Autore Topic: Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere  (Letto 23636 volte)

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Pomata

Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #60 : Giovedì 14 Giugno 2018, 22:24:50 »
Se la Roma non sapeva nulla, sarebbero partite subito denuncie e richieste di danni...

Cosa aspettano?

Offline Ataru

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #61 : Giovedì 14 Giugno 2018, 22:28:58 »
Se la Roma non sapeva nulla, sarebbero partite subito denuncie e richieste di danni...

Cosa aspettano?
de sape' do hanno messo i baffi
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Il frigorifero

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #62 : Venerdì 15 Giugno 2018, 09:08:44 »
1) La società costruttrice è di Parnasi, attualmente al gabbio.

2) Il terreno su cui si sarebbe costruito è sempre di Parnasi

3) I vari permessi , autorizzazioni, ecc... sono stati rilasciati nei confronti di Euronova, società di Parnasi. Considerata l’ accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, immagino vadano rivisti da principio.


Sono un ignorante però, a mia opinione , la questione stadio è finita qui.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline robylele

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #63 : Venerdì 15 Giugno 2018, 09:34:39 »
1) La società costruttrice è di Parnasi, attualmente al gabbio.

2) Il terreno su cui si sarebbe costruito è sempre di Parnasi

3) I vari permessi , autorizzazioni, ecc... sono stati rilasciati nei confronti di Euronova, società di Parnasi. Considerata l’ accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, immagino vadano rivisti da principio.


Sono un ignorante però, a mia opinione , la questione stadio è finita qui.

mi é capitato per sbaglio di incappare in un'emittente radiofonica daaaroma dove valutavano le ultime novità (gabbio) forse come un evento positivo paaa roma.

Un curatore fallimentare potrebbe mettere all'asta i terreni, che a questo punto prenderesti a metà prezzo, quindi il valente conduttore prevedeva una discreta fila di acquirenti ingolositi dall'affare.
 :aleoo: :occasion14:
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline zorba

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #64 : Venerdì 15 Giugno 2018, 09:39:50 »
mi é capitato per sbaglio di incappare in un'emittente radiofonica daaaroma dove valutavano le ultime novità (gabbio) forse come un evento positivo paaa roma.

Un curatore fallimentare potrebbe mettere all'asta i terreni, che a questo punto prenderesti a metà prezzo, quindi il valente conduttore prevedeva una discreta fila di acquirenti ingolositi dall'affare.
 :aleoo: :occasion14:

Non si può parlare di curatore fallimentare, se fallimento non c'è.

Credo sia più giusto parlare di amministratore giudiziario, in questo caso, vista la "momentanea indisponibilità" del sor Parnasi.

Comunque non esageriamo quando parliamo di questione di ordine pubblico, in riferimento agli eventi attinenti alle merde e a tutto ciò che ruota loro intorno.

Vedere il pezzo di Dotto per credere...



Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Matita

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #65 : Venerdì 15 Giugno 2018, 10:00:18 »
La cena segreta di Parnasi con il manager e Giorgetti “Facciamo questo governo" (La Repubblica)

MARCO MENSURATI
FABIO TONACCI
MARIA ELENA VINCENZI

L’abbraccio di governo tra i 5 Stelle e la Lega è nato a casa di un palazzinaro romano, otto giorni dopo il 4 marzo. Quando Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, e Luca Lanzalone, il “mister Wolf” fedelissimo di Luigi di Maio, si siedono alla tavola di Luca Parnasi, l’immobiliarista in carcere accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A ben vedere, il primo a fiutare il vento gialloverde che avrebbe portato, 89 giorni dopo le elezioni, al governo di Giuseppe Conte.

