Autore Topic: Inutile che vi scandalizziate  (Letto 6047 volte)

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Bill Kelso

Inutile che vi scandalizziate
« : Martedì 4 Maggio 2010, 11:18:09 »

Rubo per un attimo il lavoro al nostro amico oizaL e vi posto un articolo scritto da Luigi Salomone per Il Tempo, articolo che secondo me merita qualche riflessione.
Con calma e pacatezza, evitando slogan, parliamone.




Perbenisti, moralisti e politici, sempre loro. I primi scoprono che il calcio è malato, i secondi che il pallone non è più uno sport, i terzi si mettono la sciarpa di ordinanza al collo e per una manciata di voti accusano il mondo Lazio. D'accordo, la partita di domenica non sarà riproposta nelle scuole giovanili come raro esempio di sportività: ma da qui a creare un caso nazionale ce ne passa. Se le famiglie non arrivano a fine mese chissenefrega, se però accade qualcosa che fermi l'inesorabile campagna mediatica giallorossa, allora scoppia il caos. I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di contestare, come hanno fatto per tutta la stagione, di sostenere la squadra, di essere felici se perde perché si evita una vittoria altrui. De Coubertin è morto e sepolto, basta andare a seguire una partita di ragazzini per capire che o si cambia la cultura del calcio oppure sono tutte parole vuote. Dunque, nessuno si azzardi a discutere l'ansia, l'amarezza, la rabbia dei laziali che sono rimasti a casa (lo stadio presentava larghi vuoti) o hanno scelto di andare allo stadio per «vendicare» l'umiliazione del derby. Fa parte del gioco, è già successo in passato vedere illustri tifosi giallorossi con la maglia del Milan addosso quando la Lazio perse uno scudetto all'ultima giornata. Eppure nessuno si era preoccupato dei valori dello sport o di fermare l'ondata nordista che domina l'albo d'oro tricolore della serie A.

Tant'è, se viene fatta da una parte è goliardia, se tocca all'altra è solo una brutta pagina di faziosità. E così da sempre e allora se, per una notte i tifosi dell'Olimpico hanno scelto i colori nerazzurri, non c'è da scandalizzarsi più di tanto. Oltretutto le tifoserie di Lazio e Inter sono gemellate da vent'anni, un'amicizia storica su basi solide che neppure una finale di coppa Uefa persa dai biancocelesti proprio contro i nerazzurri oppure uno scudetto andato in fumo, quello del 5 maggio del 2002, sono riusciti a scalfire. E dire, invece, che tra le due società non corre buon sangue come testimoniano le vicende di Pandev e Ledesma, solo per citare gli ultimi controversi casi di mercato. Se poi vogliamo parlare della squadra, allora di partite come quella di domenica se ne trovano a centinaia negli annali del calcio.

Le motivazioni di taluni che prendono il sopravvento sull'appagamento degli altri: tutto qui, nessun biscotto, nessun illecito. Ce ne sono state anche in questo campionato e pure domenica scorsa di sfide dove ci si accontenta o si lascia campo aperto all'avversario con più voglia di vincere. Eppure sembra che il mondo degli onesti si sia accorto solo ora di tutto quello che accade nel circo dorato del pallone (Danimarca-Svezia costò all'Italia l'eliminazione dagli Europei 2004: eppure nel nord Europa c'è un'ottima cultura sportiva). Poi si può discutere la campagna d'odio che ha portato negli ultimi anni il presidente di una squadra di Roma a sperare nel fallimento economico dell'altro, il capitano dello stesso club a festeggiare la retrocessione dei dirimpettai cittadini, il capitano-futuro della stessa a irridere i tifosi avversari annunciando in televisione che aveva passato un pomeriggio a gioire perché la Lazio era terz'ultima due mesi fa e quindi candidata alla retrocessione. Ecco perché è tutto sbagliato, anche l'odio che si respira ormai in questa città. Ma non solo da una parte. Quindi o si resetta il cervello di tutti, oppure si finirà di perdere l'ennesima buona occasione per non fare prevalere il tifoso che è dentro ognuno di noi.

