Autore Topic: Indignati contro la crisi  (Letto 12367 volte)

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BobCouto

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #120 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 05:43:55 »
già se sta a caca' sotto e dice che lui era lì poco più che per caso e s'è lasciato prendere un pò la mano.
pure il papino dice che è un bravo fijo e non un bric-broc.
manco il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, alla peggio, rivendicarle.
almeno se meriterebbero un briciolo di rispetto.
che merda de gente.

Non solo: mi spieghi questo qui che "rivendicazioni sociali" ha da fare?

Io, uno che vuole veramente cambiare il mondo - ma la quotidianità normale, banale, di questo ragazzo, mi sembra ricalcare assai poco  quella di un Bakunin - o un disperato che spaccano tutto, arrivo a capirli e perfino a giustificarli.

E' solo un collione, annoiato da una normalità in cui non è riuscito a trovare significati. Già, perché a 24 anni la cultura, la voglia di arrampicarsi sul mondo con le proprie capacità, col lavoro, sono monnezza. Molto più sghicio fare il rivoluzionario da twitter. Fino alle 18 però, che dopo c'ho il tennis.

E' un collione perché andava in giro a faccia coperta ma con un tatuaggio sulla trippa che era praticamente una firma. E il fatto che la famiglia pensasse che il sabato pomeriggio fosse all'Università testimonia di una famiglia apparentemente "perbene" - come si sono precipitati a farci sapere quelli di SeL - ma in realtà assente e menefreghista nei confronti del figlio.

Ecco, io dico che mandare in galera per qualche anno uno così mi sembra sproporzionato, a guardarlo in faccia. In una realtà dove ciascuno riveste, sul serio, il ruolo che gli compete, questo qui non dovrebbe avere il terrore di finire al gabbio, ma quello - dopo aver rimediato in questura un paio di sganassoni di acconto - di tornare a casa e vedersela con la famiglia.

Giglic

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #121 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 06:37:03 »
Non solo: mi spieghi questo qui che "rivendicazioni sociali" ha da fare?

Io, uno che vuole veramente cambiare il mondo - ma la quotidianità normale, banale, di questo ragazzo, mi sembra ricalcare assai poco  quella di un Bakunin - o un disperato che spaccano tutto, arrivo a capirli e perfino a giustificarli.

E' solo un collione, annoiato da una normalità in cui non è riuscito a trovare significati. Già, perché a 24 anni la cultura, la voglia di arrampicarsi sul mondo con le proprie capacità, col lavoro, sono monnezza. Molto più sghicio fare il rivoluzionario da twitter. Fino alle 18 però, che dopo c'ho il tennis.

E' un collione perché andava in giro a faccia coperta ma con un tatuaggio sulla trippa che era praticamente una firma. E il fatto che la famiglia pensasse che il sabato pomeriggio fosse all'Università testimonia di una famiglia apparentemente "perbene" - come si sono precipitati a farci sapere quelli di SeL - ma in realtà assente e menefreghista nei confronti del figlio.

Ecco, io dico che mandare in galera per qualche anno uno così mi sembra sproporzionato, a guardarlo in faccia. In una realtà dove ciascuno riveste, sul serio, il ruolo che gli compete, questo qui non dovrebbe avere il terrore di finire al gabbio, ma quello - dopo aver rimediato in questura un paio di sganassoni di acconto - di tornare a casa e vedersela con la famiglia.

Ripeto, avrei usato altre parole, ma il concetto è quello. E se riconosciuto colpevole (come tanti altri, il fanciullo è innocente fino alla sentenza definitiva, anche se ci sono prove importanti della sua colpevolezza) deve espiare. Ma questo mi interessa poco, è il concetto, come dice giustamente benvolio, di dargli importanza: ha avuto più spazio mediatico lui dell'intero corteo.

Ma ripeto la mia domanda: chi faceva lotte negli anni 70 era solo figlio di proletari ed operai che faticavano a mettere in piedi il pranzo con la cena e che avevano chiari in testa gli ideali con i quali volevano spaccare il mondo?
A me sembra che qualcuno di quelli adesso sia anche diventato sindaco...