Il patto del mattone
La lettura delle 387 pagine dell’informativa del nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per ungere Campidoglio e Regione Lazio e accelerare il progetto del nuovo stadio della Roma, riporta a quei giorni lì, immediatamente successivi all’esito delle urne. I giorni della grande incertezza. L’Italia in sospeso. Gli italiani che scommettevano sul nome a cui il presidente della Repubblica avrebbe conferito il mandato esplorativo. Di Maio che non chiudeva le porte a nessuno, Salvini che si professava incollato allo schieramento del centrodestra e a Berlusconi. In realtà, però, il piano era già avviato, nel modo in cui a Roma si fanno gli affari e si stringono patti. Una cena, a casa di amici. È l’intuizione geniale di Parnasi. Ci comincia a lavorare dal 9 marzo, quando riferisce a Lanzalone — il consulente inviato al Campidoglio da Beppe Grillo per commissariare la sindaca Raggi sulla questione stadio — che la cena con Giorgetti si farà. «A casa mia», dice. «Il 12 marzo». Con un paio di regole di ingaggio per Lanzalone. La prima, riservatezza assoluta. «Dobbiamo essere super parati perché se ci vedono siamo fatti». La seconda, sullo scopo comune. «Oggi decidiamo una cosa… dobbiamo fare di tutto perché ci sia un governo». Mentre parlano, Parnasi contatta Giorgetti con un messaggio vocale su Whatsapp: «Ci vediamo in aeroporto alle 18.15 e ti porto in tv… e vai in tv ma io non mi faccio vedere».

Nel cerchio di Di Maio
Il palazzinaro Luca Parnasi è un uomo che non fa mai niente per niente. Il prezzo del suo impegno per fare da taxi a Giorgetti e organizzare la cena lo mette subito in chiaro. «Voglio che mi presenti Di Maio». Per Lanzalone, non è un problema. «Vedo Luigi tutti i giorni, lo sento tre volte al giorno, l’ho visto due ore fa... lo risento domani mattina però in giro non lo dico. Luigi è un po’ come Salvini, cioè molto chiuso il cerchio... io, due tre persone, punto». Dunque, due tre persone al massimo nel cerchio magico di Di Maio, nel quale dice di sguazzare anche Lanzalone. Proprio lo stesso Lanzalone da cui oggi il leader 5 Stelle prende frettolosamente le distanze, ottenendone le dimissioni da presidente di Acea (la multiutility di Roma) dove loro stessi lo avevano messo. «Perché da noi chi sbaglia paga», dice Di Maio. Sorvolando però sul fatto che Lanzalone, poche ore prima di finire ai domiciliari, era con Davide Casaleggio a discutere di nomine in un ristorante di Corso Vittorio a Roma.

“Lanzalone Premier”
Che la cena a casa Parnasi del 12 marzo sia uno snodo cruciale dell’inchiesta “Rinascimento”, coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e dalla pm Barbara Zuin, lo dimostrano le cinque pagine di omissis per coprire le intercettazioni. Dopo quella cena, c’è stato un pranzo, il 16 maggio scorso. Parnasi è a tavola con un prete di nome Don Liberio. «Tra poco avrai una sorpresa», annuncia al sacerdote. La sorpresa è l’arrivo di Giorgetti. Trattandosi di un parlamentare, gli investigatori non annotano quello che si dicono. Seguono però con attenzione ciò che accade dopo. Parnasi rientra di corsa nella sede della sua azienda, la Ampersand, e riferisce alla sorella Flaminia e alla madre che a breve passerà a trovarlo «un avvocato dei 5 Stelle che potrebbe essere nominato Primo ministro». Si tratta proprio di Lanzalone. Anche in questo caso gli inquirenti omissano il contenuto di quella conversazione negli uffici della Ampersand. Ne indicano però l’oggetto: la formazione del nuovo governo. «Parnasi — scrivono i carabinieri — seguita a dispensare consigli a Lanzalone su come proporsi a Spadafora e agli altri esponenti dei 5 Stelle per proporre il suo nome». Davvero Giorgetti ipotizzò con Parnasi di proporre mister Wolf Luca Lanzalone come presidente del consiglio del governo Lega-5 Stelle? Di fatto si sa che il nome di Giuseppe Conte è stato avanzato pubblicamente da Luigi Di Maio il 21 maggio. Cinque giorni dopo.

