Autore Topic: "Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"  (Letto 5919 volte)

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oizaL

"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« : Mercoledì 9 Novembre 2011, 09:27:51 »

Intervista da IL FATTO QUOTIDIANO di oggi, mercoledì 9 novembre, a firma Malcom Pagani a Claudio Lotito


Alla fine contiamo quattro citazioni in latino, una in greco, sette in romanesco e un paio di devoti “ringraziando dio”. Prima di poter parlare senza interruzioni: “Dopo, dopo”, con Claudio Lotito servono 12 telefonate. Il presidente della Lazio, prima in classifica, è proiettato oltre il campo. Fermarlo è impossibile, interromperlo difficile. Berlusconi è a un passo dal crollo e Claudio si propone. Tra l’autocandidatura e la visione neolotitica, l’intervista svela un’aspirazione. Il governo Lotito. Ieri il presidente della Lazio è stato condannato in primo grado a un anno e tre mesi nel processo Calciopoli. Ma questo in Italia non è certo un ostacolo per fare politica.

Presidente è pronto?
In che senso?

Per Montecitorio.
Non ho mai pensato di fare politica, ma poiché ho un alto senso dello Stato e uno spiccato rispetto per gli interessi della collettività, se si ravvisasse la necessità di dare un contributo non mi tirerei indietro.

Si sacrifica.
Sempre e soltanto con totale spirito di servizio, a tempo determinato e in una veste squi-si-ta-men-te tecnica.

Si capisce.
Mi piacciono le sfide, come pe’ la Lazio. Valuterei la possibilità di essere disponibile.

A destra o a sinistra?
Oltre le appartenenze. Chi può dare un contributo, deve farlo.

Lei può fornirlo?
Vengo sollecitato da più parti. Forse nel sottoscritto vedono una persona che ha la tempra di fare battaglie coraggiose. Perché scusi, lei me ne deve dare atto.

Di cosa?
Io non parlo coi proclami o con le interviste. Io parlo coi dati de fatto.

Lei rilevò la Lazio nel 2004.
Affrontando una sfida che tutti consideravano impossibile. Avevamo 1.070 miliardi di debito e adesso siamo in attivo. Inutile dirle che c’è chi chiude l’esercizio con 95 milioni di perdita e chi con 88.

E la Lazio?
Co’ dieci milioni di utili. E poi c’è la Salerno calcio, costruita in 20 giorni, prima pure quella. Vuordì che le capacità ci sono.

Alla Camera la si vede spesso.
È vero, ma che è un reato? L’ingresso è consentito a tutti quelli a cui viene rilasciato un pass.

Non sognerà un appalto per la sua impresa di pulizie?
Assolutamente falso.

Al suo arrivo si formano capannelli.
I deputati manifestano simpatia.

Il governo, comunque, la chiama.
Non voglio fa’ ricette, sennò sembra il remake della storia dell’Alitalia, ricorderà.

Disse che nelle sue mani, l’avrebbe rilanciata in 5 anni.
La storia più o meno era quella, ma al Paese stavolta applicherei la stessa politica adottata per la Lazio.

Parla di economia?
Un bilancio è sempre composto da entrate e uscite. Bisogna bloccare le seconde. Tagliando le spese. Ma senza riforme strutturali, l’economia è un serbatoio bucato che alla fine... se svuota sempre.

Propone di uscirne?
Per 40 anni gli italiani hanno avuto un futuro roseo grazie ai risparmi dei padri. Oggi quel patrimonio è dissolto, la festa è finita e anche gli imprenditori non esistono più.

E dove sono finiti?
Si sono trasformati in prenditori e i famosi manager, in magnager.

Cioè?
Quelli che se magnano tutto.

Parliamo di Sanità?
Non sono più gli anni Settanta dei Guido Tersilli, con le buste intere di medicine comprate in farmacia e poi buttate. Ci vuole una sanità pubblica al servizio dei meno abbienti e un’alternativa per chi può permettersela. Ci vogliono gestioni serie. Chi sbaglia, me lo cacci.

Evasione fiscale?
Non evadono solo i grandi contribuenti, ma anche i piccoli. Bisogna trasformare la mentalità delle persone che pensano: ‘La scuola nun  e funziona, gli ospedali nun me funzionano, tanto vale non pagare’.

Punizioni dure?
Senza se e senza ma.

Spietato.
Io pago tutto e taglio tutto. Se pretendi moralità devi restituirla.