Luigi Salomone

RobCouto

Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #1 : Martedì 4 Maggio 2010, 11:25:06 »
Gli scandalizzati a gettone lasciano il tempo che trovano, su questo penso non ci sia divergenza alcuna. Foschi, Cento e compagnia stanno solo facendo populismo da quattro soldi a costo zero. Ma la questione chiave, come detto, è ben altra.


Offline cuchillo

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #2 : Martedì 4 Maggio 2010, 11:26:10 »
Ineccepibile.

Del resto, quando Salomone non è obnubilato da certune minchiate, è anche piacevole leggerlo.
E secondo me, tecnicamente, nel giudizio dei giocatori, è anche competente.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline gazzaladra

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #3 : Martedì 4 Maggio 2010, 13:42:56 »
Rubo per un attimo il lavoro al nostro amico oizaL e vi posto un articolo scritto da Luigi Salomone per Il Tempo, articolo che secondo me merita qualche riflessione.
Con calma e pacatezza, evitando slogan, parliamone.




Perbenisti, moralisti e politici, sempre loro. I primi scoprono che il calcio è malato, i secondi che il pallone non è più uno sport, i terzi si mettono la sciarpa di ordinanza al collo e per una manciata di voti accusano il mondo Lazio. D'accordo, la partita di domenica non sarà riproposta nelle scuole giovanili come raro esempio di sportività: ma da qui a creare un caso nazionale ce ne passa. Se le famiglie non arrivano a fine mese chissenefrega, se però accade qualcosa che fermi l'inesorabile campagna mediatica giallorossa, allora scoppia il caos. I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di contestare, come hanno fatto per tutta la stagione, di sostenere la squadra, di essere felici se perde perché si evita una vittoria altrui. De Coubertin è morto e sepolto, basta andare a seguire una partita di ragazzini per capire che o si cambia la cultura del calcio oppure sono tutte parole vuote. Dunque, nessuno si azzardi a discutere l'ansia, l'amarezza, la rabbia dei laziali che sono rimasti a casa (lo stadio presentava larghi vuoti) o hanno scelto di andare allo stadio per «vendicare» l'umiliazione del derby. Fa parte del gioco, è già successo in passato vedere illustri tifosi giallorossi con la maglia del Milan addosso quando la Lazio perse uno scudetto all'ultima giornata. Eppure nessuno si era preoccupato dei valori dello sport o di fermare l'ondata nordista che domina l'albo d'oro tricolore della serie A.

Tant'è, se viene fatta da una parte è goliardia, se tocca all'altra è solo una brutta pagina di faziosità. E così da sempre e allora se, per una notte i tifosi dell'Olimpico hanno scelto i colori nerazzurri, non c'è da scandalizzarsi più di tanto. Oltretutto le tifoserie di Lazio e Inter sono gemellate da vent'anni, un'amicizia storica su basi solide che neppure una finale di coppa Uefa persa dai biancocelesti proprio contro i nerazzurri oppure uno scudetto andato in fumo, quello del 5 maggio del 2002, sono riusciti a scalfire. E dire, invece, che tra le due società non corre buon sangue come testimoniano le vicende di Pandev e Ledesma, solo per citare gli ultimi controversi casi di mercato. Se poi vogliamo parlare della squadra, allora di partite come quella di domenica se ne trovano a centinaia negli annali del calcio.

