non ci sto!!!

[jumpingjackflash]

ciò che è accaduto ieri sugli spalti, è qualcosa che non approvo.

Tuttavia questo fuoco incrociato per altro già preconfezionato da tempo, che mette in dubbio la nostra sportività non lo tollero.

Nessuno di questi pseudo indignati dell'ultima ora, si indignò quando il medesimo trattamento "goliardico" fu inflitto alla Lazio.

Nessuno si è mai indignato per i chili di letame gettati sulla Lazio negli anni.

Nessuno si è indignato mai per le palesi e continue malefatte della roma specialmente nella gestione di quel sant'uomo di Sensi e della sua progenie.

Non c'è stato mai nessun comunicato stampa, nemmeno una succinta dichiarazione di scuse a chi negli anni ci ha insultato dagli spalti, dalle tribune sportive, dalle radio e dai giornali.

La nostra sportività è e rimane cristallina per nulla intaccata da qualche migliaio di tifosi al contrario.

Non so se i signori che si indignano abbiano mai notato che il tifo Contro la Lazio da parte dei suoi tifosi è presente allo stadio da anni, ma nessuno ha mai detto nulla. Anzi, qualcuno alla ricerca di facili consensi ha cavalcato l'onda e pure qualche vetrata.

GIU' LE MANI DALLA LAZIO!!

che d'indignazione ne abbiamo talmente tanta da sommergervi.

[RobCouto]

A cosa non ci stai? A ingoiare la mer*a nella quale ci siamo tuffati da soli?

Magnamo e zitti.

[Aquilotta del Nord]

Jumping, quello che mi fa impazzire di rabbia è che gliele serviamo su un piatto d'oro tempestato di diamanti  Vorrei che la mia squadra e la mia tifoseria fossero al di sopra di ogni sospetto.
Se questo ti sembra buonismo d'accatto, ipocrisia, pazienza. Forse provengo anch'io da Utopia, ma mi sono sempre fregiata del fatto di tifare una squadra diversa, non asservita ai palazzari.

[jumpingjackflash]

A cosa non ci stai? A ingoiare la mer*a nella quale ci siamo tuffati da soli?

Magnamo e zitti.

a sentire lezioni di sportività da chi non ne ha mai avuta.

io zitto non ci stò manco per niente

Jumping, quello che mi fa impazzire di rabbia è che gliele serviamo su un piatto d'oro tempestato di diamanti  Vorrei che la mia squadra e la mia tifoseria fossero al di sopra di ogni sospetto.
Se questo ti sembra buonismo d'accatto, ipocrisia, pazienza. Forse provengo anch'io da Utopia, ma mi sono sempre fregiata del fatto di tifare una squadra diversa, non asservita ai palazzari.

io ancora me ne fregio.

[Giglic]

Rob, delle due l'una:
o il problema sono i tifosi, e che se ne siano accorti "casualmente" adesso, e non quando facevano olèè al milan o grada(va)no in continuazione lotito pdm a prescidenre dai risultati non fa onore ai rosiconi di professione
o il problema è come abbiamo giocato, come se perdere con l'inter fosse uno scandalo (che poi, hai perso in trasferta, come la gran parte delle partite all'olimpico)
Io al gol di Samuel non ho esultato, ma neppure porconato come faccio di solito. Ho pensato a cosa è la rioma, ed a come è che si sta giocando lo scudo, ed al loro "basso profilo" di questo periodo. E penso che tutto sommato è andata bene (finora) così.
Suitifosi esageratamente tifosi dell'inter vorrei solo sottolineare due cose: "l'"OOH NOOO" geniale, ed i complimenti al Mou, forse strumentali ma IMHO veri.

[carpelo]

noi siamo uguali ai romanisti, abbiamo solo meno potere

[MagoMerlino]

per essere uguali a loro troppo ancora dovremmo scadere.....

[Rupert]

A cosa non ci stai? A ingoiare la mer*a nella quale ci siamo tuffati da soli?

Magnamo e zitti.

Se invece ieri avessimo pareggiato o vinto in che mare ci saremmo tuffati?
Caro Rob, ieri eravamo tra due fuochi.