Al Welfare Lotito cosa farebbe?
Certe pensioni particolari, concesse in virtù delle appartenenze politiche, non hanno più motivo di esistere.

Lei ce l’ha con la sinistra. Di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' disse le cose peggiori.
Non mi ricordo.

Ha trasformato Roma in una città africana, sostenne.
Non mi ricordo e dell’ex sindaco non parlo. So solo che se Roma ha 12 miliardi di debiti la colpa non può essere solo di chi è arrivato ieri.

Voterebbe a sinistra?
Vedo e valuto solo la persona. Se mi porta qualcuno di valido, ci penso.

Al di là delle ideologie.
Esatto. Non è più il tempo dei proclami, ma dei fatti come già detto illo tempore.

Lei ci sarà.
Ognuno di noi ha una storia che rivela l’indole interiore. Una volta si facevano i conti col pizzicarolo. Qui c’è il debito, qui ci sono le persone che lo saneranno. Ma oggi chi ha carattere, carisma e l’autorevolezza acquisita dai comportamenti e non dalle chiacchiere? Ma...
ma io vojo sapè.

Cosa presidente?
Quando mai questi che amministrano hanno mai amministrato qualche cosa in vita loro?

Lei qualcosa ha amministrato.
Ci vuole discontinuità. Il medico pietoso  fece la piaga purulenta. Prenda me, se avessi agito con diplomazia avrei perso. Ho creato una linea di demarcazione e ho intaccato i privilegi. Altrimenti oggi non avrei la scorta. Non so’ tempi di fioretto, per eliminare la parte malata ce vole il bisturi.

Nella sua squadra, escluso Petrucci, porta qualcuno dallo sport?
Perché dice escluso Petrucci?

Avete litigato sulla vicenda stadio.
Io misuro le persone su quello che fanno, ma non voglio prendere un altro deferimento. I comportamenti di quel signore sono sotto gli occhi di tutti, negativi o positivi non sta a me giudicare.

Ci faccia un nome. Rosella Sensi, De Laurentiis, Agnelli?
Si giudica con i curricula e non con “ i curriculum”. Il latino bisogna conoscerlo, non come quel qualcuno che lei ha nominato poco fa [Petrucci, ndr].

Con Cicchitto avete fatto pace?
Non ci ho mai litigato, ma lui è romanista e io so’ laziale.

Lotito oggi si sente uno statista?
Per carità. Sono tutti presidenti della Repubblica, del Consiglio, allenatori. Socrate diceva Gnosis auton. Ognuno deve conoscere se stesso, i propri limiti. Qui tutti pensano di poter fare tutto, non è così.

Lei cosa cerca di fare?
Apprendere e non commettere errori. Qualcosa al sistema, a livello di struttura generale, mi pare di aver portato. O sbajo?

Eccome.
Allora se devo dare un contributo, lo devo in modo utile, in termini concreti.

Un dicastero?
Non credo potrei far del bene da semplice parlamentare. Però non so’ io che posso decide. Sarebbe come andare dall’oste e chiedere se il vino è buono.

Ministro dell’Interno?
Ecco, io ho una precisa filosofia della repressione e del rispetto delle regole.

In passato venne minacciato. Ora è tranquillo?
Er sor Tranquillo è morto l’altro ieri.

CiPpi

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #1 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 09:35:29 »
mettono lo spauracchio di un Lotito in politica per rendere digeribile il nulla che c'e'?

Offline cartesio

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #2 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 09:44:36 »
Al di là delle opinioni di Lotito e della verosimiglianza di un suo ingresso in politica, trovo repellente l'insistenza sull'accento romanesco di Lotito.
Non ricordo d'aver mai letto niente del genere nelle interviste a  De Mita, che aveva un accento campano ben più pesante di quello di Lotito.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline disabitato

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"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #3 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 09:55:13 »
Visto che il prossimo esecutivo dovrà essere, per forza di cose, il più impopolare degli ultimi 60 anni, Lotito potrebbe essere per assurdo l'uomo giusto.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline aaronwinter

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #4 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:00:11 »
Me vado a nasconne, chiamatemi quando questa barzelletta finisce.