Le motivazioni di taluni che prendono il sopravvento sull'appagamento degli altri: tutto qui, nessun biscotto, nessun illecito. Ce ne sono state anche in questo campionato e pure domenica scorsa di sfide dove ci si accontenta o si lascia campo aperto all'avversario con più voglia di vincere. Eppure sembra che il mondo degli onesti si sia accorto solo ora di tutto quello che accade nel circo dorato del pallone (Danimarca-Svezia costò all'Italia l'eliminazione dagli Europei 2004: eppure nel nord Europa c'è un'ottima cultura sportiva). Poi si può discutere la campagna d'odio che ha portato negli ultimi anni il presidente di una squadra di Roma a sperare nel fallimento economico dell'altro, il capitano dello stesso club a festeggiare la retrocessione dei dirimpettai cittadini, il capitano-futuro della stessa a irridere i tifosi avversari annunciando in televisione che aveva passato un pomeriggio a gioire perché la Lazio era terz'ultima due mesi fa e quindi candidata alla retrocessione. Ecco perché è tutto sbagliato, anche l'odio che si respira ormai in questa città. Ma non solo da una parte. Quindi o si resetta il cervello di tutti, oppure si finirà di perdere l'ennesima buona occasione per non fare prevalere il tifoso che è dentro ognuno di noi.

Luigi Salomone


guarderò il dito invece della luna....ma c'e' una immensa ipocrita inesattezza di forma che non si vuole raccontare perchè fa comodo.
il gemellaggio non è tra le 2 tifoserie (io so gemellato co tutti a sto punto).
è tra le frange estreme del tifo.
per motivi che vanno ben oltre il giuoco del calcio.
il gemellaggio è politico.
punto.
si facesse chiarezza una buona volta.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

TD

Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #4 : Martedì 4 Maggio 2010, 13:46:03 »
Io me sò sfrangiato i coglioni davvero: ogni volta che uno fa un millimetro di distinguo etico-sportivo finisce automaticamente iscritto ai moralisti.
E annatevene un po' affanculo, simpaticamente, pacatamente e serenamente. Moralisti sarete voi.
Il resto del pezzo di Salomone è da sottoscrivere. Tranne che per l'esultanza ai gol subiti e i cori contro i propri giocatori e la propria squadra.

Offline SAV

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #5 : Martedì 4 Maggio 2010, 14:01:46 »
Ottimo articolo di Salomone.
Bravo Luigi!

Qualcuno sa se ha scritto qualcosa anche Cerracchio che, un tempo, era di gran lunga la firma laziale che preferivo?

Offline benvolio

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #6 : Martedì 4 Maggio 2010, 14:08:43 »
Mi iscrivo al partito dei "moralisti" di TD e mentre 'sto partito dà atto a Salomone che il can can  mediatico e politico sulla faccenda e' men che ridicolo e cencioso, sto partito senza ansia aspetta (e spera) che qualcuno capisca la distinzione etico - sportiva che sta mettendo sul tavolo. Che poi, in altre parole, sarebbe chiedere una valutazione sulle gesta dei tifosi di domenica sera.
Una valutazione che non arrivera' mai me sa'...o sbaglio?

Offline SAV

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #7 : Martedì 4 Maggio 2010, 14:18:09 »
Mi iscrivo al partito dei "moralisti" di TD e mentre 'sto partito dà atto a Salomone che il can can  mediatico e politico sulla faccenda e' men che ridicolo e cencioso, sto partito senza ansia aspetta (e spera) che qualcuno capisca la distinzione etico - sportiva che sta mettendo sul tavolo. Che poi, in altre parole, sarebbe chiedere una valutazione sulle gesta dei tifosi di domenica sera.
Una valutazione che non arrivera' mai me sa'...o sbaglio?

Non faccio parte del partito dei "moralisti", ma a me non sono piaciuti i fischi alla Lazio mentre attaccava.
L'esultanza dei tifosi invece non può essere controllata.  Sperando anch'io nel gol dell'Inter, se fossi stato allo stadio, forse avrei moderatamente festeggiato anch'io.
Trovo invece divertente lo striscione "oh noooo"... :D

Offline cartesio

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #8 : Martedì 4 Maggio 2010, 14:38:58 »
Ma tutta questa cultura sportiva del mondo anglosassone, esiste realmente?

