A me ricorda Asprilla, e non è un paragone banale: in pochi hanno saputo unire atletismo felino, repertorio tecnico completo e imprevedibilità quanto il buon Faustino, talento buttato letteralmente nel cesso da una testa non all'altezza del resto.
Da un punto di vista mentale avrebbe anche la personalità per imporsi in partite decisive e ambienti ostili.
Il problema è che stiamo parlando, a giudicare dai suoi comportamenti, di un autentico decerebrato: neppure estroso, visti la cupezza e il rancore che mette in ogni atteggiamento.
Temo che non si affrancherà mai da certi limiti, e non per colpe altrui: nel mirino, fino a prova contraria, ci si è messo da solo.