Autore Topic: Indignati contro la crisi  (Letto 12365 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #100 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 08:32:28 »
Guarda, non c'è nulla di rivoluzionario e nessun significato in quello che fanno questi personaggi. Non li chiamerei nemmeno "fascisti", per dire. E' solo monnezza umana.
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zorba

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #101 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 12:15:53 »

Offline satanasso

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #102 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 14:29:05 »
Ero alla manifestazione. Dico la mia e vado un po’ controcorrente, anche perché sono molto incazzato. Certo è pure vero che sto derby m'ha rimesso al mondo... 8)
No ai complottismi e agli autogiustificazionismi. Quelli che hanno cercato e alimentato gli scontri non erano 50, né 100, né 500. Non erano un manipolo di infiltrati. Erano più di un migliaio, forse 2.000, purtroppo. Giovani, giovanissimi, ben addestrati, equipaggiati, organizzati. Non mi chiedete chi fossero, perché non saprei dirlo. So soltanto che erano tanti e molto determinati. La grande maggioranza non aveva più di 20-22 anni. Sapevano perfettamente cosa, come e dove agire. Hanno scientificamente gestito il corso della manifestazione. Prima hanno tentato di attirare su via cavour le fdo assiepate a protezione di via nazionale e piazza venezia. Per questo sono state date alle fiamme alcune auto, assaltate una banca e una posta, un supermercato e un albergo. Avevano intenzione di bucare al centro per dirigersi verso la sede di banca d’italia e verso via del plebiscito, il parlamento, il senato. Niente da fare. Poco dopo, giunti alla fine di via cavour, invece di tentare di forzare i blocchi a largo ricci per puntare piazza venezia, hanno proseguito nel percorso del corteo. Anche questa, mossa studiata. Sapevano che il grosso delle fdo era disposta a protezione del tridente e che nelle vie del percorso erano relativamente poche. Quindi deboli. È importante sottolineare poi che stavano quasi alla testa della manifestazione, cosa strana e assai allarmante per chi conosce le dinamiche dei cortei. Solo a Genova e ad Atene ho visto una confusione simile. A differenza della stragrande maggioranza delle occasioni, anche di Genova, per dire, marciavano compatti, connotando un intero spezzone di corteo con caschi, volti coperti, mascherine. Già da questi segnali si poteva capire cosa sarebbe successo da lì a poco. Su via labicana hanno scatenato il delirio. Le fdo hanno aspettato un quarto d’ora-venti minuti prima di intervenire, scendendo dall’obelisco di piazza san giovanni, proprio all’altezza di quell’incrocio, verso via manzoni. Da lì gli scontri si sono susseguiti fino in piazza san giovanni. Questo è ciò che ho visto.
Due considerazioni.
1. di solito questi gruppi non agiscono nel cuore del corteo, stanno ai margini e preferiscono fare azioni di contorno, come gruppi di affinità, staccandosene per colpire i loro obiettivi per poi rientrare nel corteo proteggendosi al suo interno. Quando intervengono le fdo di solito scappano, lasciando le conseguenze al corteo (vedi Genova). Oppure ingaggiano qualche azione di disturbo per poi dissolversi. Stavolta no. Stavolta hanno agito da dentro. Stavolta hanno cercato lo scontro e hanno risposto. Si sono appropriati del corteo. Per due ragioni. La prima è che erano tanti, molti più del solito: la loro numerosità lo consentiva. La seconda è che tutto questo gli è stato concesso. Una sconfitta politica clamorosa. Il corteo era bello, colorato, pieno di gente, ma si è colpevolmente e drammaticamente sottovalutata la presenza di questi personaggi. Non c’era nessun servizio d’ordine, i cobas, tra i pochissimi spezzoni cordonati, hanno tentato di dissuaderli dal fare i porci comodi loro, ma sono stati amabilmente invitati a farsi i c…i loro. Si sapeva perfettamente che la manifestazione avrebbe avuto una connotazione di radicalità. Si dovevano prendere misure adeguate per fronteggiare e prevenire la degenerazione a cui abbiamo assistito. È assurdo pensare che le fdo possano garantire l’ordine pubblico tutelando il corteo (stendo un velo pietoso sulle invocazioni all’uso delle armi da fuoco che ho letto in questo topic). Il corteo si autotutela espellendo o marginalizzando questi figuri. Come? A forza di sganassoni. Cosa che non è avvenuta. Con i risultati che si sono visti.
2. Quando ho letto le sigle che hanno organizzato la manifestazione mi sono messo le mani nei capelli. Il diavolo e l’acqua santa. Centri sociali duri e puri e pezzi del cattolicesimo di base, piccole associazioni locali e sindacati di base. Fino a qui, va pure bene. Ci siamo abituati. È anche una cosa bella, per carità. Ma su quale piattaforma si scendeva in piazza??? Contro la bce, l’fmi, l’ue, berlusca, i partiti??? Altro??? Ma che è??? La prossima volta manifestiamo contro il destino cinico e baro, così facciamo poker. Però c’è indignazione, c’è un’incazzatura mostruosa, c’è un evento internazionale, scendiamo in piazza. E va bene. Ma proprio perché in Italia la situazione è drammatica, si doveva pensare a una possibile degenerazione violenta. C’erano due alternative in ballo. Il modello spagnolo, con occupazioni simboliche, accampamenti e azioni non violente e di massa e il modello greco. Abbiamo assistito alla grecizzazione del movimento. Politicamente, ne abbiamo pagato le conseguenze e continueremo a pagarle a lungo. Però attenzione. Questi qua sono tanti, giovanissimi, addestrati e violenti. Non gliene frega niente di niente. Non hanno nessuna idealità politica, nessuna capacità di pensiero. Ma in mezzo allo sfascio delle periferie, del mondo del lavoro, della politica istituzionale e della cultura, sono assolutamente in grado di fare proseliti e moltiplicarsi. Nel cuore stesso del movimento trovano una qualche forma di colpevole condiscendenza, legittimazione, accettazione. Il cupio dissolvi sembra essere l’unica parola d’ordine, ad oggi. Alla sistematica distruzione del movimento avevo assistito già a Genova. Dieci anni dopo, ricominciamo daccapo. Con la differenza che a Genova quella distruzione era stata voluta e pilotata dall’alto. Sabato abbiamo fatto tutto da soli.
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Offline carpelo

