Autore Topic: 4 Novembre  (Letto 1162 volte)

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Giglic

4 Novembre
« : Venerdì 4 Novembre 2011, 07:22:51 »
Per ricordare i morti insensati di una guerra vinta per consunzione dell'avversario: guerra vinta "a nostra insaputa", tanto che Diaz, quando gli dissero che i plenipotenziari austriaci lo aspettavano a Vittorio Veneto per l'armistizio, consultò la mappa togliendosi gli occhiali da miope per vederla da vicino, e chiese a Badoglio, suo vice "Nè, ma stu Vittorio Veneto, a'ro cazz' sta?"

Guerra che gli italiani non volevano, e che fu imposta da una minoranza che però aveva dalla sua un personaggio importante: quel Vittorio Emanuele III che ha causato la rovina dell'Italia per difendere, inutilmente, una dinastia. Ah. per tre settimane, nel "Maggio Radioso", eravano alleati con emtrambe le parti in guerra. Con la Triplice formalmente (ed eravamo giustamente neutrali, visto che gli aggressori erano loro) e con l'Intesa segretamente (accordo sottoscritto dal Re: a questo punto cancellare quell'accordo, che ovviamente i tedeschi e gli austriaci conoscevano, voleva dire abdicazione: cosa che per il piccolo, non solo di statura, Re era impensabile. E dire che in cambio della neutralità esplicita (ossia nel non aprire un terzo fronte guerra) Austria e Germania ci avrebbero dato.... Trento e Trieste. Che del resto, in quanto di maggioranza italiana, sarebbero finite inevitabilmente a noi con il disfacimento del millenario Impero Absburgico.

Che il nazionalismo folle del "marciare non marcire" e dalle pose retoriche e demenziali Dannunziane abbia poi creato il ventennio peggiore - anche se di poco - della storia italiana credo nessuno possa metterlo in dubbio.

mrmoto

Re:4 Novembre
« Risposta #1 : Venerdì 4 Novembre 2011, 08:47:57 »
Non smetterò mai di chiedermi che Italia diversa ci sarebbe stata se non fosse nato Gaetano Brescia (tra l'altro nato il giorno prima di Vittorio Emanuele III).

Giglic

4 Novembre
« Risposta #2 : Venerdì 4 Novembre 2011, 09:13:57 »
Non molto diversa, mrmoto. Umberto I non era molto meglio del figlio

BobCouto

Re:4 Novembre
« Risposta #3 : Venerdì 4 Novembre 2011, 09:36:13 »
Credo che, Vittorio Emanuele III o no, i profondi mutamenti dell'Europa introdotti dal progresso e dalla nascita della civiltà industriale, avrebbero portato in ogni caso a un nostro coinvolgimento nell'inevitabile conflitto. E credo che la svolta autoritaria del dopoguerra, Mussolini o no, sarebbe stata difficilmente evitabile.

In tutto questo, naturalmente, ci distinguemmo per la solita grottesca faciloneria (pochi conoscono la faccenda della contemporanea esistenza di due trattati, come giustamente ricordato da Giglic). In effetti, il Governo diede luogo a un vero e proprio colpo di Stato.

La storia del 15/18 ci è spesso stata raccontata come vicenda di eroi, conclusasi con la Vittoria che fino a qualche anno fa si celebrava. Invece fu un orrendo massacro, per certi versi più atroce della II guerra mondiale, in cui furono gettate le basi per il ventennio e per la guerra successiva. Tutto questo per prendere due pezzi di terra in cui di italiano c'è molto poco, fatta eccezione per il Trentino.

Giglic

Re:4 Novembre
« Risposta #4 : Venerdì 4 Novembre 2011, 10:09:16 »
Credo che, Vittorio Emanuele III o no, i profondi mutamenti dell'Europa introdotti dal progresso e dalla nascita della civiltà industriale, avrebbero portato in ogni caso a un nostro coinvolgimento nell'inevitabile conflitto. E credo che la svolta autoritaria del dopoguerra, Mussolini o no, sarebbe stata difficilmente evitabile.