“Salvini è un fratello”
Del resto, se Lanzalone è l’emanazione Di Maio, Parnasi lo è di Salvini. «Con Matteo ci parlo direttamente», dice l’imprenditore. Una vicinanza sigillata con i 250 mila euro versati nel 2015 alla fondazione “Più Voci”. «Era vicina alla Lega. Con Matteo sono amico fraterno, si fa campagna con me, siamo fuori. Siamo proprio amici!». Un’amicizia coltivata per anni e di cui Parnasi, annusando il nuovo corso politico, intende raccoglierne i frutti. «C’è un rischio altissimo che questi facciano il governo, magari con Matteo Salvini... e quindi noi potremmo pure avere... incrociamo le dita, silenziosamente, senza sbandierarlo, un grande rapporto!». Già, Salvini è il cavallo vincente su cui puntare il massimo della posta. Ma senza dimenticare di spargere briciole su chi potrebbe, prima o poi, essere utile. «Dieci tavoli da 50 l’uno», ordina in codice alla sua segretaria Elisa Melegari, un mese prima del voto del 4 marzo, snocciolandole una lista di nomi di politici e i soldi da versare per la campagna elettorale: «Ferro 5.000 euro, Minnucci 5.000 euro, Agostini 15.000 euro, Mancini 5.000 euro, Polverini 10.000 euro, Francesco Giro 5.000 euro, Ciocchetti 10.000 euro, Buonasorte 5.000 euro...».

Le pr gratis per la Lombardi
Ovunque apre “tavoli”. In Campidoglio e alla Regione Lazio. Su richiesta del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e del consigliere Paolo Ferrara, Parnasi mette a disposizione della candidata Roberta Lombardi il responsabile della comunicazione della sua Eurnova, Giulio Mangosi. Il primo febbraio 2018, Mangosi racconta ad un amico: «Ieri sono salito a bordo dalla Lombardi, non da interno ma in coordinamento con Augusto Rubei (attuale portavoce della ministra Trenta, ndr) che è il suo capo campagna e che è stato il capo campagna della Raggi. Sta lavorando per Di Maio pure a livello nazionale. Augusto è un ragazzo bravissimo che già conoscevo prima. Non è un Cinque Stelle, è uno molto intelligente e molto furbo... ha creato lui la Raggi a livello mediatico, ora sta aiutando la Lombardi, io gli sto dando supporto su tutto... gli darò supporto su tutti i giornali locali… Lei non vincerà mai però magari poi a livello nazionale semmai ce la fanno e quindi magari...»

Il generone di Malagò
L’indagine scopre che Parnasi è “amico fraterno” anche di Giovanni Malagò, il presidente del Coni. L’11 marzo i due si incontrano al Circolo Aniene e Malagò ha una richiesta. «Dopo arriva Gregorio (il fidanzato della figlia, ndr), te lo volevo presentare. Se giù si fa qualcosa sono contento! Se non si fa, problemi per me non esistono!». Qualcosa si fa: il 23 marzo alla sede di Eurnova si presenta Gregorio. Parnasi gli chiede se sia intenzionato a trasferirsi a Roma a parità di stipendio, quello gli risponde di sì. E negli atti è ricostruito come pochi mesi prima, nel novembre 2017, il Coni abbia improvvisamente cambiato opinione — da non conforme a conforme — circa il progetto dello stadio della Roma in merito a una questione di parcheggi su cui era competente.

 

 
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline MagoMerlino

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #66 : Venerdì 15 Giugno 2018, 10:34:37 »
Se non fossero la quintessenza della mafia, ci sarebbe da ammirarli.
Le cronache giudiziarie stanno chiarendo cosa è stato commesso per consentire all'iter per l'approvazione del progetto della speculazione edilizia di tor vergata, soprannominata per i più creduloni, stadio daaxxxx.
Eppure la lobby giornalistico mafiosa che li supporta sta riuscendo a spostare l'attenzione dei più creduloni verso una sorta di complotto della magistratura imbeccata dalla parte politica ultimamente risultata perdente alle elezioni, sostenendo che la società di trigoria non sia coinvolta, ma anzi come nella migliore tradizione, sia parte lesa (ma si accorgeranno del ridicolo?), così come non lo sarebbe la sindaca Raggi, nonostante siano stati totalmente coinvolti dei personaggi del suo movimento, a lei vicini e suoi collaboratori al Comune di Roma. Insomma sintetizzando, si starebbe colpendo il palazzinaro parnasi per colpire la Raggi, il movimento 5 stelle e la Lega, per dimostrare l'infondatezza della loro campagna sull'onestà, ovvio che in questo quadro la xxxx sia parte lesa....
Che i trigorioti credano alla cazzata che la loro società non sia coinvolta è comprensibile, non posseggono una intelligenza tale da poterlo comprendere, ma che ci siano componenti della lobby che, con la collaborazione degli organi d'informazione, stanno insistendo perchè il progetto non si fermi, ma anzi continui spedito, nonostante quanto si sta rivelando dalle indagini giudiziarie, è la migliore dimostrazione di come ormai il tifo per questa realtà politicomafiosa di trigoria ha preso il sopravvento anche nei confronti delle indagini della  magistratura e della logica più elementare.
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Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