(PS la legge Reale è una cacata, così uso dei bei termini volgari pure io, che fa tanto pane ar pane e vino ar vino, anzi manco uso pietose macherature ortigrafiche: il fermo di polizia è una delle più retrive limitazioni della libertà che possono esistere.
PPS Nel frattempo alla FIOM è impedito di manifestare, e la persona a me cara adesso ha ancora paura ad uscire di casa. Questo per dire quanto io possa detestare gente tipo er pelliccia - un "capo ricercato" scriveva spinoza.it -)

Offline Matita

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #122 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 08:04:58 »
Splendido satanasso, dici cose molto importanti ed acute, peccato dover leggere molte frasi orribili e senza senso prima del tuo intervento.
Io sono tristissimo per l'esito della manifestazione: se poteva nascere e cementarsi un movimento di crescita collettiva e di consapevolezza politica, direi che s'è messa una pietra tombale sopra.
Credo impossibile ripartire.
Ed ho paura invece che a crescere sia il movimento dei violenti, che se son teste vuote nel loro braccio armato, hanno pensatori ed incitatori alle spalle non di primo pelo e molto smaliziati. E che non si fanno troppi scrupoli a manovrare dei giovanissimi, come a strumentalizzare quelli disperati per davvero.

Ho trovato interessante questo articolo di repubblica:

IL RACCONTO
Il black bloc svela i piani di guerra
"Ci siamo addestrati in Grecia"
Parla un "nero": le armi erano nascoste in piazza, è da un anno che ci prepariamo. E ancora: per noi questa è una guerra, ed è appena l'inizio
di CARLO BONINI e GIULIANO FOSCHINI

Il black bloc svela i piani di guerra "Ci siamo addestrati in Grecia" Un momento degli incidenti a Roma
ROMA - E' un "nero". F. è pugliese, ha 30 anni all'anagrafe, una laurea, un lavoro precario e tutta la rabbia del mondo in corpo. Sabato le sue mani hanno devastato Roma.

E lui, ora, ne sorride compiaciuto. "Poteva esserci il morto in piazza? Perché, quanti morti fa ogni giorno questo Sistema? Chi sono gli assassini delle operaie di Barletta?".

Non i poliziotti o i carabinieri a 1.300 euro al mese su cui vi siete avventati, magari. Non quelli che pagano a rate le macchine che avete bruciato. Non il Movimento in cui vi siete nascosti.
"Noi non ci siamo nascosti. Il Movimento finge di non conoscerci. Ma sa benissimo chi siamo. E sapeva quello che intendevamo fare. Come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente cosa sarebbe stato il nostro 15 ottobre. Ora i "capetti" del Movimento fanno le anime belle. Ma è una favola. Mettiamola così: forse ora saranno costretti finalmente a dire da che parte stanno. Ripeto: tutti sapevano cosa volevamo fare. E sapevano che lo sappiamo fare. Perché ci prepariamo da un anno".

Vi preparate?
F. sorride di nuovo. "Abbiamo fatto il "master" in Grecia".

Quale "master"?
"Per un anno, una volta al mese, siamo partiti in traghetto da Brindisi con biglietti di posto ponte, perché non si sa mai che a qualcuno viene voglia di controllare. E i compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia
urbana è un'arte in cui vince l'organizzazione. Un anno fa, avevamo solo una gran voglia di sfasciare tutto. Ora sappiamo come sfasciare. A Roma, abbiamo vinto perché avevamo un piano, un'organizzazione".

Quale organizzazione avevate?
"Eravamo divisi in due "falangi". I primi 500 si sono armati a inizio manifestazione e avevano il compito di devastare via Cavour. Altri 300 li proteggevano alle spalle, per evitare che il corteo potesse isolarli. L'ordine che avevano i 300 era di non tirare fuori né caschi, né maschere antigas, né biglie, né molotov, né mazzette fino a quando il corteo non avesse girato largo Corrado Ricci. Non volevamo scoprire con gli sbirri i nostri veri numeri. E volevamo convincerli che ci saremmo accontentati di sfasciare via Cavour. Ci sono cascati. Hanno fatto quello che prevedevamo. Ci hanno lasciato sfilare in via Labicana e quando ci hanno attaccato lì, anche la seconda falange dei 300 ha cominciato a combattere. E così hanno scoperto quanti eravamo davvero. A quel punto, avevamo vinto la battaglia. Anche se loro, gli sbirri, per capirlo hanno dovuto aspettare di arrivare in piazza San Giovanni, dove abbiamo giocato l'ultima sorpresa".

