Io non volevo perdere (e di come i xxxxnisti ci tirano fuori il peggio...)

[franz_kappa]

Io stasera non avrei voluto perdere.
Men che meno nell'indegno modo che ho sperimentato dal vivo.

Fischi ai miei attaccanti che tirano in porta, insulti a Muslera che para, insultanti striscioni (geniale, nella sua perfidia, ma pur sempre insultante per la dignità, sempre che questa tifoseria ne abbia ancora una) che salutano il gol degli avversari, Zarate che sbaglia apposta un tiro primo tempo oppure si attarda in dribbling in area (appositamente) finché gli interisti non lo triplicano, Milito che sbaglia (appositamente, perché 3-0 sarebbe stato troppo) un colpo di testa a porta vuota negli ultimi minuti.

Io stasera, sia detto nel rispetto dei personali sentimenti di ognuno (che è legittimato, ovviamente, a fare quello che gli pare) mi sono vergognato come un cane. E, in effetti, oltre alla vergogna ho provato anche rabbia e sconforto, perché - mentre litigavo con un laziale del mio settore, secondo cui era inconcepibile la mia ambizione a giocarci la partita - mi è stato risposto "Sì è vero, non ce la facciamo più a sopportare le eventuali vittorie della xxxx. Negli anni Ottanta abbiamo superato uno scudetto mentre noi eravamo in B, ma adesso è tutto diverso. Loro non devono vincere più, a maggior ragione se la vittoria finale gliela consegniamo noi". Non siamo più 'liberi' di tifare, ormai: la xxxx è diventata la nostra UNICA ossessione.

A parte che, dico io, se la xxxx vincerà lo scudetto sarà grazie ai 4 punti su 6 conquistati con l'inter tra andata e ritorno, come d'altronde se lo perderà sarà colpa dei 4 punti su 6 regalati al livorno ultimo in classifica. La Lazio, in tutto ciò, non avrà contribuito, se non con i 6 punti PERSI MALAMENTE in due match in cui pure non abbiamo demeritato (i derby, intendo).

Ma non è tanto questo, non è significativo appurare quali punti hanno determinato la vittoria di una o dell'altra. Resta un fatto, unico e incontrovertibile: la sera del 2 maggio 2010, davanti agli occhi di tutta Italia e anche oltre, è andata in onda la patetica FARSA di un match nel quale i tifosi della squadra di casa hanno concorso, con atteggiamenti palesi e non solo (ci sono 'minacce' che non serve proferire, basta lasciarle intuire), a indurre i propri calciatori a PERDERE.

Il motivo? Solo la sconfitta garantiva la mancata potenziale vittoria dei rivali cittadini.
Stasera, mi e vi domando, la xxxx - in fondo in fondo... - ha vinto o ha perso? Ha perso la possibilità di scavalcare o affiancare l'inter, certamente, ma ha conquistato qualcosa di meno tangibile ma più importante, secondo me: si è presa l'orgoglio, la dignità e l'identità dei propri rivali di sempre, quei laziali che da domani dovranno portare un altro, pesantissimo, fardello oltre a quelli che una storia sfortunata gli ha gettato sulle spalle da numerosi decenni: l'onta di aver tifato palesemente, platealmente e oscenamente contro la propria squadra pur di non favorire la xxxx. L’onta di essersi venduti l’anima, passatemi l’espressione forte, pur di non dare una potenziale gioia sportiva alla xxxx, che pure questo campionato se lo dovrà guadagnare nei prossimi due match, indipendentemente dal risultato di stasera.

I xxxxnisti ci hanno dimostrato che siamo beceri come e forse peggio di loro (e ce ne vuole, Cristo santo!!!), che siamo incapaci di amare la nostra squadra sempre e comunque, che per noi è diventato più importante che la xxxx perda prima che la Lazio vinca. Anzi, prima che la Lazio giochi e ‘rischi’ di non perdere.

In termini di propaganda stasera si è consumato uno smacco colossale: passeranno anni prima che la nostra tifoseria si riscatti da quanto mostrato stasera.