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Offline Eagles71

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #67 : Venerdì 15 Giugno 2018, 10:35:46 »
in un paese normale assieme a parnasi starebbero al gabbio pure pallotta e malagò.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Matita

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Si er papa te donasse tutta Roma
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Offline zeno

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #69 : Venerdì 15 Giugno 2018, 13:42:23 »
per fortuna che topo gigio raggi ha detto che non è tifosa della lazio,
mi sentirei offeso se tale personaggio fosse associato ai nostri colori

Offline robylele

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #70 : Venerdì 15 Giugno 2018, 14:18:15 »
per fortuna che topo gigio raggi ha detto che non è tifosa della lazio,
mi sentirei offeso se tale personaggio fosse associato ai nostri colori

mortacci, in 2 giorni mi tocca quotarti per la seconda volta.   :o





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Luciano Spalletti
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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #71 : Venerdì 15 Giugno 2018, 16:36:52 »
La cena segreta di Parnasi con il manager e Giorgetti “Facciamo questo governo" (La Repubblica)

MARCO MENSURATI
FABIO TONACCI
MARIA ELENA VINCENZI

L’abbraccio di governo tra i 5 Stelle e la Lega è nato a casa di un palazzinaro romano, otto giorni dopo il 4 marzo. Quando Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, e Luca Lanzalone, il “mister Wolf” fedelissimo di Luigi di Maio, si siedono alla tavola di Luca Parnasi, l’immobiliarista in carcere accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A ben vedere, il primo a fiutare il vento gialloverde che avrebbe portato, 89 giorni dopo le elezioni, al governo di Giuseppe Conte.

Il patto del mattone
La lettura delle 387 pagine dell’informativa del nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per ungere Campidoglio e Regione Lazio e accelerare il progetto del nuovo stadio della Roma, riporta a quei giorni lì, immediatamente successivi all’esito delle urne. I giorni della grande incertezza. L’Italia in sospeso. Gli italiani che scommettevano sul nome a cui il presidente della Repubblica avrebbe conferito il mandato esplorativo. Di Maio che non chiudeva le porte a nessuno, Salvini che si professava incollato allo schieramento del centrodestra e a Berlusconi. In realtà, però, il piano era già avviato, nel modo in cui a Roma si fanno gli affari e si stringono patti. Una cena, a casa di amici. È l’intuizione geniale di Parnasi. Ci comincia a lavorare dal 9 marzo, quando riferisce a Lanzalone — il consulente inviato al Campidoglio da Beppe Grillo per commissariare la sindaca Raggi sulla questione stadio — che la cena con Giorgetti si farà. «A casa mia», dice. «Il 12 marzo». Con un paio di regole di ingaggio per Lanzalone. La prima, riservatezza assoluta. «Dobbiamo essere super parati perché se ci vedono siamo fatti». La seconda, sullo scopo comune. «Oggi decidiamo una cosa… dobbiamo fare di tutto perché ci sia un governo». Mentre parlano, Parnasi contatta Giorgetti con un messaggio vocale su Whatsapp: «Ci vediamo in aeroporto alle 18.15 e ti porto in tv… e vai in tv ma io non mi faccio vedere».

Nel cerchio di Di Maio
Il palazzinaro Luca Parnasi è un uomo che non fa mai niente per niente. Il prezzo del suo impegno per fare da taxi a Giorgetti e organizzare la cena lo mette subito in chiaro. «Voglio che mi presenti Di Maio». Per Lanzalone, non è un problema. «Vedo Luigi tutti i giorni, lo sento tre volte al giorno, l’ho visto due ore fa... lo risento domani mattina però in giro non lo dico. Luigi è un po’ come Salvini, cioè molto chiuso il cerchio... io, due tre persone, punto». Dunque, due tre persone al massimo nel cerchio magico di Di Maio, nel quale dice di sguazzare anche Lanzalone. Proprio lo stesso Lanzalone da cui oggi il leader 5 Stelle prende frettolosamente le distanze, ottenendone le dimissioni da presidente di Acea (la multiutility di Roma) dove loro stessi lo avevano messo. «Perché da noi chi sbaglia paga», dice Di Maio. Sorvolando però sul fatto che Lanzalone, poche ore prima di finire ai domiciliari, era con Davide Casaleggio a discutere di nomine in un ristorante di Corso Vittorio a Roma.

