Autore Topic: Fuori dal coro  (Letto 2339 volte)

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Offline Daniela

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Fuori dal coro
« : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:07:38 »

CALCIO, LAZIO-INTER; TOMMASI: RIVALITA' PREVEDEVA TIFO CONTRO

"La rivalità cittadina prevedeva un comportamento del genere, e d'altronde il 5 maggio 2002 allo stadio tutti avevano le sciarpe doppie con i colori di Lazio e Inter...però in campo tutti cercano di dare il massimo, i calciatori non giocano con la sciarpa al collo". L'ex romanista Damiano Tommasi non è rimasto sorpreso che ieri sera la tifoseria laziale abbia tifato contro la propria squadra impegnata contro l'Inter in chiave anti-Roma. "Si sta parlando troppo della partita di ieri, come se fosse l'ultima di campionato - osserva l'ex giallorosso, a margine dell'assemblea generale dell'Assocalciatori -. Si dà per scontato come andranno le ultime due, ma da tifoso della Roma non ne sono così convinto. E' un pò riduttivo giudicare strana la partita di ieri sera e poi dare per scontato l'andamento delle prossime".
Secondo Tommasi "è comprensibile" lo sfogo del presidente della Roma Rosella Sensi: "E' l'amarezza del presidente di una squadra che si vede sorpassata dopo una vittoria su un campo difficile. Purtroppo il calendario ci ha portati a tifare Lazio, il che non è l'ideale per un romanista". Mercoledì la Roma può rifarsi sull'Inter nella finale di Coppa Italia, e per Tommasi "arriva meglio all'appuntamento perché ha un pò di rabbia in corpo dopo questo weekend".
(03/05/2010) (sport.repubblica.it/news/sport/)
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Offline syrinx

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #1 : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:09:02 »
lo posto anche di qua, un altro fuori dal coro:


oizaL

Re:Fuori dal coro
« Risposta #2 : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:13:38 »
CALCIO: LAZIO; SIGNORI,SCANDALIZZATO DA CHI SI SCANDALIZZA (ANSA) - ROMA, 3 MAG - Segnava sempre lui, e pazienza se ieri non era in campo in Lazio-Inter a scuotere la sua ex squadra dal torpore. ''La sconfitta dell'Olimpico? Mi scandalizzo di chi si scandalizza'', dice Beppe Signori, attaccante ex biancoceleste, idolo della Curva Nord e ieri presente allo stadio. ''Anche il 5 maggio 2002 era cominciata cosi' - dice Signori - l'Inter che va in vantaggio, il pubblico di casa che esulta... Lo ricordo bene, ero a Bologna e lottavamo per un posto in Europa. Poi la Lazio vinse, finimmo in Intertoto. Eppure tutti davano per scontato che perdesse. Stavolta e' stata l'Inter a dimostrare di essere squadra vera, e quanto alla Lazio ha fatto la sua partita, come tante altre volte: non ci trovo nulla di scandaloso''. ''Cosa successe in Danimarca-Svezia di Euro 2004? Dovevano fare 2-2 per eliminare l'Italia - continua l'attaccante, ex azzurro - Nessuno ci credeva, eppure and• cos: anche allora mi meravigliai. Ora mi scandalizzo di chi si scandalizza. Semmai a condizionare la partita ieri e' stato il risultato dell'Atalanta: era il caso di giocarle in contemporanea''. E l'esultanza dei tifosi laziali? ''Io piuttosto ho visto indifferenza...''. (ANSA). RED-GRN 03-MAG-10 19:51 NNN 

Offline Daniela

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #3 : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:13:49 »
e bravo Minà!
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Offline Kebab

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #4 : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:14:58 »
Bravo Tommasi, uno dei rari riomisti che ho sempre apprezzato.
Ovviamente le sue parole cadranno nel vuoto...