Stasera è stata una vittoria dei laziali, della Lazio e della città, visto che la xxxx si è allontanata dalla vittoria finale. Tutto vero. Ma come tifoso della Lazio io mi sento non solo sconfitto, ma letteralmente schiacciato. Perché ho dimostrato - collettivamente, intendo… Le condotte personali non contano nulla dentro uno stadio che, da parte laziale, chiede palesemente di perdere a stragrandissima maggioranza - che la Lazio non è il mio primo pensiero, che la Lazio non è il mio unico oggetto di attenzione, di interesse, di amore e di tifo.
La Lazio veniva prima di tutto, ma da stasera la Lazio non viene prima di tutto. Prima della Lazio viene la xxxx. O, meglio, la sconfitta della xxxx. Noi laziali non siamo liberi di gioire, di sperare di vincere: dobbiamo prima verificare che tutto ciò non possa positivamente influenzare, anche indirettamente, le sorti sportive della xxxx.

Poco lontano dal mio seggiolino c’era una bambina. Sei anni al massimo. Non capiva lo strano ‘film’ in cui era finita. Si dispiaceva che la Lazio non stesse vincendo. Assurdo, vero? Una piccola tifosa era dispiaciuta perché la sua squadra non vinceva.  “Capirai da grande”, le dicevano i miei vicini. “La mamma - seduta accanto alla bimba - poi ti spiega tutto”, asseriva qualcun altro.

No, dico io. NO davvero. Spero che nessuno spieghi mai alla bambina la logica MALATA che ha prodotto lo ‘spettacolo’ di stasera, del quale - personalmente - mi vergognerò per anni. Ma tanto, anche se nessuno glielo spiegherà, il racconto di stasera sarà sbattuto in faccia ai laziali per anni da chi ci ha dimostrato che noi non esistiamo per tifare sempre la nostra squadra, ma solo quando la xxxx non trae un vantaggio dai nostri risultati.

Ce n’è abbastanza per mettere un’ipoteca colossale sul nostro futuro, direi.

[chemist]

 Zarate che sbaglia apposta un tiro primo tempo oppure si attarda in dribbling in area (appositamente) finché gli interisti non lo triplicano, Milito che sbaglia (appositamente, perché 3-0 sarebbe stato troppo) un colpo di testa a porta vuota negli ultimi minuti.

Pensavo me ne fossi accorto solo io. Zarate oggi ha potuto segnare (ironia della sorte) in piu' di un'occasione. E invece si e' trattenuto. La Lazio se la giocava stasera con l'Inter, ma il clima surreale di minacce, fischi ed esultanze ai gol dei nerazzurri hanno fatto si che i nostri non facessero nemmeno finta di impegnarsi.
Io spero solo che tutto cio' sia stato utile, perche' se un Siena o un Chievo qualsiasi fanno lo scherzetto a Moratti, non voglio pensare per quanto tempo dovremo nasconderci per la vergogna

[Andre]

Credo che l'Inter fosse sicura che avrebbe vinto, altrimenti la difesa sarebbe stata più attenta di quanto abbiamo visto ... La libertà di Zarate quindi ci poteva stare ...

FK, il calcio non é uno sport da tempo immemore ... Noi siamo solo l'ultima "perla" e in questo senso lo striscione in nord ha una sua verità ... Quanto alla bimba, bhe', francamente spero possa vivere tranquillamente senza calcio, perché ad oggi non vedo futuro

[Trippanera]

Io invece NOn volevo perdere. Ma nemmeno per niente.
E mi dispiace soltanto per la stupidità con cui i tifosi della curva hanno palesato più del dovuto la loro esultanza.
Non volevo perdere perché ormai non si tratta più di sport,  ma di qualcosa di molto più importante: la AS ROMA, per me, è ormai diventata il simbolo del marcio che sta ormai corrodendo qualsiasi sano rapporto sociale.
E come tale è un profondo senso di giustizia che mi porta a desiderarne l'annientamento.
La AS ROMA non è più una squadra di calcio, da parecchi anni ormai. E' semplicemente il nemico, il male, la squadra di REGIME, lo spurgo di tutte le abiezioni sociali, il segno che nel nostro piccolo universo non esiste più rispetto, onestà, professionalità, e che tutto viene ottenuto per prepotenze, ladrocinio, intrallazzo politico e mediatico.
IO NON AIUTO LA MAFIA A VINCERE

[Kebab]

Per me si doveva, e sottolineo doveva, semplicemente evità quello spettacolo indecoroso sugli spalti. Bastava quello...