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #103 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 15:13:10 »
Splendido satanasso, dici cose molto importanti ed acute, peccato dover leggere molte frasi orribili e senza senso prima del tuo intervento.
Io sono tristissimo per l'esito della manifestazione: se poteva nascere e cementarsi un movimento di crescita collettiva e di consapevolezza politica, direi che s'è messa una pietra tombale sopra.
Credo impossibile ripartire.
Ed ho paura invece che a crescere sia il movimento dei violenti, che se son teste vuote nel loro braccio armato, hanno pensatori ed incitatori alle spalle non di primo pelo e molto smaliziati. E che non si fanno troppi scrupoli a manovrare dei giovanissimi, come a strumentalizzare quelli disperati per davvero.

Ho trovato interessante questo articolo di repubblica:

IL RACCONTO
Il black bloc svela i piani di guerra
"Ci siamo addestrati in Grecia"
Parla un "nero": le armi erano nascoste in piazza, è da un anno che ci prepariamo. E ancora: per noi questa è una guerra, ed è appena l'inizio
di CARLO BONINI e GIULIANO FOSCHINI

Il black bloc svela i piani di guerra "Ci siamo addestrati in Grecia" Un momento degli incidenti a Roma
ROMA - E' un "nero". F. è pugliese, ha 30 anni all'anagrafe, una laurea, un lavoro precario e tutta la rabbia del mondo in corpo. Sabato le sue mani hanno devastato Roma.