Di presidenti di calcio che si sono messi a fare i parlamentari, ne abbiamo avuti già troppi, ci vorrebbe un "concordato laico" per tenere separate le due cose. Per sempre.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline Fabio70rm

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #5 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:07:09 »
Oddio sarebbe un boomerang, tra l'altro accuserebbero Lotito di diventare parlamentare per evitare la condanna di Napoli...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline seminuovo

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #6 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:08:48 »
chiamatemi quando questa barzelletta finisce.

e quando finisce il rotolone regina di lingua moquettata

borgorosso

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #7 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:16:06 »
Oddio sarebbe un boomerang, tra l'altro accuserebbero Lotito di diventare parlamentare per evitare la condanna di Napoli...

la condanna, con ogni probabilità in appello cancellata, è indultata.
la cojonella sull'accento di lotito è inaccettabile.
ma è evidente che il presidente ha bisogno di un ufficio stampa serio. il nostro responsabile della comunicazione sarà anche un bravo ragazzo, ma non ha la statura, è piuttosto evidente.

Offline Kim Gordon

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #8 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:20:53 »
l'Intervista nel merito dei contenuti politici che espone Lotito è abbastanza scarsina.
parecchio populismo e poca sostanza.

non ci leggo nulla di diverso da ciò che potrebbe dire il barista, il gianni letta, il sig. Bondi, il buon inprenditore di turno, il brunetta, etc etc...

insomma, da un punto di vista poiltico questa intervista aggiunge co2 ad altro co2.

Offline carpelo

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #9 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:26:30 »
a' Lotì, ma vaffanculova!

Pensa alla Lazio ed al silenzio stampa.

Offline Reflexblue

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #10 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:35:13 »
Beh, dopo la sentenza di ieri sera può vantare tutti i requisiti per presentarsi.  :P

Offline Trilux

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #11 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:37:39 »
L'egocentrico e rigido (mentalmente) Lotito non si sta accorgendo che, a livello comunicativo, sta facendo la figura del cogl.ione. Il Sistema mediatico lo ha prima inghiottito e poi risputato, confenzionadogli un personaggio secondario di un film di Alberto Sordi:  il romano sguaiato, populista, arruffone. Chiaramente Lotito si presta al gioco, più o meno inconsapevolmente, attratto dalla popolraità che gl iha consegnato il suo ingresso nel mondo del calcio. Lui è la prima vittima di se stesso: la sua fiumosa e fumosa verbosità da Ventennio mette in secondo piano i meriti del Lotito Presidente della Lazio, indubbiamente enormi per oculatezza economica e, perchè no, sapienza tecnica. Insomma è Lotito che si mangia... Lotito. La cosa dispiace molto perchè di riflesso e danneggiata l'immagine della Lazio, per tradizione sobria e romantica. Il nostro Presidente faccia un passo indietro: non si accorge che la coda di pavone lo fa inciampare e rovinare a terra.   

Camouflage

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #12 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:40:41 »
ci vuole poco a evitare le cojonelle: basta parlare in italiano e rifiutare certe lusinghe, invece al presidente il giochetto piace. Il contenuto dell'intervista, come spesso accade, c'entra poco con i titoli, ma è ordinaria amministrazione. A rispondere con una battuta a certe domande si rischia di dire banalità da bar e da uomo qualunque, tali e quali a quelle che si sentono dire spesso a Berlusconi, Calderoli, Brunetta e company e nelle quali sembra particolarmente versato anche il giovane Renzi. Aggiungendo Lotito il risultato cambia di poco, se poi il Nostro pensa di poter gestire la cosa pubblica come ha gestito la Lazio, allora siamo al delirio. Ma qui mi sembra soltanto che ci sia qualcuno che fatica a rimanere ancorato con i piedi per terra, e qualche giornalista che con questo materiale fa un po' di colore. Fuffa, insomma.

bak

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #13 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:44:15 »
Dio ce ne scansi e liberi. Il tipico magliaro romano

Giglic

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #14 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 10:45:37 »
ci vuole poco a evitare le cojonelle: basta parlare in italiano e rifiutare certe lusinghe, invece al presidente il giochetto piace. Il contenuto dell'intervista, come spesso accade, c'entra poco con i titoli, ma è ordinaria amministrazione. A rispondere con una battuta a certe domande si rischia di dire banalità da bar e da uomo qualunque, tali e quali a quelle che si sentono dire spesso a Berlusconi, Calderoli, Brunetta e company e nelle quali sembra particolarmente versato anche il giovane Renzi. Aggiungendo Lotito il risultato cambia di poco, se poi il Nostro pensa di poter gestire la cosa pubblica come ha gestito la Lazio, allora siamo al delirio. Ma qui mi sembra soltanto che ci sia qualcuno che fatica a rimanere ancorato con i piedi per terra, e qualche giornalista che con questo materiale fa un po' di colore. Fuffa, insomma.