Offline St£fano

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #5 : Lunedì 3 Maggio 2010, 22:37:50 »
complimenti a Tommasi, e grazie a Beppe, per sempre il mio numero 1..
Ser culto es el unico modo de ser libre

POMATA

Re:Fuori dal coro
« Risposta #6 : Lunedì 3 Maggio 2010, 23:53:32 »
SONO SEMPLICEMENTE RIDICOLI :D :D :D

Offline LaLazioMia

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #7 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:01:00 »
Zibi Boniek ieri sera su rai due ha detto le stesse cose di Minà , ricordando le partite perse per dispetto dalla riomma ,come il mmerde juve , gli applausi e la gioia delle mmerde che salvarono l'udinese per mandare in B la florenzia , giustificando la lazio che aveva di fronte un Inter fortissimo e motivatissimo.

Io vorrei ricordare anche quella farsa di partita juve milan del 1999 per dare lo scudetto a galliani e biscottarlo alla Lazio.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Domizio

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #8 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:27:13 »
Le voci "fuori dal coro" cominciano a prevalere, e l'isteria "bigiarelliana" improvvisamente s'attenua.

Ma che davvero se famo detta' le opinioni da repubblica?

Boks XV

Re:Fuori dal coro
« Risposta #9 : Martedì 4 Maggio 2010, 10:31:06 »
 Ma che davvero se famo detta' le opinioni da repubblica?

le opinioni da repubblica se le fa detta' chi non ce l'ha.

Offline Daniela

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #10 : Martedì 4 Maggio 2010, 11:21:40 »

Inutile che vi scandalizziate

Perbenisti, moralisti e politici, sempre loro. I primi scoprono che il calcio è malato, i secondi che il pallone non è più uno sport, i terzi si mettono la sciarpa di ordinanza al collo e per una manciata di voti accusano il mondo Lazio. D'accordo, la partita di domenica non sarà riproposta nelle scuole giovanili come raro esempio di sportività: ma da qui a creare un caso nazionale ce ne passa. Se le famiglie non arrivano a fine mese chissenefrega, se però accade qualcosa che fermi l'inesorabile campagna mediatica giallorossa, allora scoppia il caos. I tifosi pagano il biglietto e sono liberi di contestare, come hanno fatto per tutta la stagione, di sostenere la squadra, di essere felici se perde perché si evita una vittoria altrui. De Coubertin è morto e sepolto, basta andare a seguire una partita di ragazzini per capire che o si cambia la cultura del calcio oppure sono tutte parole vuote. Dunque, nessuno si azzardi a discutere l'ansia, l'amarezza, la rabbia dei laziali che sono rimasti a casa (lo stadio presentava larghi vuoti) o hanno scelto di andare allo stadio per «vendicare» l'umiliazione del derby. Fa parte del gioco, è già successo in passato vedere illustri tifosi giallorossi con la maglia del Milan addosso quando la Lazio perse uno scudetto all'ultima giornata. Eppure nessuno si era preoccupato dei valori dello sport o di fermare l'ondata nordista che domina l'albo d'oro tricolore della serie A.

Tant'è, se viene fatta da una parte è goliardia, se tocca all'altra è solo una brutta pagina di faziosità. E così da sempre e allora se, per una notte i tifosi dell'Olimpico hanno scelto i colori nerazzurri, non c'è da scandalizzarsi più di tanto. Oltretutto le tifoserie di Lazio e Inter sono gemellate da vent'anni, un'amicizia storica su basi solide che neppure una finale di coppa Uefa persa dai biancocelesti proprio contro i nerazzurri oppure uno scudetto andato in fumo, quello del 5 maggio del 2002, sono riusciti a scalfire. E dire, invece, che tra le due società non corre buon sangue come testimoniano le vicende di Pandev e Ledesma, solo per citare gli ultimi controversi casi di mercato. Se poi vogliamo parlare della squadra, allora di partite come quella di domenica se ne trovano a centinaia negli annali del calcio.