E lui, ora, ne sorride compiaciuto. "Poteva esserci il morto in piazza? Perché, quanti morti fa ogni giorno questo Sistema? Chi sono gli assassini delle operaie di Barletta?".

Non i poliziotti o i carabinieri a 1.300 euro al mese su cui vi siete avventati, magari. Non quelli che pagano a rate le macchine che avete bruciato. Non il Movimento in cui vi siete nascosti.
"Noi non ci siamo nascosti. Il Movimento finge di non conoscerci. Ma sa benissimo chi siamo. E sapeva quello che intendevamo fare. Come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente cosa sarebbe stato il nostro 15 ottobre. Ora i "capetti" del Movimento fanno le anime belle. Ma è una favola. Mettiamola così: forse ora saranno costretti finalmente a dire da che parte stanno. Ripeto: tutti sapevano cosa volevamo fare. E sapevano che lo sappiamo fare. Perché ci prepariamo da un anno".

Vi preparate?
F. sorride di nuovo. "Abbiamo fatto il "master" in Grecia".

Quale "master"?
"Per un anno, una volta al mese, siamo partiti in traghetto da Brindisi con biglietti di posto ponte, perché non si sa mai che a qualcuno viene voglia di controllare. E i compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia
urbana è un'arte in cui vince l'organizzazione. Un anno fa, avevamo solo una gran voglia di sfasciare tutto. Ora sappiamo come sfasciare. A Roma, abbiamo vinto perché avevamo un piano, un'organizzazione".

Quale organizzazione avevate?
"Eravamo divisi in due "falangi". I primi 500 si sono armati a inizio manifestazione e avevano il compito di devastare via Cavour. Altri 300 li proteggevano alle spalle, per evitare che il corteo potesse isolarli. L'ordine che avevano i 300 era di non tirare fuori né caschi, né maschere antigas, né biglie, né molotov, né mazzette fino a quando il corteo non avesse girato largo Corrado Ricci. Non volevamo scoprire con gli sbirri i nostri veri numeri. E volevamo convincerli che ci saremmo accontentati di sfasciare via Cavour. Ci sono cascati. Hanno fatto quello che prevedevamo. Ci hanno lasciato sfilare in via Labicana e quando ci hanno attaccato lì, anche la seconda falange dei 300 ha cominciato a combattere. E così hanno scoperto quanti eravamo davvero. A quel punto, avevamo vinto la battaglia. Anche se loro, gli sbirri, per capirlo hanno dovuto aspettare di arrivare in piazza San Giovanni, dove abbiamo giocato l'ultima sorpresa".

Quale?
"La sera di venerdì avevamo lasciato un Ducato bianco all'altezza degli archi che portano in via Sannio. Dentro quel Ducato avevamo armi per vincere non una battaglia, ma la guerra. Il resto delle mazze e dei sassi lo abbiamo recuperato nel cantiere della metropolitana in via Emanuele Filiberto".

Sarebbe andata diversamente se avessero caricato subito il corteo in largo Corrado Ricci e vi avessero isolati.
"Non lo hanno fatto perché, come ci hanno insegnato a fare i compagni greci, sono stati confusi dal modo in cui funzionano le nostre "falangi"".

Come funzionano?
"Siamo divisi in batterie da 12, 15. E ogni batteria è divisa in tre gruppi di specialisti. C'è chi arma, recuperando in strada sassi, bastoni, spranghe, fioriere. C'è chi lancia o usa le armi che quel gruppo ha recuperato. E infine ci sono gli specialisti delle bombe carta. Organizzati in questo modo, siamo in grado di assicurare un volume di fuoco continuo. E soprattutto siamo molto snelli. Ci muoviamo con grande rapidità e sembriamo meno di quanti in realtà siamo".

È la stessa organizzazione con cui funzionano i reparti celere.
"Esatto. Peccato che se lo siano dimenticato. Dal G8 di Genova in poi si muovono sempre più lentamente. Quei loro blindati sono bersagli straordinari. Soprattutto quando devono arretrare dopo una carica di alleggerimento. Prenderli ai fianchi è uno scherzo. Squarci due ruote, infili un fumogeno o una bomba carta vicino al serbatoio ed è fatta".

