Autore Topic: Il rispetto per gli avversari.  (Letto 1072 volte)

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Offline Breizh

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Il rispetto per gli avversari.
« : Martedì 1 Novembre 2011, 13:43:30 »
Come dopo ogni derby c'è stata la telefonata con i miei due fratelli romanisti. Tradizione consolidata da quando vivo in Francia e con un particolare che può sembrare strano ai più: quando la Lazio vince mi chiamano loro, se perde li chiamo io (in caso di parità, il primo che prende il telefono).

Uno dei miei fratelli, dopo i complimenti di rito e un'analisi che mi è parsa obiettiva della partita, mi ha passato mio nipote, ventenne difettoso ma tutt'altro che stupido.
Anche lui mi ha fatto i complimenti, dicendo che era una vittoria strameritata e in cui si evidenziava, secondo lui, un divario abbastanza netto fra le due squadre; in particolare mi ha detto che gli piacciono molto Dias e Hernanes e che con l'acquisto di Klose (per cui stravede) e Marchetti la Lazio era una seria candidata allo ********. Il tutto in maniera molto pacata e sicuramente sincera.

Ci ripensavo oggi guardando il topic su Di Bartolomei in cui alcuni orgers hanno espresso la loro ammirazione per il capitano dei cugini. Un altro topic su Montella è molto lusinghiero.
E a questo punto mi sono domandato perché nel mare di indifferenza - per non parlare di "inimicizia" - per gli avversari - e soprattutto per i "ventisettini", alcuni personaggi riescono a fare l'unanimità nel segno del rispetto e dell'ammirazione.

Chi sono per voi questi personaggi?
E per quali motivi?

Mark Lenders

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #1 : Martedì 1 Novembre 2011, 13:58:15 »
Da che seguo il calcio io, Giannini, la famiglia Sensi e Totti per quanto riguarda dirigenti e tesserati.
Più difficile - invece - la conta dei giornalisti, dei sedicenti tali e dei "comunicatori": negli ultimi 15 anni sono stati soprattutto Ripepi e i suoi figli a imbastardire l'ambiente e le nuove generazioni.

bak

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #2 : Martedì 1 Novembre 2011, 15:14:33 »
Ai due, personalmente ci aggiungo Falcao ed il Barone. Gente serena, che non ha mai sputato veleno sugli avversari [Falcao forse per la Juve ma non ci giurerei].
Per questo Cerezo ed Aldair, anche se ottimi giocatori, non l'ho mai digeriti del tutto.
Su chi ha imbastardito l'ambiente ha detto tutto ML su giocatori e dirigenti, ex curvaroli che una volta trovatisi a giocare, hanno trasposto gli ideali ultras nell'ambiente stesso, inquinandolo in maniera, per me, quasi irreversibile.

Giglic

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #3 : Martedì 1 Novembre 2011, 16:04:21 »
Ai due, personalmente ci aggiungo Falcao ed il Barone. Gente serena, che non ha mai sputato veleno sugli avversari [Falcao forse per la Juve ma non ci giurerei].
Per questo Cerezo ed Aldair, anche se ottimi giocatori, non l'ho mai digeriti del tutto.
Su chi ha imbastardito l'ambiente ha detto tutto ML su giocatori e dirigenti, ex curvaroli che una volta trovatisi a giocare, hanno trasposto gli ideali ultras nell'ambiente stesso, inquinandolo in maniera, per me, quasi irreversibile.

100%. Ma Cerezo ed Aldair li metterei tra i "buoni", così come, fino a quando hanno giocato, Brucoconti e Pruzzo.
Il vero disastro inizia col sindaco di Visso, prima c'era sfottò, non disprezzo. Anche se quell'aria di superiorità sborona ce l'hanno sempre avuta (in un americano a Roma Sordi fa il tifoso riommico, non laziale)

Offline Breizh

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #4 : Martedì 1 Novembre 2011, 17:11:25 »
Concordo con ML.
Per quanto riguarda la rioma c'è stato un periodo di relativa rispettabilità con gente del calibro di Liedholm, Di Bartolomei, Cerezo. Le cose sono molto peggiorate con la botta che hanno preso nella finale con il Liverpool per poi precipitare con la piaga recente del tottismo.