Non sono loro ad aver inventato i play-off e i play-out?  Gente realista e pratica.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline MagoMerlino

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #9 : Martedì 4 Maggio 2010, 15:44:27 »

Ecco, prezzolati operatori dell'informazione, patetici moralisti d'accatto, ora guardatevi gli spalti dell'Olimpico (di Roma, non di Torino, di ROMA) e se avete coraggio veniteci a dire che quelli che esultano erano tutti juventini di Torino

Questo dimostra che le polemiche che artificiosamente state sostenendo sono inutili esercizi di propaganda perchè alla resa dei conti ecco gli juventini di trigoria festeggiare i gol dei rivali in classifica della Lazio.
Per voi pagliacci mediatici filotrigorioti solo un aggettivo: BUFFONI! e intellettualmente disonesti!
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Offline MagoMerlino

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #10 : Martedì 4 Maggio 2010, 15:46:24 »
e ancora......

Dal Riformista


Il bla bla dei moralisti giallorossi
di Massimiliano Gallo
Eccoli qua, puntuali come l'allergia di primavera. Guidati dal moggiano Giampiero Mughini, l'esercito dei moralisti un tanto al chilo ci ha ammorbato rifilandoci l'ennesima spiega della nostra vita, la lezioncina da imparare a memoria e magari tramandare a figli e nipotini. Non ce l'hanno fatta a stare zitti dopo Lazio-Inter. No, sono saliti sul pulpito e hanno predicato. Il Paese, secondo loro, ne aveva bisogno.

 
«Pagina di vergogna», ha detto Maurizio Gasparri. «Uno spot contro il calcio», si è indignato Daniele Capezzone che secondo noi nemmeno conosce la regola del fuorigioco. «Campionato falsato», si è adirato Fabrizio Cicchitto. «Sconfitta dello sport», ha aggiunto tal Marco Martinelli, sempre del Pdl (a proposito, ma i laziali non erano di destra?). «Incommentabile» ha dichiarato Paolo Cento, detto “er piotta”, presidente del Club Roma Montecitorio pur non essendo più parlamentare. E, ancora, il senatore del Pd Raffaele Ranucci, che ha chiesto l'intervento della Federcalcio; il deputato del Pd Roberto Giachetti che ha brillato per originalità citando lo slogan pubblicitario “Ti piace vincere facile?”. E, dulcis in fundo, Antonio Borghesi (Idv) che ha chiesto la ripetizione della partita a porte chiuse. Roba da oggi le comiche.

Peccato che stavolta ai moralisti sia venuto a mancare uno dei loro pezzi forti: il paragone con l'estero, il classico sermoncino sullo stile anglosassone. E già, perché domenica pomeriggio, poche ore prima di Lazio-Inter, uno spettacolo simile è andato in scena ad Anfield Road, tempio del Liverpool, dove il Chelsea di Ancelotti ha passeggiato conquistando i tre punti probabilmente decisivi per vincere lo scudetto ai danni del Manchester United, odiatissimo da quelle parti. Il Chelsea ha vinto addirittura grazie a un retropassaggio di Gerrard, i tifosi del Liverpool sono tornati a casa contenti e Ferguson, allenatore del Manchester, è andato su tutte le furie.


Qualcuno dovrebbe spiegare ai moralisti che il calcio è anche questo. Per fortuna. Campanilismo, passioni, piccole o grandi antisportività. Roma è una città folle e le minacce di morte da parte dei romanisti denunciate da Lotito lo confermerebbero. Per carità, lo spettacolo offerto dalla Lazio sarà stato anche indecente, ma come si sarebbe comportata la Roma a ruoli invertiti? Ve lo diciamo noi. Come si comportò nel 1973, quando fece segnare due gol alla Juventus per non far cucire lo scudetto sulle maglie della Lazio che stava vincendo a Napoli mentre il Milan si scioglieva nella fatal Verona. Così è stato e così sempre sarà. Vivaddio.

