Autore Topic: Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello  (Letto 34202 volte)

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Offline Kim Gordon

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #460 : Martedì 8 Novembre 2011, 10:07:20 »
La rivincita del 'vecchio' Reja
''Quanto è bello stare in testa''

A 66 anni il tecnico biancoceleste si riprende la vetta del campionato, nessun allenatore c'era mai riuscito prima d'ora a questa età. ''E' un record, ma è lo spirito che conta, il mio è giovane''
di ALBERTO ABBATE

ROMA - Non è un paese per vecchi? Macché. Edy Reja a 66 anni, 365 giorni dopo l'ultima volta, si riprende la vetta della Serie A. Non c'era mai riuscito nessun tecnico prima d'ora a quell'età: "E' un record - ride - ma è lo spirito che conta, il mio è giovane". Ha visto Napoli e non è morto, è sbarcato a Roma per conquistare l'Italia. Ne ha provate di tutti i colori, ha incassato sconfitte e vittorie, rudezze e carezze. E' stato martirizzato e santificato. Non si è mai veramente stancato: "Eppure avevo pensato di chiudere col calcio a 58 anni, prima d'approdare sulla panchina del Cagliari", rivela.

IL CLINT EASTWOOD DEL CALCIO - Edy Regna, di nuovo. E pensare che per molto tempo qualcuno lo considerava solo un medico della rianimazione, un salvagente buono per le panchine, un sergentaccio di campo.

Quasi fosse un insulto. Reja è anche questo, ma non solo. Aveva ragione De Laurentis: "E' Clint Eastwood". Non ha il cappello ma in groppa al cavallo ha fatto il giro d'Italia, dal Nord al Sud. E' un italiano dell'Est ma pure un uomo da West. Anche ieri la giacca era dello stesso tono di blu della cravatta. La camicia opportunamente bianca, slacciato il polsino. Grigi i capelli. D'acciaio l'orologio. La pistola non era visibile, probabilmente infilata nei pantaloni dal lato della schiena, per poterla estrarre a sorpresa. Magari a fine campionato, per sparare un colpo alle avversarie scudetto per legittima difesa: "Spero solo che, se daremo fastidio, non ci tirino giù (chiaro il riferimento alla passata stagione, ndr). E' bello stare lassù". Sarebbe straordinario alzare il tricolore. Una pellicola a lieto fine, d'altri tempi. Quelli di Reja.

UN GORIZIANO MARE E MONTI - 10 ottobre 1945, si sta spegnendo il fragore della seconda guerra mondiale, nasce Edy. Figlio del contadino Antonio, sloveno, detto Tonza in friulano (Reja lo chiamano il "fiol del Tonza"), è un uomo mare e monti, tuta e calcio, lavoro e famiglia. Sessantasei anni dopo, un mese fa, rieccolo sale e pepe nella sua villa di Lucinico (provincia di Gorizia) festeggiare il compleanno fra gli ulivi importati da Pescara, una delle sue tappe calcistiche. Ogni anno è una rinascita, nell'ottobre 2010 ci scherzò su, ma non tanto: "Trapattoni ha detto che vuole allenare fino a 80 anni? Io fino a 85...". Pedalerà ancora (adora la mountain bike, ormai celebri le sue gite ad Auronzo di Cadore), poi salperà finalmente verso altri lidi, si godrà la vecchiaia al fianco della moglie Livia. Hanno una vela nel porto di Monfalcone e una passione sfrenata. "Livia mi ha convinto a tenerla. Quando avrò smesso di allenare, gireremo in barca". Non è ancora tempo.

LA RIVINCITA: SFATATO IL TABU' DERBY - Si è goduto da spettatore la Barcolana di Trieste ("Volevo partecipare, ma c'era troppo vento") perché quest'anno la sfida da vincere è solo quella su un prato verde. L'anno scorso era già capolista del campionato, non aveva mai vissuto un compleanno da primo assoluto. Si è superato, ma un quinto posto a fine stagione non ha scongiurato fischi e critiche. Colpa della cacciata del "giocattolino" Zarate, di quei maledetti 5 derby persi. Non se l'è presa col destino, l'ha sfidato di petto, sconfitto. Si è regalato la prima vittoria contro la Roma, poi si è ripreso la vetta. E ora sogna un premio alla carriera. Gliel'ha predetto Fabio Capello, ct dell'Inghilterra, amico di sempre e vecchio compagno di squadra alla Spal: "Vincerai anche tu a Roma". Questa volta al telefono, non "Alla Fortuna" di Grado. Quella taverna dove un giovane Edy, Don Fabio, Galeone, Capello, Riva e Sormani, giovani rampanti, incrociavano Raf Vallone e Pasolini. Si incontravano la sera tardi, aspettavano l'alba e l'uscita delle brioches calde.