Quale?
"La sera di venerdì avevamo lasciato un Ducato bianco all'altezza degli archi che portano in via Sannio. Dentro quel Ducato avevamo armi per vincere non una battaglia, ma la guerra. Il resto delle mazze e dei sassi lo abbiamo recuperato nel cantiere della metropolitana in via Emanuele Filiberto".

Sarebbe andata diversamente se avessero caricato subito il corteo in largo Corrado Ricci e vi avessero isolati.
"Non lo hanno fatto perché, come ci hanno insegnato a fare i compagni greci, sono stati confusi dal modo in cui funzionano le nostre "falangi"".

Come funzionano?
"Siamo divisi in batterie da 12, 15. E ogni batteria è divisa in tre gruppi di specialisti. C'è chi arma, recuperando in strada sassi, bastoni, spranghe, fioriere. C'è chi lancia o usa le armi che quel gruppo ha recuperato. E infine ci sono gli specialisti delle bombe carta. Organizzati in questo modo, siamo in grado di assicurare un volume di fuoco continuo. E soprattutto siamo molto snelli. Ci muoviamo con grande rapidità e sembriamo meno di quanti in realtà siamo".

È la stessa organizzazione con cui funzionano i reparti celere.
"Esatto. Peccato che se lo siano dimenticato. Dal G8 di Genova in poi si muovono sempre più lentamente. Quei loro blindati sono bersagli straordinari. Soprattutto quando devono arretrare dopo una carica di alleggerimento. Prenderli ai fianchi è uno scherzo. Squarci due ruote, infili un fumogeno o una bomba carta vicino al serbatoio ed è fatta".

Parli come un militare.
"Parlo come uno che è in guerra".

Ma di quale guerra parli?
"Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro".

Loro chi?
"Non discuto di politica con due giornalisti".

E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?
"Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa".

Sei stato in val di Susa?
"Ero lì a luglio".

A fare la guerra.
"Si. E vi do una notizia. Non è finita".



e perchè a fine intervista non ha chiamato la Polizia il giornalista ?

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #123 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 09:40:00 »
Io l'ho detto sopra e lo ripeto qui: tira brutta aria e, a costo di autocensurarsi, meglio sospendere e smettere qualsiasi tipo di mobilitazione piuttosto che riavviare epoche di violenza diffusa e crescente. Dopodiche sta storia der pelliccia me sembra una minchiata artatamente montata da gente che non ha altro da scrivere e pensare. Perche' per esempio non provano a girare in rete e vedere le innumerevoli  rivendicazioni fatte da sedicenti BB che sono tutte una diversa dalla'altra quando non diametralmente opposte? Ma si mejo parla' der Pelliccia e de legge Reale; meglio vietare cortei  e manifestazioni. Mo' voglio vedere perche' la Fiom no e Bersani si, per esempio. Non so se pelliccia debba farsi venti o meno anni di galera, lo decideranno i giudici, ma ergerlo a simbolo e dedicargli spazio e banda e' davvero ridicolo.

Piccola digressione che può sembrare OT ma che invece non lo è.
Andatevi a riprendere le discussioni sulla TDT e andatevi a leggere la rassegna stampa di oggi e di ieri sul tema perché servirà nei prossimi giorni.
Infatti, si parla ormai sempre più apertamente di tessera del manifestante, di "DASPO" per i violenti nei cortei e di tante altre belle trovate della legislazione penalistica emergenziale ed emotiva da stadio che, dopo le sperimentazioni degli anni passati, è pronta per essere applicata anche alla realtà delle manifestazioni politiche e sindacali.

Si ricordano, a titolo esemplificativo, gli articoli della Costituzione su libertà personale, di associazione, di riunione e di libera manifestazione del pensiero.
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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #124 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 09:59:55 »
Dall'intervento di Maroni ieri espungerei due note:
1) la richiesta di evitare i tagli previsti al suo ministero;
2) l'ipotesi di richiedere agli organizzatori di cortei garanzie economiche per eventuali danni causati dai dimostranti.

Come vedete er pelliccia e' una capo pregiato....

Offline fish_mark

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #125 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:07:07 »

e perchè a fine intervista non ha chiamato la Polizia il giornalista ?

Il dovere civico dov'è ?