Comunque la mia domanda andava al di là dell'asr27. Quei giocatori, quegli allenatori che incontrati da avversari ti danno voglia di vederli in biancocelesti per le loro qualità extracalcistiche, per il rispetto che impongono grazie a un comportamento impeccabile alla capacità di non andare oltre le linee.
Esempi? Il primo che mi viene in mente è Javier Zanetti per il presente. Per il recente passato ricordo Gaetano Scirea, Roberto Baggio o Osvaldo Bagnoli fra gli allenatori.

Offline dukenduke

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #5 : Martedì 1 Novembre 2011, 20:32:31 »
Di calciatori ce ne sono tanti, ne cito solo uno "Rombo di Tuono"  al secolo Gigi Riva. Tra gli allenatori mi associo a Breizh con Osvaldo Bagnoli.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

bak

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #6 : Martedì 1 Novembre 2011, 21:35:32 »
Comunque la mia domanda andava al di là dell'asrm27. Quei giocatori, quegli allenatori che incontrati da avversari ti danno voglia di vederli in biancocelesti per le loro qualità extracalcistiche, per il rispetto che impongono grazie a un comportamento impeccabile alla capacità di non andare oltre le linee.

Zanetti, Maldini, Baggio tra i calciatori.
Bagnoli e Liedholm tra gli allenatori.

bak

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #7 : Mercoledì 2 Novembre 2011, 11:57:56 »
Ai due, personalmente ci aggiungo Falcao ed il Barone. Gente serena, che non ha mai sputato veleno sugli avversari [Falcao forse per la Juve ma non ci giurerei].
Per questo Cerezo ed Aldair, anche se ottimi giocatori, non l'ho mai digeriti del tutto.
Su chi ha imbastardito l'ambiente ha detto tutto ML su giocatori e dirigenti, ex curvaroli che una volta trovatisi a giocare, hanno trasposto gli ideali ultras nell'ambiente stesso, inquinandolo in maniera, per me, quasi irreversibile.

Mi ero perso per strada costa panza. Altro mentore della zizzania allo stato puro.

POMATA

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #8 : Mercoledì 2 Novembre 2011, 20:43:52 »
Montella e del vecchio

Mark Lenders

Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #9 : Venerdì 4 Novembre 2011, 00:41:53 »
Montella e del vecchio

Da giocatore Delvecchio era insopportabile.
Adesso invece ogni tanto lo ascolto su Teleradiostereo e devo dire che è simpaticissimo.
Canta, fa battute demenziali, se ne frega, è un autentico mattatore  :)

Offline surg

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #10 : Venerdì 4 Novembre 2011, 10:02:28 »
Per me era insopportabile anche Montella

Offline Reflexblue

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #11 : Venerdì 4 Novembre 2011, 13:18:29 »
Il gruppo di Liedholm era composto da professionisti di grande spessore, persone serie e rispettose. C'è anche da dire che erano più concentrati sul versante torinese, quindi la rivalità cittadina era un po' sopita.

Al contrario, una delle rioma peggiori è quella a cavallo tra la fine degli anni ottanta e l'inizio dei novanta: Giannini, Garzja, Bonacina, Statuto, Piacentini, Rizzitelli..
La crema della feccia calcistica. Gli mancava solo Sebastiano Rossi in porta. Tra le poche eccezioni di quel periodo segnalazione di dovere per Rudi Voller.

Offline Centurio

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #12 : Venerdì 4 Novembre 2011, 13:29:17 »
mi viene in mente Del Piero
sine pennis volare haud facile est

Offline DinoRaggio

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Re:Il rispetto per gli avversari.
« Risposta #13 : Venerdì 4 Novembre 2011, 20:28:33 »
Lineker, Junior, R. Baggio, Rummenigge, Scirea, fra gli altri.

Delle cacche, oltre a Di Bartolomei, anche Cerezo, Montella e Liedholm.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)