Autore Topic: La mia Lazio  (Letto 24372 volte)

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Re:La mia Lazio
« Risposta #140 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:36:11 »
la subalternità è una dote tua e de qualcun'altro che la sventola come na bandiera bianca sfracagnandoci i testicoli ogni giorno. Io tifo Lazio, oggi ancora di più, e non rampogno le masse come sembri fare tu ad ogni pié sospinto.
Più vi leggo - perché, ormai, nonostante le accorate preghiere di Holly, Joe e Franz su tutti, vi siete appropriati di un topic nato cor core ammalorandolo co le solite chiacchiere a goccia  - più penso che il silenzio sia virtù maneggiabile da pochi. 
Il disconoscimento sistematico di ciò che si è fatto, questa miopia travestita da competente visione prospettica dei nostri destini a me comincia a far ridere, pure tanto.

Abbiate pietà.
se non ti senti tirato in ballo, non sentirtici.
Ma non puoi pretendere che altri esprimano un'opinione circa l'atteggiamento di una certa parte di tifoseria che in mia opionione è di tutta evidenza.

dopo di che ridere fa bene alla salute, quindi ti consiglio di continuare a farlo, a me fa anche piacere.

qui ognuno esprime la sua idea di lazio, la mia lazio, ognuno per sè, la più grande pietà e segno di rispetto sarebbe astenersi dal parlare se non si vuole discutere ed evitare di intervenire per chiedere solo il silenzio altrui.

se ritieni il silenzio una virtù, perseguila questa virtù ;D

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Re:La mia Lazio
« Risposta #141 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:39:50 »
Insomma, per colpa di un tappo alla guida della società non siamo alla pari, quantomeno, dei cugini scemi.

Perché non della Juventus, dico io?

Grazie per le risposte.
zap, il tappo è una tua conclusione che non percepisco nè so valutarne il costrutto logico.
io osservo solo i numeri, che per fortuna non hanno opinione.
i piazzamenti sono li, ognuno può leggerli e farsi una propria idea.
il bilancio è lì, e l'ultimo numero finale esprime un dato netto.
sulla base di questi 2 elementi oggettivi io asserisco che la lazio è sempre stata ad un dato livello, senza crescita apprezzabile e che il massimo che economicamente si poteva fare non è stato fatto.
Poi trai tu le tue considerazioni.
Io le mie le ho espresse.

Panzabianca

Re:La mia Lazio
« Risposta #142 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:39:53 »
Insomma, per colpa di un tappo alla guida della società non siamo alla pari, quantomeno, dei cugini scemi.

Perché non della Juventus, dico io?

Grazie per le risposte.

Gli manca solo un pò di pietà e sarebbero pure dei bravi ometti (cit.)

Famo che noi semo tipo er galata morente su...

Panzabianca

Re:La mia Lazio
« Risposta #143 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:40:56 »

Io le mie le ho espresse.

abbondantemente. Grazie. Ora lasciaci riflettere due o tre mesi.

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Re:La mia Lazio
« Risposta #144 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:43:22 »
abbondantemente. Grazie. Ora lasciaci riflettere due o tre mesi.
ti ho lasciato riflettere panza, sei tu che interrompi la tua riflessione, il tuo silenzio e quella che ritieni essere la tua virtù.
grazie

Offline robylele

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Re:La mia Lazio
« Risposta #145 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:45:57 »

Figurarsi che De Laurentis ha detto che lo scudetto lo ha vinto lui, conti alla mano... qui “chiunque ha un tiramento” sostiene che ha avuto meno per i motivi più disparati.


Non so cosa dica DeLa, però i numeri dicono che la nostra qualificazione in E.L. é molto, molto diversa da quelle del Milan e all'Atalanta.