Interessante, il giornalista che si fa appuntato.
Magari la prossima volta oltre al taccuino si porta le manette per un arresto in flagranza, ma che dico, in diretta.
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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #126 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:09:47 »
Dall'intervento di Maroni ieri espungerei due note:
1) la richiesta di evitare i tagli previsti al suo ministero;

Tagli che dimezzano i fondi spesi l'anno scorso per la benzina portandoli da 80 (spesi) a 40 milioni,
mentre l'nsieme delle bollette di acqua, luce e gas passa da 55 (spesi) a 15.
La sicurezza serve per vincere le elezioni, poi la si dimentica, salvo poi ricordarsene un'altra volta quando si avvicinano le elezioni...
Per il resto compito del ministro e della maggioranza che lo sostiene sarebbe quello di trovare risposta (magari preventiva) per i violenti non per le manifestazioni.
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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #127 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:12:16 »
Tagli che dimezzano i fondi spesi l'anno scorso per la benzina portandoli da 80 (spesi) a 40 milioni,
mentre l'nsieme delle bollette di acqua, luce e gas passa da 55 (spesi) a 15.
La sicurezza serve per vincere le elezioni, poi la si dimentica, salvo poi ricordarsene un'altra volta quando si avvicinano le elezioni...

... però si dà un rassicurante giro di vite alla repressione e invece di dare soldi e strutture alle forze dell'ordine li si "ringrazia per il lavoro svolto".
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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #128 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:13:40 »
il diritto di manifestare deve essere garantito a chi lo fa pacificamente !

a quelli che mettono a rischio la libertà dei cortei deve essere impedito di partecipare .
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #129 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:27:24 »
il diritto di manifestare deve essere garantito a chi lo fa pacificamente !

a quelli che mettono a rischio la libertà dei cortei deve essere impedito di partecipare .

Appunto. Questo principio è già difeso dall'attuale legislazione, non c'è bisogno di altro.
Esistono le misure di sicurezza proprio per questo.
Qui invece la tendenza è un'altra ed è molto preccupante, ancorché anti-costituzionale.
Limitare la libertà di tutti, per neutralizzare la violenza di pochissimi. Un deja vu e sai dove? Negli stadi dove impera la tessera del tifoso, documento di riconoscimento e di attestazione del "buon tifoso di famiglia", la versione moderna del certificato di buona condotta.

E poi l'idea di stipulare polizze assicurative a carico degli organizzatori della manifestazione per sostenere le spese dei danneggiamenti provocati negli scontri è "geniale" e ci riporta dritti dritti verso una democrazia basata sul censo. In pratica potrebbero manifestare liberamente soltanto i miliardari.

Tutto questo segnerebbe un nuovo passaggio nell'evoluzione del nostro ordinamento verso lo Stato autoritario (già inizita con l'attuale legge elettorale che ci avvicinerebbe ancora di più al maghreb piuttosto che all'Europa.
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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #130 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:33:26 »
E poi l'idea di stipulare polizze assicurative a carico degli organizzatori della manifestazione per sostenere le spese dei danneggiamenti provocati negli scontri è "geniale"

Infatti.
Visto che le auto spesso vengono utilizzate per le rapine non si capsice come mai ai costruttori non venga chiesta una polizza simile.
Idem a chi costruisce pistole, mitra, coltelli, taglierini, maschere, calze ecc ecc
 ::)
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Offline Matita

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #131 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 10:57:28 »
Interessante, il giornalista che si fa appuntato.
Magari la prossima volta oltre al taccuino si porta le manette per un arresto in flagranza, ma che dico, in diretta.

Non mi aspettavo che capissi.

Probabile che manco l'hai letta l'intervista,talmente pieno di te come sei.

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zorba

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #132 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 16:39:01 »
La testimonianza sugli incidenti di sabato dal punto di vista di due rappresentanti delle forze dell'ordine in servizio quel pomeriggio.


zorba

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #133 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 17:04:12 »
La seconda parte della testimonianza.
I funzionari della celere confermano che tra i violenti sono stati individuati diversi appartenenti agli ultras delle tifoserie (roma e Lazio comprese, ovviamente, anche se non espressamente detto).

Minuto 5:35 circa.

Chissà perché, ma ci avrei scommesso....


geddy

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #134 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 18:12:04 »
Maroni ha detto un idiozia.

Giglic

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #135 : Giovedì 20 Ottobre 2011, 06:40:08 »
Dal Fatto QUotidiano:


Londra, 9 dicembre 2010, Charlie Gilmour, 21 anni, figlio dell’ex chitarrista dei Pink Floyd si arrampica sul monumento ai caduti a Whitehall e si dondola appeso alla bandiera britannica.