Da una parte la possibilità di essere chiamati COGLIONI (oppure credi che i media uniti ci avrebbero detti: "bravi, avete onorato il campionato....") e dall'altra questa possibilità in cui ci troviamo ora.
Che poi è quella in cui ci troviamo da sempre: accerchiati e sotto attacco.

Quindi preferisco essere considerato un bastardo intelligente che un bravo fesso....
 

[Eagles71]

Pensieri in Libertà: Stampa e Tv, fate pace col cervello

Fonte: Roberto Arduini www.lalazioinrete.com


Fa veramente ridere quello che si sta sentendo da ieri sera. Ridere o arrabbiare, trovate voi quella che può essere alla fine della fiera la parola più indicata. Perchè tutti quelli che gridano allo scandalo, forse non sanno che la Lazio negli ultimi sei anni è riuscita ad arrivare solo una volta al di sopra del decimo posto. E che nel corso di questa stagione ha perso all'Olimpico senza fare un tiro in porta con squadre come Catania, Cagliari e Bari. Dov'è lo scandalo, quindi, nello 0-2 con cui l'Inter (al momento migliore formazione d'Europa) è riuscita ad imporsi nell'impianto capitolino? Tutti quelli che parlano di morale, sportività, giustizia calcistica ed altre amenità del genere farebbero bene ad informarsi e soprattutto a farsi un bell'esame di coscienza, visto che il mondo del pallone è talmente "particolare" che in pochi possono dire di essere puri, limpidi e senza peccato.

La realtà, cari maestri dell'indignazione telecomandata, è che questa Lazio è spenta e mediocre. E voi avete sempre fatto finta di non vedere le condizioni in cui da anni versa la più antica squadra della capitale. Una squadra che per blasone, storia, tradizione, pubblico e bacino d'utenza meriterebbe ben altro, ma che invece è costretta a lottare con società tipo Livorno, Bologna, Siena o Atalanta. Perchè non fate una bella trasmissione su questo? Perchè invece di fare i vaghi, non invitate una volta nei vostri salotti bene il presidente della Lazio, dottor Claudio Lotito, e non cercate di sbattergli davanti alla faccia tutti quelli che sono i suoi limiti e tutte quelle che sono le sue responsabilità?

Non lo fate, sapete perchè? Perchè vedere la Lazio in questo stato vi piace. Ci godete. Tremavate davanti all'armata costruita da Cragnotti, tremavate davanti ad una squadra che ha vinto quasi tutto, cui sono stati scippati due scudetti (e voi ovviamente non avete fatto un fiato), che ha alzato Coppe in faccia al Manchester degli invicibili. Ed ora dormite sonni tranquilli con questa società dal basso profilo, che costringe al quindicesimo posto in classifica un club che avrebbe tutto, ma proprio tutto, per lottare stabilmente tra il quarto ed il settimo posto.

Allora, però, poi non vi indignate. E soprattutto portate rispetto alla gente Laziale. Gente Laziale cui è stato tolto tutto, nell'indifferenza generale. Gente Laziale che nonostante quello che le è successo negli ultimi anni non ha mai smesso di lottare. Quanto accaduto nella tifoseria biancoceleste avrebbe distrutto chiunque. Ma il Laziale di vite non ne ha sette, ma dieci. Così è ancora capace di riempire l'Olimpico per partite salvezza contro Bari e Siena. Così è ancora capace di invadere Bologna e Genova. Non può sperare nello scudetto o nella Champions League perchè la dirigenza da anni ormai costruisce squadre mediocri. E quindi spera nella sconfitta sportiva dell'altra squadra di Roma. Che c'è di male in questo? Niente. Solo che voi, moralisti prezzolati e finti buonisti, come al solito guardate solamente una faccia della medaglia. Quella che più vi fa comodo. Dimenticandovi, magari, di noti tifosi della Roma che nel 1999 si sono presentati in televisione sventolando magliette del Milan.

State bene così. Non avete mai parlato di noi. Non ci avete mai calcolato. Non ci avete mai aiutato. Non avete mai stimolato questa dirigenza a far tornare la Lazio grande o a mettere sul mercato il club biancoceleste. Non vi permettete, ora, di insultare la gente che ama i colori del cielo o di sparlare della storia di quello che resta il più antico club della capitale.