E' oggettivamente una crescita costante.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Panzabianca

Re:La mia Lazio
« Risposta #146 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:51:06 »
se non ti senti tirato in ballo, non sentirtici.
Ma non puoi pretendere che altri esprimano un'opinione circa l'atteggiamento di una certa parte di tifoseria che in mia opionione è di tutta evidenza.

dopo di che ridere fa bene alla salute, quindi ti consiglio di continuare a farlo, a me fa anche piacere.

qui ognuno esprime la sua idea di lazio, la mia lazio, ognuno per sè, la più grande pietà e segno di rispetto sarebbe astenersi dal parlare se non si vuole discutere ed evitare di intervenire per chiedere solo il silenzio altrui.

se ritieni il silenzio una virtù, perseguila questa virtù ;D

Discutere di che? Con te che asserisci tante cose e che nun te pare vero?
il problema è che con le idee di Lazio come la tua nun se va lontano. Di che dobbiamo parlare, dei chiacchieroni finti capiscioni e imbonitori ne abbiamo lo scroto pieno. De gente che dice armiamoci e partite dall'altro di una visione di nuova frontiera gestionale che non travalica mai  il "mi piacerebbe", de millantatori del sole dietro la finestra e di altra retorica finto-evoluzionistica che poi è sempre la solita minestra cor dado? Di questo? Dai.
Ti chiediamo, pertanto, di fare appello a tutto il silenzio di cui puoi deliziarci che a leggerti mi sembri un disco rotto. Abbiamo capito, abbiamo capito tutto.

E, ripeto, tutto su un topic nato per altro ben più nobile de sto ignobile chiacchiericcio da perdenti. Dicevi, cos'è il rispetto?



ti ho lasciato riflettere panza, sei tu che interrompi la tua riflessione, il tuo silenzio e quella che ritieni essere la tua virtù.
grazie

ah, tu mi lasci riflettere? mi da sollievo la tua risposta.  A quelli come te della Lazio non frega una ceppa, vé fate sempre sgamà. Contano solo le vs teorie (pure non originali).


Offline Dissent

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Re:La mia Lazio
« Risposta #147 : Martedì 22 Maggio 2018, 11:59:49 »
Discutere di che? Con te che asserisci tante cose e che nun te pare vero?
il problema è che con le idee di Lazio come la tua nun se va lontano. Di che dobbiamo parlare, dei chiacchieroni finti capiscioni e imbonitori ne abbiamo lo scroto pieno. De gente che dice armiamoci e partite dall'altro di una visione di nuova frontiera gestionale che non travalica mai  il "mi piacerebbe", de millantatori del sole dietro la finestra e di altra retorica finto-evoluzionistica che poi è sempre la solita minestra cor dado? Di questo? Dai.
Ti chiediamo, pertanto, di fare appello a tutto il silenzio di cui puoi deliziarci che a leggerti mi sembri un disco rotto. Abbiamo capito, abbiamo capito tutto.
E, ripeto, tutto su un topic nato per altro ben più nobile de sto ignobile chiacchiericcio da perdenti. Dicevi, cos'è il rispetto?
vuoi riflettere e intervieni sempre per redarguire gli altri.
predichi il silenzio ma poi non lo razzoli.
Infine con una giravolta capiamo meglio che non è che insegui il tuo silenzio, ma chiedi agli altri di stare zitti, cosa assolutamente incredibile in un forum nato apposta per scambiare le proprie idee e le proprie opinioni, nel rispetto di tutti.
Vuoi esprimere la tua idea di lazio? Non impedire agli altri di esprimerne altrettante seppur non conformi alla tua.
Il topic parla della mia lazio.
fai ordine di idee, te lo dico sinceramente. un caro saluto.

borgorosso

Re:La mia Lazio
« Risposta #148 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:01:13 »
Insomma, per colpa di un tappo alla guida della società non siamo alla pari, quantomeno, dei cugini scemi.

Perché non della Juventus, dico io?

Grazie per le risposte.

per storia, tradizione, numeri.
i cugini scemi non partono da una base che giustifichi questo gap

Offline MagoMerlino

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Re:La mia Lazio
« Risposta #149 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:03:26 »
l'anno scorso eravamo quarti, raggiunta la E.L. (l'anno scorso agognata) si é pensato di perdere le ultime partite per preparare la finale di C.I.

quest'anno eravamo quarti, raggiunta la E.L. (senza neanche sottolinearlo, ci mancava pure questa in piena corsa C.L.) e nonostante il valore espresso recitasse terzi per la quasi totalità degli addetti ai lavori. per poi perdere la quarta piazza per un gol.