Perfetto.

POMATA

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #15 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 11:52:33 »
Io lo voto ;D

Offline NoSurrender

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #16 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 12:07:45 »
L'egocentrico e rigido (mentalmente) Lotito non si sta accorgendo che, a livello comunicativo, sta facendo la figura del cogl.ione. Il Sistema mediatico lo ha prima inghiottito e poi risputato, confenzionadogli un personaggio secondario di un film di Alberto Sordi:  il romano sguaiato, populista, arruffone. Chiaramente Lotito si presta al gioco, più o meno inconsapevolmente, attratto dalla popolraità che gl iha consegnato il suo ingresso nel mondo del calcio. Lui è la prima vittima di se stesso: la sua fiumosa e fumosa verbosità da Ventennio mette in secondo piano i meriti del Lotito Presidente della Lazio, indubbiamente enormi per oculatezza economica e, perchè no, sapienza tecnica. Insomma è Lotito che si mangia... Lotito. La cosa dispiace molto perchè di riflesso e danneggiata l'immagine della Lazio, per tradizione sobria e romantica. Il nostro Presidente faccia un passo indietro: non si accorge che la coda di pavone lo fa inciampare e rovinare a terra.

Quoto tutto, soprattutto ciò che ho evidenziato in grassetto.

ci vuole poco a evitare le cojonelle: basta parlare in italiano e rifiutare certe lusinghe, invece al presidente il giochetto piace. Il contenuto dell'intervista, come spesso accade, c'entra poco con i titoli, ma è ordinaria amministrazione. A rispondere con una battuta a certe domande si rischia di dire banalità da bar e da uomo qualunque, tali e quali a quelle che si sentono dire spesso a Berlusconi, Calderoli, Brunetta e company e nelle quali sembra particolarmente versato anche il giovane Renzi. Aggiungendo Lotito il risultato cambia di poco, se poi il Nostro pensa di poter gestire la cosa pubblica come ha gestito la Lazio, allora siamo al delirio. Ma qui mi sembra soltanto che ci sia qualcuno che fatica a rimanere ancorato con i piedi per terra, e qualche giornalista che con questo materiale fa un po' di colore. Fuffa, insomma.

Vero, fa colore, ma fa anche male alla Lazio.
Perchè un Presidente ridicolizzato non contribuisce a quello che dicevamo in altro topic, vale a dire cosa manca alla Lazio per vincere lo scudetto. Un Presidente ridotto a macchietta, anche se universalmente riconosciuto come bravo nel far quadrare i conti, toglie credibilità all'ambiente tutto.
Non va bene, così.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline MagoMerlino

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Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #17 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 12:12:05 »
L'egocentrico e rigido (mentalmente) Lotito non si sta accorgendo che, a livello comunicativo, sta facendo la figura del cogl.ione. Il Sistema mediatico lo ha prima inghiottito e poi risputato, confenzionadogli un personaggio secondario di un film di Alberto Sordi:  il romano sguaiato, populista, arruffone. Chiaramente Lotito si presta al gioco, più o meno inconsapevolmente, attratto dalla popolraità che gl iha consegnato il suo ingresso nel mondo del calcio. Lui è la prima vittima di se stesso: la sua fiumosa e fumosa verbosità da Ventennio mette in secondo piano i meriti del Lotito Presidente della Lazio, indubbiamente enormi per oculatezza economica e, perchè no, sapienza tecnica. Insomma è Lotito che si mangia... Lotito. La cosa dispiace molto perchè di riflesso e danneggiata l'immagine della Lazio, per tradizione sobria e romantica. Il nostro Presidente faccia un passo indietro: non si accorge che la coda di pavone lo fa inciampare e rovinare a terra.
Come non quotarti ed essere completamente d'accordo?