Non siamo anti-romanisti, quindici giorni fa abbiamo difeso i pollici all'ingiù di Totti dop il derby. Ma chiediamoci come sarebbe la vita dei laziali se la Roma dovesse vincere lo scudetto. Ve lo diciamo noi, un inferno. Dal primo caffè al bar fino a notte inoltrata con in sottofondo “siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi”. I laziali, domenica sera, hanno agito per legittima difesa. E chi fatica a comprendere, venga a trascorrere una settimana a Roma, ascoltando le radio locali e stando un po' per strada. Cambierebbe subito idea. Domenica è stata una bella serata di calcio di popolo, che almeno per una volta ha battuto il calcio di Sky con quell'insopportabile moralismo di Massimo Mauro che sembrava un chierichetto, come se non avesse giocato a calcio per vent'anni in Italia.

Comunque i moralisti stiano tranquilli, lo scudetto non è ancora assegnato. L'ultima giornata l'Inter andrà a giocare a Siena. E Totti, in maniera sibillina, lo ha già detto: «Confidiamo nella sportività del Siena». Dove per sportività si intende Massimo Mezzaroma, proprietario della società toscana, giallorosso sfegatato nonché figlio di Pietro, ex presidente della Roma. Non a caso, ieri Mezzaroma ha annunciato il premio salvezza per i suoi giocatori nel caso in cui il Siena (già retrocesso) dovesse arrivare terz'ultimo. Pronto, moralisti, ci siete ancora?
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Offline franz_kappa

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #11 : Martedì 4 Maggio 2010, 15:51:27 »
Dal Riformista


Il bla bla dei moralisti giallorossi
di Massimiliano Gallo
Il pezzo ci difende e bene. Peccato per due scivolate. Una grave: l'errore sul risultato di napoli-Lazio del 1973. E una veniale: la panzana (già smentita in questo forum) del premio salvezza al siena.
Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #12 : Martedì 4 Maggio 2010, 15:54:10 »
A uno che scrive "Anfield Road" parlando dello stadio di Liverpool brucerei il tesserino a reti unificate. Ignorante.

Per il resto, vasi a Samo, anzi nel mucchio di ciascuno, per dimostrare chissà cosa.

Nessuno cita Piscedda (i veri laziali vengono fuori solo quando fanno comodo, ah er gross de Piscedda) che ieri, rattristato, parlava di un paese senza più riferimenti morali, da 15 anni a questa parte. Lui che insegna calcio ai giovani. E i conducenti, imbarazzati, hanno mandato la pubblicità.

Ah, qualcuno spieghi anche a 'sto Grillo che i premi-partita sono vietati da anni.

Offline MagoMerlino

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #13 : Martedì 4 Maggio 2010, 16:03:05 »
Ah, qualcuno spieghi anche a 'sto Grillo che i premi-partita sono vietati da anni.
provarlo, invece, a spiegare a 1/2roma che ne ha parlato?

che poi lo vogliano far passare come "premio salvezza" ma sempre legato alla partita con l'Inter che ha stimolato questa uscita pubblica, è solo un misero tentativo di camuffare il messaggio trasversale.
Lui, 1/2roma, fa sapere che, regolatevi....
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Offline Frank 73

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #14 : Martedì 4 Maggio 2010, 16:29:17 »
Tifare contro. Dunque. La prima cosa che mi viene in mente, in tutte le occasioni in cui sono stato allo stadio, è il fischiare la squadra avversaria quanto è in possesso di palla.
Per cui, tifare contro la Lazio, nell'occasione di domenica, con il "chiaro intento di ostacolarne la prestazione", poteva consistere in questa pratica.
Se ne avete la possibilità, guardate (e ascoltate) la registrazione della partita.
La Lazio in possesso di palla non riceve fischi, non è ostacolata dal proprio tifo.