Parli come un militare.
"Parlo come uno che è in guerra".

Ma di quale guerra parli?
"Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro".

Loro chi?
"Non discuto di politica con due giornalisti".

E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?
"Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa".

Sei stato in val di Susa?
"Ero lì a luglio".

A fare la guerra.
"Si. E vi do una notizia. Non è finita".

Offline satanasso

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #104 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 15:19:27 »
Ho trovato interessante questo articolo di repubblica:

Grazie della segnalazione carpe-lindo. Ho letto l'articolo e ho trovato la testimonianza di quell'imbecille attendibile. Purtroppo ho avuto conferma di ciò a cui ho assistito personalmente sabato. Sicuramente attendbile anche la minaccia finale con cui si conclude l'articolo.
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Offline benvolio

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #105 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 19:53:02 »
Incrociando foto, ricostruzioni, dati (non ultima quella postata da carp) mi sento di condividere pressoche' totalmente l'analisi di satanasso, lucida, arguta e prospettica come e piu' del solito Senonche', da un lato mi resta il dubbio sulla gestione della sicurezza per come e' stata pensata e posta in essere dalle istituzioni, dall'altro, e qui penso alle forze democratiche e di sinistra, credo che la ricerca di una possibile convergenza su obiettivi comuni sia attualmente difficilissima; persino l'interessantissima esperienza di atenei in rivolta e' fortemente pressata fra l'elaborazione di obiettivi concreti e pragmatici ed un'anima ideologica da rincorrere. Le contraddizioni sono tante e troppe. Urge soprattuto affrontare il tema della violenza, a costo di autosospendere le mobilitazioni. Concordo infatti sull'analisi che considera una parte del movimento permeata dalla logica violenta; permeata e non collusa, sia chiaro. Le forze di sinistra si stanno allontanando con le loro farisaiche condanne dopo aver avuto l'idea di appendere il cappello. Un servizio d'ordine autoprodotto richiederebbe disciplina, mezzi, capacita' che il movimento non ha. E, non ultimo, l'esperienza tragica e degenerativa del fu servizio d'ordine di LC fa drizzare i capelli. Meglio fermarsi che riaprire la stura a derive liberticide. Di Pietro, ahime', invoca una legge Reale bis. No per carita' meglio fermarsi.

Offline MCM

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #106 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 20:37:55 »
Sono chiaramente pagati da chi vuole distogliere l' attenzione dai veri affamatori e terroristi del mondo.



Offline MCM

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #107 : Lunedì 17 Ottobre 2011, 22:06:57 »
Ignara di esser da sempre superiore all' uomo, la donna moderna desidera esserne uguale...


Le black bloc a Roma:
chi sono le ragazze violente?

di Paola Di Caro

Diciamo la verità: non ce l’aspettavamo. Non tanto la violenza, che era annunciata, e forse nemmeno la gravità degli scontri di Roma durante i quali, l’abbiamo visto tutti, ci sarebbe potuto davvero “scappare il morto”.  No, quello che non ci aspettavamo è che, tra quei blocchi di felpe nere che avanzavano a falange, sotto quei cappucci che coprivano i volti, sotto i caschi integrali, spuntassero code di cavallo, mani affusolate, corpi inequivocabilmente giovani e femminili.

 Le ragazze “cattive” in corteo:  tante pronte a menare le mani, ad organizzare la guerriglia, a scagliare le pietre. Tante pronte a finire in galera. Giovanissime (tra gli arrestati c’è una minorenne) o più mature, alle prime armi o esperte di lotta, sedicenti anarco-insurrezionaliste o combattenti per il comunismo.

