Il secondo posto in classifica carica il tecnico biancoceleste, che chiede conferme alla sua squadra impegnata all'Olimpico contro il Catania: ''Vogliamo acciuffare la Champions attraverso il gioco. Ci aspetta un vero esame di maturità''. Centrocampo ineditoROMA - Una scommessa sul futuro:
"Se riusciremo a crescere tutti insieme, raggiungeremo la perfezione". Reja aspetta e spera:
"Vogliamo essere la sorpresa e acciuffare la Champions attraverso il gioco. Contro il Catania sarà sicuramente un esame di maturità. Anche nelle difficoltà si deve mantenere una continuità di risultati per essere una squadra importante".
"I TIFOSI COINVOLTI DAL GIOCO" - Ha espiato il suo peccato, l'ha colto nel profondo:
"Non bastano solo i risultati - ammette ora Reja - e
la gente si è riavvicinata alla squadra perché ha visto un altro gioco, fraseggi e spettacolo. I tifosi hanno bisogno di personaggi e noi stiamo riuscendo a coinvolgerli con un progetto di spessore, diverso. Speriamo solo non ci siano intoppi da qui sino alla fine del campionato". L'allenatore non si riferisce agli infortuni: "Quelli ci stanno, sono problemi che hanno anche altre squadre e chi scenderà in campo dovrà sempre dare il 100%. In questo momento è fondamentale una Lazio determinata, tesa e in forma fisicamente. Poi dovremo crescere tutti insieme per arrivare alla perfezione e all'armonia del gruppo. Un aspetto di fondamentale importante".
"LA CHAMPIONS E' IL GRANDE TRAGUARDO" - Reja vuole coinvolgere tutti: "
La nostra forza devono essere non solo Klose, Cisse o Hernanes, ma tutti quelli che tirano la carretta o persino quelli che vanno in tribuna.
Se la squadra riuscirà ad accrescere il rendimento anche solo del 15%, mantenendolo per 10-15 partite, si potrà arrivare lontano.
Per scaramanzia non parlerò mai di scudetto, ma la Champions sarebbe già un grandissimo traguardo". A oggi la Lazio sarebbe qualificata: "
Dobbiamo goderci il secondo posto - prosegue il tecnico -
ma guai a sederci sugli allori.
Il risultato dovremo vederlo solo a fine campionato. I miei ragazzi stanno dimostrando personalità, hanno imparato a gestire i momenti della gara, ma devono ancora migliore sia in fase difensiva che in attacco. Dovremo cercare di evitare alcune disattenzioni o errori di cattiva disposizione e trovare più equilibrio. In avanti, mi basterebbe che venisse concretizzato il 50% delle occasioni che ci capitano".
AVANTI COL 4-3-3 - Cisse non segna dal 15 settembre, Reja non fa drammi: "Non deve crearsi questo problema, deve solo lavorare per la squadra. Deve capire che non è importante fare gol, ma che la Lazio vinca. A Bologna ho apprezzato il suo secondo tempo". Sacrificio e dedizione, Klose è l'esempio (inserito fra i 50 candidati per il pallone d'Oro). Il panzer è inamovibile in attacco, ma Reja dovrà fare i conti con l'assenza di Hernanes: servirebbe un miracolo per vederlo in campo ("La caviglia si è però sgonfiata"). L'allenatore al momento si è concentrato su un 4-3-3 con Sculli al posto del "Profeta" e Cisse dietro Klose. Lulic, Ledesma e Brocchi a centrocampo: "Cristian ieri ha lavorato, ma dovrà darmi delle garanzie, altrimenti toccherà a Cana debuttare dall'inizio", sussurra Reja. In quel caso si trasformerebbe in un 4-4-2 ( "E' una soluzione") con Lulic e Sculli larghi. In difesa toccherà a Stankevicius sostituire lo squalificato Dias al fianco di Biava; Konko e Radu terzini. Reja non ha dubbi: "Proveremo a vincere. Dovremo avere pazienza e ribattere colpo su colpo".
fonte(Grazie a SAV per la segnalazione.)