Vederci una crescita costante a me pare legittimo.
Legittimo, ma non corrispondente alla realtà. Non c'è stata crescita, al limite si è confermato il trend passato, con un un obiettivo in meno da poter perseguire, la Supercoppa Italiana, quindi direi che c'è stato piuttosto un calo,  che non una crescita.

Quindi dai ragione ai salernitani?

Questo hai capito?
E se hai capito questo, adesso io cosa dovrei risponderti? Rispiegarti?
No, al limite riprova, se ti interessa. Se invece ti sentissi obbligato a rispondere per forza, tanto per farlo, con qualche tuo solito non sense, ritieniti esonerato dall'obbligo. Così non perdiamo tempo in due.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Zapruder

Re:La mia Lazio
« Risposta #150 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:14:52 »
zap, il tappo è una tua conclusione che non percepisco nè so valutarne il costrutto logico.
io osservo solo i numeri, che per fortuna non hanno opinione.
i piazzamenti sono li, ognuno può leggerli e interpretarli.
il bilancio è lì, e l'ultimo numero finale esprime un dato netto.
sulla base di questi 2 elementi oggettivi io asserisco che la lazio è sempre stata ad un dato livello, senza crescita apprezzabile e che il massimo che economicamente si poteva fare non è stato fatto.
Poi trai tu le tue considerazioni.
Io le mie le ho espresse.

Le tue considerazioni partono da premesse spesso errate, proprio nei numeri. A cominciare per esempio da quelli sull'afflusso allo stadio, che dovrebbero corroborare la teoria del prodotto che attira, teoria che in realtà presenta buchi notevoli (risparmio gli abbondanti esempi). Avere lo stadio pieno è certamente un gran pregio sul piano della partecipazione emotiva all'evento, ma sul piano del ritorno tecnico ed economico l'impatto è nullo: né l'equazione squadra forte = afflusso è sempre verificata, anzi.

A parte questo, c'è un elemento che rende privo di senso il continuo rimasticamento della presunta incapacità/mancanza di volontà ecc. di "fare il salto di qualità", ed è proprio la cristallizzazione della griglia di partenza, in virtù dell'aumento enorme del giro di soldi intorno al calcio.

A tombola vince di solito chi compra più cartelle, è una questione puramente statistica. Se le cartelle costano un Euro e si gioca per due ore, può darsi che chi quella sera vuole sputtanarsi mezza piotta nel breve tempo del gioco torni a casa vincente. Ma se le poste costano cento Euro e si gioca tutta la notte, a fine partita vincerà al 99% chi ha il conto in banca più grosso, non si sono santi. Nel calcio attuale le distanze ai blocchi di partenza si sono dilatate e non è più possibile che il Cragnotti di turno con cento milioni inventati faccia saltare il banco, che un De Mita grazie a giochi politici riesca a finanziare l'Avellino e tenerlo per un decennio in A, che un Lenzini metta assieme con bravura e fortuna una squadra in grado di mettersi alle spalle la Juventus. Questo è il quadro e i risultati tecnici, IN TUTTA EUROPA, lo confermano ampiamente. E non prendere atto che, fin dal primo giorno della loro esistenza, per i motivi che conosciamo, i cugini scemi partano qualche metro più avanti di noi ai blocchi, testimonierebbe solo un negazionismo che per me sfocia nell'ottusità. 

La Lazio si muove intorno al suo limite, che è intorno ai 70 punti (forse destinati ad aumentare un po' per l'innegabile, lentissima crescita, e per il dilatarsi appunto dei gap tecnici che "stira" le classifiche) ma probabilmente non arriverà mai a 80; può valere un terzo posto come accaduto due volte con l'attuale gestione, in media farà il sesto. E tutto è perfettamente in linea con la classifica delle disponibilità economiche: voler pensare che una e una sola persona impedisca uno scenario diverso somiglia molto al concetto del "capro espiatorio" che qualche secolo di progresso del pensiero dovrebbe aver consentito di accantonare: così come piace pensare a "l'uomo forte" pronto da qualche parte a fare una grandissima Lazio, uomo forte che però non si fa mai vivo (salvo quelli inventati e puntualmente "ostacolati dar zistema").

