Lazio-Inter, i giocatori

[Baruch]

Mi è sembrato, almeno all'inizio, che non tutta la squadra fosse d'accordo ad accomodargliela. Muslera l'abbiamo detto tutti, ed anche Zarate ci ha provato ed è rimasto per tutto il match con una faccia da dubbio di coscienza. Il più "contrario" mi è parso Lichtsteiner, che ha subito litigato con Chivu e poi più volte con l'arbitro. Kolarov ha giocato peggio in altre circostanze, ma di certo non aveva voglia di fare sgambetti ai futuri compagni. Baronio è stato uno dei più nerazzurri, c'era da aspettarselo visto che è uno dei più laziali di tutti (basta pensare ai suoi commenti d'orgoglio per la multa post-derby). I subentrati non m'è sembrato avessero voglia di diventare i nuovi Poborsky (Hitlsperger era il primo candidato).

Tutto questo per dire che non ho visto una squadra compatta nel dire "vai Inter noi ci facciamo da parte alla faccia degli sberleffi di totti", ma una squadra che non ha giocato la partita della vita, quella sì. E ora temo a fine stagione la dichiarazione di qualche pentito, del tipo "Lazio-Inter? Mi sono vergognato".

Ecco, questa è l'unica cosa che mi regala un po' d'amarezza il giorno dopo. I giocatori. Mi sono immaginato nei loro panni e mi sono detto che avrei giocato per allenarmi e basta. Ma solo per onorare i valori dello sport, gli stessi valori celebrati da pollici versi, opinionisti tv e agguati ai motorini laziali prima di un derby. Voi avreste avuto voglia di restaurare il dimenticato Calcio Pulito proprio ieri sera? Io no. Bene, ora queste sono cose che riguardano i giocatori, non più i tifosi. Se è vero come è vero che nella ripresa non hanno giocato, spero che siano consapevoli e convinti di quello che hanno fatto, e dei motivi per cui l'hanno fatto. L'unico che può giudicarli è Lotito che gli paga lo stipendio. Agli altri hanno il dovere di rispondere, oggi e domani, che nessuno deve permettersi per questo, questo e quest'altro motivo. Nessun rimorso posticcio, quello sarebbe un clamoroso danno d'immagine. Coerenza, coscienza, serenità: siamo tutti sulla stessa barca, tifosi e giocatori, e dobbiamo restare in piedi nonostante la tempesta, dai processi sui media a Livorno e Udinese.

[Baruch]

Ecco, per dire, leggo le dichiarazioni di Ledesma, che ieri era accigliato in una tribuna festante:

"Penso che abbia avuto ragione qualche mio compagno che ha detto che il clima allo stadio era surreale…
l’esultanza alle reti dell’Inter mi ha suscitato una sensazione strana, spiacevole".

Allora perché i tuoi compagni hanno perso senza combattere più di tanto? Semplice e mediocre arrendevolezza ad una tifoseria che vuole la tua sconfitta? Ha vinto l'Inter o hanno vinto i tifosi della Lazio? Meglio fare chiarezza nelle loro teste prima che implodiamo.

[POMATA]

Diranno quello che vogliamo tutti che dicano:

SI, CI SIAMO SCANSATI, ADESSO I POLLICI METTITELI AR CU..

A Poma' je la fai a scrivere un post in minuscolo, o dobbiamo iniziare a cancellare indiscriminatamente??
Biancocelesti.org

[carpelo]

Ho paura che questa partita possa pesare su (alcuni) giocatori.
Ad esempio Brocchi m'è sembrato incazzatissimo, salvo poi usare frasi di circostanza nell'intervista del dopopartita. E comunque mi pare si sia lasciato sfuggire qualcosa sul clima assurdo del match.
Kolarov m'è sembrato avere un ottimo inizio, molto propositivo. Ma il dietrologo che è in me, dice che l'ha fatto per mettersi in mostra. Poi è calato come tutti, un po' perchè vedeva alcuni compagni fermi, un po' perchè lo stadio lo richiedeva ed un po' perchè quest'anno ci sono i mondiali...
Zarate. Non so. Io non sono sicuro che ci abbia provato sul serio. A me anche lui ha dato più l'impressione di volersi mettere in mostra che altro. Poco movimento senza palla, mani in alto a chiedere il passaggio, dribbling estenuanti, conclusioni e passaggi tristissimi.
Dias vabbè, non si tocca. Invece Radu mi sa che se l'è presa una giornata di riposo.
Ma come si può pretendere che giocatori, magari stranieri, si affezionino ai nostri colori, dopo che l'Olimpico s'è trasformato in San Siro?

