"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"

[MagoMerlino]

sinestetico Lotito

Il termine sinestesia può avere diversi significati:

Sinestesia: figura retorica
Sinestesia: fenomeno sensoriale/percettivo
Sinestesia: film del 2010 diretto da Erik Bernasconi
Sinestesia: gruppo musicale Progressive Metal fondato nel 2006
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Scusate l'ignranza, ma non riesco a capire la citazione di Lotito "il metodo è la sinestesia" ne quella dello scansi.
 Insomma nel contesto dei discorsi, che c'azzecca 'sta sinestesia?

[disabitato]

Voto progressive metal!

[DinoRaggio]

a' Lotì, ma vaffanculova!

Pensa alla Lazio ed al silenzio stampa.

[CiPpi]

il dubbio nasce sempre quando non si cerca di capire il contesto, per fortuna che ci avete me 

http://www.sulromanzo.it/blog/il-lume-dell-aspirante-scrittore-la-sinestesia

Il lume dell’aspirante scrittore – La sinestesia
Autore: Annalisa CastronovoLun, 04/07/2011 - 08:39

Il lume dell'aspirante scrittore - La sinestesia

Nell’affrontare la trattazione delle figure retoriche non ci si soffermerà sulle categorie, ma si entrerà direttamente nel vivo di ciò che ciascuna di esse rappresenta. Anche l’ordine in cui si procederà prescinde da tali classificazioni e dall’alfabeto.

La sinestesia, dal greco συναίσθησίς (composto di σύν, «con, insieme», e αἴσθησίς, «sensazione»), è considerata un particolare tipo di metafora e consiste, alla lettera – come suggerisce il nome stesso –, nella «percezione simultanea» di sensazioni appartenenti a sfere sensoriali diverse. In linguistica, quindi, con tale termine ci si riferisce all’accostamento e all’associazione proprio di due parole afferenti a piani sensoriali differenti.

Cara ai cosiddetti Poeti maledetti, quindi ai decadenti, dai simbolisti agli ermetici, la sinestesia riesce a mettere in relazione e mescolare aspetti canonicamente distinti e separati, trasformandoli in qualcosa d’altro, che pure esprime, in poche battute, esperienze e sensazioni complesse in modo sorprendentemente efficace.

Può essere indicativo, in tal senso, il seguente stralcio tratto da una lettera di Arthur Rimbaud a Paul Demeny (datata 15 maggio 1871): « Le Poète se fait voyant par un long, immense et raisonné dérèglement de tous les sens » (trad.it.: «Il Poeta si fa veggente mediante un lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi»). È così, proprio attraverso tale sregolatezza, che lo stesso Rimbaud dichiarava – appena due giorni prima –, in una lettera a Georges Izambard, di voler raggiungere l’ignoto.

Con il termine sinestesia, non a caso, si intende anche quel fenomeno psichico per cui alcuni soggetti sottoposti a una certa stimolazione (visiva, auditiva ecc.) sviluppano sensazioni che dovrebbero riguardare e richiamare altri sensi: ad esempio, visioni in seguito a stimolazioni acustiche; talvolta questo genere di effetto è stato cercato e prodotto mediante sostanze tossiche.

Molte figure, abili con gli “stratagemmi” linguistici, sono state in grado di creare battute e versi di straordinaria fattura e apparente semplicità. Si pensi a Giosuè Carducci [Rime nuove, 1887, Il bove, v.14]: «il divino del pian silenzio verde» [corsivo mio]. In questo caso, a silenzio (assenza di suono: sfera auditiva) è stato associato verde (colore: sfera visiva). E che dire di qualche testo cantautorale? Francesco De Gregori utilizza magistralmente la sinestesia, ad esempio, ne La casa di Hilde («E ci mettemmo seduti ad ascoltare il tramonto», nell’album Alice non lo sa, 1973) e in Rumore di niente (1992): «L’avevi creduto davvero / che avremmo parlato d’amore? / L’avevi creduto davvero / o l’avevi soltanto sperato col cuore? / Gli occhi oggi gridano agli occhi/ e le bocche stanno a guardare / e le orecchie non vedono niente / tra Babele e il Villaggio Globale» (dall’album Canzoni d’amore, 1992). Basta quest’artificio a rendere benissimo il caos, i contrasti e le trasformazioni proprie della postmodernità, le quali d’altro canto vengono rese qui con il pathos, l’intensità e la profondità che solo un grande autore sa esprimere.