Noi non abbiamo bisogno di voi. Continuate ad andare per la vostra strada, noi proseguiremo la nostra via. Una via che ora si trova veramente davanti ad un bivio importantissimo. Rassegnarsi o continuare a lottare. Ci siamo stancati di vivere campionati anonimi e di sperare nelle sconfitte altrui. O almeno, parlo per me, io mi sono rotto di dover tifare Inter ogni anno. Lotito non è in grado di rispondere alle ambizioni e alle esigenze di una squadra come la Lazio. Metta in vendità la società. Inizi a cercare investitori seri, in grado di farlo rientrare del denaro speso e del lavoro profuso, ma liberi i nostri sogni incatenati. Lo ripetiamo da tantissimo tempo ormai. Il calcio è fatto per sperare. A noi stanno togliendo anche la speranza. Basta. Sei anni sono stati anche troppi. Non si può, proprio non si può, andare avanti in queste condizioni.


100%

[POMATA]

A cosa non ci stai? A ingoiare la mer*a nella quale ci siamo tuffati da soli?

Magnamo e zitti.

Nella merda ci vorrebbero spingere loro, dispiace che qualche Laziale le vada appresso e si senta "mortificato", comunque rispetto x il sentimento di ognuno.

Avessimo fermato l'inter saremmo stati perculeggiati in eterno...preferisco essere preso x il culo col sorriso a 32 denti...tanto il calcio é la cosa piú importante tra quelle meno importanti...

SI, SE SEMO SCANSATI...FAMOCE LE MAJETTE CON LA FACCIA DELLO SMILE!!!

[POMATA]

Pensieri in Libertà: Stampa e Tv, fate pace col cervello

Fonte: Roberto Arduini www.lalazioinrete.com


Fa veramente ridere quello che si sta sentendo da ieri sera. Ridere o arrabbiare, trovate voi quella che può essere alla fine della fiera la parola più indicata. Perchè tutti quelli che gridano allo scandalo, forse non sanno che la Lazio negli ultimi sei anni è riuscita ad arrivare solo una volta al di sopra del decimo posto. E che nel corso di questa stagione ha perso all'Olimpico senza fare un tiro in porta con squadre come Catania, Cagliari e Bari. Dov'è lo scandalo, quindi, nello 0-2 con cui l'Inter (al momento migliore formazione d'Europa) è riuscita ad imporsi nell'impianto capitolino? Tutti quelli che parlano di morale, sportività, giustizia calcistica ed altre amenità del genere farebbero bene ad informarsi e soprattutto a farsi un bell'esame di coscienza, visto che il mondo del pallone è talmente "particolare" che in pochi possono dire di essere puri, limpidi e senza peccato.

La realtà, cari maestri dell'indignazione telecomandata, è che questa Lazio è spenta e mediocre. E voi avete sempre fatto finta di non vedere le condizioni in cui da anni versa la più antica squadra della capitale. Una squadra che per blasone, storia, tradizione, pubblico e bacino d'utenza meriterebbe ben altro, ma che invece è costretta a lottare con società tipo Livorno, Bologna, Siena o Atalanta. Perchè non fate una bella trasmissione su questo? Perchè invece di fare i vaghi, non invitate una volta nei vostri salotti bene il presidente della Lazio, dottor Claudio Lotito, e non cercate di sbattergli davanti alla faccia tutti quelli che sono i suoi limiti e tutte quelle che sono le sue responsabilità?

Non lo fate, sapete perchè? Perchè vedere la Lazio in questo stato vi piace. Ci godete. Tremavate davanti all'armata costruita da Cragnotti, tremavate davanti ad una squadra che ha vinto quasi tutto, cui sono stati scippati due scudetti (e voi ovviamente non avete fatto un fiato), che ha alzato Coppe in faccia al Manchester degli invicibili. Ed ora dormite sonni tranquilli con questa società dal basso profilo, che costringe al quindicesimo posto in classifica un club che avrebbe tutto, ma proprio tutto, per lottare stabilmente tra il quarto ed il settimo posto.