Le motivazioni di taluni che prendono il sopravvento sull'appagamento degli altri: tutto qui, nessun biscotto, nessun illecito. Ce ne sono state anche in questo campionato e pure domenica scorsa di sfide dove ci si accontenta o si lascia campo aperto all'avversario con più voglia di vincere. Eppure sembra che il mondo degli onesti si sia accorto solo ora di tutto quello che accade nel circo dorato del pallone (Danimarca-Svezia costò all'Italia l'eliminazione dagli Europei 2004: eppure nel nord Europa c'è un'ottima cultura sportiva). Poi si può discutere la campagna d'odio che ha portato negli ultimi anni il presidente di una squadra di Roma a sperare nel fallimento economico dell'altro, il capitano dello stesso club a festeggiare la retrocessione dei dirimpettai cittadini, il capitano-futuro della stessa a irridere i tifosi avversari annunciando in televisione che aveva passato un pomeriggio a gioire perché la Lazio era terz'ultima due mesi fa e quindi candidata alla retrocessione. Ecco perché è tutto sbagliato, anche l'odio che si respira ormai in questa città. Ma non solo da una parte. Quindi o si resetta il cervello di tutti, oppure si finirà di perdere l'ennesima buona occasione per non fare prevalere il tifoso che è dentro ognuno di noi.
(il Tempo)
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Offline Eagleman

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #11 : Martedì 4 Maggio 2010, 11:28:41 »
Signori è sempre un grandissimo!
9/01/1900  24/09/1958  12/05/1974  21/06/1987  19/05/1999  27/08/1999  14/05/2000  26/05/2013

Offline Daniela

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #12 : Martedì 4 Maggio 2010, 13:25:25 »
LAZIO-INTER: CARD. SARAIVA, "TANTO BACCANO PER NULLA" (AGI) - CdV, 4 mar. - Noto tifoso laziale, il card. Jose' Saraiva Martins, interviene sulle polemiche riguardanti Lazio-Inter e lo fa distinguendo il comportamento in campo da quello dei tifosi sugli spalti che, afferma in un'intervista al sito Pontifex, "hanno in un certo senso reso la pariglia dopo il gesto seguito al derby in cui qualcuno li aveva provocati in modo non simpatico". Per Saraiva, insomma, "le cose vanno dette nella loro interezza e non a meta' e in tutto questo si e' tirata troppo la corda da ambo le parti". Per il resto, nulla da dire sulla sportivita' di una squadra che lotta per non retrocedere e perde contro la prima in classifica, probabile vincitrice della Champions League: "tanto baccano per nulla, esagerazioni", afferma il porporato riguardo alle accuse meoosa a giocatori e societa'. Poi aggiunge: "non compredo le interrogazioni dei politici, esistono cose molto piu' urgenti a cui pensare". (AGI) Siz 041308 MAG 10 NNNN 

(CIT. OIZAL)
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Offline SAV

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #13 : Martedì 4 Maggio 2010, 13:51:53 »
Le voci "fuori dal coro" cominciano a prevalere, e l'isteria "bigiarelliana" improvvisamente s'attenua.

Ma che davvero se famo detta' le opinioni da repubblica?

A proposito de La Repubblica, ecco due articoletti di repertorio:
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata-36/roma-torino/roma-torino.html
http://www.repubblica.it/online/calcio2002_partite_a/romaatalanta/romaatalanta/romaatalanta.html

Alcuni estratti:
Il Torino si porta via tre punti preziosi in chiave salvezza. La Roma non ci mette l'anima. All'Olimpico va in scena la classica sfida di fine stagione in cui si impone la squadra che ha più stimoli: i granata devono lottare per rimanere in A, i giallorossi sono appagati dal secondo posto in classifica.
Ne viene fuori una partita non esaltante che i granata vincono per 1-0 senza dannarsi tanto: gol di Muzzi al 14' del primo tempo grazie a uno svarione di Chivu.
I giallorossi perdono all'Olimpico dopo otto mesi. L'ultima volta era stata contro l'Inter lo scorso 20 settembre, quando fu Crespo a punire i padroni di casa. Doppia soddisfazione per i granata, che raccolgono il decimo successo stagionale e che nella capitale non vincevano dal 1993 quando s'imposero per 5-4.

Nessuna sorpresa e tutto scontato all'Olimpico, dove l'Atalanta batte la Roma e si guadagna lo spareggio salvezza con la Reggina. Per i lombardi, dunque, altri 180' di attesa, per la Roma l'ennesima sconfitta stagionale che chiude così un'annata nera. Mentre per l'Atalanta l'ultima gara di campionato è come una finale di Champions League, l'unico obiettivo della Roma è quello di congedarsi nel migliore dei modi dal proprio pubblico.