“Lanzalone Premier”
Che la cena a casa Parnasi del 12 marzo sia uno snodo cruciale dell’inchiesta “Rinascimento”, coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e dalla pm Barbara Zuin, lo dimostrano le cinque pagine di omissis per coprire le intercettazioni. Dopo quella cena, c’è stato un pranzo, il 16 maggio scorso. Parnasi è a tavola con un prete di nome Don Liberio. «Tra poco avrai una sorpresa», annuncia al sacerdote. La sorpresa è l’arrivo di Giorgetti. Trattandosi di un parlamentare, gli investigatori non annotano quello che si dicono. Seguono però con attenzione ciò che accade dopo. Parnasi rientra di corsa nella sede della sua azienda, la Ampersand, e riferisce alla sorella Flaminia e alla madre che a breve passerà a trovarlo «un avvocato dei 5 Stelle che potrebbe essere nominato Primo ministro». Si tratta proprio di Lanzalone. Anche in questo caso gli inquirenti omissano il contenuto di quella conversazione negli uffici della Ampersand. Ne indicano però l’oggetto: la formazione del nuovo governo. «Parnasi — scrivono i carabinieri — seguita a dispensare consigli a Lanzalone su come proporsi a Spadafora e agli altri esponenti dei 5 Stelle per proporre il suo nome». Davvero Giorgetti ipotizzò con Parnasi di proporre mister Wolf Luca Lanzalone come presidente del consiglio del governo Lega-5 Stelle? Di fatto si sa che il nome di Giuseppe Conte è stato avanzato pubblicamente da Luigi Di Maio il 21 maggio. Cinque giorni dopo.

“Salvini è un fratello”
Del resto, se Lanzalone è l’emanazione Di Maio, Parnasi lo è di Salvini. «Con Matteo ci parlo direttamente», dice l’imprenditore. Una vicinanza sigillata con i 250 mila euro versati nel 2015 alla fondazione “Più Voci”. «Era vicina alla Lega. Con Matteo sono amico fraterno, si fa campagna con me, siamo fuori. Siamo proprio amici!». Un’amicizia coltivata per anni e di cui Parnasi, annusando il nuovo corso politico, intende raccoglierne i frutti. «C’è un rischio altissimo che questi facciano il governo, magari con Matteo Salvini... e quindi noi potremmo pure avere... incrociamo le dita, silenziosamente, senza sbandierarlo, un grande rapporto!». Già, Salvini è il cavallo vincente su cui puntare il massimo della posta. Ma senza dimenticare di spargere briciole su chi potrebbe, prima o poi, essere utile. «Dieci tavoli da 50 l’uno», ordina in codice alla sua segretaria Elisa Melegari, un mese prima del voto del 4 marzo, snocciolandole una lista di nomi di politici e i soldi da versare per la campagna elettorale: «Ferro 5.000 euro, Minnucci 5.000 euro, Agostini 15.000 euro, Mancini 5.000 euro, Polverini 10.000 euro, Francesco Giro 5.000 euro, Ciocchetti 10.000 euro, Buonasorte 5.000 euro...».

Le pr gratis per la Lombardi
Ovunque apre “tavoli”. In Campidoglio e alla Regione Lazio. Su richiesta del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e del consigliere Paolo Ferrara, Parnasi mette a disposizione della candidata Roberta Lombardi il responsabile della comunicazione della sua Eurnova, Giulio Mangosi. Il primo febbraio 2018, Mangosi racconta ad un amico: «Ieri sono salito a bordo dalla Lombardi, non da interno ma in coordinamento con Augusto Rubei (attuale portavoce della ministra Trenta, ndr) che è il suo capo campagna e che è stato il capo campagna della Raggi. Sta lavorando per Di Maio pure a livello nazionale. Augusto è un ragazzo bravissimo che già conoscevo prima. Non è un Cinque Stelle, è uno molto intelligente e molto furbo... ha creato lui la Raggi a livello mediatico, ora sta aiutando la Lombardi, io gli sto dando supporto su tutto... gli darò supporto su tutti i giornali locali… Lei non vincerà mai però magari poi a livello nazionale semmai ce la fanno e quindi magari...»