Se è facile riconoscere una sinestesia in accostamenti ormai entrati a far parte dalla parlata comune, come in voce calda (sfera auditiva vs. sfera tattile), alle volte non ci si rende conto di accostamenti che diventano sinestetici col tempo, ma che in origine non lo sono. Si pensi all’espressione voce chiara, che nel significato originario di chiaro/a (dal latino clarus/a/um) ha accezione acustica e non visiva, qual è invece quella dominante oggi; eccezion fatta per il linguaggio musicale, per il quale, dunque, suono chiaro o voce chiara appartengono tuttora alla medesima sfera, quella auditiva.

Molti artisti hanno cercato di toccare i vari sensi attraverso la stimolazione di organi apparentemente non adatti a quello scopo specifico. Vassily Kandinsky scrisse: «Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde» [Dello spirituale nell’arte, in Tutti gli scritti, a cura di P. Sers, Feltrinelli, 1989]. Egli in tal modo accosta la pittura alla musica, la vista all’udito, uno stimolo sensoriale a uno stato d’animo.

Non è tutto, talvolta alcuni mettono in evidenza la carenza e la necessità di simili elementi anche in ambiti che sembrerebbero avulsi e distanti dal mondo della retorica e della linguistica, come ha fatto Claudio Lotito in un’intervista rilasciata a Cesare Lanza di Chi, parlando con il quale egli sottolinea l’importanza dell’elemento educativo dello sport in generale e del calcio in particolare: «[…] bisognerebbe procedere a una rivoluzione poetica nel mondo del calcio. […] La cultura è musica e il calcio dovrebbe adeguarsi. Il calcio dovrebbe interpretare Manzoni. Il romanzo, per Manzoni, doveva essere utile, come scopo, cioè deve insegnare qualcosa. E vero, come soggetto. E infine interessante, come mezzo: non deve annoiare. Il calcio dovrebbe attenersi agli stessi indirizzi. […] Io stabilisco un indirizzo: il metodo è la sinestesia».

In un mondo in cui troppo spesso «è più prosa che poesia» [Rino Gaetano, in Nuntereggae più, 1978], la sinestesia appare, dunque, come uno sguardo leggero verso l’orizzonte.

ma capisco che molti trovavano proseguisce piu' meglio.

[sigurd]

Al di là delle opinioni di Lotito e della verosimiglianza di un suo ingresso in politica, trovo repellente l'insistenza sull'accento romanesco di Lotito.

esattamente, precisamente quello che ho pensato leggendo l'articolo. Al punto da dover fare una pausa. Lo finirò più tardi.
Ma pensa te che razza di gente!

[MCM]

Non sono un esperto di comunicazione, ma questo c' ha un appeal potenziale enorme.

Se questo vuole ha le carte in regola per farsi i suoi 17 anni di governo...

e non sto a scherzà

Il nano originale ha detto "e modestamente un pò ci so fare"

ecco...pure il nostro nanerottolo panzone ci sa fare un pò...

Secondo me sono in qualche modo fratelli.

[MagoMerlino]

come uno sguardo leggero verso l’orizzonte

Che bella immagine!

[fish_mark]

esattamente, precisamente quello che ho pensato leggendo l'articolo. Al punto da dover fare una pausa. Lo finirò più tardi.
Ma pensa te che razza di gente!

So che può dar fastidio, ma il personaggio, la sua cifra espressiva, son elementi invitanti per dare quella rappresentazione, anche formale, delle sue affermazioni.


per esprimere il mio personale commento verso l'ipotesi di una nuova "discesa in campo" ricorrerò a una immagine


Per chiudere credo che in questo paese si dovrebbe ritornare alle cose semplici, magari facendo un po' di ordine.

Nel recente passato abbiamo visto tramvieri alla prova del canto e ballerine alla guida di un ministero.

Pertanto, che gli infermieri tornino a fare gli infermieri, i panettieri a fare i pane, gli imprenditori a fare impresa (ce n'è grande bisogno).

