Autore Topic: Michele Santoro e 'servizio pubblico'  (Letto 1041 volte)

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zorba

Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« : Sabato 8 Ottobre 2011, 18:41:16 »
Michele Santoro spiega il suo progetto di web-tv e chiede un finanziamento perché l'iniziativa possa riuscire.

Io penso di dare il mio contributo, e voi?

http://www.serviziopubblico.it/




Offline Rebecca

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Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #1 : Sabato 8 Ottobre 2011, 18:45:22 »
Di soldi ne dovrebbe avere di suo.In bocca al lupo comunque al bravo (e partigiano) Santoro.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline MCM

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Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #2 : Sabato 8 Ottobre 2011, 19:15:26 »
Santoro è tale e quale ai suoi "ascoltatori".

Lui, e solo lui chiaramente, è il servizio pubblico, B.Org è un sito tollerante il nazismo, Berlusconi è un fascista, il governo eletto in realtà è una tirannia, gli italiani che non votano quello che dico io sono anticostituzionali...ecc ecc

e tante altri deliri di onnipotenza che fanno impallidire anche il peggior Savonarola.

Tanti auguri.

paoletto

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #3 : Sabato 8 Ottobre 2011, 19:56:44 »
te la canti e te la suoni

chiaramente non ce l'ho con Santoro, ma con chi tira in ballo, nonostante sia ospite, uno spazio virtuale democratico
ce l'ho anche con i tanti minzolini che popolano la Rai e le maggiori televisioni commerciali..

grazie della segnalazione zorba. grazie al tuo contributo qui, questa iniziativa ha già avuto anche il mio di piccolo contributo


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/08/comizi-damore-santoro-sara-unimpresa-parte-il-sito-internet-per-raccogliere-fondi/162878/
“Pronto, cercavo Michele Santoro”. “Un attimo”. Silenzio. “Scusi, ma ci hanno installato il telefono due ore fa”: la redazione è in costruzione. In attesa della prima puntata, il 3 novembre alle 21, s’inaugura il sito Internet di “Servizio pubblico”, l’associazione attraverso cui sarà possibile, da oggi, versare dieci euro per sostenere il programma. Prodotto da una società di cui, insieme ad altri, è socio anche Il Fatto Quotidiano (leggi). “Ho registrato un messaggio per il sito”, spiega Santoro, “con cui chiedo al pubblico di affiancarci in questa impresa, davvero storica: è la prima volta che si cerca di far vivere un programma scomodo, che non ha alle spalle né padroni né partiti”.

Aspettative?
Se avessimo cominciato la raccolta subito dopo l’annuncio alla Festa del Fatto a Pietrasanta, sarebbe partita in maniera entusiastica. Ora faremo un po’ più fatica, ma il pubblico non ci ha mai lasciati soli in questi anni: non credo succederà ora.

Proviamo a convincere un perplesso, uno non del tutto convinto a versare dieci euro
Nel messaggio sul sito spiego che mi sento come quel tunisino da cui è nata la rivolta nel Maghreb. Che andava a vendere la frutta e la verdura al mercato e che, visto che lo Stato metteva tasse e gabelle insostenibili, si è dato fuoco. Anche noi siamo con il carrettino a cercar di vendere la nostra frutta e la nostra verdura su Internet, sulle tv a diffusione regionale, su Sky e potrebbero esserci pressioni governative per limitarci o per impedirci di andare in onda. Solo che noi non ci daremo fuoco e faremo il nostro programma lo stesso. Magari da una piazza, ma ci saremo: è più di una promessa. La battaglia è disegnare un futuro diverso del sistema informativo e televisivo: se avremo attorno uno stadio, migliaia di persone a sostenerci, ci sentiremo più forti. Non è solo una questione di soldi.