[Er Matador]

Non ti seguo, franz. Tifare contro la propria squadra per danneggiare l'acerrima rivale è la norma, ad esempio, in Bundesliga fra Schalke 04 e Borussia Dortmund senza che nessuno l'abbia mai considerata qualcosa di diverso dal semplice folclore.
Va casomai deprecato il degenerare in eccessi e minacce di una manifestazione di tifo che dovrebbe rimanere spiritosa e mordace nei confronti dei rivali beffati.
Quanto allo spettacolo in campo, tre quarti delle partite di fine stagione offrono di peggio.
L'obiettivo per me si sposta sull'autodifesa sia in sede mediatica sia contro eventuali ripicche nelle gare rimanenti.
Per il resto, il senso della serata si condensa in due concetti:

1) a Palermo c'è Cosa Nostra, a Roma l'as merda
2) abbiamo ottenuto il risultato più importante per la Lazio, contribuendo ad impedire un'ulteriore affermazione del problema socio-economico-criminale che affligge la nostra città

[Giglic]

Caro FK, siamo tutti "ossessionati", come dici tu, dalle merde. Anche tu, che scrivi xxxx. Ma invece di autoflagellarci (hobby tipico del laziale), e di parlar male della nostra tifoseria (che, intendiamoci, talvolta è anche legittimo), penso che:
 - I goliardi hanno TIFATO PER NOI. Se questo è un comportamento sportivo, a due settimane dal pollice verso, dimmi tu.
 - Nessun, NESSUNO parla degli enormi favori che hanno ricevuto, nonchè del loro immondo fondoschiena (Viola-Merde su tutti)
 - Hanno cominciato a rosicare da domenica sera con capitanerò, continuando per la squallida manfrina sui posticipi (quando posticiavano loro, nessuno fiatava)
 - Hanno la finale di CI in casa e anche qui nessuno fiata dopo che a noi l'anno scorso hanno frantumato le gonadi, e senza che il regolamento ufficiale (comunicazione entro le semifinali) venisse rispettato.

E per quale motivo non dovrei tifare contro di loro? (fermo restando che se ci impegnavamo al 100% la partita la perdevamo ugualmente).

[innamoRADU]

ma per favore! Ricordate un momento de rossi che ci perculeggiava dopo Lazio-catania e fiorentina-roma...mi basta questo per essere strafelice di aver perso apposta. Bando al falso perbenismo.

[bak]

Ieri sera ho cambiato canale dopo il primo tempo. Il senso di vergogna che provavo nel vedere uno stadio esultare in modo smodato ad un gol avversario non l'avevo mai visto.
E lo dice uno che assistette ad un Lazio-Bologna da vergogna nel lontano 1978, gol di Nanni.

[cuchillo]

Per me si doveva, e sottolineo doveva, semplicemente evità quello spettacolo indecoroso sugli spalti. Bastava quello...

Sono d'accordo.
Silenzio, solo silenzio dal 1° al 90°.
Bastava quello.
Va bene tutto, ma in silenzio.

[jumpingjackflash]

E'  andata come doveva andare, ciò non di meno io sono triste.
Io non tifo contro la mia squadra MAI.
non ce l'ho fatta a vedere questa partita.
ho acceso, la tv, sentito i cori ed ho spento.

Voglio sempre il massimo dai giocatori miei in campo.
Non esulterò MAI per un gol degli avversari.

Eppure la nostra sconfitta non mi rende triste.

mai più

[franz_kappa]

Bando al falso perbenismo.