Allora, però, poi non vi indignate. E soprattutto portate rispetto alla gente Laziale. Gente Laziale cui è stato tolto tutto, nell'indifferenza generale. Gente Laziale che nonostante quello che le è successo negli ultimi anni non ha mai smesso di lottare. Quanto accaduto nella tifoseria biancoceleste avrebbe distrutto chiunque. Ma il Laziale di vite non ne ha sette, ma dieci. Così è ancora capace di riempire l'Olimpico per partite salvezza contro Bari e Siena. Così è ancora capace di invadere Bologna e Genova. Non può sperare nello scudetto o nella Champions League perchè la dirigenza da anni ormai costruisce squadre mediocri. E quindi spera nella sconfitta sportiva dell'altra squadra di Roma. Che c'è di male in questo? Niente. Solo che voi, moralisti prezzolati e finti buonisti, come al solito guardate solamente una faccia della medaglia. Quella che più vi fa comodo. Dimenticandovi, magari, di noti tifosi della Roma che nel 1999 si sono presentati in televisione sventolando magliette del Milan.

State bene così. Non avete mai parlato di noi. Non ci avete mai calcolato. Non ci avete mai aiutato. Non avete mai stimolato questa dirigenza a far tornare la Lazio grande o a mettere sul mercato il club biancoceleste. Non vi permettete, ora, di insultare la gente che ama i colori del cielo o di sparlare della storia di quello che resta il più antico club della capitale.

Noi non abbiamo bisogno di voi. Continuate ad andare per la vostra strada, noi proseguiremo la nostra via. Una via che ora si trova veramente davanti ad un bivio importantissimo. Rassegnarsi o continuare a lottare. Ci siamo stancati di vivere campionati anonimi e di sperare nelle sconfitte altrui. O almeno, parlo per me, io mi sono rotto di dover tifare Inter ogni anno. Lotito non è in grado di rispondere alle ambizioni e alle esigenze di una squadra come la Lazio. Metta in vendità la società. Inizi a cercare investitori seri, in grado di farlo rientrare del denaro speso e del lavoro profuso, ma liberi i nostri sogni incatenati. Lo ripetiamo da tantissimo tempo ormai. Il calcio è fatto per sperare. A noi stanno togliendo anche la speranza. Basta. Sei anni sono stati anche troppi. Non si può, proprio non si può, andare avanti in queste condizioni.


100%

venisse uno serio e appoggio tutto.

[benvolio]

Scusate ma l'articolo postato (di cui conosco solo marginalmente l'autore) mi sembra sostanzialmente irricevibile, uno pseudo programma politico, una fatwa male articolata. Questa sarebbe goliardia? Risottoscrivo quello che ha detto RobCouto: abbiamo passato baldanzosamente e fieri la linea gialla mo' che famo ce lamentamo perche' il treno e' in orario?

[Kim Gordon]

noi siamo uguali ai romanisti, abbiamo solo meno potere

qui c'è molta verità, per quanto mi riguarda.

anche se , dimmi se sbaglio carpeo, questa frase concisa e precisa sancisce due emozioni diverse in noi.

a te non piacerà essere accumunato a dei romanisti.

a me invece mi dà fastidio questa demagogia dell'eccellenza, della distinsione, della presunta diversità.

 e gli attegiamenti a ciu danno seguito sono per me smaccatamente risibili e ridicoli.

e troppo spesso il Laziale è caduto in questa trappola, forse per controbilanciare una minoranza numerica in città.

(tanto che in provincia i tifosi della Lazio tutte stè pippe sulla loro presunta origine nobile non se le fanno affatto)

Io mi sento molto più simile ad alcuni romanisti che ad altri laziali.
Non ho paura a dirlo, ne mi sento meno puro per questo.
..e sono un antiromanista convinto.

