Autore Topic: La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica  (Letto 579 volte)

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Offline fish_mark

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La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica
« : Martedì 18 Ottobre 2011, 12:24:54 »



La sindrome di Klose è una malattia dell’apparato intestinale, la cui causa si è manifestata per la prima volta attorno alle 22,30 di domenica 16 ottobre 2011. La sindrome, che interessa di solito adulti ma in casi non trascurabili anche adolescenti, è caratterizzata da febbre prolungata, emicrania, diarrea, episodi spastici e poliartrite di gravità variabile con deformazioni articolari permanenti.
La sindrome di Klose ha colpito soprattutto all’interno del G.R.A. una popolazione di almeno 35 pazienti ogni centomila e non è al momento noto se sia sempre esistita anche se secondo alcuni scienziati sembra legata ad altro genere di patologie, non meno gravi, come la sindrome di Behrami o il morbo di Lanna.
La sindrome di Klose si presenta con sintomi molto variabili di paziente in paziente, ma l’esito favorevole dipende fortemente dai tempi della sua corretta e precoce diagnosi e cura. Il medico deve dare la corretta comunicazione alla famiglia aiutandola nella difficile scelta del percorso terapeutico adatto, dove non si può escludere la soluzione chirurgica.
Ad esempio, nei pazienti colpiti dagli episodi spastici o dalle deformazioni articolari permanenti, si è reso necessario il ricorso all’enteroclisma, volto a liberare l'ultimo tratto intestinale da residui organici non espulsi e/o da pericolosi gas infiammabili.

La causa della sindrome è probabilmente il piattone di Klose che ha determinato nel paziente una risposta immunologica anomala all’infezione verificatasi in quel momento nel primo tratto intestinale.
La sintomatologia è complessa e variegata, ma si può sintetizzare nelle situazioni di:
•   Febbre elevata, resistente al trattamento antibiotico ed ai farmaci antipiretici, della durata di almeno venticinque giorni.
•   Dolori intestinali bilaterali con e senza secrezione purulenta e anche flautolenta.
•   Forti contrazioni delle labbra che si presentano secche, arrossate e fissurate, con tracce di pus nella mucosa orale e lingua di color fragola, caduta di capelli al tatto e pessimo odore alla vista.

Generalmente la sindrome si risolve in maniera spontanea, ma in un numero non trascurabile di casi, attorno al 35 % dei pazienti, è opportuna la quarantena, mentre in rari casi lo sviluppo di complicanze gravi espone a rischi letali, soprattutto per gli astanti e i familiari esposti ai pericolosi gas intestinali sopra citati.

Il trattamento consiste in un unico ciclo di maalox per via orale e anche anale, a discrezione del medico curante, con trattamenti ripetuti nell’arco della giornata ad intervalli di mezz’ora in mezz’ora per circa 15 giorni.
Per i pazienti che non rispondono alla terapia standard si può ricorrere al TSO, con cicli di enteroclisma 6 volte al dì per almeno 7 giorni, inevitabile per assicurare che i soggetti colpiti dalla sindrome siano restituiti alla vita sociale e produttiva, dal momento che tale patologia provoca anche isolamento, depressione, alcolismo, tossicodipendenza, dissociazione e in rari casi istinti suicidi.
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Offline jegue98

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La sindrome di Klose - momento divulgazione medica
« Risposta #1 : Martedì 18 Ottobre 2011, 12:29:20 »
Ottimo Pesce! :-)


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Offline carpelo

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Re:La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica
« Risposta #2 : Martedì 18 Ottobre 2011, 12:40:02 »
Gentile dottor Fish, mi sfugge una cosa. Quali sono i soggetti più portati a questa sindrome?
Ho letto che in alcuni pazienti affetti dalla stessa malattia è stato riscontrato soltanto un forte aumento di serotonina, in alcuni casi sfociato addirittura in polluzioni diurne.
Secondo uno studio molto interessante, pare che i soggetti vittime di questo secondo tipo di caratteristiche abbiano una netta differenza di cromosomi rispetto ad i primi soggetti.
Lei sa chiarire meglio in cosa consiste questa differenza?
 

Offline fish_mark

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Re:La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica
« Risposta #3 : Martedì 18 Ottobre 2011, 13:52:57 »
Gentile dottor Fish, mi sfugge una cosa. Quali sono i soggetti più portati a questa sindrome?
Ho letto che in alcuni pazienti affetti dalla stessa malattia è stato riscontrato soltanto un forte aumento di serotonina, in alcuni casi sfociato addirittura in polluzioni diurne.
Secondo uno studio molto interessante, pare che i soggetti vittime di questo secondo tipo di caratteristiche abbiano una netta differenza di cromosomi rispetto ad i primi soggetti.
Lei sa chiarire meglio in cosa consiste questa differenza?