DUE ANNI DI LAVORO PER UNA CHANCE SCUDETTO - I vecchi amici della banda di Grado ora fanno tutti il tifo per lui. Reja ha la sua grande chance, se l'è costruita. Dal 14 febbraio 2010 al 7 novembre 2011 fra sagge decisioni, confronti, personalità. Era arrivato nella contestazione, ha riportato serenità, compattato lo spogliatoio. E' caduto (dimissioni presentate e respinte ben tre volte), si è rialzato e ora si gode solo gli applausi. "Salverò la Lazio", aveva sussurrato appena sbarcato a Fiumicino. "Possiamo arrivare lontano, non ci nascondiamo", urla quasi due anni dopo. Ne è stata fatta di strada da Parma al Parma. Perché Edy Reja esordiva con la Lazio - quasi in B - al Tardini. Ironia del destino, si ritrova primo in classifica contro il Parma all'Olimpico, dov'era iniziata in salita la sua avventura biancoceleste: l'umiliazione contro il Bari, uno dei punti più bassi della storia degli ultimi anni. A Norcia, il 16 marzo, Reja ha conquistato la Lazio: "Il motivatore sono io (allontanato il mental coach Popolizio, ndr) - gridava in conferenza - e non voglio interferenze della società, altrimenti me ne vado".

IL SEGRETO: IL GRUPPO SEMPRE AL SUO FIANCO - Lotito ha chinato la testa, lo ha convinto a restare alla fine della passata stagione - con una qualificazione Champions sfumata solo per la differenza reti - a suon di acquisti mirati e convincenti. Uno su tutti: Miro Klose. "E' il giocatore più forte che abbia mai allenato", ammette Reja. S'è invaghito del panzer, ma per Edy è il gruppo a fare la differenza, la forza è la squadra, sempre dalla sua parte. Tutti al suo capezzale per convincerlo a restare nel frangente di sconforto post Lazio-Genoa. Scaloni - uno che il campo l'ha visto col contagocce - era addirittura in lacrime. Perché Reja sa farsi amare. I giocatori, è bravo a gestirli e a disinnescarli. "Tutti possono giocare, tutti possono finire in tribuna, ma tutti devono farsi trovare pronti e adeguarsi ai cambiamenti". C'è un confronto continuo, schietto: se c'è qualcuno che si lamenta, lui lo ascolta, dà spiegazioni, non ammette equivoci e pettegolezzi. Così chiunque gioca, gira sempre a mille all'ora.

LA VITA ROMANA DI EDY - E' in campo come nella vita. Al River Chateau di Ponte Milvio  -  l'albergo dove vive a Roma - lo adorano tutti: "È un uomo umile e disponibile", dice il direttore Gianluca Giannini. "Uno di quelli che fa piacere ospitare sempre in albergo", spiega il vicedirettore Cristian Piccoli. Per qualcuno è un saggio amico: "È uno psicologo perché ti guarda negli occhi e capisce subito cosa hai", svela la ristoratrice Elena. "Ha 66 anni, ma lo spirito di un diciottenne. Io, che nasco juventino, e mia moglie che non amava il calcio, siamo diventati laziali per lui", rivela Angelo Maiorano. Da due anni è il suo cuoco: "Preferisce tocchi leggeri, ma di qualità. Ama il pesce e le verdure, il riso al nero di seppia, ma con lui ci sbizzarriamo con i fuori menu: è rimasto scioccato dai capellini d' angelo con la zuppa di crostacei e ama le nostre sogliole. E poi, da quando l'ha assaggiata, non può fare a meno della zuppa di cipolle". Cibi sempre accompagnati da un sorso di vino: "Reja è un intenditore - dicono i coniugi Maiorano - e preferisce i rossi. Va matto per l'Amarone. Con lui facciamo un brindisi tutte le sere. Alla vigilia delle partite in casa c'è anche sua moglie Livia, una gran donna. Edy non lo sa, ma noi abbiamo un piatto fuori portata che gli prepariamo sempre il venerdì prima dei match per portargli fortuna. È il nostro segreto".