[Baruch]

Kolarov critica i tifosi Laziali: "Non capisco il loro comportamento...Questa è malattia"
04.05.2010 15:42 Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
Aleksandar Kolarov critica la gente Laziale. Il terzino biancoceleste, intervenuto ai microfoni dell'emittente serba Nacional, ha espresso tutto il suo sdegno ed il suo disappunto per l'esultanza dei tifosi capitolini ai gol dell'Inter: "Questo atteggiamento non ha nulla a che vedere con la rivalità sportiva. Un comportamento del genere supera la passione e diventa una malattia. E' la prima volta che assisto ad un simile evento. Invece di aiutarci nella lotta per non retrocedere, i tifosi ci hanno fischiato sin dall'inizio della partita. L'atmosfera che si respirava sulle tribune ha condizionato molto l'approccio alla gara, anche se l'Inter ha meritato, sul campo, di ottenere i tre punti". Parole, quelle del difensore, che certamente non faranno piacere alla gente laziale e che gettano ulteriore benzina sul fuoco: il rapporto tra lo stesso Kolarov e la tifoseria biancoceleste è ormai deteriorato e compromesso.


Posto che questa non sia l'ennesima falsa intervista proveniente dalla ex Jugoslavia, non ci siamo proprio. Con dichiarazioni come questa ("l'atmosfera ha condizionato l'approccio alla partita"), caro Kolarov, dai addosso ai laziali, dai loro tutte le colpe senza assumerti responsabilità alcuna, perdi ogni tipo di professionalità (peraltro dopo gennaio non so quanta te ne fosse rimasta), esponi la società che ti paga a rischi.
SE queste parole sono vere, abbiamo un giocatore che ammette di non fregarsene nulla dei soprusi della roma e che ammette di essere un senzapalle/senzaprofessionalità.
E in ultimo, "malattia" era ciò contro cui avremmo vinto, perdendo. Non capirlo e addossarla a noi a posteriori è abbastanza antipatico.

[franz_kappa]

Titolo del topic: Lazio-Inter, i giocatori.

Mio post: Vittime ma in parte anche complici.

Non c'è altro da dire.

[franz_kappa]

Zarate. Non so. Io non sono sicuro che ci abbia provato sul serio. A me anche lui ha dato più l'impressione di volersi mettere in mostra che altro. Poco movimento senza palla, mani in alto a chiedere il passaggio, dribbling estenuanti, conclusioni e passaggi tristissimi.

Zarate 'fasullissimo', per come l'ho visto io: dribbling insistiti in area di rigore per farsi raddoppiare e triplicare, tiretto moscio verso la porta interista nel primo tempo.

[Baruch]

Vittime ma in parte anche complici

Se complicità c'è stata non tirino indietro la mano. Non si tratta di rivendicare, si tratta di tacere. Almeno sulla "atmosfera". L'Inter è stata più forte, oh no.

[franz_kappa]

Certo, Baruch, dovrebbero essere intelligenti.
Ma, evidentemente, la 'forzatura' a qualcuno ha fatto girare davvero tanto i cabbasisi.
E a Brocchi, che si è lamentato a fine partita, si stanno aggiungendo le parole di Kolarov e Ledesma.

Tutte dichiarazioni che, per inciso, ci inguaiano sempre di più.

Bravi, doppiamente 'bravi'.

Si fa per dire. Amarezza.

[Skorpius]

sei anni di atmosfera pesantissima e sono condizionati solo ora.
Insieme ai politici mi segno anche questi pseudo professionisti che sono sei anni che ci stanno rovinando con il loro egoismo totale..

La peggiore rosa dal punto di vista umano di tutta la mia vita di laziale (fa a gara con quella del 1983/85)

[Splash]

Ecco , dovrebbero avere almeno l'intelligenza di proferire parola dopo questa stagione di rioma . A quanto pare non ce l'hanno (che poi Kolarov se ne andato , l'abbiamo capito , non serve fare 'ste uscite patetiche)

[aaronwinter]

Qui l'intervista a Kolarov è più estesa.
Da Repubblica.it
Titolo "à la façon Republicaine", mentre nel testo ci sono spunti per tutti i gusti

Scatenatevi
 

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Kolarov contro i tifosi
''Questa è una malattia''

Il difensore serbo si sfoga in patria e torna sulla sfida con l'Inter: ''Questa non è più una passione. Non riesco a capire come qualcuno preferisca danneggiare gli altri piuttosto che assistere ad un successo della propria squadra. La partita? Immaginate come si possa giocare ascoltando il coro 'se vincete, ve menamo'"
di ALBERTO ABBATE

ROMA - A poco più di 24 ore da Lazio-Inter, anche Aleksander Kolarov si sfoga in patria: "Sono ancora sconcertato per quanto accaduto. Nella mia carriera non avevo mai assistito a nulla di simile. Invece di essere dalla nostra parte e tifare dunque per la salvezza della Lazio, la stragrande maggioranza dei 56mila spettatori ci schernivano e ci urlavano di non giocare la partita. I fischi e i mugugni hanno accolto qualsiasi parata del nostro portiere ed ogni nostra offensiva. Venivano al contrario applaudite tutte le iniziative e le azioni degli avversari. I gol dell'Inter sono stati celebrati con un'incredibile esultanza. Non so se definire tutto ciò "odio verso la Roma". Questo atteggiamento però è andato oltre la rivalità sportiva, oltre il buon senso e l'intelligenza. Non è più una passione, ma una malattia. Semplicemente non riesco a capire come qualcuno preferisca danneggiare gli altri piuttosto che assistere ad un successo della propria squadra".