 Per molti di noi che erano bambini o nemmeno nati negli anni ’70, il ricordo di celebri protagoniste degli anni di piombo si trascolora. E’ l’assenza di immagini, forse, che ci fa dimenticare come le donne hanno sempre avuto un ruolo nelle guerre, in tutte le guerre. Hanno sostenuto, guidato, ispirato, fiancheggiato.  Sparato.

 Ma c’è qualcosa di nuovo in questa generazione di ragazze – che spesso vediamo più come bambole perfette, aspiranti veline – pronte a spostare cassonetti, scavalcare transenne, dare alle fiamme macchine, scaraventare estintori, picchiare rischiando di essere picchiate in un corpo a corpo che, di colpo, cancella millenni di iconografie femminili.

 Ovviamente non è un passo avanti, e non è quello che ci piace. L’immagine che illustra il post, quella di una ragazza che è scesa coraggiosamente in piazza tra gli Indignati a Washington (perché per scendere in certe piazze serve rabbia, ma anche coraggio),  e che stringe tra i denti un fiore,  è lo scatto che vorremmo conservare per gettarne via molti altri.  Il futuro è anche nella conflittualità delle nuove generazioni, nella protesta gridata ma non distruttrice, e non possiamo fermarlo con divieti senza risposte.

Ma di fronte alla violenza di altre donne non possiamo chiudere gli occhi: dobbiamo domandarci cosa significa, da dove viene, cos’è. Voi avete una risposta?


Offline Biancocelesti

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #108 : Martedì 18 Ottobre 2011, 02:33:48 »
Un blindato è stato appena incendiato con un uomo dentro. Rocco, il caso è abbastanza estremo o dobbiamo aspettare ancora un pò a sparare ed ammazzarne qualcuno?


E' anche per questo che siamo la merda d'Europa.

I fatti sono che non hanno caricato, non li hanno massacarati quando potevano e hanno permesso a queste merde di organizzare il trappolone di san giovanni.




Si, lo era. Però, a quel punto, se avessero cercato di prenderli, quelli iniziavano a sparare e far saltare capocce. Pur di salvare la pelle. Secondo me, lo hanno capito anche i BB.

No disabitato. Non proiettili di gomma.

Ma è quel che dico pure io. Non puoi sparare? Benissimo, tirane sotto un paio con i blindati.... Vedi che poi, nel giro di un'ora, scappano tutti a casa.

100%

ma li farei pure sparà


Perfetto, fallo! Ma devi anche essere consapevole che, se vuoi fare ciò in un paese civile, la Polizia ti spara addosso. E mira alla testa, non alle gambe.


Chi ha mai detto che sono poliziotti travestiti?! Forse ci stai confondendo con Lazionet :D
cosa c'entra Lazionet?


Vengono da tutta Europa questi BB a fare questa roba qui? Ok, gli spari addosso. Probabile che ne accoppi più d'uno. Pazienza, dico io. E' un prezzo che, in nome della libertà di espressione e della sicurezza della gente per bene che ha voglia di protestare, sarei disposto a pagare.

Biancocelesti.org si dissocia completamente, anche se tardivamente, da questi post di violenza inaudita.

E' inutile specificare che uno stato dove alle Forze dell'Ordine sia consentito di sparare e "far saltare capocce" non possa essere altro che una dittatura della peggiore risma. I metodi per prevenire e isolare i teppisti di questo genere esistono e non consistono di certo nell'usare armi da fuoco. Intelligence, tattica sul campo per isolare i violenti, accoppiati alla certezza della pena. Metodi peraltro usati in molti altri paesi europei.

Questi post rimangono a mo' di esempio nel topic, ma si diffidano i succitati e tutti gli utenti a ripetersi con simili vergognosi commenti, pena l'esclusione dal forum.

Il topic per ora rimane aperto.