GLI ULIVI DI LUCINICO CRESCONO COME LA LAZIO - Dopo cena è il momento del suo passatempo preferito: "Reja si riunisce spesso con il team manager Manzini e il preparatore Febbrari nella hall per giocare a Burraco", svela il direttore del River Chateau Giannini. A meno che non debba visionare i prossimi avversari: "Ha un lettore Dvd in camera e una tv al plasma 42 pollici. La stanza è sempre la stessa da quando è arrivato, ha un grande terrazzo che dà su Villa Brasini", cioè lo storico "castellaccio dei fantasmi" di Ponte Milvio. Una visione stupenda per uno che ama l'arte e la cultura. Ma il pallone rimane sempre in cima a tutto. A 34 anni aveva smesso di giocare perché voleva de­dicarsi al commercio, fab­bricava scarpe da calcio col marchio Reja. Fu la moglie Livia a convincer­lo ad accettare il Molinel­la, in serie D, la prima panchina: "Il calcio lo co­nosci, fai quello che sai fare" . La signo­ra Livia è la sua unica consigliera. Anzi no, ci sono gli ulivi: "Il loro fusto esprime la sofferenza della crescita", è la metafora scelta da Reja per fotografare la sua vita. La maturazione è quella che chiede sempre alle sue squadre. E ai suoi giocatori. Ma costa parecchio, persino a uno navigato come Reja. Non avrà vertigini d'alta quota, ma ha speso parecchie energie per riprendersi quel primato in classifica: oggi è a letto con la febbre. Febbre da scudetto

Offline aaronwinter

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Offline aaronwinter

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #462 : Martedì 8 Novembre 2011, 10:22:20 »
(vedi in particolare questo post
http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,7929.msg252176.html#msg252176[/url]

Mi interessa anche il tuo parere)
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Sorcio

Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #463 : Venerdì 11 Novembre 2011, 12:13:20 »
Immagino tu abbia abbandonato, disgustato, anche un cert'altro ambiente in cui l'astio ottuso è diventata l'unica ragion d'essere. O no?

Robè, tranquillo che so benissimo di appartenere ad una categoria di basso livello.
Per quanto mi è possibile, me ne dissocio dagli atteggiamenti e dalle propensioni accondiscendenti.
In questa occasione, ho solo voluto difendere un collega, un amico, che veramente non aveva motivo di essere trattato così.
Magari altre volte si, e come lui tanti altri, ma questa volta no.
E devo sentirmi nella possibilità di dirlo, senza passare per difensore a priori di una categoria che, ripeto, schifo alla massima potenza.

Spero sia chiaro, perchè lo ripeto questo spazio lo ritengo importante e pieno di persone che stimo e di amici.

BobCouto

Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #464 : Venerdì 11 Novembre 2011, 12:18:29 »
Robè, tranquillo che so benissimo di appartenere ad una categoria di basso livello.

Appartieni a una categoria che ha la massima importanza sociale, e mi pare di averlo già detto, al pari di medici, vigili del fuoco e tutti quelli che sono al servizio del prossimo: ma infestata da troppi opportunisti che vi hanno trovato comodo rifugio.

Se tu vuoi difendere Abbate, fai benissimo, e ritengo tu debba prescindere dall'amicizia, o meno, se sei convinto delle sue ragioni. L'unica cosa che io auspico sempre è che a una conclusione si arrivi sempre tramite un ragionamento.

Per ambiente non intendevo quello informativo in generale, nel quale ti auguro di cogliere i migliori successi, ma quello dell'informazione pallonara romana.

E continua a scrivere qui, che ne vale la pena.

Sorcio

Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #465 : Venerdì 11 Novembre 2011, 15:02:36 »
Appartieni a una categoria che ha la massima importanza sociale, e mi pare di averlo già detto, al pari di medici, vigili del fuoco e tutti quelli che sono al servizio del prossimo: ma infestata da troppi opportunisti che vi hanno trovato comodo rifugio.

Se tu vuoi difendere Abbate, fai benissimo, e ritengo tu debba prescindere dall'amicizia, o meno, se sei convinto delle sue ragioni. L'unica cosa che io auspico sempre è che a una conclusione si arrivi sempre tramite un ragionamento.