Vogliamo un "salto di qualità", del tipo che competi per il titolo ogni tanto (vincendone pure qualcuno perché io fossi romanista a competere senza mai vincere mi sentirei molto coglione) e arrivi in CL spesso e in classifica finale almeno metà delle volte davanti ai cugini scemi? L'unico modo è quello di entrare a far parte dei circuiti finanziari internazionali che stanno prendendo possesso del calcio europeo: un fondo arabo, un prestanome italo/americano che ricicla soldi di primari istituti bancari in Delaware, cose del genere. Sul territorio nazionale c'è spazio solo per un club "autarchico", gli altri con proprietari autoctoni sono gestiti da bruscolinari rispetto a quelli che tengono veramente il banco. Lotito, De Laurentiis, Della Valle, sono e resteranno fuori dai giochi che contano. Ammesso la Lazio possa entrarne a far parte anche con l'ingresso nei circuiti finanziari di cui sopra, visto che i cugini scemi per esempio non ci sono ancora riusciti e nell'elenco di club che, A INVITI, parteciperanno al probabile Mondiale per Club, di loro non c'è traccia alcuna. E voi pensate veramente che il "salto di qualità" non avviene perché 40 mln (presunti, come ha ben spiegato F_K, visto che i bilanci si fanno a giugno) sono stati "trattenuti in cassa"? Ma per favore. La questione è profondamente strutturale, altro che Keita Balde o la cessione di Milinkovic.

ThomasDoll

Re:La mia Lazio
« Risposta #151 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:19:06 »
La realtà della Lazio non la scriviamo noi maniaci, la scrive la Lazio.
I risultati di stagione sono chiari: la squadra era competitiva e in grado di arrivare in fondo su tutti i fronti e ha fallito in modo simile il passo decisivo o quasi, ai rigori contro una squadra inferiore come il Milan, dato certificato dalla classifica del campionato, contro il Salisburgo in modo che meriterebbe il lettino dello psicanalista, una gara tenuta in mano, sbagliato il gol che l'avrebbe messa in cassaforte, precipitata nel giro di pochi secondi. La stessa fragilità dimostrata poi contro l'Inter, ma lì la genesi della sconfitta è doppia e nasce sul campo e fuori, e rappresenta la verità contingente, quella della squadra sospinta fuori dai quattro posti che contano da una chiara trama di palazzo, iniziata e finita dallo stesso killer: Rocchi.
Il difetto della Lazio di quest'anno è duplice: in campionato, non aver saputo essere più forte degli arbitri. Non si può ritenere fosse dovuto, ma forse la squadra ha ceduto sul piano nervoso alle innegabili vessazioni subite nella fase centrale del torneo.
In coppa, non aver chiuso dopo aver preparato il colpo alla grande. La squadra poteva giocarsi tre finali, inclusa la supercoppa contro la Juve, e ha invece perso su tutta la linea.
Resta un'annata-record sotto molti aspetti, una rosa piena di talenti giovani che possono essere uomini-mercato, la conferma della capacità di essere competitivi e di vincere quello che si può. Più, un problema "politico".
La realtà della Lazio rimarrà questa, in uno scenario al momento immutabile, che vede la Juventus tenere in pugno il calcio italiano. La Lazio è competitiva per i posti da CL, l'ha dimostrato sul campo, ma dovrà risolvere il suo problema politico se vuole entrare nell'Europa che conta. Nel frattempo ha la chance di arrivare in fondo all'EL, l'anno prossimo, obiettivo già vagheggiato ai tempi di Petkovic e poi quest'anno, che pare proprio alla portata.
Le strategie di mercato le vedremo, resta il fatto che la società-Lazio ha determinate caratteristiche, per le quali non sono strategiche, come nel caso della roma, le plusvalenze di mercato. Se partisse SMS per 100 milioni quei soldi sarebbero utilizzati, in tutto o in parte, con un occhio all'equilibrio della gestione corrente. In nessun caso la Lazio si indebiterà per aumentare il monte ingaggi e inseguire, così, un obiettivo più "alto" in campionato: la gestione di Lotito passerà sempre per l'equilibrio di bilancio, perché questa società non ha intenzione, e nemmeno, forse, i mezzi, per ripianare periodicamente perdite che rendano necessario un aumento di capitale. Quindi la politica resta la solita: chi vuole andare va, gli altri restano, Tare cercherà qualche talento in giro per l'Europa, i giornali ci ignoreranno, noi ci lamenteremo e poi, all'atto pratico, la squadra farà del suo meglio.
Che quest'anno è stato più che buono e ha portato una coppetta e poteva portare altro.
Sul fronte nazionale una possibile rifondazione juventina potrebbe aprire fronti a vantaggio delle due inseguitrici principali, mentre Inter e Milan hanno dubbi. Noi staremo in finestra, consapevoli del nostro ruolo che non sarà di prima fila ma non è nemmeno di secondo piano. La retorica, la filosofia, la storia, la matematica, la statistica e i voli di fantasia resteranno nella testa dei tifosi, ciascuno dei quali fa camminare il treno delle proprie fissazioni. Di certo c'è che la Lazio, quando riparte la stagione, sarà in campo.
E spesso, quando questo accade, per gli avversari non è un divertimento.
 