Abbiamo visto alla prova i salvatori della patria  con  risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Che si rilassino e si riposino un po' e facciano le cose che gli riescono meglio.
Il paese ha bisogno del lavoro e del contributo di tutti, non di un singolo per quanto geniale possa essere.

[seminuovo]

Il paese ha bisogno del lavoro e del contributo di tutti, non di un singolo per quanto geniale possa essere.

vabbè, ma si parlava di lotito

[Fulcanelli]

Straparlare è la droga di Lotito. Come si presenta uno spacciatore, corre a farne uso.

[fish_mark]

Dall’intervista ho tratto alcuni punti molto interessanti:

la lazializzazione dell’economia italiana
“… ma al Paese stavolta applicherei la stessa politica adottata per la Lazio.”

Una rateizzazione del debito pubblico concertata con FMI e UE e tetto di 500 mila euro per gli stipendi di impeigati e operai? Geniale!


La riforma sanitaria
“Ci vuole una sanità pubblica al servizio dei meno abbienti e un’alternativa per chi può permettersela. Ci vogliono gestioni serie. Chi sbaglia, me lo cacci”
L’assistenza sanitaria pubblica è destinata ai meno abbienti: la sanità caritatevole, quella degli anni 50.


Riforma fiscale
Non evadono solo i grandi contribuenti, ma anche i piccoli. Bisogna trasformare la mentalità delle persone che pensano: ‘La scuola nun  e funziona, gli ospedali nun me funzionano, tanto vale non pagare’.
Rafforzamento dell’imposizione fiscale combattendo l’evasione anche con una dura repressione “Senza se e senza ma..”. Sembra di estrema sinistra.


L’inefficienza della politica.
“Quando mai questi che amministrano hanno mai amministrato qualche cosa in vita loro?”
Argomenti già sentiti da una ventina di anni a questa parte, da parte di sedicenti salvatori della patria, di gente che si è fatta da sola e che ha avuto esperienze di successo nel loro campo.


La sicurezza.
“ho una precisa filosofia della repressione e del rispetto delle regole.”
Non si precisa chiaramente quale tipo di filosofia, ma l’avvertimento successivo sgombrano il campo dai dubbi visto che “Er sor Tranquillo è morto l’altro ieri.”

[BobCouto]

E' un gioco delle parti. Lotito piagne il morto e frega il vivo, nel senso che sta al gioco della macchietta, mentre cura benissimo gli affari suoi, vedi ad esempio la vicenda dei diritti TV.

Il Fatto Quotidiano - concetto che a me fa venire in mente la regolarità intestinale - ha qualcosa di divertente da scrivere.

Mangime per i mark_fish, quelli che si astengono dal commentare vittorie e primi posti della Lazio, e nulla più.

[fish_mark]

E' un gioco delle parti. Lotito piagne il morto e frega il vivo, nel senso che sta al gioco della macchietta, mentre cura benissimo gli affari suoi, vedi ad esempio la vicenda dei diritti TV.

Il Fatto Quotidiano - concetto che a me fa venire in mente la regolarità intestinale - ha qualcosa di divertente da scrivere.

Mangime per i mark_fish, quelli che si astengono dal commentare vittorie e primi posti della Lazio, e nulla più.

Può darsi, caro Bob, può darsi tutto.
Il nostro è in sella ormai da più di un lustro, quasi due, quindi sa bene cosa cerca il cronista, quasi sempre al servizio della disinformazia giallorossa e del complesso militar-industriale guidato dalle secrete stanze di Trigoria.
Giova osservare però che il nostro si è già cimentato con i temi dell'attualità con alcune comparsate in TV in veste non tanto di presidente della SSLazio quanto di imprenditore: ricordiamo tutti le sue partecipazioni a domenica in, nel programma di Santoro come anche a La7.
Giova ricordare anche che la presente discussione poco si attaglia alla sua catalogazione come topic "Solo lazio".

[POMATA]

Quello che ha fatto e sta facendo Lotito alla Lazio sarebbe la giusta cura per l'italia, poi che sia lui ad applicarla si può discutere ma l'unica strada è quella.

Non si puo spendere cio che non si ha, elementare watson

[aaronwinter]

Tutto qua, pomatuccio mio? Così semplice?
E bastava dirlo subito, avremmo trovato 'na massaia capace di far di conto.