[Eagleman]

Pensieri in Libertà: Stampa e Tv, fate pace col cervello

Fonte: Roberto Arduini www.lalazioinrete.com


Fa veramente ridere quello che si sta sentendo da ieri sera. Ridere o arrabbiare, trovate voi quella che può essere alla fine della fiera la parola più indicata. Perchè tutti quelli che gridano allo scandalo, forse non sanno che la Lazio negli ultimi sei anni è riuscita ad arrivare solo una volta al di sopra del decimo posto. E che nel corso di questa stagione ha perso all'Olimpico senza fare un tiro in porta con squadre come Catania, Cagliari e Bari. Dov'è lo scandalo, quindi, nello 0-2 con cui l'Inter (al momento migliore formazione d'Europa) è riuscita ad imporsi nell'impianto capitolino? Tutti quelli che parlano di morale, sportività, giustizia calcistica ed altre amenità del genere farebbero bene ad informarsi e soprattutto a farsi un bell'esame di coscienza, visto che il mondo del pallone è talmente "particolare" che in pochi possono dire di essere puri, limpidi e senza peccato.

La realtà, cari maestri dell'indignazione telecomandata, è che questa Lazio è spenta e mediocre. E voi avete sempre fatto finta di non vedere le condizioni in cui da anni versa la più antica squadra della capitale. Una squadra che per blasone, storia, tradizione, pubblico e bacino d'utenza meriterebbe ben altro, ma che invece è costretta a lottare con società tipo Livorno, Bologna, Siena o Atalanta. Perchè non fate una bella trasmissione su questo? Perchè invece di fare i vaghi, non invitate una volta nei vostri salotti bene il presidente della Lazio, dottor Claudio Lotito, e non cercate di sbattergli davanti alla faccia tutti quelli che sono i suoi limiti e tutte quelle che sono le sue responsabilità?

Non lo fate, sapete perchè? Perchè vedere la Lazio in questo stato vi piace. Ci godete. Tremavate davanti all'armata costruita da Cragnotti, tremavate davanti ad una squadra che ha vinto quasi tutto, cui sono stati scippati due scudetti (e voi ovviamente non avete fatto un fiato), che ha alzato Coppe in faccia al Manchester degli invicibili. Ed ora dormite sonni tranquilli con questa società dal basso profilo, che costringe al quindicesimo posto in classifica un club che avrebbe tutto, ma proprio tutto, per lottare stabilmente tra il quarto ed il settimo posto.

Allora, però, poi non vi indignate. E soprattutto portate rispetto alla gente Laziale. Gente Laziale cui è stato tolto tutto, nell'indifferenza generale. Gente Laziale che nonostante quello che le è successo negli ultimi anni non ha mai smesso di lottare. Quanto accaduto nella tifoseria biancoceleste avrebbe distrutto chiunque. Ma il Laziale di vite non ne ha sette, ma dieci. Così è ancora capace di riempire l'Olimpico per partite salvezza contro Bari e Siena. Così è ancora capace di invadere Bologna e Genova. Non può sperare nello scudetto o nella Champions League perchè la dirigenza da anni ormai costruisce squadre mediocri. E quindi spera nella sconfitta sportiva dell'altra squadra di Roma. Che c'è di male in questo? Niente. Solo che voi, moralisti prezzolati e finti buonisti, come al solito guardate solamente una faccia della medaglia. Quella che più vi fa comodo. Dimenticandovi, magari, di noti tifosi della Roma che nel 1999 si sono presentati in televisione sventolando magliette del Milan.

State bene così. Non avete mai parlato di noi. Non ci avete mai calcolato. Non ci avete mai aiutato. Non avete mai stimolato questa dirigenza a far tornare la Lazio grande o a mettere sul mercato il club biancoceleste. Non vi permettete, ora, di insultare la gente che ama i colori del cielo o di sparlare della storia di quello che resta il più antico club della capitale.

Noi non abbiamo bisogno di voi. Continuate ad andare per la vostra strada, noi proseguiremo la nostra via. Una via che ora si trova veramente davanti ad un bivio importantissimo. Rassegnarsi o continuare a lottare. Ci siamo stancati di vivere campionati anonimi e di sperare nelle sconfitte altrui. O almeno, parlo per me, io mi sono rotto di dover tifare Inter ogni anno. Lotito non è in grado di rispondere alle ambizioni e alle esigenze di una squadra come la Lazio. Metta in vendità la società. Inizi a cercare investitori seri, in grado di farlo rientrare del denaro speso e del lavoro profuso, ma liberi i nostri sogni incatenati. Lo ripetiamo da tantissimo tempo ormai. Il calcio è fatto per sperare. A noi stanno togliendo anche la speranza. Basta. Sei anni sono stati anche troppi. Non si può, proprio non si può, andare avanti in queste condizioni.