Panzabianca

Re:La mia Lazio
« Risposta #152 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:27:14 »
vuoi riflettere e intervieni sempre per redarguire gli altri.
predichi il silenzio ma poi non lo razzoli.
Infine con una giravolta capiamo meglio che non è che insegui il tuo silenzio, ma chiedi agli altri di stare zitti, cosa assolutamente incredibile in un forum nato apposta per scambiare le proprie idee e le proprie opinioni, nel rispetto di tutti.
Vuoi esprimere la tua idea di lazio? Non impedire agli altri di esprimerne altrettante seppur non conformi alla tua.
Il topic parla della mia lazio.
fai ordine di idee, te lo dico sinceramente. un caro saluto.

si, io ti chiedo di stare zitto perché a mio modo di vedere dici fesserie. Senza tanti fronzoli e tra l'altro, avresti anche un po scassato le palle, tu e gli altri.

Mentre noi ci lecchiamo le ferite, voi diversamente laziali (placido ed indolore eufemismo) continuate a scrivere fastidiosi e torvi.

Poi sto zitto pure io, Te lo giuro. Non mi va di perdere tempo a scriverti. Di cosa poi, della Lazio trattata come er piccolo chimico, er Lego? Leggendoti ancora l'unica cosa che mi è venuta di dirti te l'ho detta: vorrei che faceste silenzio, tu e gli altri. Solo silenzio. Nun ce l'hai er baretto sotto casa? Rivalutiamolo.

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Re:La mia Lazio
« Risposta #153 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:42:05 »
Le tue considerazioni partono da premesse spesso errate, proprio nei numeri. A cominciare per esempio da quelli sull'afflusso allo stadio, che dovrebbero corroborare la teoria del prodotto che attira, teoria che in realtà presenta buchi notevoli (risparmio gli abbondanti esempi). Avere lo stadio pieno è certamente un gran pregio sul piano della partecipazione emotiva all'evento, ma sul piano del ritorno tecnico ed economico l'impatto è nullo: né l'equazione squadra forte = afflusso è sempre verificata, anzi.

A parte questo, c'è un elemento che rende privo di senso il continuo rimasticamento della presunta incapacità/mancanza di volontà ecc. di "fare il salto di qualità", ed è proprio la cristallizzazione della griglia di partenza, in virtù dell'aumento enorme del giro di soldi intorno al calcio.

A tombola vince di solito chi compra più cartelle, è una questione puramente statistica. Se le cartelle costano un Euro e si gioca per due ore, può darsi che chi quella sera vuole sputtanarsi mezza piotta nel breve tempo del gioco torni a casa vincente. Ma se le poste costano cento Euro e si gioca tutta la notte, a fine partita vincerà al 99% chi ha il conto in banca più grosso, non si sono santi. Nel calcio attuale le distanze ai blocchi di partenza si sono dilatate e non è più possibile che il Cragnotti di turno con cento milioni inventati faccia saltare il banco, che un De Mita grazie a giochi politici riesca a finanziare l'Avellino e tenerlo per un decennio in A, che un Lenzini metta assieme con bravura e fortuna una squadra in grado di mettersi alle spalle la Juventus. Questo è il quadro e i risultati tecnici, IN TUTTA EUROPA, lo confermano ampiamente. E non prendere atto che, fin dal primo giorno della loro esistenza, per i motivi che conosciamo, i cugini scemi partano qualche metro più avanti di noi ai blocchi, testimonierebbe solo un negazionismo che per me sfocia nell'ottusità. 