***************************

Da notare i toni scandalizzati de La Repubblica per le partite regalate dalla propria squadra del cuore.  Peraltro, i loro beniamini perdevano facile contro squadroni del calibro di Atalanta e Toro e non contro l'Inter pluricampione d'Italia e finalista di CL...
Ma presso La Repubblica la vergogna non è mai di casa...



Offline LoveLazy0

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #14 : Martedì 4 Maggio 2010, 14:14:02 »
e sì perché sempre nel 2006-2007 roma cagliari 2-3 con doppietta di totti che si assicura la scarpa d'oro e 3 punti al cagliari che condannano il chievo (speriamo se ne ricordino i clivensi, tra l'altro campedelli è tifoso nerazzurro)
solo forza lazio

Offline mazzok

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #15 : Martedì 4 Maggio 2010, 15:55:31 »
sempre per la serie fuori dal coro:
http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/218909/

Il bla bla dei moralisti giallorossi
di Massimiliano Gallo
Eccoli qua, puntuali come l'allergia di primavera. Guidati dal moggiano Giampiero Mughini, l'esercito dei moralisti un tanto al chilo ci ha ammorbato rifilandoci l'ennesima spiega della nostra vita, la lezioncina da imparare a memoria e magari tramandare a figli e nipotini. Non ce l'hanno fatta a stare zitti dopo Lazio-Inter. No, sono saliti sul pulpito e hanno predicato. Il Paese, secondo loro, ne aveva bisogno.

«Pagina di vergogna», ha detto Maurizio Gasparri. «Uno spot contro il calcio», si è indignato Daniele Capezzone che secondo noi nemmeno conosce la regola del fuorigioco. «Campionato falsato», si è adirato Fabrizio Cicchitto. «Sconfitta dello sport», ha aggiunto tal Marco Martinelli, sempre del Pdl (a proposito, ma i laziali non erano di destra?). «Incommentabile» ha dichiarato Paolo Cento, detto “er piotta”, presidente del Club Roma Montecitorio pur non essendo più parlamentare. E, ancora, il senatore del Pd Raffaele Ranucci, che ha chiesto l'intervento della Federcalcio; il deputato del Pd Roberto Giachetti che ha brillato per originalità citando lo slogan pubblicitario “Ti piace vincere facile?”. E, dulcis in fundo, Antonio Borghesi (Idv) che ha chiesto la ripetizione della partita a porte chiuse. Roba da oggi le comiche.

Peccato che stavolta ai moralisti sia venuto a mancare uno dei loro pezzi forti: il paragone con l'estero, il classico sermoncino sullo stile anglosassone. E già, perché domenica pomeriggio, poche ore prima di Lazio-Inter, uno spettacolo simile è andato in scena ad Anfield Road, tempio del Liverpool, dove il Chelsea di Ancelotti ha passeggiato conquistando i tre punti probabilmente decisivi per vincere lo scudetto ai danni del Manchester United, odiatissimo da quelle parti. Il Chelsea ha vinto addirittura grazie a un retropassaggio di Gerrard, i tifosi del Liverpool sono tornati a casa contenti e Ferguson, allenatore del Manchester, è andato su tutte le furie.


Qualcuno dovrebbe spiegare ai moralisti che il calcio è anche questo. Per fortuna. Campanilismo, passioni, piccole o grandi antisportività. Roma è una città folle e le minacce di morte da parte dei romanisti denunciate da Lotito lo confermerebbero. Per carità, lo spettacolo offerto dalla Lazio sarà stato anche indecente, ma come si sarebbe comportata la Roma a ruoli invertiti? Ve lo diciamo noi. Come si comportò nel 1973, quando fece segnare due gol alla Juventus per non far cucire lo scudetto sulle maglie della Lazio che stava vincendo a Napoli mentre il Milan si scioglieva nella fatal Verona. Così è stato e così sempre sarà. Vivaddio.