100%

Standing Ovation

[carpelo]

qui c'è molta verità, per quanto mi riguarda.

anche se , dimmi se sbaglio carpeo, questa frase concisa e precisa sancisce due emozioni diverse in noi.

a te non piacerà essere accumunato a dei romanisti.

a me invece mi dà fastidio questa demagogia dell'eccellenza, della distinsione, della presunta diversità.

 e gli attegiamenti a ciu danno seguito sono per me smaccatamente risibili e ridicoli.

e troppo spesso il Laziale è caduto in questa trappola, forse per controbilanciare una minoranza numerica in città.

(tanto che in provincia i tifosi della Lazio tutte stè pippe sulla loro presunta origine nobile non se le fanno affatto)

Io mi sento molto più simile ad alcuni romanisti che ad altri laziali.
Non ho paura a dirlo, ne mi sento meno puro per questo.
..e sono un antiromanista convinto.

Le due emozioni che giustamente evidenzi possono coesistere. A me non piace essere accomunato ai romanisti. E neanche ai laziali (pur urlando orgoglioso la mia Fede a chiunque) o ai baresi... Mi sa che non mi piace essere accomunato ai tifosi in generale (facendo finta che si possa fare di tutta l'erba un fascio). Ho un mio personale modo di essere tifoso (come molti, credo) ed ammetto di aver spesso confuso il mio modo di essere e di affrontare la vita con una presunta Lazialità che, di fatto, non ha codici ne valori condivisi. Nessuno ne è depositario, amen.
E quindi, a questo punto, stracondivido la tua seconda emozione: basta con la "demagogia dell'eccellenza, della distinsione, della presunta diversità".
Che brutto il mondo reale, però! 

[gazzaladra]

Pensieri in Libertà: Stampa e Tv, fate pace col cervello

Fonte: Roberto Arduini www.lalazioinrete.com


Fa veramente ridere quello che si sta sentendo da ieri sera. Ridere o arrabbiare, trovate voi quella che può essere alla fine della fiera la parola più indicata. Perchè tutti quelli che gridano allo scandalo, forse non sanno che la Lazio negli ultimi sei anni è riuscita ad arrivare solo una volta al di sopra del decimo posto. E che nel corso di questa stagione ha perso all'Olimpico senza fare un tiro in porta con squadre come Catania, Cagliari e Bari. Dov'è lo scandalo, quindi, nello 0-2 con cui l'Inter (al momento migliore formazione d'Europa) è riuscita ad imporsi nell'impianto capitolino? Tutti quelli che parlano di morale, sportività, giustizia calcistica ed altre amenità del genere farebbero bene ad informarsi e soprattutto a farsi un bell'esame di coscienza, visto che il mondo del pallone è talmente "particolare" che in pochi possono dire di essere puri, limpidi e senza peccato.

La realtà, cari maestri dell'indignazione telecomandata, è che questa Lazio è spenta e mediocre. E voi avete sempre fatto finta di non vedere le condizioni in cui da anni versa la più antica squadra della capitale. Una squadra che per blasone, storia, tradizione, pubblico e bacino d'utenza meriterebbe ben altro, ma che invece è costretta a lottare con società tipo Livorno, Bologna, Siena o Atalanta. Perchè non fate una bella trasmissione su questo? Perchè invece di fare i vaghi, non invitate una volta nei vostri salotti bene il presidente della Lazio, dottor Claudio Lotito, e non cercate di sbattergli davanti alla faccia tutti quelli che sono i suoi limiti e tutte quelle che sono le sue responsabilità?

