Mondiali di Russia: Ottavi di finale

[franz_kappa]

Tranquillo: l'effetto nefasto riguarda solo questa edizione del Mondiale. Normalmente porto fortuna.

E allora tifa per noi*, Karmilla.
Di un po' di fortuna abbiamo davvero bisogno.

* nel senso più esteso possibile

[Panzabianca]

Tranquillo: l'effetto nefasto riguarda solo questa edizione del Mondiale. Normalmente porto fortuna.

OT ultimamente ti si legge poco e ci dispiace. Impegni tuoi o scelta per il bene della tua psiche de "Laziale e basta" di stare lontana da alcune frustranti derive? EOT

[Karmilla]

E un periodo difficile, impegnato (sono tornata in Italia) e si, non ho intenzione di passare l'estate a leggere polemiche sul mercato.

[Pomata]

Vince la Svezia e aspetta una tra Colombia-Inghilterra...

[Jim Bowie]

Brutto spot per il  calcio questa partita.
La Svezia sembrava l'Italia anni 60 tutti dietro e contropiede.

[Pomata]

Brutto spot per il  calcio questa partita.
La Svezia sembrava l'Italia anni 60 tutti dietro e contropiede.

È il tipo di gioco che ha portato più trofei nella storia del calcio, solo la Spagna in 100 e passa anni di calcio è riuscita a vincere giocando a calcio. L’arancia meccanica non ha vinto nulla. A livello di squadre di club solo Ajax e Barcellona ci sono riuscite.

[Karmilla]

Vince la Svezia e aspetta una tra Colombia-Inghilterra...

Continua il mio effetto Mano Nera, mettete du lire sulla Francia campione.

[Jim Bowie]

È il tipo di gioco che ha portato più trofei nella storia del calcio, solo la Spagna in 100 e passa anni di calcio è riuscita a vincere giocando a calcio. L’arancia meccanica non ha vinto nulla. A livello di squadre di club solo Ajax e Barcellona ci sono riuscite.

Poma' hai dimenticato l'Argentina di Maradona ed anche quella prima quella di Mario Kempes, per capirci, ma sopratutto, ti distrai parecchio ultimamente, il Brasile di qualsiasi epoca, a parte quello del '94 che solo noi non siamo riusciti a battere grazie a quel gran cazzaro di Sacchi.

[Pomata]

Poma' hai dimenticato l'Argentina di Maradona ed anche quella prima quella di Mario Kempes, per capirci, ma sopratutto, ti distrai parecchio ultimamente, il Brasile di qualsiasi epoca, a parte quello del '94 che solo noi non siamo riusciti a battere grazie a quel gran cazzaro di Sacchi.

Mah, tu dici tutti i Brasile, vivono dei 2/3 giocatori che hanno. Dopo quello del 70, il migliore lo abbiamo battuto noi in quel di Sarrià. Catenaccio e contropiede...quello del 94 era vergognoso e concordo.

Come ha giocato e vinto la Spagna in questi ultimi 10 anni, forse l’Argentina del 78, avevo 11 anni e non ricordo bene. Comunque in quella finale arrivarono gli olandesi che giocavano bene ma non vinsero mai nella decada.

[Pomata]

Mentre cerco di debellare i romanisti dal forum ha pareggiato la Colombia, tempi supplementari con un Inghilterra in riserva...

[geddy]

Come on guys!!

[Karmilla]

Per valutare se porto sfiga, oggi si tifa:
Svizzera, con convinzione, perché Petko 
Colombia perché mi son simpatici, ma non è che proprio gufi l'Inghilterra.

Due su due.

[Pomata]

Due su due.

 

[Panzabianca]

Il cavallo sul quale ho puntato, l'Inglaterra, passa ma, non senza apprensioni e difficoltà. L'opportunità per Kane e soci rimane storica ma, certo, non posso dirmi così ottimista circa l'esito della scommessa con Jim. Se devono svejà.

[Jim Bowie]

Il cavallo sul quale ho puntato, l'Inglaterra, passa ma, non senza apprensioni e difficoltà. L'opportunità per Kane e soci rimane storica ma, certo, non posso dirmi così ottimista circa l'esito della scommessa con Jim. Se devono svejà.