Il generone di Malagò
L’indagine scopre che Parnasi è “amico fraterno” anche di Giovanni Malagò, il presidente del Coni. L’11 marzo i due si incontrano al Circolo Aniene e Malagò ha una richiesta. «Dopo arriva Gregorio (il fidanzato della figlia, ndr), te lo volevo presentare. Se giù si fa qualcosa sono contento! Se non si fa, problemi per me non esistono!». Qualcosa si fa: il 23 marzo alla sede di Eurnova si presenta Gregorio. Parnasi gli chiede se sia intenzionato a trasferirsi a Roma a parità di stipendio, quello gli risponde di sì. E negli atti è ricostruito come pochi mesi prima, nel novembre 2017, il Coni abbia improvvisamente cambiato opinione — da non conforme a conforme — circa il progetto dello stadio della Roma in merito a una questione di parcheggi su cui era competente.

Mensurati?
Allora sono cazzate. Indagine priva di fondamento alcuno, anzi, je daranno di nuovo torri e mln di mc.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

ThomasDoll

Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #72 : Venerdì 15 Giugno 2018, 16:45:33 »
qualcuno sa se è reperibile/leggibile il testo intero dell'ordinanza di custodia cautelare?

borgorosso

Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #73 : Venerdì 15 Giugno 2018, 18:09:40 »
ma borgorosso ?  mesa che si sta aggiornando sui grandi progetti delle merde

borgorosso sta bello contento.
visto che noi stiamo così, un po' con le pezze al culo, so' contento che ce stanno pure loro

Offline aaronwinter

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #74 : Venerdì 15 Giugno 2018, 18:20:38 »
È arrivato finalmente il momento che sapevo che prima o poi sarebbe arrivato.
Smerdurati passa finalmente a pagare il conto del male fatto ad altri.

Siccome non siamo persone che augurano malattie o peggio, ma neanche siamo gente che augura di provare il gabbio che Smerdurati e Co. hanno contribuito a fare ingiustamente provare ad altri, io mi ero immaginato la massima punizione possibile per quel subumano: dovere un giorno contribuire ad una inchiesta che va contro gli interessi di quella fogna di squadra per cui rutta e tifa, e di tutto il generone che vi ruota attorno, come le mosche coprofile ;D

È arrivato il momento. E sarà una grande estate.
Buon lavoro, Smerdurati, buone "notti insonni al lume del rancore", e mi raccomando, non tralasciare niente, ne va delle tue aspirazioni di Premio Pulitzer de sta fava.

Ti leggero con estremo piacere.
:asrm:
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline zeno

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #75 : Sabato 16 Giugno 2018, 10:43:03 »
travaglio è veramente un cazzaro, manco fede sarebbe arrivato a tanto

Offline Jim Bowie

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #76 : Sabato 16 Giugno 2018, 10:46:54 »
travaglio è veramente un cazzaro, manco fede sarebbe arrivato a tanto
Travaglio e' una marchetta radical schick del cazzo!
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline SAV

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Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #77 : Martedì 19 Giugno 2018, 01:28:21 »
Mensurati?
Allora sono cazzate. Indagine priva di fondamento alcuno, anzi, je daranno di nuovo torri e mln di mc.

Purtroppo, hai ragione.
Da notare però come smerdurati cerchi di addossare tutte le colpe su M5S e Lega non menzionando mai le merde... è un lavoro difficile, ma ci deve provare...

Pomata

Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #78 : Martedì 19 Giugno 2018, 23:03:58 »
Ce stanno in mezzo co’ tutte le scarpe, altrimenti già erano partite le denunce come parte lesa...

Zapruder

Re:Stadio merde: vari arresti per associazione a delinquere
« Risposta #79 : Martedì 19 Giugno 2018, 23:08:03 »
qualcuno sa se è reperibile/leggibile il testo intero dell'ordinanza di custodia cautelare?

Sul web è reperibile...