaaaaaa

[superaquila]

N' comincià che me stò a fomentaaaaaaaaaaaaa

            C'e'  sempre  un  momento  in  cui  si  ricomincia  a  correre :


                      e  questo  e'  uno  di  quelli .

[Whistle]

Djibril, a Napoli la tua grande occasione!
Daje!

[bak]

Cisse un rebus, non segna più:«Prima o poi mi sbloccherò»

Cisse, Radu e in parte anche Konko sono le tre facce del piccolo momento no della Lazio. I primi due non danno cenni da mesi, mentre il laterale destro sta solo attraversando un periodo d’appannamento. «Non dovevamo perdere così, non ci ho dormito la notte...». Più che rammaricato, sembra quasi rassegnato Djibril Cisse che non riesce a mandar giù la sconfitta con la Juve e la perdita del primato in classifica, ma soprattutto non capisce il suo momento no. La Lazio continua ad aspettarlo, ma il francese sul campo stenta a ritrovarsi. Nemmeno la rabbia per la prima panchina della stagione è riuscito a sbloccarlo. Edy Reja si attendeva una risposta dal giocatore, ma una volta entrato in campo al posto di Rocchi, è stato solo capace di una schiacciata di testa in area, con il pallone bloccato fin troppo facilmente da Buffon.

Il problema con il gol è il suo male principale. Subito dopo la partita, davanti alle telecamere di Canal Plus e a precisa domanda, Cisse ha prima sbuffato e poi riso in modo sarcastico. «Non è un momento semplice per me, ma prima o poi mi sbloccherò, l’ho sempre fatto e riuscirò a farlo pure questa volta.

Magari proprio contro il Vaslui giovedì prossimo», la risposta del campione francese. Di sicuro per come è fatto, non segnare da settantacinque giorni, tanti sono fino ad ora, considerato che l’ultima rete l’ha realizzata il 15 settembre con il Vaslui, è un’onta difficile con cui convivere. Cisse è abituato a risolvere i problemi per le squadre per cui gioca, non a crearli. Ed è per anche per questo che è un po’ sottotono. Pensare che il suo avvio di stagione, quattro partite quattro gol, aveva fatto sognare. La sua è stata una lenta, ma inesorabile discesa. La panchina con la Juve non l’ha presa benissimo, ma non ha fatto un fiato anzi, pur non condividendo, ha accettato la decisione di Reja. «Non so perché non ho giocato dall’inizio, il mister non mi ha detto ancora nulla, ma non ci sono problemi», il pensiero del giocatore che freme per ritrovare gol e forma. Non si dà pace perché in allenamento gli riescono le cose più complicate e difficili, tanto da realizzare dei gol pazzeschi, in partita è tutt’altra storia. Dribbling, scatti brucianti e tiri pericolosi, le sue armi principali, sembrano quasi svanite.

Nella sua carriera, infortunio a Liverpool a parte, non ha mai attraversato un periodo così nero. Chi lo conosce bene sostiene che Cisse sia sulla via del ritorno, basta solo aspettare. Chissà se il viaggio di ieri mattina in Grecia per rivedere i suoi ex compagni del Panathinaikos non gli serva per ritrovare serenità ed entusiasmo. Al suo arrivo ad Atene è stato accolto come un re, anche perché da quelle parti non se lo sono certo dimenticato. Anzi, in Grecia gira la voce che Cisse a gennaio vorrebbe ritornare, ma il suo entourage l’ha seccamente smentita. «Djibril è un osso duro e se le cose non vanno bene, è il classico tipo che raddoppia gli sforzi per ritrovarsi e convincere», assicurano i suoi manager.

Del tutto diversa e forse ancora più profonda la crisi che sta attraversando Stefan Radu. Il romeno ha una media di uno/due errori gravi a partita. A Napoli prima Lavezzi e poi Cavani non ne hanno approfittato, ma l’altra sera con la Juve, Matri e compagni non hanno perdonato. Rispetto all’anno scorso ma anche alle precedenti stagioni, il terzino sinistro è un giocatore irriconoscibile: distratto, confuso e a tratti poco sicuro. Sulle partite di campionato fin qui giocate avrà toccato la sufficienza una paio di volte, non di più. Per Edy Reja è un titolare inamovibile: «L’errore con la Juve è grave e non andrebbe commesso, ma da qui a colpevolizzare uno come Stefan ce ne passa».

In calo, ma forse a causa di un motivo fisico, pure Abdoulay Konko, fino a due sere fa uno dei migliori della Lazio in questo avvio stagionale. Il tecnico si attende una risposta convincente da tutti e tre già giovedì contro il Vaslui, anche perché se oltre a Klose ed Hernanes, dovessero girare almeno due di questi tre, la Lazio farebbe un bel passo in avanti.

Lunedì 28 Novembre 2011 - 09:42

fonte

[SAV]

Durante la partita, a un certo punto, c'è stata una palla deviata che è schizzata a una ventina di metri da Djibrill...  Mi ha fatto incazzare perché non ha provato neanche a rincorrerla... E pensare che Gonzalez che era una ventina di metri dietro si è fatto uno scatto bruciante e ha preso la palla...
Quello che non sopporto di Cisse è l'impressione che da di non metterci impegno.
Gli errori si possono fare, ma la sua frequente abulia è intollerabile...

[Brunogiordano]

Ma che c'entra Konko?

[gentlemen]

Cissè è criticato non per il suo digiuno di goal, ma per il suo atteggiamento:
-non salta neanche quando la palla va verso di lui a seguito di un rinvio, lasciando al difensore che salti e prenda la palla;
-persa la palla non rincorre l'avversario;
-rimprovera in continuazione il compagno;
-giocando di lato nel 4-2-3-1 giocava meglio, sia perchè era il modulo che preparavamo dal precampionato, sia perchè erano i primi tempi e l'entusiasmo della nuova avventura lo prendeva molto;
-il problema è anche il fatto che senza palla è praticamente fermo.
Detto ciò ritengo Cissè tecnicamente molto forte, ma molto, molto umorale.
In ogni caso io insisterei fino a che si sbloccherà, come goal e come rendimento.

[Matita]

Cissè è criticato non per il suo digiuno di goal, ma per il suo atteggiamento:
-non salta neanche quando la palla va verso di lui a seguito di un rinvio, lasciando al difensore che salti e prenda la palla;
-persa la palla non rincorre l'avversario;
-rimprovera in continuazione il compagno;
-giocando di lato nel 4-2-3-1 giocava meglio, sia perchè era il modulo che preparavamo dal precampionato, sia perchè erano i primi tempi e l'entusiasmo della nuova avventura lo prendeva molto;
-il problema è anche il fatto che senza palla è praticamente fermo.
Detto ciò ritengo Cissè tecnicamente molto forte, ma molto, molto umorale.
In ogni caso io insisterei fino a che si sbloccherà, come goal e come rendimento.

E' arrivato dipinto come un trascinatore , ma apparenze a parte pare na pecorella.