Falso perbenismo manco per il cazzo, innamoRADU.
Io ho condiviso un sentimento VERO, non c'è nulla di 'falso' nelle mie parole.
Ho descritto il mio stato d'animo. Lo stato d'animo di un tifoso che si è vergognato delle esultanze becere al gol degli avversari in casa propria, che si è vergognato delle migliaia di persone che gli stavano attorno. 
E che da quei laziali (è la legge dei numeri, ahimé) è rappresentato e non da se stesso.
Come riscattarci agli occhi dell'Italia calcistica (che non conosce e non comprende le nostre dinamiche 'cittadine'?) dopo quanto mostrato ieri sera?

Ho sentito un po' di rassegna stampa sportiva alla radio, stamattina: la censura nei nostri confronti è unanime e feroce. E non potrebbe essere altrimenti, d'altronde. 

[dukenduke]

Sono in tremenda confusione interiore, da un lato non avrei voluto consegnare lo scudetto alla riomma per nessun motivo, dall'altro non avrei voluto mai fare una partita del genere con una tifoseria del genere.

Ho venduto l'anima al diavolo, provo una tremenda amarezza e una grandissima gioia, non so che dire.

[geddy]

Falso perbenismo manco per il cazzo, innamoRADU.
Io ho condiviso un sentimento VERO, non c'è nulla di 'falso' nelle mie parole.
Ho descritto il mio stato d'animo. Lo stato d'animo di un tifoso che si è vergognato delle esultanze becere al gol degli avversari in casa propria, che si è vergognato delle migliaia di persone che gli stavano attorno. 
E che da quei laziali (è la legge dei numeri, ahimé) è rappresentato e non da se stesso.
Come riscattarci agli occhi dell'Italia calcistica (che non conosce e non comprende le nostre dinamiche 'cittadine'?) dopo quanto mostrato ieri sera?

Ho sentito un po' di rassegna stampa sportiva alla radio, stamattina: la censura nei nostri confronti è unanime e feroce. E non potrebbe essere altrimenti, d'altronde. 

Censura di chi? Per cortesia. Io mi vergogno dei censori. Non ho esultato sguaiatamente, ma un sorriso, amaro magari, sul volto è comparso. Inquadravano sempre lo stesso spicchio di stadio. Lo striscione faceva ridere.

[franz_kappa]

Ho venduto l'anima al diavolo, provo una tremenda amarezza e una grandissima gioia, non so che dire.

Se ti vendi una volta, ti puoi vendere SEMPRE. E te lo rinfacceranno PER SEMPRE. L'argine è stato definitivamente sfondato...

"Voi vivete solo delle nostre sconfitte (Lazio-inter maggio 2002, Lazio-milan febbraio 2004, Lazio-inter primavera 2008 e ieri: quattro match nei quali la maggioranza dello stadio tifava contro la Lazio per sfavorire indirettamente la xxxx, occultamente o in maniera palesemente oscena come ieri sera).

Mettice 'na pezza...

[LaLazioMia]

A) a parti inverse le merdacce hanno fatto e faranno la stessa cosa .
B)A svergognare questa città c'hanno pensato i bori nel 2001 ed anni successivi( ancora oggi la città ne porta i segni). Che MAI più si ripeta
C)Gli addetti ai lavori, non solo i tifosi, delle merdacce hanno umiliato perculeggiando indegnamente giocatori e tiofosi della Lazio fino a due domeniche fà.
D)Il Bari , il Genoa ed altre squadre all'olimpico quest'anno contro le merdacce hano fatto una indegna farsa molto peggio .
E) La politica e la stampa giallorossa di questa città massacrano la Lazio da una vita.
F) questi nostri indegni mercenari che si sono arresi l'anno scorso a squadrette senza giocare e senza alcun impegno ci mancava pure che andassero contro il volere dei propri tifosi facendoli ulteriormente imbufalire.