Biancocelesti.org 

Giglic

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #109 : Martedì 18 Ottobre 2011, 06:49:38 »
Massimo Fini la pensa così:

Chissà se quanto è successo l’altro pomeriggio a Roma insegnerà qualcosa a Pierluigi Battista e a tutti i Battista di questo Paese. Il 14 settembre 2002 Paolo Flores d’Arcais organizzò proprio in piazza San Giovanni una manifestazione sulla legalità cui parteciparono circa un milione di persone e che si svolse in modo assolutamente pacifico. In tv ipso Battista, non sapendo che altro dire, affermò che in piazza San Giovanni si respirava un “clima d’odio”. Io c’ero e non notai nessun odio, in ogni caso l’odio, come l’amore, è un sentimento e non si possono mettere le manette ai sentimenti. La manifestazione non solo non ebbe nessun ascolto da parte del governo, ma fu demonizzata sia dalla destra che dalla sinistra. Quante volte ho sentito esponenti di sinistra, intervistati, dire scandalizzati “non mi prenderà mica per un girotondino?”, dimenticando che manifestare “pacificamente e senz’armi” non è solo un diritto costituzionalmente garantito (art. 17), ma è il primo diritto politico del cittadino, più del voto, perché esercitato in modo diretto. A furia di non dare alcun ascolto a manifestazioni pacifiche anche imponenti e anzi di demonizzarle, può capitare che qualcuno nell’assoluta impotenza di far sentire le proprie ragioni, si sente autorizzato – il che non è – a ricorrere alle maniere forti. In secondo luogo è molto difficile il richiamo alla legalità e al rispetto delle Istituzioni (oltre che, ovviamente, delle persone e delle cose altrui) in un Paese dove il premier ha definito la magistratura “peggiore della criminalità” e si è reso responsabile, impunemente, di ogni sorta di illegalità.

Provocatorio, certo, ma a me fa riflettere....

zorba

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #110 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:02:20 »


Anche 'er pelliccia' c'ha la panza....

Boks XV

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #111 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:34:10 »


Anche 'er pelliccia' c'ha la panza....

già se sta a caca' sotto e dice che lui era lì poco più che per caso e s'è lasciato prendere un pò la mano.
pure il papino dice che è un bravo fijo e non un bric-broc.
manco il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, alla peggio, rivendicarle.
almeno se meriterebbero un briciolo di rispetto.
che merda de gente.

Giglic

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #112 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:40:02 »
già se sta a caca' sotto e dice che lui era lì poco più che per caso e s'è lasciato prendere un pò la mano.
pure il papino dice che è un bravo fijo e non un bric-broc.
manco il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, alla peggio, rivendicarle.
almeno se meriterebbero un briciolo di rispetto.
che merda de gente.

Concordo sul fatto che queste persone vadano "educate" alla civiltà
Non so però se chi nel 1977 faceva lotte ora la pensi allo stesso modo

Offline Baruch

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #113 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:43:52 »
già se sta a caca' sotto e dice che lui era lì poco più che per caso e s'è lasciato prendere un pò la mano.
pure il papino dice che è un bravo fijo e non un bric-broc.
manco il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, alla peggio, rivendicarle.
almeno se meriterebbero un briciolo di rispetto.
che merda de gente.

Sai che c'aveva scritto sulla sua pagina di Facebook alla voce "film preferiti"?
Paura e delirio alla svegas

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #114 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:46:30 »
Dice che l'estintore non lo voleva lanciare, ma lo aveva preso per spegnere l'incendio alla camionetta.  ::)

Da una parte capisco il ragionamento di Boks: "vuoi fare la rivoluzione spaccando tutto? almeno abbi la decenza di assumerti la responsabilità delle tue azioni". Invece oggi è un continuo di: "è un bravo ragazzo" "studente modello" (io che sono l'antitesi dello studente modello non mi sono mai sognato di andare in piazza a spaccare tutto) "è di buona famiglia" ecc ecc

PAGARE! 20 ANNI E TE PASSA VOGLIA!

Ovvio che questo non è nè il più facinoroso, nè il più cattivo.. ma è solo il più cojone che s'è fatto riconoscere.
L'abc della guerriglia e il non rendersi riconoscibili.. non serve andare a scuola in grecia, basta un minimo di intelligenza.