(parafrasi di un Troisi d'annata: "pe' fare arrivare i treni in orario, non c'era bisogno di Mussolini, bastava 'nu capostazione")

[POMATA]

Aroon, a volte le cose sono semplici e fattibili, basta volere applicarle.

Ma continuamo pure così, il nostro debito è impagabile e mo ce mandano soldi dall'europa per non far cadere il "progetto europa" in fondo sto berlusconi è stato paraculo...

Non dico che Lotito sia la soluzione, ma meno sprechi e più efficenza è possibile.

[disabitato]

Fosse semplice poma'...
Purtroppo una nazione come l'italia non è una piccola azienda come la Lazio.

[POMATA]

Sono io che la faccio semplice e sono cosciente che la situazione è grave e di difficile soluzione, comunque da che mondo è mondo quando non ci sono soldi ci si stringe la cintola, siamo disposti a farlo?
Anzi, saranno disposti a farlo i nostri politici? perche a noi ci obbligheranno.

Questo rubare e mangiare a due mani di tutta la classe politica e dirigente europea ha portato a questa situazione, adesso usciranno gli eurobono che i simpatici cinesini compreranno e che quando avrà che pagare saranno caxxi amari per tutti...

Prima si diceva: lavoro come un negro...tra dieci anni lavoreremo come cinesi...tutte le conquiste sociali fatte in europa andranno in fumo.

Io non ho grande cultura ne studi superiori ma a casa mia 2+2 ha sempre fatto 4

[robylele]

Ho riflettuto tanto tanto e credo che alla guida del Paese sarebbe più adatto Fish_Mark.

Oltre che una sicura rinascita economica ma anche morale, il percorso sarebbe anche piuttosto soft e senza bisogno di far pagare a noi contribuenti eventuali scorte.

p.s.: mi riservo di riflettere solo su un punto e cioè che la Sanità, se deve essere destinata soprattutto ai meno abbienti, diventa Caritatevole se l'auspicio parte dalla bocca di Lotito.
Ma sono particolari. Un giorno c'arriverò pure io, se mi scandiranno ben bene le parole.

[POMATA]

Dall’intervista ho tratto alcuni punti molto interessanti:

la lazializzazione dell’economia italiana
“… ma al Paese stavolta applicherei la stessa politica adottata per la Lazio.”

Una rateizzazione del debito pubblico concertata con FMI e UE e tetto di 500 mila euro per gli stipendi di impeigati e operai? Geniale!

Il candidato socialista spagnolo, Rubalcaba, lo ha nel suo programma. La prima cosa che farà, se vince, è andare a chiedere all'europa più tempo per fare le riforme necessarie.


La riforma sanitaria
“Ci vuole una sanità pubblica al servizio dei meno abbienti e un’alternativa per chi può permettersela. Ci vogliono gestioni serie. Chi sbaglia, me lo cacci”
L’assistenza sanitaria pubblica è destinata ai meno abbienti: la sanità caritatevole, quella degli anni 50.

Ad oggi moltissima gente ha una polizza medica privata, si faccia una buona gestione dei soldi pubblici x mantenere quella pubblica a livelli accettabili e x gente che ne ha realmente bisogno. Controllare seriamente che i soldi pubblici x la sanità non vadano a istituzioni private.


Riforma fiscale
Non evadono solo i grandi contribuenti, ma anche i piccoli. Bisogna trasformare la mentalità delle persone che pensano: ‘La scuola nun  e funziona, gli ospedali nun me funzionano, tanto vale non pagare’.
Rafforzamento dell’imposizione fiscale combattendo l’evasione anche con una dura repressione “Senza se e senza ma..”. Sembra di estrema sinistra.

Giusto no?


L’inefficienza della politica.
“Quando mai questi che amministrano hanno mai amministrato qualche cosa in vita loro?”
Argomenti già sentiti da una ventina di anni a questa parte, da parte di sedicenti salvatori della patria, di gente che si è fatta da sola e che ha avuto esperienze di successo nel loro campo.

Perchè non è vero?


La sicurezza.
“ho una precisa filosofia della repressione e del rispetto delle regole.”
Non si precisa chiaramente quale tipo di filosofia, ma l’avvertimento successivo sgombrano il campo dai dubbi visto che “Er sor Tranquillo è morto l’altro ieri.”

Su questo non dico nulla sennò me bannano