Io lo voto ;D
E vorrei pure vedè che non lo facessi.... "lui" confida e ci tiene ai vostri voti Sempre che ripristinino le preferenze in tempo per le prossime elezioni
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

POMATA

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #18 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 12:29:32 »
E pure zaradona, tiè :)

CiPpi

Re:"Qui ci vuole il governo Lotito, sono pronto"
« Risposta #19 : Mercoledì 9 Novembre 2011, 12:40:43 »
da su, ci si puo' sempre riconsolare con la chiosa dell'articolo di qualche giorno di un collega di Pagani

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/29/lotito-che-non-deve-chiedere-mai/167130/
Citazione
Lotito che non deve chiedere mai
“Mo’ questo me lo cucino io”. Così parlò Claudio Lotito, noto intellettuale del Ventunesimo secolo, insultando e minacciando Alberto Abbate (collaboratore di Repubblica) durante la conferenza stampa di giovedì a Formello. Il presidente della Lazio ha anche aggiunto “pubblicista di m…”, giusto per sottolineare quanto conosca lo statuto dell’Albo dei giornalisti, e “analfabeta”: una carezza, perché farsi dire analfabeta da Lotito è un po ’ come sentirsi dare del “latitante” da Lavitola.

L’aggressione ad Abbate, con tanto di allontanamento per mano solerte dei soliti sgherri, è stato dai più derubricato come fatto marginale. Come ennesima smargiassata di un figuro così sopra le righe da risultare buffo. Quindi innocuo. In realtà Lotito appartiene alla categoria – tutt’altro che disinnescata – dei potenti caricaturali.

Quelli che rendono agiografici gli sketch in cui i comici tentano di sfotterli. Ignazio La Russa non è sbeffeggiato da Fiorello, bensì innalzato. Così Maurizio Gasparri da Neri Marcorè, così Lotito da Max Giusti. La risata non li seppellisce: li nobilita. Qualsiasi finzione è migliore del (loro) reale.

Due giorni fa Lotito è sbottato perché il giornalista ha osato chiedere lumi su una voce del bilancio societario. La motivazione è sintomatica: la disabitudine alla domanda scomoda, o anche solo decente, è tale per cui qualsiasi ducetto si stranisce al punto da inalberarsi. Legittimato a farlo. Come la stroncatura per l’artista: ce ne sono così poche che basta andare appena controvento per passare da terroristi.

Qui risiede la colpa di un giornalismo sistematicamente additato da Lotito come foriero di polemiche, e che invece legittima – celebrandolo – il capetto laziale. Verosimile che, durante la conferenza, in pochi abbiano difeso Abbate. O comunque non siano stati particolarmente infastiditi dall’atteggiamento di Lotito. Del resto, prima di Calciopoli (e alcuni anche dopo), gran parte del giornalismo calcistico riveriva Luciano Moggi con tanto di standing ovation quando entrava in sala stampa. Reputando giustizialisti – e dunque criminali – coloro che scorgevano in Lucky Luciano l’emblema evidente di un sistema purulento.

Ora tocca a Lotito. Che non è Moggi, non avendone il carisma malsano e il potere tentacolare, ma che appartiene piuttosto alla categoria dei Don Chisciotte inverosimili: coloro che sbandierano di voler combattere i sistemi forti ben sapendo di essere un sistema forte (Lotito non è uomo da combattere se stesso: se solo ci provasse, non si troverebbe e non saprebbe chi colpire).

Esprimere solidarietà ad Abbate è il minimo. Ma non basta. Occorrerebbe forse relegare i Lotito al rango che meritano: quello di Stracquadanio del calcio, di prepotenti sghembi, di energumeni linguistici (fisicamente non possono permetterselo). Di pupazzetti Muppets così poco avvenenti da essere stati scartati prima della messa in onda. Lotito può essere Lotito perché quasi tutti i giornalisti che lo intervistano sono come Alessandro Alciato, il bordocampista Sky che si fece placidamente umiliare da Adriano Galliani per una questione da nulla (sulla quale, per la cronaca, aveva ragione Alciato). Basterebbe un minimo di decenza, di spina dorsale, di schiena dritta. E di buon senso.

Lotito, latinista aduso alle lingue antiche come Kojak al pettine, suole esprimersi così: “Io stabilisco un indirizzo: il metodo è la sinestesia”. Oppure: “Sono come Gesù che ha cacciato i mercanti dal tempio”. O ancora: “Bisogna dare giudizi alla fine, non nella fase endoprocedimentale”. O infine: “Io sono per un calcio moralizzato e didascalico”. Questo paese sta già provando da tempo immemore a convincersi che Berlusconi è veramente il presidente del Consiglio: arrivare a ritenere credibile persino il sinestetico Lotito sarebbe troppo.