In tutto questo, naturalmente, ci distinguemmo per la solita grottesca faciloneria (pochi conoscono la faccenda della contemporanea esistenza di due trattati, come giustamente ricordato da Giglic). In effetti, il Governo diede luogo a un vero e proprio colpo di Stato.

La storia del 15/18 ci è spesso stata raccontata come vicenda di eroi, conclusasi con la Vittoria che fino a qualche anno fa si celebrava. Invece fu un orrendo massacro, per certi versi più atroce della II guerra mondiale, in cui furono gettate le basi per il ventennio e per la guerra successiva. Tutto questo per prendere due pezzi di terra in cui di italiano c'è molto poco, fatta eccezione per il Trentino.

E' stata, la I guerra mondiale, per certi versi l'inizio della fine dell'Europa come figura egemone nel contesto mondiale. Quello che i neutralisti - i cui capofila erano Giolitti tra i notabili, e Turati e Lazzari tra i socialisti, una volta tanto concordi tra riformisti e massimalisti - sostenevano era che non eravano pronti per una guerra sanguinosa, visto lo stato dell'esercito "testato" nella guerra di Libia e che, una volta riconosciuta la nostra neutralità, entrare in un conflitto che non ci interessava (solo Trento poteva dirsi veramente italiana, Trieste è sempre stata cosmopolita, ed il Sud Tirolo addirittura era Absburgico da 700 anni) solo perchè, per dirla con Pascoli "La grande Proletaria era tornata" era una follia. Ad Inglesi e Francesi interessava solo l'apertura di un altro fronte (tanto e vero che gli accordi di Londra fatti da Sonnino in accordo col re riconoscevano all'Italia territori irrealistici quali la Dalmazia e le colonie tedesche in Africa), e gli austriaci erano - giustamente, dico io - furiosi per il nostro voltafaccia. La guerra fu una carneficina, inziata con concetti medievali da Cadorna, figlio del Cadorna di Porta Pia non dando alle truppe neanche le cesoie per tagliare i fili spinati e basandosi solo ed esclusivamente sulla guerra di posizione e del muro contro muro, oltre all'obbedienza cieca ed assoluta ottenuta anche attraverso decimazioni di interi reparti "disfattisti". La presa del monte Baldo fu fatta con i Carabinieri alle spalle delle truppe che uccidevano chi arretrava - ed infatti fu perso subito dopo - e ci furono 14 battaglie per prendere l'Isonzo e Gorizia in due anni e mezzo, vanificate da quel genio di Rommel che, semplice capitano, disfece il nostro fronte con una singola battaglia, quella di Caporetto. Oltre mezzo milione di morti in tre anni per conquistare qualcosa che sarebbe diventato nostro in ogni caso, a parte Bolzano ed il sud tirolo, dato a noi per una questione di "confini naturali" (il Brennero) completamente antistorica. Atti eroici ce ne furono, e tanti (Cesare Battisti, quello vero, su tutti), e soprattutto la guerra funzionò da collante per la nazione. Ma per il resto - soprattutto per le sue conseguenze - fu un disastro.

Insomma, io non sono convinto, a differenza di BobC, che fosse inevitabile il conflitto per noi. Credo più nell'inevitabilità della svolta autoritaria, data soprattutto dal fatto che la generazione dei Giolitti e dei Sonnino non ne aveva pronta una di ricambio (ed infatti, morto il puzzone, ci siamo dovuti affidare ad un austriaco come Degasperi, ad un "apolide" come Togliatti ed ai pochi residuati del notabilato prefascista come De Nicola, Sforza, Nitti etc.)

Ah, un'ultima cosa: la figura che abbiamo fatto alla conferenza di pace di Versailles è stata forse ancora peggiore di quella fatta in guerra.


(PS mr, il nome dell'anarchico era Bresci, era toscano se non ricordo male e non era nato il giorno prima di VEIII, ma solo nello stesso mese. La data fu spostata per guel gusto del sensazionalismo che fino a Vespa ha ammorbato le nostre cronache. In proposito esiste un bellissimo racconto di Gino e Michele su un fantomatico nipote di Bresci, insegnante di italiano a Milano in Viale Lombardia)

Camouflage

Re:4 Novembre
« Risposta #5 : Venerdì 4 Novembre 2011, 10:16:21 »
è stata la guerra più spaventosamente inumana, al di là delle questioni riguardanti l'Italia.
Una generazione intera di giovani falciati, in tutta Europa.

