I mondiali di Russia: 2a giornata

[Jim Bowie]

Oggi e' dura prendere parte.
Petko l'Eroe contro SMS il Magnifico!

[Panzabianca]

m'e' venuto 'n calore ar collo.....................................

AH AH AH. Vedremo.

[zorba]

Argentina campione a 34, io 20 euri ce l’ho Messi

Che Sanpaoli ti assista ed esaudisca la tua preghiera!!!

 

[Er Matador]

Brasile in bilico fin quasi allo scadere contro il fortino del Costarica, che si scioglie dopo lo svantaggio.
La VAR, sia pure coi soliti tempi da servizio postale, evita uno scandalo: tale sarebbe stato il rigore concesso a Neymar per un impercettibile tocco sul petto e uno svenimento da dama di corte ottocentesca, cui viene risparmiato il giallo.
Di mister 222 milioni resteranno il pianto a dirotto dopo il fischio finale e un paio di giocate, fra cui un gol, ma quando il risultato era già stato sbloccato dagli altri: d'accordo il rientro dall'infortunio, la tensione e tutto il resto, ma non sembra il ritratto di un leader.
Al di là di una squadra svanita dopo le bollicine delle qualificazioni sudamericane, incide una considerazione tecnica più generale.
L'impressionante media di chili e centimetri, unita alla propensione a chiudersi a doppia mandata nel cuore della propria area, sta creando enormi difficoltà a chi dispone di finalizzatori magari tecnici ma poco dotati dell'arma letale: lo sfondamento.
Lo stesso che ad esempio, nella dimenticabile Francia vincitrice contro il Perù, ha trasformato Giroud da buon giocatore, ma non per tutte le stagioni, a perno dell'intera manovra a dispetto della tanta qualità che lo circonda.
Lo sfondamento può avvenire tramite percussione (Douglas Costa) o torre aerea (Firmino), quest'ultima decisiva nello smuovere il monolite difensivo dei ticos quel tanto da far saltare una marcatura e aprire il varco per l'inserimento di Coutinho.
Che a forzare il blocco siano stati l'esterno della Juventus e l'attaccante del Liverpool (con la giocata meno carioca del pianeta, ma tant'è), vale a dire i due subentrati nella ripresa, depone a favore di Tite e della sua lettura della partita: che, con l'uscita di Willian e Paulinho, ha in pratica spostato il focus da una manovra inconcludente alle iniziative individuali di cui sopra.
Ma per il "professore" c'è davvero parecchio lavoro.

[Er Matador]

Messi davvero ai limiti del ridicolo.
Sarò certamente banale, ma il paragone Messi Maradona in queste partite dimostra la superiorità di Diego in maniera eclatante.
La magia maradoniana non risiedeva solo nel suo commovente sinistro, ma in quell’aria da caudillo sudamericano, un capopopolo popolare e populista, retorico e capace di suscitare un seguito fanatico.
Ogni intervista a Ferrara, Bagni e altri compagni evidenzia la caratura di Maradona come leader dello spogliatoio, oltre che della gente.
Ieri Messi è sparito, coniglio bagnato sotto l’acquazzone croato. Maradona era capace di gridare hijos de puta a 80.000 persone. Questo non è in grado di dare un calcio in culo a Rakitic.

Come non essere d'accordo.
Particolarmente significativa la metafora finale, se confrontata a un'altra istantanea della partita di ieri sera.
Con Rakitić a terra, Otamendi - fra i difensori più pagati di sempre, e anche su questo ci sarebbe da indagare - intristisce ulteriormente la prestazione sua e dei suoi scagliandogli una pallonata in faccia nell'illusione di non essere notato.
Modrić rende all'argentino una decina di centimetri e una quindicina di chili, ma è pur sempre il Capitano e certi atteggiamenti nei confronti di un suo compagno non possono passare in cavalleria.
Gli si avventa letteralmente addosso, guidando una carica che subito diventa collettiva: tant'è che il direttore di gara, per ammonire Otamendi, preferisce trarlo dalla mischia in cui sta avendo la peggio.
Naturalmente non si parla di atteggiamenti eccessivi o a rischio cartellino: la reazione di Modrić è sotto controllo, ma pronta e inequivocabile.
Ecco, questo è un leader.

[Jim Bowie]

Passerà Islanda e la Russia secondo me perde contro Uruguay

i ghiaccioli l'hai bruciati, e l'uruguagi se stanno a gratta' !