La Lazio si muove intorno al suo limite, che è intorno ai 70 punti (forse destinati ad aumentare un po' per l'innegabile, lentissima crescita, e per il dilatarsi appunto dei gap tecnici che "stira" le classifiche) ma probabilmente non arriverà mai a 80; può valere un terzo posto come accaduto due volte con l'attuale gestione, in media farà il sesto. E tutto è perfettamente in linea con la classifica delle disponibilità economiche: voler pensare che una e una sola persona impedisca uno scenario diverso somiglia molto al concetto del "capro espiatorio" che qualche secolo di progresso del pensiero dovrebbe aver consentito di accantonare: così come piace pensare a "l'uomo forte" pronto da qualche parte a fare una grandissima Lazio, uomo forte che però non si fa mai vivo (salvo quelli inventati e puntualmente "ostacolati dar zistema").

Vogliamo un "salto di qualità", del tipo che competi per il titolo ogni tanto (vincendone pure qualcuno perché io fossi romanista a competere senza mai vincere mi sentirei molto coglione) e arrivi in CL spesso e in classifica finale almeno metà delle volte davanti ai cugini scemi? L'unico modo è quello di entrare a far parte dei circuiti finanziari internazionali che stanno prendendo possesso del calcio europeo: un fondo arabo, un prestanome italo/americano che ricicla soldi di primari istituti bancari in Delaware, cose del genere. Sul territorio nazionale c'è spazio solo per un club "autarchico", gli altri con proprietari autoctoni sono gestiti da bruscolinari rispetto a quelli che tengono veramente il banco. Lotito, De Laurentiis, Della Valle, sono e resteranno fuori dai giochi che contano. Ammesso la Lazio possa entrarne a far parte anche con l'ingresso nei circuiti finanziari di cui sopra, visto che i cugini scemi per esempio non ci sono ancora riusciti e nell'elenco di club che, A INVITI, parteciperanno al probabile Mondiale per Club, di loro non c'è traccia alcuna. E voi pensate veramente che il "salto di qualità" non avviene perché 40 mln (presunti, come ha ben spiegato F_K, visto che i bilanci si fanno a giugno) sono stati "trattenuti in cassa"? Ma per favore. La questione è profondamente strutturale, altro che Keita Balde o la cessione di Milinkovic.
assolutamente non condivido il tuo discorso, proprio nei numeri secondo me.

1) La lazio ha 31K di presenze medie, piaccia o no questo è il dato. 37,4 i riommers. Ma con una cassa di risonanza, un pompaggio e un aiuto esterno di livello indicibile (e qui si risparmio gli abbondanti esempi).

2) Lo stadio pieno non ha impatto economico? sicuro? domenica sera con una sola partita la lazio incassa 2,7 milioni di euro. In quella con il salisburgo 1,1 milioni, la semifinale col milan altrettanti. In stagioni più o meno di livello 6° posto, la lazio totalizza circa 8 milioni di introiti da gare senza considerare l'EL e CI. Pensa quanto possa salire l'introito con un campionato di alto livello e con un accesso a partite di CL. Riommers e Naples assommano quasi 30 milioni solo da gare, la juve 55. Il margine è enorme se cè il prodotto, e la partita di domenica lo dimostra. Proprio in un'epoca di diritti TV sempre più orientati all'equa distribuzione, il prodotto stadio e merchandising fa la differenza.
Quindi il tuo principio sulla non importanza dello stadio è proprio errato strutturalmente.

3) non ha senso definire un limite di punti, chi lo dice, chi ce lho ha prescritto? E' un dato puramente soggettivo.
L'unico elemento oggettivo è che il bilancio ha computato 40 milioni di utili, quindi SI, si poteva fare di più.

Tutto il resto è retorica, che tu vuoi imporre in ogni discorso, come se l'unico obiettivo sia fare una sorta di contraerea al cattivo lotito, che  vuole il male della lazio.
Non è così, questa è una tua presunzione.
Per me semplicemente lotito non ha fatto il massimo e non perchè lo faccia di proposito.