Offline Breizh

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Re:4 Novembre
« Risposta #6 : Venerdì 4 Novembre 2011, 10:34:24 »
Quella che la scuola ci presentava come un'epopea di quasi leggendario valore si rivelava poi per quello che era stato realmente nei romanzi e nei racconti di chi l'aveva vissuta.
Come avete già scritto, una carneficina scientificamente organizzata con il meglio che la tecnica del periodo potesse mettere a disposizione dei boia. E una generazione praticamente spazzata via fra morti, storpi, mutilati e psichicamente segnati.

Uno dei miei nonni combatté sul Carso e riuscì a tornare, quasi sano; ma le lettere per mia nonna, che mia madre conserva ancora gelosamente, non riflettono che dolore, angoscia e il fatalismo di chi sa che ogni parola, ogni lettera, ogni giornata può essere l'ultima.

Giglic

Re:4 Novembre
« Risposta #7 : Venerdì 4 Novembre 2011, 10:47:20 »
Consigli di lettura:

Un Anno Sull'Altipiano - Emilio Lussu - Einaudi (non riesco a postare l'immagine)

Niente di nuovo sul fronte occidentale - Erich Maria Remarque - Mondadori

Caporetto - Mario Silvestri - Rizzoli

Oltre, ovviamente all'intramontabile Montanelli.

Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:4 Novembre
« Risposta #8 : Venerdì 4 Novembre 2011, 12:28:34 »
Nella mia breve esperienza universitaria, ricordo con piacere il corso di storia "immaginario del soldato italiano durante la prima guerra mondiale".
Cose atroci.
Battaglie inutili per prendere posizioni inutili (Bainsizza); disfatta di Caporetto, successione di Cadorna, ed infine presa del Piave con conseguente vittoria.
La propaganda, che varia dopo Caporetto. Ineguatezza dei mezzi dell'esercito e del "manico".
Il coraggio, la paura, la pietà dei soldati.

Fu forse la prima guerra "moderna", ma, in determinate situazioni, combattuta come nel medioevo, con mazze ferrate, sciabole ecc. L'utilizzo dei gas (l'iprite che prende il nome dalla città di Ypres..), le lugubri immagini delle maschere anti gas.
La "ricercatezza tecnologica delle armi..
Mi è capitato di andare spesso in musei, in veneto, trentino e friuli, (ho fatto l'alpino) dove sono raccolti reperti, armi divise...mi affascinano, ma ogni volta è un pugno allo stomaco. Le tricee (ho visitato il monte grappa), immaginare la vita atroce passata nel fango, freddo, malattie ecc.
E' stata l'ultima guerra, dove il numero dei  morti tra i soldati, è stato maggiore rispetto alla società civile.

Riguardo la filmografia, consiglio UOMINI CONTRO. (Altro discreto pugno nello stomaco)


Offline BobLovati

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Re:4 Novembre
« Risposta #9 : Venerdì 4 Novembre 2011, 12:41:07 »
è stata la guerra più spaventosamente inumana, al di là delle questioni riguardanti l'Italia.
Una generazione intera di giovani falciati, in tutta Europa.

... e quella che poi ( detto da me, assolutamente incompetente in materia ) diede origine alle manie di rivincita di qualche pazzo in nome di una superiorità di razza; e c´è ancora qualche idiota che crede doverne celebrare le gesta. Incomprensibile moralmente, almeno per me.
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline DinoRaggio

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Re:4 Novembre
« Risposta #10 : Venerdì 4 Novembre 2011, 13:00:40 »
Bel topic storico :)

In realtà, i segnali di guerra in quel 1914 c'erano tutti. I nazionalismi erano probabilmente al loro zenit storico, e più volte, negli anni precendenti, c'erano state guerre locali più o meno cruente (basti ricordare la guerra russo-giapponese di qualche anno prima). Nel 1912, poi, ci fu la cosiddetta guerra balcanica, in ultima analisi primum mobile della grande guerra, quando alcuni stati attaccarono l'Impero Turco, già indebolito dalla guerra di Libia. Ne uscirono ingrandite e potenziate soprattutto Grecia e Serbia, alterando in questo modo lo statu quo di equilibrio fra le due grandi potenze dell'area, l'Impero Asburgico e quello dello Zar.

