Autore Topic: Reja corona il suo sogno: "Vincere il derby, che liberazione!"  (Letto 761 volte)

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Reja corona il suo sogno: "Vincere il derby, che liberazione!"
« : Lunedì 17 Ottobre 2011, 02:47:02 »
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"Personalità e qualità, questa Lazio può puntare in alto... Abbiamo battuto una grande squadra"

ROMA - È il derby di Edy Reja, è il derby che significa liberazione, vittoria, rinascita. Dall’inferno al paradiso, dall’incubo della sesta sconfitta consecutiva dopo il gol di Osvaldo al sogno di un successo conquistato a trenta secondi dal fischio finale. La zampata di Klose, l’urlo liberatorio di Reja e la sua corsa sotto la Curva Nord, quella curva che lo ha criticato e fischiato ma almeno questa sera gli sarà dannatamente grata. Arriva con un sorriso sereno in sala stampa nella pancia dello’Olimpico il tecnico friulano, ha avuto la sua vittoria – la prima contro la Roma in serie A – ha avuto la sua rivincita contro detrattori e pseudo comici: “Chi è stato l’uomo derby? Chiedetelo a qualcun altro”, risponde ironico lanciando la sua personale frecciatina a Francesco Totti. Doveva essere una partita fondamentale, vero crocevia della stagione; così è stato, stavolta finalmente in positivo, stavolta è la Lazio di Reja ad aver vinto con personalità e qualità: “Pensavo non riuscissimo a vincere neanche stasera. C’è stato il palo di Cisse, la traversa di Klose, tante opportunità non concretizzate. Poi è arrivato il gol a quaranta secondi dalla fine, non mi ricordo cosa sia successo perché non ci ho visto più! È stato liberatorio, erano anni che aspettavo il coronamento di questo sogno per me e per la Lazio, è stato fondamentale vincere questo derby così importante”. E poco importa che Tagliavento lo abbia espulso, una gioia così meritava una degna esultanza: “Sono stato anche espulso perché ho abbandonato l’area tecnica, ma non ho potuto fare a meno di andare ad esultare sotto la Curva Nord”. Una ferita che si ricuce, un rapporto quello con i tifosi che grazie a questo successo può finalmente rinascere e rinnovarsi. È fiume in piena Edy Reja, dopo la tensione, l’ansia di un’altra sconfitta, le polemiche e le critiche, la vittoria ha messo in luce tutte le potenzialità di questa Lazio; un successo che dà morale e fiducia non solo alla squadra, ma allo stesso tecnico. Da oggi la Lazio può proseguire il suo cammino con più serenità e con la consapevolezza che ha le qualità per puntare in alto: “Sono all’apice della mia soddisfazione, è una vittoria gratificante dopo tanti anni che non vincevo con la Roma. Poi il derby è motivo di grande orgoglio dal punto di vista personale e della squadra. La Lazio sarà più convinta delle sue possibilità e saprà migliorarsi – ha continuato Reja in conferenza stampa – Era una partita decisiva per l’ambiente, per i tifosi, per la serenità con cui andiamo ad affrontare il campionato. Abbiamo la consapevolezza di essere una squadra con dei valori, perché una vittoria così ti dà autostima”.

L’ANALISI TECNICA: “ABBIAMO VINTO CONTRO UNA GRANDE SQUADRA” – Sicuramente non è stato facile: le ripartenze e le progressioni dei terzini giallorossi e la pericolosità di Osvaldo nell’area biancoceleste hanno impensierito non poco Reja, che la strategia tattica di questo derby l’aveva studiata sin nei minimi dettagli: “Volevamo concedergli solo le fasce, ma nei primi cinque minuti eravamo troppo distanti. Dopo il gol ci siamo sbloccati, nonostante loro propongano molto gioco e siano veloci nelle ripartenze, abbiamo affrontato bene la gara”. È stata una vittoria contro una Roma di grande qualità e di buon gioco, una vittoria che acquista ancor più valore: “Abbiamo battuto una grande squadra, doppio merito alla Lazio per questo”. E pensare che dopo il primo tempo Reja aveva temuto il peggio, quel gol di svantaggio ed i biancocelesti in piena confusione. La paura di perdere stava avendo la meglio, ma il friulano nell’intervallo ha smesso i panni dell’allenatore per vestire quelli dell’attento psicologo e motivatore; nella ripresa è scesa in campo una Lazio trasformata, concentrazione e controllo della partita l’hanno fatta da padrona: “Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che dovevamo continuare con questa intensità e cercare di penetrare centralmente dove loro avevano più difficoltà – analizza Reja – Ed infatti è venuta fuori la vera Lazio, ho inserito Lulic che ha dato più spinta sulla fascia. E’ andata bene dal punto di vista tattico e della personalità. Ho avuto un po’ di paura nel finale, perché c’è stata qualche disattenzione difensiva di troppo, dobbiamo migliorare in questo”.

“LA LAZIO PUNTA A MIGLIORARSI RISPETTO LO SCORSO ANNO” –  Una vittoria che non serve solo a dare morale alla Lazio, ma anche a catapultarla al secondo posto in classifica in un campionato che sembra sempre più particolare. L’obiettivo è quello di migliorarsi rispetto lo scorso anno, di puntare all’Europa che conta senza dimenticare l’Europa League; giovedì i biancocelesti voleranno a Zurigo per un’altra gara decisiva, a cui la Lazio arriva con la giusta carica e le giuste motivazioni: “Era nelle nostre aspettative trovarci in questa posizione in classifica. Abbiamo una squadra adeguata per affrontare al meglio campionato ed Europa League. Il nostro obiettivo era migliorare rispetto lo scorso anno, non sarà facile ma rimandiamo questo discorso più avanti. Ora siamo al secondo posto e ce lo meritiamo, ora pensiamo a migliorarci perché abbiamo mezzi importanti, carattere e personalità”. Un’ultima battuta è sull’arbitraggio di Tagliavento, nonostante le polemiche dalla sponda giallorossa Reja non ha dubbi: “Ha arbitrato bene, il rigore c’era ed anche l’espulsione. Non posso che essere soddisfatto non perché ho vinto, ma per come abbiamo interpretato la gara”.

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