Spero che la famiglia buona non gli eviti di andare in carcere.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline benvolio

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #115 : Martedì 18 Ottobre 2011, 19:59:02 »
Io l'ho detto sopra e lo ripeto qui: tira brutta aria e, a costo di autocensurarsi, meglio sospendere e smettere qualsiasi tipo di mobilitazione piuttosto che riavviare epoche di violenza diffusa e crescente. Dopodiche sta storia der pelliccia me sembra una minchiata artatamente montata da gente che non ha altro da scrivere e pensare. Perche' per esempio non provano a girare in rete e vedere le innumerevoli  rivendicazioni fatte da sedicenti BB che sono tutte una diversa dalla'altra quando non diametralmente opposte? Ma si mejo parla' der Pelliccia e de legge Reale; meglio vietare cortei  e manifestazioni. Mo' voglio vedere perche' la Fiom no e Bersani si, per esempio. Non so se pelliccia debba farsi venti o meno anni di galera, lo decideranno i giudici, ma ergerlo a simbolo e dedicargli spazio e banda e' davvero ridicolo.

bak

Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #116 : Martedì 18 Ottobre 2011, 22:10:40 »
già se sta a caca' sotto e dice che lui era lì poco più che per caso e s'è lasciato prendere un pò la mano.
pure il papino dice che è un bravo fijo e non un bric-broc.
manco il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e, alla peggio, rivendicarle.
almeno se meriterebbero un briciolo di rispetto.
che merda de gente.

Peggio, il padre pensava fosse all'Università, a studiare. Il sabato pomeriggio l'aprivano per lui l'Università.
Cojoni demmerda

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #117 : Martedì 18 Ottobre 2011, 23:21:10 »
"er pelliccia" mentre eroicamente tenta di domare le fiamme:

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Offline carpelo

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Re:Indignati contro la crisi
« Risposta #118 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 00:51:08 »
Io l'ho detto sopra e lo ripeto qui: tira brutta aria e, a costo di autocensurarsi, meglio sospendere e smettere qualsiasi tipo di mobilitazione piuttosto che riavviare epoche di violenza diffusa e crescente. Dopodiche sta storia der pelliccia me sembra una minchiata artatamente montata da gente che non ha altro da scrivere e pensare. Perche' per esempio non provano a girare in rete e vedere le innumerevoli  rivendicazioni fatte da sedicenti BB che sono tutte una diversa dalla'altra quando non diametralmente opposte? Ma si mejo parla' der Pelliccia e de legge Reale; meglio vietare cortei  e manifestazioni. Mo' voglio vedere perche' la Fiom no e Bersani si, per esempio. Non so se pelliccia debba farsi venti o meno anni di galera, lo decideranno i giudici, ma ergerlo a simbolo e dedicargli spazio e banda e' davvero ridicolo.
stra-applaudo le fin troppo sagge parole di benvolio, che rischia di non esser inteso perchè troppo sereno (io un giorno ti chiederò di incontrarti e parlarmi, spiegarmi come si fa a raggiungere questa pacificazione che almeno apparentemente mostri. Sei un grandissimo, uno dei più grandi a cui abbia mai detto sei un grande!).
Sul primo periodo del tuo intervento aggiungo una considerazione che sempre più mi sale in testa: ho il sospetto che per alcuni (o forse molti) "riavviare epoche di violenza diffusa e crescente" sia un passo avanti rispetto ad oggi. Non parlo di violenti fini a se stessi, ma di gente di ben altro spessore.
Qual'è il punto di rottura?
Io non credo che questa violenza sia figlia soltanto di chi vuole menare.
Mi fa paura questo scenario, ma non riesco a dire che sono solo e soltanto dei black blok senza cervello.

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« Risposta #119 : Mercoledì 19 Ottobre 2011, 02:05:15 »
I black bloc sono pupazzi.. Bisogna interrogarsi sui pupari.
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