L'alleanza dell'Italia, per quanto possa sembrare strana, con l'Austria-Ungheria e la Germania, si spiega con la situazione contingente in quel periodo, in cui la nemica era la Francia, per via della questione romana prima e della Tunisia dopo. Era la Germania la nostra alleata principale, e quella che ci aveva permesso di conquistare Roma.

Poi, vabbe', ci furono trattati più o meno segreti con tutt'e due le parti per intervenire in guerra o restarne fuori. Concordo con l'ottimo Giglic sulla Grande Guerra come fine dell'egemonia europea. A Versailles il vero protagonista fu Wilson ed il suo idealismo.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Camouflage

Re:4 Novembre
« Risposta #11 : Venerdì 4 Novembre 2011, 14:00:07 »
mio nonno era stato ferito a un braccio ma non ne parlava mai, ho riletto di recente il suo foglio matricolare e dallo stato di servizio risultavano cose fantastiche di cui non aveva mai parlato: un encomio, un periodo trascorso dopo la fine della guerra a Treviso a fare il maestro elementare (era autodidatta! Ma na gran capoccia), un altro periodo passato a Palermo a lavorare all'ospedale. E' tornato a casa all'Amatrice due anni dopo la fine della guerra (era del 96)

Offline benvolio

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Re:4 Novembre
« Risposta #12 : Venerdì 4 Novembre 2011, 19:16:26 »
Complimenti a Giglic per il bel topic e per la trattazione, inclusa la rievocazione (mistificata a piu' non posso) della doppia alleanza. Belli i libri ed i film citati; la grande guerra fu lo scoperchiamento dell'inferno e lo sventramento dell'Europa che avrebbe potuto essere (e non fu mai, ne' mai sara' credo, a questo punto). Ho avuto modo anche io di raccogliere la testimonianza degli anziani, a partire da mio nonno alpino che durante la ritirata (chiamiamola cosi') di Caporetto fece diversi chilometri circa portandosi sulle spalle il capitano ferito. Il Carso invece cona la tragedia delle trincee (Uomini contro) me lo racconto' un vecchietto che diceva che l'unica cosa che lo teneva in vita e non lo faceva impazzire erano le canzoni che lui intonava, traendole da un libricino che mi mostro', e che risuonavano nel silenzio spettrale che separava un assalto alla baionetta dall'altro.

Giglic

4 Novembre
« Risposta #13 : Venerdì 4 Novembre 2011, 19:19:22 »
Scusa benvolio, ho capito sicuramente male io, ma mica stai dicendo che ho mistificato il racconto della doppia alleanza? :-)

Offline benvolio

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Re:4 Novembre
« Risposta #14 : Venerdì 4 Novembre 2011, 19:21:38 »
Scusa tu Giglic, mi sono espresso male: a mistificarlo sono stati molti libri di scuola e di storia. Scusa ancora...;)

Giglic

4 Novembre
« Risposta #15 : Venerdì 4 Novembre 2011, 19:25:12 »
Scusa tu Giglic, mi sono espresso male: a mistificarlo sono stati molti libri di scuola e di storia. Scusa ancora...;)

Tutto ok :-) ero certo di aver capito male ;-)

Offline Clazia

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Re:4 Novembre
« Risposta #16 : Sabato 5 Novembre 2011, 01:19:36 »
bel topic, apritene più spesso di questo genere.

tempo fa in un cassettone trovammo una polizza, di quelle che facevano i soldati, prima di partire per il fronte, in favore di familiari, era del mio prozio in favore della sorella (mia nonna). Cosa tenerissima.
ah, nel cassettone c'erano anche decorazioni ed attestati vari meritati sul campo (si dice così, vero?) di questo zio; credo di averle portate qui a Roma, mi è venuta la curiosità, domani le cerco.
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.