   Roma, 14 ottobre 2011, studente universitario conosciuto come “er pelliccia”, 24 anni, lancia un estintore contro la polizia. Perché accostiamo queste due immagini? Perché entrambe hanno fatto il giro del mondo e sono diventate il simbolo iconografico delle rispettive proteste. Perché in entrambi i casi il ragazzo ripreso è stato identificato e fermato dalla polizia tramite la foto.

   Gilmour, che è il figlio di uno degli uomini più ricchi di Londra, con patrimonio stimato di 78 milioni di sterline, si è prodigato in profonde scuse alla nazione per l’oltraggio compiuto, un “terribile insulto alle migliaia di persone morte coraggiosamente per il nostro paese”. “Non provo altro che vergogna” ha detto “mortificato” per il “momento di idiozia”.

   IL RAGAZZO, studente di Storia a Cambridge, durante gli scontri con la polizia aveva anche lanciato un bidone della spazzatura contro un macchina delle guardie del corpo del principe Carlo e sfasciato una vetrina. È stato condannato (a luglio, 7 mesi dopo il fatto) con sentenza esemplare a 16 mesi di prigione. Dopo la lettura della sentenza è stato prelevato e portato direttamente in cella, e i genitori che l’avevano accompagnato, sono usciti da soli dal tribunale. Un’altra foto choc che ha fatto il giro del mondo. Foto esemplare, condanna esemplare. Esagerata per i nostri parametri (e probabilmente in assoluto), ma la motivazione del giudice è stata anch’essa esemplare: le scuse non bastano, un privilegiato che ha avuto la tua educazione non può non capire che quei caduti sono morti anche per dare a voi studenti la possibilità di protestare democraticamente. Il tuo comportamento è andato molto oltre la protesta lecita, è una mancanza di rispetto contro chi è morto per difendere la propria nazione.

   Tornando in Italia, non servono leggi speciali. Non ha senso vietare i cortei. Anzi, è controproducente, perché si creano pericolosi precedenti. Punire i violenti non deve essere un provvedimento speciale, ma la regola. Parafrasando le parole del giudice inglese, lanciare un estintore va molto oltre il diritto alla lecita protesta. Ed è anche molto più grave di un oltraggio alla nazione. È un atto incivile, criminale, e contro la legge.

   Se “er pelliccia” e tutti gli altri come lui faranno la stessa fine di Gilmour junior allora l’Italia avrà dimostrato di essere un paese democratico che difende i propri cittadini e il loro democratico diritto alla protesta. Altrimenti rimarrà l’ennesimo episodio dell’eterno manicomio Italia, dove l’illegalità è padrona. A tutti i livelli.


PS Il Gilmour in questione è ovviamente figlio del Gilmour dei Pink Floyd

Offline MCM

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #136 : Giovedì 20 Ottobre 2011, 10:11:54 »
Uno che fa fatica a sopravvivere.
Molto poco è cambiato ahimè.
Molotov...con le bottiglie di Moet Chandon.

CiPpi

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #137 : Giovedì 20 Ottobre 2011, 11:28:56 »
chissa' se al fatto quotidiano conoscono Edward Wollard, ma ci credo poco, il cognome (acquisito in quanto il chitarrista non e' il padre naturale del ragazzo) Gilmour del resto 'vende' di piu'.

Giglic

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #138 : Giovedì 20 Ottobre 2011, 11:36:10 »
(Ovvio che se avessi scritto che l'articolo era, ad esempio, del Foglio andava tutto bene)
Le critiche al Fatto Quotidiano, invece che al contenuto dell'articolo, sono lo stranoto discorso del dito e della Luna. Commentiamo (sempre che ci si riesca) la notizia?
16 mesi contro probabilmente qualche giorno...

Chi se ne importa se il cognome è diverso o se il padre naturale è un altro in perfetta soap opera style?
Cambia il fatto che il signorino si farà 16 mesi di galera, e per quali motivazioni? Cambia il fatto che er pelliccia probabilmente neanche un mese (io glie ne darei 6 solo per la fesseria dimostrata)?

CiPpi

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #139 : Giovedì 20 Ottobre 2011, 11:52:28 »
io non capisco cosa costi informarsi prima di dare per scontato che Edward Wollard ed il figlio di Gilmour siano la stessa persona, e che quindi l'intervento sia al veleno.

ti ri-consiglio di usare il tasto ignora, io provvedero' subito cosi da evitare ulteriori risposte stucchevoli da chi si sente perseguitato.