Per ambiente non intendevo quello informativo in generale, nel quale ti auguro di cogliere i migliori successi, ma quello dell'informazione pallonara romana.

E continua a scrivere qui, che ne vale la pena.

Chiaro, anche io mi riferivo a quello (anche se parlando in assoluto non è che si può essere troppo soddisfatti). E certo che continuerò a scrivere, il mio "smetterò di seguirvi" era riferito soprattutto a questo topic.

Offline BobLovati

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #466 : Venerdì 11 Novembre 2011, 17:50:18 »
Chiaro, anche io mi riferivo a quello (anche se parlando in assoluto non è che si può essere troppo soddisfatti). E certo che continuerò a scrivere, il mio "smetterò di seguirvi" era riferito soprattutto a questo topic.

bene così, Sorciaccio; ando´ stai mejo de qui, co´noi ??   ;D
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Offline LaLazioMia

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #467 : Sabato 12 Novembre 2011, 18:56:56 »
Perché  nella nostra storia abbiamo avuto dei "peana" ?

Sicuramente non abbiamo mai avuto un giornalista degno di questo nome.( cioe' non fazioso contro  non orientato pro mmerde etc etc etc).
E' ora di fare la conta ed uno che srive sul suo profilo fb di volere eliminare Lotito non è sufficientemente professionale e sereno per essere inviato a Formello. La colpa è quindi non sua ma di chi ce lo manda. Ora potrà dedicare il suo tempo ai mmerdosi.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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Offline MagoMerlino

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #468 : Sabato 12 Novembre 2011, 19:53:28 »
Sicuramente non abbiamo mai avuto un giornalista degno di questo nome.( cioe' non fazioso contro  non orientato pro mmerde etc etc etc).
in 111 anni, mai? Ma per piacere. Hanno scritto di Lazio e sono stati Laziali di limpidezza cristallina, autentici maestri del giornalismo italiano.
Certo che se il tuo ideale sono le sanipoli e le ferrazza, di certo intorno alla Lazio gente del genere non la trovi. Per fortuna

E' ora di fare la conta ed uno che srive sul suo profilo fb di volere eliminare Lotito non è sufficientemente professionale e sereno per essere inviato a Formello. La colpa è quindi non sua ma di chi ce lo manda. Ora potrà dedicare il suo tempo ai mmerdosi.
Tanto è vero che ancora oggi repubblica pubblica l'articolo sulla Lazio a sua firma.
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"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline LaLazioMia

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #469 : Sabato 12 Novembre 2011, 21:10:31 »


Cosa vuoi dimostrare? Un giornale da WC resta sempre presente a se stesso. Mi sarei meravigliato solo se il nemico dichiarato lo avessero destinato definitivamente ai trigorioti.
Questo modo poi di fare i gradassi per poi andare a piagne da mamma ogni volta che arrivano le sberle è un classico dei quaquaraqua' nostrani.
I miei ideali comunque non sono certo i tuoi , visto che adori il giornalismo di inchiesta fatto penna( tal cerracchio dal menzognero).
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Offline MagoMerlino

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #470 : Sabato 12 Novembre 2011, 21:32:06 »
Cosa vuoi dimostrare? Un giornale da WC resta sempre presente a se stesso. Mi sarei meravigliato solo se il nemico dichiarato lo avessero destinato definitivamente ai trigorioti.
Questo modo poi di fare i gradassi per poi andare a piagne da mamma ogni volta che arrivano le sberle è un classico dei quaquaraqua' nostrani.
I miei ideali comunque non sono certo i tuoi , visto che adori il giornalismo di inchiesta fatto penna( tal cerracchio dal menzognero).
Ma tu neppure conosci quali nomi del giornalismo, tifosi della Lazio, hanno nobilitato la figura professionale del giornalista, non solo sportivo, e fatto la storia del gionalismo in Italia.
Continui solo a sbraitare contro chiunque azzarda a muovere critica al tuo pregiudicato mentore.
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Offline Matita

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #471 : Sabato 12 Novembre 2011, 22:12:11 »
al tuo pregiudicato mentore.

Ma i nomi se fanno solo in alcuni casi specifici ?

chi sarebbe il " pregiudicato mentore" ?

Cosi' per capire, poi continuero' a leggervi e basta.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

POMATA

Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #472 : Sabato 12 Novembre 2011, 22:28:55 »
Zaradò nun fa finta de nun capì, quello che ci tiene nell'elite del calcio italiano...un po de dolore è normale...capisci a me.