SFIDA REGOLARE - Il terzino serbo, spesso bersagliato dalla tifoseria biancoceleste, non mette però assolutamente in dubbio la regolarità della gara dell'Olimpico. La Lazio ha giocato la sua partita: "Sarebbe ridicolo e senza senso sollevare una simile questione. Dopotutto é normale che un club come l'Inter, che sta lottando per vincere lo scudetto, possa battere una Lazio che sta giocando per non retrocedere. Tutti hanno visto quanto ci siamo impegnati durante tutta la prima frazione di gioco. Dopo il vantaggio nerazzurro abbiamo ceduto, poi l'atmosfera sugli spalti ha fatto il resto. Immaginate come si possa giocare ascoltando il coro se vincete, ve menamo".

RISENTIMENTO ROMA - I giallorossi sono molto risentiti per questa partita: "E' un problema loro  -  risponde Kolarov  -  perché l'atmosfera, ribadisco, era strana, ma la gara è stata assolutamente limpida. Non è colpa nostra se hanno perso, prima di questo match, la sfida con la Sampdoria". Aleksander si dice ottimista per la salvezza della Lazio: "Sì, in effetti sono sicuro che nelle ultime due giornate raccoglieremo il punto che ci serve per restare in Serie A. Ma naturalmente il nostro obiettivo è quello di ottenere i 6 punti in palio contro Livorno e Udinese".

[Skorpius]

E molto meglio gli insulti al presidente, o agli ebrei o ai neri.. quelli non ti toccano caro kolarov..

[aaronwinter]

(Faccio solo notare - ma lo faccio, vi assicuro, sommessamente - che una maglia non è mai "per sempre".
Il "patto fondante", se mai ci fosse stato, di una situazione clamorosa come quella di domenica si dissolve nel tempo.
Per alcuni prima, per altri dopo.
Ma sempre prima della memoria dell'evento clamoroso stesso.
Che a quel punto, per tutti i lettori/ascoltatori terzi, diventa il fastidioso "paradigma dell'antisportività" (proprio perché ostentato con il clamore che era mancato in altre situazioni con stesso effetto, ma diversa forma) paradigma assevrato dalla puntuale, inevitabile intervista all'ex di turno.

Peccato.
Sia detto con il massimo rispetto per le scelte di ognuno.
Ma peccato.)

[carpelo]

Intanto, i giocatori non sono dei santi e neanche dei geni.
Può pure essere che certi limiti, secondo i loro metri di giudizio, si stiano passando. E che non vedano l'ora di andarsene.
Noi li stiamo aiutando ad innamorarsi della nostra maglia?
L'unico barlume di civiltà intravisto tra i comportamenti della tifoseria, è l'incoraggiamento verso Floccari dopo il derby.
Il resto?
Idolatria per Zarate, portato in curva a fare il saluto romano e le foto con la Polverini. Con l'Argentino che gongola, pensando che essere l'idolo per una annata possa garantire il paradiso eterno. Con il risultato che la squadra ne soffre e lui stesso che finisce in panca.

Io sono abbastanza daccordo con Skorpius: giocatori che non si fanno amare (eufemismo) ma di contro pure tifosi che non fanno amare i nostri splendidi colori. Il tutto a concorrere alla distruzione della Lazio.

Infine straquoto le inopportune parole di Kolarov: inopportune ma condivisibilissime

[aaronwinter]

E molto meglio gli insulti al presidente, o agli ebrei o ai neri.. quelli non ti toccano caro kolarov..

Annotazione condivisibile.

[Splash]

Scusa carpelo , le parole di Kolarov sono condivisibili dette da un sportivo/tifoso laziale (io la penso come lui) , ma non dette da Kolarov stesso .

[aaronwinter]

(forse è quello che Carpelo intende con "inopportune" ma "condivisibili")

[Skorpius]

Personalmente le reputo le parole di kolarov sbagliate perchè fanno diventare il tifo qualcosa che non è, guardate questa parte:
"Non so se definire tutto ciò "odio verso la Roma". Questo atteggiamento però è andato oltre la rivalità sportiva, oltre il buon senso e l'intelligenza. Non è più una passione, ma una malattia. Semplicemente non riesco a capire come qualcuno preferisca danneggiare gli altri piuttosto che assistere ad un successo della propria squadra"."

Intelligenza nel tifare? Danneggiare? MA DI CHE STIAMO PARLANDO?

Ma pensiamo davvero che il tifo sia un dovere ?
Se decido di non tifare lazio ma inter per cazzi miei (SACROSANTISSIMI) sono scarsamente intelligente? ma come ti permetti ma di che stai parlando?

poi l'accenno al successo della propria squadra è SURREALE considerando la vaccata di annata che hanno fatto.

[Splash]

(forse è quello che Carpelo intende con "inopportune" ma "condivisibili")

Sì , hai ragione . Non avevo letto con attenzione