La vittoria dei Leoni Bianchi e' un furto piu clamoroso di quello alla banca d'Inghilterra.
Il secondo pallone era gia stato mandato fuori quando il figlio di Albione ha rimesso palla. Stronzo il suo compagno che ancora si attardava a parlare con il segnalinee.
Arbitro USA degno di un Jack o'melly non ha capito un cazzo della partita ed ha fischiato a senso unico.

P.S.
Visto il livello di questi mondiali bene ha fatto l'Italia a non voler partecipare!

[Jim Bowie]

Il cavallo sul quale ho puntato, l'Inglaterra, passa ma, non senza apprensioni e difficoltà. L'opportunità per Kane e soci rimane storica ma, certo, non posso dirmi così ottimista circa l'esito della scommessa con Jim. Se devono svejà.

Hai le favorite dalla tua con il supporto della Fata Karmilla  ma in onore al mio Avatar


"remember the Alamo"

[Panzabianca]

"remember the Alamo"

ah ah ah ah

[zorba]

Due su due.

 

Grande Karmilla.

Se "riesci" a portare alla vittoria la Celeste del peladon Caceres, ti nomineremo superbiancoceleste ad honorem per il triennio 2018-2020!!!

 

[Er Matador]

Gli ottavi si chiudono con due partite piuttosto bloccate, tese, vere anche se non certo esaltanti sul piano estetico.
La Svezia conferma quanto sia difficile farle gol, o persino tirare in porta, quando si chiude a difesa di un risultato favorevole: certo che anche l'ottusità degli avversari nel cercare quasi esclusivamente soluzioni aeree li aiuta non poco.
Ieri, a dire il vero, hanno legittimato il vantaggio - sia pure trovato nel modo più casuale - con una chiara supremazia nella prima frazione di gioco, non concretizzata per gli imbarazzanti limiti tecnici sottorete e per un paio di interventi di Sommer.
Il quale rimarrà nella competizione come candidato per il classico Top 11, essendosi rivelato fra gli estremi difensori più decisivi con i suoi interventi.
Prima che qualcuno si chieda perché non sia mai andato oltre il campionato elvetico e una Bundesliga non di primissima fascia col Borussia M.: no, non è sempre così forte.
Ha trovato un periodo di eccellente forma psicofisica ed evitato pause di concentrazione imbarazzanti, come quella che stava costando i supplementari nel play-off contro l'Irlanda del Nord: ma questo Mondiale rimarrà un fiore all'occhiello per la sua carriera.
Petković, decisivo contro la Serbia per le sue mosse nella ripresa, non ci capisce granché: difficile non pensare che, in quel caso, i limiti caratteriali degli avversari e una presenza del tutto improvvisata sull'altra panchina ne avessero ingigantito i meriti.
Prontamente ridimensionati quando il gioco si fa duro, con una perdita di lucidità che passa per l'ingresso troppo tardivo di Embolo e arriva all'assurdo dei novanta minuti concessi a Drmić.
D'accordo sul fatto che il calcio rossocrociato soffre da anni di una cronica penuria nel reparto avanzato e non propone grandi alternative, ma chi l'ha seguito in questi anni non poteva credere in lui per una partita del genere: che si tratti di limiti di personalità o altro, in situazioni da dentro o fuori con la Nazionale ha immancabilmente fallito.
Eccessivamente monocorde anche il ricorso a Shaquiri e ai suoi cross tagliati da destra alla ricerca della spizzata vincente, strategia interessante ma contro il Giappone.
A proposito di allenatori: con l'approdo degli scandinavi fra le prime otto, qualcuno ha accennato a una timida riabilitazione dell'innominabile che ha condotto gli Azzurri all'eliminazione contro di loro.
Per favore. Ma veramente, per favore.
Passi per la sua mediocrità di tecnico di provincia, che neppure andava preso in considerazione per una panchina del genere.
Qui si parla di uno che, contravvenendo a un'usanza consolidata e a un minimo di galateo, non ci ha neppure messo la faccia dopo la sconfitta mandando avanti l'incolpevole Buffon.
Uno che, per miserabili ragioni pecuniarie, non ha avuto la decenza di dimettersi né di fronte all'urgenza materiale del dopo-Madrid né di fronte a quella morale del dopo-Svezia.
Uno che ha dimostrato, innanzitutto, di non essere un uomo.
E la cui esperienza in Nazionale non merita la riabilitazione, ma un altro trattamento proveniente dallo spazio ex-sovietico: la sepoltura sotto un sarcofago di cemento, come il reattore nucleare di Černobyl'.