Sta dicendo che teme agguati, dopo anni di sgambetti in Rai?
È un’analisi fredda della situazione italiana. Io ho fiducia nel fatto che le televisioni territoriali giochino una partita fondamentale per il loro domani, perché sono state a lungo sacrificate sull’altare del monopolio. Ma è evidente che esiste la possibilità di pressioni, sia di tipo economico sia di tipo politico, nei confronti del network che manderà in onda la nostra trasmissione. È un ragionamento obiettivo: basta vedere che accade nella raccolta pubblicitaria di Mediaset. Si scoprirebbero cose interessanti.

Quali?
Per esempio quante sono le società d’influenza pubblica che stanno investendo pubblicitariamente nelle reti Mediaset in questo momento. Per capire se l’investimento è proporzionale a quello che fanno in Rai o sulle tv locali.

La tv generalista è in crisi come non mai. Gli ascolti, anche a Rai1 e Rai2, precipitano.
Siamo di fronte a un crollo verticale di audience della tv generalista terrestre, gli spettatori cercano di difendersi e si muovono nell’offerta con maggiore libertà rispetto al passato. Non tengono più conto di reti e testate, creando movimenti tellurici. Non è la povertà di Rai e Mediaset ad avvantaggiarci, ma la libertà con cui il pubblico si muove nei palinsesti. Ovviamente noi siamo una navicella leggera che deve stare attenta a non farsi trascinare nel vortice del Titanic.

Perfino Pino Insegno, cui hanno chiuso il programma per eccesso di ribasso, ha detto: la gente vuole più informazione.
La gente, in televisione, vuole buoni programmi che siano d’intrattenimento o d’approfondimento. Però sì: in un momento di crisi così grave e con i grandi cambiamenti alle porte il pubblico vuole sapere, capire.

Comizi d’amore sarà un talk-show?
La formula del talk mi è sempre stata stretta. Noi abbiamo, storicamente, avuto una componente di narrazione molto forte rispetto ai talk tradizionali e questo sarà il tratto distintivo del programma. Abbiamo a che fare con un pubblico che deve venirti a cercare con un po’ di fatica e un po’ di passione. Perciò deve sentirsi rappresentato e complice. È un’avventura interessante: ma se andrà in porto, chiunque vinca le elezioni deve sapere che avrà di fronte un pubblico nuovo, non più disponibile a farsi massacrare nei propri desideri e nei propri bisogni dal conflitto d’interessi o dai partiti.

Più spaventato o eccitato dalla sfida?
Tensione ce n’è molta: stiamo scalando una parete ripida. Si rifà tutto da capo: non ci sono strutture di supporto, non ci sono situazioni consolidate alle spalle, non c’è un editore. Ma è una condizione di immensa libertà creativa. E mi ridà una nuova vita rispetto agli ultimi due anni, in cui ho avuto straordinari successi, ma ho dovuto sopportare situazioni che avrebbero fatto stramazzare qualsiasi professionista. La cosa bella è potersi chiedere ‘che cosa facciamo?’ senza avere una diffida legale ogni quarto d’ora.

È una risposta a quelli che l’hanno accusata di crogiolarsi nel martirio?
Se pure dopo Trani e dopo le notizie sui rapporti tra Masi e Bisignani, qualcuno ancora sostiene che mi commisero, posso solo dire che queste persone mi fanno pena. Significa che non sanno far funzionare il cervello: le prove dei tentativi di censura nei nostri confronti sono evidenti.

Se passa la legge bavaglio lei che farà?
Se avrò tra le mani un’intercettazione di grande rilievo pubblico mi porrò il problema di mandarla in onda indipendentemente dalle pene che verranno stabilite. Spero che ci siano altri giornalisti che, assieme a me, siano pronti a condurre una battaglia di disobbedienza civile.

C’è una polemica sugli ospiti dei contenitori informativi. Sempre i soliti, si dice.
In questo momento è importante accendere i microfoni sulla realtà sociale, senza troppe mediazioni. Far sentire la voce di un Paese che si trova di fronte a una trasformazione epocale. Ho sempre cercato di trovare protagonisti nuovi e continuerò a farlo.