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #473 : Sabato 12 Novembre 2011, 22:38:52 »
cosa è di difficile comprensione il pregiudicato o il mentore?
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POMATA

Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #474 : Sabato 12 Novembre 2011, 23:19:19 »
cosa è di difficile comprensione? il pregiudicato o il mentore?

Certi Laziali

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #475 : Domenica 13 Novembre 2011, 00:30:11 »
Ad esempio?
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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #476 : Domenica 13 Novembre 2011, 10:28:00 »
Ad esempio?

Ad esempio te che sbavi e godi per chiamare pregiudicato uno che ti ha portato al primo posto in classifica e che è chiarissimamente vittima di un processo farsa.
Del resto ognuno ha i suoi mentori, tu hai cerracchio, io ho la SS LAZIO.
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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #477 : Domenica 13 Novembre 2011, 10:34:34 »
Ma tu neppure conosci quali nomi del giornalismo, tifosi della Lazio, hanno nobilitato la figura professionale del giornalista, non solo sportivo, e fatto la storia del gionalismo in Italia.
Continui solo a sbraitare contro chiunque azzarda a muovere critica al tuo pregiudicato mentore.

Io li conosco bene i grandi nomi del giornalismo che hanno parlato di Lazio e dico lo stesso che la tua ultima frase é infelice e ingrata, oltre che inesatta.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #478 : Domenica 13 Novembre 2011, 11:23:33 »
Io li conosco bene i grandi nomi del giornalismo che hanno parlato di Lazio e dico lo stesso che la tua ultima frase é infelice e ingrata, oltre che inesatta.
Dov'è l'inesattezza?
Inoltre era una definizione ad uso e consumo del sig. LLM (ho per lo specifico utilizzao il TUO, altrimenti avrei potuto ulilizzare il vostro, se avessi inteso generalizzarla a tutti) in risposta alla sua ridicola quanto reiterata affermazione, errata STORICAMENTE, perchè ignora quanti e quali maestri di giornalismo sono stati Laziali e di Lazio hanno scritto:
Sicuramente non abbiamo mai avuto un giornalista degno di questo nome
Senza contare che quello di cui mi si accusa, il sig. LLM lo perpreta giornalmente ed in maniera molto pressante, nei confronti del tecnico della Lazio, Reja.
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Re:Lotito caccia giornalista de La Repubblica da Formello
« Risposta #479 : Domenica 13 Novembre 2011, 11:40:23 »
Ad esempio te che sbavi e godi per chiamare pregiudicato uno che ti ha portato al primo posto in classifica e che è chiarissimamente vittima di un processo farsa.
Del resto ognuno ha i suoi mentori, tu hai cerracchio, io ho la SS LAZIO.
Ma tu sbaverai alle parole di Lotito. Tu hai il tuo mentore in Lotito, dal momento che lo difendi anche dove è indifendibile. E non scambiare i ruoli tra Lazio e Lotito.
Al primo posto ci hanno portato soprattutto Reja e i giocatori, il presidente dal suo canto ha già dimostrato di non saper gestire quanto di buono fatto in precedenza, per cercare di rimanere a certi livelli.
Per tua informazione, sempre che tu conosca il significato di mentore, il mio non è certo Cerracchio, anche se è tra i giornalisti contemporanei che apprezzo maggiormente.
Inoltre ti ricordo che dal punto di vista processuale, se vogliamo essere precisi, allora è un pluripreguiudicato. Ma certamente anche il precedente processo in cui + stato coinvolto insieme a 1/2roma  dove è stato condannato, è stato un processo farsa. La similitudine con berlusconi vittima dei magistrati è sempre più appariscente.
Infine, ho scritto CHIARAMENTE, sig. LLM, che ritengo iniqua la sentenza di Napoli, convinto dell'innocenza di Lotito.
Spero trovi uno studio legale adatto per far trionfare la verità in appello. Magari consultando il suo personale ufficio legale in permanente stato di attività sui forum.
Quindi vacci calmino nel riferirti a me con frasi del genere:
Ad esempio te che sbavi e godi per chiamare pregiudicato
Perchè quella definizione l'ho scritta a tuo uso e consumo, per rispondere con gli stessi toni a come tu dai dell'incapace a Reja.
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