Altra fase di stallo nella gara serale, dove il tappo salta sulla clamorosa ingenuità con cui Sánchez - uno che i rigori se li sognerà la notte dopo questo Mundial - manda Kane sul dischetto.
E a rompere gli equilibri non è tanto il vantaggio inglese quanto l'impatto sui nervi dei colombiani, francamente sproporzionato a una circostanza abbastanza limpida sul piano regolamentare.
In un diluvio di ammonizioni fra l'assurdo e l'evitabile, l'unico a mantenere la calma è il Ct Pekerman: il quale si gioca al meglio tutta la qualità disponibile inventandosi un assetto che, grazie alla corsa e al sacrificio anche dei più dotati tecnicamente, risulta molto più equilibrato di quanto appaia sulla carta.
Chissà come si saranno sentiti i loro ex tecnici italiani nel vedere Muriel e Bacca così partecipi in fase di non possesso palla.
Non basterebbe se Mina, in gol da difensore per la terza partita consecutiva, non trovasse la collaborazione di Trippier.
Per trovare una performance così sciagurata sulla linea di porta bisogna risalire a Mendieta e al ferale 1-1 in un Lazio-Milan di qualche anno fa.
Di peggio, a livello di Mondiali, fece Ian Wouters in un Belgio-Olanda di Usa '94 lisciando clamorosamente la conclusione di Philippe Albert.
I supplementari vivono sulle difficoltà psicologiche dell'Inghilterra nella prima frazione e su quelle fisiche della Colombia nella seconda, propongono una manovra meno spezzettata rispetto ai tempi regolamentari ma non si rivelano risolutivi.
Si va ai rigori col tragico score in materia degli albionici che include il dramma personale del loro Ct, autore dell'errore decisivo in una semifinale degli Europei (1996), in casa e contro i tedeschi: forse quanto di peggio possa accadere a chi indossa la maglia dei Leoni.
La parata di Ospina su Henderson sembra il viatico a un'altra disfatta, poi un errore veniale (il pallone alzato un po' troppo da Uribe) e uno evitabile (affidare il quinto penalty a Bacca, che in carriera ne calciati parecchi sbagliandone uno su quattro) portano a un pezzetto di Storia del calcio: la prima vittoria inglese in una serie dal dischetto durante una fase finale mondiale o europea.

[Pomata]