Non li riceve neanche dagli avversari, come di solito invece avviene. Anche gli interisti, in gran numero, rispettano l'ospitante (e ci mancherebbe direte voi...), che poteva giocare nella massima tranquillità.
E senza pressioni, se non quelle delle parole scritte e dette per una settimana.
Le stesse del 2002, le stesse del 2008... dove invece stranamente non ebbero effetto sulla prestazione.
Forse, penso io, perché allora la Lazio era più forte, forse perché l'Inter non era forte quanto quella di oggi.

In occasione di episodi rilevanti, come una parata di Muslera, o un dribbling di Zarate, è partito quello che in altri ambiti sarebbe goliardia e qui sacrilegio... un coro paradossale di disapprovazione ("scansate"... "mettete a sede"... a Muslera, non mi sembra aver ascoltato cori del tipo "Muslera vaff..." o "la mamma di Muslera è..." che settimanalmente vengono dedicati all'avversario "dispettoso" di turno...).

Nei primi minuti, un mio vicino di posto, tutt'altro che scalmanato, col sorriso sulle labbra, con un giocatore della Lazio finito gambe all'aria sui tabelloni di fondo campo, canticchiava "devi morire". Ridendo con il suo vicino ed esprimendo con quel canto il paradosso di quella partita, nella quale l'interesse sportivo (diciamo... competitivo) della Lazio lo faceva la sconfitta.

Lo faceva senza rabbia, senza istigazione, senza minaccia... ma, semplicemente, in modo provocatorio e... ehm... goliardico (non mi piace questo termine, soprattutto per l'uso che se ne fa altrove)... e non perché il tifoso laziale fosse puro e candido, quanto perché si giocava con la grandissima Inter e quindi tutti intimamente sapevano che non ce ne era bisogno, mentre so bene, conoscendo il marciume che c'è anche nel nostro tifo, cosa avrebbero combinato se si fosse trattato di perdere con Chievo o Albinoleffe...

Io di tifo "contro" non ne ho visto, di "minacce" non ne ho viste, di esultanza per i goal dell'Inter sì e non mi hanno scandalizzato per nulla.
E non perché lo hanno fatto o lo avrebbero fatto pure gli altri, non sarebbe un motivo serio e da apprezzare.
No, non mi ha scandalizzato perché per me il Calcio e la Lazio non sono una religione, per cui vi sono principi e regole codificate da rispettare per il "fedele".

Per cui, la regola sportiva (mah...) dice che i tifosi devono tifare per la propria squadra per il "risultato assoluto" della partita, per la vittoria di quella specifica partita e in ogni partita, prescindendo dal contesto in cui quella partita si colloca (classifica, campionato, ecc.). Mi sembra un principio "religioso" e da confessione religiosa. Tipo che non puoi trombare fuori dal matrimonio...

E invece no, l'interesse sportivo (o meglio competitivo) della tifoseria ha invitato a mettere sul piatto della bilancia i risultati possibili nell'ottica del solo interesse della Lazio.
A valutare se questo sarebbe stato sacrificato più da una sconfitta in una partita o più dalla vittoria del massimo titolo dell'antagonista cittadino, professore di morale e di arroganza un giorno sì e l'altro pure.
Se fosse auspicabile una vittoria sull'Inter che avrebbe contato presso l'opinione pubblica meno del risultato del Catania con i nerazzurri, dato che già domenica sera, dopo cinque minuti, non se ne sarebbe più parlato e si sarebbe dato inizio, nove anni dopo, al nuovo Carnevale di Rio. La Lazio? Al bar, nelle radio, nei giornali... tutti posti non proprio qualificati ma con i quali il tifoso convive quotidianamente... la Lazio? "Cojoni", lo sberleffo quotidiano da subire da qui ad autunno inoltrato..