[disabitato]

l'Argentina vincerà il mondiale. A cosa avvenuta, vi spiegherò perché.

[MCM]

Suicidio Serbia

[SAV]

Come ha giocato Sergej?

[disabitato]

Male.

[Pomata]

Male.

Oggi scende sotto i 100, a quanto sta Messi dopo aver dimostrato il bluff che è?

[Holly]

Io quando vedo Petkovic esultare a quel modo rabbrividisco e la mente va subito a quella data fatale...

Male tutta la Serbia stasera, chiamata a confermare la buona prova dell'esordio, forse mentalmente ha inciso anche la sfida a distanza con la Croazia.

La Svizzera è stata un diesel, non si è disunita, ha segnato il pareggio a inizio secondo tempo, ed è stato un crescendo, anche dal punto di vista fisico.

Brasile - Serbia sarà una gran partita (spero  ), se SMS proprio non ingranerà non mi strapperò i capelli...

[Jim Bowie]

Come ha giocato Sergej?

Schieralo come seconda punta e' un suicidio. Tra l'altro i compagni lo ignorano sistematicamente. Quando ha toccato palla ha messo di nuovo il fratello di Djordjevic solo davanti al portiere.
Ma quando uno nasce carciofo pure se lo metti in un campo di rose, sempre carciofo rimane.
Sulla partita rimane un ombra gigantesca, un rigore evidentissimo negato alla Serbia.
Aver mandato una combriccola tedesca ad arbitrare la svizzera e' come Tagliavento che arbitra il Derby, se avesse usato lo stesso metodo nei cartellini Lich sarebbe stato sotto la doccia dopo 5 minuti.

[Er Matador]

Confermo l'evidenza del rigore negato per una doppia e prolungata trattenuta sullo stesso Mitrović: l'aspetto inquietante non riguarda tanto la sua mancata percezione in diretta, quanto il rifiuto di ricorrere alla VAR.
D'altronde il direttore di gara è lo stesso Brych che ci danneggiò pesantemente nell'andata contro la Spagna durante il girone di qualificazione, per cui è lecito sospettare che la sua designazione nascondesse secondi fini.
Sul piano squisitamente tecnico, mezz'ora iniziale di Serbia e la prepotente uscita alla distanza degli elvetici disegnano un risultato complessivamente equo, che ricalca l'esito della partita a scacchi fra Petković e il facente funzione sull'altra panchina.
Dopo un primo tempo di nulla, infatti, il Ct elvetico ha sturato la manovra offensiva dei suoi togliendo l'insulso Seferović per l'assai più mobile e ficcante Gavranović: al suo intelligente lavoro ai fianchi si devono gli spazi aperti a ripetizione nella difesa serba.
Al resto hanno provveduto il baricentro più alto, la maggiore possibilità di svariare concessa a Shaqiri e il rimescolamento delle posizioni fra Džemaili e Xhaka, con distanze più brevi e il secondo meno lontano dalla trequarti.
Il tutto mentre emergeva un problema già cronico nella Lazio del secondo anno di Pioli: la propensione di SMS, se schierato come vertice alto del 4-2-3-1 troppo vicino all'unica punta, a uscire dal gioco e allungare fatalmente tale schieramento.
Finché gli ex plavi hanno retto sul piano del ritmo, il forcing della prima frazione ha mantenuto una coesione tattica accettabile; poi la squadra si è allungata, aprendo una voragine fra difesa e centrocampo e abbandonando ogni difesa su palle perse e ripartenze elvetiche.
Reazioni di Krstajić? Un cambio uno a uno fra Kostić e Ljajić quando sarebbe servito un sostanziale restyling tattico per una squadra totalmente fuori equilibrio, inadatta sia a difendere un pari di dubbia utilità sia a cercare una fondamentale vittoria.
Spettatore anche di fronte ai continui contropiede, con quello fatale di Shaqiri giunto dopo numerose prove generali, il Ct induce a riflettere seriamente sulla sua nomina.
A quanto si sa, il pomo della discordia col vecchio selezionatore Muslin - che aveva guidato alla vittoria nel sia pur non impossibile girone di qualificazione - era proprio il buon Sergej, da lui ignorato: non è noto se per il rifiuto di rispondere alla convocazione con l'Under 21, per idiosincrasia verso i giovani in generale o per questioni personali di altra natura.
Già immolare un tecnico vincente a un singolo giocatore non è una grande idea, anche per le ripercussioni sullo spogliatoio: ma almeno si fosse puntato su un sostituto all'altezza sul piano dell'esperienza internazionale.
L'ex roccioso difensore del Partizan - peraltro incontrato dalla Lazio nel secondo turno della vittoriosa Coppa delle Coppe, e a segno per il vantaggio iniziale nella gara di ritorno - vanta invece, come unica esperienza in panchina, l'anno trascorso in qualità di assistente al fianco del predecessore.
Ci si può stupire se un amico dei giocatori o poco più viene fatto a pezzi da un collega dalla preparazione un po' più compiuta, soprattutto sul piano teorico e tattico?
E se questo avviene a partita in corso, laddove spogliatoio e gruppo contano fino a un certo punto e la lettura del match richiede competenze meno vaghe?
Una sconfitta probabilmente decisiva per la classifica e il proseguimento nel torneo, nonché ancor più bruciante per i risvolti extra-calcistici: di origini croate il Ct avversario, di origini albanesi del Kosovo i due marcatori.
I quali hanno pensato bene di mescolare calcio e politica - vizio non nuovo, se si pensa alla bandiera della Grande Albania sul campo di Belgrado durante le qualificazioni a Francia 2016 - incrociando le braccia a mimare un'aquila.
Il riferimento al vessillo nazionale albanese si presta a numerose obiezioni: inneggiare a uno Stato giuridicamente distinto da quello dei loro genitori e giocare per la Nazionale di un ulteriore Paese terzo è un modo insolito per inneggiare all'indipendenza del Kosovo.
Ma è soprattutto uno schizzo di benzina sul fuoco che la FIFA non ha affatto apprezzato: tant'è che per i due si ipotizza una multa, se non direttamente una squalifica.