Pregiatissimo dott. Carpelo

In realtà, non è stato ancora svolto una esauriente e completo studio epidemiologico sulla popolazione affetta da questa grave e preoccupante patologia. Secondo le prime indicazioni provenienti dai pronto soccorsi della città, i pazienti sono in genere soggetti con gravi deficienze al sistema renale accompagnato da un non completo sviluppo della psiche che presenta il pesante conto in età avanzata. Si tratta di soggetti con una minima scolarizzazione di base, fortemente suggestionati dal mondo dei media e della comunicazione radio e televisiva.
Anche nel nostro Istituto abbiamo avuto notizia dei studi da Lei citati, per la verità pionieristici, sulla differenza del corredo cromosomico di questi soggetti, ma a nostro modo di vedere ci sono anche altre gravi concause che generano queste manifestazioni sintomatologiche.
Si è infatti notato in moltissimi casi un prolungato, anzi cronico, ristagno di feci nel grosso intestino che ha favorito la proliferazione di “germi nemici” (in realtà amici a parer nostro) e la decomposizione dei residui alimentari con formazione di tossine che entrano nel torrente circolatorio trasformandosi in tracce di metano per divampare a contatto con l’aria.
 Come saprà certamente, non va dimenticato che per eliminare queste tossine sono coinvolti numerosi settori del nostro corpo (reni, fegato, vie respiratorie, cute, l’ippotalamo e gli arti inferiori e superiori) che quindi possono entrare in sofferenza il che si manifesta nei pazienti in preda a contrazioni e spasmi.
In ogni caso, abbiamo notato che l’utilizzo regolare di MIROSLAV (in compresse, ma più efficaci le suppostine da 150 gr) aiuta a ripristinare il ritmo e la frequenza delle evacuazioni in quanto sollecita i movimenti espulsivi intestinali rendendoli più fluidi esercitando un’azione benefica e migliorando lo stato di “benessere” del nostro organismo, come anche la respirabilità dell’aria di chi ha la ventura di vivere accanto a questi sfortunati.


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Offline carpelo

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Re:La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica
« Risposta #4 : Martedì 18 Ottobre 2011, 14:08:26 »
Benissimo dott. Fish, la ringrazio per i preziosi chiarimenti.
Rimane però ancora inesplorata la casistica cui accennavo, completamente diversa per caratteristiche ed evidenza.
Probabilmente il fenomeno è poco noto, perchè si palesa in manifestazioni meno gravi, con sintomatologia di benessere che non porta a particolari gravità, salvo nelle sue accezzioni più forti.
Si sono riscontrati casi di individui contagiati dalla sindrome di Klose, con effetti molto diversi da quelli da lei citati. Queste persone hanno subito un incredibile aumento della serotonina e manifestano stati d'euforia apparentemente immotivata. In alcuni casi abbiamo paresi facciale con conseguente sorriso a 43 denti, nei casi più estremi abbiamo segnalazioni di polluzioni diurne continue, pur in presenza di un aumento dell'attività sessuale dell'individuo.
Molti di questi soggetti sono venuti a contatto con altri contagiati, quelli che lei ben descrive, ma hanno risposto in maniera opposta alla sindrome di Klose.
Il caso non è ancora sufficientemente studiato, ma lo reputo di incredibile interesse, visto che i due gruppi di malati soffrono della stessa sindrome, ma con risultati completamente diversi.

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Re:La sindrome di Klose - momento di divulgazione medica
« Risposta #5 : Martedì 18 Ottobre 2011, 15:15:13 »
Benissimo dott. Fish, la ringrazio per i preziosi chiarimenti.
Rimane però ancora inesplorata la casistica cui accennavo, completamente diversa per caratteristiche ed evidenza.
Probabilmente il fenomeno è poco noto, perchè si palesa in manifestazioni meno gravi, con sintomatologia di benessere che non porta a particolari gravità, salvo nelle sue accezzioni più forti.
Si sono riscontrati casi di individui contagiati dalla sindrome di Klose, con effetti molto diversi da quelli da lei citati. Queste persone hanno subito un incredibile aumento della serotonina e manifestano stati d'euforia apparentemente immotivata. In alcuni casi abbiamo paresi facciale con conseguente sorriso a 43 denti, nei casi più estremi abbiamo segnalazioni di polluzioni diurne continue, pur in presenza di un aumento dell'attività sessuale dell'individuo.
Molti di questi soggetti sono venuti a contatto con altri contagiati, quelli che lei ben descrive, ma hanno risposto in maniera opposta alla sindrome di Klose.
Il caso non è ancora sufficientemente studiato, ma lo reputo di incredibile interesse, visto che i due gruppi di malati soffrono della stessa sindrome, ma con risultati completamente diversi.

Gentile dott. Carpelo

ho già preso nota di questa interessante segnalazione che Lei mi fa su questo ulteriore gruppo di pazienti che presenta sintomatologie del tutto differenti e in qualche caso anche molto preoccupanti.
Per quei casi credo possa essere sperimentato l'utilizzo - ma Le ricordo che la letteratura è scarna e quindi sarebbe opportuna una attenta riflessione - di MIROSLAV 1000, una versione delle supposte da 1000 gr, adeguatamente rinforzata per quei casi da Lei ben descritti di iper produzione di serotonina e polluzioni notturna e diurna.
La prego di tenermi informata per gli esiti riscontrati nell'utilizzo di MIROSLAV 1000, dal momento che siamo in contatto con numerosi istituti europei e americani per gli approfondimenti di rito.

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