Gli ottavi si chiudono con due partite piuttosto bloccate, tese, vere anche se non certo esaltanti sul piano estetico.
La Svezia conferma quanto sia difficile farle gol, o persino tirare in porta, quando si chiude a difesa di un risultato favorevole: certo che anche l'ottusità degli avversari nel cercare quasi esclusivamente soluzioni aeree li aiuta non poco.
Ieri, a dire il vero, hanno legittimato il vantaggio - sia pure trovato nel modo più casuale - con una chiara supremazia nella prima frazione di gioco, non concretizzata per gli imbarazzanti limiti tecnici sottorete e per un paio di interventi di Sommer.
Il quale rimarrà nella competizione come candidato per il classico Top 11, essendosi rivelato fra gli estremi difensori più decisivi con i suoi interventi.
Prima che qualcuno si chieda perché non sia mai andato oltre il campionato elvetico e una Bundesliga non di primissima fascia col Borussia M.: no, non è sempre così forte.
Ha trovato un periodo di eccellente forma psicofisica ed evitato pause di concentrazione imbarazzanti, come quella che stava costando i supplementari nel play-off contro l'Irlanda del Nord: ma questo Mondiale rimarrà un fiore all'occhiello per la sua carriera.
Petković, decisivo contro la Serbia per le sue mosse nella ripresa, non ci capisce granché: difficile non pensare che, in quel caso, i limiti caratteriali degli avversari e una presenza del tutto improvvisata sull'altra panchina ne avessero ingigantito i meriti.
Prontamente ridimensionati quando il gioco si fa duro, con una perdita di lucidità che passa per l'ingresso troppo tardivo di Embolo e arriva all'assurdo dei novanta minuti concessi a Drmić.
D'accordo sul fatto che il calcio rossocrociato soffre da anni di una cronica penuria nel reparto avanzato e non propone grandi alternative, ma chi l'ha seguito in questi anni non poteva credere in lui per una partita del genere: che si tratti di limiti di personalità o altro, in situazioni da dentro o fuori con la Nazionale ha immancabilmente fallito.
Eccessivamente monocorde anche il ricorso a Shaquiri e ai suoi cross tagliati da destra alla ricerca della spizzata vincente, strategia interessante ma contro il Giappone.
A proposito di allenatori: con l'approdo degli scandinavi fra le prime otto, qualcuno ha accennato a una timida riabilitazione dell'innominabile che ha condotto gli Azzurri all'eliminazione contro di loro.
Per favore. Ma veramente, per favore.
Passi per la sua mediocrità di tecnico di provincia, che neppure andava preso in considerazione per una panchina del genere.
Qui si parla di uno che, contravvenendo a un'usanza consolidata e a un minimo di galateo, non ci ha neppure messo la faccia dopo la sconfitta mandando avanti l'incolpevole Buffon.
Uno che, per miserabili ragioni pecuniarie, non ha avuto la decenza di dimettersi né di fronte all'urgenza materiale del dopo-Madrid né di fronte a quella morale del dopo-Svezia.
Uno che ha dimostrato, innanzitutto, di non essere un uomo.
E la cui esperienza in Nazionale non merita la riabilitazione, ma un altro trattamento proveniente dallo spazio ex-sovietico: la sepoltura sotto un sarcofago di cemento, come il reattore nucleare di Černobyl'.

Altra fase di stallo nella gara serale, dove il tappo salta sulla clamorosa ingenuità con cui Sánchez - uno che i rigori se li sognerà la notte dopo questo Mundial - manda Kane sul dischetto.
E a rompere gli equilibri non è tanto il vantaggio inglese quanto l'impatto sui nervi dei colombiani, francamente sproporzionato a una circostanza abbastanza limpida sul piano regolamentare.
In un diluvio di ammonizioni fra l'assurdo e l'evitabile, l'unico a mantenere la calma è il Ct Pekerman: il quale si gioca al meglio tutta la qualità disponibile inventandosi un assetto che, grazie alla corsa e al sacrificio anche dei più dotati tecnicamente, risulta molto più equilibrato di quanto appaia sulla carta.
Chissà come si saranno sentiti i loro ex tecnici italiani nel vedere Muriel e Bacca così partecipi in fase di non possesso palla.
Non basterebbe se Mina, in gol da difensore per la terza partita consecutiva, non trovasse la collaborazione di Trippier.
Per trovare una performance così sciagurata sulla linea di porta bisogna risalire a Mendieta e al ferale 1-1 in un Lazio-Milan di qualche anno fa.
Di peggio, a livello di Mondiali, fece Ian Wouters in un Belgio-Olanda di Usa '94 lisciando clamorosamente la conclusione di Philippe Albert.
I supplementari vivono sulle difficoltà psicologiche dell'Inghilterra nella prima frazione e su quelle fisiche della Colombia nella seconda, propongono una manovra meno spezzettata rispetto ai tempi regolamentari ma non si rivelano risolutivi.
Si va ai rigori col tragico score in materia degli albionici che include il dramma personale del loro Ct, autore dell'errore decisivo in una semifinale degli Europei (1996), in casa e contro i tedeschi: forse quanto di peggio possa accadere a chi indossa la maglia dei Leoni.
La parata di Ospina su Henderson sembra il viatico a un'altra disfatta, poi un errore veniale (il pallone alzato un po' troppo da Uribe) e uno evitabile (affidare il quinto penalty a Bacca, che in carriera ne calciati parecchi sbagliandone uno su quattro) portano a un pezzetto di Storia del calcio: la PRIMA vittoria inglese in una serie dal dischetto durante una fase finale mondiale o europea.

La seconda, nell’ Europeo del 96 eliminò la Spagna.