E SI, 40 milioni fanno la differenza per la lazio, l'avrebbero fatta probabilmente e magari chissà quel punto in più ce l'avevamo e altri 50 milioni oggi entravano in cassa.
Io il rimpianto per l'operato della società ce lho, e secondo me ce lha anche Inzaghi che lo aveva richiesto un aiuto.

Se poi altri disegni oscuri e "strutturali" che tu prefiguri impediranno una nostra crescita che si palesino pure.
Ma intanto io i compiti a casa mia li faccio al meglio.
E secondo me non è stato fatto.

A me interessa solo questo, che sia fatto il massimo per la mia lazio.

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Re:La mia Lazio
« Risposta #154 : Martedì 22 Maggio 2018, 12:49:36 »
si, io ti chiedo di stare zitto perché a mio modo di vedere dici fesserie. Senza tanti fronzoli e tra l'altro, avresti anche un po scassato le palle, tu e gli altri.
Mentre noi ci lecchiamo le ferite, voi diversamente laziali (placido ed indolore eufemismo) continuate a scrivere fastidiosi e torvi.
Poi sto zitto pure io, Te lo giuro. Non mi va di perdere tempo a scriverti. Di cosa poi, della Lazio trattata come er piccolo chimico, er Lego? Leggendoti ancora l'unica cosa che mi è venuta di dirti te l'ho detta: vorrei che faceste silenzio, tu e gli altri. Solo silenzio. Nun ce l'hai er baretto sotto casa? Rivalutiamolo.
Tutto qui.
Ci voleva così tanto a tirar fuori la verità? Lo vedi che poi predichi bene e razzoli male e alla fine la verità esce fuori.
In realtà volevi solo il silenzio di chi non la pensa come te e ritieni dica fesserie.
Se lo dicevi prima, potevo risponderti prima, che declino rispettosamente la tua richiesta, perchè a me leccarmi le ferite non piace, piace andare avanti.
+ abbonamenti, + coraggio, + società e + lazio forte.

Zapruder

Re:La mia Lazio
« Risposta #155 : Martedì 22 Maggio 2018, 13:04:12 »
E SI, 40 milioni fanno la differenza per la lazio, l'avrebbero fatta probabilmente e magari chissà quel punto in più ce l'avevamo e altri 50 milioni oggi entravano in cassa.
Io il rimpianto per l'operato della società ce lho, e secondo me ce lha anche Inzaghi che lo aveva richiesto un aiuto.

La soluzione semplice a problemi complessi. Un classico.

Come per la moviola in campo, tanto per fare un esempio.

Desta curiosità, peraltro, la quantità di accidenti che hanno inciso sul nostro cammino: gli arbitri; il mancato rafforzamento invernale; un allenatore inadeguato. I primi hanno inciso, si dice, per almeno 8 punti: le scelte di Inzaghi ce ne sono costati almeno 4: altrettanti sarebbero arrivati come minimo dal non aver nascosto i 40 milioni sotto il mattone (anzi nello sgabuzzino delle scope della Linda). Fanno 16 punti che ci proiettano al livello del Napoli. Visto, che ci vuole?

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Re:La mia Lazio
« Risposta #156 : Martedì 22 Maggio 2018, 13:10:48 »
La soluzione semplice a problemi complessi. Un classico.

Come per la moviola in campo, tanto per fare un esempio.
E certo, invece il tuo discorso "tra poter utilizzare 40 milioni e 0, non è questa la differenza, cè qualcos altro di strutturale", è una risposta complessa ad un problema semplice. Come no. ;)
Infatti in Napoli, che mi pare non abbia padroni in delaware, non gli ha fatto la differenza cedere cavani a 70 o higuain a 90, nooo, solo essere ormai stabilmente in CL e arrivare anche a giocarsi lo scudetto a 3 dal termine contro un club che fattura 500 milioni.
tanto per fare un esempio.