[Gotty]

Molto d'accordo con Jim Bowie, tranne che sul rigore, l'idiota sbraccia in mezzo a quei due ingannando l'arbitro, il VAR non era obbligato ad intervenire, non era fallo certissimo e il danno era piuttosto discutibile, Licht accentua i miei rimpianti è lui che commette il vero fallo da rigore ma lo fa da paraculo ben coperto dall'avversario, lontano dagli occhi del guardalinee che stava sul lato opposto.

[Jim Bowie]

Molto d'accordo con Jim Bowie, tranne che sul rigore, l'idiota sbraccia in mezzo a quei due ingannando l'arbitro, il VAR non era obbligato ad intervenire, non era fallo certissimo e il danno era piuttosto discutibile, Licht accentua i miei rimpianti è lui che commette il vero fallo da rigore ma lo fa da paraculo ben coperto dall'avversario, lontano dagli occhi del guardalinee che stava sul lato opposto.

Cioe' due difensori uno e' Lich lo trattengono a mossa di lotta greco-romana e tu dici che non e' rigore? Un'azione isolata neanche in mischia che pure Ray Charles avrebbe visto, ma dai! Il fratello di Djordjevic sbraccia perche' lo tengono piantato in terra che manco fosse 'na carota, quella e' stata la mossa di disperazione dei difensori perche ogni volta di testa la prendeva lui, ed infatti non sicapisce perche' la Serbia  n on abbia giocato a scavalcare il centrocampo con palloni alti per le torri.

[MCM]

Ha ragione Krstajic. Bastardata antiserba, uguale all’Aja.
Intanto dagli usa rosicano ancora e stanno iniziando a dire che Putin ha drogato i giocatori.
Vedrete che in Italia ci faranno trasmissioni. Saviano scrivera’ un libro su contatti tra casalesi e Putin e non è neppure escluso che nasconderanno della droga nello zaino di qualche calciatore.

[MCM]

Altro furto ai danni degli svedesi

[SAV]

L'esultanza dei tifosi panamensi al gol dell'1-6 contro l'Inghilterra mi ha fatto commuovere...
Una delle cose più belle del mondiale. 

[Panzabianca]

L'esultanza dei tifosi panamensi al gol dell'1-6 contro l'Inghilterra mi ha fatto commuovere...
Una delle cose più belle del mondiale. 

vero. Bellissima. Hanno dato immagine ai valori.

P.s. Il Belgio è forte. Forse in difesa non così forte ma, nel complesso, forte. Occhio.