Qualcuno oggi propone addirittura la doppia conduzione. Fantasie a parte, l’equilibrio che viene invocato come una ricetta del confronto televisivo – ed è una ricetta praticata molto anche nei giornali – non deforma la realtà?
L’idea di dover sempre contrapporre uno che dice ‘A’ a uno che dice ‘B’ ha stancato. Ormai i sostenitori delle varie tesi sono diventati personaggi della commedia dell’arte, come Pantalone o Pulcinella. Noi cercheremo di trovare persone che sanno di che parlano e sono in grado di ascoltare, capaci di rispondere ad argomenti che non siano slogan. Io non credo alle due verità, però non bisogna mai smettere di verificare i fatti e dare spazio al dubbio.

bak

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #4 : Domenica 9 Ottobre 2011, 16:57:00 »
ROMA - Sarà Sky Tg24 a ospitare il ritorno in video di Michele Santoro 1. Comizi d'amore, il nuovo programma 2 sull'attualità prodotto e realizzato dal giornalista, e che dal 3 novembre sarà trasmesso da varie piattaforme televisive e sul web, andrà in onda sul canale "eventi", quello dedicato agli avvenimenti italiani e internazionali e visibile a tutti gli abbonati di Sky - nella posizione 504 del bouquet o nella griglia interattiva di Sky Tg24, alla quale si accede attraverso il tasto verde del telecomando Sky. Intanto ha superato i 90 mila utenti unici il sito serviziopubblico.it 3, la cui apertura era stata annunciata da Santoro con un video, attraverso il quale il giornalista aveva anche lanciato l'appello a versare dieci euro per sostenere la trasmissione che segna il suo rientro davanti alle telecamere.
La prima puntata, ha annunciato oggi Santoro, "la facciamo a Cinecittà, nel cuore di quella che è l'industria più importante di Roma, il 3 novembre. La concessionaria ha fatto il contratto solo fino a dicembre, se facciamo un milione e mezzo di persone ci diremo soddisfatti - spiega - se dimostriamo che questa cosa sta in piedi economicamente, proveremo che è il programma che fa il successo del canale e non il suo contrario. Siamo quelli che non vogliono l'assistenzialismo né la lotta di classe né il bunga bunga, che secondo me è un ridicolo format". "Se noi saremo in tanti - continua Santoro - alla fine di questo anno rappresenteremo una enorme lobby democratica, ad esempio per dirigere la Rai". E replica alle critiche mosse dopo il lancio della raccolta di contributi: "Qualcuno, come Libero e Il Giornale, mi ha accusato di chiedere l'elemosina. Io invece mi sto muovendo per fare una cosa che 'scassa', come direbbe De Magistris".

Quanto alla messa in onda su Sky, "siamo lieti di ospitare il nuovo programma di Santoro - dice il direttore di Sky Tg24, Sarah Varetto - sul nostro canale eventi dedicato alla grande attualità in diretta. Sky Tg24 eventi è il luogo in cui i nostri abbonati hanno l'opportunità di seguire live e integralmente tutti gli avvenimenti di rilievo della cronaca italiana e internazionale, scelti per la loro rilevanza, secondo il principio della completezza e dell'imparzialità dell'informazione. Non è un caso che, in passato,  'eventi' sia stato il canale che ha già trasmesso i due speciali televisivi live realizzati da Santoro, Rai per una notte e Tutti in piedi, entra il lavoro 7. Siamo certi che con la decisione di ospitare anche Comizi d'amore - conclude Varetto - interpretiamo al meglio la richiesta dei nostri abbonati di poter sempre scegliere in diretta tra tutti gli eventi che contribuiscono a costruire il dibattito politico e sociale nel paese ".
(09 ottobre 2011)

BobCouto

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #5 : Domenica 9 Ottobre 2011, 18:05:21 »
Il servizio pubblico esiste già, bisognerebbe farlo funzionare meglio.