[LoveLazy0]

ma st'italia calcistica che d'è?
bene che va è gente sine nobilitate come quella che ieri stava allo stadio
ma veramente pensate che tra un romanista e un laziale per cui la propria squadra viene prima di tutto ci siano differenze? tolte le poche anomalie da una parte e dall'altra in genere sono gli stessi romani, non è che se abiti a ponte milvio sei meno stronzo di uno che abita a torbella

alla fine dei giochi conta solo l'almanacco, e ancora non è scritto come finirà
io aspetto il 16 maggio per festeggiare la sconfitta di ieri

[franz_kappa]

LoveLazy0, lo vedi che vieni al mio discorso?
Siamo diventati UGUALI  loro. Come tifosi mi fanno schifo, letteralmente. Eppure, mi state dicendo che io sono come loro, che noi siamo come loro.

Beh, Cristo Santo", io come loro non mi ci sento proprio.

E se essere diversi da loro significa non tifare contro la propria squadra, non insultare il proprio portiere che para, non 'minacciare' i propri beniamini ("se perdete ve menamo"  ), allora io VOGLIO essere diverso da loro.
E giocarmi la partita per davvero e perderla PER DAVVERO, se l'avversario riesce a battermi. Sennò pareggio e sti gran caz.zi..
Ma SOLO dopo aver giocato a pallone.

Da ieri abbiamo dimostrato a tutta Italia e a tutto il mondo che era collegato con Roma che noi non tifiamo più una squadra di calcio. Noi tifiamo che la xxxx non vinca, prima di tutto.

Una resa senza condizioni, direi.

[innamoRADU]

franz non dirmi che tra una roma scudettata e una roma che si mangia il fegato tu non sia contento della seconda..andiamo. E come, sotto sotto, non siamo tutti, chi più chi meno, felici di aver contribuito in maniera evidente a questo. Le dinamiche cittadine le capiscono bene tutti. A parer mio sarebbe accaduta la stessa cosa sia a parti invertite sia tra genoa e samp, sia tra milan e inter e juve toro.

[Bill Kelso]

Altro articolo tratto da La Repubblica

Ai piedi dei tifosi
di Massimo Mazzitelli

Storia di una sconfitta annunciata. Storia di una partita surreale, che ha segnato una pagina nera per il nostro calcio. Nessun accordo per dividersi  punti che potevano servire alle squadre. No,  all’Olimpico c’era una squadra che voleva perdere perché temeva la reazione dei tifosi. Fermare l’Inter e regalare lo scudetto alla Roma poteva costare caro ai giocatori della Lazio.
Premessa doverosa: l’Inter ha solo goduto degli effetti di una storia che è tutta romana, che si e consumata solo all’ombra del Colosseo. La squadra di Mourinho è venuta a Roma dopo la grande impresa di Barcellona, ha fatto la sua partita, ha cercato e ottenuto quella vittoria che può valere uno scudetto. Tutto nel nome dello sport, senza ombre.
La cosa strana è che lo ha fatto in uno stadio Olimpico che tifava Inter più di San Siro. I tifosi laziali hanno gioito della sconfitta della propria squadra solo per fare un dispetto (un gran dispetto che vale uno scudetto) alla Roma. Come si può spiegare questo agli sportivi di tutto il mondo? Cattivo gusto, masochismo. E che nelle curve la culrtura dello sport in Italia sia stata sfrattata da anni è chiaro a tutti. Ma i tifosi non vanno in campo, le loro logiche sono diverse, lo sfottò vale più dei principi dello sport. Difficile da capire e giustificare è l’atteggiamento della Lazio. Hanno detto che l’Inter è forte e  ha vinto con le sue forze, ma la partita ha detto cose diverse. Marcature e ritmo da amichevole. Una squadra che si è fatta condizionare dall’ambiente. In un anno povero di risultati per la Lazio, una sconfitta è stato il regalo più bello ai suoi tifosi. E’ sport?

La considerazione più amara è che a Roma per l’ennesima volta la piazza, i tifosi, sono stati in grado di determinare  la volontà dei giocatori. Qualche anno fa riuscirono a far sospendere un derby. Quel secondo tempo di Lazio-Inter resterà come una delle pagine più brutte della storia laziale e del calcio italiano. (02 maggio 2010)