Zapruder

Re:La mia Lazio
« Risposta #157 : Martedì 22 Maggio 2018, 13:16:14 »
E certo, invece il tuo discorso "tra poter utilizzare 40 milioni e 0, non è questa la differenza, cè qualcos altro di strutturale", è una risposta complessa ad un problema semplice. Come no. ;)
Infatti in Napoli, che mi pare non abbia padroni in delaware, non gli ha fatto la differenza cedere cavani a 70 o higuain a 90, nooo, solo essere ormai stabilmente in CL e arrivare anche a giocarsi lo scudetto a 3 dal termine contro un club che fattura 500 milioni.
tanto per fare un esempio.

Decidetevi, però, sul "modello" da prendere ad esempio: qualche anno fa era l'Udinese, a un certo punto l'Atalanta e financo il Sassuolo. Oggi è il Napoli? Quello che la CL che porta tanti soldi l'ha mollata quest'anno e l'ha proprio evitata quando perse il terzo turno col Bilbao?


Panzabianca

Re:La mia Lazio
« Risposta #158 : Martedì 22 Maggio 2018, 13:17:15 »
Ci voleva così tanto a tirar fuori la verità? Lo vedi che poi predichi bene e razzoli male e alla fine la verità esce fuori.
In realtà volevi solo il silenzio di chi non la pensa come te e ritieni dica fesserie.
Se lo dicevi prima, potevo risponderti prima, che declino rispettosamente la tua richiesta, perchè a me leccarmi le ferite non piace, piace andare avanti.
+ abbonamenti, + coraggio, + società e + lazio forte.

me sa che insieme a tutte le fesserie su un'altra Lazio possibile e le cialtronate retoriche con cui ti vesti di credibilità fasulla (+ abbonamenti, + coraggio, + società e + lazio forte) ... te piace fa la supercazzola... Perché, vedi, sono almeno sei-sette gg che intervengo solo ed esclusivamente per dirti che sei saccente come un cattedratico (de quelli finti che in Italia ce ne so a vagonate) e palloso, infinitamente palloso. Magari su Lazionet scrivi già e con un nick diverso, e scommetto che sarai palloso e saccente allo stesso modo. Però nel remoto caso che tu avessi scelto solo questo, proprio questo luogo virtuale per cantare la tua eterna canzone (che culo!), bè, io ti dico che il fastidio nel leggerti è veramente grande. La sfortuna (tua e degli altri) e forse la fortuna (nostra) è che al contrario di quel che puoi pensare tu dall'alto della tua saccenza, non dai nessun contributo e nessuno ti ascolta. 

Dacceli tu li 40 mijoni così svortamo.  E' una soluzione

P.s. Complimenti a chi tenta di rispondere a questi soggetti. Mi dispiace, io non riesco proprio.

ThomasDoll

Re:La mia Lazio
« Risposta #159 : Martedì 22 Maggio 2018, 13:19:08 »
E certo, invece il tuo discorso "tra poter utilizzare 40 milioni e 0, non è questa la differenza, cè qualcos altro di strutturale", è una risposta complessa ad un problema semplice. Come no. ;)
Infatti in Napoli, che mi pare non abbia padroni in delaware, non gli ha fatto la differenza cedere cavani a 70 o higuain a 90, nooo, solo essere ormai stabilmente in CL e arrivare anche a giocarsi lo scudetto a 3 dal termine contro un club che fattura 500 milioni.
tanto per fare un esempio.

sono scelte strategiche che Lotito non farà mai.

L'equilibrio che si è creato a livello internazionale, comunque, non è né rivoluzionario né stabile come si potrebbe pensare: i club superricchi dominano, ma in certi campionati, dove la differenza è tanta, come in Italia, in Germania, in Francia, la situazione "bloccata" è più evidente. In Inghilterra manco per niente, i ricchi sono tanti e succede pure che vinca chi è meno ricco, ogni anno s'impone una squadra diversa. Le stesse merde, finita l'era-totti, hanno fatto una svolta "di sostanza", smettendo di prenderne 7 ogni volta che incontrano un avversario di livello. Il calcio è sempre uno sport dove molte sorprese sono possibili. In Italia non è così perché la Juve guadagna il doppio delle altre e c'è un sistema che si preoccupa che le gerarchie non vengano turbate.
Basterebbe un riccone vero che si mettesse in testa di buttarci dentro 150/200 milioni l'anno, a fondo perduto, fin quando non cambia l'equilibrio. Mancano i soldi, oltre che i visionari.