E se funziona male non è sempre "colpa degli altri". Chi vince governa, chi perde sta all'opposizione, ricordate? Agli ex compagni andava benissimo, pensavano avrebbero vinto loro. Certo, giocando al populismo speravano di battere le destre, come se io mi giocassi lo stipendio a tennis con Panatta. E non pensavano che "giovernare cinque anni" significa "faccio come mi pare, ovunque e comunque". E questo è avvenuto.

Giglic

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #6 : Domenica 9 Ottobre 2011, 19:26:48 »
Il servizio pubblico esiste già, bisognerebbe farlo funzionare meglio.

E se funziona male non è sempre "colpa degli altri". Chi vince governa, chi perde sta all'opposizione, ricordate? Agli ex compagni andava benissimo, pensavano avrebbero vinto loro. Certo, giocando al populismo speravano di battere le destre, come se io mi giocassi lo stipendio a tennis con Panatta. E non pensavano che "giovernare cinque anni" significa "faccio come mi pare, ovunque e comunque". E questo è avvenuto.

Assolutamente d'accordo. E mi sembra lo sia anche Santoro (a meno che anche tu non dica che siccome è "nemico" di Berlusconi, allora è "amico" di BersaniVendolaDipietro)
Io trovo che Santoro sia uno dei più bravi, tecnicamente, autori di TV. Come conduttore, e come tribuno - il suo più grande limite - ha i suoi bravi difetti. Ma televisione come la sua in RAI (ed anche a Mediaset) se la scordano.
Fermo restando che gli auguro successo - ma che non contribuirò alla cosa per tutta una serie di motivi tra i quali spicca il fatto che come qualsiasi prodotto editoriale il pagarlo PRIMA non ha senso, ho una domanda alla quale non so dare una risposta, e che vorrei condividere con voi:
come mai non esistono bravi autori (di TV, intendo) di destra? Che sia censura non credo, hanno tentato di pompare Ferrara, Sgarbi, Paragone, Vespa stesso etc. ed ognuno di questi si è rivelato un fallimento sia come audience sia come gradimento. Sono sicuro che se l'attuale dirigenza trovasse uno bravo, ma con un'estrazione di destra lo pomperebbe eccome!
Che sia perchè non esistono non credo neanche questo: i vari Massimo Fini, Pierangelo Buttafuoco, Vittorio Feltri, Marco Travaglio (si signori, Travaglio è di destra, ficcatevelo in testa) stanno li a dimostrare che a destra esistono e come intellettuali molto bravi nella comunicazione.
La mia risposta è che quando si tratta di "servaggio" non vuoi quelli bravi, ma quelli fedeli...
Ed a questo gioco la sinistra, perdendo, ci è stata eccome. Tanto è vero che anche durante il biennio Prodi Santoro è andato in onda solo grazie al tribunale, ed i vari D'AlemaLaTorreBersani preferiscono il salotto "buono" (per me è un gallinaio e basta) di Floris

CiPpi

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #7 : Lunedì 10 Ottobre 2011, 08:36:24 »
basta mette su una cooperativa di giornalisti.

non lo sa Santoro?

zorba

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #8 : Giovedì 13 Ottobre 2011, 07:19:24 »

zorba

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #9 : Sabato 29 Ottobre 2011, 08:18:06 »

zorba

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #10 : Venerdì 27 Gennaio 2012, 11:54:42 »
Povero Castelli.....

 ;D ;D ;D ;D ;D


Offline Il lodolaio

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Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #11 : Venerdì 27 Gennaio 2012, 12:14:51 »
Povero Castelli.....

 ;D ;D ;D ;D ;D



Hanno creduto in massa alle promesse elettorali di Berlusconi (elezioni regionali, Castellacci) e ora si lamentano...mah...
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

paoletto

Re:Michele Santoro e 'servizio pubblico'
« Risposta #12 : Venerdì 27 Gennaio 2012, 13:29:05 »
Hanno creduto in massa alle promesse elettorali di Berlusconi (elezioni regionali, Castellacci) e ora si lamentano...mah...
Cappellacci

CASTELLaccI è il legista che ieri sera è fuito