Non lo fate, sapete perchè? Perchè vedere la Lazio in questo stato vi piace. Ci godete. Tremavate davanti all'armata costruita da Cragnotti, tremavate davanti ad una squadra che ha vinto quasi tutto, cui sono stati scippati due scudetti (e voi ovviamente non avete fatto un fiato), che ha alzato Coppe in faccia al Manchester degli invicibili. Ed ora dormite sonni tranquilli con questa società dal basso profilo, che costringe al quindicesimo posto in classifica un club che avrebbe tutto, ma proprio tutto, per lottare stabilmente tra il quarto ed il settimo posto.

Allora, però, poi non vi indignate. E soprattutto portate rispetto alla gente Laziale. Gente Laziale cui è stato tolto tutto, nell'indifferenza generale. Gente Laziale che nonostante quello che le è successo negli ultimi anni non ha mai smesso di lottare. Quanto accaduto nella tifoseria biancoceleste avrebbe distrutto chiunque. Ma il Laziale di vite non ne ha sette, ma dieci. Così è ancora capace di riempire l'Olimpico per partite salvezza contro Bari e Siena. Così è ancora capace di invadere Bologna e Genova. Non può sperare nello scudetto o nella Champions League perchè la dirigenza da anni ormai costruisce squadre mediocri. E quindi spera nella sconfitta sportiva dell'altra squadra di Roma. Che c'è di male in questo? Niente. Solo che voi, moralisti prezzolati e finti buonisti, come al solito guardate solamente una faccia della medaglia. Quella che più vi fa comodo. Dimenticandovi, magari, di noti tifosi della Roma che nel 1999 si sono presentati in televisione sventolando magliette del Milan.

State bene così. Non avete mai parlato di noi. Non ci avete mai calcolato. Non ci avete mai aiutato. Non avete mai stimolato questa dirigenza a far tornare la Lazio grande o a mettere sul mercato il club biancoceleste. Non vi permettete, ora, di insultare la gente che ama i colori del cielo o di sparlare della storia di quello che resta il più antico club della capitale.

Noi non abbiamo bisogno di voi. Continuate ad andare per la vostra strada, noi proseguiremo la nostra via. Una via che ora si trova veramente davanti ad un bivio importantissimo. Rassegnarsi o continuare a lottare. Ci siamo stancati di vivere campionati anonimi e di sperare nelle sconfitte altrui. O almeno, parlo per me, io mi sono rotto di dover tifare Inter ogni anno. Lotito non è in grado di rispondere alle ambizioni e alle esigenze di una squadra come la Lazio. Metta in vendità la società. Inizi a cercare investitori seri, in grado di farlo rientrare del denaro speso e del lavoro profuso, ma liberi i nostri sogni incatenati. Lo ripetiamo da tantissimo tempo ormai. Il calcio è fatto per sperare. A noi stanno togliendo anche la speranza. Basta. Sei anni sono stati anche troppi. Non si può, proprio non si può, andare avanti in queste condizioni.


100%

eh si....perchè in 100 anni di storia abbiamo sempre rischiato de vince lo scudetto?


mah.
ennesimo attacco strumentale al Presidente.....
com'era.....colpirne uno per educarne 100

[Fulcanelli]

eh si....perchè in 100 anni di storia abbiamo sempre rischiato de vince lo scudetto?


mah.
ennesimo attacco strumentale al Presidente.....
com'era.....colpirne uno per educarne 100

Beh, credo che finita sta' buriana, terminato il campionato, sia il momento di fare una riflessione seria sul futuro della Lazio.  Chiedersi (o meglio chiedere a colui che soltanto ha la risposta, Lotito) cosa c'è dietro l'angolo: un futuro da Atalanta, da Chievo (sia detto senza offesa, solo per dire una rappresentativa da piccola provinciale) o da società metropolitana.  Perché, messi da parte i chierichetti giallorossi entro il raccordo anulare, ciò che conta alla fine (anche in termini di fatturato) è la considerazione che riesci a guadagnarti con i risultati. Ma per ora piantiamola lì. Tra 15 giorni se ne potrà riparlare. Sperando che non incominci la tiritera del "la nostra storia è quella", "trova tu l'alternativa",  o che il solito buontempone ricominci a postare la coppa di Pechino.