Nessuno (tra le migliaia che hanno esultato ai goal dell'Inter) ha minacciato né preteso che la squadra agisse in modo da soddisfare quel desiderio e quell'aspettativa, tutti si sono augurati un risultato che poi è quello che si è verificato.
Ovvio... con la quasi certezza, data la qualità dell'avversario, che l'augurio si sarebbe trasformato in realtà (per cui per 45' siamo stati pure in ansia... non si sa mai, dati i precedenti "biscotti teorizzati" con l'Inter...).
E lo hanno fatto senza ipocrisia, ma gridandolo a tutti che noi domenica eravamo per l'Inter. E lo saremo pure domenica prossima e quella dopo.

Perché non è religione per quanto mi riguarda, ma solo un bel divertimento che posso vivere nel modo che preferisco. E il modo per me è quello di domenica.
Lo sport? Lo sport lo praticano gli sportivi e loro devono rispettarne le regole. Io ne rispetto i valori quando gioco a calcetto o a pallacanestro con gli amici.
Il calcio da spettatore, da tifoso, è un divertimento. E domenica mi divertiva più lo 0-2 che il 2-0.

Sono andato allo stadio a divertimi, non a una celebrazione religiosa.
Mi sono divertito.
E il lunedì... è stato pure meglio.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline Centurio

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #15 : Martedì 4 Maggio 2010, 16:37:32 »
A uno che scrive "Anfield Road" parlando dello stadio di Liverpool brucerei il tesserino a reti unificate. Ignorante.

Per il resto, vasi a Samo, anzi nel mucchio di ciascuno, per dimostrare chissà cosa.

Nessuno cita Piscedda (i veri laziali vengono fuori solo quando fanno comodo, ah er gross de Piscedda) che ieri, rattristato, parlava di un paese senza più riferimenti morali, da 15 anni a questa parte. Lui che insegna calcio ai giovani. E i conducenti, imbarazzati, hanno mandato la pubblicità.

Ah, qualcuno spieghi anche a 'sto Grillo che i premi-partita sono vietati da anni.

non ho capito. Troviamo uno che ce difende e non ce sta bene?
sine pennis volare haud facile est

Bill Kelso

Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #16 : Martedì 4 Maggio 2010, 16:47:31 »
A uno che scrive "Anfield Road" parlando dello stadio di Liverpool brucerei il tesserino a reti unificate. Ignorante.



 :D ;D :D

Oddio, me sento male!

TD

Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #17 : Martedì 4 Maggio 2010, 18:58:40 »
Il pezzo ci difende e bene. Peccato per due scivolate. Una grave: l'errore sul risultato di napoli-Lazio del 1973. E una veniale: la panzana (già smentita in questo forum) del premio salvezza al siena.

La panzana non è il premio salvezza, ma il premio a vincere contro l'Inter.
Il premio salvezza è stato fissato a gennaio e resta valido se la squadra viene ripescata, per qualunque motivo sia.

Offline cuchillo

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #18 : Martedì 4 Maggio 2010, 19:18:05 »
A uno che scrive "Anfield Road" parlando dello stadio di Liverpool brucerei il tesserino a reti unificate. Ignorante.

Vabbé, dai, mò stai a fà er pedante...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline MagoMerlino

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Re:Inutile che vi scandalizziate
« Risposta #19 : Martedì 4 Maggio 2010, 19:18:55 »
La panzana non è il premio salvezza, ma il premio a vincere contro l'Inter.
Il premio salvezza è stato fissato a gennaio e resta valido se la squadra viene ripescata, per qualunque motivo sia.

TD, non voglio fare polemica, ma questa sera, ancora questa sera, dalla radio che ha intervistato il dirigente senese telefonicamente, che per primo ha parlato di questa storia, confermano che il premio è per la partita con l'Inter a vincere, i distinguo successivi sono solo atti dovuti.
Credo che allora, per la tutela del suo nome, il Siena dovrebbe attivarsi con questa radio, con la quale un suo dirigente in qualità di dirigente ha parlato.... creando l'equivoco...
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#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"