Non siamo anti-romanisti, quindici giorni fa abbiamo difeso i pollici all'ingiù di Totti dop il derby. Ma chiediamoci come sarebbe la vita dei laziali se la Roma dovesse vincere lo scudetto. Ve lo diciamo noi, un inferno. Dal primo caffè al bar fino a notte inoltrata con in sottofondo “siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi”. I laziali, domenica sera, hanno agito per legittima difesa. E chi fatica a comprendere, venga a trascorrere una settimana a Roma, ascoltando le radio locali e stando un po' per strada. Cambierebbe subito idea. Domenica è stata una bella serata di calcio di popolo, che almeno per una volta ha battuto il calcio di Sky con quell'insopportabile moralismo di Massimo Mauro che sembrava un chierichetto, come se non avesse giocato a calcio per vent'anni in Italia.

Comunque i moralisti stiano tranquilli, lo scudetto non è ancora assegnato. L'ultima giornata l'Inter andrà a giocare a Siena. E Totti, in maniera sibillina, lo ha già detto: «Confidiamo nella sportività del Siena». Dove per sportività si intende Massimo Mezzaroma, proprietario della società toscana, giallorosso sfegatato nonché figlio di Pietro, ex presidente della Roma. Non a caso, ieri Mezzaroma ha annunciato il premio salvezza per i suoi giocatori nel caso in cui il Siena (già retrocesso) dovesse arrivare terz'ultimo. Pronto, moralisti, ci siete ancora?


Offline er clauz

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Re:Fuori dal coro
« Risposta #16 : Martedì 4 Maggio 2010, 18:00:36 »
Roma, l'ex Pellegrini 'Quando salvai la Lazio dalla B'
 
15:30 del 30 aprile
 
Il campionato 1975-76 è quasi anonimo per la Roma, ma drammatico per la Lazio, che lo vive sempre in zona retrocessione e all'ultima giornata si trova a lottare con l'Ascoli per evitare quel terz'ultimo posto che significa serie B. Le due squadre sono appaiate a 22 punti, e se la situazione rimarrà tale anche dopo l'ultima partita la Lazio sarà salva per la miglior differenza reti. Ma di mezzo c'è il particolare che i marchigiani devono giocare il loro match-salvezza all'Olimpico contro la Roma e il derby, si sa, è sempre derby. La Lazio, invece, è di scena in casa del Como, che finirà penultimo, ma che dopo mezzora vince 2-0, mentre al 34' Silva porta in vantaggio l'Ascoli all'Olimpico. All'intervallo la Lazio è in B, ma nella ripresa tutto cambia: Giordano e Badiani la portano sul 2-2 a Como e al 21' l'attaccante romanista Stefano Pellegrini fissa il definitivo 1-1 di Roma-Ascoli. Con quei due pareggi Lazio ed Ascoli chiudono insieme a 23 punti e in B vanno i bianconeri.

Come reagirono i romanisti presenti allo stadio? 'Subito dopo la rete sull'Olimpico calò il gelo. Solo un gruppetto di persone in curva nord la festeggiò, ma poi si venne a sapere che erano laziali venuti a tifare per la Roma. I nostri tifosi, invece, cominciarono a fischiare e a gridare anche qualche insulto'. Ma voi, in campo, conoscevate i risultati degli altri campi? 'Certo, li vedevamo scritti sui tabelloni. Ma quando giochi non ti metti a fare calcoli, e se ti arriva la palla giusta l'istinto dell'attaccante e la professionalità ti portano comunque a buttarla dentro. Così fu per me, che da romanista segnai il gol della salvezza della Lazio'.

Se non ci sbagliamo fu anche una bella rete. 'Per me sì, segnai di testa su cross di Morini e torre di Petrini. Ma era tutta la partita che dicevo al mio marcatore, Logozzo, di starmi vicino e controllarmi bene, perché se mi arrivava il pallone giusto avrei comunque segnato'. In pratica la città visse una settimana identica a questa, con una fazione del tifo che si trovò a dover sostenere proprio la squadra avversaria. 'Sì, anche se noi allora non avevamo particolari esigenze di classifica e quella partita potevamo vincerla o perderla, mentre oggi la Lazio deve ancora salvarsi'.